1104 Linee Guida Assovetro
1104 Linee Guida Assovetro
1104 Linee Guida Assovetro
Daniele Predari
Presidente Sezione Trasformatori Vetro Piano
di Assovetro
Assovetro, Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro, è un’Associazione imprenditoriale di
categoria aderente alla Confindustria, costituita ai sensi dell’articolo 36 del c.c. nel gennaio del
1947. E’ un’Associazione senza scopo di lucro tra le Imprese industriali italiane che fabbricano e
trasformano il vetro.
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NORMA UNI 7697: INTRODUZIONE
Ø La norma è stata pubblicata il 22 maggio 2014, che rappresenta anche la data di entrata in vigore
Ø La norma fornisce i criteri di scelta dei vetri da impiegare, sia in esterni che in interni, in modo
che, nella destinazione di impiego prevista, sia assicurata la rispondenza fra prestazioni dei vetri e
requisiti minimi necessari per la sicurezza degli utilizzatori costituendo un riferimento nei rapporti
tra i vari soggetti ed operatori coinvolti.
Ø La norma rappresenta quindi un punto di riferimento univoco nei rapporti tra i vari soggetti
economici e può pertanto rappresentare anche il riferimento nei casi di disamina di contenziosi.
DEFINIZIONI
Ø Si applicano le definizioni di cui alle UNI EN 1279-1 (vetrate isolanti), UNI EN 12543-1 (vetro
stratificato) e UNI EN 12150-1 (vetro temprato termicamente).
Ø Sono introdotte, inoltre, ulteriori definizioni:
§ lastra: elemento vetrato monolitico o stratificato
§ vetrata isolante (IGU)
§ vetrata (o vetrazione): termine generico per vetrate di varia natura e composizione
§ vetro di sicurezza: in conformità all’Appendice C della UNI EN 12600.
o Il vetro temprato è inteso di sicurezza quando è conforme alla UNI EN 12150-1
e la sua compressione superficiale non è inferiore a 90 MPa
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CLASSIFICAZIONE DELLE VETRATE
Ø Sono confermate le classificazioni già adottate nella precedente versione della norma:
§ secondo le applicazioni, esistono vetrate interne o esterne
§ secondo il montaggio, sono confermate vetrate verticali (α ≤ ± 15°) e orizzontali
(α > ±30°)
§ accessibili o non accessibili
§ protette o non protette
Ø Sono state introdotte:
§ vetrate inclinate, con angolo di montaggio rispetto la verticale α > ± 15° e α ≤ ± 30°
AZIONI E SOLLECITAZIONI
Ø Le azioni, con la nuova norma, sono riproposte in maniera più chiara, con alcune integrazioni e
modifiche, e cioè:
§ scompare il riferimento a:
o torsioni da azionamento di parti apribili
o sollecitazioni sismiche
o fatica
§ viene introdotta la seguente azione:
o carichi ed urti accidentali non diversamente contemplati
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CRITERI DI SCELTA DELLE LASTRE
Ø In relazione alle vetrate isolanti (IGU):
§ se asimmetriche, il verso di montaggio è condizionato dal tipo di vetro e dalla classe
prestazionale minima richiesta; sono definite con ambedue le classificazioni dei singoli
vetri
§ qualora l’impatto possa verificarsi da entrambi i lati, le lastre esterne della vetrata
isolante devono essere di sicurezza
§ per le IGU multiple:
o se con il lato inferiore ad altezza minore di 1 m, qualora sia presente almeno un
vetro temprato sul lato da cui può provenire l’impatto
o per le applicazioni nelle aree suscettibili di affollamento
le lastre intermedie devono essere di sicurezza
Ø In relazione alle vetrate inclinate:
§ se posizionate con il lato inferiore ad una altezza maggiore di 4m, la lastra inferiore
deve essere stratificata
§ la stessa indicazione vale anche per vetrate inclinate quando aperte, rilevando la quota
del lato inferiore a vetrata chiusa
Ø Per parapetti e balaustre, la composizione minima con classe prestazionale 1B1 deve prevedere
uno spessore di intercalari non minore di 0.76 mm
Ø Devono essere sottoposte ad HST le lastre in vetro temprato, la cui rottura possa proiettare
frammenti:
§ che possano generare pericolo per la loro massa/ubicazione
§ con altezza di caduta superiore a 4 m
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PROSPETTO 1 - Prestazioni minime [Fonte: Norma UNI 7697:2014 - Estratto]
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PROSPETTO 1 - Prestazioni minime [Fonte: Norma UNI 7697:2014 - Estratto]
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PROSPETTO 1 - Prestazioni minime [Fonte: Norma UNI 7697:2014 - Estratto]
NOTE AL PROSPETTO 1
Ø Nelle applicazioni in cui è apposta una X in corrispondenza di un vetro di sicurezza, s’intende
che il vetro debba essere della tipologia indicata, ma non è indicabile la classe prestazionale
minima
Ø Qualora siano richieste caratteristiche antisdrucciolo, come previsto al punto 8.2.2 del D.M.
236/1989, secondo il metodo della B.C.R.A., la superficie sottoposta a prova deve garantire
valori maggiori di 0.40, sia in condizioni asciutte che bagnate
§ Tali caratteristiche sono richieste per le superfici calpestabili, quali pavimenti, gradini,
coperture di verande, ecc.
Ø Dove è assegnata la sigla PR (Post Rottura), è necessario limitare il rischio di collasso
immediato
§ Si assume che si possa ottenere la resistenza residua post rottura con l’utilizzo di lastre
di vetro stratificato con almeno uno dei seguenti elementi:
o vetro ricotto
o vetro indurito
o intercalare che resti rigido alle temperature di impiego della vetrata.
Per intercalare rigido si intende quello appartenente alla famiglia 3, così come
definito nel prEN 16613:2013
§ Nei casi critici si consiglia di eseguire la verifica in condizioni reali.
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PROSPETTO 2 – Prestazioni minime aggiuntive [Fonte: Norma UNI 7697:2014 -
Estratto]
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PROSPETTO 2 – Prestazioni minime aggiuntive [Fonte: Norma UNI 7697:2014 -
Estratto]
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PROSPETTO 2 – Prestazioni minime aggiuntive [Fonte: Norma UNI 7697:2014 -
Estratto]
NOTE AL PROSPETTO 2
Ø Sono presentate prestazioni minime aggiuntive rispetto al Prospetto 1 per specifiche
destinazioni d’uso, quali:
§ asili, scuole e relative pertinenze
§ ospedali e edifici adibiti ad attività sportive e/o ricreative (palestre e palazzi dello
sport)
§ supermercati e ambienti comuni di edifici residenziali
§ banche, poste, uffici di cambio valuta, ecc.
§ ambienti ritenuti sensibili (tribunali, ambasciate, ecc.)
§ ecc.
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PROGETTAZIONE
Ø Si adotta un approccio prestazionale: si possono adottare criteri diversi purché conducano a
condizioni di sicurezza equivalenti
Ø Per la progettazione devono essere noti:
§ luogo e posizione della posa
§ la destinazione d’impiego (tipo di applicazione vetraria)
§ la dimensione delle vetrate ed il tipo di montaggio
§ le sollecitazioni che si prevede agiranno sulle vetrate
Ø La norma non tratta altre esigenze, quali:
§ trasmissione e riflessione luminosa, fattore solare
§ trasmittanza termica e isolamento acustico
§ aspetto estetico e costo
Ø Effettuata la scelta del tipo di vetro, è necessario procedere al dimensionamento dello spessore,
considerando:
§ le dimensioni
§ il metodo di ancoraggio e di vincolo
§ la resistenza residua
§ le deformazioni della lastra in relazione al sistema di vincolo
Ø Per le eventuali verifiche in via sperimentale:
§ è necessario che le prove riproducano con sufficiente approssimazione le azioni da
simulare
§ si raccomanda di rivolgersi a laboratori notificati ai sensi del Regolamento (UE) N.
305/2011
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VETRATE A FISSAGGIO PUNTUALE
Ø Questa applicazione non era considerata nella precedente versione della norma
Ø Obbligo di rispetto dei Prospetti 1 e 2
Ø Obbligo di impiegare prodotti temprati termicamente sottoposti ad HST, in conformità alla
UNI EN 14179
Ø In funzione della tipologia di fissaggio, si raccomanda l’utilizzo di uno stratificato composto da
almeno uno tra i seguenti elementi:
§ lastra temprata
§ lastra indurita
§ intercalare rigido alle temperature di impiego della vetrata
Ø Per alcune vetrate isolanti, in funzione della tipologia di fissaggio, è necessario utilizzare
sigillanti strutturali, in conformità alla norma UNI 13022 (parti 1 e 2)
CONSIDERAZIONI GENERALI
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