Relazione Davide
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Studente:
Docente:
Prof. Ing. Salvatore G. Morano Davide Vassallo
Corso di Teoria e Progetto di Ponti Relazione tecnica
INDICE
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1 DESCRIZIONE DELL’OPERA
Tenendo conto che “le strutture di sostegno dell’opera di scavalcamento dovranno essere
previste al di fuori della piattaforma e comunque a distanza non inferiore a quella compatibile
con il corretto funzionamento dei dispositivi di ritenuta “, si prevede la realizzazione di un
ponte ad unica campatala la cui luce, considerando 2 metri addizionali per garantire la
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deformabilità dinamica della sicurvia e un franco per i dispositivi d’appoggio sulle spalle del
rilevato, sarà pari a 27,2 m.
L’impalcato avrà invece una larghezza di 13,5 m poiché si prevede la realizzazione di due
marciapiedi, di 1,5 m ciascuno, a margine della piattaforma stradale; esso sarà posizionato
ad una quota di 5 m dall’autostrada sottostante in quanto “le strutture orizzontali devono dar
luogo ad una altezza libera, misurata sulla verticale a partire da qualsiasi punto della
carreggiata stradale sottostante, non inferiore a 5,00 metri”.
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Come detto in precedenza si prevede la realizzazione di un ponte ad unica campata per cui lo
schema statico sarà di trave su doppio appoggio, avente luce di calcolo pari a 27,2 m.
L’impalcato è realizzato con dieci travi a doppia T alte 140 centimetri con ali simmetriche
larghe 80 centimetri, da tavelle in cemento con funzione di cassero di spessore 4 centimetri,
dalla soletta gettata in opera per la ripartizione dei carichi in senso trasversale all’impalcato
spessa 25 centimetri e dai traversi di testata in cemento armato gettato in opera; date le
dimensioni dell’opera non si prevede l’adozione di traversi di campata.
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3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
4 MATERIALI UTILIZZATI
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Di seguito si riportano i carichi da considerare secondo quanto indicato dal D.M. 14.01.2008
“Norme Tecniche per le Costruzioni”:
TRAVI
altezza 140 cm
larghezza ala superiore 80 cm
larghezza ala inferiore 80 cm
spessore ala superiore 17,5 cm
spessore ala inferiore 17,5 cm
spessore anima 17 cm
interasse 130 cm
numero travi 10
peso trave 11,4625 kN/m
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TRAVERSI DI TESTATA
altezza 1,55 m
larghezza 0,8 m
peso traverso 31 kN/m
PAVIMENTAZIONE STRADALE
conglomerato bituminoso 17,5 kN/m3
spessore 0,11 m
magrone 18 kN/m3
spessore 0,2 m
peso pavimentazione 5,525 kN/m2
MARCIAPIEDI
larghezza marciapiedi 1,5 m
altezza merciapiedi 0,2 m
altezza dal piano 0,51 m
peso marciapiede 3,5 kN/m2
Innanzi tutto supponiamo che il manufatto in esame sia un ponte stradale di 1a Categoria.
Per la determinazione della larghezza e del numero delle corsie convenzionali si fa
riferimento alla tabella seguente:
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- Schema di Carico 5: costituito dalla folla compatta, agente con intensità nominale,
comprensiva degli effetti dinamici, di 5,0 kN/m2. Il valore di combinazione è invece di 2,5
kN/m2. Il carico folla deve essere applicato su tutte le zone significative della superficie
di influenza, inclusa l’area dello spartitraffico centrale, ove rilevante.
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N.B. Fra gli Schemi di Carico specificati in Normativa, non abbiamo considerato quelli indicati
come Schema 3 e Schema 6, poiché non riguardano l’opera in esame ( lo Schema 3 riguarda
i marciapiedi non protetti da sicurvia, lo schema 6 riguarda i ponti con luce maggiore di 300m).
Ai fini della determinazione dei valori caratteristici delle azioni dovute al traffico, si dovranno
considerare, generalmente, le combinazioni di carico riportate nella tabella seguente:
La seguente tabella fornisce i valori dei coefficienti parziali delle azioni da assumere
nell’analisi per la determinazione degli effetti delle azioni nelle verifiche agli stati limite ultimi:
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I valori dei coefficienti di combinazione delle azioni variabili sono indicati nella tabella
seguente:
Non si considerano altre azioni variabili in quanto: data la geometria del ponte non vi sarà una
azione centrifuga; la struttura non è particolarmente sensibile all’azione del vento; il carico
neve, non essendo da considerare concomitante con i carichi da traffico, risulterà meno
gravoso degli stessi.
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6 METODO DI CALCOLO
Per definire la ripartizione dei carichi sulle travi, data la regolarità geometrica della struttura in
esame, si ricorre al metodo di Massonet, che si basa sullo studio della piastra ortotropa
equivalente.
I parametri θ e α utilizzati in questo metodo sono estremamente significativi nel
comportamento bidimensionale e mettono in risalto le caratteristiche geometriche e statiche
che determinano questo comportamento. Il parametro di irrigidimento θ misura la
collaborazione delle travi a sopportare i carichi eccentrici. Per bassi valori di θ il carico si
distribuisce favorevolmente su tutte le travi e la deformata trasversale tende a diventare
rettilinea; per valori minori di 0,3 si può assumere una deformata praticamente rettilinea. In
questo caso è possibile utilizzare il metodo di calcolo di Courbon, più semplice e rapido del
metodo di Massonnet. Per alti valori di predomina la rigidezza longitudinale delle travi per cui
diminuisce la loro collaborazione e la deformata trasversale assume un andamento curvilineo.
Con:
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ρP 3,42194E+11
ρE 4243243206
θ 0,743667 >0,3 MASSONET
Con:
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Come visto in precedenza per calcolare le sollecitazioni che nascono sulle travi si utilizza il
metodo di Massonet; riassumiamo innanzi tutto i dati necessari allo svolgimento dell’analisi:
luce impalcato: L = 27,2 m
metà larghezza impalcato: b = 6,75 m
numero travi: n =10
interasse travi: i = 1,3 m
parametro d’irrigidimento: θ = 0,74
parametro di torsione: α = 0,16
Di seguito si riportano le tabelle ottenute interpolando linearmente i valori forniti dal “Manuale
dell’Ingegnere” per θ = 0,70 e θ = 0,75:
k0 l -b - 3/4b - 2/4b -b/4 0 b/4 2/4b 3/4b b
y -6,75 -5,0625 -3,375 -1,6875 0 1,6875 3,375 5,0625 6,75
0 0 -0,126 0,4719 1,0606 1,5732 1,8163 1,5732 1,0606 0,4719 -0,126
b/4 1,6875 -0,4324 0,0588 0,5657 1,092 1,5732 1,814 1,5951 1,1305 0,6074
2/4b 3,375 -0,4953 -0,1809 0,1589 0,5657 1,0606 1,5951 1,9919 2,0449 1,9577
3/4b 5,0625 -0,4508 -0,3299 -0,1809 0,0588 0,4719 1,1305 2,0449 3,0841 4,0292
b 6,75 -0,3776 -0,4508 -0,4953 -0,4324 -0,126 0,6074 1,9577 4,0292 6,6762
Da questi valori riferiti rispettivamente ad α=0 ed α=1 si ricaveranno i valori riferiti ad α=0,16
interpolando parabolicamente secondo la formula:
k α = k 0 + (k1 − k 0 ) α
Si studia di seguito la trave di bordo (indicata con il numero 1) poiché sarà quella più
sollecitata; nella figura seguente sono evidenziate le stese di carico adottate:
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Per massimizzare il taglio agli appoggi invece i carichi tandem daranno un carico distribuito
equivalente pari a:
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⎛ a⎞
2Qik ⎜ L − ⎟
⎝ L⎠
qi,eq =
L
Da cui:
q1eq (Q1k ) = 43,14 kN/m
q2eq (Q2k ) = 28,76 kN/m
q3eq (Q3k ) = 14,38 kN/m
Trave 1:
y = 5,85 m
y/b = 0,87
folla sx corsia 1 corsia 2 corsia 3 area riman folla dx
l (m) 6 3,75 0,75 -2,25 -4,5 -6
l/b 0,888889 0,555556 0,111111 -0,33333 -0,66667 -0,88889
K0 4,491436 2,342193 0,501105 -0,22282 -0,36675 -0,40316
K1 2,433661 1,697464 0,897824 0,443396 0,273444 0,204868
Kα 3,674709 2,086301 0,658562 0,041597 -0,11266 -0,16184
gi
Il carico agente sulla trave sarà dato da: q = ∑ k α,i
n
Per il caso in esame risulta: qtraffico = 18,24 kN/m
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Nella trave prefabbricata si prevede l’adozione di una precompressione ottenuta con 38 trefoli
di mezzo pollice di diametro (Ø 12,5 mm) le cui caratteristiche sono riportate nella tabella
sottostante:
fptk
Massa fp(1)k fptk fp(1)k caratt.tot min Agt%
DIAMETRO Sez.nom. lineica caratt.min caratt.min caratt.min L=600 mm Ep ± 7 %
2 2 2
Pollici mm mm g/m N/mm N/mm KN KN > KN/mm2
½" 12,5 93 730 1670 1860 155 173 3,5 196
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I parametri εc0 e kh si possono ricavare interpolando linearmente valori riportati dalle tabelle
seguenti in funzione della resistenza caratteristica a compressione del calcestruzzo,
dell’umidità relativa e del parametro h0 (doppio rapporto fra l’area della sezione in
calcestruzzo ed il perimetro della sezione esposto all’aria)
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Da cui:
∆σ s,rit = Eacciaio ε cs,∞ = 58,18N/mmq = 4,11% σspi
- Viscosità
Il coefficiente di viscosità Φ a tempo infinito si può valutare tramite interpolazione lineare dei
valori forniti dalla seguente tabella in funzione del parametro h0 descritto prima, per atmosfera
con umidità relativa di circa il 75%:
n0 = 6
σc,∞ = 8,40 N/mmq
∆σ s,fl = σ c φn0 = 102,70N/mm q = 7,26% σspi
- Rilassamento acciaio
La caduta di tensione per rilassamento al tempo t ad una temperatura di 20 °C può assumersi
pari al valore calcolato con la seguente formula:
Dove:
σpi è la tensione iniziale nel cavo;
ρ1000 è la perdita per rilassamento (in percentuale) a 1000 ore dopo la messa in tensione, a
20 °C e a partire da una tensione iniziale pari a 0,7 della resistenza fp del campione
provato;
µ = σpi/fpk;
fpk è la resistenza caratteristica dell’acciaio da precompressione;
t è il tempo misurato in ore dalla messa in tensione.
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Il valore di ρ1000 si può ricavare dalla seguente tabella, in cui si considera i trefoli appartenenti
alla classe2:
Dunque si ha una caduta di tensione totale pari a: Dσ = 329,52 N/mmq = 23,3 % σspi
Ovvero un passaggio da una tensione iniziale dei trefoli σspi = 1414,83 N/mmq,
corrispondente ad un tiro N0 = 5000 kN ad una tensione a tempo infinito σinf = 1085,31
N/mmq (<0,6 fptk) corrispondente ad un tiro Ninf = 3850 kN.
In fase di verifica si terrà conto della precompressione considerando per l’acciaio armonico
una deformazione totale data dalla somma della deformazione di decompressione e della
deformazione che si ha nella sezione alla quota del baricentro dei trefoli.
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In primo luogo si procede alle verifiche a tempo zero, per le quali la sezione resistente è
costituita dalla sola trave in c.a.p. che dovrà sostenere il peso proprio ed il peso della soletta
gettata in opera, e non i permanenti portati né i carichi da traffico.
Dunque il carico totale agente sulla trave 1 sarà:
qtot = gp.p. γg + gperm port γg = 15,47+15,17 = 30,65 kN/m
qtotL2
per cui il momento massimo risulta: M+max = = 2834,05 kN*m
8
qtotL
il taglio massimo si otterrà invece in appoggio e vale: Tmax = = 416,77 kN
2
SLU
Sezione resistente:
bas 800 mm
h 1400 mm
tas 175 mm
tw 170 mm
d 1360 mm
Cs 40 mm
Cc 40 mm
d precompr 887,07895 mm
Di seguito si riportano i valori delle deformazioni a rottura rispettivamente del lembo superiore
della trave, dell’armatura in zona compressa e dell’armatura in zona tesa:
εcls 0,0035
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Per quanto riguarda il baricentro della precompressione oltre alla deformazione calcolata
analogamente alle precedenti, secondo il principio della conservazione delle sezioni piane
(εs,P = 0,00029), si avrà anche una deformazione iniziale dovuta alla tensione di
σ spi
precompressione: ε o,P = =0,00687
Es
Per una deformazione totale pari a: εP,tot = ε0,P + εs,P = 0,00658
Sulla base di queste deformazioni si ricava:
f 's compr 391,30 N/mm2
fs teso -293,13 N/mm2
fs precompr -1355,31 N/mm2 < fp(1)k
Facendo l’equilibrio alla traslazione si trova la posizione dell’asse neutro rispetto al lembo
superiore della sezione:
x = 966,89 mm (taglia l’anima della trave)
Facendo poi l’equilibrio alla rotazione, si trova il momento resistente:
Mrd = 3447,81 kN*m > Msd = 2834,05 kN*m
VERIFICA A TAGLIO
La resistenza a taglio VRd di elementi strutturali dotati di specifica armatura a taglio è data da:
VRd = min(VRsd, VRcd)
Con riferimento all’armatura trasversale, la resistenza di calcolo a “taglio trazione” si calcola
con:
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SLE
Si omogeneizza la sezione al calcestruzzo C45/55 per cui:
n0(Eacc/Ecls) 6
Tiro trefoli:
N0 = 5000 kN = 5000000 N
e = 187,08 mm
M0 = N0e = 935,39 kN m = 935394736,8 N mm
N.B. Per le verifiche agli stati limite d’esercizio la precompressione si considera come carico
esterno, dunque non sposta il baricentro della sezione e non influisce sul calcolo dell’area e
del momento d’inerzia omogeneizzati.
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- Combinazione rara:
gp.p. 11,46 N/mm
gperm port 11,24 N/mm
Si nota come non compaiano I carichi da traffico in quanto si tratta di verifiche a tempo ‘0’.
Sezione in mezzeria:
Msd = (gp.p.+gperm.port.)L2 /8 = 2099,30 kN m = 2099296000 N mm
Sezione in appoggio:
Msd = 0 N mm
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A tempo infinito il peso proprio della trave ed il peso della soletta gravano sulla sezione della
trave, mentre i carichi permanenti portati e quelli da traffico agiranno sulla sezione composta
trave in c.a.p. + soletta gettata in opera.
SLU
In questo caso il carico totale agente sulla trave 1 risulta:
qtot = gp.p. γg + gperm port γg + qk tot γq = 15,47+ 29,34+24,63 = 69,44 kN/m
qtotL2
per cui il momento massimo risulta: M+max = = 6421,84 kN*m
8
qtotL
il taglio massimo si otterrà invece in appoggio e vale: Tmax = = 944,39 kN
2
Sezione resistente:
bsoletta 1300 mm
s (hsoletta) 250 mm
d*soletta 210 mm
Cs* soletta 40 mm
Cc* soletta 40 mm
bas 800 mm
h 1400 mm
tas 175 mm
tw 170 mm
d 1360 mm
Cs 40 mm
Cc 40 mm
d precompr 887,08 mm
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Per quanto riguarda il baricentro della precompressione oltre alla deformazione calcolata
analogamente alle precedenti, secondo il principio della conservazione delle sezioni piane
(εs,P = -0,00702), si avrà anche una deformazione dovuta alla tensione di precompressione:
σ sp
ε o,P = =0,00527
Es
Per una deformazione totale pari a: εP,tot = ε0,P + εs,P = -0,01229
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Facendo l’equilibrio alla traslazione si trova la posizione dell’asse neutro rispetto al lembo
superiore della sezione composta:
x = 378,34 mm (taglia l’ala superiore della trave)
Facendo poi l’equilibrio alla rotazione, si trova il momento resistente:
Mrd = 10270,89 kN*m > Msd = 6421,84 kN*m
VERIFICA A TAGLIO
La resistenza a taglio VRd di elementi strutturali dotati di specifica armatura a taglio è data da:
VRd = min(VRsd, VRcd)
Con riferimento all’armatura trasversale, la resistenza di calcolo a “taglio trazione” si calcola
con:
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SLE
Si omogeneizza la sezione al calcestruzzo C45/55 per cui:
n1(Eacc/Ecls) 15
n2(E35/E55) 0,89
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Tiro trefoli:
N∞ = 3850 kN = 3850000 N
e = 187,08 mm
M∞ = N∞e = 720,25 kN m = 720253947 N mm
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- Combinazione rara:
gp.p. trave 11,46 N/mm
gp.p. soletta 11,24 N/mm
gperm port 10,49 N/mm
qvar traff 18,24 N/mm
Sezione in mezzeria:
Msd,p.proprio = (gp.p. trave+ gp.p. soletta)L2 /8 = 2099,30 kN m = 2099296000 N mm
Msd,portati+var = (gperm.port.+ qvar traff)L2 /8 = 2657,62 kN m = 2657624417 N mm
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Sezione in appoggio:
Msd = 0 N mm
Sezione in mezzeria:
Msd,p.proprio = (gp.p. trave+ gp.p. soletta)L2 /8 = 2099,30 kN m = 2099296000 N mm
Msd,portati+var = (gperm.port.+ qvar traff)L2 /8 = 970,39 kN m = 970390074 N mm
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Sezione in appoggio:
Msd = 0 N mm
Verifica di deformabilità
Per quanto riguarda la verifica di deformabilità della trave si controlla che la freccia data dai
soli carichi variabili non superi il valore di 1/800 L.
Per il caso in esame, come visto in precedenza, si ha uno schema statico di doppio appoggio;
risulta dunque:
5 qvartraff L4
f = = 10,19 mm < 1/800 L = 34 mm
384 EJ
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EFFETTI GLOBALI
Per valutare gli effetti globali sulla soletta si utilizza nuovamente il metodo di Massonet;
riassumiamo innanzi tutto i dati necessari allo svolgimento dell’analisi:
luce impalcato: L = 27,2 m
metà larghezza impalcato: b = 6,75 m
numero travi: n =10
interasse travi: i = 1,3 m
parametro d’irrigidimento: θ = 0,74
parametro di torsione: α = 0,16
Di seguito si riportano le tabelle ottenute interpolando linearmente i valori forniti dal “Manuale
dell’Ingegnere” per θ = 0,70 e θ = 0,80:
N.B. i valori sono moltiplicati per 104
µ0 l -b - 3/4b - 2/4b - b/4 0 b/4 2/4b 3/4b b
y -6,75 -5,0625 -3,375 -1,6875 0 1,6875 3,375 5,0625 6,75
0 0 -1134,97 -662,363 -127,28 597,27 1650,13 597,27 -127,28 -662,36 -1134,97
b/4 1,6875 -645,98 -479,593 -241,87 100,38 674,46 1576,1 319,32 -704,79 -1644,73
2/4b 3,375 -280,91 -237,661 -177,28 -58,48 179,99 605,05 1259,93 -384,48 -1941,68
3/4b 5,0625 -67,63 -66,43 -60,91 -39,92 14,62 125,14 311,82 578,91 -1605,39
b 6,75 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Da questi valori riferiti rispettivamente ad α=0 ed α=1 si ricaveranno i valori riferiti ad α=0,16
interpolando parabolicamente secondo la formula:
µα = µ0 + (µ1 − µ0 ) α
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Considerando la larghezza delle diverse corsie e moltiplicando i carichi per il valore 4/π in
modo da passare dal carico uniforme ad un carico sinusoidale, così come richiesto dal
metodo di Massonet, si ottiene:
q1k = 34,37 kN/m
q2k = 9,55 kN/m
per quanto riguarda i carichi tandem per semplicità si fa riferimento ai carichi equivalenti
trovati precedentemente:
q1eq (Q1k ) = 53,69 kN/m
q2eq (Q2k ) = 35,80 kN/m
Per valutare il massimo momento positivo in y=0 si adottano le stese di carico evidenziate
nella figura seguente:
y=0
corsia 1
l (m) 0
l/b 0
µ0 1650,126
µ1 1009,327
µα 1395,794
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+
Il momento “di lastra” è dato da: mmax = µαbqi = 1395,74 ⋅ 10 −4 6,75 ⋅ 88,07 = 82,98kN ⋅ m/m
Per valutare il massimo momento negativo in y=0 si adottano le stese di carico evidenziate
nella figura seguente:
y=0
folla sx corsia 2 corsia 1 folla dx
l (m) 6 3,75 -3,75 -6
l/b 0,888889 0,555556 -0,55556 -0,88889
µ0 -924,92 -246,189 -246,189 -924,92
µ1 -306,09 -175,084 -175,084 -306,09
µα -679,307 -217,968 -217,968 -679,307
= (10 − 4 6,75) ⋅ (-679,31⋅ 3,75 − 217,97 ⋅ 45,35 − 217,97 ⋅ 88,07 − 679,31⋅ 3,75) = -23,07kN ⋅ m/m
EFFETTI LOCALI
Il momento massimo (che tende le fibre inferiori) dato dall'effetto locale dei carichi sulla
soletta viene determinato usando uno schema semplificato di trave in semplice appoggio.
Il momento minimo dato dall'effetto locale viene invece valutato con uno schema statico di
trave perfettamente incastrata.
I carichi permanenti considerati sono il peso proprio della soletta e la pavimentazione.
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Il massimo momento flettente generato dai carichi da traffico si ottiene applicando un carico
distribuito q1k dato dalla corsia 1 dello schema di carico 1 e il carico concentrato Q1k in
mezzeria della campata.
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Tale momento diviso per la lunghezza efficace dà il momento “di lastra” ovvero:
m+max= 9569,73 N m/m
m-max= -11524,02 N m/m
Per quanto riguarda gli sbalzi laterali essi si riconducono a delle mensole di luce 0,9m sulle
quali agiscono, oltre ai carichi permanenti, il carico folla (schema di carico 5) ed un carico
d’impronta di 10kN (schema di carico 4) caratteristico dei marciapiedi protetti da sicurvia.
I carichi permanenti danno:
ql2
M-max = − = -6591,38 N m (schema a mensola)
2
Con riferimento ad una striscia di larghezza unitaria:
m-max= -6591,38 N m/m
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Il carico puntuale da 10kN ha una impronta di 57x33,5 cm. L'impronta e' data dalla diffusione
a 45 gradi del carico (10x10 cm) fino al piano medio della soletta.
impronta carico:
b 0,1 m larghezza
a 0,1 m profondità
spavim 0,11 m
ssoletta 0,25 m
b' 0,87 m
a' 0,335 m
L 0,9 m Larghezza campata
Leff 0,67 m
Per quanto appena visto si assume che il carico d’impronta agisca su una trave di luce 0,9m
e sezione fittizia di altezza 0,25m (spessore della soletta) e larghezza 0,67m.
Il momento totale è:
M-max = -4305,04 N m (schema a mensola)
Tale momento diviso per la lunghezza efficace dà il momento “di lastra” ovvero:
m-max= - 5425,44 N m/m
Sommando i vari contributi si ottiene:
m-max= -14041,8 N m/m
che risulta inferiore al massimo momento negativo trovato in corrispondenza degli appoggi in
campata.
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Corso di Teoria e Progetto di Ponti Relazione tecnica
Di seguito si riportano i valori delle deformazioni a rottura rispettivamente del lembo superiore
della soletta, dell’armatura in zona compressa e dell’armatura in zona tesa:
εcls 0,0035
ε's compr 0,00106
εs teso -0,01438
Facendo l’equilibrio alla traslazione si trova la posizione dell’asse neutro rispetto al lembo
superiore della sezione:
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x = 43,05 mm
Facendo poi l’equilibrio alla rotazione, si trova il momento resistente:
Mrd = 156,73 kN*m > Msd = 131,15 kN*m
Di seguito si riportano i valori delle deformazioni a rottura rispettivamente del lembo inferiore
della soletta, dell’armatura in zona compressa e dell’armatura in zona tesa:
εcls 0,0035
ε's compr -0,000032
εs teso -0,002219
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Corso di Teoria e Progetto di Ponti Relazione tecnica
Facendo l’equilibrio alla traslazione si trova la posizione dell’asse neutro rispetto al lembo
inferiore della sezione:
x = 29,97 mm
Facendo poi l’equilibrio alla rotazione, si trova il momento resistente:
Mrd = 81,85 kN*m > Msd = 50,84 kN*m
VERIFICA A TAGLIO
La resistenza a taglio VRd di elementi strutturali privi di armatura a taglio è data da:
E risulta:
Vrd = 176,11 kN > Vsd = 79,20 kN
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- Combinazione rara:
M+max 97147,35428 N*m
= 97147354,28 N*mm > Mcr Sezione fessurata
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- Combinazione frequente
M+max 10636518,45 N*mm
σs 27,53 N/mm2
∆sm 209,76 mm
εsm 5,3465 E-05
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d0 93,33 mm
f = (n Aa)/ b 45,24
I termini trovati permettono di ricavare la posizione dell’asse neutro, rispetto al lembo
compresso della sezione, in condizione fessurata (x2 + 2 f x – f d0 = 0 ):
x 57,19 mm
Jomog 484364606,6 mm4
- Combinazione rara:
M+max 37659,0655 N*m
= 37659065,5 N*mm > Mcr Sezione fessurata
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c 30 mm
distanza tra le armature:
s 150,67 mm
altezza della zona efficace:
deff 300,67 mm
area di calcestruzzo efficace:
Ac,eff 300666,67 mm2
Per caratterizzare l’aderenza del calcestruzzo alla barra si utilizza:
k2 0,4 Barre ad aderenza migliorata
Per tenere conto della forma del diagramma delle tensioni prima della fessurazione:
k3 0,125 Diagramma triangolare
Il rapporto tra l’area dell’armatura all'interno del cls efficace e l'area di cls efficace, vale:
ρr 0,003344
distanza media tra le fessure:
∆sm 90,13 mm
- Combinazione frequente
M+max 10949159,55 N*mm
σs 55,21 N/mm2
∆sm 90,13 mm
εsm 0,000107
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Il carico d’impronta più gravoso risulta essere quello dello schema 2: il carico puntuale ha una
impronta larga 107 cm. L'impronta e' data dalla diffusione a 45 gradi del carico (60x35 cm)
fino al piano medio della soletta.
impronta carico:
b 0,6 m larghezza
a 0,35 m profondità
spavim 0,11 m
ssoletta 0,25 m
b' 1,07 m
a' 0,585 m
L 0,7 m Larghezza campata
Leff 4,12 m
Per quanto appena visto si assume che il carico d’impronta agisca su una trave di luce 0,7m
e sezione fittizia di altezza 0,25m (spessore della soletta) e larghezza 4,12m.
Il momento totale è:
M-max = -240,62 kN m (schema a mensola)
Tale momento diviso per la lunghezza efficace dà il momento “di lastra” ovvero:
m-max= -58,40 kN m/m
Sommando i vari contributi si ottiene:
m-max= -68,58 kN m/m = -68580,63 N m/m
Verifichiamo ora una sezione di larghezza unitaria agli stati limite ultimi:
b 1000 mm
h 250 mm
d 210 mm
Ctesa 40 mm
Ccompr 40 mm
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Di seguito si riportano i valori delle deformazioni a rottura rispettivamente del lembo inferiore
della soletta, dell’armatura in zona compressa e dell’armatura in zona tesa:
εcls 0,0035
ε's compr -0,00030
εs teso -0,01646
Facendo l’equilibrio alla traslazione si trova la posizione dell’asse neutro rispetto al lembo
inferiore della sezione:
x = 36,82 mm
Facendo poi l’equilibrio alla rotazione, si trova il momento resistente:
Mrd = 87,49 kN*m > Msd = 68,58 kN*m
VERIFICA A TAGLIO
La resistenza a taglio VRd di elementi strutturali privi di armatura a taglio è data da:
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E risulta:
Vrd = 787,94 kN > Vsd = 735,62 kN
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Per trovare le sollecitazioni a cui è sottoposto il traverso di testata si suppone che i vincoli su
cui poggia siano vincoli imperfetti. Si ipotizza quindi per esso uno schema di trave continua
poggiante su 10 molle (corrispondenti alle travi in c.a.p.) sottoposta, in corrispondenza delle
stesse, a dei carichi puntuali dati dal taglio delle travi corrispondenti.
La rigidezza k delle molle si ottiene ipotizzando che la molla sottostante il massimo carico
concentrato subisca per effetto dello stesso un abbassamento di 2mm:
F1
k= = 472194,3 N/mm
δ
Le forze Fi sono valgono:
F1 = 944388,6 N
F2 = 859691,2 N
F3 = 860928,7 N
F4 = 842191,8 N
F5 = 812476,6 N
F6 = 827244,3 N
F7 = 807262,9 N
F8 = 787887,5 N
F9 = 766301,8 N
F10 = 719958,8 N
Per trovare le sollecitazioni che nascono nella trave si è creato un modello su SAP2000, che
ha reso i seguenti risultati:
M+max = 1712909 N*m
M-max = -747450 N*m
Tmax = 1711 N
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VERIFICA A TAGLIO
La resistenza a taglio VRd di elementi strutturali privi di armatura a taglio è data da:
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E risulta:
Vrd = 461,45 kN > Vsd = 1,71 kN
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