Liszt, Nuages Gris, Analysis

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Liszt,

Nuages Gris
Antonio Grande, Conservatorio di Como

Nuages Gris - un brano della tarda produzione di Liszt, datato 1881 - può essere letto a partire dalla
proprietà generativa della triade aumentata, sebbene la sua effettiva presenza si riscontri solo a
partire dalla seconda sezione. Muovendo per passi di semitono dalla triade sol♭/si♭/re – che sembra
emergere a medio livello nelle prime battute - si creano le due istanze di triade minore (per
l’esattezza Sol e Mi♭) che troviamo nelle bb. 2 e 9 (Fig. 1). A batt. 2 il do# insieme con la triade di Sol
min. forma il set 4-18, lo stesso che troviamo a batt. 10 quando il la nel basso si aggiunge alla triade
di Mi♭ min.
Nella 2a sezione, che inizia a bb. 11, troviamo i sets 4-19 e 4-24 (Fig. 2): insieme con il 4-18 formano
i soli tre sets di 4 note presenti nel brano. In particolare 4-24 è un sub-set della scala simmetrica a
toni interi (WT), mentre gli altri due sono delle sue ‘scordature’ di uno o due scarti semitonali.


Fig. 1 – Nuages Gris, Sez. 1, bb. 1 – 10 con le triadi minori di g e e♭, e il set 4.18

Possiamo cogliere meglio queste relazioni con lo schema di Fig. 3 che raffigura lo spazio delle
condotte lineari tra oggetti di 4 suoni. I sets 4-24 e 4-19, come si può vedere, sono connessi tramite
un solo segmento (il che vuol dire 1 solo semitono di differenza), e ciò accade anche tra i sets 4-19
e 4-18, mentre da 4-24 a 4-18 il percorso implica due steps.


Fig. 2- Liszt, Nuages Gris, bb. 11 – 20, con l’indicazione del set presente in ciascuna misura


Questa 2a Sezione è interamente basata sulla sonorità dell’accordo aumentato affidato alla mano
destra. Un seguito di queste triadi, in un moto cromatico discendente, si articola lungo un percorso
di 3M (al canto: da re a si♭), che è a sua volta un intervallo strutturale in quanto componente che
caratterizza anche il set 4-241.


Fig. 3 - Frammento di spazio delle condotte lineari tra pitch-classes di 4 suoni, contenente 4-18, 4-18 e 4-24 (evidenziati)

Una 3a Sezione (bb. 21 – 32), che può intendersi come una Ripresa della Sez. 1, mette
progressivamente in evidenza le 3e si♭/re (batt. 22), si♭/sol (tra le bb. 25 e 28 al canto) e la 5a sol/re
(batt. 30), si coglie ancora una volta, in profondità, la triade di Solm. Si può vedere la Fig. 4.


1 Il vettore intervallare di 4-24, <020301>, mostra che la 3M è l’intervallo più significativo, con 3 occorrenze.

Fig. 4 – Nuages Gris, 3a Sezione, bb. 21 - 32

Infine nella 4a e ultima parte (da batt. 33), ritorna la 2a sezione, questa volta concentrata alla mano
sinistra, mentre la destra si muove lungo tre segmenti cromatici di 4 semitoni (una 3a Magg.). Il
risultato di questa texture è un seguito di istanze di sets di 4 suoni che abbiamo già incontrato, 4-
18, 4-19 e 4-24 (quest’ultimo più decisamente prolungato alla fine del brano), tutti organizzati
intorno al tetracordo primitivo 4-24, da cui si discostano per minime inflessioni semitonali.
Possiamo riassumere, con il grafico di Fig. 6, la logica dei materiali utilizzati nel brano: due sub-sets
della collezione esatonale (3-12 e 4-24) dentro la cornice, sono “perturbati” da minime inflessioni
semitonali producendo altre collezioni: sul lato dei tricordi abbiamo le due versioni del set 3-11,
ossia la triade maggiore (a uno step di distanza) e minore (a due steps di distanza); mentre, sul lato
dei tetracordi, risultano i set 4-19 (a uno step di distanza) e 4-18 (a due steps di distanza). La tipologia
dei materiali usati è estremamente ridotta e tutti sono assai vicini nello spazio delle condotte lineari.
Non è il semplice dispositivo dell’inflessione in sé a diventare cruciale per cogliere la tecnica
compositiva di Liszt, ma anche la scelta che esso presuppone. Ad essere perturbata non è un tema
(fatto di note) ma una struttura simmetrica (o un suo subset che la evoca) che di volta in volta perde
la sua ‘perfezione’ per diventare una forma quasi simmetrica. È come se la prima, nella sua
perfezione, contenesse una forma di instabilità capace di infonderle un’energia trasformativa per
ricostruirsi come struttura meno perfetta.


Fig. 5 – Nuages Gris, Sez. 4, bb. 33 - 48


Fig. 6 – Schema delle relazioni fra i sets presenti in Liszt, Nuages gris.

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