Appunti Arte
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Courbet
Il primo pittore realista è il francese Gustave Courbet (1819-1877).
Egli con le sue opere suscita la reazione di molti critici, i quali non
accettano il suo modo di rappresentare la realtà in maniera così oggettiva,
senza fare nulla per mitigare gli aspetti più crudi e drammatici.
All’Esposizione Universale di Parigi del 1855, alcuni suoi quadri
vengono rifiutati perché esprimono una realtà giudicata troppo brutale o
volgare. Courbet risponde a questo rifiuto facendo costruire nei pressi
dell’Esposizione un grande capannone, il “Padiglione del Realismo”, nel
quale espone quaranta dei propri dipinti.
Con questo gesto egli dà ufficialmente inizio ad un nuovo movimento: il
Realismo.
Questo si proponeva di dare un contenuto sociale e umanitario all’opera
d’arte mediante la raffigurazione degli aspetti più umili della vita
quotidiana, privata di ogni idealizzazione romantica, secondo un
fondamentale impegno di verità.
“FUNERALE A ORNANS”
Interpretazioni e simbologia:
Gli operai impiegati in questa attività erano probabilmente condannati
ad esercitarla per tutta la loro vita. Non a caso Courbet per
rappresentare le tragiche condizioni dei lavoratori più umili scelse
questo soggetto. Inoltre nell’immaginario della narrazione popolare
ottocentesca anche i condannati ai lavori forzati erano spesso
rappresentati nell’atto di frangere massi con pesanti mazze.
La pentola, posta all’angolo, rappresenta la durata del lavoro dei due
operai, essi probabilmente lavoravano tutto il giorno.
Le vesti lacerate rappresentano la loro condizione sociale.
Descrizione
L’unico raggio di luce presente nel quadro guida il nostre sguardo al
centro del della tela, dove possiamo vedere il pittore intento a dipingere
una tela di un paesaggio realistico del suo paese natale Ornans
Questo dipinto di Courbet mostra due giovani fanciulle distese all’ombra degli
alberi sulla riva della Senna. Le due giovani ragazze sono due cittadine venute in
riva alla Senna per rinfrescarsi dalla calura sotto le fronde delle querce.
Possiamo notare che la ragazza vestita di bianco, che sembra dormire, ha l’occhio
socchiuso per osservare lo spettatore.
La seconda donna indossa un abito rosso e tiene in mano un bouquet, la testa è
coperta da un cappello e il suo sguardo è rivolto lontano.
Dietro la ragazza col cappello c’è ormeggiata a riva una barca piena di oggetti.
Il paesaggio è reso con attenzione ai particolari e la comunione con la natura è
simboleggiata dal mazzo di fiori presente tra le due figure femminili, simbolo
della raggiunta armonia tra l’individuo e l’elemento naturale.
Dal punto di vista cromatico, i colori che dominano il dipinto sono il bianco
dell’abito della ragazza distesa in primo piano, posto a contrasto col verde intenso
del fogliame, così come il rosso scarlatto della seconda giovane cui fa da pendant il
nastro del cappello sull’erba.
Nello sfondo possiamo notare l’azzurro intenso delle acque della Senna e del cielo
solcato da qualche nube.
La loro posa, soprattutto quella della donna in primo piano, fu molto criticata in
quanto scomposta e inadatta per due membri della buona borghesia del tempo.
Qui la critica ha intravisto un atteggiamento lascivo tenuto solitamente nascosto
durante le occasioni ufficiali e che viene adesso smascherato dall’artista.
Seconda interpretazione:
Alcuni studiosi hanno evidenziato come le due donne potrebbero essere, in realtà,
due prostitute che si riposerebbero dopo le fatiche della settimana.
Quindi, secondo questa interpretazione, l’opera risulta la rappresentazione di una
classe borghese parigina corrotta moralmente e che il pittore deride mettendola in
ridicolo grazie a delle pose estranee alle regole dell’etichetta.
Significato:
Courbet cerca con questo dipinto di rappresentare la quotidianità e la realtà, così
come viene percepita da lui, senza cercare abbellimenti.
L’artista non vuole affrontare temi di natura politica o sociale, non ha interessi a
rispettare i canoni dell’arte borghese di quei tempi. Egli, tuttavia, biasima la
superficialità e banalità borghese, società che ormai ha degenerato i costumi a cui
era legata.
I grandi ideali sono stati sostituiti con una decadenza culturale.
Il Post-Impressionismo
Tra il 1885 e il 1890 la pittura impressionista esaurisce la propria spinta
innovativa, ma i suoi princìpi le sue regole non cessano di influenzare il mondo
della pittura.
Alcuni artisti, infatti, riferendosi alle teorie sul colore studiate già a partire dal
1840 dal chimico Michel Eugène Chevreul, cercano di dare valore scientifico alla
pittura impressionista.
Chevreul, un chimico impiegato in una fabbrica di tessuti, notò anche che
l’accostamento di due colori complementari esalta la loro luminosità ed ogni colore
richiede il suo complementare.
“NOTTE STELLATA”
AUTORE: Vincent van Gogh
TITOLO: Notte stellata
DATA: 1889
TECNICA: Olio su tela
MISURE: 73,7 x 92 cm
COLLOCAZIONE: New York, Museum of Modern Art
Notte stellata di Vincent van Gogh è uno degli ultimi dipinti che realizzò l’artista
prima di terminare tragicamente la sua vita.
Nei tetti le linee sono oblique, i cespugli e gli alberi lontani sono rappresentati
con pennellate curve. Le montagne, invece, sono modellate con linee ondulate. Il
grande cipresso, sembra una grande fiammata scura. Il cielo, infine, è animato da
vortici di nubi e vento che creano aloni luminosi intorno alle luci delle stelle e della
luna. La matrice pittorica, con l’approssimarsi della crisi finale, diventa
progressivamente più tormentata. Le opere dipinte in periodi meno sofferenti sono
notevolmente più solari e descrittive come ad esempio la Camera di Van Gogh ad
Arles.