La Cura PDF
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Giorgio Beltrammi
La Cura
Per scoprire come guarire veramente da ogni "malattia"
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Introduzione__________________________________________
Queste pagine sono state scritte per offrire alle persone, una ulteriore opportunità di giungere alla
guarigione, od alla gestione autonoma della propria vita, in caso siano state colpite da un tumore,
anche se in verità è possibile estendere a tutte le malattie, i concetti che verranno esposti.
Al di la della scienza in cui credi - scienza che ancora oggi è alla costante ricerca di una terapia
valida ed efficace per la soluzione di eventi come il tumore - dovresti pensare che sebbene la
persona si rivolga al medico per essere aiutata, rimane lei la responsabile della sua condizione di
salute, mentre il compito del medico è anche quello di fare da educatore, da guida, lasciando alla
persona il piacere e la responsabilità di applicare la miglior terapia per se stessa.
Non esiste solo un modo per comprendere la condizione di disagio delle persone e ogni singolo
individuo deve essere trattato per quello che è a tutti gli effetti, un essere umano unico e irripetibile;
il che porta a dover concludere che è la Medicina a doversi adattare alle persone e non viceversa.
In questa lunga pagina si parla di Nuova Medicina Germanica (NMG).
Indice________________________________________________
1. Il Messaggio
2. Grazie all'evoluzione
3. Briciole di Embriologia
4. I Conflitti e il "sentito personale"
5. Il peso delle parole
6. Le Cinque Leggi Biologiche
• Prima Legge
• Seconda Legge
• Terza Legge
• Quarta Legge
• Quinta Legge
7. Le cosiddette "malattie"
• Malattie della cute e degli annessi
• Malattie dell'apparato digerente
• Malattie del sistema endocrino
• Malattie ginecologiche
• Malattie del sangue e del sistema linfatico
• Malattie del sistema nervoso
• Malattie dell'apparato respiratorio
• Malattie dell'apparato urinario
• Malattie dell'apparato muscolo-scheletrico
8. La Cura
9. Perché non se ne parla?
10. Conclusioni
11. Letture utili
12. Links utili
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1. Il Messaggio________________________________________
Se l'essere umano è giunto fino a qui, significa che la Natura lo ha dotato di tutto quanto
necessario perché ciò avvenisse.
La Natura non ci ha selezionato per soffrire.
La Grande Madre non partorisce figli sfigati.
Siamo qui per vivere ed evolvere.
Rileggi più volte questo messaggio e cerca di ricordarlo, ti servirà lungo tutto il corso della lettura e
ti permetterà di capire, alla fine, la grande rivoluzione culturale medica e scientifica di cui verrai a
conoscenza. Sarebbe bene che te lo annotassi su un foglio a parte e lo leggessi di tanto in tanto.
Quando avrai finito, sono convinto che il contenuto di quel foglietto ti sarà bene impresso nella
mente.
2. Grazie all'evoluzione_________________________________
Questa parte si riferisce alle primissime righe del Messaggio:
"Se l'essere umano è giunto fino a qui, significa che la Natura lo ha dotato di tutto quanto
necessario perché ciò avvenisse."
L'uomo rappresenta il prodotto dell'evoluzione più sofisticata del regno animale. Non sarebbe
potuto giungere al livello di ottimizzazione ed evoluzione attuale, se non fosse esso stesso la summa
e la sintesi di tutto lo sforzo della Natura, fatto affinché la vita vincesse tutte le lotte a cui è
continuamente soggetta.
Quali lotte deve sostenere, ogni singolo giorno, una qualsiasi forma di vita?
• la lotta per il boccone, non inteso unicamente come il boccone di cibo, ma per estensione
qualsiasi boccone che conservi e garantisca la vita (aria, luce, suoni, ecc.);
• la lotta per difendersi dagli attacchi che la vita stessa oppone;
• la lotta per il proprio ruolo nell'ambito della Natura e della vita;
• la lotta per mantenere le relazioni con la Natura e le altre forme di vita.
Tutte queste forme di lotta sono state vinte o validamente sostenute grazie a meccanismi automatici
che garantissero all'essere vivente di rispondere, in tempo utile, agli stimoli e poter sopravvivere ad
essi.
Sebbene ci siano voluti milioni di anni di evoluzione, sebbene le condizioni di vita siano
enormemente cambiate con il passare dei millenni, questi automatismi biologici - atti a garantire la
sopravvivenza del singolo essere - sono rimasti attivi, efficienti ed efficaci. Nulla è cambiato nei
meccanismi di risposta utili alla sopravvivenza; quelli che sono cambiati sono stati i conflitti che
causano l'attivazione di tali meccanismi di sopravvivenza.
Milioni di anni fa, ad esempio, si doveva risolvere il conflitto del boccone vero e proprio (il cibo),
oggi nella nostra opulenta società non manca il pane, ma possono mancare altre cose, che la persona
percepisce come bocconi di sopravvivenza. Ci si può sentire morenti di fame - metaforicamente
parlando - davanti ad un bel piatto di pasta calda e gustosa. Come si dice: "Non si vive di solo
pane!"
Con l'evoluzione verso l'essere umano, ai meccanismi automatici e irrazionali di sopravvivenza (per
la soluzione di conflitti biologici), si sono aggiunti dei meccanismi più sofisticati e coscienti di
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3. Briciole di Embriologia_______________________________
I tessuti, gli organi e i visceri del nostro corpo hanno differenze strutturali e funzionali ben definite.
I diversi tipi di tessuto derivano da tre foglietti tissutali che si formano in età embrionale, quando
l'essere umano è nelle primissime fasi della sua formazione. Essi sono tre:
• endoderma
• mesoderma
• ectoderma
I tessuti derivanti da ognuno dei tre foglietti, posseggono degli interruttori di attivazione (relè) a
livello del Sistema Nervoso Centrale, nel Cervello per la precisione. Capire e conoscere le strette
relazioni nervose tra i diversi tessuti corporei ed il cervello, serve alla formulazione della diagnosi
biologica.
L'Endoderma è il foglietto più antico ed è legato ai conflitti del boccone. Non è un caso che sia
legato alle strutture del tubo gastro-enterico ed a tutte le sue emanazioni ed evoluzioni.
L'endoderma è legato a queste strutture:
• Alveoli polmonari e cellule caliciformi dei bronchi
• Orecchio medio
• Epitelio a cellule cilindriche del tubo gastro-enterico
• Tubuli collettori renali
• Sottomucosa orale e rettale
• Mucosa del corpo uterino
• Struttura midollare del surrene
• Trigono vescicale, decidua uterina, ghiandole del Bartolino
• Prostata, ghiandole produttrici di smegma
• Parenchima epatico
• Parenchima pancreatico
• Parenchima parotideo
• Parenchima ghiandolare salivare sublinguale
• Parenchima ghiandolare lacrimale
• Parenchima tiroideo
• Parenchima paratiroideo
• Parenchima ipofisario
• Coroide
• Muscolatura liscia
I tessuti derivanti dall'endoderma sono stimolati e governati da relè nervosi collocati nel Tronco
cerebrale.
I conflitti che attivano automaticamente i relè del tronco cerebrale sono quelli relativi al boccone e
quelli detti "del profugo" ovvero di colui che si sente solo al mondo, il cosiddetto pesce spiaggiato.
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Il foglietto embrionale più recente è l'Ectoderma i cui tessuti e strutture correlate sono governati da
relè nervosi posti nella corteccia cerebrale o neocorteccia. I tessuti e le strutture correlati
all'ectoderma sono:
• Epitelio pavimentoso degli archi branchiali
• Epitelio pavimentoso della mucosa bronchiale
• Intima delle arterie coronarie
• Epitelio pavimentoso delle vie biliari intra ed extra-epatiche
• Epitelio pavimentoso dei dotti pancreatici
• Epitelio pavimentoso del bacinetto renale
• Mucosa dell'uretere
• Mucosa della vescica
• Mucosa dell'uretra
• Epitelio pavimentoso dell'epidermide
• Epitelio pavimentoso di palpebre e congiuntive
• Cornea
• Cristallino
• Epitelio pavimentoso dei dotti galattofori
• Smalto dei denti
• Mucosa nasale
• Epitelio pavimentoso della bocca
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voci, o di tutto ciò che essa ritiene fondamentale per la sua vita, oppure può essere in
conflitto per un boccone improprio, indesiderato, "sporco".
• D'attacco ossia quello relativo alla propria difesa, alla propria integrità. La persona si
difende, cerca di mantenere integra e salda la propria struttura corporea.
• Di svalutazione ossia quello relativo alla percezione della propria incapacità/non-volontà,
vera o presunta, indotta o meno, di affrontare la vita e le cose che le appartengono.
• Di territorio ovvero quello relativo alla preservazione dei propri spazi e delle proprie cose,
alla conservazione dei propri affetti.
• Di separazione ovvero quello relativo alla disconnessione, alla mancanza di contatto, alla
perdita degli affetti, al contatto indesiderato.
Entra in campo, quindi, la chiave che innesca il fenomeno singolare della reazione shock/conflitto:
il sentito personale. Che cos'è?
È la singolare interpretazione e valorizzazione psichica che un individuo da ad un evento. È, in altri
termini, la ragione causale che continua a sfuggire agli scienziati, ovvero il motivo per cui ogni
singolo caso clinico è diverso da ogni altro.
È anche la ragione per la quale le attuali terapie non funzionano, o non danno affidabilità e coerenza
di risultato. Sono fallimentari perché si fondano sul concetto che tutti gli uomini sono uguali tra
loro.
Di fronte ad un evento shoccante sostanzialmente uguale, ogni persona reagisce differentemente,
anche in base a condizioni estemporanee, a retaggi educativo/religiosi, a fatti personali ed a
tantissime altre ragioni.
A questo punto l'affermazione più logica potrebbe essere la seguente:
"Ma allora curare la gente è una questione personale. È troppo difficile!"
Esatto.
È difficile sia da comprendere, che da accettare, ma è così.
Ogni persona, quando sta male davvero, cerca si una medicina per star bene, ma ancor più cerca
l'aiuto dei suoi simili, il loro conforto, il loro ascolto, la loro similitudine, il loro amore. Questo
cercare aiuto in altre persone è una impostazione naturale, perché non tenerne conto o dargli un
valore sottostimato?
Dicevo che ognuno risponde come può. Chi vive lo shock come privazione o come porcata
(boccone sottratto, indigesto, sporco/contaminato), chi lo vive come attacco alla propria integrità,
chi come motivo di svilimento personale, chi come una separazione mortale, chi come violazione
del proprio territorio.
Non bisogna commettere l'errore di giudicare la persona per ciò che ha provato e continua a
provare. La persona non è in giudizio. La persona avverte lo shock a suo modo, ne ha tutti i diritti e
comunque non ci si può fare nulla.
È importante comprendere che sebbene l'individuo cerchi di anteporre sempre la ragione a quanto
gli accade, ci sono avvenimenti e cose della sua vita che - inconsciamente - la mettono a repentaglio
ed è allora che intervengono quei meccanismi automatici e inconsci di risposta, che prescindono da
ragione e volontà.
Non importa quello che conta per l'individuo razionale, in alcune condizioni critiche importa solo
quello che serve a mantenere in vita l'individuo biologico, più che razionale.
La Natura non si perde in questioni morali o etiche o di convenienza, la Natura deve proteggere i
suoi figli, come qualunque altra Madre.
È un po' come quando si va in automobile a tutta velocità. Il motore è al massimo e comincia a dare
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segni di cedimento, gli allarmi si accendono, il motore fa molto rumore (che è una forma di
allarme). L'auto ci sta dicendo di rallentare, ma noi anteponiamo la volontà. Eppure il motore e
l'intera auto non possono più sopportare la nostra volontà. Le componenti dell'auto vanno in
conflitto con le leggi fisiche.
L'auto si rompe!
Si ferma. Non le abbiamo dato ascolto, finché è intervenuto qualcosa che l'ha fatta fermare o
fortemente rallentare. La natura dei materiali che la costituiscono ha impiegato i meccanismi di
salvaguardia propri di quei materiali, per risolvere i conflitti fisici. Ha scavalcato la nostra volontà
ed ha raggiunto l'obiettivo, salvare l'auto nella sua interezza.
Non dare paziente ascolto ad una condizione di disagio può far molto male, perché la persona
potrebbe non sentirsi presa in considerazione o non opportunamente valutata. Potrebbe essere
vittima di un nuovo conflitto (svalutazione o abbandono) con le conseguenze del caso.
Drammatizzare una condizione di disagio di salute può uccidere la persona ed essere alla base di
altri conflitti non meno gravi di quelli che l'hanno portato a consulto. Spesso le inesorabili, asettiche
parole mediche possono essere alla radice di un nuovo shock conflittuale e precipitare la persona in
una nuova spirale conflittuale (paura della morte, attacco, svilimento, paura di morire di fame).
Alla persona va detta la verità, certo, ma con parole che non siano per lei motivo di disperazione e
paura. La paura ammazza la speranza e ferma la persona. La paura è il passepartout della morte.
Quello che il paziente potrebbe volere e spesso desidera, non è sentire parole scientifiche o leggere
fredde e incomprensibili scritture di un radiologo o di un endoscopista; vorrebbe sentire parole di
speranza, esprimere le sue parole, essere ascoltato con pazienza e accoglienza. È lui che dovrebbe
dare le informazioni sulla sua vita non più tanto serena e solo dopo potrebbe chiedere cosa fare.
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La vagotonia permanente si interrompe in pratica nel suo punto più profondo con la cosiddetta crisi
epilettoide o epilettica: punta simpaticotonica che indica il punto di svolta della fase vagotonica.
Ciascuna fase di riparazione, sempre che essa non venga interrotta da una recidiva di conflitto
attivo, ha anche una crisi epilettoide o epilettica, cioè un punto di svolta nella fase di riparazione
che coincide con il punto più profondo della vagotonia e dove il paziente diviene fortemente
sintomatico e, di solito, giunge all'osservazione del medico (per improvvise coliche, crisi
convulsive, dolori cardiaci anginosi, sanguinamenti, ecc.).
Da quanto ha appena letto, puoi capire quanto può essere "naturale" intuire come vanno le cose. Se
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la diagnosi istologica è già fatta, basta ricondurre l'esito dell'esame al foglietto embrionale di
appartenenza, che indicherà quale area del cervello presenta il FH e da qui capire che tipo di
conflitto vive o ha vissuto la persona e se è ancora attivo o in fase di risoluzione.
4^ Legge Biologica
L'importanza dei microbi
Sinora la tua comprensione dei microbi si limitava a ritenerli causa delle malattie infettive. Hai
sempre creduto che i microbi fossero in costante lotta con noi per determinare la nostra distruzione
e che tale distruzione non avviene perché il nostro sistema immunitario funziona bene. Tuttavia, sai
oggettivamente spiegare quale sia la ragione per cui la Natura ha creato dei microorganismi che
vogliono assolutamente distruggere un altro figlio della Natura stessa?
Comunque questa visione sembra ovvia, perché nelle cosiddette malattie infettive, di fatto troviamo
quasi sempre anche tali microbi. In realtà però questo non è del tutto corretto e completo. Anche in
queste patologie, ritenute infettive, si è sempre dimenticato o tralasciato di considerare anche la
prima fase della stessa patologia, infatti la fase sintomatica delle presunte malattie infettive segue
sempre una precedente fase di conflitto attivo.
I microbi iniziano la loro funzione non a caso, ma per precise ragioni e condizioni che sono
costruite e controllate dal grande computer che si chiama cervello.
Secondo la legge della bifasicità di tutte le malattie, alla soluzione del conflitto tutti i microbi, senza
eccezione, operano esclusivamente nella seconda fase, dunque nella fase di riparazione, a partire
dalla soluzione del conflitto fino alla fine della fase di riparazione.
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5^ Legge Biologica
La Quintessenza
La quinta legge biologica della natura capovolge completamente il modo con cui consideri l'intera
medicina. Se consideri separatamente i singoli foglietti embrionali, ti rendi conto chiaramente che
esiste un senso biologico e che le malattie non rappresentano un errore della natura, da combattere,
bensì che ogni malattia è un evento sensato. Se smetti di considerare le presunte malattie come
qualcosa di "maligno", errori della natura o punizioni di Dio, ma le intendi come parti o singole fasi
dei nostri programmi speciali, biologici e sensati (fatti per salvarci la vita in caso di pericolo), si
evidenzia il senso biologico che è contenuto in ciascun SBS.
Se ad una persona è stata formulata una diagnosi molto severa, pronunciata con freddezza e con
termini violenti, lo shock è determinato dal sentire biologico "morirò, mi manca l'aria, mi manca la
vita". L'SBS più logico e automatico è quello di produrre più tessuto polmonare per aumentare
l'acquisizione di ossigeno (la rappresentazione stessa della vita), ecco la comparsa del focolaio che
poi si vede all'indagine radiologica. Viene ritenuto un tumore, ma in realtà è solo la risposta
estemporanea data dalla Natura alla minaccia di morte che vive il paziente.
Gli esempi possono essere moltissimi, che potrai leggere nelle prossime righe. Quello che conta è
che tu capisca che quanto capita alle persone, non è senza senso, non è una materializzazione della
sfiga, non è una punizione di qualche entità suprema, ma un modo sensato ed eccezionale, usato
dalla Natura, per rispondere a conflitti altrettanto eccezionali che l'umano, da solo e con la sua
ragione/volontà, non potrebbe risolvere.
7. Le cosiddette "malattie"______________________________
Scendiamo quindi nella visione pratica, illustrando brevemente le malattie più comuni da un punto
di vista meramente biologico, richiamato alle 5 Leggi Biologiche ed al senso che esse racchiudono.
Ogni breve scheda contiene informazioni generiche, utili solamente a comprendere il ragionamento
che sta alla base della NMG.
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Diabete (cellule ß)
Le cellule ß del pancreas sono territorio tissutale ectodermico, i cui relè di attivazione si trovano
nella corteccia cerebrale. Sono attivati da conflitti di opposizione, di lotta per difendersi da qualcosa
o da qualcuno. Ci si prepara alla lotta. Il calo funzionale delle cellule ß risponde al bisogno di
maggior dolcezza per una vita troppo amara.
Paratiroidi (Adenomi)
Le paratiroidi sono derivate dal tessuto endodermico e sono quindi attivate da relè posti nel tronco
cerebrale. Sono attivate da conflitti riguardanti l'afferrare il "boccone", al non riuscire ad inghiottirlo
("Non mi va giù!") per le paratiroidi destre, oppure vorrei sputarlo, ma non ce la faccio ("Avrei
dovuto sputargli in faccia!") e non riesco a ribellarmi (paratiroidi sinistre).
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Malattie ginecologiche
L'apparato genitale femminile è, dal punto di vista istologico ed embriologico, molto complesso. Le
varie strutture che lo compongono, hanno tessuti derivanti da tutti i foglietti embrionali, vediamoli:
a) Endoderma
• Mucosa del corpo uterino
• Decidua uterina
• Ghiandole del Bartolino
b) Mesoderma antico - Ghiandola mammaria
c) Mesoderma recente - Parenchima ovarico
d) Ectoderma
• Epitelio pavimentoso dei dotti galattofori
• Mucosa del collo e dell'orifizio uterino
• Mucosa vaginale
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Il sistema linfatico deriva dal foglietto mesodermico recente, i cui relè di attivazione si trovano nel
midollo cerebrale. I conflitti che attivano questi relè sono quelli di auto-svalutazione, per il ritenersi
non in grado di difendersi e cercare riparo. La persona vive il conflitto del dover sempre lottare per
vivere o per avere ciò che gli spetta.
I linfonodi ingrossati a livello ascellare seguono la differenziazione destrimane/mancino. Linfonodi
patologici ascellari destri in un destrimane, indicano un conflitto di svalutazione nei riguardi del
partner, o di chi ritenuto tale, mentre nel mancino indica un conflitto di svalutazione nei confronti
dei figli. All'inverso i gangli linfatici patologici sinistri nel destrimane indicano conflitti di
svalutazione nei confronti dei figli e nel mancino con il partner o ritenuto tale.
I gangli cervicali indicano un grave conflitto di paura della malattia o della diagnosi, un conflitto di
svalutazione per non essere in grado di sopportare la diagnosi. L'individuo è ansioso e timoroso per
la propria salute.
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Cefalee ed emicranie
Le cefalee sopraggiungono negli individui che negano fondamentalmente i propri problemi e alcune
realtà della loro vita, probabilmente perché non trovano una soluzione a queste vicissitudini. Il
continuo recidivare del conflitto crea la condizione per cui l'edema cerebrale torna a creare dolore.
La persona si rifiuta di vedere e sentire per cui pone uno stop, allontanandosi da quel particolare
momento. È importante scoprire ed analizzare i conflitti del passato con i binari abbinati, per evitare
la recidiva.
Epilessia
L'epilessia è la risposta che il sistema nervoso oppone di fronte ad uno stress insostenibile. È un
meccanismo di salvataggio della vita della persona.
Dolore
Il dolore è la rappresentazione del conflitto da separazione, determinato da un contatto non voluto,
rifiutato, indesiderato (non voler intraprendere un certo percorso, può causare dolore alle ginocchia,
ad esempio). Di particolare rilievo il dolore da "conflitto del periostio" ovvero il volersi separare dal
senso di colpa per un colpo dato senza volere (aver causato il dolore altrui in un momento di stress,
come quando si colpisce una persona troppo duramente).
Patologie neuro-muscolari
Le paralisi possono essere generate da un conflitto nel quale la persona non sa cosa fare o dove
andare, o quando il procedere è intollerabile, o quando si viene costretti a intraprendere una via che
non si vuole percorrere. In questo caso non è il muscolo che non funziona o che non risponde
all'ordine nervoso, ma è proprio lo stimolo nervoso che non arriva al muscolo. La persona non
parte.
Miopatie
I muscoli striati, o volontari, sono territorio mesodermico recente i cui relè di attivazione si trovano
nel midollo cerebrale. Sono stimolati da conflitti di auto-svalutazione per lo più dati dalla
convinzione di non essere in grado di battersi o muoversi o da impedimenti imposti dall'esterno.
Nella fase di conflitto attivo si ha una rarefazione della massa muscolare che viene ripristinata in
fase PCL.
Morbo di Parkinson
È un disturbo grave e ingravescente che colpisce persone con un conflitto in cui esiste la dualità
dell'azione e il pentimento per averla compiuta. L'individuo vive il costante stress dell'agire e del
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ripensamento.
Sclerosi a placche
È una condizione patologica nella quale l'individuo si frena dall'agire per sua decisione o per
imposizioni che vengono dall'esterno. Questo combattimento porta la persona a cedere, rinunciare
alla lotta ed a rammaricarsi di questa condizione di rinuncia ("avrei dovuto prenderlo a calci, ma
invece non l'ho fatto!").
Nella fase CA si ha una ipofunzione nervosa e i muscoli non vengono stimolati, in fase risolutiva si
ha un parziale ripristino delle funzioni.
Bronchi (Tumori)
L'epitelio pavimentoso bronchiale fa parte del territorio ectodermico, i cui relè di attivazione si
trovano nella corteccia cerebrale, rispondenti a conflitti di territorio. Questi conflitti sono quelli di
minaccia di invasione del proprio territorio. L'invasione non è avvenuta, ma appare imminente e la
persona sembra soffocare.
Nella genesi della sintomatologia entra in gioco anche la muscolatura liscia, di territorio
endodermico, il che incarna il conflitto del "boccone" aria. In alcune manifestazioni respiratorie
bronchiali, il soggetto ha un conflitto di territorio non concesso o forzatamente assegnato e si
sviluppa la sintomatologia asmatica.
Pleura (Mesoteliomi)
La pleura fa parte del territorio mesodermico antico, quello legato alle funzioni di protezione. I relè
di attivazione si trovano nel cervelletto e rispondono a conflitti di attacco, di aggressione e
minaccia. Questo conflitto è generato dalla paura di attacco alla gabbia toracica ed agli organi in
essa contenuti. L'individuo teme per i propri organi toracici.
Polmoni (Tumori)
Il parenchima alveolare del polmone fa parte del territorio tissutale endodermico. Questo territorio
viene attivato da relè posti nel tronco cerebrale e rispondono a conflitti del boccone. In questo caso
si tratta del boccone aria, la fonte della vita. Il soggetto teme per la propria vita, ha paura di morire,
gli manca la vita, l'aria per rimanere vivo. La risposta automatica della Natura è quella di cercare di
aumentare il territorio alveolare e poter incamerare più aria.
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Il parenchima renale è territorio mesodermico recente, i cui relè di attivazione si trovano nel
midollo cerebrale e sono attivati da conflitti di svalutazione. In questo caso si tratta di una grave
paura legata al liquido, come l'annegamento, una alluvione, alle fleboclisi, ecc.
Uretere (Calcolosi)
L'epitelio pavimentoso del bacinetto renale e la mucosa dell'uretere sono territori tissutali relativi
all'ectoderma ed hanno i relè di attivazione nella corteccia cerebrale.
Sono attivati da conflitti di territorio, dove la persona vuole marcare il proprio territorio con l'urina.
La persona ha conflitti che riguardano il suo spazio che non riesce a definire o far rispettare (vivere
insieme ad altre persone indesiderate, contendersi un qualcosa, erigere delle barriere per difendere
le proprie cose).
Prostata (Tumori)
La prostata fa parte dei tessuti derivanti dall'endoderma e i relè di attivazione si trovano nel tronco
cerebrale. Rispondono a conflitti a connotazione sessuale in cui il soggetto percepisca qualcosa di
ripugnante (essere traditi dalla moglie che preferisce un uomo più giovane).
Mandibola
In questo caso il conflitto è di auto-svalutazione e riguarda la possibilità di esprimere il proprio
pensiero. Può essere legato alla convinzione di non essere ascoltati, od alla convinzione di non
riuscire a spiegare bene gli argomenti.
È anche legato alla incapacità di essere aggressivi quando si dovrebbe ("Non sono stato capace di
rispondere per le rime!"), alla convinzione di non essere in grado di afferrare il "boccone" o a non
riuscire a trattenerlo.
Denti
I denti sono fatti per mordere, per addentare e il conflitto che determina una loro alterazione è
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quello da svilimento per la convinzione di non essere in grado di mordere, perché convinti di essere
troppo deboli per farlo.
Se invece il conflitto è dato dal trattenersi per questioni educative ("Avrei potuto morderlo, ma non
è educato farlo!" ), è lo smalto a subire dei danni.
Spalla
La spalla è una articolazione a forte connotazione simbolica, rappresenta il ruolo, il farsi carico del
ruolo e a seconda della lateralità si hanno simbolismi conflittuali diversi.
Per un destrimane, il dolore alla spalla destra (da decalcificazione od osteolisi) indica un conflitto di
ruolo nei confronti del partner o dei famigliari ("Non sono una buona moglie!" "Come fratello non
valgo nulla!").
Il coinvolgimento della spalla sinistra, invece, indica un conflitto da svilimento relativo alla propria
figura genitoriale nei confronti dei figli o nei confronti dei propri genitori ("Sono una madre
indegna!", "Non sono stato un buon figlio, per i miei genitori!")
Sterno
Lo sterno ha un valore simbolico legato alla percezione estetica di se. L'osteolisi da svilimento dello
sterno riguarda un grave conflitto estetico che la persona prova magari a seguito di una
menomazione (mastectomia nella donna).
Coste
Le coste rappresentano i membri della famiglia e sono colpite da conflitti di svilimento ad essi
relativi. Le coste superiori sono gli antenati, quelle intermedie fratelli e sorelle e quelle inferiori i
propri figli o discendenti. L'osteolisi delle coste si lega a conflitti affettivi relativi a questi
componenti.
Rachide
La colonna vertebrale è la rappresentazione dell'intera colonna portante della personalità
dell'individuo. I conflitti di auto-svalutazione che colpiscono la colonna vertebrale assumono
colorazioni differenti in base al contenuto emozionale.
Le lesioni alle vertebre cervicali rappresentano conflitti emozionali relativi al piegare il capo per
questioni di vario genere, anche in base ai segmenti colpiti. Se si tratta delle vertebre superiori si
tratta di un conflitto dato dal desiderio di rivestire un altra condizione ("Avrei voluto essere un
altro!")
Le vertebre cervicali inferiori invece rappresentano il conflitto del servo, di colui che deve piegare
la testa di fronte ad una situazione che lo disturba.
Le lesioni delle vertebre dorsali sono legate a conflitti di tipo affettivo, dal momento che sono
legate alle coste (vedi), mentre le lesioni delle vertebre lombari sono evenienze molto gravi, in cui
la persona crede di crollare. Il minamento della personalità è profondo e lo svilimento è spesso
legato a questioni in campo famigliare e professionale.
Le lesioni lombo-sacrali sono invece basate su conflitti a connotazione sessuale con auto-svilimento
di carattere estetico o prestazionale (metastasi vertebrali da tumore della prostata).
Anca
I conflitti di svalutazione che colpiscono questa regione ossea, sono basati sulla presunta incapacità
di opporsi a persone o situazioni, come quelle in cui la persona anziana non riesce più a guidare o
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Ginocchio
Nelle lesioni del ginocchio, i conflitti da svilimento sono dati dal non riuscire ad evitare di
inginocchiarsi di fronte a persone o situazioni, al non essere in grado di evitare di percorrere una
certa strada, al non volersi sottomettere. Per gli sportivi può rappresentare lo svilimento per aver
dovuto sospendere l'attività per questioni insormontabili.
Caviglia e piede
Per queste due strutture valgono gli stessi argomenti esposti per il ginocchio, con l'aggiunta del
conflitto da indecisione sulla strada da intraprendere e percorrere.
8. La Cura____________________________________________
Ora che conosci, in parte, le ragioni, i meccanismi e gli sviluppi delle "malattie", ti dovrebbe
risultare più facile comprendere perché ci sono persone che si ammalano in modo tanto grave e così
apparentemente senza una ragione.
Capisci come le parole di grande peso e rilievo non sono quelle del medico; sono quelle
dell'individuo che sta chiedendo aiuto. Bisogna ascoltarle. La persona va lasciata parlare.
Supponiamo di avere una persona alla quale l'endoscopista ha trovato un tumore del colon sinistro.
Dopo aver effettuato la visita come solito, sarebbe importante tornare all'anamnesi del paziente e
chiedergli cosa è successo in famiglia o sul lavoro, se ha subito un torto da parte di un famigliare o
un collega o un amico. Non importa sapere i dettagli, basta chiedergli solo conferma di ciò. Con
molta probabilità mostrerà uno sguardo stupito, affermando (forse) che effettivamente è successo
qualcosa e la domanda successiva sarà probabilmente: "Perché questa domanda?"
Gli andrebbe spiegato con calma che molto probabilmente quanto lo colpisce trova origini proprio
da quel torto subito, che il "polipo" del colon è una reazione spontanea e sensata della natura, che
non è una sfiga, ne una punizione per i suoi peccati, che non c'è alcuna paura della morte, che egli
stesso ha già messo in atto il meccanismo di guarigione e che deve solo essere aiutato a evitare i
problemi meccanici dati dal polipo che ostruisce il colon o dal sanguinamento che ne deriva. Gli si
prospetterà l'intervento chirurgico come atto di supporto ad una guarigione già in atto.
Gli andrebbe detto che lui è già in fase di guarigione e che non è in pericolo, il pericolo è già
passato e che l'uso di farmaci e interventi chirurgici servono per metterlo in sicurezza ed estinguere
la sua paura.
Quest'ultima cosa è importante, rimuovere la paura!
Se sarà necessario usare dei farmaci (ma non gli antitumorali che sono solo veleni), ciò avrà la
stessa finalità, aiutare una guarigione che è già in atto.
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Nella fase di guarigione il paziente è in vagotonia ed è di solito molto stanco, molto dolente e gli va
alleviato il dolore, non ulteriormente spinto in vagotonia. Di solito basta lasciar fare alla Natura e
concedere all'individuo un ambiente accogliente, riposante e deve avere il tempo per riprendersi,
non importa quanto. La vagotonia va solo controllata, specialmente a livello cerebrale, quando il
focolaio di Hamer richiama molti liquidi e la pressione cranica è violenta.
L'amore dei propri familiari, cibi sostanziosi e proteici sono quanto abbisogna il paziente. Deve
essere protetto e sorvegliato, niente altro.
Il Dr. Hamer ha fatto molti diversi tentativi di aprire una clinica, dove i pazienti potessero essere
trattati secondo i principi della Nuova Medicina, ma questi tentativi erano spesso intercettati dalle
autorità.
Nel 1985, il dottor Hamer ha dovuto chiudere la sua clinica nel Katzenelbogen, Germania, poiché la
sua Nuova Medicina non è stata riconosciuta ufficialmente.
Nel 1986, una sentenza ha bloccato il Dr. Hamer dal praticare la medicina sulla base del fatto che si
rifiutò di ripudiare i suoi risultati e di conformarsi ai principi della medicina ufficiale. Il dottor
Hamer ha perso la sua abilitazione medica, anche se le sue scoperte non sono mai state smentite.
Senza una abilitazione medica e senza l'approvazione della sua tesi di post-dottorato presso
l'Università di Tubinga, il dottor Hamer non ha né il permesso di esercitare la professione medica,
né quello di insegnare agli studenti di medicina ed ai medici futuri.
A seguito del costante sforzo concertato per nascondere le scoperte del dottor Hamer, ai medici ed
alla popolazione in generale non è stata data la possibilità di beneficiare delle conoscenze della
NMG e a milioni di pazienti sono state negate le cure secondo i principi della NMG basati su un
approccio umano e non invasivo, per quasi 30 anni!
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La Cura
terapie sulle quali non scendo nel merito della validità. Quello che voglio sottolineare è la assurda e
inamovibile ostilità verso tutto ciò che intacca gli interessi economici della medicina ufficiale.
Il Dr. Hamer non ha spacciato le sue scoperte come invenzioni e non si è mai tirato indietro di
fronte alla scrupolosa valutazione da parte della scienza ufficiale. Ha chiesto svariate volte di poter
sottoporre il proprio metodo alla valutazione scientifica, ma solo in un caso non ha ricevuto un netto
rifiuto. Per il resto ha sempre dovuto patire la delusione dell'ottusa riluttanza. Eppure non chiede
brevetti, non avanza pretese economiche e non si avvale di farmaci e rimedi inventati da lui con i
quali fare soldi. Il denaro non è il motore che spinge l'applicazione delle sue scoperte ed è proprio
questo che blocca la diffusione e l'impiego delle medesime.
A pensarci bene la NMG non fa lavorare l'industria farmaceutica, non fa produrre strumenti
chirurgici, non crea e non supporta il mercato sanitario e non si avvale di brevetti, di esclusive o di
licenze. La NMG cerca solo di ridare al paziente la capacità di curarsi autonomamente, in pace e
serenità, cosa che la medicina ufficiale cerca assolutamente di evitare, per creare nelle persone la
convinzione che, per ogni malessere, ci sia sempre un qualche farmaco o intervento chirurgico che
sistemerà le cose.
Intorno alla medicina ufficiale c'è un mercato e un giro di denaro che fa impallidire. Veri e propri
imperi sono stati fondati sulla sofferenza delle persone e chiunque si azzardi a intaccare questi
reami, deve essere assolutamente messo a tacere, ma per quanto tempo ancora?
Dipende anche da te, che leggi queste righe. Ti si chiede solo di verificare l'esattezza di quanto ho
avuto l'onore e il piacere di esporre. Puoi provarlo su di te, analizzando i tuoi attuali e recenti
disturbi. Cercando di capire i sintomi, i tessuti coinvolti, le tue esperienze.
Se dopo aver letto le pagine precedenti e dopo una valutazione reale, sei giunto alla convinzione che
la Natura ti ama e ti aiuta nel momento del bisogno, saprai cosa fare e cosa non fare in caso di
necessità.
10. Conclusioni________________________________________
Adesso che hai letto tutte queste cose, è assai probabile che tu sia molto scettico. Le informazioni
che hai ricevuto sono enormi e non è facile assumerle.
Non devi credere ciecamente a quello che è stato illustrato, non si tratta di fede o religione o di
osservanza di precetti ecclesiastici. Devi solo farne tesoro, fare delle prove e trovare le incredibili
corrispondenze con quello che hai letto. Fai le cose con calma. Pensaci bene.
Tutto questo non vuole sostituirsi a quello che sai, o a quello che hai sempre creduto per portare
veramente al raggiungimento dello scopo finale:
essere in salute o tornare ad esserlo.
Puoi trovare gli argomenti trattati in questa pagina ed altro nel mio libro. È in formato tascabile ed
elettronico e tratta approfonditamente gli argomenti di cui ho accennato dianzi.
Potrai acquistarlo in formato cartaceo o in formato PDF da consultare con il tuo smart phone o
tablet.
Grazie per la tua disponibilità :-)
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