Archivio Pesaro
Archivio Pesaro
Archivio Pesaro
DI
PESARO
P ESARO
Introduzione 557
Ducato di Urbino
Legato di Urbino e Pesaro 559
Cancellerie civili e criminali dei comuni »
Atti giudiziari >>
Archivio pubblico della città di Pesaro »
Restaurazione
Delegazione poi Legazione apostolica di Urbino e Pesaro
Presidenza della fiera di Senigallia 552
Congregazione governativa »
Sottodirezioni di polizia
Vicegoverni 5:3
Giunta di statistica provinciale >>
Ingegnere di acque e strade »
Governo di Fossombrone »
Atti giudiziari >>
Tribunale di commercio di Pesaro >>
554 Guida generale degli Archivi dì Stato
11
Questura 563
Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione >>
Distretto militare di Pesaro >>
Ufficio di leva di Pesaro
Pretura di Pesaro 5L4
Tribunale di Pesaro >>
111
Comuni »
Province »
Archivi notarili
Catasti 556
Camere di commercio 567
Opere pie, istituzioni di assistenza e beneficenza, ospedali >>
Corporazioni religiose
Archivi di famiglie e di persone 5:8
Archivi diversi »
FA N O
Introduzione 569
Antichi regimi
C OMUNE
Cancelleria 5;o
Depositaria »
Annona e grascia >>
Milizia
Amministrazione del porto 571
Podestà di Fano e suo vicario >>
Pretore di Fano »
Danno dato >>
Consoli >>
Capitano al di qua del Metauro
Giudice e compromissario 5>;2
Sindacatori »
111
Comuni >>
Catasti
Opere pie, istituzioni di assistenza e beneficenza, ospedali 574
Enti ecclesiastici >>
Corporazioni religiose
Archivi di famiglie e di persone 5;5
Raccolte e miscellanee 576
U RBINO
Introduzione 577
Antichi regimi
Cancelleria civile e criminale del comune di Urbino 578
Periodo napoleonico
Viceprefettura di Urbino
Tribunale di prima istanza di Urbino
Restaurazione
Sottodirezione di polizia di Urbino »
Tribunale civile e criminale di Urbino >>
II
111
l È il caso dei fondi della Prefettura, dell’Intendenza di finanza, degli Uffici del registro, degli
Uffici delle imposte dirette, delle Preture, del Catasto antico di Pesaro conservato dalla biblio-
teca Oliveriana, degli Archivi notarili mandamentali di Cagli, Urbania, Pergola e di altri.
558 Guìdcc generale degli Archivi di Stato
Antichi regimi
Comune autonomo fino alla dominazione dei Malatesta (secc. XIV-XV), poi soggetto
agli Sforza (secc. XV-XVI), Pesaro entrò a far parte del ducato di Urbino nel 1513 e vi
restò fino alla morte di Francesco Maria II della Rovere avvenuta nel 1631, anno in cui,
per mancanza di successori in linea maschile, il ducato fu devoluto alla Santa Sede.
Atti giudiziari di
M a c e r a t a F e l t r i a , voIl. 360 ca. (sec. XVI-18 14). M o n d o 1 f o ,
bb. 400 ca. (secc. XVIII-X1X). 0 r c i a n o (Orciano di Pesaro), voIl. e filze
500ca.(1541-1867). S a n t ’ A g a t a F e l t r i a , voll.efilze340(1500-1700).
S a n t ’ A n g e l o i n V a d o , ~011. e f i l z e 1 . 1 4 7 ( 1 5 1 1 - 1 8 5 2 ) .
1 fondi non sono ordinati.
ri, si aggiungono gli atti di magistrature particolari, e cioè: il Capitano del porto,
il Vicario delle gabelle ed il Notaio del danno dato, ciascuno con un proprio parti-
colare potere giurisdizionale. Il fondo comprende anche atti di un ufficio comunale,
al quale era affidata la trascrizione, probabilmente a fini fiscali, di atti notarili.
Periodo napoleonico
Commissari di polizia di
P e s a r o , regg. 12 (1809-1812). Tnventario 1973. S e n i g a 11 i al, bb. 32 e
regg. 6 (1808-1813). Inventario 1973.
Restaurazione
nell’altro era stabilito un luogotenente che dipendeva dal delegato e aveva funzioni ammi-
nistrative e giudiziarie, civili e penali.
Con notificazione 4 ag. 1832 1 del segretario di Stato card. Tommaso Bernetti furono
dettate norme speciali per la provincia di Urbino e Pesaro, provincia che avrebbe costan-
temente conservato il rango di legazione e per la quale era ribadita la separazione in due
parti distinte, cioè Urbino e Pesaro; si stabiliva altresì che-il governo della provincia e la
segreteria generale dovevano risiedere ad Urbino da maggio ad ottobre e a Pesaro da novem-
bre ad aprile. Entrambi i capoluoghi avrebbero avuto una propria congregazione gover-
nativa, per tutto l’anno, ed il proprio archivio di legazione; al luogotenente di Urbino era
data la qualifica di assessore legale.
Si segnala: x Archivio segreto del delegato apostolico > 1815- 1854, pacchi 143
e regg. 29. La serie si è costituita in forma autonoma rispetto al fondo, con un
proprio protocollo.
P r e s i d e n z a d e l l a f i e r a d i Seaigallia2, b b . 4 0 e r e g g . 3 5
(1817-1860). Inventario 1976.
11 fondo, pur facendo parte dell’archivio della delegazione apostolica, ha una
sua autonomia. Infatti i documenti sono relativi esclusivamente al disbrigo de-
gli affari della fiera franca che annualmente si teneva a Senigallia, ove il del:-
gato, preside della fiera stessa, si recava per tutto il tempo della sua durata. E
costituito da carteggio con relativi protocolli. Si segnalano i fascicoli relativi
a esenzioni, dazi, introiti, contrabbando, lasciapassare, forze armate, conten-
zioso. Per la documentazione relativa alla fiera si veda anche l’archivio della
Sottodirezione di polizia di Senigallia.
Sottodirezioni di polizia di
F a n o , bb. 26 e regg. 14 (1817-1824). Senigallia2, bb. 73eregg. 110
(1816-1824). U r b i n o, bb. 59 e regg. 26 (1817-1823).
Le sottodirezioni di polizia, almeno per il territorio della delegazione apostolica di Ur-
bino e di Pesaro, traggono la loro origine dal (( Piano della polizia provinciale 1817 n.
In base a questa normativa la polizia superiore della provincia era riservata al legato o
delegato apostolico, che la esercitava per mezzo di un capo d’ufficio nominato dal sovrano
con il titolo di direttore provinciale di polizia. Nei governi di primo ordine, cioè nelle cit-
tà maggiori, il servizio di polizia era esercitato da funzionari particolari con il titolo di
sottodirettori, anch’essi nominati dal sovrano; nelle comunità inferiori il servizio era e-
spletato dal gonfaloniere o da un savio. Sia i sottodirettori che i gonfalonieri operavano
di pari passo con i governatori locali, ai quali facevano conoscere quanto accadeva nelle
loro giurisdizioni. 1 gonfalonieri o savi davano discarico al sottodirettore del governo
di primo ordine il quale, concentrata la corrispondenza politica del proprio distretto, con-
segnava al legato o al delegato apostolico i rapporti con le sue osservazioni.
1 fondi sono provvisti di inventario sommario 1973.
Vicegoverni di
Candelaral, b b . 1 4 ( 1 8 1 8 - 1 8 2 5 ) . N o v i l a r a ’ , b b . 1 1 ( 1 8 1 8 - 1 8 2 5 ) .
I due fondi sono provvisti di inventario 1973.
Atti giudiziari di
0 r c i a n o (Orciano di Pesaro), vedi p. 559. Sant’Ange1o in Vado,
vedi p. 559.
T r i b un a le di C O m m e rei o d i P e s a r o , r e g g . e b b . 1 0 0 c a . ( s e c .
X1X). Non ordinato.
11
D i s t r e t t o m i l i t a r e d i P e s a r o , r e g g . 108(classi 1 8 3 9 - 1 8 7 0 ) : < R u o -
li matricolari >. Elenco 1958.
Vedi anche G u i d a , 1, AS Ancona, p. 349.
U f f i c i o d i l e v a d i P e s a r o , r e g g . 3 3 9 ( c l a s s i 1 8 3 9 - 1 9 1 6 ) : (Esiti
di leva >. Elenco 1959.
19.
564 Guida generale degli Archivi di Stato
111
COMUNI
Le poche carte, che costituiscono i fondi, sono state recuperate dopo la distru-
zione dei rispettivi archivi avvenuta nel corso del secondo conflitto mondiale.
PROVINCE
ARCHIVI NOTARILI
A t t i d e i n o t a i d e l d i s t r e t t o d i P e s a r o , volI. 5 . 5 0 9 ( 1 4 3 4 -
1879: 1434-l 546 voIl. 281, 1500-l 660 voIl. 2.079, 1600-1744 ~011. 1.510, 1700-
1840 voil. 936, 1800-l 879 voil. 703) e bb. 207 di copie (1755- 1861). Elenchi 1959.
Divenne distrettuale con r.d. 29 giu. 1879, n. 4949.
Nell’archivio notarile del governo di Pesaro fu trasferito nel 1846 l’archivio no-
tarile di Montelabbate; gli archivi notarili di Gradara, Mombaroccio e Sant’An-
gelo in Lizzola, invece, rimasero per grazia presso i singoli paesi. L’archivio
di Pesaro comprendeva anche i castelli della città, cioè Candelara i, Casteldi-
mezzo l, Fiorenzuola (Fiorenzuola di Focara) l, Gabicce (Gabicce Mare), Gi-
nestreto *, Novilara l, Pozzo (Pozzo Alto) l, Tomba di Pesaro (Tavullia).
A t t i d e i n o t a i d e l m a n d a m e n t o d i Fossombrone,
~011. 1.730 (1372-l 865: 1372-l 373 vol. 1, 1400-I 549 volI. 61, 1500-l 638 ~011. 501,
1600-l 727 voIl. 562, 1701- 1838 voIl. 462, 1800-1865 volI. 132; notai non identi-
ficati volI. ll), bb. 41 di copie (1826-1861) e fasce. 14(1805-1862). Elenchi 1969.
L’archivio divenne mandamentale con r.d. 29 giu. 1879, n. 4949. È stato soppresso con
d.p.r. 27 genn. 1966, n. 65.
1 rogiti riguardano anche le località di Cartoceto, Fratte (Fratte Rosa), Isola del
Piano, Montefelcino, Monteguiduccio l, Montemaggiore (Montemaggiore al
Metauro), Montemontanaro l, San Costanzo, San Lorenzo in Campo, Sant’ip-
polito. Nell’archivio del governo di Fossombrone non sarebbero avvenute con-
centrazioni, sebbene vi sia qualche notizia in contrario a proposito di Isola del
Piano.
BIBL.: E. LODOLINI , Gli archivi notarili . . . cit., p. 141.
A t t i d e i n o t a i d e l m a n d a m e n t o d i M o n d a v i o , ~011.911
(1449- 1864). Non ordinato.
A t t i d e i n o t a i d e l m a n d a m e n t o d i P e n n a b i l l i , voli.
.
568 (1454-1860: 1454-1511 ~011. 9, 1500-1643 ~011. 152, 1602-1775 ~011. 238, 1715-
1835 voli. 121, 1803-l 860 volI. 35; notai non identificati ~011. 13) e bb. 69 di copie
(1693- 1870). Elenchi 1966.
Archivio centrale del go-verno di Pennabilli. L’archivio divenne mandamentale con r.d.
29 giu. 1879, n. 4949. E stato soppresso con d.p.r. 27 genn. 1966, n. 65.
Nel febbraio 1823 vi fu concentrato l’archivio di Maciano 2, nel maggio quello
di Casteldelci, di Scavolino 2 e di Talamello, mentre pure nel governo di Penna-
billi furono conservati, presso le loro sedi, i notarili di San Leo e di Sant’Agata
Feltria. Tra il 1840 ed il 1842 i notarili di Casteldelci e Talamello furono concen-
trati nel notarile di Sant’Agata, mentre Pietracuta 3 in quello di San Leo. Gli
atti dell’archivio comunque comprendono, oltre le già ricordate località di Ma-
ciano e Scavolino, i paesi di Bascio 2, Carpegna, Mercatale 4, Monastero 5, Mon-
te Cerignone, Montecopiolo, Pieve Santo Stefano 8, Scorticata (Torriana) ‘, Se-
stino 0 e, sebbene dovessero essere nell’archivio di San Leo, anche Casteldelci
e Talamello.
BIBL.: E. LODOLINI , Gli archivi notarili . . . cit., pp. 151-152.
A t t i d e i n o t a i d e l m a n d a m e n t o d i S a n L e o , ~011. 7 2 6
(1497-1855: 1497-1505 ~011. 2, 1531-1695 voli. 146, 1602-1797 voli. 296, 1703-
1800 voli. 206, 1801-l 855 ~011. 73, anni vari ~011. 3) e bb. 28 di copie di atti pub-
blici ed altre documentazioni d’archivio (1504- 1876). Elenchi 1967.
L’archivio fu conservato, per grazia, presso il comune, pur essendo nel governo di Pen-
nabilli; poi, con l’erezione di San Leo a capoluogo di governo, con il motrlproprio 21
die. 1827 di Leone X11, divenne archivio centrale e archivio mandamentale con r.d.
29 giu. 1879, n. 4949. E stato soppresso con d.p.r. 27 genn. 1966, n. 65.
In esso confluì, prima del 1839, l’archivio di Maiolo, mentre, nel maggio del 1841,
vi fu trasferito l’archivio di Pietracuta 1 precedentemente unito a quello di Pennabil-
li. Gli archivi di Montegrimano e di Sassofeltrio, pur essendo nel governo di
San Leo, furono conservati nei due paesi. Gli atti sono relativi alle località di
Castelmonte l, Maiolo, Mercatino Conca, Montegelli 2, Montegridolfo :3, Mon-
telicciano *, Montetassi *, Pietracuta l, Sartiano 5, Sassofeltrio, Secchiano 5, Tau-
sano l.
BIBL.: E. LODOLINI , Gli archivi notarili . . . cit., pp. 157-158.
A t t i d e i n o t a i d e l c o m u n e d i M o m b a r o c c i o , ~011. 2 2 8
(1500-l 808). Non ordinato.
CATASTI
CAMERE Dl COMMERCIO
CORPORAZIONI RELIGIOSE
I fondi, provenienti in massima parte da enti soppressi in virtù delle leggi ever-
sive italiane, sono dotati di vecchi inventari e indici e sono stati di recente rior-
dinati e descritti nell’inventario a stampa segnalato; fanno eccezione le pergame-
ne dell’abbazia di S. Croce di Fonte Avellana che, recuperate in epoca succes-
siva, sono state unite alle carte del monastero ma regestate solo in parte.
Per documenti di corporazioni religiose del Montefeltro, vedi Guida, 1, AS Bo-
logna, p. 634, e II, Sezione di Archivio di Stato di Cesena, p. 264.
BIEL : S. CARBONE , Atti delle corporazioni religiose nel!‘Archivio di Stato di Pesaro, in RAS, XXI
(1961), pp. 61-88.
M ONDAVIO : M o n a s t e r o d i S . R o c c o , ~011. 4 e b . 1(1821-1860).
C o n v e n t o d i S . Vittoria delle Fratte, vol. 1 (1827-1859).
M ONDOLFO : Co n ve n t o d i S . Fra n ce s c o, ~011. 3 (1822-1860).
C o n v e n t o d i S . S e b a s t i a n o , ~011. 2 (1825-1858).
M O N T E C ATRIA : A b b a z i a d i S . C r o c e d i F o n t e AveIlana,
~011. 50 (1515-1867, con docc., in copia del sec. XVI, a datare dal 1300); pergg.
331 (1055-1826: secc. X1 29, X11 55, XIJI 92, XIV-X1X 155). Il monastero be-
nedettino fu soppresso nel 1570 ed i suoi beni devoluti ai camaldolesi, A b b a -
zia di S. M a r i a d i S i t r i a detta anche della Barbara, benedettini,
volI. 126 e bb. 42 (1420-1866, con docc., in copia dei secc. XV e XVI, a datare
dal 1342); pergg, 78 (1484-1600).
BIBL.: Carte di Funte Avelfana, I (9751139), a cura di C. PIERUCCI e A. POLVERARI , Roma 1972.
P ERGOLA : C o n v e n t o d e i s e r v i d i S . M a r i a , v o l . 1 ( 1 8 5 2 -
1861). Convento di S. Agostino, vol. 1 (1853-1861).
P E R G O L A e SA N L O R E N Z O IN CA M P O: Pontificio collegio ger-
568 Guida generale degli Archivi di Stato
ARCHIVI DIVERSI
l In provincia di Ancona.
SEZIONE DI ARCHIVIO DI STATO DI FANO
Antichi regimi
COMUNE
La città, pur così vicina a Pesaro, non ha mai fatto parte né del ducato di Urbino né della
legazione apostolica istituita al momento della devoluzione di quei territori alla Santa
Sede, ma fu sempre soggetta direttamente al governo di Roma. Ciò spiega la diversità
di documentazione nei confronti dell’archivio di Pesaro. In sostanza dal sec. X111 al 1355
il comune fu autonomo nella terra immediate subiecta alla Chiesa; dal 1355 fino al 1463
fu sotto la dominazione dei Malatesta vicari della Chiesa; dal 1463 al 1808 sotto la sovra-
nità assoluta della Chiesa e così pure dal 1814 al 1860, con la eccezione naturalmente del
periodo napoleonico.
Tutto il materiale archivistico conservato presso il comune fu ordinato e orga-
nizzato nel 1882 da Aurelio Zonghi, che compilò un inventario pubblicato a
dispense tra il 1886 e il 1888. Il materiale fu diviso in dieci sezioni, alcune delle
quali si riferiscono a documentazione prodotta da magistrature comunali, altre
a magistrature e istituzioni diverse; altre infine, tra cui la nona, denominata dallo
Zonghi archivio giudiziario, uniscono sotto un unico titolo magistrature comu-
nali a quelle periferiche dello Stato. Nella presente voce si è abolita ogni divisione
,
in sezioni e sono stati descritti nell’ambito del comune solo i fondi archivistici ad
esso spettanti. Pergamene del comune sono conservate in Raccolte e miscellanee,
Pergamene, p. 576.
BIBL.: MAZZATINTI , Archivi, 11, pp. 212-226.
A. ZONGHI, Repertorio dell’antico archivio comunale di Fano, Fano 1888 [d’ora innanzi: ZONGHI].
C a n c e l l e r i a , bb. e ~011. 668 (1339-sec. X1X, con docc. in copia del sec.
XV datati dal 1298). Inventario a stampa.
< Statuti > 1450-l 802, ~011. 9. < Registri > 1446-1809, con copie di docc. dal 1298,
~011. 28: annotazioni degli atti più importanti del comune. < Consigli > 1398-
1808, ~011. 281. < Congregazioni > 1641-1807, ~011. 19. < Istruzioni ai magistrati >
1556-1805, ~011. 14. < Magistrati > 1339-1816, ~011. 5. < Famiglie fanesi > 1440-
sec. X1X, ~011. 8. < Stipendiati comunali > 1601-1804, voIl. 4. < Inventari > 1540-
1806, ~011. 8. < Protocolli cancellieri > 1412- 1807, ~011. 50. ( Confini > 1432- 1761,
~011. 9. < Castelli > 1385-1780, voll. 20. < Igiene e sanità > 1637-l 814, ~011. 6. < Cul-
to > 1525-1808, vol. 1. < Miscellanea > 1556-1808, bb. 3. <Carteggio> 1419-1808,
bb. 130. < Minutario > 1454-1808, ~011. 40. < Suppliche > 1520-1799, bb. 16. < Ban-
di > 1444-1808, ~011. 17.
BIBL.: ZONGHI, pp. 165-378.
x Milizia cittadina > sec. XIV-1804, bb. 6. < Truppe pontificie e straniere > 1707-
1794, ~011. e bb. 41. < Rivoluzione francese, repubblica romana > 1796-1808,
bb. 21. < Congregazioni militari > 1708-l 799, b. 1. < Carteggio > 15 16-l 808, bb. 6.
( Conto privilegiato > 1764-1801, ~011. e bb, 5. < Recapiti amministrazione mi-
litare > 1701-1800, bb. 3.
BIBL.: ZONGHI, pp. 435-440.
G i u d i c e e compromissario, v o l . 1 ( 1 3 8 0 - 1 6 7 9 ) : <Cause d e c i s e
da arbitri x. Inventario a stampa.
BIBL.: ZONGHI , pp. 491-492.
l In provincia di Ancona,
Fano, I Periodo napoleonico, Restaurazione, III 573
Periodo napoleonico
G i u d i c a t u r a di. p a c e d i F a n o , b b . 1 5 (1809-1816,condoccdal
1801). Inventario 1972.
,
Restaurazione
G o v e r n o d i s t r e t t u a l e d i F a n o , ~011. e b b . 3 5 0 c a . (1817-1860).
Non ordinato.
Dal 1816 Fano fu un governo distrettuale della delegazione di Urbino e Pesaro.
< Atti civili, criminali, ruoli delle cause, udienze > 18 17-1860, voli. e bb, 300 ca.
< Carteggio e protocolli > 1818-1860, ~011. e bb. 33. < Sentenze > 1842-l 859, ~011.
13.
G o v e r n o d i C a r t o c e t o , bb. 39 (1818-1831). Non ordinato.
Nel « riparto territoriale » del 1816 era governo di seconda classe nel distretto di Fano;
nel « riparto » del 1817 era governo nel distretto di Pesaro. Dal 1827 non fu più sede di
governo ma semplice comune del distretto di Fano, residenza di podestà, fino al 1831.
Sottodirezione di po1izia di Fano, vedi AS Pesaro, p. 562.
111
.
COMUNI
CATASTI
C a t a s t o d i F a n o e z o n e l i m i t r o f e , ~011, 3 1 2 ( s e c . X 1 1 1 - 1 8 0 8 ) .
Inventario a stampa.
574 Guida generale degli Archivi di Stato
< Catasti > 1348-1808, ~011. 205 e vol. 1 in pergamena (sec. X111). < Catastini >
1574- 1682, volI. 106.
Queste serie furono ricondotte dallo Zonghi sotto l’ufficio comunale della depo-
sitaria. In realtà delle 312 unità archivistiche solo 72 (fino al 1488) appaiono frutto
dell’attività di un organo comunale.
BIBL.: ZONGHI, pp. 382-383.
A. M. G IRELLI , I catasti di Fano dal XIII al XVIII secolo, Verona 1971.
Opera di S. M a r i a d e l p o n t e M e t a u r o , volI. e b b . 6 6 9
(1446-1860).
M o n t e d i p i e t à , ~011. 3 3 8 ( 1 4 7 1 - 1 8 5 9 ) .
ENTI ECCLESIASTICI
CORPORAZIONI RELIGIOSE
F A N O: A b b a z i a d i S . P a t e r n i a n o , ~011. 5 5 ( 1 4 0 6 - 1 8 5 2 ) . I n v e n t a -
rio 1972. < Memorie di cose notabili > 1494-1576, vol. 1. < Entrate e uscite >
1686-1852, volI. 20. < Conti di cassa > 1720- 1777, voIl. 8. < Canoni > 1573- 1835,
volI. 10: riscossioni investiture, istrumenti. < Atti di rinnovazione di enfiteusi >
1406-1829, ~011. 9. < Atti di locazione, ricevute, censi, affitti di case > 1550-1829,
volI. 4, < Repertorium vicariorum > sec. XVI, vol. 1. < Catasti dell’abbazia > 1778,
vol. 1. < Varie > 1573-l 800, b. 1. Per le pergamene vedi Raccolte e miscellanee,
Pergamene, p. 576. C o n f r a t e r n i t a d i S . M i c h e l e , voli. 2 8 2
(1469-1860). Elenco 1968. < Verbali delle congregazioni > 1469-I 860, voIl. 27.
< Capitoli e memorie > 1582, vol. 1. < Istrumenti > 1516-1695, volI. 14. < Entrate
e uscite > 1520-l 852, volI. 227. < Esposti e baliatici > 1532-18 10, volI. 11. < Refe-
r e n d a r i a > 1 7 3 3 - 1 8 1 3 , ~011. 2 . C o n f r a t e r n i t a d i S, C r oce, volI,
Fano, ZII 575
RACCOLTE E MISCELLANEE
Il d.m. 19 ag. 1955 istituì in Urbino una Sottosezione di Archivio di Stato, tra-
sformata poi in Sezione di Archivio di Stato con d.m. 10 lu. 1965. Situato, fin
dalla sua istituzione, in due inidonei saloni del palazzo ducale, sede dell’archivio
notarile, l’istituto solo dal giugno del 1978 ha una sua degna sede l.
A differenza della Sezione di Fano, l’archivio che costituì il nucleo attorno al
quale vennero ad aggregarsi gli altri fondi non fu quello comunale, da varie de-
cine di anni depositato alla.biblioteca universitaria, ed ivi inventariato2, ma l’ar-
chivio notarile.
La sezione è priva del materiale più antico. Infatti l’archivio dei duchi di Urbino è
conservato attualmente presso 1’AS Pesaro (vedi Ducato di Urbino, p. 558),
presso 1’AS Firenze (vedi Guida, 11, Diplomatico, p. 37, Archivi signorili ac-
quisiti, Ducato di Urbino, p. 122) e presso l’Archivio vaticano. Altra grave per-
dita è quella dell’archivio del tribunale della rota di Urbino di cui, ad eccezione
di 40 buste (1548-1841) che si conservano nella bibhoteca universitaria nel fondo
Archivio storico della università 3, non resta più nulla. Carte delle corporazioni
religiose sono conservate, tra I’altro, neI1’AS Ancona (vedi Guida, 1, p. 352) e
nella Sezione di AS Gubbio (p. 530) e un nucleo di documenti relativi all’urbi-
nate si trovano nella Sezione di Archivio di Stato di Rimini (vedi Guida, 11, p.
275). Atti di notai sono in Guida, II, AS Firenze, Archivi notarili, Miscellanea,
p. 126.
B IBL .: Archivi 1952, p. 386; Archivi Marche, pp. 127-128.
L. MORANTI, La sottosezione di Archivio di Stato di Urbino e gli altri archivi urbinati, in RAS, XXIII
(1963), pp. 73-106; E. LODOLINI, Gli archivi delle Marche con cenni particolari sulle fonti per la sto-
ria del medioevo marchigiano, in Atti e memorie della deputazione di storia patria per le Marche,
s. VIII, IV (1964-1965), pp. 249-270 [in particolare, a p. 265, la nota di G. G. SCORZA su Urbino];
ID., L’organizzazione archivistica statale nelle Marche al 1965 [con una nota di aggiornamento 1966-
l La mancanza di personale ed i gravi problemi della sede dell’istituto che si sono protratti per anni
hanno impedito finora l’analisi del materiale che esso conserva. Pertanto, quanto verrà illustrato
è tratto, salvo qualche maggiore precisazione apportata dal curatore della voce, dall’articolo
che il dr. Luigi Moranti, già direttore della biblioteca universitaria di Urbino e fino al 1965
direttore della Sottosezione, pubblicò nell’opera indicata in bibliografia.
2 Cfr. M AZZATINTI , Biblioteche, LXXX, pp. 101-245.
3 Cfr. ibid., pp. 46-47.
578 Guida generale degli Archivi di Stato
19711, in Memorie e rendiconti dell’istituto marchigiano di scienze lettere ed arti, XXII (1962-1972),
pp. 87-115; A. D’ADDARIO, L’archivio del ducato di Urbino. Un problema di storia e di diritto archi-
vistico, in Miscellanea in memoria di Giorgio Cencetti, Torino 1973, pp. 579-637.
.
Antichi regimi
Periodo napoleonico
T r i b u n a l e d i p r i m a i s t a n z a d i U r b i n o , bb.eregg.250ca.
(1808-1814). Non ordinato.
Restaurazione
S o t t o d i r e z i o n e d i p o l i z i a d i U r b i n o , vediASPesaro,p.562.
111
ARCHIVI FASCISTI
ARCHIVI NOTARILI
A t t i d e i n o t a i d e l d i s t r e t t o d i U r b i n o , volI. 4.140,regg.
818 e bb. 128 (1407-1869). Elenchi.
Istituito nel 1407 da Guido Antonio da Montefeltro, l’archivio notarile venne riformato
nel 1526 dal duca Francesco Maria 1 della Rovere e nel 1550 dal duca Guidubaldo 11.
Con la devoluzione del ducato alla Santa Sede nel 163 1 furono emanate nuove disposizio-
ni, mentre altre norme furono dettate dai vari legati nel 1636l, nel 1655 2, nel 1661 e nel
1749 3. Decretato archivio centrale dopo il motuproprio 31 mag. 18224, 1’11 giugno 1830
vi fu concentrato il materiale di Castelnuovo, unito fino ad allora a quello di Macerata
Feltria. Con r. d. 29 giu. 1879, n. 4949 fu dichiarato distrettuale; successivamente di-
venne sussidiario e con d. m. lo sett. 1959 ne fu disposta la cessazione e la trasformazio-
ne in mandamentale.
< Atti originali > 1418-1535 volI. 115, 1500-1644 ~011. 1.405, 1600-1728 ~011. 1.436,
1700-l 825 volI. 814, 1800-1869 ~011. 370. Inventari ~011. 22 (1822-l 825).
< Registri delle quadre o registri d’archivio > 1407-1816 regg. 818, 1816-1862 bb.
128. Inventario parziale 1825.
Si tratta delle copie degli atti notarili che i notai addetti a tale ufficio, rispettivamente uno
per ogni (( quadra » nella quale era divisa la città (Santa Croce, Vescovado, Posterula,
l Cfr. Capitoli dell’archivio della città di Urbino, Urbino 1636; Bando del cardinale Barberini legato
sopra l’erezione degli archivi ed il governo di essi, ivi 1636.
2 Cfr. Editto concernente la forma con la quale devono regolarsi i notarii nel mettere gl’istrumenti
in protocollo, Pesaro 1655.
3 Cfr. Capitoli dell’archivio della città di Urbino, stabiliti da S. E. rev. ma mons. Gianfrancesco Stop-
pani, arcivescovo di Corinto e presidente dello Stato di Urbino, Urbino 1749.
4 Raccolta Stato pontificio, 1831-1833, IV, App., p. 182.
580 Guida generale degli Archivi di Stato
Porta Nuova), dovevano trascrivere in appositi registri. Tale attività, avviata nel 1407 da
Guido Antonio da Montefeltro, subì varie ristrutturazioni nel 1526 (da parte di Francesco
Maria 1 della Rovere), nel 1550 (ad opera di Guidubaldo 11 della Rovere) ed ancora nel
1636 (card. Barberini), dopo cioè la devoluzione del ducato alla Santa Sede, nel 1655
(card. Homodei) e nel 1661 (card. Delci).
Le disposizioni del 1636 modificarono notevolmente il sistema adottato nel 1407 e dura-
rono pressoché immutate fino al 1749, anno in cui il presidente della legazione apostolica
di Urbino e Pesaro, monsignore Gianfrancesco Stoppani, ne innovò la organizzazionel,
assegnando a ciascun notaio un proprio registro ove doveva copiare tutti gli atti rogati
dai notai della sua quadra ad eccezione dei testamenti, fidecommessi, legati ed eredità,
che dovevano essere trascritti in altri appositi registri.
Queste disposizioni restarono in vigore fino all’agosto del 1816, quando il 1 O settembre
dello stesso anno andò in vigore un nuovo metodo di registrazione dettato dal motuproprio
di Pio VI1 6 lu. 1816 che fu poi superato dal motuproprio 31 mag. 1822.
BIBL.: MAZZATINTI, Archivi, 11, pp. 61-65.
F. BENEDETTI, In difesa dell’archivio notarile distrettuale di Urbino e del suo conservatore, Ur-
bino 1913; E. LODOLINI, Gli archivi notarili delle Marche, Roma 1969, pp. 164-167.
CATASTI
C a t a s t o d i U r b i n o e z o n e l i m i t r o f e , ~011. 1 5 1 ( 1 4 3 0 - 1 8 0 0 ) .
Non ordinato 2.
STATO CIVILE
Monte di pietà, voIl. e regg. 400 ca. (1498-sec. Xx). Non ordinato 4.
P ESARO
FA N O
U RBINO