Macchine A Fluido

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Introduzione alle

Macchine Operatrici
(macchine a fluido)

IV A IPS M.CARRARA
Macchine Operatrici
Nel presente modulo si vogliono fornire cenni circa le principali macchine
operatrici impiegate negli impianti di climatizzazione – pompe, ventilatori e
compressori.

OBIETTIVI
Conoscere le grandezze caratteristiche delle macchine;
Saper individuare il punto di funzionamento di una macchina in
rapporto all’impianto in cui è installata.
saper scegliere la macchina più idonea in rapporto all’impianto
mediante l’uso di grafici e tabelle.
saper calcolare le grandezze fondamentali caratterizzanti il
funzionamento e l’impiego delle macchine.
CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE A FLUIDO

Si può definire macchina, in senso lato, un qualsiasi convertitore di energia


cioè, in generale, una scatola chiusa in cui entra e da cui esce solo
energia; in particolare una macchina è un complesso meccanico di organi
fissi e mobili che si scambiano reciprocamente delle forze. Nella fattispecie..

MACCHINA A FLUIDO: è una macchina


in cui la trasformazione dell’energia
avviene principalmente per mezzo di
forze applicate a, o fornite da, un
fluido comprimibile (gas, vapore) o
incomprimibile (liquido).
CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE A FLUIDO
In base alla direzione di trasferimento dell’energia tra fluido e macchina

OPERATRICE MOTRICE
La macchina cede Il fluido cede energia
energia al fluido alla macchina

In base al tipo di fluido trattato

IDRAULICA TERMICA
Il fluido è incomprimibile Il fluido è comprimibile
(ρ costante) (ρ non costante)

In base al modo di lavorare del fluido


VOLUMETRICA DINAMICA
Il trasferimento di Il trasferimento di
energia avviene energia avviene
attraverso la pressione attraverso la variazione
statica applicata a della quantità di moto
pareti mobili del fluido
CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE A FLUIDO
In questa sede si presterà particolare attenzione alla prima classificazione..

Le macchine sono quindi definite Macchine a Fluido in quanto dotate di


organi capaci di scambiare lavoro fra il fluido e gli organi mobili della
macchina. Nella turbina il lavoro transita dal fluido verso gli organi mobili
della macchina mentre nella pompa tale scambio è invertito

TURBINA POMPA
Macchina a Fluido Motrice Macchina a Fluido Operatrice
CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE A FLUIDO

M. C. I.
MOTRICI T. Vapore
L>0 T. Gas
T. Idrauliche
T. Eoliche

MACCHINE
A FLUIDO
Pompe
OPERATRICI Compressori
L<0 Ventilatori
Eliche
CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE A FLUIDO
M. C. I.
MOTRICI T. Vapore
T. Gas
L>0 T. Idrauliche
T. Eoliche
CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE A FLUIDO
M. C. I.
MOTRICI T. Vapore
T. Gas
L>0 T. Idrauliche
T. Eoliche
CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE A FLUIDO
M. C. I.
MOTRICI T. Vapore
T. Gas
L>0 T. Idrauliche
T. Eoliche
CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE A FLUIDO
M. C. I.
MOTRICI T. Vapore
T. Gas
L>0 T. Idrauliche
T. Eoliche
POMPE: Generalità e classificazione
Le pompe sono macchine che servono a trasportare i liquidi.

Sono macchine operatrici che per funzionare devono essere collegate a


macchine motrici, per esempio a motori elettrici, motori a combustione
interna, turbine, etc.

Le pompe constano di una parte fissa (carcassa) e di una parte mobile,


che trasmette al liquido l'energia necessaria a muoversi.

In base al diverso modo di operare la trasmissione di energia al liquido, le


pompe si suddividono in:

- pompe cinetiche, in cui la parte mobile ruota trasferendo al liquido


energia cinetica che, solo successivamente si trasforma in energia di
pressione.

- pompe volumetriche, in cui il liquido viene spinto dall'organo in


movimento che fa tenuta con la carcassa.
POMPE: Generalità e classificazione
Nelle pompe volumetriche l'energia meccanica di spinta viene trasferita al
liquido aumentandone direttamente la pressione.

Alla classe delle pompe cinetiche appartengono le pompe centrifughe


(oggetto della lezione odierna).

Alla classe delle pompe volumetriche appartengono le pompe alternative


e le pompe rotative.

Le pompe centrifughe sfruttano la forza centrifuga per generare un aumento


di pressione per mettere in moto un liquido.

Le pompe alternative usano pistoni, stantuffi, diaframmi per spostare un


dato volume di liquido durante una corsa.

Le pompe rotative usano ingranaggi, viti, camme, etc. per generare


spostamenti meccanici del fluido.
POMPE: Generalità e classificazione
I primi impianti termici sono stati realizzati con circolazione naturale
dell’acqua ma non appena l’elettromecccanica ha messo a disposizione
degli impianti le pompe centrifughe il sistema adottato è stato quello a
circolazione forzata. I motivi sono molteplici:

aumentando le velocità si possono adottare diametri minori delle


tubazioni e quindi realizzare una riduzione in termini di costi di materiale,
montaggio e perdite di calore.

riduzione del contenuto d’acqua dell’impianto

distribuzione dell’acqua e quindi del calore più uniforme.

I (pochi) svantaggi sono riassumibili in:

consumo di energia elettrica comunque compensato dal costo iniziale


dell’impianto contentuto

dipendenza dalla funzionalità della pompa


Esempio Applicativo
POMPE: Generalità e classificazione

In breve…

POMPE

pompe cinetiche pompe volumetriche

pompe pompe alternative


centrifughe pompe ad ingranaggi
POMPE CENTRIFUGHE o TURBOPOMPE

Caratteristiche costruttive delle pompe centrifughe a flusso radiale

La Figura successiva mostra le parti essenziali di cui è costituita una pompa


centrifuga a flusso radiale, esse sono:
- bocca di aspirazione (bocca aspirante) dalla quale entra il liquido da
pompare.
- la bocca di mandata (bocca premente) dalla quale esce il liquido in
pressione.
- la girante;
- la carcassa;
- l’albero motore o albero della pompa, che porta ad un estremo la girante
e all'altro il giunto di collegamento col motore.
POMPE CENTRIFUGHE o TURBOPOMPE

Caratteristiche costruttive delle pompe centrifughe a flusso radiale

- bocca di aspirazione
- la bocca di mandata
- la girante;
- la carcassa;
- l’albero motore o albero
della pompa
POMPE CENTRIFUGHE o TURBOPOMPE
DESCRIZIONE

Sono costituite da un organo mobile, la GIRANTE, che possiede moto rotatorio


ad elevato numero di giri e da organi fissi: CASSA A SPIRALE (VOLUTA), TENUTE,
CUSCINETTI.
POMPE CENTRIFUGHE o TURBOPOMPE

Modello 3D
POMPE CENTRIFUGHE o TURBOPOMPE
Moto del liquido all’interno di una pompa centrifuga
Nelle pompe centrifughe a flusso radiale, l'entrata e l'uscita del liquido sono
ortogonali tra loro.

Come meglio mostra la Figura il liquido giunge alla parte centrale della girante
attraverso il condotto A e scivola sulla paletta della girante stessa seguendone il
profilo.

La girante imprime al liquido un percorso a


spirale risultante da un moto rettilineo e da un
moto rotatorio.

Il moto rettilineo è trasmesso al liquido dalla


forza centrifuga che lo spinge dal centro alla
periferia facendolo scivolare lungo la pala.

Il moto rotatorio viene comunicato al liquido


dall'essere costretto a ruotare con la girante. Il
liquido infine esce dal condotto B
POMPE CENTRIFUGHE o TURBOPOMPE

La girante è costituita da un disco su cui sono ricavate delle pale che


formano dei condotti divergenti ed è calettata su un albero sorretto da
cuscinetti.
Grandezze caratteristiche di una pompa centrifuga

Prevalenza della pompa

L’energia trasferita da una pompa ad un kgf di


liquido prende il nome di prevalenza.

La prevalenza si indica con la lettera H, (viene


dall’inglese Head che significa appunto
prevalenza).

Poiché la prevalenza H è l’energia incorporata


da 1 Kgf di liquido essa si esprimerà in metri di
colonna di liquido o m.c.l.
Interpretazione della prevalenza…

Un altro modo più intuitivo di considerare la


prevalenza e di pensarla come il lavoro che
bisogna fornire ad un kg di liquido per elevarlo
di H metri.

Di seguito si riporta graficamente questa


interpretazione facilmente visualizzabile:
Visualizzazione Prevalenza

L’energia per unità di peso trasferita dalla


pompa al liquido, detta prevalenza,
rappresenta il lavoro necessario a sollevare il
liquido di un’altezza H dall’aspirazione della
pompa H= prevalenza della
pompa
Mandata della pompa

Aspirazione della pompa


Grandezze caratteristiche di una pompa centrifuga

Prevalenza della pompa


La legge di Bernoulli chiede che in condizioni
stazionarie in un sistema isolato l’energia totale di in
liquido rimanga costante, ossia che la somma
dell’altezza geodetica, cinetica e piezometrica sia
costante.
Ora se il liquido passa attraverso una pompa,
ovviamente la sua energia totale aumenta. Per
tenerne conto di questo è sufficiente modificare la
legge di Bernoulli tenendo conto dell’energia per
unità di peso fornita al liquido.
Grandezze caratteristiche di una pompa centrifuga
La legge di Bernoulli per liquidi ideali afferma che:

v12
P1 P2 v22
h1 + + = h2 + +
γ 2g γ 2g

La modifica da apportare è semplice se si fa la seguente


considerazione: trascurando per ora le perdite di carico, possiamo dire
che a valle della pompa, l’energia totale sarà data da quella che
aveva a monte della pompa più l’energia H fornita dalla pompa.
Cioè: En. Ceduta dalla pompa

En. Entrante P1 v12 P2 v22 En. Uscente


h1 + + + H = h2 + + (1)
γ 2g γ 2g
L’espressione che fornisce H
Dall’equazione (1), si può ricavare l’espressione
matematica che fornisce H, semplicemente isolando
H. Si ha:
P2 v22 P1 v12
H = h2 + + − h1 − − (2)
γ 2g γ 2g

La (2) viene riorganizzata in una forma che fornisce


più informazioni utili. Si ha:

P2 − P1 v22 − v12
H = h2 − h1 + + (3)
γ 2g
Interpretazione dell’equazione (3)
L’equazione (3) fornisce H in funzione di differenze di altezze, e ci
dice che l’energia fornita dalla pompa viene immagazzinata in
parte sottoforma di altezza geodetica (energia potenziale )

h2 − h1
In parte come altezza piezometrica, cioè come energia di
pressione
P2 − P1
γ
Ed in parte come altezza cinetica cioè energia cinetica:

v22 − v12
2g
Dalla considerazione precedente si trae la
conclusione, che l’energia ricevuta dal liquido, viene
impiegata nel caso più generale per:
• sollevare il liquido
• imprimergli una maggior pressione
• aumentarne la velocità
1,8

2,2
1,6

2,4
1,4
2,6

P2 − P1
Hm =
γ 0,6
3,4

3,6
0, 4
1,8

2,2

3,8
0,2
1,6

2, 4

1,4
2,6

3, 4
0, 6
3, 6
0,4

3,8
0,2
Esempio applicativo
Calcolare la prevalenza di una pompa utilizzata per un
impianto di sollevamento di alcool amilico (γ=8007N/m3) da un
serbatoio a pressione atmosferica, ad un altro sotto pressione,
sapendo che nell’impianto ci sono, una valvola di
intercettazione, e una valvola di ritegno, che insieme alla
tubatura, globalmente danno luogo alle perdite di carico
indicate. Le sezioni di aspirazione e di mandata della pompa
sono uguali (v1=v2).
Si riporta di seguito lo schema dell’impianto
γ=8007N/m3

27 m

11 m
Una breve considerazione …
L’energia fornita dalla pompa solleva il liquido aumentando sia
la sua altezza geodetica sia la sua energia di pressione.
Poichè la sezione è costante l’altezza cinetica invece rimane
costante cosicché:
v22 − v12
=0
2g
2g
Fatta questa premessa, la prevalenza H può essere calcolata
tramite la seguente formula, dopo aver reperito tutti i dati dallo
schema dell’impianto:

P2 − P1 v22 − v12
H = h2 − h1 + + + Σy (4)
γ 2g
Risoluzione
I dati reperiti dallo schema sono i seguenti:
h1=11 m.c.l.
h2=27 m.c.l.
P1=101 kPa
P2= 350kPa
Σy=7 m.c.l.
Sostituendo nella (4) che fornisce la prevalenza H si
ha:
P2 − P1 v22 − v12 (350 − 101)kPa
H = h2 − h1 + + + Σy = (27 − 11)m.c.l + + 0 + 7m.c.l. = 54m.c.l. (4)
γ 2g 8, 007kN / m3
Curve di grandezze
caratteristiche di
pompe centrifughe
centrifugh
Definiamo il concetto di rendimento..

Che cos’è per voi il rendimento?


Definiamo il concetto di rendimento..
Il rendimento è definito come rapporto tra la potenza utile e la
potenza assorbita, cioè ..

Pu
η = 
Pa

Il rendimento in oggetto è il rendimento totale della pompa e


ovviamente è sempre inferiore a 1!
Il rendimento totale è uguale al prodotto di tre rendimenti:
- il rendimento idraulico, ηi
- il rendimento volumetrico, ηv
- il rendimento meccanico, ηm
cioè:
η = ηi ⋅ ηv ⋅ ηm

Questi rendimenti sono in relazione alle perdite idrauliche, volumetriche e


meccaniche all'interno della pompa.

Le perdite idrauliche sono in relazione alle resistenze continue o localizzate


che il liquido incontra nell'attraversare la pompa.
Le perdite volumetriche sono quelle per fuga di liquido attraverso le tenute o
per circolazione tra mandata e aspirazione o per formazione di gas e vapori che
diminuiscono lo spazio teoricamente disponibile per il liquido diminuendo la
portata teorica.
Le perdite meccaniche sono dovute agli attriti meccanici tra le parti fisse e le
parti mobile della pompa.
La cavitazione nelle
pompe
Il fenomeno della cavitazione

La cavitazione consiste in una rapida vaporizzazione, localizzata in


una zona della corrente a bassa pressione assoluta, seguita da una
rapida ricondensazione.

si manifesta con la formazione di piccole bolle di vapore, il cui collasso


istantaneo genera microgetti ad altissima pressione, che possono
provocare danni anche gravi alla tubazione o alla girante della
macchina idraulica.
Il fenomeno della cavitazione
Problemi conseguenti

Il collasso delle bolle da cavitazione può danneggiare


pressoché qualunque materiale scavandovi dei fori; se
l’implosione avviene in prossimità di una parete solida, essa
viene colpita da un microgetto liquido che erode il materiale
costituente la parete formando piccole cavità (pits erosivi).
NPSH
Un parametro quasi universalmente accettato per definire la tendenza
alla cavitazione di pompa, è rappresentato dall’altezza minima di
aspirazione NPSH (dall’inglese Net Pressure Suction Head).

Si distinguono:

- NPSH disponibile

- NPSH richiesto

L’ NPSH disponibile è legato alle perdite di carico della tubazione (fino alla
bocca di aspirazione).

L’ NPSH richiesto alle perdite di carico all’interno della pompa.


L’andamento del parametro NPSH, R è rappresentato in figura
insieme alle curve caratteristiche della pompa. Esso viene ricavato con
una procedura sperimentale.
NPSH disponibile

L'NPSH disponibile per una pompa è definito dalla seguente espressione:

PA - π
NPSHD = 
γ

dove:

PA = la pressione di ingresso alla flangia di aspirazione della pompa

π = tensione di vapore del liquido pompato alla temperatura che esso ha


alla flangia di aspirazione della pompa

γ = peso specifico del liquido pompato del liquido pompato alla


temperatura che esso ha alla flangia di aspirazione della pompa.
IL CONCETTO DI TENSIONE DI VAPORE

Il processo di evaporazione in un contenitore chiuso procede fino al

raggiungimento di un equilibrio tra le molecole che escono dalla fase

liquida e quelle che ritornano alla fase liquida stessa.

A questo punto il vapore è detto saturo e la sua pressione si dice

pressione (o tensione) di vapore saturo.


NPSH richiesto

Il liquido, attraversando la flangia di aspirazione e seguendo il suo


cammino all’interno della pompa per arrivare all’ingresso della
girante avrà una ulteriore una diminuzione di pressione.

All’ingresso della girante il liquido avrà la pressione minima.

La pompa per non cavitare richiede un certo margine di pressione


sopra la tensione di vapore del liquido.

Questo margine, teoricamente uguale alla caduta di pressione


all’interno della pompa è rappresentato dall’NPSH richiesto (NPSHR).

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