Scritti Politici. Volume Primo
Scritti Politici. Volume Primo
Scritti Politici. Volume Primo
SCRITTI POLITICI
A CURA DI
MARIO BONESCHI
VOLUME I
FIRENZE
FELICE LE MONNIER
1964
COMITATO ITALO-SVIZZERO
PER LA PUBBLICAZIONE DELLE OPERE DI
CARLO CATTANEO
I
.. . .
PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA ©
alla Casa Editrice Felice Le Monnier
Firenze, 1964
SCRITTI POLITICI
A CURA DI
MARIO' BONESCHI
VOLUME PRIMO
FIRENZE
FELICE LE MONNIER
1964
INTRODUZIONE
MARIOBONESCHI
AVVERTENZA
I. . CATTANEO.Scritti politici. i.
. . . . .. , , . .
, ... ,
Maggio 1833
Maggio 1833
Maggio 1833
Maggio 1833
Stato delle scuole nell’ India
Si è pubblicato nell’Asiatic Journal di dicembre 1832
un ragguaglio del Comitato generale di pubblica in-
struzione nel Bengala. Vi si dichiara che gli sforzi del
Comitato mirarono al doppio intento di propagare le
utili cognizioni, e cattivar la fiducia degli indigeni as-
secondandone le più radicate opinioni. A tal uopo si
Maggio 1833
Stato delle scuole nell’ India
Si è pubblicato nell’Asiatic Journal di dicembre 1832
un ragguaglio del Comitato generale di pubblica in-
struzione nel Bengala. Vi si dichiara che gli sforzi del
Comitato mirarono al doppio intento di propagare le
utili cognizioni, e cattivar la fiducia degli indigeni as-
secondandone le più radicate opinioni. A tal uopo si
Maggio 1833
Maggio 1833
Maggio 1833
Maggio 1833
Maggio 1833
Giugno 1833
Giugno 1833
Luglio 1833
Riduzioni di spese
nella regia marina britannica *
Le spese per la marina britannica nello scorso anno
1832 salivano a franchi 72,757,150: quelle del corren-
te anno sono diminuite di fr. 4,921,875, nella qual
somma si comprendono più di fr. 50,000, per riduzione
di salarj, fr. 600,000 per risparmio di vittovaglie; fr.
425,OOO per diminuzione di spese dell’ammiragliato; più
di 75,000 sull’officio dei pagatori di marina; 88,000
negli stabilimenti esteri; 1,100,000 in paghe d’operaj;
1,350,000 in fornimenti navali; 1,100,000 in nuove
costruzioni, e 175,000 in varie spese minori. Comun-
que caldissimi siano quegli isolani nel proposito di so-
stenere la loro nazionale marina al disopra di tutte le
altre, han dovuto però chinare la fronte all’inesorabil
legge della parsimonia. L’abuso degli imprestiti spinto
dall’improvvido Pitt ai di là d’ogni credibil limite, ha
portato i suoi amari frutti. E la nazione ben lungi dal
pensare a nuovi sogni dorati, appena regge al paga-
mento degli interessi di 21 mila milioni di franchi, che
ingojano più della metà delle pubbliche rendite.
Eppure questa t a d a lezione sembra perduta per i
vicini Stati che traviati dalle passioni politiche e dai
perfidi consigli di una falsa economia pubblica, si spin-
gono ciecamente sulla via del così detto credito pub-
blico e della finale politica Impotenza. Ciò fa tanto
più risplendere la provvida e saggia condotta della na-
zione anglo-americana che col compiere del corrente
anno avrà estinto tutti i suoi debiti, e potrà dedicare
tutti i suoi risparmi ad opere di pubblica grandezza
e prosperità.
Luglio 1833
Luglio 1833
Asia - Introduzione dei telegrafi nel Bengala*
Mentre il governo francese lotta contra la propaga-
zione di questo meraviglioso istrumento rappresenta-
tivo, v’è chi pensa a fame dono alle nazioni presso le
quali l’incivilimento sembrava condannato a perpetua
immobilità. Fin da una dozzina d‘anni addietro il be-
nemerito sig. Conolly fece progetto d’introdurre nel
Bengala questa preziosa invenzione; e trovò quella
indifferenza ed avversione cori cui il vulgo degli uo-
mini suole accogliere le più utili novità. Finalmente
nel 1831 ebbe il piacere di veder innalzate le apposite
torri, e sul cominciare dell’estate del 1832 si videro i
telegrafi in pieno esercizio. Devesi molta lode al ceto
mercantile di Calcutta che dapprima si offerse a for-
nire le spese ordinarie, e da ultimo rimborsò al governo
l’intera somma di prima fondazione, che fu di venti-
cinque mila rupìe (cioè all’incirca un sessanta mila fran-
chi). Il governo dal lato suo s’incaricò delle spese di
conservazione.
Luglio 1833
Luglio 1833
Asia - Introduzione dei telegrafi nel Bengala*
Mentre il governo francese lotta contra la propaga-
zione di questo meraviglioso istrumento rappresenta-
tivo, v’è chi pensa a fame dono alle nazioni presso le
quali l’incivilimento sembrava condannato a perpetua
immobilità. Fin da una dozzina d‘anni addietro il be-
nemerito sig. Conolly fece progetto d’introdurre nel
Bengala questa preziosa invenzione; e trovò quella
indifferenza ed avversione cori cui il vulgo degli uo-
mini suole accogliere le più utili novità. Finalmente
nel 1831 ebbe il piacere di veder innalzate le apposite
torri, e sul cominciare dell’estate del 1832 si videro i
telegrafi in pieno esercizio. Devesi molta lode al ceto
mercantile di Calcutta che dapprima si offerse a for-
nire le spese ordinarie, e da ultimo rimborsò al governo
l’intera somma di prima fondazione, che fu di venti-
cinque mila rupìe (cioè all’incirca un sessanta mila fran-
chi). Il governo dal lato suo s’incaricò delle spese di
conservazione.
Luglio 1833
Luglio 1833
Giornali nell'India *
Abbiamo già notato come questo potente mezzo di
rigenerazione morale siasi di recente attivato nelle pro-
vincie del Bengala. Ma sembra che le altre parti dell'In-
dia non rimangano inoperose. Nei primi sei mesi del
1832 si instituirono a Bombay sulla costa occidentale
dell'India quattro Giornali; cioè il Bombay Durpun; il
Jami Jamshid scritto nel dialetto del Guzurate, l'Aeen
Secunder scritto in persiano, che è tra le lingue stra-
niere la più diffusa presso le culte classi degli Indiani;
e il Native Observer, scritto in inglese, ma redatto da
un giovane Indo educato in una delle scuole che ven-
nero fondate dalla Società di Rombay per l'educazione
degli indigeni (Native education Society). Nel seguente
autunno si pubblicò a Bombay un altro foglio settima-
nale intitolato Weekly Guide.
La libertà della stampa nell'India dipende dal be-
neplacito del Governatore generale. Sotto il presente
governo di Lord Bentinck ella non è inferiore a quella
dell'Inghilterra medesima, e alcuni dei funzionarj in-
terrogati l'anno scorso dal Comitato parlamentario sul-
le cose dell'India, hanno attestato che in molte que-
stioni e massime in quella dell'abolizione dei Suttee o
sacrificj delle vedove, e in quelle di finanza e polizia,
il governo ha ritratto dalla libertà della stampa la più
utile cooperazione.
Luglio 1833
Giornali nell'India *
Abbiamo già notato come questo potente mezzo di
rigenerazione morale siasi di recente attivato nelle pro-
vincie del Bengala. Ma sembra che le altre parti dell'In-
dia non rimangano inoperose. Nei primi sei mesi del
1832 si instituirono a Bombay sulla costa occidentale
dell'India quattro Giornali; cioè il Bombay Durpun; il
Jami Jamshid scritto nel dialetto del Guzurate, l'Aeen
Secunder scritto in persiano, che è tra le lingue stra-
niere la più diffusa presso le culte classi degli Indiani;
e il Native Observer, scritto in inglese, ma redatto da
un giovane Indo educato in una delle scuole che ven-
nero fondate dalla Società di Rombay per l'educazione
degli indigeni (Native education Society). Nel seguente
autunno si pubblicò a Bombay un altro foglio settima-
nale intitolato Weekly Guide.
La libertà della stampa nell'India dipende dal be-
neplacito del Governatore generale. Sotto il presente
governo di Lord Bentinck ella non è inferiore a quella
dell'Inghilterra medesima, e alcuni dei funzionarj in-
terrogati l'anno scorso dal Comitato parlamentario sul-
le cose dell'India, hanno attestato che in molte que-
stioni e massime in quella dell'abolizione dei Suttee o
sacrificj delle vedove, e in quelle di finanza e polizia,
il governo ha ritratto dalla libertà della stampa la più
utile cooperazione.
Luglio 1833
Progressi dell'incivilimento
nell'isola di Ceilan *
Il Giornale di Colombo nell'isola di Ceilan annunzia
varie utili novità introdotte in quell'isola che per anti-
chità di decaduto incivilimento, vastità di superficie,
naturale ubertà e disastrosa negligenza del proprio be-
ne molto si accosta alla nostra Sicilia.
« I1 cangiamento nel governo ha già partorito otti-
mi effetti. Si è svegliato uno spinto indagatore, tutte
le proposte di miglioramento sì nelle finanze, che nelle
strade, nei diritti dei coloni e nell'incivilimento dei
Cingalesi sono accolte dal governo con rispetto, e reli-
giosamente esaminate. La stampa a Colombo non pro-
duceva che un misero e male impresso estratto setti-
manale della lista degli arrivi marittimi, lardellato con
qualche fanfaluca beccata fuori dalle gazzette inglesi
della fazione Tory. Ora la stampa è libera e sotto gli
auspicj di Ser Roberto Wilmot Herton, il Colombo
Journul si fa propagatore della civiltà, della carità e del-
la tolleranza >. Così una lettera di Calcutta scritta il
23 febbrajo 1833.
I1 23 luglio 1833 si aperse una Cassa di risparmio.
Si è instituita una diligenza da Colombo a Candi città
pricipale nell'interno dell'isola e antica sede dei re
Cingalesi. Fa tre corse ogni settimana, e fra poco si
renderà quotidiana. Intanto la strada già costrutta da
Colombo a Candi, viene spinta da Candi a Trincoma-
lie, percorrendo tutta l'isola da ovest a nord est attra-
Settembre 1833
Settembre 1833
,
32 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - I
Settembre 1833
,
I - NOTIZIE ITALIANE E STRANIERE 33
Settembre 1833
3. - Scritti politici. I.
CATTANEO.
34 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - i
Settembre 1833
Settembre 1833
Settembre 1833
Settembre 1833
Settembre 1833
Settembre 1833
Settembre 1833
Novembre 1833
Novembre 1833
Novembre 1833
Novembre 1833
Riforma dei riti Israelitici
nel Granducato di Weimar **
In conseguenza d'una favorevole dichiarazione del
Rabbino provinciale e di altri dottori della legge mosai-
ca si promulgò con autorità di legge una riforma del
culto per gli israeliti residenti nel Granducato di Sas-
sonia Weimar. I riti si celebreranno in lingua vulgare,
e solo in via d'eccezione e per un riguardo alle abitu-
dini degli uomini attempati si permetterà di leggere
ancora in ebraico alcuni passi della Thorah. Alle don-
ne nubili non sarà più vietato di assistere a riti sacri.
Così le più antiche instituzioni che esistano sulla fac-
cia della terra piegano anch'esse all'irresistibile spirito
Novembre 1833
Novembre 1833
Riforma dei riti Israelitici
nel Granducato di Weimar **
In conseguenza d'una favorevole dichiarazione del
Rabbino provinciale e di altri dottori della legge mosai-
ca si promulgò con autorità di legge una riforma del
culto per gli israeliti residenti nel Granducato di Sas-
sonia Weimar. I riti si celebreranno in lingua vulgare,
e solo in via d'eccezione e per un riguardo alle abitu-
dini degli uomini attempati si permetterà di leggere
ancora in ebraico alcuni passi della Thorah. Alle don-
ne nubili non sarà più vietato di assistere a riti sacri.
Così le più antiche instituzioni che esistano sulla fac-
cia della terra piegano anch'esse all'irresistibile spirito
Novembre 1833
Novembre 1833
Novembre 1833
Sul commercio dell'uve passe
dell'isole Joniche colla Gran Britannia *
Riguardiamo come nazionale all'Italia tutto ciò che
riguarda le Sette Isole, sì perché gran parte della popo-
lazione jonica è italica di stirpe e di lingua; sì perché
quelle isole furono per due mila anni quasi non inter-
rottamente compagne ai destini dell'Italia; sì finalmen-
te perché devono al valore ed alla saggezza d'una
delle città italiane il beneficio d'essere sfuggite agli
orrori della schiavitù asiatica, e di aver partecipato a
tutte le prerogative della intellettuale cultura anche
nelle più calamitose età. Questo beneficio ora si ripaga
di stolte e servili querele contro chi non è più: senza
far conto che un regime riprovevole ai nostri occhi fu
Novembre 1833
Sul commercio dell'uve passe
dell'isole Joniche colla Gran Britannia *
Riguardiamo come nazionale all'Italia tutto ciò che
riguarda le Sette Isole, sì perché gran parte della popo-
lazione jonica è italica di stirpe e di lingua; sì perché
quelle isole furono per due mila anni quasi non inter-
rottamente compagne ai destini dell'Italia; sì finalmen-
te perché devono al valore ed alla saggezza d'una
delle città italiane il beneficio d'essere sfuggite agli
orrori della schiavitù asiatica, e di aver partecipato a
tutte le prerogative della intellettuale cultura anche
nelle più calamitose età. Questo beneficio ora si ripaga
di stolte e servili querele contro chi non è più: senza
far conto che un regime riprovevole ai nostri occhi fu
Novembre 1833
Novembre 1833
Novembre 1833
Progressi dell’incivilimento
nelle vicinanze del Capo *
Il dottor A. Smith fece un viaggio nella terra di
Porto-Natale a N. E. del Capo di Buona Speranza,
percorrendo un paese disposto dalla natura a straordina-
ria bellezza e fertilità. In uno spazio di 200 miglia dal
fiume Omvimzubo o S. Giovanni fino a Porto-Natale
egli contò 130 fiumane che mettono capo in mare;
innumerevoli ruscelli scorrono da ogni lato, e placide
pioggie fecondano il suolo, che senza concime rende due
messi ogni anno. Le semibarbare, ma pus mansuete
tribù che andavano sparse in quella regione, furono or-
ribilmente sterminate da Ciaka capo dei Zulai e dal
suo successore Dingaan, che fecero provare a quei mi-
seri tutte le dolcezze della conquista e della gloria mi-
litare. Quindi senza offesa d‘alcuno si potrebbero in
quel vuoto paese rendere operose e agiate molte mi-
gliaia di quei cenciosi proletarj, che la falsa economia
e il falso credito pubblico han reso tanto numerosi
nelle più ricche regioni d‘Europa. Gli avanzi delle
sperperate tribù che ora vanno errando colle fiere tra
le montagne più inospite, ritornerebbero facilmente in
cerca di protezione e di pane. Un certo Fynn europeo
che da alcuni anni si stabilì a Porto-Natale, è già rico-
nosciuto come padre e padrone da varje centinaja di
Novembre 1833
Progressi dell’incivilimento
nelle vicinanze del Capo *
Il dottor A. Smith fece un viaggio nella terra di
Porto-Natale a N. E. del Capo di Buona Speranza,
percorrendo un paese disposto dalla natura a straordina-
ria bellezza e fertilità. In uno spazio di 200 miglia dal
fiume Omvimzubo o S. Giovanni fino a Porto-Natale
egli contò 130 fiumane che mettono capo in mare;
innumerevoli ruscelli scorrono da ogni lato, e placide
pioggie fecondano il suolo, che senza concime rende due
messi ogni anno. Le semibarbare, ma pus mansuete
tribù che andavano sparse in quella regione, furono or-
ribilmente sterminate da Ciaka capo dei Zulai e dal
suo successore Dingaan, che fecero provare a quei mi-
seri tutte le dolcezze della conquista e della gloria mi-
litare. Quindi senza offesa d‘alcuno si potrebbero in
quel vuoto paese rendere operose e agiate molte mi-
gliaia di quei cenciosi proletarj, che la falsa economia
e il falso credito pubblico han reso tanto numerosi
nelle più ricche regioni d‘Europa. Gli avanzi delle
sperperate tribù che ora vanno errando colle fiere tra
le montagne più inospite, ritornerebbero facilmente in
cerca di protezione e di pane. Un certo Fynn europeo
che da alcuni anni si stabilì a Porto-Natale, è già rico-
nosciuto come padre e padrone da varje centinaja di
Novembre 1833
Novembre 1833
Dicembre 1833
Dicembre 1833
Scoperta di una nuova terra australe *
La « Literary Gazette » annunzia che un immenso
tratto di terra fu scoperto da un baleniere nell'oceano
Antartico. È direttamente a mezzodì del capo di Buo-
na Speranza da cui però è lontano più di due mila mi-
glia; giacendo sotto il 67° incirca di latitudine meri-
dionale ed il 50° di longitudine orientale. L'estensione
della costa esplorata pare di circa trecento miglia. Ove
si consideri la maggior freddezza dei climi nell'emisfe-
ro australe, v'ha luogo a credere che questa terra sot-
toposta, già a una latitudine corrispondente a quella
della Lapponia, debba riescire una poco utile scoperta
al genere umano, ove non si riguardi come un asilo
Dicembre 1833
Scoperta di una nuova terra australe *
La « Literary Gazette » annunzia che un immenso
tratto di terra fu scoperto da un baleniere nell'oceano
Antartico. È direttamente a mezzodì del capo di Buo-
na Speranza da cui però è lontano più di due mila mi-
glia; giacendo sotto il 67° incirca di latitudine meri-
dionale ed il 50° di longitudine orientale. L'estensione
della costa esplorata pare di circa trecento miglia. Ove
si consideri la maggior freddezza dei climi nell'emisfe-
ro australe, v'ha luogo a credere che questa terra sot-
toposta, già a una latitudine corrispondente a quella
della Lapponia, debba riescire una poco utile scoperta
al genere umano, ove non si riguardi come un asilo
Febbraio 1834
Deliberazioni prese
dalla commissione 'commerciale di Zurigo
sul sistema doganale *
Siamo lieti di porre sott'occhio ai nostri lettori le se-
guenti deliberazioni prese dalla Commissione Commer-
ciale Svizzera sedente a Zurigo, come una prova della
sensatezza e della crescente sapienza politica di que-
gli Stati, e come lodevole contrapposto ai regolamenti
proibitivi adottati dalla rimanente Europa. Le abbiamo
estratte da un articolo del Globe inglese.
1. La Federazione Svizzera serberà inalterato il prin-
cipio della libertà commerciale e industriale.
2. Per nessuna circostanza o condizione si lascerà
involgere entro la linea daziaria francese, o la unione
doganale prussiana (Zollunion).
3. Farà al contrario quanto le è possibile per pro-
movere l'applicazione dei principj di libertà mercantile.
4. Procaccierà di contrarre cogli Stati vicini speciali
convenzioni per agevolare l'uscita dei prodotti agrarj
e del bestiame sotto le minime restrizioni possibili; ed
ottenere la libera introduzione dei grani, e le più facili
reciproche comunicazioni per le fiere e i mercati sulla
frontiera.
5. Quando non sia dato ottenere la libertà di com-
mercio, procurerà di far rimovere le proibizioni, alle-
viare le gravezze, e facilitare il transito.
Febbraio 1834
Deliberazioni prese
dalla commissione 'commerciale di Zurigo
sul sistema doganale *
Siamo lieti di porre sott'occhio ai nostri lettori le se-
guenti deliberazioni prese dalla Commissione Commer-
ciale Svizzera sedente a Zurigo, come una prova della
sensatezza e della crescente sapienza politica di que-
gli Stati, e come lodevole contrapposto ai regolamenti
proibitivi adottati dalla rimanente Europa. Le abbiamo
estratte da un articolo del Globe inglese.
1. La Federazione Svizzera serberà inalterato il prin-
cipio della libertà commerciale e industriale.
2. Per nessuna circostanza o condizione si lascerà
involgere entro la linea daziaria francese, o la unione
doganale prussiana (Zollunion).
3. Farà al contrario quanto le è possibile per pro-
movere l'applicazione dei principj di libertà mercantile.
4. Procaccierà di contrarre cogli Stati vicini speciali
convenzioni per agevolare l'uscita dei prodotti agrarj
e del bestiame sotto le minime restrizioni possibili; ed
ottenere la libera introduzione dei grani, e le più facili
reciproche comunicazioni per le fiere e i mercati sulla
frontiera.
5. Quando non sia dato ottenere la libertà di com-
mercio, procurerà di far rimovere le proibizioni, alle-
viare le gravezze, e facilitare il transito.
Febbraio 1854
Febbraio 1854
Febbraio 1834
-
America Pertinace continuazione
della tratta dei Negri *
Iltenente di marina Bolton comandante la scuna
britannica la Nunble ha nel breve giro di nove mesi
liberato 1010 Negri che venivano condotti all'Havanna
sopra navi spagnuole. Una sola di queste, chiamata la
Manuelita portava 485 schiavi; un'altra chiamata la
Joaquina ne portava 329 e non si poté prendere se
non dopo un'ora di combattimento e la morte dei
capitano. Alcune altre navi strette da vicino dagli In-
glesi si sono gettate alla riva, e sbarcato il carico,
furono incendiate dalle loro ciurme. I mercanti di carne
umana sono tanto arrabbiati contro il prode marinaio
Bolton che misero sulla sua testa una taglia di 1000
dollari. Nel porto dell'Havanna si stanno armando sei
grosse navi negriere da 18 a 20 cannoni ciascuna; una
delle quali è capace di portar 1000 schiavi. Sembra
che l'intento di questo armamento sia di distruggere
i legni sottili da cui il governo inglese fa perseguitare
i mercanti di schiavi in quei mari. Quell'infame traffico
si esercita all'Havanna con maggior pertinacia ed impu-
denza che mai. Né sarà mai possibile di sradicarlo
combattendolo sui mari, se colla forza non si costrin-
gono tutti i governi renitenti ad abolire il nefando
diritto di proprietà siigli schiavi.
Febbraio 1834
Marzo 1834
Nuovo Instituto architettonico di Zurigo *
La città natale di Gessner gareggia fervorosamente
con Ginevra nella cultura d’ogni nobile disciplina e
porge alla rimanente Elvezia un esempio tanto più
commendevole quanto meno seguito. Allato alla nuova
Università che redime la gioventù Svizzera dall’igno-
minia di andar pitoccando il sapere dalle nazioni
vicine, si innalzano altri scientifici stabilimenti. Fra
questi il più recente è l’Instituto architettonico. Vi si
ammettono i giovani che abbiano dato prova d’essere
già dirozzati nel disegno e instrutti negli elementi di
matematica, lingua nazionale e lingua francese. Il corso
degli studj è ripartito in due anni e abbraccia, oltre
alla geometria pratica, alla misurazione, alla dottrina
delle ombre, l’esercizio di copiare e studiare i più ce-
lebri edificj d’ogni genere, di modellare, di comporre,
di calcolare le spese di costruzione e di foggiare ogni
sorta di accessorj, mobili e decorazioni. Si danno re-
golari lezioni d’Architettura teorica in generale e in
particolare, e gli studenti hanno il libero uso d’una
ricca libreria massimamente architettonica. Le nostre
numerose accademie trascurano di soverchio queste due
ultime cose; e quindi gli architetti di mente culta e
Marzo 1834
Nuovo Instituto architettonico di Zurigo *
La città natale di Gessner gareggia fervorosamente
con Ginevra nella cultura d’ogni nobile disciplina e
porge alla rimanente Elvezia un esempio tanto più
commendevole quanto meno seguito. Allato alla nuova
Università che redime la gioventù Svizzera dall’igno-
minia di andar pitoccando il sapere dalle nazioni
vicine, si innalzano altri scientifici stabilimenti. Fra
questi il più recente è l’Instituto architettonico. Vi si
ammettono i giovani che abbiano dato prova d’essere
già dirozzati nel disegno e instrutti negli elementi di
matematica, lingua nazionale e lingua francese. Il corso
degli studj è ripartito in due anni e abbraccia, oltre
alla geometria pratica, alla misurazione, alla dottrina
delle ombre, l’esercizio di copiare e studiare i più ce-
lebri edificj d’ogni genere, di modellare, di comporre,
di calcolare le spese di costruzione e di foggiare ogni
sorta di accessorj, mobili e decorazioni. Si danno re-
golari lezioni d’Architettura teorica in generale e in
particolare, e gli studenti hanno il libero uso d’una
ricca libreria massimamente architettonica. Le nostre
numerose accademie trascurano di soverchio queste due
ultime cose; e quindi gli architetti di mente culta e
Aprile 1834
Fondazione d’un giornale letterario
anglo-italo-greco*
Si è pubblicato a Corfù il primo Numero di una
revista trimestrale, intitolata Antologia Ionica, com-
posta di articoli originali di letteratura e scienze, non
che di saggi, poesie e miscellanee nelle lingue italiana,
inglese e greca-viva, tre lingue che per mirabile se-
quela di destini si coltivano ad un tempo istesso nelle
sette isole italo-greche. Siccome la maggior parte dei
culti ingegni di quelle isole fu cresciuta nelle univer-
sità italiane, e non poche delle più agiate famiglie
hanno sangue e nome italico, giova sperare che la
parte italiana del Giornale non riescirà inferiore alle
compagne, e non farà onta alle splendide tradizioni
della scuola di Cesarotti e di Foscolo. Ne parleremo
a lungo, ove ci riesca di vederne qualche numero. Rica-
viamo questo annunzio dai Fogli inglesi, perché i Gior-
nali letterarj italiani sembrano aver ben altro a fare,
e russano beatamente involti nelle loro guarnacche ma-
gistrali.
Aprile 1834
Fondazione d’un giornale letterario
anglo-italo-greco*
Si è pubblicato a Corfù il primo Numero di una
revista trimestrale, intitolata Antologia Ionica, com-
posta di articoli originali di letteratura e scienze, non
che di saggi, poesie e miscellanee nelle lingue italiana,
inglese e greca-viva, tre lingue che per mirabile se-
quela di destini si coltivano ad un tempo istesso nelle
sette isole italo-greche. Siccome la maggior parte dei
culti ingegni di quelle isole fu cresciuta nelle univer-
sità italiane, e non poche delle più agiate famiglie
hanno sangue e nome italico, giova sperare che la
parte italiana del Giornale non riescirà inferiore alle
compagne, e non farà onta alle splendide tradizioni
della scuola di Cesarotti e di Foscolo. Ne parleremo
a lungo, ove ci riesca di vederne qualche numero. Rica-
viamo questo annunzio dai Fogli inglesi, perché i Gior-
nali letterarj italiani sembrano aver ben altro a fare,
e russano beatamente involti nelle loro guarnacche ma-
gistrali.
Aprile i834
Aprile 1834
Sull'incanto delle sete a Londra **
Le fluttuazioni rapide e pericolose sì nei consumi
che nei prezzi non tolgono il fatto grande e costante
che la ricerca della seta va crescendo in tutte le partì
del globo e in nessuna di esse va diminuendo. Ciò
avviene per tre ragioni: 1." perché l'incivilimento al-
meno apparente si propaga a nuove regioni: 2." per-
ché la popolazione d'ogni paese incivilito va d'anno in
anno crescendo : 3.° perché questo incivilimento cre-
scente propaga l'agiatezza di ceto in ceto e la diffonde
Aprile i834
Aprile 1834
Sull'incanto delle sete a Londra **
Le fluttuazioni rapide e pericolose sì nei consumi
che nei prezzi non tolgono il fatto grande e costante
che la ricerca della seta va crescendo in tutte le partì
del globo e in nessuna di esse va diminuendo. Ciò
avviene per tre ragioni: 1." perché l'incivilimento al-
meno apparente si propaga a nuove regioni: 2." per-
ché la popolazione d'ogni paese incivilito va d'anno in
anno crescendo : 3.° perché questo incivilimento cre-
scente propaga l'agiatezza di ceto in ceto e la diffonde
Giugno 1834
Generale sottoscrizione
a favore delle pubbliche scuole
del Cantone Ticino *
I1 Cantone del Ticino, o si risguardi come parte
d'Italia, o come parte di Svizzera, presenta lo spettacolo
singolare di uno Stato che in mezzo a nazioni culte e
studiose, elegge di vivere a caso e senza alcun lume
di buoni studj. Se si dovessero arguire i bisogni di
quel paese dalle disposizioni che quegli uomini pren-
dono per provvedervi, bisognerebbe credere che colà
non vi fossero né liti, né febbri, né piaghe, né puerperj.
né epizoozie, né inondazioni; giacché non si pensa a
educare né avvocati, né giudici, né medici, né chimici,
né chirurghi, né ostetrici, né veterinarj, né ingegneri.
Tutte queste persone indispensabili alle naturali neces-
Giugno 1834
Generale sottoscrizione
a favore delle pubbliche scuole
del Cantone Ticino *
I1 Cantone del Ticino, o si risguardi come parte
d'Italia, o come parte di Svizzera, presenta lo spettacolo
singolare di uno Stato che in mezzo a nazioni culte e
studiose, elegge di vivere a caso e senza alcun lume
di buoni studj. Se si dovessero arguire i bisogni di
quel paese dalle disposizioni che quegli uomini pren-
dono per provvedervi, bisognerebbe credere che colà
non vi fossero né liti, né febbri, né piaghe, né puerperj.
né epizoozie, né inondazioni; giacché non si pensa a
educare né avvocati, né giudici, né medici, né chimici,
né chirurghi, né ostetrici, né veterinarj, né ingegneri.
Tutte queste persone indispensabili alle naturali neces-
Maggio 1836
Maggio 1836
DI EUMENE
OSSERVAZIONI
Nell'annotazione finale all'articolo inserito nel
fascicolo di Giugno p. p. degli Annali univer-
sali di Statistica, ed intitolato - Ricerche sul
progetto di una strada di ferro da Milano a
Venezia - s'invitò chiunque avesse fatto nota
di qualche pensiero su questo importante og-
getto a dame comunicazione al sig. Compila-
tore dell'anzidetto scritto periodico. Le presenti
considerazioni sulla materia in quistione corri-
spondono a tale invito.
. .... . .
i - NOTIZIE ITALIANE E STRANIERE 81
Oss. IV. Al paragrafo 8." viene fatta l'osser-
vazione seguente: « La strada ferrata non è
per sua natura capace di ricevere afflusso di
viandanti ad ogni tratto ed alla spicciolata, ma
bisogna che si radunino a certe stazioni », Non
si può negare la giustezza di questa asserzione.
La cennata radunanza può non solo avere luogo
nelle città, ma ugualmente sui punti di interse-
zione dei tronchi colla linea retta. I viaggiatori
di Brescia, di Verona, di Vicenza e di Padova
vi arriveranno raccolti assieme, e saranno ac-
colti nello stesso modo.
Gennaio 1839
Gennaio 1839
Gennaio 1839
Gennaio 1839
Gennaio 1839
Gennaio 1839
Gennaio 1839
. ....
98 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - I
Gennaio 1839
Gennaio 1839
Gennaio 1839
Gennaio 1839
Febbraio 1839
Gennaio 1839
Febbraio 1839
E per metro
Spese di costruzione In complesso quadro sul-
l’area totale
Febbraio 1839
Delle imprese
per la filatura mecanica del lino *
Della filatura mecanica del lino si è già fatto cen-
no nel primo nostro fascicolo. Nel frattempo ci siamo
procacciati le seguenti notizie.
La impresa di Melegnano si formerà in accoman-
dita. Le due persone che sono desiderate alla rappre-
Febbraio 1839
Delle imprese
per la filatura mecanica del lino *
Della filatura mecanica del lino si è già fatto cen-
no nel primo nostro fascicolo. Nel frattempo ci siamo
procacciati le seguenti notizie.
La impresa di Melegnano si formerà in accoman-
dita. Le due persone che sono desiderate alla rappre-
Febbraio 1839
Febbraio 1839
Febbraio 1839
Febbraio 1839
Gruppo marmoreo
per ornamento della piazza di Trescorre *
Il Comune di Trescorre, che, collocato in un’amena
valle della Provincia di Bergamo, attira nella bella sta-
gione alle sue celebrate Acque un assai frequente con-
corso, ha commesso allo scultore Somaini in Milano
un gruppo marmoreo, ad ornamento della piazza. Rap-
presenterà la Salute che sorregge un Infermo in atto
d’abbeverarsi delle acque confortatrici.
Quando tutte le piazze dei Comuni foresi si ve-
dranno adorne di statue, giova sperare che la moda
di questo genere d‘abbellimenti giungerà, Dio volendo,
anche nella nostra Capitale, che per quel tempo si tro-
verà fors’anche provveduta di belle piazze.
Febbraio 1839
Gruppo marmoreo
per ornamento della piazza di Trescorre *
Il Comune di Trescorre, che, collocato in un’amena
valle della Provincia di Bergamo, attira nella bella sta-
gione alle sue celebrate Acque un assai frequente con-
corso, ha commesso allo scultore Somaini in Milano
un gruppo marmoreo, ad ornamento della piazza. Rap-
presenterà la Salute che sorregge un Infermo in atto
d’abbeverarsi delle acque confortatrici.
Quando tutte le piazze dei Comuni foresi si ve-
dranno adorne di statue, giova sperare che la moda
di questo genere d‘abbellimenti giungerà, Dio volendo,
anche nella nostra Capitale, che per quel tempo si tro-
verà fors’anche provveduta di belle piazze.
Marzo 1839
Marzo 1839
Commissione scientifica
per l'ordinamento generale delle strade ferrate
in Irlanda **
La stessa Rivista Trimestrale porge le seguenti no-
tizie : < In Irlanda un sistema contradittorio d'imprese
fu spinto a un segno veramente pernicioso. I proget-
ti più sconnessi ricevevano la sanzione del Parlamento,
senza che una distinta mente, un disinteressato voto
scientifico (no master mind, no disinterested scìentifc
Marzo 1839
Commissione scientifica
per l'ordinamento generale delle strade ferrate
in Irlanda **
La stessa Rivista Trimestrale porge le seguenti no-
tizie : < In Irlanda un sistema contradittorio d'imprese
fu spinto a un segno veramente pernicioso. I proget-
ti più sconnessi ricevevano la sanzione del Parlamento,
senza che una distinta mente, un disinteressato voto
scientifico (no master mind, no disinterested scìentifc
Giugno 1839
Alcuni tratti del discorso del sig. Thénard,
presidente della Commissione distributrice
dei premj all’ industria francese *
In questo discorso si trovano molte cose importanti,
tuttoché per la necessità dell‘occasione siano esposte in
forme forse troppo lodative, e si risentano di soverchio
attaccamento al sistema proibitivo, il quale attraver-
sando il commercio e la concorrenza, angustia, rallenta.
e travia la produzione.
« Gran progresso fece l’industria nei cinque ulti-
mi anni.
a La filatura mecanica della lana è una conquista
compiuta; quella del lino lo sarà fra poco. Più di cin-
quanta officine costruiscono machine a vapore. Al prin-
Giugno 1839
Alcuni tratti del discorso del sig. Thénard,
presidente della Commissione distributrice
dei premj all’ industria francese *
In questo discorso si trovano molte cose importanti,
tuttoché per la necessità dell‘occasione siano esposte in
forme forse troppo lodative, e si risentano di soverchio
attaccamento al sistema proibitivo, il quale attraver-
sando il commercio e la concorrenza, angustia, rallenta.
e travia la produzione.
« Gran progresso fece l’industria nei cinque ulti-
mi anni.
a La filatura mecanica della lana è una conquista
compiuta; quella del lino lo sarà fra poco. Più di cin-
quanta officine costruiscono machine a vapore. Al prin-
Luglio 1839
Luglio 1839
Settembre 1839
Navigazione a vapore sul Mediterraneo *
Questa potente invenzione si va propagando nel
Mediterraneo, e tende a renderlo un ameno lago e un
convegno delle nazioni. Si contano già sulle sue acque
circa settanta navi vaporali; venti delle quali appar-
tengono all’Italia, quaranta alla Francia, e cinque al-
l’Inghilterra; mentre due ne ha la Grecia, altrettante la
Spagna, e altrettante l’Egitto. Delle navi italiane, otto
appartengono a Trieste, d’onde stendono le loro commu-
nicazioni a Smirne e Costantinopoli. Due poi apparten-
gono a Genova, quattro a Livorno, e sei a Napoli; e
scorrono i mari tra Malta e Marsiglia. Dei batelli fran-
cesi la metà incirca è occupata nel servizio dell’Alge-
ria; dieci fanno il servizio postale del Levante; gli al-
tri costeggiano la Francia, la Spagna e il mar Tirreno,
tragittando anche alla Corsica. Le cinque navi della
marina inglese danno due corse ogni mese tra Gibil-
terra, Malta e Corfù, e una tra Malta, la Siria e l’Egit-
to. Le navi spagnuole corrono tra Barcellona e Marsi-
glia; le greche tra Atene e Sira; le egizie tra Alessan-
dria e Costantinopoli.
Le più piccole hanno la forza di cinquanta cavalli.
Le più grosse hanno la forza di 160; cosicché possono
valutarsi in totale a circa settemila cavalli. Questo non
è che il primo principio di ciò che avverrà in séguito,
quando si ristabilirà su questa strada il gran commer-
cio dell’Asia meridionale, e quando I’incivilimento avrà
compiuto di purgare le coste asiatiche ed africane dal-
la peste, dalla pirateria e da quella sanguinosa in-
tolleranza che desolò per l’addietro questa bella fron-
Settembre 1839
Progressi dell ’ industria in Lombardia *
.
L’antica ferriera di Dongo, sul lago di Como, ven-
ne condotta a quel nuovo sviluppo, che abbiamo già
annunziato; ed ha preso l’impegno di somministrare per
la prossima primavera tutti i cuscinetti di ghisa, ne-
cessarj al compimento della strada ferrata da Milano
e Monza.
L’industria cotoniera spinge sempre più avanti i
suoi passi; essa comincia a produrre tele operate e
altri tessuti ad uso cittadino; nuove grandiose filature
si propagano anche nella parte orientale della nostra
pianura, cioè a Vaprio ed a Melzo.
Fra i vari progetti di filature mecaniche di lino,
sembra avverarsi soltanto quella che si stabilirà ad
Almenno, sul fiume Brembo, nella provincia di Ber-
gamo.
Presso Milano si fonda una, e forse due fabriche
di candele steáriche.
Il barone Corvaja attivò una Società, che raffina
ali’uso francese i vini Lombardi, Veneti e Piemontesi,
e introduce nel nostro consumo i vini raffinati dell’Ita-
lia meridionale, il cui distinto pregio non era fra noi
conosciuto.
Una grandiosa cartiera si stabilisce sull’alta Olona,
e forse un’altra verrà qui eretta da un fabricatore to-
Settembre 1839
Progressi dell ’ industria in Lombardia *
.
L’antica ferriera di Dongo, sul lago di Como, ven-
ne condotta a quel nuovo sviluppo, che abbiamo già
annunziato; ed ha preso l’impegno di somministrare per
la prossima primavera tutti i cuscinetti di ghisa, ne-
cessarj al compimento della strada ferrata da Milano
e Monza.
L’industria cotoniera spinge sempre più avanti i
suoi passi; essa comincia a produrre tele operate e
altri tessuti ad uso cittadino; nuove grandiose filature
si propagano anche nella parte orientale della nostra
pianura, cioè a Vaprio ed a Melzo.
Fra i vari progetti di filature mecaniche di lino,
sembra avverarsi soltanto quella che si stabilirà ad
Almenno, sul fiume Brembo, nella provincia di Ber-
gamo.
Presso Milano si fonda una, e forse due fabriche
di candele steáriche.
Il barone Corvaja attivò una Società, che raffina
ali’uso francese i vini Lombardi, Veneti e Piemontesi,
e introduce nel nostro consumo i vini raffinati dell’Ita-
lia meridionale, il cui distinto pregio non era fra noi
conosciuto.
Una grandiosa cartiera si stabilisce sull’alta Olona,
e forse un’altra verrà qui eretta da un fabricatore to-
Ottobre 1839
Ottobre 1839
e
150 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - I
Febbraio 1840
Febbraio 1840
Giugno 1840
Giugno 1840
Agosto 1841
Alcune notizie sulle riforme delle artiglierie *
La riforma che si vien introducendo nelle artiglie-
rie d'assedio e di marina, sotto il nome del generale
Paixhans, e che sembra dover agevolare il principio
della difesa a vantaggio dei minori Stati, e delle na-
zioni pacifiche, comprende varie parti assai distinte,
che verremo brevemente accennando.
Agosto 1841
Alcune notizie sulle riforme delle artiglierie *
La riforma che si vien introducendo nelle artiglie-
rie d'assedio e di marina, sotto il nome del generale
Paixhans, e che sembra dover agevolare il principio
della difesa a vantaggio dei minori Stati, e delle na-
zioni pacifiche, comprende varie parti assai distinte,
che verremo brevemente accennando.
Ottobre 1842
Ottobre 1842
Ottobre 1842
Delle strade ferrate bélgiche nel 1841 *
La rete ferroviaria del Belgio venne dilatata nel
decorso del 1841 da 335 chilometri a 402, nel che si
comprende un braccio spinto per Mons fino al con-
fine di Francia. La squadra delle locomotive ascende
finora a 126. I1 numero dei viaggiatori in confronto di
quello dell'anno precedente (2,199,319) si accrebbe di
440 mila, sommando in tutto a 2,639,744; ma l'introito
delle corse s'accrebbe in una proporzione assai minore,
cioè da 4,046,950 a 4,113,755,ossia di soli 66 mila
Ottobre 1842
Delle strade ferrate bélgiche nel 1841 *
La rete ferroviaria del Belgio venne dilatata nel
decorso del 1841 da 335 chilometri a 402, nel che si
comprende un braccio spinto per Mons fino al con-
fine di Francia. La squadra delle locomotive ascende
finora a 126. I1 numero dei viaggiatori in confronto di
quello dell'anno precedente (2,199,319) si accrebbe di
440 mila, sommando in tutto a 2,639,744; ma l'introito
delle corse s'accrebbe in una proporzione assai minore,
cioè da 4,046,950 a 4,113,755,ossia di soli 66 mila
Ottobre 1842
Ottobre 1842
Delle strade ferrate bélgiche nel 1841 *
La rete ferroviaria del Belgio venne dilatata nel
decorso del 1841 da 335 chilometri a 402, nel che si
comprende un braccio spinto per Mons fino al con-
fine di Francia. La squadra delle locomotive ascende
finora a 126. I1 numero dei viaggiatori in confronto di
quello dell'anno precedente (2,199,319) si accrebbe di
440 mila, sommando in tutto a 2,639,744; ma l'introito
delle corse s'accrebbe in una proporzione assai minore,
cioè da 4,046,950 a 4,113,755,ossia di soli 66 mila
Ottobre 1842
Febbraio 1843
i
176 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - I
Aprile 1843
Sui buoni effetti del carcere segregante,
nella Casa Centrale di Parigi,
durante il decorso triennio *
I giornali francesi danno per intero il rapporto
fatto al Ministro dell'Interno dal sig. Delessert pre-
fetto della polizia, sugli effetti di questa nuova e am-
mirábile istituzione, applicata al considerevol número
di circa 450 giovanetti, condannati per la maggior par-
te (368) a più d'un anno di carcere, epperò già note-
volmente inoltrati sulla carriera del delitto. La gran-
diosa prova riesce sodisfacente, anzi consolante, sotto
l'aspetto e della salute e dell'istruzione e del lavoro e
della moralità.
La massa dei prigionieri che « prima dell'incella-
mento era pallida, macilente, scrofolosa, offre ora ben
altro aspetto ». I periti, che furono incaricati d'esami-
nare l'andamento dei lavori, attestárono per iscritto la
loro sorpresa ; Nous avons été merveilleusement sur-
pris. E soggiúnsero : « l'apprensione, che aveva ecci-
tato in noi l'applicazione del sistema cellare, si dissi-
pò ben tosto alla vista dei risultamenti per questo
Aprile 1843
Sui buoni effetti del carcere segregante,
nella Casa Centrale di Parigi,
durante il decorso triennio *
I giornali francesi danno per intero il rapporto
fatto al Ministro dell'Interno dal sig. Delessert pre-
fetto della polizia, sugli effetti di questa nuova e am-
mirábile istituzione, applicata al considerevol número
di circa 450 giovanetti, condannati per la maggior par-
te (368) a più d'un anno di carcere, epperò già note-
volmente inoltrati sulla carriera del delitto. La gran-
diosa prova riesce sodisfacente, anzi consolante, sotto
l'aspetto e della salute e dell'istruzione e del lavoro e
della moralità.
La massa dei prigionieri che « prima dell'incella-
mento era pallida, macilente, scrofolosa, offre ora ben
altro aspetto ». I periti, che furono incaricati d'esami-
nare l'andamento dei lavori, attestárono per iscritto la
loro sorpresa ; Nous avons été merveilleusement sur-
pris. E soggiúnsero : « l'apprensione, che aveva ecci-
tato in noi l'applicazione del sistema cellare, si dissi-
pò ben tosto alla vista dei risultamenti per questo
mentale
Agosto 1843
Sul modo di trasportare i marmi
dalle cave di Carrara*
a Il nome di Monte Sacro, dato all'alta rupe onde
si trae il marmo più eletto, ci rammenta quanto sia
preziosa al mondo quella bella materia, su cui gli scul-
tori per più sécoli vennero scrivendo la loro poesia,
e che quell'aspra pendice racchiude di sì perfetta e
impareggiabile qualità. La via dalla città al luogo dei
presenti scavi corre lungo un fiumicello, le cui rive
risuonano dei lavori preliminari alla scultura. Grossi
informi massi véngono segati in quelle forme e misu-
re, che si richiédono alle dimande degli artisti. A un
miglio dalla città, comincia l'ardua e scabra salita,
che conduce entro le viscere del Monte Sacro. L'ardor
del sole era insopportabile, in una gola chiusa ad ogni
ventilazione e fieramente scaldata dal mezzodì ....
« Dopo aver contemplato quelle cave, con tutte
le memorie che déstano, e avere ammirato la poten-
za dell'umano ingegno, mi volsi a considerare il modo
col quale i massi di marmo venivano condutti giù
per la discesa fino a Carrara. L'estrema e totale igno-
ranza di qualsiasi specie di congegno mecánìco, con
cui si eseguiva codesta operazione, mi parve quasi in-
credibile, benché il fatto mi stesse chiaro e patente
i
¹ Vedi nei nostro III volume: Di varie opere sulla
riforma carceraria; e tre atti scrltti relativi nel V volume.
* Pubblicato anonimo in POL., 1843, VI, pp. 396-398.
I - NOTIZIE ITALIANE E STRANIERE 181
spargere le cure loro e i loro tesori, senza che alcuno
possa accusarle di contrariare per vana ambizione il
corso ineluttabile del tempo e della providenza ¹.
Agosto 1843
Sul modo di trasportare i marmi
dalle cave di Carrara*
a Il nome di Monte Sacro, dato all'alta rupe onde
si trae il marmo più eletto, ci rammenta quanto sia
preziosa al mondo quella bella materia, su cui gli scul-
tori per più sécoli vennero scrivendo la loro poesia,
e che quell'aspra pendice racchiude di sì perfetta e
impareggiabile qualità. La via dalla città al luogo dei
presenti scavi corre lungo un fiumicello, le cui rive
risuonano dei lavori preliminari alla scultura. Grossi
informi massi véngono segati in quelle forme e misu-
re, che si richiédono alle dimande degli artisti. A un
miglio dalla città, comincia l'ardua e scabra salita,
che conduce entro le viscere del Monte Sacro. L'ardor
del sole era insopportabile, in una gola chiusa ad ogni
ventilazione e fieramente scaldata dal mezzodì ....
« Dopo aver contemplato quelle cave, con tutte
le memorie che déstano, e avere ammirato la poten-
za dell'umano ingegno, mi volsi a considerare il modo
col quale i massi di marmo venivano condutti giù
per la discesa fino a Carrara. L'estrema e totale igno-
ranza di qualsiasi specie di congegno mecánìco, con
cui si eseguiva codesta operazione, mi parve quasi in-
credibile, benché il fatto mi stesse chiaro e patente
i
¹ Vedi nei nostro III volume: Di varie opere sulla
riforma carceraria; e tre atti scrltti relativi nel V volume.
* Pubblicato anonimo in POL., 1843, VI, pp. 396-398.
182 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - I
Febbraio 1844
Prima società carbonìfera italiana *
La società livornese di cui si tenne lungo discorso
nel precedente nostro numero, avendo oramài com-
piuta la ricognizione scientifica e amministrativa della
miniera di Montebàmboli, stimò maturo il tempo di
stralciarla e costituirla in separata società anònima, sotto
il titolo di Prima Società Carbonifera Italiana, con sede
in Livorno, e azioni 3200 da lire mille toscane, com-
misurate sulla preventiva réndita del 10 per cento.
Prima di compartire la legale approvazione il Go-
verno Toscano fece visitare il luogo dal signor Teodoro
Haupt, capitano delle miniere in Sassonia, il quale
valutò la massa del carbone a dieci milioni di metri
cubici; e fatta la deduzione di due quinti, stimò il pro-
dutto regolare 6 milioni di metri cubici, pari per lo
meno a 6 milioni di tonne; poiché il peso specifico
d'un metro cúbico di quel carbone è veramente 1,25,
cioè una tonna e un quarto.
Febbraio 1844
Prima società carbonìfera italiana *
La società livornese di cui si tenne lungo discorso
nel precedente nostro numero, avendo oramài com-
piuta la ricognizione scientifica e amministrativa della
miniera di Montebàmboli, stimò maturo il tempo di
stralciarla e costituirla in separata società anònima, sotto
il titolo di Prima Società Carbonifera Italiana, con sede
in Livorno, e azioni 3200 da lire mille toscane, com-
misurate sulla preventiva réndita del 10 per cento.
Prima di compartire la legale approvazione il Go-
verno Toscano fece visitare il luogo dal signor Teodoro
Haupt, capitano delle miniere in Sassonia, il quale
valutò la massa del carbone a dieci milioni di metri
cubici; e fatta la deduzione di due quinti, stimò il pro-
dutto regolare 6 milioni di metri cubici, pari per lo
meno a 6 milioni di tonne; poiché il peso specifico
d'un metro cúbico di quel carbone è veramente 1,25,
cioè una tonna e un quarto.
Giugno 1844
Giugno 1844
I
I - NOTIZIE ITALIANE E STRANIERE 205
d’un quarto della cittadinanza, lasciò un pio luogo
che alleva ai mestieri alcuni pòveri fanciulli. Un’altra
fondazione è destinata alle fanciulle. E alla prima vèn-
nero aggregati alcuni òrfani, anche paganti; alla se-
conda, le òrfane. Se si aggiungono le doti, gli ali-
menti, e le altre carità di làscito privato o di confia-
tèrnite contribuenti, il numero dei sussidiati in Forlì
oltrepassa il migliajo. E tuttavia l’oziosa mendicità vi
rigùrgita dal contado.
Faremo cenno anche dell’istruzione pùbiica. Nel
1812, avendo il governo itàlico ordinato ad ogni Com-
mune di provedersi di proporzionate scuole, Forlì ne
fondò quattro maschili, che nel 1842 contàvano 171 al-
lievi; ma le fanciulle del pòpolo rimàngono ancora in-
culte. - Gl’infanti sono in cura di donnicciuole miserà-
bili e superstiziose, stipati in ùmide càmere, seduti
tutto il giorno e inoperosi. - Una scuola di mutuo
insegnamento, al modo di Toscana, fu aperta nel 1819
dai signori Cicognani, Bofondi e Secreti, ma durò solo
due anni.
I1 ginnasio o licèo fondato da un Cesarini, e am-
pliato dal municipio, comprende anche lo studio del-
I’àlgebra, della filosofia e delle belle arti; e conta 238
scolari. - Nel seminario 79 allievi tra interni ed
esterni studiano grammàtica e teologia. - Un altro
ginnasio con 160 allievi è tenuto dai Gesuiti, i cui libri
di testo sono le granimàtiche dell’Alvaro e del Por-
retti, la retòrica del Decolonia, la filosofia del Dmowski
e la fisica del Folini. - Vi sono varie fondazioni per
sussidiare gli studenti in patria e fuori. AI solo legato
Savorelli deve Forlì, in questi ultimi anni, 21 mèdici,
17 legali e 2 agrimensori. In tutto, gli studenti di tutte
le classi erano 743. L’anatòmico Morgagni e il fisìco
Matteucci vivente fanno prova della felice disposi-
zione dei Forlivesi alle scienze.
Il municipio ha una libreria di 16 mila volumi, con
206 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - I
Giugno 1844
Giugno 1844
Gennaio 1860
Gennaio 1860
Giugno 1860
Giugno 1860
IL GOVERNATORE
LORENZO
VALERIO
224 CATTANEO - SCRITTI POLITICI -I
Giugno 1860
Adunanza dei naturalisti in Lugano *
Nei giorni 11, 12 e 13 di settembre la quarantesima
sesta adunanza della Società Elvetica delle Scienze
Naturali si terrà in Lugano, ch'ebbe già questo onore
nel 1833.
Questa società, che publicò già quindici volumi di
Atti, annovera quasi un migliajo di membri, fra i
quali sono Agassiz, De la Rive, Plantamour, Merian,
Schönbein, Studer, moltissimi altri Svizzeri, molti In-
glesi, Francesi, Americani e parecchi dei nostri.
I1 luogo del convegno, oltre la rara bellezza del
lago e dei monti e i preziosi monumenti d'arte, è uno
dei piû interessanti pel naturalista. Perocché, in breve
spazio, e quasi in orto botanico, dalle rive del lago
alle vette del monte Generoso, la flora del Mediter-
raneo si congiunge in bell'ordine colla flora alpina, la
vegetazione dell'olivo e dell'agave con quella del ro-
dodendro. E parimenti in breve spazio, si trovano rav-
vicinati molti terreni che altrove stanno separati da
grandi distanze, come le formazioni dell'Alpi e quelle
del Jura, le emersioni porfiriche e i depositi suba-
pennini.
I naturalisti italiani possono considerare questa
adunanza tenuta appiè delle Alpi come la prima ri-
presa dei loro Congressi, interrotti da un tempestoso
intervallo di dodici anni. Essi potrebbero darvisi con-
vegno e prendervi i primi concerti per ravvivare le
nostre nazionali adunanze scientifiche.
Intanto sopra una terra neutrale e fraterna, dove
le tre gloriose nazioni, altrove troppo sovente nemi-
Onorevolissimo Signore!
Lugano, 4 giugno 1860
IL SEGRETARIO
C . CURTI
Luglio 1860
IL SEGRETARIO
C . CURTI
Luglio 1860
Luglio 1860
Luglio 1800
Le nuove miniere di Washoe e di Mono-Lake **
La valle di Washoe giace al piede del versante nord-
est delle montagne Petrose (Rochy) ed è compresa nel
territorio che provisoriamente è designato col nome di
Carson. Facile è l’accesso alla valle per chi vi arriva
dalla California nella stagione estiva; ma le nevi in-
vernali ingombrano i passi da ottobre fin verso il
maggio. Pochi minatori, che abbandonavano i placers
della California, furono i primi a mettere le mani sul
Luglio 1860
Luglio 1800
Le nuove miniere di Washoe e di Mono-Lake **
La valle di Washoe giace al piede del versante nord-
est delle montagne Petrose (Rochy) ed è compresa nel
territorio che provisoriamente è designato col nome di
Carson. Facile è l’accesso alla valle per chi vi arriva
dalla California nella stagione estiva; ma le nevi in-
vernali ingombrano i passi da ottobre fin verso il
maggio. Pochi minatori, che abbandonavano i placers
della California, furono i primi a mettere le mani sul
Luglio 1860
i
I - NOTIZIE ITALIANE E STRANIERE 229
Luglio 1860
i
230 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - I
Settembre 1860
Luglio 1861
Forza militare d' Europa *
Dopo il 1830, la forza militare di tutte le potenze
venne progressivamente aumentando; e sebbene le stra-
Luglio 1861
Forza militare d' Europa *
Dopo il 1830, la forza militare di tutte le potenze
venne progressivamente aumentando; e sebbene le stra-
.
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120,000
53,000
10,000
150,000
n
n
»
»
Ii
Marini delle varie potenze , , * 200,000 »
Totale 3.912.000 »
I - NOTIZIE ITALIANE E STRANIERE 235
Le spese di guerra.
Ecco ora, secondo Kolb, le spese delle varie potenze
nelle ultime due guerre.
Guerra di Crimea.
Gran Brettagna . fr. 1,950,000,000
Francia . . . . » 2,284,000,000
Turchia . . . . » 738,000,000
Piemonte . . . » 59,000,000
i
Russia . . . . » 1,291,000,000
Austria . . , . » 546,000,000
Altri Stati . . . » 132,000,000
Totale . fr. 7,000,000,000
236 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - I
Guerra d Italia.
Gennaio 1862
Importazione delle granaglie in Inghilterra *
In Inghilterra, dov’è uso di misurare tutti i feno-
meni economici e sociali al barometro infallibile della
statistica, si è ora publicata una tabella in cui si con-
tengono i diversi valori delle importazioni in granaglie
fatte negli ultimi sette anni; e da’ quali si ritrae esatta-
mente quanto costi a quella nazione la deficienza an-
nuale de’ raccolti. Secondo il ragguaglio officiale, il va-
lore delle importazioni fu nel 1854 di Lire st.
21,760,283; nel 1855, di lire st. 17,508,700; nel 1856,
di 1. 1,23,039,422; nel 1857, di l. 1,19,380,567; nel
1858, 1. 20,152,641; nel 1859, di 1. 18,042,063; il che
fa un totale in sei anni di l. 119,833,676 od una media
di l. 19,980,613 che l’Inghilterra ha pagato per grana-
glie straniere. Ma nel 1860, anno nel quale i raccolti fu-
Guerra d Italia.
Gennaio 1862
Importazione delle granaglie in Inghilterra *
In Inghilterra, dov’è uso di misurare tutti i feno-
meni economici e sociali al barometro infallibile della
statistica, si è ora publicata una tabella in cui si con-
tengono i diversi valori delle importazioni in granaglie
fatte negli ultimi sette anni; e da’ quali si ritrae esatta-
mente quanto costi a quella nazione la deficienza an-
nuale de’ raccolti. Secondo il ragguaglio officiale, il va-
lore delle importazioni fu nel 1854 di Lire st.
21,760,283; nel 1855, di lire st. 17,508,700; nel 1856,
di 1. 1,23,039,422; nel 1857, di l. 1,19,380,567; nel
1858, 1. 20,152,641; nel 1859, di 1. 18,042,063; il che
fa un totale in sei anni di l. 119,833,676 od una media
di l. 19,980,613 che l’Inghilterra ha pagato per grana-
glie straniere. Ma nel 1860, anno nel quale i raccolti fu-
Febbraio 1862
L'istituto Lombardo e la nostra proposta
di una Società meteorologica italiana *
Il Politecnico, nel fascicolo dello scorso dicembre,
mosse invito agli astronomi italiani, professori di fisica,
medici, agronomi, ingegneri, onde si giovino dell'esem-
pio e dell'impulso dato da Galton (colla sua mappa me-
teorologica di osservazioni sincrone fatte in 60 stazio-
ni d'Inghilterra) per costituire una Società meteorologi-
ca che abbracci tutta l'Italia.
L'Istituto Lombardo di scienze, lettere ed arti, per
corrispondere a tale invito, nell'adunanza 28 p.p. no-
vembre, delegò i professori Carlini e Magrini a studiare
la proposta e riferire; ed essi s'affrettarono nella succes-
siva tornata a partecipare al corpo academico i loro
pensieri su questo interessante argomento. La relazio-
ne fu divisa in due parti; la prima (riguardante il la-
voro di Galton e il concorso che domanda agii osser-
vatori dell'alta Italia) venne stesa dall'astronomo Carli-
ni; la seconda (contenente il piano costitutivo di una so-
cietà meteorologica lombarda, da potersi estendere a
tutta l'Italia) f u compilato dal prof. Magrini.
Febbraio 1862
L'istituto Lombardo e la nostra proposta
di una Società meteorologica italiana *
Il Politecnico, nel fascicolo dello scorso dicembre,
mosse invito agli astronomi italiani, professori di fisica,
medici, agronomi, ingegneri, onde si giovino dell'esem-
pio e dell'impulso dato da Galton (colla sua mappa me-
teorologica di osservazioni sincrone fatte in 60 stazio-
ni d'Inghilterra) per costituire una Società meteorologi-
ca che abbracci tutta l'Italia.
L'Istituto Lombardo di scienze, lettere ed arti, per
corrispondere a tale invito, nell'adunanza 28 p.p. no-
vembre, delegò i professori Carlini e Magrini a studiare
la proposta e riferire; ed essi s'affrettarono nella succes-
siva tornata a partecipare al corpo academico i loro
pensieri su questo interessante argomento. La relazio-
ne fu divisa in due parti; la prima (riguardante il la-
voro di Galton e il concorso che domanda agii osser-
vatori dell'alta Italia) venne stesa dall'astronomo Carli-
ni; la seconda (contenente il piano costitutivo di una so-
cietà meteorologica lombarda, da potersi estendere a
tutta l'Italia) f u compilato dal prof. Magrini.
Aprile 1862
Bibliografia storica *
Siamo lieti di annunciare per i primi questo im-
portante lavoro, che può giovare di indicazioni lo stu-
dioso della storia universale e delle storie speciali.
Molte volte si deplora, e a ragione, la mancanza di
un’opera, la quale per ordine di materie raccolga l’in-
dicazione dei diversi autori e de’ varii libri che si occu-
parono di un dato argomento. La conoscenza delle fon-
ti è la più preziosa ed insieme la più ardua: solo mercè
di essa lo studioso può acquistare completa e profonda
notizia della materia a cui consacra le proprie ricerche:
non ignorando tutto ciò che si è detto sull’argomento,
facendo calcolo di tutti i progressi compiuti, egli può
far procedere la scienza. Molte volte avviene all’in-
contro che lo studioso, non potendo o non sapendo in-
formarsi degli antecedenti lavori altrui, spende il tem-
po e, che è più, l’ingegno a rifare la strada felicemente
percorsa, e dopo molta fatica giunge a quel punto a
cui già prima di lui si era pervenuti. Chi sa dire a qual
punto sarebbe invece arrivato, se non gli avesse man-
cata la cognizione degli ultimi risultati, la quale sol-
tanto può ispirare il desiderio e il presentimento de’
nuovi. In Italia sopratutto è difficile informarsi delle
fanti: non solo noi ignoriamo l’esistenza e il titolo di
molte opere straniere, ma, che è peggio, ignoriamo il
nome di autori nostri e il titolo di opere nostre su cose
nostre; ignoranza che sarebbe imperdonabile se fatali
Aprile 1862
Bibliografia storica *
Siamo lieti di annunciare per i primi questo im-
portante lavoro, che può giovare di indicazioni lo stu-
dioso della storia universale e delle storie speciali.
Molte volte si deplora, e a ragione, la mancanza di
un’opera, la quale per ordine di materie raccolga l’in-
dicazione dei diversi autori e de’ varii libri che si occu-
parono di un dato argomento. La conoscenza delle fon-
ti è la più preziosa ed insieme la più ardua: solo mercè
di essa lo studioso può acquistare completa e profonda
notizia della materia a cui consacra le proprie ricerche:
non ignorando tutto ciò che si è detto sull’argomento,
facendo calcolo di tutti i progressi compiuti, egli può
far procedere la scienza. Molte volte avviene all’in-
contro che lo studioso, non potendo o non sapendo in-
formarsi degli antecedenti lavori altrui, spende il tem-
po e, che è più, l’ingegno a rifare la strada felicemente
percorsa, e dopo molta fatica giunge a quel punto a
cui già prima di lui si era pervenuti. Chi sa dire a qual
punto sarebbe invece arrivato, se non gli avesse man-
cata la cognizione degli ultimi risultati, la quale sol-
tanto può ispirare il desiderio e il presentimento de’
nuovi. In Italia sopratutto è difficile informarsi delle
fanti: non solo noi ignoriamo l’esistenza e il titolo di
molte opere straniere, ma, che è peggio, ignoriamo il
nome di autori nostri e il titolo di opere nostre su cose
nostre; ignoranza che sarebbe imperdonabile se fatali
Aprile 1862
Aprile 1862
Aprile 1862
La popolazione della Francia *
L'attuale popolazione della Francia s'eleva a 36,
757,976 abitanti. Nel 1858 v'ebbe un aumento di
95,320 ab., il quale pon fine ad una diminuzione,
principiata nel 1854 e 1855 sotto il triplice influsso del
colera, della guerra e del caro dei viveri.
Riguardo la densità della popolazione, si può divi-
dere la Francia in tre grandi parti: dipartimento della
Senna, compresa Parigi; le altre città; le campagne.
I1 dipartimento della Senna presenta il massimo au-
mento perché presenta la massima densità (per 100).
Le campagne ebbero un aumento del 27 per 100; le
minori città del 16 per 100.
La durata della vita media si mantiene da alcuni
anni quasi stazionaria. Essa è maggiore nelle campa-
Aprile 1862
La popolazione della Francia *
L'attuale popolazione della Francia s'eleva a 36,
757,976 abitanti. Nel 1858 v'ebbe un aumento di
95,320 ab., il quale pon fine ad una diminuzione,
principiata nel 1854 e 1855 sotto il triplice influsso del
colera, della guerra e del caro dei viveri.
Riguardo la densità della popolazione, si può divi-
dere la Francia in tre grandi parti: dipartimento della
Senna, compresa Parigi; le altre città; le campagne.
I1 dipartimento della Senna presenta il massimo au-
mento perché presenta la massima densità (per 100).
Le campagne ebbero un aumento del 27 per 100; le
minori città del 16 per 100.
La durata della vita media si mantiene da alcuni
anni quasi stazionaria. Essa è maggiore nelle campa-
1854 1 » » » 12.17 »
1855 1 » » » 12.95 »
1856 1 » » » 12.01 »
1857 1 » » » 12.27 II
1858 1 » » » 12.12 »
Aprile 186.2
Aprile 1862
Aprile 1862
Aprile 1862
Giugno 1862
Giugno 1862
Giugno 1862
Agosto 1862
Settembre 1852
Associazione
per l'esplorazione di combustibili fossili
in Val Cuvia ed adjacenze *
Da tutti è lamentata la mancanza in Italia di li-
tantrace; sicché dobbiamo importare dall'estero il car-
bon fossile, preziosa fonte di calore e di luce. Il rag.
Antonio Carrara, trovò nella Val Cuvia, in cui nacque,
numerosi indizi di strati fossili. Eseguite alcune esplo-
razioni, offerse gli assaggi all'esame del dott. Cardone
e del prof. Hajek, i quali, dopo parecchi esperimenti,
Marzo 1863
Sull’importanza internazionale
della ferrovia pel Gottardo *
Questo Comitato, nel raccomandare alle sagge vo-
stre cure le ferrovie ticinesi, ha la coscienza di racco-
mandarvi nello stesso tempo uno dei più grandi inte-
ressi federali. La grande linea, la quale dovrebbe per-
. .... . .
I - NOTIZIE ITALIANE E STRANIERE 267
Marzo 1863
Rendiconto dell’esercizio delle ferrovie dello
Stato durante gli anni 1860, 1861 e 1862 *
I1 produtto complessivo fu di L. 62,309,091 39; le
spese salirono a L. 28,393,151 00; la differenza utile
fu quindi di L. 33,915,940 39.
Ma dal totale della spesa di L. 28,393,151 00 de-
ducendo L. 1,002,562 92 per nuove costruzioni e mi-
Marzo 1863
Rendiconto dell’esercizio delle ferrovie dello
Stato durante gli anni 1860, 1861 e 1862 *
I1 produtto complessivo fu di L. 62,309,091 39; le
spese salirono a L. 28,393,151 00; la differenza utile
fu quindi di L. 33,915,940 39.
Ma dal totale della spesa di L. 28,393,151 00 de-
ducendo L. 1,002,562 92 per nuove costruzioni e mi-
Marzo 1803
Marzo 1803
...
284 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - I
Giugno 1840
I - Delle càrceri *
Poiché il propòsito nostro nell’intraprèndere questo
Repertorio (il Politècnico) fu quello « d‘appianar ai no-
stri concittadini la cognizione di quella parte di vero,
che dalle ardue ragioni della scienza può condursi a
fecondare il campo della pràtica; » ci profittiamo del-
la congiuntura ch‘èbbimo di passare ad esame parec-
chie delle più recenti òpere su la riforma carceraria,
per tracciare in sommi capi lo stato d‘una questione
che tocca le più intime ragioni dell’arte sociale, e in-
torno a cui s’affatìcano tanti illustri giureconsulti ed
uòmini di Stato in Europa e in Amèrica.
L’argomento è sì grave e austero, che non sappia-
mo porvi mano senza una molesta commozione; e quan-
d’anche da questo studio cominci fra noi l’insegnamen-
to delle scienze legali, pure, nel ritornarvi dopo mol-
t’anni, proviamo quel ribrezzo che sentirebbe, rien-
trando fra gli orrori della sala anatòmica, chi avesse
da lungo tempo abbandonato li studii della medicina. Si
tratta di ragionare con impassibilità scientifica sul de-
stino d‘un millione e più di sciagurati, ch‘èntrano ogni
anno nelle càrceri d’Europa e d’America; molte milliaia
dei quali vi scèndono come in sepolcro di viventi, o
n’èscono solo per salire al patibolo. Si tratta di calcolar
con arte la quantità della miseria e dell’angoscia che
l’uomo deve deliberatamente ingiungere a tanti suoi
simili, per obedire a quelle tremende necessità, le qua-
li se dall’un iato infliggono le pene, racchiudono dal-
i
298 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - I
i
304 CATTANEO - SCRITTI POLITICI - I
stra che col dividere per sesso, per età, per delitti e
per disciplina, si vèngono a stabilire all'incirca qua-
ranta classi; ora, nelle prigioni secondarie non è tanto
il numero dei posti; e le divisioni delle stanze non
corrispòndono a codeste astrazioni. Perloché nelle pri-
gioni svizzere un carcerato vien talora trattenuto nella
classe dei buoni sol perché manca spazio in quella dei
cattivi; e perciò la classificazione riesce amministra-
tivamente impraticàbile, perché vuole costruzioni più
vaste che non porti il numero dei prigionieri. Chi
ammette il principio della contaminazione e delle classi
non può logicamente fermarsi, finché colle sue suddi-
visioni non sia giunto a farne tante quante sono gli
individui, e non sia ricaduto nel principio segregante.
Una sola eccezione è a farsi per quelle colpe che non
portano infamia perché non suppòngono depravazio-
ne, come i delitti per mero eccesso d'iracondia, di ge-
losia, d'onore, d'opinione, di setta, o d'altro qualsiasi
sentimento che rattenuto entro il confine della modera-
zione possa chiamarsi onesto, e professarsi senza in-
famia, sicché la spinta è piuttosto smoderata che cri-
minosa. Ma ognuno vede il rinchiudere questi colpè-
voli di mero eccesso nella stessa casa ove si puniscono
le colpe che sono sempre infami anche nel minimo
loro grado, è onorare l'ignominia per insultare all'one-
stà e corròmpere il senso morale dei pòpoli. Tanto
nella custodia, quanto nella pena, la legge non deve
associare all'infamia di diritto quelli sui quali non pesi
l'infamia di fatto; e la repressione delle violenze deve
operarsi in altri luoghi e sotto altra disciplina e altro
nome.
Dicembre 1842
II - Della deportazione*
Sarebbe, al dire di molti, necessaria providenza il
cacciare in qualche isola deserta tutti quei malviventi,
che in onta alla legge tenendo minacciosa presenza nel-
le romite campagne non solo ma nel cuore delle città,
stringono quasi con perenne assedio il consorzio civile.
Questo vulgare e natural pensiero si offerse alla
mente dei legislatori inglesi, appena che le colonie ame-
ricane pàrvero capaci di ricèvere quel tributo di malvagi
che poteva inviar loro la popolazione, assai scarsa allora,
della madre patria. Ma indi a pochi anni cominciò Fran-
klin a levare giusta lagnanza, che una parte dei do-
minj d'uno stesso principe dovesse, a modo quasi di
sterquilinio sociale, accògliere le immondizie del ri-
manente. Egli disse che se i magistrati britànnici avè-
vano diritto di mandare all'Amèrica i loro sicarii, l'Amè-
rica aveva pari diritto di mandare all'Europa i suoi ser-
penti a sonagli. A sì virili rimostranze seguì poi la ri-
bellione delle colonie (1775); e quella via di deporta-
zione rimase chiusa per sempre.
Due strade allora s'offèrsero per aprire sfogo alla
feccia che s'accumulava in misura della crescente popo-
lazione. - La prima, e più sicura, era la riforma delle
prigioni in patria, già implorata in parlamento da
Howard (1774), e intrapresa (1775) nel càrcere di
Horsham, con segregazione cellulare dei malfattori, su
l'esempio dato prima in Milano (1766), e quindi in Fian-
Ottobre 1843
III - Delle galere *
Quando nel 1841 il grave argomento della riforma
carceraria venne proposto dai signori Mittermaier, Pe-
titti di Roreto e Ronchivecchi al Congresso radunato
in Firenze, l’improvisa proposta parve quasi inoppor-
tuna al luogo e alle persone; e si palesò che in quel
primo istante i nostri mèdici non avèvano potuto orien-
tarsi nella nuova e perplessa questione. E infatti nel-
l’intervallo dell’anno fàttisi a considerarla di propòsito,
addivènnero nel successivo Congresso di Pàdova a con-
clusioni che sembràrono quasi opposte alle prime.
Laonde li stranieri, osservatori poco amichèvoli delle
coste nostre, le notàrono come segno d‘inconsiderato e
arbitrario mutamento d’opinione; benché veramente solo
il secondo voto si potesse avere per manifestazione di
libero e ponderato giudicio.
Intanto la stretta connessione della scienza penale
e della medicina si fece in questo argomento sempre più
manifesta, cosicché omai vuolsi sperar piuttosto dal-
l’osservazione mèdica che non dalle deduzioni dei giure-
consulti alcun grande e subito incremento nella dot-
Ottobre 1843
III - Delle galere *
Quando nel 1841 il grave argomento della riforma
carceraria venne proposto dai signori Mittermaier, Pe-
titti di Roreto e Ronchivecchi al Congresso radunato
in Firenze, l’improvisa proposta parve quasi inoppor-
tuna al luogo e alle persone; e si palesò che in quel
primo istante i nostri mèdici non avèvano potuto orien-
tarsi nella nuova e perplessa questione. E infatti nel-
l’intervallo dell’anno fàttisi a considerarla di propòsito,
addivènnero nel successivo Congresso di Pàdova a con-
clusioni che sembràrono quasi opposte alle prime.
Laonde li stranieri, osservatori poco amichèvoli delle
coste nostre, le notàrono come segno d‘inconsiderato e
arbitrario mutamento d’opinione; benché veramente solo
il secondo voto si potesse avere per manifestazione di
libero e ponderato giudicio.
Intanto la stretta connessione della scienza penale
e della medicina si fece in questo argomento sempre più
manifesta, cosicché omai vuolsi sperar piuttosto dal-
l’osservazione mèdica che non dalle deduzioni dei giure-
consulti alcun grande e subito incremento nella dot-
Dicembre 1842
Dicembre 1842
Febbraio 1860
Della pena di morte
nella futura legislazione italiana *
Sarà in breve un secolo dacché un nostro concit-
tadino publicò un libro sul cui frontispizio si leggeva:
Dei Delitti e delle Pene. Lo publicò fuori della sua
patria; e non osò apporvi il suo nome.
Senza data
Pena di morte *
Se i Cristiani fossero Cristiani, se quelli che si di-
cono seguaci dell'uomo crocifisso, avessero nella co-
scienza ciò che hanno sulle labbra, essi, pur anco so-
lo per rispetto al loro maestro, a ricordo della ingiu-
sta giustizia degli uomini, non avrebbero mai eretto
un patibolo.
Ma più che a Cristo essi credettero alle scelerate
confratemite le quali non paghe di dar l'infamia e
la morte vollero che si morisse di spasimo sui carboni
ardenti. E condussero uomini e donne in folla, e re
e regine con tutta pompa a pascere lungamente li oc-
chi e inferocir l'anima in quelle torture dei loro simili.
È poco più di due secoli, fu nell'anno 1600, che di tal
orrida morte perì Giordano Bruno, un pensatore, non
d'altro occupato che de' suoi pensieri; e ciò non in
Ispagna, né al Messico, ma in Italia e a Roma. Fra
questi atroci sacrilegi crebbero i nostri avi; e noi
difendiamo ancora contro i rimproveri della filosofia
che richiama ogni uomo a' suoi doveri, le reliquie
d'una infame eredità.
Senza data
Pena di morte *
Se i Cristiani fossero Cristiani, se quelli che si di-
cono seguaci dell'uomo crocifisso, avessero nella co-
scienza ciò che hanno sulle labbra, essi, pur anco so-
lo per rispetto al loro maestro, a ricordo della ingiu-
sta giustizia degli uomini, non avrebbero mai eretto
un patibolo.
Ma più che a Cristo essi credettero alle scelerate
confratemite le quali non paghe di dar l'infamia e
la morte vollero che si morisse di spasimo sui carboni
ardenti. E condussero uomini e donne in folla, e re
e regine con tutta pompa a pascere lungamente li oc-
chi e inferocir l'anima in quelle torture dei loro simili.
È poco più di due secoli, fu nell'anno 1600, che di tal
orrida morte perì Giordano Bruno, un pensatore, non
d'altro occupato che de' suoi pensieri; e ciò non in
Ispagna, né al Messico, ma in Italia e a Roma. Fra
questi atroci sacrilegi crebbero i nostri avi; e noi
difendiamo ancora contro i rimproveri della filosofia
che richiama ogni uomo a' suoi doveri, le reliquie
d'una infame eredità.
Senza data
Atavismo delittuoso *
Felice è il pensamento di notare, colla consueta
esattezza medica, tutti i fatti morali e corporei del-
l'individuo malfattore; e siamo persuasi che da queste
particolari istorie, raccolte in più luoghi e presso di-
verse nazioni con tutta fedeltà debba scaturire una pro-
fonda induzione sulla effettiva natura della spinta cri-
minosa. Allora si verranno sempre più dichiarando i
grandi aspetti sotto qui ella si presenta, ora diretta ora
indiretta, ora maliziosa e riflessiva, ora impulsiva, quasi
cieca. Quindi una gran parte della controspinta ver-
rà tuttora delegata alla legge criminale, al carceriere e
fors'anche al carnefice; ma una gran parte verrà dele-
gata a cure indirette e ad altri rami della civile autorità,
massime per ciò che riguarda il costume e l'educazione;
e un'altra parte verrà finalmente rassegnata del tutto
alla cura del medico; e forse una reclusione preventiva e
scevra d'ogni penalità verrassi palesando come l'unica
via di proteggere la società da certi delitti, che possono
piuttosto riguardarsi come eruzione d'infamia naturale
che come atti di calcolata malvagità. Noi vorremmo che
i nostri medici non si ristringessero troppo timidamente
nella prima quistione che sul grave e profondo argo-
mento della dottrina carceraria venne loro proposta,
cioè, sulla preferenza da darsi piuttosto ad uno che ad
altro modo di reclusione. Ma facciamo loro il più sol-
lecito invito a prendere un più vasto campo d'inda-
gine scientifica, ben certi che chi allarga i confini del-
l'osservazione allarga i confini della scienza.
15 ottobre 1864
Osservazioni
sul progetto di riforma delle carceri*
I. Le due operazioni indicate nel Progetto, cioè la
riduzione delle carceri antiche e la costruzione delle
nuove, sono insufficienti alle attuali urgenze.
Non basta che molte delle carceri antiche, in torri
e casematte, a livello di fossi e paludi e perfino a li-
vello di mare, non ventilate, talora non ventilabili,
basse, oscure, sepolcrali, già intese a strumenti non
di pena legale ma di torture e di vendette, siano im-
mantinenti sgombrate e distrutte. Altre carceri, non
così abominevoli, ma più o meno ripugnanti alla giu-
stizia e all'umanità, devono essere in largo numero
condannate, perché non riducibili con qualsiasi spesa
a buone norme di custodia, sanità, moralità e indu-
stria. ll volerle riattare, massime se in centri di città
o altri luoghi ove si possono molto utilmente alienare,
sarebbe una falsa avarizia, più dispendiosa della prodi-
galità.
AI pronto abbandono delle carceri abolite è im-
possibile supplire, affollando maggiormente i prigio-
nieri in quelle che saranno per eccezione conservate.
L'affollamento poi dovrà crescere vie più, a misura
che si dovessero sgombrare le carceri a fine di riat-
tarle. Or supposto, per esempio, che si potesse d'an-
no in anno sgombrarne una decima parte, il graduale
riattamento di tutte esigerebbe dieci anni. Per un sem-
plice riattamento che lascerà le cose all'incirca come
le avrà trovate, è troppo.
Né alle carceri abolite, né a quella parte di car-
10 febbraio 1865
All’Associazione di propaganda
per 1’ abolizione della pena capitale *
Signori,
Prima vi rendo le più sincere grazie pel molto ono-
revole invito; poi vi prego di accettare le mie scuse, e
le sono molto semplici. Io sono vicino a compiere li
anni sessantaquattro. Già da ben venticinque anni io
venni pagando il mio tributo a codesti lugubri argo-
menti: del carcere, della galera, della deportazione, del
patibolo. E ora vi dirò che se nell’abolire la barbara
farsa della forca non si pensa anche a chiudere con
una vera e pronta riforma delle carceri la scuola del
delitto, poco frutto ne avranno la pubblica sicurezza
e la morale.
Tra la più sollecita riforma delle carceri, e I’abo-
lizione dei conventi io vedo una stretta connessione.
L’anno scorso mi si comunicò un progetto per la ri-
duzione delle carceri antiche e la costruzione delle
nuove.
Risposi che ciò avrebbe l’effetto di conservare il
maggior numero delle carceri in uno stato poco men
che riprovevole di quello in cui sono e di prorogare
a tempo indefinito la costruzione di stabilimenti penali
e giudiziari degni del secolo e della nazione, vinco-
lando per indefinito numero d’anni la riforma a tutte
le vicende che possono sovrastare alle nostre infelici
10 febbraio 1865
All’Associazione di propaganda
per 1’ abolizione della pena capitale *
Signori,
Prima vi rendo le più sincere grazie pel molto ono-
revole invito; poi vi prego di accettare le mie scuse, e
le sono molto semplici. Io sono vicino a compiere li
anni sessantaquattro. Già da ben venticinque anni io
venni pagando il mio tributo a codesti lugubri argo-
menti: del carcere, della galera, della deportazione, del
patibolo. E ora vi dirò che se nell’abolire la barbara
farsa della forca non si pensa anche a chiudere con
una vera e pronta riforma delle carceri la scuola del
delitto, poco frutto ne avranno la pubblica sicurezza
e la morale.
Tra la più sollecita riforma delle carceri, e I’abo-
lizione dei conventi io vedo una stretta connessione.
L’anno scorso mi si comunicò un progetto per la ri-
duzione delle carceri antiche e la costruzione delle
nuove.
Risposi che ciò avrebbe l’effetto di conservare il
maggior numero delle carceri in uno stato poco men
che riprovevole di quello in cui sono e di prorogare
a tempo indefinito la costruzione di stabilimenti penali
e giudiziari degni del secolo e della nazione, vinco-
lando per indefinito numero d’anni la riforma a tutte
le vicende che possono sovrastare alle nostre infelici
Senza data
Storia di una casa di correzione*
Nel tracciare l’istoria del regime penitenziale e cer-
carne i primi tentativi nelle case di correzione di Roma
e di Milano si comprendono due cose assai disparate.
A quel tempo i grandi delitti ed anche i piccoli ve-
nivano puniti con supplicii tormentosi e affatto mate-
riali, la morte esacerbata colla ruota o colla tenaglia,
e talora la licenziosità del costume bastava a sottomet-
tere a sanguinosa flagellazione. I1 carcere non era per
sé considerato come una pena; i lavori delle galere si
facevano all’aria aperta nelle strade delle città.
Senza data
Storia di una casa di correzione*
Nel tracciare l’istoria del regime penitenziale e cer-
carne i primi tentativi nelle case di correzione di Roma
e di Milano si comprendono due cose assai disparate.
A quel tempo i grandi delitti ed anche i piccoli ve-
nivano puniti con supplicii tormentosi e affatto mate-
riali, la morte esacerbata colla ruota o colla tenaglia,
e talora la licenziosità del costume bastava a sottomet-
tere a sanguinosa flagellazione. I1 carcere non era per
sé considerato come una pena; i lavori delle galere si
facevano all’aria aperta nelle strade delle città.
Senza data
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Introduzione , . . . . . . . . , . . Pag. v
Avvertenza . . , . . , . . . , , . , . XXVII
I
NOTIZIE ITALIANE E STRANIERE
Società per sovvenire i poveri e dissodare le terre
inculte . . . . . . . . . . . . . . .
Navigazione dell' Indo . . . . . . . . . . .
Stato delle scuole dell'India . . . . . . . . .
Altre notizie interessanti l'India . . . .
America - Nuova setta dei Marmoniti . . . . . .
Oceanica - Esito delle missioni cristiane nelle isole
della Società . . . . . . . . . .
. . . 1o
Giornali nell'India . . . . . . . . . . . . 14
Abbandono della cultura del tè c del baco da seta
aJava . . . , , . . . . . . . . . . 16
Riduzioni di spese nella regia marina britannici . . 17
Museo nautico e militare di Londra . . . . . . . 18
Asia - Introduzione dei telegrafi nel Bengala . . . 19
Via militare dalla Russia all'India . . . . . . . 19
Giornali nell'India . . . . . . . . . . . . 22
Progressi dell'incivilimento nell’isola di Ceilan . . . 23
Pro etto d'un instituto agrario nelle terre inculte del-
l’alto Novarese . . . . . . . . . . . . 25
Gran concilio scientifico adunato a Cambridge . .. 31
Spese militari della Monarchia Prussiana .
. . . . 32
Grande strada ferrata nel Belgio . . .
. . . . . 33
I
424 INDICE
INDICE 425
i
CASA EDITRICE
FELICE LE MONNIER - FIRENZE
BIBLIOTECA NAZIONALE
EDIZIONE DELLE O P E R E D I
CARLO CATTANEO
.. a cura del Comitato Italo-Svizzero
Di prossima pubblicazione:
- Scritti letterari, artistici c linguistici. Nuova edizione
a cura di MARIO
Prezzi
( I . V . A . compre