Appunti Storia Moderna Completi
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Appunti Storia Moderna Completi
Sono un ciclo di 8 conflitti che vanno dal 1492 al 1559 (ma possiamo dire dalla fin del XV secolo
alla metà del XVI) che coinvolsero alcune delle potenze europee, i cosiddetti nuovi stati nazionali
Francia, Spagna, Austria.
Cause: l'Italia era politicamente frammentata, un'area vulnerabile e divenne terra di conquista per
queste nuove monarchie forti, questi nuovi stati nazionali. Questa frammentazione politica era
dovuta al pesante lascito della civiltà comunale del periodo medioevale, fiorente certo, ma con una
pluralità di centri di potere tutti radicati nei rispettivi territori, nessuno abbastanza forte da prendere
il sopravvento sugli altri.
Un altro motivo della frammentazione italica dello stato della Chiesa. Un potere pontificio così
ingombrante da non permettere ad una particolare dinastia (Sforza, Savoia, Medici).
Macchiavelli puntò l'indice contro la Chiesa come principale responsabile di questa
frammentazione.
I primi ad arrivare (1494) furono i francesi con Carlo VIII (della dinastia dei Valois).
Le guerre italiane si conclusero con la pace di Cateau Cambresis (1559). Una pace importante
importante perché sancisce l'epoca della Egemonia Spagnola in Italia.
Non tutta l'Italia ma dominazione diretta su Napoli, Sicilia, Sardegna, Milano (1535 con l'estinzione
della dinastia degli Sforza), Stato dei presidi (Toscana).
La chiave di questa egemonia è il possesso spagnolo dello stato dei presidi era un presidio, un
sistema difensivo con sette, otto fortezze situate tra l'isola d'Elba e il promontorio dell'Argentario,
perché chi lo aveva controllava tutto il Tirreno. Lo stato dei presidi era conosciuto come “le
manette d'Italia”. Si parla di Egemonia, perché anche se non erano territori conquistati dagli
spagnoli, gli altri stati sentivano il fiato sul collo.
2 (1610-1713) Lento e inarrestabile declino. Fattori di questo declino: L'Italia paga un conto
salato alla progressiva americanizzazione e orientalizzazione del commercio europeo. L'Italia al
centro del Mediterraneo era il cuore pulsante del commercio. Ma ora il commercio sta prendendo
altre vie e strade e il Mediterraneo viene marginalizzato. La crisi della Spagna si riflette sul nostro
paese. Inoltre i metalli preziosi dei Nuovi Mondi che hanno arricchito la società spagnola,
subiscono ora un processo di inflazione che si ripercuoterà anche in Italia.
LO STATO MODERNO
Una nuova forma politica che emerse nell'Europa tra Medioevo ed Età Moderna.
Lo stato medioevale era disomogeneo, discontinuo. Parliamo di dimensione “nazionale”, perché era
omogenea, più estesa e continua, ma all'interno ancora diversificata. Uno stato mosaico. Con più
lingue e culture.
Questo avvenne grazie alle iniziative di grandi dinastie che attraverso conquiste militari,
successione ereditarie o unioni matrimoniali riuscirono ad espandere i loro domini sino alle
frontiere naturali, limite estremo non più superabile.
Quattro dinastie: I Valois in Francia; Gli Aragona-Castiglia nella Penisola Iberica; gli Asburgo
nei domini austriaci e nel Sacro Romano Impero; i Tudor in Inghilterra.
I Valois (1328-1598) ascesero al trono in un quadro politico relativamente frammentato. Carlo VII
strappò all'Inghilterra l'Aquitania (1450) e la Normandia. Luigi XI annesse gli stati angioini e
conquistò militarmente parte dello Stato borgognone (1482). Carlo VIII assorbì la Bretagna per
effetto del matrimonio con la duchessa Anna (1491). Francesco I annesse gli Stati borbonici (1527).
Così la Francia agli inizi del '500 era estesa e racchiusa entro precise frontiere naturali:
• Il fiume Reno: frontiera naturale con Paesi Bassi e Sacro Romano Impero
• I monti Pirenei: frontiera naturale con la Penisola Iberica
• Catena Alpina: frontiera naturale con Italia e Svizzera
• Oceano Atlantico: frontiera naturale con lo storico rivale inglese
La monarchia intraprese sin dai primi anni del cinquecento una energica campagna livellatrice
finalizzata ad eliminare le differenze tra i vari territori annessi. Cosa che proseguì con i Borbone
(1328-1789) e Luigi XIV, il re Sole (sempre borbone) (1643-1715). Differenze che comunque
continuarono a rimanere radicate sino alla rivoluzione francese del 1789.
Difatti lo stato mosaico francese aveva al nord la lingua d'oil e al sud la lingua d'oc. Francesco I
nel 1539 impose il Moyen Francais (lingua d'oil) come lingua ufficiale per gli atti legali. Tentativo
vano perché solo il 50% della popolazione sarebbe stata in grado di comprenderlo. L'altra metà
avrebbe continuato a parlare gli antichi dialetti occitani (oc) e altre importanti minoranze bretony,
catalane, basche e fiamminghe. Questo sino alle soglie della rivoluzione francese.
Uno stato mosaico per una società mosaico., quello francese, con diversi sistemi legali: a nord
prevalenza del diritto consuetudinario, a sud prevalenza del diritto Romano. Particolarismo
giuridico e territoriale, amministrativo. Ogni provincia ha una sua frontiera doganale e gradi di
autonomia differenti.
Riassumendo:Non esisteva una identità nazionale intesa come oggi. Lo stato Moderno non è uno
Stato nazionale in senso stretto, lo sarà dall'Ottocento in poi, ma creò l'identità nazionale e non il
contrario, cioè il prodotto di una nuova identità nazionale. L'identità nazionale fu creata
forzatamente in tre secoli di Stato Moderno.
Gli Asburgo furono contemporaneamente sovrani ereditari della monarchia asburgica e sovrani
elettivi del Sacro Romano Impero. Sono due dimensioni ben distinte.
Erano una delle monarchie più antiche e quindi prestigiose. Il loro motto era AEIOU: Austria est
imperare orbi universo: è destino dell'Austria dominare tutto l'universo.
Il loro territorio si componeva di:
1. Un nucleo storico: trasmesso per via patrimoniale: Austria (arciducato); Stiria, Tirolo e
Carinzia (ducati). Gli Asburgo erano arciduchi d'Austria. Sovrani d'Austria e degli altri
ducati. Territorio omologato culturalmente, coesa e di lingua tedesca.
Quello asburgico era uno stato polinazionale dove condividevano fianco a fianco popolazione
diversissime. Una realtà molto più frammentata di quella francese.
Era nato nel Medioevo. E alla fine del '400 si limitava all'area germanica. Era formalmente uno
stato unitario. Aveva delle istituzioni unitarie: la corona imperiale e la dieta imperiale. Era un'unica
entità ma in realtà una confederazione di stati, staterelli indipendenti. Solo formalmente
riconoscevano l'autorità superiore dell'impero. Ma in realtà non era così. Erano oltre 350 Stati e
Staterelli. Caratterizzato da un doppio livello di sovranità. Non era chiaro se dovesse prevalere
l'autorità del Sacro Romano imperatore o degli Staterelli.
Era consuetudine che venisse eletto un Asburgo, l'Arciduca d'Austria, per tradizione e prestigio.
Ci fu un'unica deviazione verso la metà del '700 quando i principi elettori decisero di eleggere il
duca di Baviera Carlo VII, ma solo perché non c'erano al momento eredi maschi, solo Maria Teresa
D'Austria, ma non fu voluta dai principi.
Un sovrano elettivo era più debole di uno ereditario perché non doveva rendere conto a nessuno.
Invece essendo elettivo, i candidati facevano promesse che finivano per limitarne l'azione.
• Una seconda riforma protestante con Calvino dopo la Guerra dei Trent'anni e la Pace di
Westphalia (1648) abbiamo il consolidamento delle libertà germaniche dallo SRI.
Direttrice danubiana. Doveva però fare i conti con l'Impero Ottamano che aveva assediato Vienna
nell'estate del 1683 e solo l'intervento di Giovanni Sobieski, principe di Polonia aveva scacciato gli
ottomani.
Da quel momento comincia la controffensiva asburgica, espandendosi verso Sud, sino alla Pace di
Passarowits (1718) sino ad essere definita nell'Ottocento Monarchia Austro-Ungarica.
SPAGNA
La Spagna nel medioevo era un mosaico di Stati e staterelli. Pochi regni cristiani, molti califfati
arabi. Quelli cattolici si uniscono per respingere gli arabi, La Reconquista. Sino al 1492 dove i
conquistano Grenadae espellendo gli arabi dalla penisola iberica.
Verso la metà del '400 abbiamo tre grandi regni Cristiani:
La Spagna era quindi una realtà politica estesa continua, racchiusa entro frontiera naturali:
Oceano Atlantico (frontiera naturale col nord europa)
Mar Mediterraneo (frontiera naturale con Impero Ottomano)
Pirenei (frontiera naturale con la Francia)
Ora è uno Stato Moderno. L'inquisizione spagnola (1478) fu una delle prime istituzioni ad operare
uniformemente su tutti i territori spagnoli. Espulsi nel 1492 anche gli ebrei. Qualunque differenza e
diversità dello stato moderno viene annullata o espulsa: opera livellatrice.
La Francia era comunque un regno unitario nonostante la disomogeneità (la Spagna erano
sostanzialmente due regni e disomogenei). La Spagna era più simile allo SRI. Era una
confederazione. Ma maggiore era la solidità spagnola rispetto a quella dello SRI perché
quest'ultimo prevedeva un doppio livello di sovranità, in Spagna era un unico sovrano.
Carlo V viene indicato nei libri di storia come l'ultimo imperatore medioevale. Aveva una
formazione borgognona (attuale Belgio) e decise di aprire la sua corte a figure provenienti dai
diversi territori che componevano il suo impero. La corte di Carlo V era quindi cosmopolita e
itinerante. Una corte che si spostava da Madrid, Vienna, Milano, Napoli, questo per non far sentire
ne centro ne periferica le varie componenti territoriali.
Abdica nel (1555) sconfitto dai principi territoriali tedeschi dovette riconoscere uno Ius
Reformandi in favore della religione luterana. Carlo V non voleva la rottura con la Chiesa
romana.
Abdicò a favore:
• Del fratello Ferdinando lasciandogli l'eredità austriaca
• Del figlio Filippo, concedendogli le eredità spagnole e borgognone (prima la borgogna era
austriaca, ora, passa quindi sotto l'influenza spagnola ma le Province Unite si ribellarono nel
1566 rendendosi indipendenti)
Da ora in poi dobbiamo distinguere tra Asburgo-Spagna e Asburgo-Austria
La Spagna intraprende una azione livellatrice delle differenze politico-territoriali con Filippo II. Fu
un regno lungo che durò tutta la seconda metà del '500.
Azione livellatrice spagnola da Filippo II in poi:
• Filippo IV con L'Union de armas (1626) accentrerà ancora di più il potere obbligando i
regni a contribuire alle ingenti spese militari della guerra dei trent'anni. Filippo II non
accetta di dover trattare singolarmente con le singole realtà territoriali. Tutti devono
contribuire e riconoscere in toto la corona.
• Filippo V con i Decretos De Nueva Planta (1706-1716) imposizione agli aragonesi della
lingua e delle istituzioni castigliane. Filippo V non era più un Asburgo ma un Borbone.
L'ultimo fu Carlo II morto nel 1700, rimasto senza eredi, era anche nipote di Luigi XIV. Fu
una successione contestata dalle potenze europee e causa della Guerra di Successione
Spagnola (1700-1713) dalla quale la Spagna uscì sconfitta, ottenne la conferma di Filippo V
di Borbone ma dovette rinunciare a tutti i possedimenti italiani che passarono in blocco
all'Austria.
Riassumendo:
• Periodo castigliano-aragonese (1469-1516) sino alla morte di Ferdinando d'Aragona
• Periodo asburgico (1516-1700) Da Carlo V alla morte di Carlo II.
• Periodo borbonico (1700-oggi) da Filippo V che era nipote di Luigi XIV ad oggi
INGHILTERRA
L'Inghilterra nel 1400 possedeva anche dei territori francesi, arriva anche ad attaccare Parigi nel
1429. Normandia e Aquitania, successivamente perse durante la Guerra dei cent'anni,
rispettivamente nel 1450 e 1453. Gli restano le isole della manica e Calais.
L'Inghilterra moderna nasce per mezzo di una riduzione territoriale, uno stato insulare,
imprimendole una nuova dimensione nazionale.Una base territoriale meno estesa ma più continua
ed omogenea.
I normanni conquistarono l'Inghilterra nel 1066 imponendo governi forti capaci di imporsi in tutte
le periferie del regno.
Mutamenti dinastici:
• Tudor: dal 1485 con Enrico VIII sino ad Elisabetta I (1603) che muore senza eredi diretti
e trasmette il trono ad un ramo collaterale alla dinastia scozzese degli Stuart, già re di
Scozia, quindi un altro caso di Unione Personale. Tra i due paesi diventerà Unione Politica
nel1707 con l'Act of Union, unione con la Scozia e parliamo di un'unica entità politica:
Gran Bretagna (unico Parlamento, unico sistema legale, ma due Chiese diverse, Anglicana e
Presbiteriana).
• Stuart: dal 1603 con Giacomo I già re di Scozia sino ad Anna Stuart che anche lei
trasferisce corona ad un ramo collaterale, gli Hannover
• Hannover: 1714 un principe territoriale tedesco, Giorgio I (non sapeva parlare una parola di
inglese). Quindi, in questo caso, Un'unione Personale tra Inghilterra e Hannover.
Ora gli Hannover regnano ancora e si chiamano Windsor. Il cambio nome avvenne per non
immedesimarsi con nemico tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale.
***
Facciamo una parentesi sul requisito di Sovranità tra le caratteristiche dello Stato Moderno:
La sovranità secondo Jean Bodin nel suo Sei libri sullo Stato (1576) viene definita come Summa
Potestas , potestà suprema subordinata solo a Dio e alle leggi di natura).
Un'altra definizione: La sovranità è un potere originario (non derivante da altro potere), supremo
(superiore rispetto a qualunque altra persona fisica o giuridica presente nello stato), indipendente
(da qualunque possibile soggetto esterno).
Questa condizione di indipendenza o di sovranità esterna si afferma con il Rovesciamento della
prospettiva medioevale: lo stato non era mai stato indipendente né dall'impero né dall'autorità
pontificia. L'autorità imperiale era limitata alla sola area tedesca e l'autorità papale era percepita
come un'indebita ingerenza, una intromissione.
Una delle caratteristiche più importanti del passaggio dal medioevo allo Stato moderno è
l'Antiromanismo: il fenomeno che porta con sé la tendenza alla territorializzazione o localizzazione
della Chiesa ovvero imporre maggior controllo sulle gerarchie ecclesiastiche locali. Sempre più
autonomi da Roma e subordinate alle influenze regie.
Le esperienze più radicali son state le Riforme e gli Scismi.
I sovrani che si staccano da Roma ribadiscono la loro indipendenza e si dichiara capo supremo della
Chiesa, Superiorem non recognoscens. Esempio:
• Exequatur: assenso regio alla pubblicazione di atti dell'autorità ecclesiastica. Se quella bolla
non mi piace non rientra nell'ordinamento giuridico del mio regno.
Esempi storici:
• Patronato regio: totale estromissione della Chiesa romana nelle colonie spagnole. Gestite
direttamente da Ferdinando D'Aragona.
Teniamo presente che non c'è nessun processo di secolarizzazione né di laicizzazione. In storia
moderna secolarizzazione e laicizzazione sono due termini banditi.
Nel medioevo, i contenziosi, le controversie tra gli Stati venivano risolte dall'Impero e dal Papato.
Ora lo Stato Moderno è chiamato a sbrigarsela da solo.
Nel 1494 con il Trattato di Tordessilas: tutte le terre al di qua del 46°meridiano erano zone di
influenza spagnola; al di là di influenza portoghese. L'accordo si basava sulla bolla papale Inter
Coetera (1493) di Papa Alessandro VI. Sono gli ultimi splendori di arbitrato papale nelle decisioni
tra nazioni.
I paesi dove invece permane la monarchia elettiva son quelli che nel corso dell'età moderna
subiscono un debole e inesorabile indebolimento. Pensiamo al Sacro Romano Impero e la Polonia.
Laddove vi è una elezione del sovrano c'è un conflitto permanente per ottenere il potere regio. Farsi
eleggere significava ottenere il consenso, fare promesse e quindi limitare l'azione del potere regio.
Ora i regni si succedono per eredità e parliamo di Concezione patrimonialistica del potere regio.
La legge che regola la discendenza, la successione al trono è la Legge Salica.
Tanto che capitavano cose come i re bambini, incapaci di gestire il regno. Grandi guerre sono
scoppiate proprio durante queste crisi dinastiche per gli appetiti delle Grandi Potenze.
Esempi:
• Guerre di religione francesi (1562-1598) Francesco II ha 15 anni e Carlo IX ne ha 10
• Francia delle Fronde (1648-50) Luigi XIV ne ha 5
Nacque l'idea del Diritto divino dei re. In realtà non c'era stata civiltà che avesse cullato questa
idea dell'origine divina del sovrano.
Differenza tra diritto divino e origine divina:
• Origine divina: era un dono di Dio alla comunità politica e terrena, cioè ad un soggetto
collettivo che a sua volta aveva delegato un re o un principe. Quindi un potere divino ma
delegato e perciò il re era Responsabile nei confronti della comunità politica.
• Diritto divino dei re: Ora invece si ritiene che Dio avesse dato direttamente al Sovrano il
potere della spada e quindi il re era politicamente irresponsabile nei confronti di qualunque
autorità terrena. I re erano visti come discendenti dei patriarchi dell'Antico Testamento
(Concezione Patriarcalistica)
Perché re Assoluto? Legibus Solutus (sciolto dalle leggi). Un re che accentra nelle sue mani tutte le
funzioni del governo che sono:
3 esempi di Stato Moderno: Spagna di Filippo II; Francia di Luigi XIV; Russia di Pietro Il
Grande
***
ESPANSIONE EUROPEA NEL MONDO
Soltanto l'Europa era stata cartografata. Fuori dall'Europa conoscevano le regione dell'Africa
settentrionale e le Vie della seta raccontate da Marco Polo nel Milione nel 1298. Si ignorava
l'esistenza delle Americhe e dell'Oceania. Il traffico europeo si limitava alle rotte del Mediterraneo,
dell'Atlantico settentrionale, il Mare del nord e Baltico. Lo stretto di Gibilterra, le colone d'Ercole
venivano indicate come il limite invalicabile, Non Plus Ultra.
Tra il 1480 e il 1780 la conoscenza cambiò radicalmente. Scoperte America e poi Oceania. Si scoprì
che tutti gli oceani erano collegati tra loro e furono aperti al traffico europeo.
• Arricchimento della dieta europea con nuove specie vegetali ad alto tasso nutritivo
(pomodoro, mais, patata, fagioli manioca) che fu necessaria a garantire lo sviluppo della
civiltà industriale.
• Prodotti voluttuari come il tabacco, il cacao, lo zucchero.
• Comparsa della sifilide in Europa, esisteva già ma aumentò come una epidemia.
Grande impatto ebbe la scoperta della alterità da sé. Per secoli l'uomo europeo aveva creduto in
un'umanità sempre uguale, così come nell'insegnamento biblico. Ora l'uomo europeo scopre che per
esempio uomini e donne si accoppiano liberamente, che esiste il cannibalismo, eccetera. L'idea di
una natura umana unica e immutabile cominciò a sgretolarsi con conseguente crisi dell'approccio
creazionista.
Inizialmente la cultura europea si sforzò di negare la diversità che sembrava a negare l'immutabilità
e univocità della natura umana (e i valori umani).
Il Papa Paolo III, nella bolla Sublimus Dei (1537), riconobbe gli indios come esseri umani titolari
di diritti di natura. Ma in realtà la volontà della Chiesa era ritagliarsi uno spazio per la
cristianizzazione delle popolazioni indigene. Quindi non era una vera e propria difesa dei diritti
degli amerindi.
Il diritto di natura: un diritto connaturato all'uomo in quanto tale. Il diritto alla propria vita, ai
propri beni. La società politica non poteva fare altro che riconoscerli e difenderli. All'indomani
della scoperta dell'alterità questo ideale comincia a vacillare e Jean Bodin neli suoi Sei libri della
repubblica (1576) scrive che “i diritti naturali limitano la corona, ma il loro contenuto non è più
certo”.
Più semplicemente: siccome non siamo più sicuri di cosa sia la natura umana, ora il sovrano gode
di una libertà di azione molto maggiore rispetto al passato.
Nasce l'Utopia Politica: i resoconti dei primi spagnoli sbarcati nelle Antille riferivano non solo di
abitudini crudeli e cannibalismo ma decantavano la mitezza del clima, il rigoglio della vegetazione
e il candore dei nativi (il buon selvaggio).
Thomas More scrive Utopia (1516) dove racconta di una società ideale, pura, senza proprietà
privata, con mezzi di produzione condivisi, governo di rappresentanza, eccetera.
Perché lo sviluppo geografico avviene solo nella seconda metà del '400?
1. Conquista Turca di Costantinopoli (1453). Crea il bisogno di creare una via alternativa
per le Indie Orientali, l'antica via della Seta di cui parlò Marco Polo nel Milione, da dove
provenivano i maggiori traffici di spezie e seta e beni primari per il soddisfacimento della
popolazione europea è ora chiusa, bloccata dal nemico turco
2. Rivoluzione culturale e scientifica del Rinascimento. Si sviluppano gli strumenti
necessari alla navigazione oceanica (bussola, sestante, caravella, studio scientifico dei venti
e delle correnti). In prima linea sulle competenze vi erano Spagna e Portogallo. Questo era
dovuto proprio alla civiltà araba (matematica, goniometria, trigonometria, strumenti per la
navigazione). Gli arabi a loro volta avevano appreso queste conoscenze dall'antica sapienza
indiana.
3. Avvento dello Stato Moderno. Tutti i viaggi di esplorazione erano finanziati dai sovrani.
1. 1480-1522. I protagonisti furono Spagnoli e Portoghesi. Entrambi spinti per arrivare alle
Indie Orientali, aggirando il blocco Ottomano nel Mediterraneo orientale. L'esito fu:
controllo portoghese del mercato delle spezie e la conquista spagnola delle Americhe.
[Un carico di noce moscata, nel '400, poteva valere più di un carico d'oro questo perché erano un condimento, un
digestivo, uno status symbol, ma soprattutto si riteneva che fosse un antibatterico per conservare gli alimenti]
• I Portoghesi con Diaz doppiarono il capo di Buona Speranza (apice meridionale del
continente africano) nel 1487 e da lì si poteva procedere verso oriente.
• Anche Vasco de Gama dieci anni dopo, arrivò al capo di Buona Speranza, risalì sino
grossomodo al Corno d'Africa e salpò verso l'India creando un asse fiorente di commercio
con le Indie Orientali.
• Gli Spagnoli, con Colombo, si erano illusi di aver raggiunto le Indie Orientali. Poi con
Magellano (1519-22), che doppiò lo stretto che prese il suo nome (apice meridionale del
continente americano), gli spagnoli si rassegnarono che in mezzo c'era l'America. Si
rassegnò alle vie orientali colonizzando le Americhe.
Conseguenze: marginalizzazione del Mediterraneo. Inevitabile crisi e declino economico,
sociale e politico di regioni italiane come la Gloriosa Repubblica Veneziana
2. 1580-1630. I protagonisti ora sono inglesi, francesi, olandesi. I cosiddetti terzi arrivati.
L'obiettivo è sempre lo stesso: arrivare ad oriente, individuare un passaggio a Nord-Ovest
per superare il continente americano da Nord rispetto al Sud di Magellano che era una rotta
troppo lunga. Ma non fu mai trovato perché, pur esistendo, non c'erano navi rompighiaccio
adatte alla navigazione. Cosa fecero allora? Iniziarono a sfidare le autorità spagnole con le
cosiddette Guerre di Corsa: guerra combattuta semi-clandestinamente con impiego di
naviglio privato. Il pirata agisce per proprio conto, il corsaro su mandato del governo (la
cosiddetta lettera di corsa). Il fine era politico: predazione a fini istituzionali. Francis Drake
agiva per conto di Elisabetta I (seconda metà del '500), considerato un eroe nazionale.
Con la Pace di Utrecht (1713) fu messa al bando la guerra di corsa.
3. 1740-1790.Non sono più le corti a finanziare. I viaggi sono finanziati dalle Società
Scientifiche non per la ricchezza ma per allargare le conoscenze. Es: Royal Society di
Londra. Conoscere il Pacifico. Il primo europeo a scoprire l'Australia fu
James Cook (1768-71). Fu inviato dalla Royal Society a Tahiti per osservare il transito del
pianeta Venere. Di ritorno da Tahiti, azzardò una navigazione verso Sud e trovò Nuova
Zelanda e Australia.
Durante le traversate oceaniche ci si ammalava di scorbuto (grave carenza di vitamine) e
questo portò lo studio e la messa a punto di un efficace rimedio contro di esso, ovvero,
somministrare estratti di frutti, soprattutto arance.
Alla fine del Settecento, l'espansione europea era ormai estesa a tutto il mondo, a livello di
coste che furono esplorate e cartografate, ma mancavano le esplorazioni dell'entroterra, basti
pensare che le sorgenti del Nilo furono scoperte solo nel 1892.
La Spagna aveva una popolazione di 7 milioni di persone mentre il Portogallo meno di 2 milioni.
Questa differenza segna le diverse modalità di agire sulle colonie dei due regni:
Impero commerciale Portoghese inizia nel 1499 (approdo a Calicut di Vasco de Gama- 1557
occupazione portoghese di Macao): impero marittimo; Il Portogallo conquistò, ma
fondamentalmente si insediò senza l'impiego della forza. Si affermarono negoziando e contrattando.
Combatterono nel 1509 nella Battaglia di Diu, dove con Alfonso Albuquerque sconfisse una
potente coalizione formata da Impero Ottomano, Egitto, Venezia, Ragusa e i portoghesi diventarono
dominatori dell'Oceano Indiano.
La Casa Da India, agenzia governati, situata a Lisbona, fu istituita nel 1501 con lo scopo di
promuovere e regolamentare i commerci con le Indie. Il controllo doveva essere monopolistico.
Tutte le merci dovevano passare per il porto di Lisbona. Questa istituzioni custodiva e aggiornava il
Padrao cioè le carte nautiche di cui erano dotate le navi portoghesi. Il vertice dell'impero era in
Europa mentre la centrale operativa era nelle Indie a Goa, definitivamente strappata agli ottomani
nel 1509. Questo loro impero marittimo durò sostanzialmente sino agli anni venti e trenta del XVII
secolo con l'arrivo degli olandesi.
Caposaldi dell'impero commerciale portoghese:
• Costa del Malabar. Ricca di pepe, pietre preziose e coloranti naturali come l'indaco.
• Penisola di Malacca non era ricca di merci ma aveva importanza strategica poiché era la
porta di accesso all'arcipelago delle Molucche, tramite uno stretto, la gemma splendente di
questo impero, principale porto di esportazione di spezie (Chiodi di garofano, canfora per
lassativi, cardiotonici, balsami, eccetera).
• Isola di Timor conquistata nel 1515 per il legno di sandalo che commerciavano tantissimo
in Cina per produrre arredi, ventagli. Insomma il mercante portoghese è duttile, commercia
non solo per Europa ma anche fare profitti in loco.
• Macao (1553) dove importavano droghe, seta profumi, porcellane.
• Nagasaki in Giappone nel 1571 costituirono un emporio permanente, concessa da un
feudatario, un signore locale convertitosi al cristianesimo.
Solo i portoghesi potevano vendere prodotti giapponesi ai cinesi e prodotti cinesi ai giapponesi,
perché i rispettivi imperatori avevano tassativamente vietato il commercio tra i due paesi e i
portoghesi riuscirono ad infilarsi in questo interstizio proponendosi come Mercanti di
intermediazione. I portoghesi furono attivi anche nel mercato delle concubine giapponesi e le
rivendevano in Asia.
I portoghesi in Africa si insediarono nella costa orientale africana a Sofala alla foce del fiume
Zambesi e dall'Angola, nella costa occidentale, a Luanda esportavano schiavi neri che rivendevano
agli spagnoli. Più aumentava l'impero spagnolo, più aumentava il commercio degli schiavi neri.
I Portoghesi arrivarono anche in Brasile. Qui i portoghesi ebbero un altro approccio. Il Brasile è
l'unico vero caso di insediamento coloniale portoghese. Esisteva un contratto, chiamato Asiento,
con cui i portoghesi erano i fornitori ufficiali di schiavi neri africani per le colonie spagnole in
America. Questo sino alla Pace di Utrecht (1713) che risolveva La guerra di Successione Spagnola,
dove l'asiento fu assegnato agli inglesi.
Fondarono nel 1549 la città di Bahia. Esportavano merci, oro, zucchero. Il Brasile era il più
importante produttore mondiale di oro e zucchero.
Impero territoriale spagnolo: impero coloniale in senso stretto. Controllato dagli spagnoli stessi.
Dal 1492 (Colombo) al 1532 (Spedizione di Pizzarro in Perù). Inizialmente si insediarono
a San Salvador (Bahamas). I
Inizialmente si insediarono nell'isola di Hispaniola. L'espansione fu opera dei conquistadores
(bande di esploratori-soldati) erano nobili decaduti dopo la fine della Reconquista.
Si affidavano a San Giacomo evocato da Santiago Matamoros che diventa Santiago MataIndio
(sterminatore di Indigeni). Erano una miscela esplosiva di abilità militare, fanatismo religioso e
brama di ricchezza.
3 spedizioni importanti: A differenza dei Portoghesi ci fu uno scontro di civiltà tra spagnoli e
autoctoni.
• Nunez de Balboa 1513 attraversa l'istmo panamense con avvistamento del'Oceano Pacifico.
Si insinua il sospetto che non ci si trovasse nelle Indie Orientali.
• Hernan Cortez 1519 (conquista del Messico e distruttore della civiltà atzeca con la
Battaglia di Tenochtitlan (1521). Ideologia della Reconquista: Santiago MataIndios
• Consejo de Indias (1524) Istituito da Carlo V, era il vertice della piramide, organo supremo
governativo, emanazione diretta della corona, presieduto dal re stesso
• Patronato Regio era un principio in base al quale spettava al re il controllo di tutti gli affari
ecclesiastici riguardanti le colonie, con esclusione di qualsiasi altra autorità, compresa quella
pontificia)
2. il feudo era ereditario e ben presto si era reso autonomo dal re.
l'encomienda no, ritornava al re. Era una scelta per evitare qualsiasi devoluzione
economica. Se l'encomendero non era fedele, i suoi eredi non avrebbero preso il
potere. Divenne ereditaria nel 1545 con Leggi di Burgos ma ormai gli indios erano
quasi estinti.
Risorse dell'impero coloniale spagnolo: Metalli preziosi. Intorno alle metà del '500 più della metà
dell'argento veniva dal Messico. Zucchero , caffè, tabacco utilizzato come panacea per tutti i mali
oltre che come svago.
Ad una fase di arricchimento seguì una di inflazione dovuta alla eccessiva quantità di metalli
preziosi arrivati e allo “spagnolismo” cioè nessuno voleva lavorare ma vivere di rendita.
Gli Spagnoli ebbero,inoltre, una appendice nell'arcipelago nelle Filippine (1564) che permise
scambi con la Cina che era quasi monopolio di commercio portoghese.
RIFORMA LUTERANA
Movimento religioso dei primi del' 500. Un'epoca in cui la vita terrena era concepita come una mera
fase transitoria in preparazione della vita dopo la morte.
L'indulgenza era una istituzione che prevedeva la remissione delle pene del purgatorio accettando
pene ulteriori in Terra per andare direttamente in Paradiso. Con il passaggio a Chiesa Stato, e
quindi, necessità di strumenti di fiscalità, le indulgenze vennero vendute.
Luteroera un teologo, uno studioso della Bibbia, pubblicò, non è vero che affisse, pubblicò, le sue
95 tesi nel 1517. In realtà a Lutero non interessava della vendita delle indulgenze ma la sua
obiezione era sull'indulgenza in sé che riteneva un approccio sbagliato al problema della
giustificazione.
La Chiesa Cattolica ritiene che l'uomo può giustificarsi agli occhi di Dio per la nostra salvezza
eterna, poiché abbiamo il libero arbitrio e scegliamo il bene. Le porte del Paradiso, dopo il peccato
originale, è stato riaperto grazie al sacrificio di Gesù. La giustizia divina è retributiva perché
ricompensa i meritevoli, coloro che attraverso la loro condotta terrena si sono giustificati agli occhi
di Dio.
Lutero invece riteneva che nessuno può giustificarsi agli occhi di Dio. L'uomo è malvagio. Non
possiamo fare niente per meritare il Paradiso. È Dio che lo decide. Non esiste il libero arbitrio.
Esiste il servo arbitrio. Non possiamo fare niente se non morire e aspettare la decisione di Dio che
non dipende dal nostro comportamento in vita: è una predestinazione che abbiamo prima
addirittura di essere nati, punto e basta. Siamo totalmente passivi rispetto a Dio.Totale passività
dell'uomo rispetto a Dio. Anche la stessa fede non è da ricercare ma è un dono gratuito di Dio ci da.
• Sola Scriptura è un altro precetto luterano secondo il quale conta solo ciò che tu apprendi
dalla Bibbia, Scritturalismo Protestante.
Tutto ciò che non è scritto nella Bibbia non ha valenza (Purgatorio; Limbo; culto delle Reliquie;
della Vergine e dei Santi) conta solo il battesimo e l'eucarestia poiché segnalati nelle scritture.
Anche il sacerdozio è universale; qualunque battezzato è sacerdote di sé stesso. Per questa ragione
Lutero traduce la Bibbia dal latino al volgare
Esiste ovviamente il sacerdozio nel luteranesimo, ma c'è distinzione solo in termine di ruolo e mai
in termini spirituali tra chierico e laico.
Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero e fervente cattolico, si oppose alla rottura luterana
ma Lutero fu appoggiato da alcuni principi territoriali tedeschi del Sacro Romano Impero.
Nel 1521 fu scomunicato dal papa Leone X ma venne protetto da Maurizio di Sassonia.
Con questa protezione dei principi terrritoriali, Lutero si guardò bene dall'appoggiare la rivolta dei
contadini (1524-25) che avevano letto per la prima volta la Bibbia in volgare e si riconobbero nel
passo dell'egualitarismo evangelico “date da mangiare e bere agli assetati” e, in oltre 300 mila,
assaltarono le regge degli aristocratici feudali tedeschi.
Lutero non solo condannò questa rivolta, anzi, istigò i principi a soffocarla e reprimerla nel sangue
e nel 1525 scrive “Contro le empie e scellerate bande dei contadini”.
I contadini bollati come cani rabbiosi e strumento del diavolo; questo scritto è importante perché
formula il nucleo teorico della sua visione: Obbligo dell'obbedienza passiva: tu devi obbedire a
quel principe punto e basta. Perché quel principe lo ha messo Dio e quindi stai disobbedendo a Lui.
Confessione augustana (1530 ) è la prima esposizione ufficiale dei principi del protestantesimo.
Sono 21 articoli di fede. Il luteranesimo si confessionalizza. Diventa dogmatico. Carlo V tentò di
evitare questa frattura che sgretolava il Sacro Romano Impero ma non riuscì e abdicò in favore del
fratello Ferdinando, per quanto riguardo i domini asburgici ereditari e la corona di Sacro Romano
Imperatore, mentre Spagna e Paesi Bassi andarono al figlio Filippo II. La rottura si risolse nel
1555 con La pace di Augusta, basata su due principi:
Ius reformandi: diritto di scegliere se essere cattolico o luterano. Sancito ma riservato solo ai
principi territoriali. Mentre per tutti gli altri vale la regola del proprio principe quindi...
Cuius Regio Eius Religio: quella che è la religione del tuo principe sarà anche la tua. Se non ti va
hai il diritto di emigrare ma lo puoi fare nel giro di 24 ore.
RIFORMA CALVINISTA
Calvino nasce a Noyon nel 1509 nel nord della Francia. Fu seguace delle idee luterane in gioventù
e attirò i sospetti dei cattolici francesi. Fuggì in Svizzera nel 1335 e nel 1536 scrive il suo
capolavoro Christianae religionis institutio. Calvino nello stesso anno approda a Ginevra (la
Svizzera era una confederazione di città stato), i ginevrini approvano e con delle Ordonnance
ecclesiastiques (1541) rinnovano le ordinanze religiose seguendo gli insegnamenti calvinisti.
Calvino aderisce ai due pilastri della visione luterana: Sola fide ( l'uomo oggetto passivo della
grazia, fatalismo); Sola scriptura: la Bibbia unica autorità per il fedele.
Calvino sviluppa rispetto a Lutero alcune visioni del tutto originali che spiegano la concreta
esperienza storica delle comunità calviniste:
Obbligo morale della santificazione: Calvino riteneva che l'insegnamento luterano nell'enfatizzare
l'irresistibilità della grazia e la passività dell'uomo davanti a Dio, aveva messo in ombra
l'importanza di obbedire ai comandamenti della seconda tavola della legge, quella della legge
morale. Infatti alcuni sedicenti seguaci di Lutero sostenevano che siccome non si poteva fare niente
per modificare la grazia, e che Dio non si interessa, io posso trasgredire qualunque legge morale
della seconda tavola della Legge.
Anti-nomiani: ricordiamo Johann Agricola. Alcune sette radicali arrivarono persino a concepire il
peccato come palingenesi cioè nuova nascita (fare il male affinché venga il bene), ad esempio i
Ranters inglesi, praticavano l'amore libero, rifiutavano di scoprirsi il capo davanti ad un
aristocratico, scorreggiavano e ruttavano in pubblico.
Per evitare, dunque, questi eccessi, Calvino si inventò l'obbligo morale della santificazione: fintanto
che sei in questa terra devi santificarti ai comandamenti della II tavola della legge. Benché oggetto
passivo della grazia, dunque, l'uomo era oggetto attivo della santificazione. Seguire
scrupolosamente l'esempio di Gesù. Dove dunque il luteranesimo è una religione della passivita
dell'uomo davanti a Dio,
• Luteranesimo: religione della passività dell'uomo davanti a Dio. Un'esperienza di fede tutta
interiorizzata. Obbedienza passiva al sovrano, poiché voluto da Dio.
• Il calvinismo: è una religione della militanza attiva perché il fedele è chiamato a compiere
atti concreti che lo identificano come seguace di Gesù e per imporre l'osservanza della legge
morale lo Stato doveva essere retto con ferrea disciplina religiosa e col primato della legge
su quella civile. Una teocrazia.
Ecco quindi che a Ginevra al al vertice della piramide c'è un Consiglio degli anziani atto a
disciplinare la cittadinanza alla legge morale. Un supremo organo al vertice della Chiesa che si
colloca anche al vertice del governo.
Doppia predestinazione: Lutero rifiutò sempre di spiegare cosa sarebbe accaduto a coloro i quali
non erano stati predestinati al paradiso. Calvino invece parla chiaramente di Inferno. Un Dio non
sempre buono, vendicativo.
A Posteriori Probatio: La fortuna terrena, benché non valga niente agli occhi di Dio, è una prova,
un segnale sulla Terra del favore divino nei tuoi confronti.
Max Weber nell'Etica protestante e lo spirito del capitalismo (1904-5) ne parla per comprendere le
motivazione dello sviluppo capitalista.
• Cattolici: transustanziazione cioè reale conversione dell'ostia nel corpo e nel sangue di
Cristo. l'ostia trasmette universalmente la grazia. L'altare in pietra e il sacerdote sono sempre
separati dai fedeli, il rito dell'eucarestia viene compiuto di spalle dal celebranti. L'altare è
sempre circondato da una balaustra.
• Luterani: consustanziazione cioè pane e vino rimangono sia pane e vino che corpo e sangue
di Cristo.
• Calvinisti: approccio ricezionista cioè l'ostia benedetta trasmette la grazia soltanto ai puri di
cuore. Non significa che ritengano una bugia che Gesù non sia nell'ostia ma che Gesù non ti
trasmette nessuna grazia se tu non sei puro. Nessun altare in pietra o balaustra ma una
semplice tavola in legno con tutti i fedeli assieme intorno alla tavola a celebrare. Mancano
anche i crocifissi e le immagini sacre perché il sacro non si può rappresentare, i calvinisti
sono Iconoclasti.
Diritto di ribellione: mentre i luterani ponevano enfasi sull'obbligo di obbedienza passiva nei
confronti dell'autorità civile, i calvinisti affermano il diritto della ribellione nei confronti del tiranno
nemico della vera fede.
In realtà anche Lutero fu costretto a difendere il diritto di ribellione dei principi nei confronti
dell'imperatore, però la differenza è che dal 1555 con la Pace di Augusta i luterani furono religione
ufficiale dell'establishment tedesco e le comunità luterane si appiattirono sull'esaltazione
dell'obbedienza.
Mentre la storia più travagliata dell'affermazione calvinista:
• esclusi dalla pace di Augusta
• perseguitati in Inghilterra da Bloody Mary e nella Scozia di Maria Stuarda sino al 1559
quando i calvinisti presero il potere
• nei Paesi Bassi di Filippo II sino al 1556 quando le Province Settentrionali si resero
indipendenti
• nella Francia di Caterina dei medici col massacro di San Bartolomeo portò i suoi teologi ad
affermare il diritto di ribellione.
Il diritto di ribellione, per il calvinismo moderato spettava ai nobili idealizzati da Calvino come
Efori o Tribuni della plebe. Per i radicali spettava ad ogni suddito, il diritto/dovere di uccidere il
re tiranno. Parliamo di Monarcomachia.
RIFORMA INGLESE
Più che riforma parliamo di Scisma: una chiesa staccata da Roma ma profondamente cattolica.
Fu una riforma imposta dall'alto e nazionale al contrario di quella luterana e calvinista che furono
transnazionali e imposte dal basso.
Enrico VIII Tudor non era un riformatore né un teologo e prima dello strappo con Roma si oppose
strenuamente al luteranesimo nel 1521 pubblicando anche una Assertio septem sacramentorum e fu
proclamato dal papa Leone X, Difensore della fede.
E anche dopo l'Atto di Supremazia (1534), avrebbe continuato a perseguitare i luterani sino al
1536 dove iniziò ad accostarsi ai luterani e introdusse la Sola Fide e la consustanziazione. Poi in
vecchiaia si pente di nuovo e cambia di nuovo ripristinando la devozione alla Vergine e i Santi, il
celibato ecclesiastico e la transustanziazione e un anno prima della morte nel 1547 arrivò a proibire
la lettura privata della Bibbia che era uno dei capisaldi della dottrina luterana.
Gli eventi:
1. Enrico VIII voleva divorziare da Caterina d'Aragona poiché non riusciva a dargli un erede
maschio. I figli morivano tutti. In principio Caterina aveva sposato il fratello maggiore di
Enrico, Arturo. Enrico VIII pensava di essere vittima di una maledizione divina. Nel
Levitico infatti si diceva che “se un uomo sposa la moglie di suo fratello commette una
impurità, egli rimarrà senza figli”. Carlo VIII credeva di essere vittima di una maledizione
divina.
2. Chiede al papa Paolo III il divorzio ma il papa non accetta, non tanto per l'indissolubilità
del sacramento del matrimonio, ma per il fatto che la moglie, Caterina d'Aragona, era zia di
primo grado, sorella della madre dell'Imperatore Carlo V e non poteva offenderla.
3. Enrico VIII si fa proclamare capo supremo della sua Chiesa per autoannullarsi il matrimonio
e convolare a nozze con la sua amante Anna Bolena (sarà madre di Elisabetta I). Si pongono
le basi per la nascita, mezzo secolo dopo della futura Chiesa Anglicana.
Il passaggio a Chiesa Anglicana passa attraverso la storia dei tre figli di Enrico VIII, tre figli di 3
diversi letti:
1. Edoardo VI(1547-53), figlio del terzo matrimonio con Jane Seymour. Edoardo introdusse
innovazioni filo-calviniste. Introdusse diverse innovazioni ma morì troppo presto e salì al
trono la sua sorellastra, fervente cattolica...
2. Maria la Sanguinaria (1553-58), unica figlia viva al primo matrimonio con Caterina
d'Aragona. Smantellò violentemente (purghe mariane) le innovazioni calviniste del fratello
per un ritorno al cattolicesimo. Anche lei morì prematuramente lasciando il regno a...
3. Elisabetta I (1558-1608) figlia del secondo matrimonio con Anna Bolena. regno
lunghissimo, governo di natura compromissoria. Elisabetta chiude definitivamente con il
papa. Fu scomunicata da Pio V (scomunicare un sovrano significava esporlo alle azioni
violente di sudditi che attraverso quella scomunica venivano sciolti dal vincolo di lealtà ed
obbedienza).
Fece adottare una nuova confessione di fede , i 39 Articoli di fede (1563) che conservavano
il vecchio modello ecclesiastico cattolico monocratico e dall'alto verso il basso. Una sorta di
via media tra Ginevra e Roma. In sintesi, una chiesa compromissoria e inclusiva.
LA CONTRORIFORMA
• Il Luteranesimo alla metà del '500 aveva convertito metà della popolazione tedesca.
Luterana anche Svezia (1527) e Danimarca (1536).
• Il Calvinismo, partito da Ginevra (1541) inizia a fare proseliti in Francia, Paesi Bassi, Isole
Britanniche.
Il termine Controriforma nasce in ambito luterano e quindi esclusivamente critico nei confronti
della Chiesa Cattolica da Johann Putter (1776). Chiesa Cattolica considerata responsabile
dell'avvento sulla scena europea di nuovi strumenti di controllo dell'opinione religiosa e di
repressione del dissenso.
Questi strumenti sono Inquisizione (1542) e Indice dei libri proibiti (1559).
In realtà l'inquisizione c'era stata anche nel medioevo, ma era una mera procedura legale, e non c'era
una magistratura professionale specializzata. Con questa nuova inquisizione abbiamo ora un
tribunale permanente e centralizzato che opera sotto il controllo diretto della curia pontificia.
Questo tribunale si ispirava all'Inquisizione spagnola del 1478 per volontà di Ferdinando d'Aragona
e Isabella di Castiglia.
Differenze:
• Inquisizione Spagnola (1478): Per cacciare ebrei e moriscos (Reconquista). Essa non può
muovere un dito fuori dai territori del re di Spagna. Si tratta di un tribunale politico, voluto
dalla monarchia, composto prevalentemente da magistrati laici. Operò quindi nei territori
monarchici di Spagna, Sicilia e Sardegna.
• Inquisizione Romana (1542): istituita per dare la caccia ai luterani e agli eretici in generale.
Ha giurisdizione su tutti i battezzati con rito cattolico per i reati di eresia, quindi in tutti i
territori di fede cattolica. Essa è un tribunale religioso composto da magistrati ecclesiastici.
Dal punto di vista operativo l'Inquisizione Romana riuscì ad essere operativa solo negli
Stati dell'Italia centro-settentrionale (Stato Pontificio, Ducato di Savoia, Milano, Granducato
di Toscana, Repubblica di Venezia, Ducato di Parma, Ducato di Modena). Mentre nel regno
di Napoli e nella Repubblica di Lucca la giurisdizione fu affidata a vescovi e Roma si
limitava ad inviare un Ministro dell'inquisizione.
L'inquisizione era una congregazione cardinalizia, un dicastero ministeriale che non fu uno dei tanti
ma venne proiettato dal papa Sisto V come uno dei vertici dello Stato della Chiesa sotto la guida
diretta del pontefice. Alla fine del '500 furono sconfitte le Eresie Manifeste cioè quelle eresie del
teologo che afferma principi e dottrine in contrasto con l'insegnamento impartito dall'autorità
ecclesiastica concentrandosi sulle Eresie Inconsapevoli. Che cosa sono?
Nel '600 vengono portati avanti processi inquisitoriali contro alcuni filosofi e scienziati dei tempi
che non si sono espressi in tema di fede ma le cui idee sono in contrasto con le idee cattoliche: ad
esempio Giordano Bruno,che parlava di infiniti mondi e infiniti universi e una visione panteistica
della natura, processato e bruciato vivo in piazza dei miracoli. Lo stesso per il frate domenicano
Tommaso Campanella fautore di un approccio allo studio della natura basato sui sensi e sulla
ragione, fu sottoposto a torture come il supplizio della veglia e il cavalletto; fu assolto perché si
finse pazzo. Anche Galileo Galilei (1633) con le sue concezioni Eliocentriche; processato e
costretto ad abiurare.
Si sviluppa il Nicodenismo: pratica dissimulatoria consistente nell'uniformarsi solo esteriormente
agli insegnamenti imposti con metodi violenti dalla Chiesa. Espressione presa dal Vangelo dove si
racconta di Nicodemo, il fariseo che di giorno esterna adesione al giudaismo e di notte va ad
ascoltare Gesù.
L'indice dei libri proibiti: detto anche indice paolino (1559) poiché voluto da Paolo IV.
Era l'elenco dei testi giudicati pericolosi per la fede, fu estremamente severo e proibiva di alcuni
autori tutta l'opera e tutte le traduzione in volgare della Bibbia. Includeva interi generi letterari
(magia, astrologia). Anche il De Monarchia di Dante, il Decamerone di Boccaccio, l'Orlando
Furioso di Ariosto.
Cinque anni dopo nel 1564 ci fu un secondo indice, indice tridentino poiché successivo al Concilio
di Trento che prevedeva l'espurgazione solo di alcuni passaggi, ritenuti proibiti, delle opere. Nasce
il fenomeno dell'Autocensura: gli intellettuali prima ancora di venire indicati tra le opere non
adatte si autocensurano. Nota la Gerusalemme Liberata (1575) che dopo varie edizioni divenne
Gerusalemme Conquistata (1593).
L'indice dei libri proibiti fu istituzionalizzato tramite una congregazione incaricata di governare in
maniera razionale ed efficiente la censura.
L'ultimo indice fu di Pio XII nel 1948 e soppresso nel 1966 con il Concilio Vaticano II.
C'è da dire che coercizione e repressione segnarono profondamente anche le esperienze delle Chiese
Protestanti Ad esempio Michele Serveto autore del controverso sulla materia trinitaria, De trinitatis
erroribus (1531) fu condannato al rogo in effige dall'Inquisizione Romana e braccato anche da
quella spagnola, cercò rifugio a Ginevra ma Calvino lo fece condannare al rogo.
Lo studioso Jedin parlando della Controriforma ci dice che non fu una reazione, una semplice
risposta a Lutero, ma di un'accellerazione di un processo di rinnovamento in corso già da prima.
Anzi la Controriforma, secondo molti studi, si sarebbe occupata più di Persuasione e Dissuasione
rispetto alla Costrizione e Repressione. Come? Ad esempio con il Sacramento della Confessione.
Uno strumento di formazione ma anche informazione sui fedeli. Venne quindi potenziato il
sacramentodella confessione, passando da obbligo annuale a prassi sempre più frequente.
La Compagnia di Gesù (1540), I Gesuiti erano i più apprezzati come confessori. Perché?
• Erano confessori itineranti, non sapevano niente di te, non conoscevano la tua famiglia né i
tuoi affetti, era quindi più facile farlo con loro rispetto che col proprio parroco.
• I Gesuiti potevano sciogliere, solo loro, dal peccato di eresia, privilegio dato solo
dall'Inquisizione.
• Inoltre i Gesuiti distinguono i Casi di Coscienza. Distinguono i motivi e le gravità dei vari
casi, fondano la casistica e l'interpretazione della norma etica per una soluzione più
favorevole al peccatore.
Nel confessionale il gesuita era più un medico della coscienza afflitta che un giudice della
coscienza errata. Raccomandano la pratica mensile o persino settimanale della confessione.
La stessa interpretazione della norma etica, per quanto fosse rassicurante e consolatoria
finiva per alimentare dubbi di coscienza e induceva il fedele ad accostarsi più
frequentemente alla confessione.
Fu interrotto tante volte perché si combattevano le Guerre italiane e le guerre di Carlo V contro i
principi ribelli del Sacro Romano Impero. Le sessioni del Concilio di Trento si concentrarono in tre
fasi (1545-47; 1551-52; 1563-64) comprendenti un arco di 21 anni, in un clima di aspre rivalità
interna alle gerarchie cattoliche: veniva utilizzata l'accusa di eresia come strumento di lotta politica.
Paolo IV, Giampietro Carafa grande utilizzatore dell'accusa di eresia come strumento di lotta
politica, fu l'autore, come abbiamo visto, dell'indice dei libri proibiti, istruì processi contro i
vescovi spirituali favorevoli ad un rinnovamento della Chiesa Cattolica. Sferrò un dura attacco alla
Ecclesia Viterbensis, un cenacolo spiritualista comprendente pezzi della Curia Romana e artisti
come Michelangelo Buonarroti. Fautore anche di drastici provvedimenti antiebraici e persecuzione
violenta dei cosiddetti ebrei apostati, cioè ebrei convertiti al Cristianesimo che però continuano a
praticare alcuni riti inerenti all'ebraismo, ad esempio circoncisione.
• Condanna del principio luterano della Sola Fide. Ribadita la concezione della giustizia
divina come giustizia retributiva. Riaffermata l'importanza del libero arbitrio per la salvezza
eterna.
• Condanna del principio della Sola Scriptura. Occorre il prete per arrivare a Dio. Viene
ribadito il latino come lingua ufficiale del culto. Riaffermato il valore della tradizione con
difesa di quelle forme non presenti nella Bibbia: purgatorio, culto della Vergine e dei Santi,
culto di immagini e reliquie.
I deliberati disciplinari:
Lotta contro la corruzione dei costumi ecclesiastici. Provvedimenti mirati a combattere
l'assenteismo, il concubinaggio, gli abusi sessuali, le pratiche sodomitiche. Uno dei più noti
provvedimenti fu la Bolla Contra sollicitantes (1561) emanata da Pio IV con scomunica immediata
senza neanche un processo (Latae Sententiae), per combattere la Sollicitatio ad Turpia cioè l'atto
abominevole di quei parroci che abusavano del potere in confessionale per estorcere favori sessuali
alle loro parrocchiane (sollicitatio ad turpia).
• Introdotto il divieto di cumulo dei benefici (orto destinato al nutrimento del parroco, ne
può avere solo uno, non accumularli).
La Francia era uscita sconfitta da quelle Guerre Italiane e con la pace di Cateau Cambresis
(1559) abbiamo un primato spagnolo in Europa. Muore nello stesso anno Enrico II di Valois, e
lascia una grave crisi dinastica di re bambini: Francesco II (14 anni), Carlo IX (9 anni). La reggente
al trono, che compensa parzialmente a questa crisi dinastica col suo carisma, è la moglie di Enrico
II, Caterina de' Medici.
La crisi dinastica si risolse temporaneamente con l'ascesa di un terzo figlio di Caterina, Enrico III,
ma era debole e malato e lascio il regno senza eredi e non diede mai l'impressione di imporre una
guida forte ad un Regno, quello francese, ormai profondamente lacerato, diviso da una frattura
religiosa che si era aperta sin dalla metà del '500. C'era un fattore politico, la debolezza
istituzionale, la debolezza della monarchia e un fattore religioso: la diffusione del Calvinismo.
Nel 1555 il Calvinismo è, infatti, una realtà ben tangibile in Francia, testimoniata dalla prima chiesa
calvinista a Parigi. Nel 1560, 1/8 della popolazione francese era calvinista, prevalentemente nelle
grandi città. Anche alcuni principi, soprattutto i Borbone erano del partito ugonotto. Caterina de'
Medici era ovviamente cattolica. Nel 1562 ci fu la Strage di Vassy ma soprattutto nel 1572 con la
Strage di S.Bartolomeo, 30 mila ugonotti vennero massacrati per ordine di Caterina de' Medici. Il
papa Gregorio XIII celebrò questa strage e ordinò un giubileo.
Nacque, sullo sdegno di questo massacro, l'ideologia della monarcomachia, per cui ogni fedele
doveva uccidere il re tiranno per rispettare il volere di Dio. È il Calvinismo radicale: infatti Calvino
aveva indicato come uccisori del tiranno soltanto le guide della popolazione, ora gli Ugonotti
dicono che è dovere di ciascun singolo individuo.
Idea formulata nel capolavoro di Francois Hotman, giurista ugonotto intitolata Francogallia
(1573), scritta all'indomani del massacro di San Bartolomeo, ma soprattutto nel libretto Vindiciae
contra Tyrannos (1579) opera anonima ma, oggi, attribuita al giurista ugonotto Philippe Duplessis-
Mornay.
C'era anche un terzo partito, i cosiddetti Politiques, partito che sembra allungare la sua ombra sul
sovrano Enrico III, sono personaggi di corte, giuristi e letterati fautori di una monarchia forte,
assolutistica, in grado di elevarsi dalle parti e imporre una pace attraverso anche concessioni di
tolleranza religiosa. Grande esponente fu Jean Bodin autore del noto Sei libri sullo Stato (1576).
Alla reggenza c'era Enrico III Valois, i rivali erano Enrico di Guisa, capo della Lega Cattolica ed
Enrico di Borbone, capo del partito ugonotto. Rispettivamente nel 1588 e 1589 vennero assassinati
Enrico di Guisa e Enrico III con estinzione dei Valois. E la reggenza passò inaspettatamente in
mano ad Enrico di Borbone, che sarà sovrano con il nome di Enrico IV.
Dovette però, in base alla Legge di cattolicità della corona, che permetteva solo ai sovrani cattolici
di cingere la corona francese, abiurare il calvinismo, lo fece. abiurò dunque il Calvinismo nel 1593
e fu incoronato nel 1594.
“Parigi val bene una messa”, frase probabilmente apocrifa attribuita ad Enrico IV.
Si convertì, ma uno dei suoi primi atti fu il famoso Editto di Nantes(1598) con il quale riconferma
la legge di cattolicità della corona, ma concedeva la tolleranza agli Ugonotti che diventarono prima
minoranza religiosa e liberi di praticare il culto in alcune aree del paese e potessero accedere alle
cariche pubbliche pur obbligati a pagare le decime al clero cattolico.
Concesse le Places de Surete, sistemi di difesa a presidio dei luoghi di culto. Fu il primo editto che
inventa la tolleranza in Europa anche se non va confuso con la moderna libertà di coscienza e ne
beneficiava solo una particolare minoranza e a certe condizioni.
In generale il dissenso religioso continua ad essere un male in sé, era visto come un un peccato.
La Pace di Augusta non era la stessa cosa perché la libertà di fede era territorializzata.
L'editto di Nantes restò in vigore per un secolo nel quale venne eroso con l'Editto di Ales (1629)
voluto da Luigi XIII, figlio di Enrico IV di Borbone che smantellò i presidi in difesa del culto
ugonotto.
Poi tutta una serie di editti discriminatori sino a Luigi XIV che con l'Editto di Fontainebleu(1685)
revoca la tolleranza religiosa per gli Ugonotti.
Piccolo flashback:
Nel medioevo i Paesi Bassi erano appartenuti al composito Stato borgognone, stato cuscinetto tra
Francia e Sacro Romano Impero, una parte era stata conquistata e annessa dalla Francia, mentre
un'altra parte, i Paesi Bassi era entrata nell'orbita asburgica per effetto del matrimonio tra
Massimiliano I d'Asburgo e la figlia dell'ultimo duca di Borgogna che muore dopo pochi anni dal
matrimonio lasciando l'eredità a Massimiliano I e quindi al suo successore Carlo V.
I Paesi Bassi, dopo l'entrata nell'orbita spagnola, staccandosi dall'orbita asburgica, per via
dell'abdicazione di Carlo V che le aveva date al figlio Filippo II, si erano trovati i un contesto a loro
completamente estraneo. I Paesi Bassi si erano ritrovati catapultati in una realtà a loro estrane
economicamente e socialmente:
• I PB, con Erasmo da Rotterdam erano alfieri della tolleranza religiosa. L'impero di Carlo V
esprimeva bene questa filosofia, lui era un borgognone, nato a Gand, un fiammingo e la sua
corte era itinerante, cosmopolita e rispettosa delle identità e autonomie locali, una cultura
che si esprimeva attraverso un impero policentrico e una corte itinerante. Filippo II di
Spagna era un sovrano totalmente spagnolo e cattolicissimo che aspirava ad appiattire le
differenze con principi di assolutismo e con i valori della controriforma e che certamente
non era disposto ad accettare che Le provincie settentrionali si fossero convertite al
calvinismo.
Filippo II mise dei viceré spagnoli allontanando la nobiltà locale pur pretendendo il pagamento dei
tributi e cercò di reintrodurre il cattolicesimo perseguitando i dissidenti religiosi.
La Rivoluzione Olandese si apre nel 1566 con una violenta rivolta iconoclasta poiché il calvinismo
predicava l'obbligo di distruggere le immagini sacre, poiché la Bibbia lo testimoniava con l'ira di
Mosé che trovò il suo popolo intento ad adorare i vecchi idoli; anche il crocifisso andava distrutto
per lo stesso motivo. I calvinisti assaltano e distruggono centinaia di chiese e di monasteri.
Nel 1579 le Province calviniste si strinsero nell'Unione di Utrecht e nel 1581 con l'Atto di Abiura,
che si ispirava al capolavoro ugonotto Vindiciae contra tyrannos (1579), si rendono indipendenti.
In questo Atto abbiamo:
• Proibizione dell'uso del sigillo regio in tutti gli atti legali e dell'effige del sovrano sulle
monete.
• Scioglimento dei magistrati dal giuramento di fedeltà a Filippo II e ne stabiliva uno nuovo in
favore delle Province Ribelli.
Nel 1587 si costituiscono in Repubblica delle Province Unite. Erano un'anomalia. Perchè? Perché
le Repubbliche esistevano già ma normalmente erano città stat, come ad esempio La Repubblica di
Venezia. Mentre qui è una Repubblica federale in uno Stato territorialmente esteso che includeva
un forte elemento monarchico nella figura dello Statholder, un comandante militare che in tempo di
guerra aveva così tante prerogative da diventare un re senza corona.
• La borsa di Amsterdam. Uno dei fulcri del capitalismo europeo. Sono finanziatori di
commerci transocenanici.
• La flotta mercantile era specializzata nel commercio d'intermediazione: gli olandesi non
avevano un'economia di esportazione ma ebbero l'idea di esportare per terzi tramite un
contratto di Nolo e lucrando sullo stoccaggio delle merci, rivendute al momento del rincaro.
• Compagnia privilegiata: soggetto privato collettivo che fa traffici nel mondo e gode della
protezione governativa in cambio di una rappresentanza degli interessi governativi nei vari
paesi dove traffica. La prima storica compagnia privilegiata fu la Compagnia delle Indie
orientali (1602) definita la prima multinazionale moderna. Essa decretò la fine dell'impero
marittimo portoghese, l'Estado da India.
Riuscirono a penetrare da protagonisti nell'impero delle Indie, l'impero marittimo del Portogallo.
Una penetrazione che cominciò dalla costa orientale della penisola indiana (1625) e che poi
culmina, nel giro di pochi decenni, dapprima nella caduta di Malacca (1641) e quindi
nell'insediamento olandese nelle Molucche (primo centro mondiale di produzione di spezie) e poi
culmina nella Conquista Portoghese del Capo di Buona Speranza (1652) fondando Città del
Capo e assicurandosi definitivamente la rotta per le Indie Orientali e subentrando ai portoghesi
anche nella tratta degli schiavi
Fattore politico:
La crisi del vecchio equilibrio istituzionale tra la monarchia e il parlamento.
Sia Enrico VIII (1509-1547) che Elisabetta I (1558-1603) erano riusciti a rafforzare il potere regio
senza calpestare le prerogative parlamentari.
Entrate staordinarie: quando le entrate ordinarie non erano sufficienti a garantire il funzionamento
della macchina regia venivano fatte quelle straordinarie e andavano contrattate col parlamento. E
l'istituzione parlamentare usava questo potere ottenendo concessioni, do ut des, affinché la
monarchia facesse qualcosa in cambio. La monarchi con le entrate straordinarie, convocando il
parlamento, si esponeva a questo tipo di contrattazione, indebolendo il proprio raggio di azione.
Grazie allo Scisma dalla Chiesa Romana di Enrico VIII, l'Atto di supremazia (1534), la monarchia
si era emancipata da questo condizionamento politico. Si era infatti dotata di entrate ordinarie
superiori.
Infatti sopprimendo gli ordini monastici aveva confiscato tutti i beni di questi ultimi. La monarchia
era ora autonoma e non entrava in conflitto con il parlamento che veniva convocato molto più
raramente.
Un altro contributo al rafforzamento del potere regio era provenuto anche dalla Nuova dimensione
insulare dell'Inghilterra moderna. Dopo la Guerra dei Cent'anni aveva perso Aquitania e Normandia
e non aveva più interessi da difendere nel continente Europeo. Era infatti soprattutto per le spese
militari che i sovrani europei erano costretti a chiedere tributi straordinari e quindi convocare le
assemblee rappresentative.
Elisabetta I in mezzo secolo di regno convocò il parlamento appena dieci volte. Un regno insulare
che non si lasciava coinvolgere dalle vicende europee ed era ben difeso dal mare.
Esemplare l'esempio dell'Invencible Armada inviata da Filippo II (1588) che aveva sposato Maria
La Sanguinaria e da allora aveva reclamato la corona inglese; la sua flotta fu ripetutamente sconfitta
e decimata dagli inglesi e dagli eventi atmosferici avversi,
Attenzione: Tra Inghilterra e Scozia non c'è un'unione politica ma un'unione personale: due regni
diversi e ben distinti si uniscono soltanto nella persona del sovrano conservando ciascuno la
propria distinta autonoma fisionomia (diverse istituzioni, diverse leggi).
Il regno, alla sua morta pasdsa nelle mani del figlio, Carlo I (1625-1649) sino ad essere, come
vedremo, giustiziato alla fine della Rivoluzione Puritana.
Le entrate ordinarie con Giacomo I avevano continuato a crescere e anche le dogane avevano
aumentato il loro gettito ma il continuo rialzo dei prezzi aveva innescato una spirale infattiva che
aveva eroso il valore reale del denaro influendo negativamente sulla finanza regia ed erano
aumentate le spese dello Stato.
Lo sfarzo della corte, l'ampliamento degli impianti amministrativi ma, soprattutto, gli interventi
militari voluti dai due Stuart. Giacomo I, all'inizio della Guerra dei Trent'anni Giacomo I aveva
inviato un corpo di spedizione in Germania per aiutare i ribelli del Palatinato(1625) e pochi anni
dopo Carlo I aveva voluto soccorrere, con un corpo di spedizione, gli Ugonotti a La Rochelle
(1627-29) e la monarchia aveva dovuto ricorrere al Parlamento per finanziare questi interventi.
Per sottrarsi ai condizionamenti del Parlamento la corona inglese aveva iniziato ad imporre tributi
unilateralmente, tassazioni arbitrari, cioè imponeva le tasse senza il consenso del Parlamento. Un
esempio di tassazione arbitraria fu la Ship Money. Essa era una tassa già di prerogativa regia ma
poteva essere imposta solo alle città costiere in tempo di guerra. Ma Carlo I la impose in pace e alle
città dell'entroterra, anzi lo fece in misura significativamente superiore.
Fattore religioso:
Ci fu la rottura del compromesso religioso elisabettiano con il tentativo di estromettere le
componenti filo-calviniste. Nei 39 articoli di fede, Elisabetta aveva, accettato la sola fide, sola
scriptura calvinista conservando però l'organizzazione ecclesiastica (dall'alto) e tratti della liturgia
di matrice cattolica. Il principio era quello della comprehensiveness (inclusività) della Chiesa
inglese.
Carlo I fece di peggio: rase al suole e provò tutte le componenti filo-calviniste della Chiesa
nazionale inglese utilizzando l'Arminianesimo, una corrente religiosa che rivaluta l'importanza della
condotta umana per la salvezza eterna ed enfatizzano il ruolo della Chiesa terrena come
intermediatrice tra Dio e l'uomo.
Assegnò tutte le cariche più importanti agli esponenti della componente arminiana del clero
anglicano. William Laud nel 1633 viene nominato arcivescovo di Canterbury con l'umiliazione
delle componenti filo-calviniste come l'obbligo di indossare i paramenti sacri durante la funzione
religiosa mentre i calvinisti non volevano indossare poiché la Bibbia non ne parlava.
Fu inoltre obbligato l'altare in pietra con una balaustra e sappiamo che i calvinisti volevano solo un
tavolo in legno. Tutte queste umiliazioni portarono per la prima volta alla nascita di un ethos
puritano: il classico modo di vestire sobrio e scarno. Si ribellarono contro la corona dando vita ad
un Esercito (chiamati Teste Rotonde perché non hanno parrucche, nessun orpello) sotto il comando
del generale puritano Oliver Cromwell.
Era un Esercito di Nuovo Modello: i gradi erano conferiti non per privilegio di nascita ma per i
meriti concretamente acquisiti sul campo di battaglia e inoltre i soldati combattevano non solo per
ragioni politiche ma per un preciso dovere verso Dio (erano calvinisti dopotutto). I soldati puritani
dove conquistavano distruggevano le balaustre.
La battaglie che decise il conflitto fu quella di Naseby (1645) che vide la vittoria dell'esercito
puritano di Cromwell. Nel 1649 ci fu il processo e la decapitazione del re Carlo I. Questo è
importante perché per la prima volta si mette in discussione quell'idea del diritto divino del re visto
come irresponsabile di fronte al popolo. Un episodio che provocò sconcerto e indignazione
nell'opinione pubblica di tutta l'Europa.
Fu un periodo più autoritario degli ultimi due sovrani. Il parlamento fu ripetutamente epurato e
addomesticato ai voleri della nuova oligarchia puritana. Il commonwealth nel 1653 divenne un
Protettorato con a capo Cromwell come Lord protettore.
Fu colonizzata l'Irlanda a discapito degli Irlandesi con repressioni sanguinose. Un terzo della
popolazione irlandese fu ucciso o deportato. Nacque l'odio viscerale della popolazione irlandese
verso l'Inghilterra.
Il parlamento inglese emanò il Navigation Act (fatto durante la repubblica) era un provvedimento
contro la potenza commerciale olandese perché stabiliva che le navi straniere potessero attraccare in
Inghilterra solo se le merci che trasportavano erano provenienti dal paese di provenienza e
ovviamente questo sfavoriva gli olandesi che guadagnavano essendosi specializzati nel trasporto per
paesi terzi. Ovviamente gli olandesi reagirono e ci furono tre guerra anglo-olandesi (1672).
Restaurazione:
Sul fronte politico la restaurazione ci fu in parte:
Nel 1660 Carlo II Stuart, figlio primogenito di Carlo I Stuart (decapitato), restaurò la monarchia in
un clima di ampio consenso politico. L'interregno repubblicano era stata vista come un'epoca
repressiva e di caos. Ripristino di House of Lord (rappresentanza degli aristocratici) e i poteri di
prerogativa del re (convocare e sciogliere il Parlamento, sciogliere la legge e dispensare dalla
legge ). Ma non vennero reintrodotti i diritti feudali e questo indebolì l'autonomia del sovrano
perché perdeva un'entrata ordinaria ed era costretto a convocare il Parlamento indebolendo la
propria autonomia politica.
Nel 1679 fu introdotto un atto formale, l'Habeas Corpus Act attraverso cui l'autorità giudiziaria
ordinava all'autorità di polizia di dichiarare il motivo di un arresto. Il diritto per l'imputato di
conoscere le ragioni per le quali è stato arrestato. È importante perché per la prima volta si afferma
l'illegittimità dell'arresto arbitrario.
Gli ultimi anni di Carlo II furono segnati dal ritorno delle tensioni politico-religiose. Carlo II non
aveva eredi e il fratello, Giacomo Stuart, avrebbe ereditato ma era noto che fosse un fervente
cattolico.
La società inglese si divise in due schieramenti:
Giacomo ascese al trono come Giacomo II assumendo provvedimenti a favore dei sudditi cattolici.
Ad esempio Dichiarazione d'Indulgenza (1687) che sospendeva le leggi penali contro i dissidenti
cattolici. Giacomo arrivò a battezzare il suo primo erede al trono, lasciando così intendere che ci
sarebbe stata una serie di re cattolici. E perse così anche l'appoggio del partito dei Tories.
La chiesa anglicana stessa, prima alleata del sovrano, si ribellò apertamente a Giacomo II che in
tutta risposta fece imprigionare l'arcivescovo di Canterbury e altri sei vescovi nella Torre di Londra
suscitando un'ondata di sdegno in tutta la nazione.
La Gloriosa Rivoluzione (1688)
Nel 1688 alcune autorevoli personalità invocarono lo Statholder (comandante in capo dell'esercito)
d'Olanda ad invadere le isole britanniche per ripristinare la legalità violata. Giacomo II fuggì
abbandonò l'Inghilterra.
Non si sa se Giacomo II fu deposto o avesse abdicato, ciò che era chiaro ed evidente è che il trono
era vacante e il Parlamento decise di concedere la corona a Guglielmo d'Orange e sua moglie Maria
Stuart (figlia del re fuggiasco Giacomo II) e insieme cinsero congiuntamente la corona.
Con esattezza si tratta di una lieve modifica dinastica in quanto Guglielmo d'Orange sposa Maria
Stuart che è pure sua cugina di primo grado in quanto il padre di lei, Giacomo II, è anche zio di
primo grado Gugliemo d'Orange.
Le conseguenze della Gloriosa Rivoluzione furono molto più importanti e durature del periodo
dell'Interregno. Perché?
1. Nel cingere la corona i due sovrani giurarono di rispettare la Carta dei diritti, Bill of
Rights.Essa introduceva nell'ordinamento inglese una novità assoluta: Limitava i diritti
del sovrano di dispensa e sospensione. Essi dovevano essere approvati dal
Parlamento. Si sancisce, quindi, il primato della legge che è al di sopra del sovrano.
Rule of Law.
2. Accettando il ruolo di sovrano della corona inglese, Guglielmo II, che era ancora lo
Statholder d'Olanda, pretese e ottenne che l'Inghilterra entrasse in guerra al suo fianco.
Infatti nello stesso periodo infuriavano le guerre scatenate dal Re di Francia, Luigi XIV,
con l'obbiettivo di annettersi le Province Unite le quali avevano chiamato a raccolta tutte
le altre grandi potenze europee a partire dagli Asburgo di casa d'Austria sotto la guida di
Guglielmo d'Orange che era a capo di una coalizione che comprendeva La Repubblica
delle Province Unite, la monarchia Asburgica, tantissimi Stati protestanti del Sacro
Romano Impero, il ducato di Savoia eccetera e ora lo Statholder voleva che anche
l'Inghilterra partecipasse. L'Inghilterra pur di scongiurare il ritorno di Giacomo II si
rassegnò a spezzare il suo plurisecolare isolamento dalle vicende europee, entrando in
conflitto con la Francia (Guerra dei Nove anni 1688-97).
Perché la fine del plurisecolare isolamento che vedrà l'Inghilterra, da questo momento e per tutto il
Settecento, protagonista dei principali scontri europei produsse un impatto ancora più grande?
Perché GUERRA significa TASSE e quindi significa accettare la collaborazione con il parlamento
che da quel momento sarebbe stato convocato ogni anno diventando di fatto una istituzione
permanente, nonostante esso non fosse una regola della Bill of Rights ma era l'unico modo per
sostenere i pesanti costi del conflitto.
Questa forma di governo che nasce dalla Gloriosa Rivoluzione possiamo definirla
MONARCHIA LIMITATA perché la corona non è più autonoma finanziariamente e deve
sottostare ai condizionamenti del parlamento. Ne parla John Locke ne I trattati del governo civile.
Altra importante conseguenza è l'emanazione del Toleration Act (1689) che stabiliva un regime di
tolleranza religiosa a favore dei filo-calvinisti moderati, che potevano praticare il loro culto purché
a porte aperte, in luoghi formalmente autorizzati e censiti in un apposito registro diocesano. Ne
erano esclusi calvinisti radicali, cattolici e atei. Lo afferma anche John Locke che ribadisce che
cattolici e atei non erano accettabili in una moderna società civile. Perché non gli atei? Perché per
loro giurare sulla Bibbia non aveva alcun valore e quindi privo di assumere obblighi, impegni.
Perché no il cattolico? Perché dava fedeltà a due sovrani. Quello di Stato e il Papa.
Nel 1707 abbiamo Act of Union (1707), unione politica con la Scozia, dando vita ad un nuovo
soggetto unitario. Un solo regno, un solo parlamento, una sola corona.
Uno dei rari casi in storia moderna di unione politica. PERO' IMPERFETTA PERCHE' VI ERANO
DUE TIPI DI CHIESE:
QUELLA DI INGHILTERRA ERA UNA CHIESA EPISCOPALE MENTRE QUELLA SCOZZESE
ERA PRESBITERIANA.
Ricordiamo che invece l'UNIONE PERSONALE: quando due regni si uniscono Solo nella figura
del sovrano. Pensiamo ad Inghilterra e Scozia nel 1603 uniti nella persona dello stesso sovrano
(Giacomo I Stuart poi Carlo I Stuart, poi Carlo II Stuart eccetera).
Estinzione dinastia Stuart: nel 1714 Anna Stuart morì senza eredi diretti. Gli altri Stuart erano
tutti cattolici e furono quindi esclusi. Si cercò la più vicina linea di eredi protestanti e primo in
linea di successione era il principe territoriale dello Hannover (Luterano) e cinse la corona come
Giorgio I. Tra Gran Bretagna e Hannover abbiamo quindi una UNIONE PERSONALE.
Essa partì da Ginevra e si diffuse in due grandi fasi, la prima che abbiamo analizzato e ha compreso
le Guerre civili francesi (1562-98), la Rivoluzione Olandese (1566-79) e la Rivoluzione Inglese
(1642-49).
La seconda diffusione calvinista (1570-1600) in alcune regioni del Sacro Romano Impero. In
particolare quelle regioni attraversate da grandi fiumi che erano importanti vie di comunicazione:
Il Calvinismo si diffonde a tutti gli strati della popolazione, dai più bassi ai più alti sino ai vertici.
Uno dei più importanti fu Federico III nel 1561, conte del Palatino e Grande Elettore e anche e nel
1613 anche Giovanni Sigismondo (anche lui Grande Elettore). Questo scuoteva il Sistema
augustano (Pace di Augusta 1555) basato sulla difficile convivenza tra cattolici e luterani. Solo
cattolici e luterani ed escludeva certamente la componente calvinista che disturba non solo i
cattolici ma anche i luterani.
Una spallata decisiva alla tenuta del sistema augustano provenne dall'ascesa al trono del nuovo
arciduca, l'ultracattolico Ferdinando II (1619), con un regno improntato ai valori della
Controriforma. Quindi, semaforo rosso alla diffusione calvinista ma anche una aspirazione forte a
revocare lo Ius Reformandi (metà cinquecento) ai luterani.
Siamo alla vigilia dell'ultima grande guerra di religione, forse il conflitto più sanguinoso combattuto
nel corso dell'età moderna: La guerra dei trent'anni (1618-48).
• Fronte Evangelico in una fase iniziale solo gli Stati Calvinisti, poi anche quelli luterani
(nonostante mal sopportassero i calvinisti), poi nel 1625 Danimarca, nel 1630 la
Svezia e nel 1635, incredibilmente, la cattolicissima Francia (vedremo il perché).
La miccia che fece accendere il conflitto fu la Defenestrazione di Praga, l'atto di sfida dei Boemi,
convertitisi massicciamente al calvinismo, che invitati dall'imperatore Ferdinando II a riconvertirsi
al cattolicesimo, scaraventarono fuori dalle finestre del palazzo reale di Praga, i messi inviati
dall'imperatore. Inoltre i boemi nel 1619 giunsero persino a deporre Ferdinando II ed elessero come
loro re Federico V, calvinista, conte Palatino (che era nella zona occidentale dello SRI, mentre la
Boemia in quella centrale-orientale). Boemi e Palatini combatteranno insieme
Inizialmente il fronte Boemo-Palatino viene pesantemente sconfitto dall'esercito del Sacro Romano
Impero, Battaglia della Montagna Bianca (1620).
Dal 1620 al 1630 abbiamo una pesante e sanguinosa ricattolicizzazione e germanizzazione della
Boemia. Tutte le elites boeme vengono marginalizzate dai posti di governo e sostituite da persone di
provenienza austriaca. E inoltre, per punizione, la corona boema diventa ereditaria: prima i boemi
avevano il privilegio di poter eleggere il proprio re e adesso devono subirlo passivamente.
Sorte migliore non tocca al Palatinato che cade nel 1622, Assedio e Caduta di Heidelberg, e anche
loro subiscono la mortificazione della deportazione a Roma della Biblioteca Palatina (una delle più
prestigiose d'Europa).
In questo momento, di fronte all'umiliazione imposta dai cattolici del Sacro Romano Impero, nasce,
per la prima volta, un sentimento di fratellanza tra luterani e calvinisti e intervengono Danimarca e
soprattutto Svezia (1630), che sono luterane, ribaltando completamente l'andamento del conflitto. Il
re di Svezia Gustavo Adolfo guidò personalmente l'esercito sbaragliando gli eserciti di Spagna e
Austria.
Nel 1635 la Francia decise di intervenire ma, clamorosamente, a favore degli Stati Protestanti.
Perché?
La Francia ambiva a rompere l'accerchiamento asburgico. Una vittoria austriaca in questa guerra
avrebbe potuto innescare un processo di costruzione di uno Stato forte (come era infatti nelle mire
di Ferdinando II) e avrebbe costretto la Francia a guardarsi ad occidente dagli spagnoli e a oriente
da uno SRI accentrato, rinforzato. Il grande ispiratore dell'intervento francese fu, ancora più
sorprendentemente, il primo ministro di Luigi XIII, il cardinale Richelieu.
Un cardinale cattolico che preme il re per un intervento in favore delle forze protestanti?
È uno degli esempi più significativi di quella Ragion di Stato teorizzata da Machiavelli nel Principe
agli inizi del '500: il fine giustifica i mezzi. La politica ha una sua ragione autonoma dalla morale.
La Francia dunque interviene ribaltando ancora di più le sorti del conflitto che si risolse nel 1648
con la Pace di Westphalia. Rimase aperto soltanto il fronte dei Pirenei tra Francia e Spagna che
continuarono a combattersi sino al 1659 con la Pace dei Pirenei.
Per colmare questo buco demografico, diversi principi territoriali cercarono di attrarre nuovi sudditi
che venivano invitati a trasferirsi anche se professanti un'altra fede, con la promessa di poter godere
di un regime di tolleranza religiosa.
Allo stesso scopo alcuni principi decisero di estendere la tolleranza anche a denominazioni religiose
non legalmente riconosciute dal trattato di Wesphalia ad esempio i mennoniti olandesi.
Editto di Potsdam (1685) emanato dal sovrano della Prussia-Brandeburgo all'indomani della
revoca, da parte del re di Francia, Luigi XIV, dell'Editto di Nantes che tollerava gli Ugonotti che
ora son costretti alla diaspora e vengono invitati in Prussia-Brandeburgo a prevalenza luterana a
stanziare lì. Alla fine del '600 un quarto della popolazione berlinese era straniera.
Dalla conclusione della Guerra dei Trent'anni (1648) la Francia inizia ad emergere come Potenza
egemone in Europa, potenza economica, militare e culturale: il francese diventa la lingua dei
“salotti buoni” e della diplomazia internazionale; del teatro con Moliere; della filosofia con
Cartesio e Pascal e della cultura illuminista con Montesquieu, Voltaire e soprattutto con
L'Encyclopedie di Diderot.
Precisazione:
In Francia gli Stati Generali erano il corrispettivo del Parlamento inglese o delle Cortes spagnole
ovvero un'assemblea, principale interlocutore della Monarchia, di rappresentanti del:
• Clero
• Nobiltà
• Terzo Stato
Una presenza che nel passaggio dal Medioevo allo Stato Moderno è stata emarginata. Non venivano
più convocati. Perché?
Gli Stati Generali venivano convocati dallo corona, solo quando necessario, per fronteggiare
circostanze straordinarie, come in particolare l'imposizione di nuove tasse secondo il principio del
Do Ut Des che consentiva di condizionare il potere regio.
La convocazione era un momento importantissimo in cui si svolgevano le elezioni dei Deputati del
Terzo Stato e gli elettori compilavano i Cahiers des Doleances elenchi dove venivano riportati
richieste, aspettative degli elettori, erano istruzioni scritte alle quali i deputati dovevano attenersi
per fare pressione su Sovrano.
Il problema è che in Inghilterra il sistema della contrattazione parlamentare poteva reggere perché
era isolata dagli sconvolgimenti politico-militari dell'Europa, mentre i sovrani di quest'ultima erano
perennemente in guerra e ciò accresceva i bisogni finanziari della monarchia e iniziarono a dotarsi
di sistemi finanziari indipendenti in modo tale da non dover ricorrere alle rappresentanze e farle
cadere in prescrizione, esautorarle, però attenzione: mai formalmente soppressi.
Ad esempio Luigi XIII (1610-43) convocò una sola volta (1614) durante il suo regno Gli Stati
Generali e doveva rimanere l'ultima.
Si afferma anche il Principio della prevenzione secondo cui il convenuto in giudizio poteva
appellarsi alla giustizia del Sovrano.
Tristemente note sono le Lettres de cachet (cachet significa sigillo reale) ovvero degli ordini, delle
sentenze e giudizi del Re contro le quali non ci si poteva appellare e non c'era alcun processo per
difendersi o conoscere le ragioni di tale pena. Utilizzate dalla Monarchia per condannare
all'imprigionamento, al confino, o alla deportazione nelle colonie. Simbolo di una monarchia
assoluta.
• Leggi fondamentali del regno (es: cattolicità della corona, legge salica, inalienabilità del
dominio regio)
1. Diritto di Registrazione: affinché un editto diventasse legge doveva essere registrato dai
Parlamenti
Il re poteva comunque imporre la registrazione Lit de justice (letto di giustizia, scranno dove stava
il re), ma raramente si spingeva a tanto perché forzare la mano ai Parlamenti poteva significare
crisi politiche dagli esiti imprevedibili.
I Parlamenti non erano assemblee politiche rappresentative.
In origine erano dei tribunali preposti a garantire l'amministrazione politica secondo le leggi del
sovrano, uno strumento, quindi, di accentramento del potere. Ogni città del regno aveva un
parlamento, il primo a Parigi nel 1250.
I Parlamentari erano sostanzialmente dei magistrati. Avevano due toghe: una nera da lavoro e una
rossa per le grandi occasioni, come ad esempio l'approvazione di una legge reale. Indossare la toga
nera da lavoro in presenza del Sovrano era un simbolo di riottosità, di contrarierà dei magistrati.
Guardando i quadri ci si può accorgere se la situazione era tesa o meno durante queste assemblee.
La magistratura dipendente dal potere regio si era resa col tempo sempre più autonoma:
questi uffici erano unilateralmente conferiti e revocati dal sovrano dal punto di vista della
competenza professionale e, sopratutto della lealtà politica.
• Venalizzazione degli uffici di giudicatura. Per far fronte ai costi della guerra si vendevano
gli uffici di magistratura. Entravano moltissimi soldi nelle casse del Sovrano che però
facevano perdere al re la possibilità di licenziare quei magistrati poco preparati ma
soprattutto i poco leali.
• Ereditarietà della carica di magistrato. Pratica chiamata Paulette (1604) dal ministro
Charles Paulet di Enrico IV di Borbone. Anche in questo caso voleva essere un sistema
apparentemente brillante per rimpinguare il tesoro regio. Ovvero istituì una tassa in base
alla quale il magistrato versa ogni anno 1/60 del valore della carica e alla sua morte avrebbe
definitivamente acquistato quella carica anche per il proprio figlio con studi di magistratura.
Ovviamente tutti i magistrati pagano regolarmente questa tassa per fare ereditare la carica ai
propri figli e il re si ritrova a non aver più alcun controllo sulla magistratura.
Schematicamente:
Quindi il re si ritrova con una magistratura non automaticamente a suo favore. La monarchia ha
perduto ogni controllo sulla magistratura che è una vera e propria casta, Nobiltà di Toga e da
indipendente aveva potuto così alzare la voce e impadronirsi del potere di controllo della
costituzionalità della legge regia.
Da bambino, durante la fronda dei Parlamentari, aveva sviluppato una profonda diffidenza nei
confronti dei “togati”.
Alla morte di Mazzarino (1661) decise di tenere personalmente le redini del governo:
Nella cultura politica del tempo la monarchia era distinta dal dispotismo. Per dispotismo si
intendeva il sovrano asiatico titolare di un potere di vita e di morte sui propri sudditi. Nella
monarchia assoluta il sovrano era visto come un buon padre di famiglia, il paterfamilias del diritto
romano, infatti aveva sì poteri assoluti sui figli, ma non ne poteva abusare. Come il paterfamilias,
quindi, il re doveva essere giusto verso i propri sudditi.
I grandi aristocratici furono fatti convergere a Versailles (1682), in una sorta di città nella città, con
l'illusione di poter vivere all'ombra del re e l'illusione di poter controllarlo. In realtà erano stati fatti
convergere lì per essere meglio controllati.
***
Luigi XIV divenne re nel 1643 all'età di 5 anni. In attesa che diventasse maggiorenne, l'esercizio
delle prerogative regie dovette essere affidato a un Consiglio di Reggenza presieduto dalla madre,
Anna D'Austria.
La reggenza terminò nel 1651, quando Luigi raggiunse la maggiore età. Ma il sovrano decise do
continuare ad avvalersi dei servigi dell'esperto ministro Mazzarino, che rimase alla guida del
Governo. Alla morte di Mazzarino, nel 1661, il re decide di governare personalmente il regno.
Un regno straordinariamente lungo protrattosi per ben 72 anni (1643-1715).
Piccola pausa dalla narrazione per distinguere bene tra Re, reggenti e ministri:
• Re: titolare del potere regio. Se il re è sprovvisto della capacità legale (cioè il potere di
disporre della propria sfera giuridico-patrimoniale) e i minorenni lo sono, il re rimane
comunque titolare del potere regio, ma deve essere affiancato da un
• Ministri: coloro cioè a cui è delegato il disbrigo degli affari del governo. Ma attenzione!
Non si sostituisce al re e non esercita le prerogative, ma si limita a governare in suo nome e
per suo conto.
Dicevamo, Luigi XIV assunse personalmente la guida del governo nel 1661 alla morte di
Mazzarino. Si circonda comunque di abili collaboratori e di personalità influenti a corte. Ad
esempio Colbert e Louvoy ed altri, ma quello che manca è un favorito, un vero primo ministro a cui
delegare il disbrigo degli affari del governo.
Il re doveva essere il perno della complessa macchina governativa.
Il re sole: tutti gli organi del governo, sia centrale che periferico dipendevano direttamente e
strettamente dal sovrano. Tutti sono personalmente nominati e licenziati dal sovrano ed esercitano
le loro funzioni a stratto contatto con il re, dal
• Quattro segretari di Stato (Guerra, Marina e Colonie, Affari esteri e Casa Reale)
e sono ovviamente pianeti che ruotano intorno alla stella del Sovrano, gli Organi collegiali: l'Alto
consiglio delle finanze, Consiglio di Spacci, eccetera, e sono, ancora una volta pianeti che ruotano
intorno alla sua figura i cosiddetti Intendenti. Sono un'invenzione di Luigi XIV, sorta di prefettI
ante-litteram istituitI col compito di consentire il controllo diretto e pervasivo delle province che
vengono organizzate come Intendenze sotto lo stretto controllo del Sovrano.
Ovviamente questo accentramento non era perfetto, incontrava dei limiti. La Francia non diventò
mai uno Stato davvero unitario, ma restò sempre un Mosaico di Territori e di province assai diversi
tra loro per lingua, cultura, usi e istituzioni.
Disomogeneità:
• Linguistiche e culturali: ancora agli inizi del XVIII secolo solo metà della popolazione
sarebbe stata in grado di capire e di esprimersi correttamente in Moyen Francais (Oil) voluto
da Francesco I per gli atti ufficiali. Mentre l'altra metà continuava a parlare gli antichi
dialetti occitani (oc), con presenza anche di minoranze bretoni, catalane, basche e
fiamminghe.
• Politiche e istituzionali: monarchia assolutistica il cui potere si dispiegava in maniera
difforme da regione a regione. Diversi gradi di autonomia dal centro. Quelle province di più
remota acquisizione, i cosiddetti:
I Paesi “ultimi arrivati” (spesso per effetto di una conquista militare) erano chiamati:
Invece nelle Provinces reputees etrangeres, le merci arrivano dopo aver subito molti dazi. Questo
era un ostacolo piuttosto gravoso alla libera circolazione delle merci.
Poi c'erano delle province considerati dal punto di vista doganale paesi stranieri (es: la Savoia),
Provinces de l'etranger effectif, e godevano di un regime di libero scambio con l'estero.
Insomma un vero Stato Mosaico.
• Sostegno all'industria nazionale: Dazi sulle merci d'importazione. Una sorta di Donald
Trump. Crea le manifatture reali: delle manifatture di proprietà della corona e protette dal
sovrano che godevano di agevolazioni fiscali, sovvenzioni, monopoli e la limitazione delle
libertà personali dei maestri artigiani francesi a cui era proibito espatriare. Mentre erano
accolte e incentivate ad immigrare in Francia le maestranze straniere come ad esempio i
maestri vetrieri veneziani. Furono adottati minuziosi regolamenti fatti applicare con
disciplina militare da aspettori che effettuavano anche severi controlli di qualità, che
potevano arrivare sino all'amputazione della mano destra.
• Rilancio della tradizione gallicana francese: una Chiesa autonoma grazie al Concordato
di Bologna (1516). Luigi XIV rimarcò l'autonomia della Chiesa Gallicana attraverso il
conferimento, fatto da lui in prima persona, del berretto cardinalizio al nunzio apostolico
Filippo Antonio Gualtiero. Era prassi che fosse l'Elemosiniere del papa a farlo e il fatto che
lo faccia il Sovrano, sottolinea la rinnovata volontà di autonomia della Chiesa francese.
Le sue guerre:
La più importante delle guerre di Luigi XIV fu la Guerra di successione Spagnola (1700-13/14).
Causa: estinzione degli asburgo-spagna. L'ultimo fu Carlo II che indicò come suo successore il
principe francese Filippo d'Angiò che era anche un nipote di Luigi XIV. Una successione contestata
dagli Asburgo-Austria che reclamavano il trono per sé, per il figlio dell'imperatore Leopoldo I,
Carlo.
Sostanzialmente la paura era che il nuovo sovrano di Spagna era nipote del re di Francia e quindi si
paventava che Francia e Spagna si ritrovassero unite nella persona di uno stesso sovrano.
Era una paura abbastanza ovvia anche perché Filippo cinse la corona di Spagna come Filippo V ma
lo fece con una cerimonia a Versailles (1700).
Francia, Spagna, Baviera VS la Grande Alleanza o Lega di Augusta (già alleati nella Guerra
dei 9 anni) : Asburgo-Austria, Province Unite, Inghilterra, Prussia-Brandeburgo, Savoia.
Conclusioni:
Pace di Utrecht (1713). Filippo V riconosciuto re di Spagna ma con l'obbligo di rinunciare a ogni
futura pretesa sulla corona francese.
Con questa pace comincia il periodo borbonico della Spagna. Una vittoria quella spagnola, tuttavia
limitata: perché per il riconoscimento della corona la Spagna dovette cedere:
Anche la Francia pagò un prezzo salato dovendo cedere all'Inghilterra i territori nordamericani di
Terranova, dell'Acadia e della Baia di Hudson.
La presenza francese nel Nord America viene ridimensionata all'attuale zona canadese e in
Louisiana in favore degli inglesi e successivamente spazzati via anche dalla Lousiana a metà del
XVIII secolo nel corso della Guerra dei Sette Anni.
Con la Pace di Rastadt (1714) la Francia riconobbe i possedimenti asburgici in Italia (Milano,
Napoli, Sardegna) e i Paesi Bassi spagnoli agli Asburgo-Austria.