Ristrutturazioni Edilizie GUIDA
Ristrutturazioni Edilizie GUIDA
Ristrutturazioni Edilizie GUIDA
RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE:
LE AGEVOLAZIONI FISCALI
Ufficio Comunicazione
Sezione Pubblicazioni on line
INDICE
INTRODUZIONE ................................................................................................. 2
4. LA DETRAZIONE IRPEF DEL 19% DEGLI INTERESSI PASSIVI SUI MUTUI ............... 34
In cosa consiste .............................................................................................. 34
Condizioni richieste per ottenere la detrazione .................................................... 34
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INTRODUZIONE
Tuttavia, per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, il decreto
legge n. 83/2012 ha elevato al 50% la misura della detrazione e a 96.000 euro
l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio.
Questi maggiori benefici sono poi stati prorogati più volte da provvedimenti
successivi. Da ultimo, la legge di bilancio 2017 (legge n. 232 dell’11 dicembre 2016)
ha prorogato al 31 dicembre 2017 la possibilità di usufruire della maggiore
detrazione Irpef (50%), confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro per
unità immobiliare.
Dal 1° gennaio 2018 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il
limite di 48.000 euro per unità immobiliare.
La legge di bilancio 2017 ha inoltre prorogato la detrazione del 50% per l’acquisto di
mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni),
finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.
Per questi acquisti sono detraibili le spese documentate e sostenute dal 6 giugno
2013 al 31 dicembre 2017. Dal 2017, tuttavia, la detrazione è consentita solo se
l’intervento di ristrutturazione edilizia è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio
2016.
Inoltre, la detrazione può essere ripartita in 5 quote annuali e riguarda tutti gli
immobili abitativi e non soltanto quelli adibiti ad abitazione principale o ad attività
produttive.
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Detrazioni più elevate, infine, sono state introdotte qualora dalla realizzazione degli
interventi derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una
classe di rischio inferiore o quando gli interventi sono realizzati sulle parti comuni di
edifici condominiali.
22 settembre2017
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1. LA DETRAZIONE IRPEF PER LE SPESE DI RISTRUTTURAZIONE
Per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio, il beneficio compete con
riferimento all’anno di effettuazione del bonifico da parte dell’amministrazione del
condominio.
In tale ipotesi, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui
imputabile, a condizione che quest’ultima sia stata effettivamente versata al
condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
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ESEMPIO
Se la quota annua detraibile è di 1.200 euro e l’Irpef (trattenuta dal sostituto d’imposta o
comunque da pagare con la dichiarazione dei redditi) nell’anno in questione ammonta a
1.000 euro, la parte residua della quota annua detraibile (200 euro) non può essere
recuperata in alcun modo.
L’importo eccedente, infatti, non può essere richiesto a rimborso né può essere
conteggiato in diminuzione dell’imposta dovuta per l’anno successivo.
Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari
di bonifici e fatture:
dell’intervento (il coniuge, il componente dell’unione civile, i parenti entro il terzo
grado e gli affini entro il secondo grado)
il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
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il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi
né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1°
gennaio 2016.
La legge n. 76/2016, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra
persone delle stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello
prodotto dalle unioni civili, stabilendo che, ad esclusione delle previsioni del codice civile
non richiamate espressamente e quelle della legge sull’adozione, “le disposizioni che si
riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole ‘coniuge’, ‘coniugi’ o
termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei
regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche
ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso”.
A. Gli interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001
(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia),
effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali. Si tratta degli
interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e
risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
B. Gli interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001
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Gli interventi di manutenzione ordinaria (vedi l’apposito paragrafo) sono quindi ammessi
all’agevolazione solo se riguardano parti comuni di edifici residenziali.
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C. Gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato
a seguito di eventi calamitosi, anche se detti lavori non rientrano nelle categorie
indicate nelle precedenti lettere A e B e a condizione che sia stato dichiarato lo
stato di emergenza.
E. I lavori finalizzati
Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto,
aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti
la lesione di diritti giuridicamente protetti).
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apposizione di saracinesche
vetri antisfondamento
casseforti a muro
Per usufruire della detrazione è comunque necessario che l’impianto sia installato
per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione (cioè per usi domestici, di
illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, eccetera) e, quindi, che lo
stesso sia posto direttamente al servizio dell’abitazione.
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l’acquisto di una cucina a spegnimento automatico che sostituisca una
tradizionale cucina a gas).
le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 - ex legge
46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge
1083/71)
il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi
nonché agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi
agevolati (decreto n. 41 del 18 febbraio 1998).
Non possono invece ritenersi comprese tra quelle oggetto della detrazione le spese
di trasloco e custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli
interventi di recupero edilizio.
MANUTENZIONE ORDINARIA
Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all’agevolazione solo quando
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Tra queste: il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i
lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti
dell’edificio necessarie all’uso comune, i locali per la portineria e per l’alloggio del
portiere, gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature, eccetera.
Gli stessi interventi, eseguiti sulle proprietà private o sulle loro pertinenze (garage,
cantine, soffitte), non danno diritto ad alcuna agevolazione.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche
necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per
realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non
vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino
mutamenti delle destinazioni d’uso.
Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria anche quelli consistenti nel
frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere,
anche se comportano la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari
nonché del carico urbanistico, a condizione che non sia modificata la volumetria
complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.
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Esempi di interventi di restauro e risanamento conservativo:
• interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado
• adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
• apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.
RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA
Tra gli interventi di ristrutturazione edilizia sono compresi quelli rivolti a trasformare
un fabbricato mediante un insieme di opere che possono portare a un fabbricato del
tutto o in parte diverso dal precedente.
Misure antisismiche
La detrazione delle spese sostenute per gli interventi di adozione di misure
antisismiche possono essere usufruite sia dai soggetti passivi Irpef (già indicati nel
paragrafo “Chi può fruire della detrazione”) sia dai soggetti passivi Ires.
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La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo massimo di 96.000
euro per unità immobiliare e va ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Inoltre, ha fatto rientrare tra le spese detraibili anche quelle effettuate per la
classificazione e la verifica sismica degli immobili.
Tipologia dell’immobile
Anzitutto, l’agevolazione fiscale può essere usufruita per interventi realizzati su tutti
gli immobili di tipo abitativo (non soltanto, come in precedenza, su quelli adibiti ad
abitazione principale) e su quelli utilizzati per attività produttive.
Inoltre, si applica non solo agli edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta
pericolosità (zone 1 e 2) ma anche a quelli situati nelle zone a minor rischio (zona
sismica 3). Per l’individuazione delle zone sismiche bisogna sempre far riferimento
all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003
(pubblicata nel supplemento ordinario n. 72 alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell’8
maggio 2003).
immobiliare per ciascun anno e deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari
importo, nell’anno in cui sono state sostenute le spese e in quelli successivi.
Qualora gli interventi realizzati in ciascun anno consistano nella mera prosecuzione
di interventi iniziati in anni precedenti, ai fini del calcolo del limite massimo delle
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spese ammesse a fruire della detrazione si deve tener conto anche delle spese
sostenute negli stessi anni per le quali si è già fruito della detrazione.
quando la realizzazione degli interventi produce una riduzione del rischio sismico
che determini il passaggio a una classe di rischio inferiore, la detrazione spetta
nella misura del 70% della spesa sostenuta
se dall’intervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione
spetta nella misura dell’80%.
Il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 28 febbraio 2017 ha
stabilito le linee guida per la classificazione di rischio sismico delle costruzioni e le
modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi
effettuati.
In particolare, il progettista dell’intervento strutturale deve asseverare (secondo il
modello contenuto nell’allegato B del decreto) la classe di rischio dell’edificio prima dei
lavori e quella conseguibile dopo l’esecuzione dell’intervento progettato.
Il direttore dei lavori e il collaudatore statico, se nominato per legge, dopo l’ultimazione
dei lavori e del collaudo, devono attestare la conformità degli interventi eseguiti al
progetto depositato.
Cessione del credito. I beneficiari di queste agevolazioni possono decidere, in luogo della
detrazione, di cedere il credito corrispondente alle imprese che hanno effettuato i lavori o
ad altri soggetti privati, che a loro volta hanno la possibilità di cedere il credito ricevuto.
Non è possibile effettuare la cessione nei confronti di istituti di credito e intermediari
finanziari.
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La detrazione per gli interventi condominiali
Quando gli interventi sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali, le
detrazioni dall’imposta sono ancora più elevate.
Le modalità di cessione dei crediti sono state definite con provvedimento del
direttore dell’Agenzia delle Entrate dell’8 giugno 2017.
Il credito cedibile
Il condomino può cedere l’intera detrazione calcolata o sulla base della spesa
approvata dalla delibera assembleare per l’esecuzione dei lavori, per la quota a lui
imputabile, o sulla base delle spese sostenute nel periodo d’imposta dal condominio,
anche sotto forma di cessione del credito d’imposta ai fornitori, per la quota a lui
imputabile.
Chi riceve il credito può cedere, in tutto o in parte, il credito d’imposta acquisito solo
dopo che tale credito è divenuto disponibile.
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Il credito ceduto ai fornitori si considera disponibile dal 10 marzo del periodo
d’imposta successivo a quello in cui il fornitore ha emesso fattura comprensiva del
relativo importo.
L’Agenzia delle Entrate rende visibile nel “Cassetto fiscale” del cessionario il credito
che gli è stato attribuito. Tale credito potrà essere utilizzato solo dopo la relativa
accettazione, che deve avvenire attraverso le funzionalità rese disponibili nello
stesso “Cassetto fiscale”.
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Il successivo cessionario, che non cede ulteriormente il credito, lo utilizza in
compensazione sulla base delle rate residue.
La quota di credito che non è utilizzata nell’anno può essere utilizzata negli anni
successivi, ma non può essere richiesta a rimborso.
Con apposita risoluzione l’Agenzia delle Entrate istituirà il codice tributo da indicare nel
modello F24 per usufruire del credito e fornirà le istruzioni per la compilazione del
modello stesso.
I controlli dell’Agenzia
Se viene accertata la mancanza, anche parziale, dei requisiti oggettivi che danno
diritto alla detrazione in capo al condomino, l’Amministrazione recupera il credito
corrispondente nei suoi confronti, maggiorato di interessi e sanzioni.
Se, invece, viene accertata l’indebita fruizione del credito, anche parziale, da parte
del cessionario, il relativo importo, maggiorato di interessi e sanzioni, è recuperato
nei suoi confronti.
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Il quadro riassuntivo delle detrazioni per l’adozione di misure antisismiche
fino al 31
2017-2021
dicembre 2016
50%
96.000
ripartizione 10 5
della detrazione quote annuali quote annuali
MISURA IMPORTO
LE CONDIZIONI
DELLA DETRAZIONE MASSIMO
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Acquisto box: quando spetta l’agevolazione
Oltre che per gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse e posti auto,
possono usufruire della detrazione d’imposta anche gli acquirenti di box o posti auto
pertinenziali già realizzati.
La detrazione per l’acquisto del box spetta limitatamente alle spese sostenute per la
sua realizzazione e sempre che le stesse siano dimostrate da apposita attestazione
rilasciata dal venditore.
CASI PARTICOLARI
Nel caso in cui l’atto definitivo di acquisto sia stipulato successivamente al
versamento di eventuali acconti, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che, in
relazione ai pagamenti effettuati con bonifico bancario o postale, la detrazione
d’imposta spetta solo se è stato regolarmente registrato un compromesso di vendita
dal quale risulti la sussistenza del vincolo pertinenziale tra l’edificio abitativo e il box.
Per gli acquisti contemporanei di casa e box con unico atto notarile, indicante il vincolo di
pertinenza del box con la casa, l’acquirente può usufruire della detrazione sulle spese di
realizzazione del medesimo, se specificamente documentate.
A queste regole generali sono seguite ulteriori considerazioni dell’Agenzia, fatte con
la circolare n. 43/E del 18 novembre 2016, a proposito della possibilità di usufruire
della detrazione nei casi in cui siano stati effettuati pagamenti prima della stipula
dell’atto notarile o quando manca un preliminare d’acquisto registrato, dai quali sia
possibile rilevare il vincolo pertinenziale tra box e abitazione.
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Più in generale, è possibile per l’acquirente di un box pertinenziale beneficiare della
detrazione per gli importi versati in acconto sull’acquisto dell’immobile se alla data di
presentazione della dichiarazione dei redditi è stato registrato il preliminare di
acquisto (o il rogito).
Con questo documento ha precisato che il contribuente può ugualmente fruire della
detrazione, anche in assenza di pagamento mediante bonifico, a condizione che:
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normativa non prevede alcun titolo abilitativo, dichiarazione sostitutiva dell’atto
di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi
realizzati rientrano tra quelli agevolabili.
Condomìni minimi
I condomìni che, non avendone l’obbligo, non hanno nominato un amministratore e non
possiedono un codice fiscale, possono ugualmente beneficiare della detrazione per i lavori
di ristrutturazione delle parti comuni.
Con la circolare n. 3/E del 2 marzo 2016, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che:
il pagamento deve essere sempre effettuato mediante l’apposito bonifico
bancario/postale (sul quale è operata la ritenuta d’acconto da parte di banche o
Posta)
in assenza del codice fiscale del condominio, i contribuenti possono inserire nei
modelli di dichiarazione le spese sostenute riportando il codice fiscale del condomino
che ha effettuato il bonifico.
Il contribuente dovrà dimostrare, in sede di controllo, che gli interventi sono stati
effettuati su parti comuni dell’edificio. Se per la presentazione della dichiarazione si
rivolge a un Caf o a un intermediario abilitato, è tenuto ad esibire, oltre alla
documentazione generalmente richiesta, un’autocertificazione che attesti i lavori
effettuati e che indichi i dati catastali degli immobili del condominio.
La comunicazione non deve essere effettuata in tutti i casi in cui i decreti legislativi
relativi alle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo della notifica
preliminare all’Asl.
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codice fiscale del beneficiario della detrazione
codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista
dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986
CAUSALE
…………………………………………………………………………………………………………
Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per esempio, oneri di
urbanizzazione, diritti per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori,
ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere
assolte con altre modalità.
Quando vi sono più soggetti che sostengono la spesa e tutti intendono fruire della
detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone
interessate al beneficio fiscale.
Se il bonifico contiene l’indicazione del codice fiscale del solo soggetto che fino al 13
maggio 2011 era obbligato a presentare il modulo di comunicazione al Centro
operativo di Pescara, gli altri aventi diritto, per ottenere la detrazione, devono
riportare in un apposito spazio della dichiarazione dei redditi il codice fiscale indicato
sul bonifico.
Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del
condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che
effettua il pagamento.
Se l’ordinante del bonifico è una persona diversa da quella indicata nella disposizione di
pagamento quale beneficiario della detrazione, in presenza di tutte le altre condizioni
previste dalla norma, la detrazione deve essere fruita da quest’ultimo (circolare
dell’Agenzia delle Entrate n. 17/E del 24 aprile 2015).
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Con riferimento alle spese sostenute in favore dei Comuni, se il contribuente paga
con bonifico, pur non essendo tenuto a tale forma di versamento, deve indicare nella
motivazione del pagamento il Comune, come soggetto beneficiario e la causale del
versamento (per esempio, oneri di urbanizzazione, Tosap, eccetera).
In questo modo, la banca o Poste Spa non codificano il versamento come importo
soggetto a ritenuta (risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 3/E del 4 gennaio
2011).
Con la risoluzione n. 9/E del 20 gennaio 2017 l’Agenzia ha precisato che sono validi, ai
fini della detrazione, anche i bonifici effettuati tramite conti aperti presso gli “Istituti di
pagamento”, cioè le imprese, diverse dalle banche, autorizzate dalla Banca d’Italia a
prestare servizi di pagamento.
In questi casi, però, per poter usufruire dell’agevolazione è necessario che l’istituto, in
qualità di sostituto d’imposta, assolva tutti gli adempimenti riguardanti il versamento
della ritenuta d’acconto, della certificazione della stessa (tramite modello CU) e della
trasmissione della dichiarazione (modello 770).
Questi documenti, che devono essere intestati alle persone che fruiscono della
detrazione, potrebbero essere richiesti, infatti, dagli uffici finanziari che controllano
22 settembre 2017
Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali il contribuente, in luogo di
tutta la documentazione prevista, può utilizzare una certificazione rilasciata
dall’amministratore del condominio, in cui lo stesso attesti di avere adempiuto a tutti
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gli obblighi previsti e indichi la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini
della detrazione.
Se cambia il possesso
Se l’immobile sul quale è stato eseguito l’intervento di recupero edilizio è venduto
prima che sia trascorso l’intero periodo per fruire dell’agevolazione, il diritto alla
detrazione delle quote non utilizzate è trasferito, salvo diverso accordo delle parti,
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In sostanza, in caso di vendita e, più in generale, di trasferimento per atto tra vivi, il
venditore ha la possibilità di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non
ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile.
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Tuttavia, in assenza di specifiche indicazioni nell’atto di compravendita, il beneficio
viene automaticamente trasferito all’acquirente dell’immobile.
Per stabilire chi può fruire della quota di detrazione relativa a un anno, occorre
individuare il soggetto che possedeva l’immobile al 31 dicembre di quell’anno.
In caso di costituzione del diritto di usufrutto, sia a titolo oneroso sia a titolo gratuito, le
quote di detrazione non fruite non si trasferiscono all’usufruttuario, ma rimangono al
nudo proprietario.
La condizione della detenzione del bene deve sussistere non soltanto per l’anno di
accettazione dell’eredità ma anche per ciascun anno per il quale si vuole fruire delle
residue rate di detrazione.
Potrà beneficiare delle eventuali rate residue di competenza degli anni successivi al
termine del contratto di comodato o di locazione.
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Pertanto, nel caso in cui gli interventi realizzati rientrino sia nelle agevolazioni
previste per il risparmio energetico che in quelle previste per le ristrutturazioni
edilizie, il contribuente potrà fruire, per le medesime spese, soltanto dell’uno o
dell’altro beneficio fiscale.
La legge di bilancio 2017 (legge n. 232 dell’11 dicembre 2016) ha prorogato questa
detrazione fino al 31 dicembre 2017. Dal 2017, tuttavia, è possibile fruire della
detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione sull’immobile è iniziato in data non
anteriore al 1° gennaio 2016.
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali, i condòmini hanno diritto alla
detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad
arredare le stesse. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano beni per arredare il
proprio immobile.
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La data di avvio dei lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative,
dalla comunicazione preventiva all’Asl, quando la stessa è obbligatoria, da dichiarazione
sostitutiva di atto di notorietà, in relazione a lavori per i quali non sono necessari titoli
abilitativi o comunicazioni.
Importo detraibile
La detrazione spettante, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari
importo, deve essere calcolata sull’importo massimo di 10.000 euro (riferito,
complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi
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elettrodomestici).
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Per gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici effettuati entro il 2016,
l’ammontare complessivo di 10.000 euro deve essere calcolato considerando le
spese sostenute nel corso dell’intero arco temporale che va dal 6 giugno 2013 al 31
dicembre 2016 (circolare n. 7 del 4 aprile 2017), anche nel caso di successivi e
distinti interventi edilizi che abbiano interessato la stessa unità immobiliare.
Per gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici effettuati nel 2017 e riferiti a interventi
di ristrutturazione realizzati nel 2016, o iniziati nel 2016 e proseguiti nel 2017,
l’agevolazione va calcolata su un importo complessivo non superiore a 10.000 euro, al
netto delle spese sostenute nel 2016 per le quali si è già fruito della detrazione.
Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e di
montaggio dei beni.
Per i pagamenti con carte di credito o debito, la data di pagamento è individuata nel
giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e
non nel giorno di addebito sul conto corrente del titolare stesso.
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Lo scontrino che non riporta il codice fiscale dell’acquirente può comunque
consentire la fruizione della detrazione se contiene l’indicazione della natura, qualità
e quantità dei beni acquistati ed è riconducibile al contribuente titolare del
bancomat, in base alla corrispondenza con i dati del pagamento (esercente, importo,
data e ora).
Come previsto per la detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio,
quando le fatture sono intestate a un coniuge e il bonifico è ordinato dall’altro
coniuge, l’agevolazione spetta a chi ha effettivamente sostenuto la spesa (fermo
restando il rispetto delle altre condizioni richieste), ma occorre annotare sulla fattura
che la spesa è stata sostenuta da chi intende fruire della detrazione.
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2. L’IVA SULLE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE
Si tratta di:
ascensori e montacarichi
infissi esterni e interni
caldaie
video citofoni
apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria
sanitari e rubinetteria da bagni
impianti di sicurezza.
Su questi beni significativi, quindi, l’aliquota agevolata del 10% si applica solo sulla
differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni stessi.
ESEMPIO
Costo totale dell’intervento 10.000 euro:
22 settembre2017
L’Iva al 10% si applica sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e il costo
dei beni significativi: 10.000 - 6.000 = 4.000. Sul valore residuo degli stessi beni (pari a
2.000 euro) l’Iva si applica nella misura ordinaria del 22%.
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Non si può applicare l’Iva agevolata al 10%:
ai materiali o ai beni forniti da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori
ai materiali o ai beni acquistati direttamente dal committente
alle prestazioni professionali, anche se effettuate nell’ambito degli interventi
finalizzati al recupero edilizio
alle prestazioni di servizi resi in esecuzione di subappalti alla ditta esecutrice dei
lavori. In tal caso, la ditta subappaltatrice deve fatturare con l’aliquota Iva
ordinaria del 22% alla ditta principale che, successivamente, fatturerà la
prestazione al committente con l’Iva al 10%, se ricorrono i presupposti per farlo.
Si tratta, in particolare:
L’agevolazione spetta sia quando l’acquisto è fatto direttamente dal committente dei
lavori sia quando ad acquistare i beni è la ditta o il prestatore d’opera che li esegue.
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3. LA DETRAZIONE PER GLI ACQUIRENTI E GLI ASSEGNATARI DI
IMMOBILI RISTRUTTURATI
ATTENZIONE
Anche questa detrazione è stata elevata dal 36 al 50% quando le spese per l’acquisto
dell’immobile sono sostenute nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre
2017 e spetta entro l’importo massimo di 96.000 euro (invece che 48.000 euro).
Dal 2018, la detrazione ritornerà alla misura ordinaria del 36% su un importo massimo di
48.000 euro.
ESEMPIO
Il 21 dicembre 2016 un contribuente acquista un’abitazione al prezzo di 200.000 euro.
Il limite massimo di spesa ammissibile (48.000 o 96.000 euro) deve essere riferito
alla singola unità abitativa e non al numero di persone che partecipano alla spesa.
Di conseguenza, questo importo va suddiviso tra tutti i soggetti aventi diritto
all’agevolazione.
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diritto di usufrutto, occorre ripartire la detrazione in proporzione al valore dei due
diritti reali.
sono quelli fatti per la conservazione sono quelli volti a trasformare un edificio
dell’edificio e per assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere
(per esempio, consolidamento, ripristino e che possono portare a un organismo
rinnovo degli elementi costitutivi edilizio in tutto o in parte diverso dal
dell’edificio, inserimento di elementi precedente
accessori e di impianti necessari)
ATTENZIONE
L’acquirente dell’immobile può beneficiare della detrazione anche per gli importi versati in
acconto a condizione che alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi siano
stati registrati il preliminare di acquisto o il rogito (circolare n. 43/E del 18 novembre
22 settembre 2017
2016).
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Adempimenti e documenti richiesti
Per fruire dell’agevolazione non è necessario effettuare i pagamenti mediante
bonifico.
Se questi atti non riportano la data di ultimazione dei lavori o non indicano che si
tratta di immobile facente parte di un edificio interamente ristrutturato, il
contribuente dovrà chiedere all’impresa di costruzione o alla cooperativa edilizia una
dichiarazione che attesti le condizioni richieste per usufruire dell’agevolazione.
La detrazione non è cumulabile, invece, con la deduzione del 20% del prezzo di
acquisto degli immobili destinati alla locazione (agevolazione prevista dall’art. 21 del
Dl 133/2014).
Pertanto, sul costo di acquisto dell’immobile è possibile usufruire, alternativamente,
o della deduzione del 20% o della detrazione per l’acquisto dell’immobile
ristrutturato.
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4. LA DETRAZIONE IRPEF DEL 19% DEGLI INTERESSI PASSIVI SUI
MUTUI
In cosa consiste
I contribuenti che ristrutturano o costruiscono l’abitazione
principale, possono detrarre dall’Irpef, nella misura del 19%, gli
interessi passivi e i relativi oneri accessori pagati sui mutui
ipotecari stipulati per tali scopi, a partire dal 1998, con soggetti
residenti nel territorio dello Stato o di uno Stato membro dell’Unione europea,
oppure con stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti.
L’importo massimo sul quale va calcolata la detrazione del 19% è pari a 2.582,28
euro complessivi per ciascun anno d’imposta.
La detrazione spetta anche per gli interventi effettuati su un immobile acquistato allo
stato grezzo e per la costruzione e la ristrutturazione edilizia di un fabbricato rurale
da adibire ad abitazione principale del coltivatore diretto.
Per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente e/o i suoi
familiari dimorano abitualmente.
seguenti condizioni:
il mutuo deve essere stipulato nei 6 mesi antecedenti la data di inizio dei lavori
di costruzione o nei 18 mesi successivi
l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro 6 mesi dal termine
dei lavori di costruzione
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il contratto di mutuo deve essere stipulato dal soggetto che avrà il possesso
dell’unità immobiliare a titolo di proprietà o di altro diritto reale.
La detrazione è cumulabile con quella prevista per gli interessi passivi relativi ai
mutui ipotecari contratti per l’acquisto dell’abitazione principale soltanto per tutto il
periodo di durata dei lavori di costruzione dell’unità immobiliare, nonché per il
periodo di 6 mesi successivi al termine dei lavori stessi.
Il diritto alla detrazione viene meno a partire dal periodo d’imposta successivo a
quello in cui l’immobile non è più utilizzato come abitazione principale.
Non si tiene conto delle variazioni dipendenti da trasferimenti per motivi di lavoro.
In tal caso, il termine per la rettifica della dichiarazione dei redditi da parte
dell’Agenzia delle Entrate decorre dalla data di conclusione dei lavori di costruzione.
Il diritto alla detrazione non viene meno se, per ritardi imputabili esclusivamente
all’Amministrazione comunale nel rilascio delle abilitazioni amministrative richieste
dalla vigente legislazione edilizia, i lavori di costruzione non sono iniziati nei 6 mesi
antecedenti o nei 18 mesi successivi alla data di stipula del contratto di mutuo o i
termini previsti nel precedente periodo non sono rispettati.
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5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE
IRPEF
INTERVENTI MODALITÀ’
Accorpamenti di
Spostamento di alcuni locali da una unità immobiliare ad altra o anche unione di
locali o di altre unità
due unità immobiliari con opere esterne
immobiliari
Con demolizioni di modesta entità, realizzazione di chiusure o aperture interne
Allargamento porte
che non modifichino lo schema distributivo delle unità immobiliari e dell’edificio
Allargamento porte e
Con demolizioni di modeste proporzioni di muratura
finestre esterne
Allarme finestre
Installazione, sostituzione dell’impianto o riparazione con innovazioni
esterne
Ampliamento con
Demolizione e/o costruzione (scale, vano ascensore, locale caldaia, ecc.) con
formazione di volumi
opere interne ed esterne
tecnici
Apertura vano porta per unire due unità immobiliari o altri locali con opere
Apertura interna
interne o apertura sul pianerottolo interno
Nuova installazione o sostituzione di quello preesistente (esterno o interno) con
Ascensore
altro avente caratteri essenziali diversi, oppure per adeguamento L. 13/89
Rifacimento con altro avente caratteri diversi (materiali, finiture e colori) da
Balconi
quelli preesistenti e nuova costruzione
Barriere
Eliminazione
architettoniche
Nuova costruzione
Box auto
(detraibile, purché reso pertinenziale di una unità immobiliare)
Cablatura degli Opere finalizzate alla cablatura degli edifici, a condizione che interconnettano
edifici tutte le unità immobiliari residenziali
Caldaia Sostituzione o riparazione con innovazioni
Sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di
singoli elementi
Caloriferi e
(detraibile nelle singole unità immobiliari se si tratta di opere finalizzate al
condizionatori
risparmio energetico)
Installazione di macchinari esterni
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INTERVENTI MODALITÀ’
Riparazioni varie con modifiche distributive interne o esterne
Centrale idrica Nuova costruzione (volume tecnico) nell’ambito di un’operazione di
manutenzione straordinaria, di un restauro o di una ristrutturazione
Riparazioni varie interne ed esterne, conservando le caratteristiche (materiali,
sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti (opere murarie)
Centrale termica Con modifiche distributive interne
Con modifiche esterne (sagoma, materiali e colori nuova costruzione volume
tecnico) nell’ambito di un’operazione di manutenzione straordinaria, di un
restauro o di una ristrutturazione
Citofoni,
videocitofoni e Sostituzione o nuova installazione con le opere murarie occorrenti
telecamere
Contenimento Opere finalizzate al contenimento realizzate anche in assenza di opere edilizie
dell’inquinamento propriamente dette
acustico (detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge)
Facciata Rifacimento, anche parziale, modificando materiali e/o colori (o anche solo i
colori)
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INTERVENTI MODALITÀ’
Lastrico solare Rifacimento con materiali diversi rispetto a quelli preesistenti
Riparazioni murarie varie con modifiche rispetto alla situazione preesistente
Locale caldaia Nuova formazione (volume tecnico) o esecuzione di interventi esterni che
modificano materiali-finiture-colori
Nuova formazione o sostituzione con altri aventi caratteri (sagoma e colori)
Lucernari
diversi da quelli preesistenti
Modifiche interne ed esterne con opere edilizie, senza modificarne la
Mansarda
destinazione d’uso
Marciapiede Nuova realizzazione su suolo privato
Interventi di messa a norma degli edifici (detraibile, purché compresa nelle
Messa a norma degli
categorie di cui all’art. 1, L. 449/97 e siano presentate le certificazioni di
edifici
legge)
Nuova installazione e sostituzione di quello preesistente con altro avente
Montacarichi
caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti
Realizzazione e sostituzione con modificazioni rispetto alla situazione
Muri di cinta
preesistente
Muri esterni di Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte esterna o nello
contenimento stesso luogo, ma modificando dimensioni, sagoma, materiali e colori
Muri interni Nuova costruzione o demolizione e ricostruzione in altra parte interna
Rifacimento o sostituzione con altri aventi caratteri diversi da quelli
Parapetti e balconi
preesistenti
Parete esterna Rifacimento anche parziale modificando materiali e colori (o anche solo i colori)
Parete interna Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte interna
Pavimentazione Nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente modificando la
esterna superficie e i materiali
Pensilina protezione Sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche (materiali e
autovetture colori) diverse da quelle preesistenti
Persiana Nuova installazione o sostituzione con altra avente sagoma, materiale e colori diversi
Pianerottolo Riparazione struttura con dimensioni e materiali diversi da quelli preesistenti
Piscina Rifacimento modificando caratteri preesistenti
Porta blindata
Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagoma o colori diversi
esterna
Porta blindata
Nuova installazione
interna
Porta-finestra Nuova installazione o sostituzione con altra avente sagoma e colori diversi
Trasformazione da finestra a porta finestra
Porte esterne Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagome o colori diversi e viceversa
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INTERVENTI MODALITÀ’
Nuova installazione di qualsiasi tipo o sostituzione di quella preesistente con
Saracinesca
innovazioni
Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra di caratteri (pendenza,
Scala esterna
posizione, dimensioni materiali e colori) diversi dai preesistenti
Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra, modificando pendenza
Scala interna
e posizione rispetto a quella preesistente
Nuova installazione o sostituzione con altri aventi finiture e colori diversi dai
Serramenti esterni
precedenti
Sicurezza statica Opere finalizzate alla sicurezza statica ed antisismica
Sostituzione dei solai di copertura con materiali diversi dai preesistenti
Solaio Sostituzione di solai interpiano senza modifica delle quote
Adeguamento dell’altezza dei solai
Soppalco Innovazioni rispetto alla struttura preesistente o nuova costruzione
Riparazione modificando la posizione preesistente; sostituzione apparecchi
sanitari, innovazioni con caratteristiche diverse da quelle preesistenti
Modifiche interne ed esterne con varie opere edilizie senza modificarne la
Sottotetto destinazione d’uso
Formazione di una unità immobiliare abitabile nel sottotetto mediante
l’esecuzione di opere edilizie varie
(detraibile, purché già compreso nel volume)
Strada asfaltata
Per accesso alla proprietà
privata
Tegole Sostituzione con altre di materiale e/o forma diverse da quelle preesistenti
Rifacimento completo con caratteristiche diverse da quelle preesistenti
Terrazzi
(dimensioni o piano)
Sostituzione dell’intera copertura
Tetto
Modifica della pendenza delle falde con o senza aumento di volume
Tinteggiatura esterna Rifacimento modificando materiali e/o colori
Sostituzioni con modifiche
Travi (tetto)
Sostituzione totale per formazione nuovo tetto
Innovazioni rispetto alla situazione precedente
Nuova costruzione con demolizione del muro che dà sul balcone creando
Veranda
aumento di superficie lorda di pavimento
Trasformazione di balcone in veranda
Vespaio Rifacimento
Zoccolo esterno
Sostituzione con altro avente caratteri essenziali diversi
facciata
INTERVENTI MODALITÀ’
Aerosabbiatura Su facciata
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Allargamento porte
Con demolizioni di modesta entità
interne
Riparazione senza innovazioni
Allarme (impianto)
Riparazione con sostituzione di alcuni elementi
Androne Rifacimento conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti
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INTERVENTI MODALITÀ’
Antenna Antenna comune in sostituzione delle antenne private
Riparazioni parti murarie (frontalini, cielo), sostituzione di parapetti e ringhiere
Balconi
conservando caratteristiche (materiali, sagome e colori) uguali
Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni
Box
uguali a quelle preesistenti
Riparazione senza innovazioni
Caldaia
Riparazione con sostituzione di alcuni elementi
Caloriferi e Sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli
condizionatori elementi
Riparazione o sostituzione cancelli o portoni, conservando caratteristiche
Cancelli esterni
(sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti
Riparazione o rifacimento, interno ed esterno conservando caratteristiche
Canna fumaria
(materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti
Facciata Piccola apertura per sfiatatoio gas, rifacimento, anche completo, con materiali
e colori uguali a quelli preesistenti
Finestra Sostituzione senza modifica della tipologia di infissi
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INTERVENTI MODALITÀ’
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INTERVENTI MODALITÀ’
Porta-finestra Sostituzione con altra avente gli stessi caratteri essenziali
Porte esterne Sostituzione conservando sagome e colori preesistenti
Porte interne Riparazione, conservando materiali, colori, dimensioni
Riparazione e sostituzione conservando caratteristiche (sagoma, materiali e
Recinzioni
colori) preesistenti
Riparazione apparecchi sanitari e opere edilizie varie (tubazioni, piastrelle,
Sanitari
ecc.)
Sostituzione con altra, purché vengano conservati dimensioni e colori uguali a
Saracinesca
quelli preesistenti
Riparazione conservando pendenza, posizione, sagoma, colori e materiali uguali
Scala esterna
ai preesistenti
Riparazione e sostituzione conservando pendenza sagoma e posizioni
Scala interna
preesistenti
Serramenti esterni Sostituzione con altri aventi le stesse caratteristiche
Serramenti interni Riparazioni, conservando materiali caratteristiche e colori preesistenti
Solaio Sostituzione dei solai di copertura con materiali uguali a quelli preesistenti
Tegole Sostituzione con altre uguali a quelle preesistenti
Riparazione delle pavimentazioni, rifacimento o sostituzione conservando le
Terrazzi
caratteristiche preesistenti (dimensioni e piano)
Riparazione con sostituzione di parte della struttura e dei materiali di
Tetto
copertura, conservando le caratteristiche preesistenti
Tinteggiatura esterna Rifacimento conservando materiali e colori preesistenti
Tinteggiatura interna Rifacimento senza limitazioni per materiali e colori
Sostituzione tramezzi interni, senza alterazione della tipologia dell’unità
Tramezzi
immobiliare
Sostituzione con altre aventi materiali, dimensioni e posizione uguali a quelle
Travi (tetto)
preesistenti
Veranda Rifacimento parziale conservando i caratteri essenziali
Zoccolo esterno facciata Rifacimento conservando i caratteri essenziali
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6. PER SAPERNE DI PIÙ
NORMATIVA
Dpr 917/1986 - Testo unico delle imposte sui redditi - art. 16-bis
(detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio
edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici) - art. 15
(detrazioni per oneri)
Dpr 380/2001 - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia
Dl 78/2010 - art. 25 (obbligo di banche e Posta di effettuare una ritenuta d’acconto sui bonifici)
Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 30 giugno 2010 (ritenute
sui pagamenti con bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili detraibili)
Dl 201/2011 (introduzione nel Testo unico delle imposte sui redditi dell’art. 16-bis -
Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di
riqualificazione energetica degli edifici)
Legge 76/2016 (regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e
disciplina delle convivenze)
Dm 28 febbraio 2017 e Dm 7 marzo 2017 (linee guida per la classificazione del rischio
sismico delle costruzioni) - decreti pubblicati sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti
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Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate dell’8 giugno 2017 (modalità
di cessione del credito relativo alla detrazione per gli interventi di adozione di misure
antisismiche realizzate sulle parti comuni degli edifici – spese sostenute dal 1°
gennaio 2017 al 31 dicembre 2021)
n. 57 del 24 febbraio 1998 (primi chiarimenti sulle detrazioni per gli interventi di
recupero del patrimonio edilizio)
n. 12/E del 1° aprile 2005 (controllo documentazione del Caf per il riconoscimento
della detrazione)
n. 40/E del 28 luglio 2010 (istruzioni sull’applicazione della ritenuta d’acconto sui bonifici)
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n. 17/E del 24 aprile 2015 (chiarimenti su varie questioni interpretative)
n. 7/E del 31 marzo 2016 (modalità di pagamento degli acquisti di mobili e grandi
elettrodomestici)
n. 43/E del 18 novembre 2016 (acquisto di box auto pertinenziale senza bonifico
bancario)
n. 7/E del 4 aprile 2017 (spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, a detrazioni
d’imposta, crediti d’imposta)
n. 350/E dell’11 novembre 2002 (detrazioni delle spese per realizzare i collegamenti
tra una singola abitazione e la rete pubblica)
n. 1/E del 9 gennaio 2007 (acquisto del solo diritto di usufrutto e acquisto di un
immobile allo stato grezzo oggetto di lavori di ristrutturazione)
n. 84/E del 7 maggio 2007 (lavori di collettamento della rete fognaria e sistemazione
della rete idrica)
n. 124/E del 4 giugno 2007 (chiarimenti sulla detrazione delle spese sostenute per
lavori di ristrutturazione edilizia)
n. 73/E del 3 marzo 2008 (detrazione degli interessi passivi pagati sul mutuo
ipotecario contratto per la costruzione dell’immobile)
n. 181/E del 29 aprile 2008 (limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione)
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n. 7/E del 12 febbraio 2010 (detrazione delle spese sostenute per gli interventi sulle
parti comuni degli edifici)
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n. 3/E del 4 gennaio 2011 (pagamento oneri di urbanizzazione e di quelli collegati
alla realizzazione degli interventi agevolati)
n. 4/E del 4 gennaio 2011 (lavori di ampliamento eseguiti in attuazione del “Piano
Casa”)
n. 55/E del 7 giugno 2012 (dati del bonifico per l’applicazione della ritenuta
d'acconto)
n. 64/E del 28 luglio 2016 (detrazione delle spese per interventi di recupero del
patrimonio edilizio sostenute dal convivente more uxorio)
n. 9/E del 20 gennaio 2017 (validità dei pagamenti mediante bonifici su conti accesi
presso un istituto di pagamento)
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Pubblicazione a cura dell’Agenzia delle Entrate