Le Fasi Del Cambiamento in Psicoterapia
Le Fasi Del Cambiamento in Psicoterapia
Le Fasi Del Cambiamento in Psicoterapia
Le posizioni di Vita
Secondo l’orientamento psicologico dell’Analisi Transazionale, le persone sviluppano nella prima
infanzia delle convinzioni di base su di sé e sugli altri molto radicali e definitive, come ad
esempio: “Mamma è infinitamente potente e buona”, “Io sono debole e in pericolo”, “Io sono
perfetto”, “Mio padre è cattivo”, e così via.
Tali convinzioni non sono ovviamente espresse nel linguaggio razionale che utilizzerebbe un adulto,
ma rispecchiano i vissuti intensissimi ed estremi dei bambini e sono essenzialmente di due tipi: le
convinzioni positive e quelle negative.
Per questo motivo gli autori dell’Anali Transazionale, in una modalità tipicamente “americana”,
hanno preferito sintetizzare queste convinzioni infantili in quattro convinzioni di base: “Io sono
OK”, “Io non sono OK”, “Tu sei OK”, “Tu non sei OK”.
Mettendo insieme le quattro convinzioni di base, si ottengono quattro affermazioni, che sintetizzano
quattro possibili modi di vivere il rapporto con noi stessi e con il mondo:
FIGURA 1. Io sono una mela: Io non sono OK, Tu non sei OK.
FIGURA 2. Io sono la banana più bella del mondo:: Io sono OK, Tu non sei OK.
Violetta, un po’ risentita: “Ovvio, c’è scritto: io sono la banana più bella del mondo! Ma non è
vero, è uguale all’altra!”.
Papà: “Ed è proprio questo il punto! Ci sono delle persone che pensano di essere migliori delle
altre, in ogni cosa, sempre, anche se non è vero e questo le rende antipatiche a tutti”.
Violetta: “Proprio come X”, e qui fa il nome di una bambina, “che pensa di essere la più brava di
tutti in ogni cosa e invece non è vero per niente! Ma se glielo dici, ti spinge e si arrabbia!”.
Papà: “Deve essere faticoso starle vicino”.
Violetta: “Infatti io non ci gioco mai”.
Papà: “Quando una banana così, ops… una persona così va da uno psicologo è perché le è
successo qualcosa di davvero brutto: un incidente, una malattia, altrimenti non ci pensa per niente
a venire da me”.
Violetta, con fare furbo: “E tu come le aiuti queste banane?”.
Papà: “Quando arrivano da me sono in crisi perché non riescono più a credere di essere le
migliori, anzi pensano di essere le peggiori banane mai esistite. Si disperano per questo. Io le aiuto
a capire che non è la fine del mondo non essere le migliori banane, però non è facile convincerle
perché se non si sentono più le migliori, subito cominciano a credere di essere le peggiori”.
Violetta: “Pensano di non valere niente?”.
Papà: “Già, quando si accorgono di non essere le migliori diventano come l’altro tipo di banane
con cui lavoro”. Su questa banana scrivo:
FIGURA 3. Io sono la peggior banana: Io non sono OK, Tu sei OK.
FIGURA 4. E' bello essere una banana: Io sono OK, Tu sei OK.
Violetta legge: “È bello essere una banana!”. Poi la sbuccia e, mentre se la mangia, dice: “In
pratica diventano persone normali. Qui dove viviamo noi, tutti i bambini sanno arrampicarsi sugli
alberi”.
Papà: “E già, le persone che fanno ciò che scelgono e che gli piace, senza stare a pensare se sono
inferiori o superiori agli altri, sono persone normali. E secondo te come stanno queste persone
normali?”.
Violetta: “Beh, sono più contente delle altre … banane!”.
Papà: “E quando sono più contente, il mio lavoro è finito. E ci salutiamo”.
Violetta avrebbe potuto a questo punto bombardarmi con altre mille domande ingenue e profonde,
tipiche dei bambini, quelle domande che mettono in discussione tutto e a cui è difficile rispondere
con frasi fatte, come ad esempio: “Per essere contente le persone devono andare per forza dallo
psicologo?”, “Perché alcune persone credono di essere delle mele?”, “E come fanno queste
persone a guarire?”, “E perché alcune persone soffrono di un senso di inferiorità e altre di un
senso di superiorità?”.
Ma per fortuna a questo punto Violetta si è stufata ed è uscita per andare a giocare in giardino.
FIGURA 6. L'OK Corral: versone non convenzionale.
FIGURA 7. Le fasi del cambiamento psicologico.