10 Years Vol.4 PDF
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Fascicolo IV
Immagine di copertina di
Andrea Strangio
Sinfonia grafica su tema cartomagico, 2016
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
BENVENUTI
Io e mia sorella Stefania abbiamo voluto ringraziare tutte le persone che in questi primi dieci
anni ci sono venute a trovare e che, ci auguriamo, lo faranno in futuro. Nel nostro negozio
sembra di stare in una piazza universale, dove in alcuni giorni si parlano tante lingue di-
verse, il più delle volte un inglese (maltrattato), anche se quasi tutte le lingue più conosciu-
te si sono sentite da queste parti. Probabilmente ora ci accorgiamo che sono queste parole
che hanno in qualche modo fatto da calce per sostenere le mura di questo negozio, erché è
questo che fanno le parole, ci uniscono, ma serve un tema in comune per far sì che tutti ci
capiamo…e quel tema ovviamente è per noi la magia. Ed in che modo potevamo far arrivare
in tutto il mondo il nostro ringraziamento per questo primo passo compiuto? Crediamo sia
stata una buona scelta l’idea di questo libro, che troverete in sei opuscoli. In pratica ogni due
mesi circa potrete scaricare un fascicolo e alla fine di un anno raccogliere il tutto in un libro.
Ecco perché ho contattato tanti amici che in un modo o nell’altro hanno fatto parte del nostro
negozio, o perché ci sono passati a trovare, o perché abbiamo pubblicizzato e venduto i loro
prodotti o perché ci hanno seguito, o li abbiamo seguiti noi tramite questo luogo. Ebbene,
come vi dicevo, ho chiesto a tutte queste splendide persone se desideravano collaborare ad
un progetto, ossia realizzare un libro tutti insieme per festeggiare la nostra attività. Ho chie-
sto loro di inviare un effetto, un consiglio o in alcuni casi un’opera quale un disegno. La sor-
presa è stata molta quando la risposta è giunta da quasi tutte le persone contattate. Tutti i più
grandi professionisti, ai quali ho chiesto di aderire all’idea, sono stati generosi e immediati
nel rispondere. GRAZIE!
Il materiale è moltissimo, i nomi sono quelli di giganti della magia, di professionisti e anche
di amatori della nostra arte. Avendo tanto materiale, come già vi scrivevo, abbiamo pensato
di suddividerlo in dispense bimestrali. Spero che il progetto per questo decennale vi sia gra-
dito! Se un effetto o un’idea o qualsiasi cosa troverete vi piace, fatelo sapere al suo autore,
mandategli un messaggio (specialmente se vorrete utilizzarla) ringraziando quel determi-
nato artista.
Non mi rimane che augurarvi buon divertimento!
Together with my sister Stefania we wanted to thank all the people who in these first ten years have come to
visit us and those who, we do hope so, will come in the future. In our shop it seems to be in an universal
square, where in some days you can speak so many different languages, most of the time English (well, a sort
of), even though almost all the known languages have been heard here. Probably now we understand that
these words have somehow become the lime to support the walls of our shop, because that’s what words can
do, they can unite us, even though we need a common theme to make sure that we all can understand… and
for us that theme, of course, is magic.
How could we do to spread around the world our gratitude for this first step we took? We believe the idea of
this book, edited in six leaflets, has been a good choice. Every two months or so you can download a file and
at the end of one year you will see that it will become a book.
That’s the reason why I got in touch with so many friends, who in one way or another had been part of our
store, some having come to visit us, advertising or selling their magical items in our shop or others having
followed us or we having followed them through this place. Well, as I was saying, I asked all these wonderful
people if they wanted to collaborate on a project, which was to make a book together and celebrate our ma-
gical shop. I asked them to send an effect, an advice, or in some cases, a work of art as a design. The surprise
was amazing when the positive answer came from almost all the people I contacted. All the great masters of
magic I have asked to join the project have been generous and immediate in their answer. THANK YOU!
The material is a lot, the names are those of magic giants, professionals and also amateurs of our art. Having
so much material, as I already mentioned, we decided to divide it in bimonthly leaflets. I hope you will enjoy
with the project for this decennial! If you like an effect, an idea or anything, let this know to the author, sen-
ding him a message (especially if you want to use it) thanking that particular artist.
I can only wish you good fun!
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
FASCICOLO/LEAFLET IV
Edoardo Pecar
Tra i primi storici dell’arte magica che ho conosciuto c’è Edoardo, una miniera d’infor-
mazioni sempre aggiornate. Pecar, se avete la fortuna d’incontrarlo, riuscirà a stupirvi:
portategli un oggetto magico che pensate di conoscere bene, lui saprà darvi informa-
zioni inaspettate con una generosità e semplicità che solo i grandi sanno dare. Grazie
Edoardo.
Edoardo is among the early historians of the magic art I met, an up-to-date information mine.
Pecar, if you are lucky enough to meet him, will surprise you: just bring him a magical object that
you think you know well, and he will give you unexpectedly informations with generosity and
simplicity that only the great ones can give. Thanks Edoardo.
https://www.facebook.com/magopecar
Mario Bove
L’amicizia con Mario è nata per magia. Mario porta avanti una rivista che meriterebbe
molti più lettori, (sto parlando del Cardini Club News). Attraverso questa rivista ho co-
nosciuto la sua passione instancabile per la magia, un ulteriore conferma delle sue ca-
pacità è stata quando ha iniziato a pubblicare (insieme ad Andrea Strangio), “Lezioni di
cartomagia”, una vera e propria enciclopedia sulle tecniche e i giochi con le carte. Sono
sicuro che segnerà la storia della cartomagia in Italia, se amate la cartomagia avrete si-
curamente delle meravigliose perle da cogliere in questo testo.
My friendship with Mario was born by magic. Mario is carrying a magazine that would deserve
many more readers (I’m talking about Cardini Club News): through this magazine I have known
his tireless passion for magic, and I had a further confirmation of his skills when he started
publishing (together with Andrea Strangio), “Lezioni di cartomagia”, a true encyclopedia on tech-
niques and card games. I’m sure he will mark the history of card magic in Italy and if you love
card magic you will surely have some wonderful pearls to get in this text.
https://www.facebook.com/Bove.Mario.Bs
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Davide Calabrese
Davide è una di quelle persone che hanno un valore artistico maggiore di quello che mo-
strano. Davide è ricco dentro e quando hai la possibilità di parlarci o di vederlo all’opera
te ne accorgi; bastano pochi gesti in scena e capisci che quei gesti sono pieni. Se parli con
lui avrai il piacere di entrare nel mondo della fantasia senza fare rumore...poche parole,
eppure ci sarà in quelle parole un esplosione di meraviglia e ricchezza dentro di te.
David is one of those people who have an artistic value greater than what they show. David is
rich inside, and when you have the opportunity to talk or see him at work you realize it; just a few
gestures on stage and you realize that those gestures are meaningfull. If you talk to him you will
have the pleasure of entering the world of fantasy without making a noise… a few words, yet there
will be in those words an explosion of wonder and enrichment within you.
https://www.facebook.com/davidecalabreseoblivion
Carlo Cicala
Carlo l’ho incontrato la prima volta in America ed è stato per me amore a prima vista. La
sua capacità di creare idee originali deriva dalla sua grande cultura che spazia dal caba-
ret ai presentatori televisivi angloamericani, dai film al teatro. I suoi effetti sono suoi, te
ne accorgi se lo vedi lavorare. Sono effetti concreti, sudati, pensati, se avrete la fortuna
di vederlo lavorare potrete solo che imparare, andate a cercarlo e guardatelo.
I met Carlo for the first time in America and it was for me love at first sight: his ability to create
original ideas stems from his great culture ranging from cabaret to the Anglo-American TV pre-
senters, from the movies to the theater. His effects are his, and you understand it if you watch him
working: those are real effects, sweaty ones, thought ones, if you are lucky to see him at work you
can only learn, so go, look and watch him.
https://www.facebook.com/carlo.cicada
Ivo Farinaccia
Se siete prestigiatori prima o poi sentirete parlare bene di Ivo, o per un suo articolo, una
sua invenzione o un suo consiglio andato a buon fine. Ivo è una persona versatile, co-
nosce cosi tante cose del mondo magico che può sorprenderti continuamente. Con me
è stato sempre generoso. Quando nelle fiere capito con il banco vicino al suo sono felice
perché ho un amico al mio fianco.
If you are a magician sooner or later you will hear about Ivo, or for one of his articles, his inven-
tions or his advice. Ivo is a versatile person who knows so many things in the magical world that
can surprise you each and every time. He has been always generous with me: when in the fairs I
happen to be close to him I’m happy because I have a friend by my side.
https://www.facebook.com/ivo.farinaccia
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Dirk Losander
Nella storia della levitazione moderna Losander ha contribuito non poco a sorprendere
i suoi colleghi con idee e oggetti che sono diventati sinonimo di magia, uno per tutti i
tavolini che prendono il suo nome. Losander è stato molto generoso anche con noi e per
spiegare meglio una sua idea ha mandato un video che vi consiglio di vedere. Grazie.
In the history of modern levitation, Losander has contributed a lot to surprise his colleagues with
ideas and objects that have become synonymous with magic, one for all tables that take his name.
Losander has been also very generous with us and to better explain his idea he sent a video I
would recommend to see. Thank you.
https://www.facebook.com/losander
Enrico Pilotti
Enrico fa parte del C.M.I. Lazio ed il suo amore per la magia lo si trova nel pensiero che
ha dedicato a quest’arte e che ha voluto condividere con noi. Se vi capita di andare al
circolo di Roma cercatelo e avrete un ottima compagnia con cui condividere quest’arte.
Grazie Enrico.
Henry is part of C.M.I. of Lazio and his love of magic lies in the thought he has dedicated to this
art and that he wanted to share with us. If you happen to go to the magic circle of Rome, look for
him and you will have a great company to share this art with. Thanks Enrico.
https://www.facebook.com/enrico.pilotti
Gianfranco Preverino
Se amate i bari non potete non conoscere Gianfranco, i suoi libri, gli articoli e le con-
ferenze sono pieni d’informazioni su questo tema. Quando leggo o ascolto Gianfranco
viaggio con le sue parole attraverso il tempo. Lui riesce a trasportarmi con un mazzo di
carte in luoghi che sono stati inaccessibili per molto tempo; un mazzo di carte nelle sue
mani apre il multiuniverso dei tavoli da gioco. Gianfranco è un amico ed è stato molto
generoso a condividere l’effetto che troverete su queste pagine.
If you love cardsharpers you have to know Gianfranco, his books, his articles and lectures are full
of information on this subject. when I read or listen to Gianfranco I travel with his words through
time: with a bunch of cards he manages to carry me in places inaccessible for a long time; a bunch
of cards in his hands opens the multi-universe of game tables. Gianfranco is a friend and has been
very generous to share the effect you will find on these pages.
https://www.facebook.com/gianfranco.preverino
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Edoardo Pecar
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Mario Bove
Tra Palco e Realtà è un negozio nel quale potrete sicuramente trovare le ultime novi-
tà magiche, ricevere i giusti consigli, ma soprattutto, se siete degli amanti della Sto-
ria della nostra Arte, una chiacchierata con Andrea e la lettura della Rivista I Grandi
Sognatori è d’obbligo.
LE OTTO CARTE
Descrizione e adattamento di Mario Bove
Effetto: L’esecutore pone otto carte a dorso in alto in fila sul tavolo (fig. 1) e succes-
sivamente invita lo spettatore a sceglierne liberamente una delle otto e a metterla
momentaneamente da parte senza guardarla.
Fig. 1
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Fig. 2
Fig. 3
Preparazione: Ponete sulla cima del mazzo quattro assi e sopra di loro i quattro re.
1 Potete utilizzare un miscuglio nel cavo della mano. Una descrizione del miscuglio nel cavo della mano la tro-
vate in: Mario Bove e Andrea Strangio , Lezioni di Cartomagia, vol. 1, Brescia, Magichedizioni, 2014, p. 54.
2 Questa azione di guardare un attimo gli spettatori per decidere chi deve dire stop, serve per formare un
mazzetto composto almeno da una decina di carte
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Davide Calabrese
MAGIA VOCALE
di Davide Calabrese!
EFFETTO: il mago entra in scena con un mazzo di carte in mano e occupa il centro
della scena.
Guarda la platea, sorride misteriosamente e calamita subito l’attenzione comuni-
cando sicurezza. Il pubblico ancora non lo sa ma il mago sta preparando il suo corpo
per l’esecuzione vocale più corretta.
EFFETTO: l’illusionista inizia a parlare. Nessuno lo vedrà più inspirare da quel mo-
mento.
EFFETTO: l’illusionista inizia a raccontare una storia per introdurre il suo effetto.
Il pubblico ascolta con interesse la sua voce rotonda, puntuta e chiara. Pur non mo-
strando un’estensione vocale sorprendente, l’artista si diverte ad usare diversi di-
versi registri senza far sentire costrizioni o sforzi laringei e mantenendo una voce
“appoggiata”, chiara ed educata.
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Prima pulirete con la punta della lingua la parte davanti e poi la parte dietro dei denti.
La lingua farà molto male soprattutto nelle posizioni oblique nei muscoli laterali.
Ricorderete quel mal di lingua che avevate da adolescenti quando limonavate per
ore sulle panchine e godrete di questa sensazione proustiana mentre vi starete
esercitando…!
Rilassando la mandibola e la lingua sentirete la “M” molto di più in “maschera”, anzi,
avvertirete la “M” vibrare in una zona compresa tra il labbro superiore e le sopracciglia.
Questo esercizio, fatto ogni giorno, allargherà in tempo record l’amplificazione del-
la vostra voce.
Al termine dell’esercizio si proverà la “M” su una canzone che conoscerete bene. Po-
trete farla in macchina mentre andate a lavoro o in piedi in casa. Un Mp3 di Laura
Pausini e via! Cantate con lei usando però solo la lettera “M”. I Metallica e Amedeo
Minghi sono sconsigliati per motivi opposti.
A bocca chiusa la nostra estensione sarà più limitata, tenetelo a mente. Gli uomini,
gireranno pure in falsetto (tipo “cugini di campagna”) ma non apriranno mai la boc-
ca. Solo “M”, non scordatelo.
Un quarto d’ora di “M” al giorno cambierà per sempre il vostro modo di intendere
la voce e migliorerà di molto il vostro parlato, la vostra impostazione e le tensioni
presente nel tratto vocale.
4) IL DIABOLICO “NEJ”
DAVIDE CALABRESE
Attore, cantante e studioso di illusionismo.
è uno dei cinque OBLIVION con i quali realizza testi, canzoni, spettacoli e illusioni. Ha lavorato
in “THE ILLUSIONISTS”, è stato regista “BRACHETTI, CHE SORPRESA!” e si occupa del ma-
nagement e della regia di VANNI DE LUCA attraverso SUOMI Srl. Insegna “Tecniche per la voce
parlata” alla Bernstein School of Musical Theatre di Bologna.
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Carlo Cicala
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Un ricordo
tra palco e realtà
Poter discutere con Andrea anche di circo, di spettacolo, di clown, di tutte quelle cose
che mi appassionano e per cui lavoro da anni è stato molto importante nel mio ri-
avvicinamento alla magia. E anche vedere la competenza e l’amore di Andrea espri-
mersi nel Museo dei Grandi Sognatori, del quale alcuni pezzi sono stati fotografati
dalla mia compagna Francesca Tecardi, è stato importante in un momento in cui
l’arte magica è ridotta a commercio di effetti usa e getta.
Per questo, quando Jean Baptiste Thierreè, di ritorno a Roma dopo tanti anni di as-
senza con il suo spettacolo “Le Cirque Invisible” insieme a Victoria Chaplin, mi chie-
se di portarlo in un negozio di magia a Roma, non avevo dubbi. Era il Natale 2012,
precisamente sabato 22 dicembre. Ricordo che andai a prenderlo la mattina in un
hotel ai Parioli, ero in anticipo di un quarto d’ora ma lui era già lì, fermo sulla porta
girevole dell’ingresso guardando fuori, fu già questa una sorpresa per me. Salì in
macchina abbracciandosi stretto il suo cappotto di velluto scuro. Era anche lui nello
stato emotivo primordiale del prestigiatore che si reca al negozio di magia. Un mi-
sto di attesa, curiosità, felicità ma anche paura, un’emozione che in pochi possono
capire. Mi confidò durante il tragitto che quasi tutto il materiale che usa da oltre
trent’anni in scena lo aveva acquistato a Roma da Curiosità e Magia, lì aveva trovato
cose che non si trovavano a quei tempi neanche in Francia. E mi disse che non sop-
portava i negozi di magia di oggi soprattutto quelli francesi. In macchina mi raccon-
tò di prestigiatori che gli lasciavano i loro attrezzi in eredità, raccontò che l’ultimo
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
gli aveva lasciato due camion pieni e che lui si ritrovava molte grandi illusioni, anche
molto vecchie, cremazioni, patiboli, che lui non utilizzava e non avrebbe mai utiliz-
zato. “Se ti serve qualcosa…” disse.
Da Andrea e Stefania fu accolto a braccia aperte, anche lui si sentì subito a casa e non
era scontato. Andrea gli aprì le sue vetrine delle meraviglie, ricordo che gli fece vede-
re vecchi falsi pollici di metallo, palle di cannone per carichi e apparizioni, lanterne
magiche. Poi gli mostrò le locandine, i libri, e alcune stampe di clown. Ed ecco che
Jean Baptiste trovò qualcosa di prezioso. Non poteva non essere così. Una stampa
di Joseph Grimaldi, grande artista della pantomima dell’ottocento, a cui si deve la
nascita del clown moderno e a cui si ispirò molto Charlie Chaplin. Ci chiese di in-
viargli una foto della stampa da mostrare a Victoria che sarebbe stata felicissima.
Acquistò una bacchetta magica che si solleva color argento e Andrea gli regalò una
di quelle sagome a forma di scheletro che si usano per gli addobbi per Halloween e
che lo aveva incuriosito molto. Il pomeriggio del giorno dopo durante l’ultima recita
all’Auditorium Parco della Musica, in uno dei suoi numeri di magia, la sagoma a for-
ma di scheletro saltò fuori da un cappello a cilindro tra l’ilarità e l’estasi del pubblico.
Jean Baptiste aveva portato con sé sulla scena il ricordo della giornata precedente,
dimostrando che la vita di un’artista si muove sempre “Tra palco e realtà”.
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Ivo Farinaccia
Andrea Boccia /tra palco e realtà, rimane come me uno dei pochi in Italia a vivere con passione
l’amore per gli attrezzi e l’amore per l’arte della magia. Rari uomini magici consentiteci di dire come
lo erano Sitta,come lo erano Palmeri, Dalla Baratta e come Caiani per citarne solo alcuni amici
di grande dignità, ma era tutt’altra epoca. NOI lasciamo qualcosa di più che una semplice esecu-
zione, noi lasciamo nel “sangue” di chi incomincia, il benefico influsso di questa regina delle arti
iniziando così ad avventurarsi nei meandri del mistero, del teatro della passione magica,siamo
quasi dottori. Noi lasciamo la nostra impronta su tutto quello che spieghiamo e facciamo, sempre
e comunque un atto incredibile che va aldilà della semplice esecuzione in tutte le cose, queste con-
vinzioni e scelte fanno la differenza. Noi abbiamo firmato la storia qui, ora fatelo voi.
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Dirk Losander
https://www.dropbox.com/s/ok0d2bikculc3nf/3%20words%20of%20wizardry.
mov?dl=0
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Enrico Pilotti
Un fuoco,
una passione che ti prende dentro,
sin da quando sei bambino.
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Alberto Denis
Fakirismo
Vorrei dedicare alcune parole sulla pirobazia: Ultimamente sono usciti molti articoli
che dichiarano che camminare sui carboni ardenti sia un gioco da ragazzi, niente di
più falso! o meglio, se la camminata sui tizzoni è una farsa, i rischi sono alti! Si tratta
di una questione fisica: I tizzoni ardono a 850 - 900 gradi, ma sono cattivi trasmet-
titori di calore, questo vuol dire che se si sta a contatto con il tizzone per meno di un
secondo con il piede asciutto non si avrà nessuna conseguenza. E’ vero, ma cammi-
nare in quel modo non è facile, come non è facile convincersi di farlo, ci vogliono
periodi di preparazione fisica e mentale per arrivare con successo fino alla fine del
percorso. La magia che ci permette di fare questi prodigi è dentro di noi.
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Gianfranco Preverino
È un vero onore per me che l’amico Andrea Boccia mi abbia chiesto di partecipare
alla stesura di questo libro celebrativo per i dieci anni del suo negozio. Ammetto che
ero un po’ indeciso su cosa usare come contributo, poi ho scelto un’idea che già avevo
incluso nel mio primo libro Il re dei bari e che, nella sua versione originale, appar-
tiene al prestigiatore inglese Val Evans. Oltre a essere una splendida intuizione, il
fatto che sia stata pubblicata molti anni fa soddisfa anche la passione per la ricerca
storica, riguardo la magia, di cui anche Andrea è appassionato.
Mi auguro di poter in tal modo contribuire a festeggiare il traguardo raggiunto da
Andrea e dalla sua attività, augurando lunga vita a Tra palco e realtà!
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
mazzo, che può essere usato come nell’idea originale, cioè solo per l’esibizione di un
gioco a richiesta.
Nella spiegazione che segue, tuttavia, il maneggio sarà descritto come se si mostras-
sero tutti gli effetti uno dopo l’altro.
Effetto
Il prestigiatore chiede agli spettatori di scegliere un gioco a scelta tra: tra carta più
alta, blackjack, sette e mezzo, poker, poker alla texana e bridge. Qualunque sia la
decisione, l’esecutore dimostra di poter vincere al gioco richiesto.
Preparazione
Dalla cima del mazzo, l’ordine delle carte è il seguente:
Maneggio e presentazione
«Si sa che i giochi di carte sono molti e per ognuno di quelli c’è un baro esperto; come
dice il proverbio: “Più boschi giri, più lupi incontri”. Per esempio, di certo tutti cono-
scete il vecchio gioco dell’alzata alla carta più alta, facciamo un esperimento.»
Questa traccia di presentazione spiega come entrare nel tema del “qualsiasi gioco
scelto dallo spettatore”. In realtà, la sfida alla “carta più alta” viene proposta dall’ese-
cutore, ma ciò è indispensabile dato che questa dimostrazione è adatta solo come
introduzione a quello che segue.
Vediamo in dettaglio i vari giochi e le relative procedure.
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Dopo aver mostrato la tua carta, non rimettere sul mazzo quelle sollevate ma trattie-
nile in mano, poi invita lo spettatore a fare la sua alzata: così facendo gli impedisci di
tagliare nello stesso settore dove hai tagliato tu e le sue probabilità di prendere una
carta alta si abbassano notevolmente
Comunque sia, data la possibilità di errore e la scarsa teatralità del gioco, sarebbe
opportuno eseguirlo due o tre volte, perché nella ripetizione l’effetto ci guadagna.
Tuttavia, se il primo tentativo si concludesse con la tua vittoria (e ci sono buone pro-
babilità), potresti fermarti e continuare con un altro gioco d’azzardo, indicato dallo
spettatore.
Se, per sfortuna, dovessi perdere due o tre volte di fila, potresti sempre cavartela
dicendo: «Ecco un vero esperto di taglio alla carta più alta, peccato che non sia con-
siderato un gioco d’azzardo vero e proprio, ora scegli un gioco tra blackjack, poker o
bridge». Non mi è mai successo di doverla usare, ma non si sa mai!
Al termine di questa fase, chiedi agli spettatori quale gioco preferiscono vedere tra
blackjack, sette e mezzo, poker, Texas hold ’em o bridge; in base alla scelta, prosegui
come indicato qui sotto.
BLACKJACK
Nella versione originale, Evans offriva solo la seconda fase dell’effetto qui spiegato.
Ho scoperto che, con un piccolo accorgimento, si può eseguire una seconda distribu-
zione vincente, migliorando molto questo gioco che altrimenti sarebbe troppo sbri-
gativo con una sola.
Taglia portando la Donna di Cuori in fondo al mazzo. “Brucia” la prima carta (7♥)
mostrandola e mettendola in fondo. Ora servi due carte a faccia in alto per quattro
giocatori, posando la seconda spostata verso il basso per quasi metà della sua lun-
ghezza (fig. 1). Il primo e il secondo giocatore avranno 20, il terzo 17 e tu 21. Mentre
mostri i punti, prendi una separazione con il mignolo sinistro sotto le prime due
carte del mazzo.
Raccogli le carte che sono sul tavolo, mettendo le tue su quelle del terzo giocatore,
poi quelle quattro su quelle del secondo e infine il tutto su quelle del primo. Durante
tale procedura, mantieni sporgente verso l’interno la carta superiore di ogni mano
(fig. 2).
Posa quelle otto carte sul mazzo, voltandole a dorso in alto e in modo che le sporgenti
verso l’interno finiscano allineate col mazzo: così facendo le altre quattro diventano
sporgenti verso l’esterno (fig. 3).
Con la mano destra spingi sull’angolo esterno sinistro delle carte sporgenti e falle
ruotare in senso orario, usando il medio sinistro come perno (fig. 4). Appena quelle
carte sono separate dalle altre, mettile sopra il mazzo, sempre mantenendo la se-
parazione, che ora è sotto dieci carte. Taglia alla separazione portando in fondo le
prime dieci carte: per il pubblico saranno le otto appena usate. Sul mazzo ci sono
ora delle carte pronte per una seconda mano. Distribuisci ancora due carte a testa
per quattro giocatori. Per la seconda volta il punto migliore sarà il tuo, ossia un 21
(10♠, A♠). Raccogli nuovamente le carte come spiegato in precedenza (senza prende-
re alcuna separazione stavolta) e posale sul mazzo, quindi estrai quelle che sporgono
rimettendole in cima: l’ordine generale del mazzo è stato ripristinato.
SETTE E MEZZO
Il mazzo di Val Evans permette anche una dimostrazione di sette e mezzo che viene
qui descritta per la prima volta.
Volta il mazzo a faccia in alto e porta la Donna di Picche tra il Cinque di Quadri e
l’Otto di Fiori; taglia le prime sei carte portandole in fondo, poi rimetti il mazzo a
dorso in alto (ora la prima carta è il Tre di Quadri).
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Andrea e Stefania Boccia 10 anni di Tra Palco e Realtà
Distribuisci a faccia in alto una carta a quattro giocatori (tu sei il quarto).
Il primo giocatore ha il Tre di Quadri; chiama una carta ricevendo il Fante di Quadri;
ne chiama un’altra e riceve il Quattro di Picche: sette e mezzo!
Il secondo giocatore ha il Due di Picche; chiama una carta e riceve il Cinque di Cuori:
sette, e si ferma!
Il terzo ha il Quattro di Quadri; chiama una carta e riceve il Cinque di Quadri: ha
“sballato”!
Tu hai il Sette di Fiori; chiami una carta a ricevi la Donna di Picche: sette e mezzo con
due carte, un punto imbattibile! Volendo, all’inizio della dimostrazione e prima di
servire le carte, si potrebbe annunciare che la Donna di Picche è la carta “matta”: la
sua apparizione acquisirebbe più forza.
Se vuoi usare questo mazzo per presentare una sequenza di vari giochi d’azzardo, ti
suggerisco di scegliere tra questa dimostrazione e quella di blackjack: sono troppo
simili tra loro per eseguirle entrambe.
Rimettere a posto le carte è molto semplice: dopo la distribuzione della prima carta ai
giocatori, lascia quelle chiamate spostate verso il basso, come spiegato per la seconda
carta del blackjack (le due chiamate dal primo giocatore devono essere sovrapposte
come si vede in fig. 5). Come spiegato per il blackjack, raccogli le carte dei giocatori,
posale sul mazzo ed estrai quelle sporgenti, mettendole poi sul mazzo. Non ti resta
che rimettere a posto la Donna di Picche per ricostituire l’intera preordinazione.
POKER
Esegui un falso miscuglio e taglia portando il Nove di Picche in fondo. Spiega che i
due punti più belli a vedersi nel poker sono il poker d’Assi e la scala reale massima di
un seme qualsiasi, per esempio Picche (!). Chiedi allo spettatore quale deve essere la
mano vincente: se sceglie il poker d’Assi, distribuisci cinque carte per cinque gioca-
tori e riceverai il poker; se invece è scelta la scala reale, distribuisci cinque carte per
quattro giocatori e riceverai la scala reale di Picche.
Per rimettere il mazzo in ordine usa una sottigliezza di Simon Aronson:2 quando di-
stribuisci le carte per la dimostrazione (qualunque sia stata la scelta dallo spettato-
re), servile per tutti (te compreso) a faccia in basso. Per poi mostrare le carte ricevute
dai giocatori, comincia raccogliendo quelle del primo, volta quel mazzetto a faccia in
alto e distribuisci le cinque carte in fila, da sinistra verso destra (nella fig. 6, si vedono
le carte che riceverebbe il primo giocatore se avessi distribuito per quattro). Fai qual-
che commento sul valore di queste carte.
Raccogli le carte del secondo giocatore, voltale tutte insieme a faccia in alto e poi distri-
buiscile sulle carte del primo (fig. 7). Così facendo, le carte del primo giocatore vengono
nascoste da quelle del secondo, permettendoti di commentare quella mano. Ripeti le
stesse azioni con le mani rimanenti, mostrando infine il punto richiesto (fig. 8).
Mediante il procedimento spiegato hai rimesso le carte in ordine. Raccogli i mazzetti
prendendo quello all’estrema destra, posalo su quello alla sua sinistra e prosegui così
fino a ricomporre il tutto. Gira queste carte a dorso in alto e posale sul resto del mazzo.
Esegui un falso miscuglio mentre annunci una mano a cinque giocatori, quindi di-
stribuisci a faccia in alto due carte per giocatore: riceverai una coppia d’Assi. “Bru-
cia” la prima carta, poi servi le tre del “flop”, tra le quali ci sarà un terzo Asso. “Bru-
cia” un’altra carta e gira la carta per il “turn” mostrando il quarto Asso: hai ottenu-
to un poker d’Assi! Anche se ininfluente, “brucia” una terza carta e gira quella del
“river”. Quando distribuisci le due carte per ogni giocatore, servile a faccia in alto
mettendo la seconda sporgente verso il basso, come spiegato nel paragrafo dedicato
al blackjack. Alla fine del gioco la situazione sarà quella della fig. 9.
La ricomposizione del mazzo dopo una mano di Texas Hold ’em è la più laboriosa di
tutte. Volendo usare questo mazzo per una routine con una serie di giochi in sequen-
za, sarebbe opportuno evitare questa dimostrazione; in ogni caso, quella che segue è
la procedura adatta a ripristinare l’ordine delle carte.
Prendi le cinque carte comuni e mettile a dorso in alto sul mazzo, poi raccogli le
carte dei giocatori, come descritto nel paragrafo sul blackjack, ed estrai le sporgenti
rimettendole in cima.
Gira il mazzo a faccia in alto ed esegui un ventaglio con le carte. Lo scopo è quello di
prendere le carte “bruciate” e rimetterle a posto. Questo viene fatto osservando le car-
te e inserendole nelle loro posizioni originali: il Dieci di Picche va posto sopra l’Asso
di Cuori, il Sette di Quadri sopra il Nove di Cuori, il Dieci di Cuori sopra l’Asso di Qua-
dri (fig. 10). Non ti resta che rimettere l’Asso di Picche tra l’Otto ed il Nove di Quadri.
BRIDGE
Taglia portando una qualsiasi carta di Picche in fondo al mazzo. Esegui un falso mi-
scuglio seguito da un falso taglio. Distribuisci tredici carte a quattro giocatori e mo-
stra le tue: ti sei servito un grande slam di Picche.
È ovvio che, dopo la distribuzione di bridge, la routine ha raggiunto la sua logica
conclusione.
WHIST
Procedi come per la dimostrazione di bridge, ossia distribuendo tredici carte a testa
per quattro giocatori: al mazziere arrivano tutte le carte di Picche.
CRIBBAGE
Questo è il gioco che risulta più laborioso. Piega leggermente l’angolo del Re di Fiori
trasformandolo in una carta chiave. Gira il mazzo a faccia in alto, nella posizione per
il miscuglio nel cavo della mano, e trasferisci la prima e l’ultima carta contempora-
neamente, poi getta il resto del mazzo sopra quelle due. Rimetti il mazzo a dorso in
alto: il Quattro di Picche è ora la seconda carta. Mediante un doppio taglio porta l’ul-
tima carta (J♥) sopra il mazzo. Distribuisci per due giocatori, sei carte ciascuno (una
carta per volta). Alla fine della distribuzione taglia il mazzo portando il Re di Fiori in
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fondo (il taglio delle carte dopo la distribuzione è una delle regole del gioco). Volta la
prima carta del mazzo: poiché è il Fante di Fiori il mazziere ottiene due punti.
Scarta dalla tua mano il Sette di Picche e il Dieci di Fiori, per posarli da parte a for-
mare il “crib”. Ora hai in mano i quattro Cinque che, con il Fante di Fiori, sono una
mano vincente.
FAN TAN
Gioco di probabile origine cinese, detto anche “domino”. Possono giocare da due a
otto giocatori, in questa dimostrazione ce ne saranno cinque. Taglia portando il Fan-
te di Picche in fondo al mazzo. Distribuisci una carta per volta a cinque giocatori,
fino a esaurire le carte: il mazziere riceverà: 6♥ – 7♥– 8♥ – 6♣ – 7♣ – 8♣ – 6♦ – 7♦ – 6♠
– 7♠. In base alle regole del gioco queste sono le carte migliori per iniziare a giocare.
RUMMY
Taglia portando l’Otto di Picche sotto il mazzo. Distribuisci quattro mani di sei carte
ciascuna: il mazziere riceverà tutte quelle dal Nove all’Asso di Picche.
RED DOG
La sequenza è la stessa del poker, quando è stato richiesto il poker d’Assi: riceverai
quattro Assi e il Dieci di Quadri, che formano una mano vincente anche a questo
gioco.
Note finali
1) Durante la dimostrazione di sette e mezzo avrai notato che viene usato il mazzo
completo, senza togliere le carte dall’Otto al Dieci, come invece la regola di questo
gioco richiederebbe. Ho evitato appositamente di eliminare quelle carte perché la
dimostrazione non è così “forte” da sacrificare il preordinamento dell’intero mazzo.
Se senti il bisogno di giustificare questa mancata azione (o se qualcuno del pubblico
sollevasse qualche obiezione al riguardo), spiega che togliere quelle carte provoche-
rebbe una caduta di ritmo in ciò che stai facendo e annuncia che se, durante la distri-
buzione, dovesse arrivare una carta di valore tra l’Otto e il Dieci la metterai da parte
come se non contasse, per poi continuare con la successiva. La scusa è accettabile e
consente di eseguire la dimostrazione mantenendo l’ordine totale.
2) Se usi il mazzo per presentare una sequenza di giochi d’azzardo e hai deciso (come
suggerito) di passare dal poker normale direttamente al bridge, qualora lo spettatore
scegliesse la mano con il poker d’Assi comportati come descritto in precedenza. Se
invece ti chiede la scala reale, al termine della distribuzione non mostrare le carte
col metodo descritto per quel gioco (serviva rimettere in ordine la sequenza), ma
fallo nel modo classico, mostrando le carte e lasciandole al loro posto. Prendi le carte
non distribuite, fai un falso miscuglio parlando del grande slam a bridge e continua
a distribuire le carte sui mazzetti sul tavolo, come se considerassi le mani di poker
un inizio della distribuzione di bridge: si vedranno tutte le altre carte di Picche che
raggiungono le cinque della tua scala reale, formando il grande slam. Così facendo,
si accorceranno i tempi e il ritmo della routine sarà migliore.
3) Volendo mostrare solo i primi giochi spiegati (i più importanti) non è necessario
che tutto il mazzo sia in ordine. Basterà avere in cima le venti carte che vanno dalla
Donna di Cuori all’Asso di Picche e fare in modo che nelle altre 32 ci sia una carta di
Picche ogni quattro (per ottenere il grande slam a bridge). Questa nuova preordina-
zione, tuttavia, impedisce di mostrare il taglio alla carta più alta.
4) Probabilmente è superfluo ricordarlo, ma usando questo mazzo per presentare in
sequenza le varie dimostrazioni, tra un gioco e l’altro è indispensabile eseguire un
falso miscuglio seguito da un falso taglio.
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Karl Germain
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Orario d’apertura: 10-13 15:30-19:00
Raggiungibili facilmente con i mezzi tra cui: 23, 116, 286, 870, 98, 34, 46 ,46/, 64, 571, 881, 916, 982.