Ubuntu - Partizionamento Manuale

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Ubuntu con partizionamento manuale


lunedì 22 marzo 2010

Disporre di una partizione DATI è molto importante per non perdere i file
personali, nel caso dovessimo reinstallare il Sistema Operativo. Con l'editore
grafico di partizioni Gparted (software libero e gratuito), vedremo come
partizionare il disco rigido per ospitare Ubuntu, una partizione Dati ed una
partizione /home per preservare la configurazione...

Linux per tutti - Ubuntu facile - Manuale


Capitolo 4 – Installare e disinstallare Ubuntu
Paragrafo "e": Ubuntu con partizionamento manuale

Questo articolo contiene 11 Video Guide del Prof. Ing. Antonio Cantaro

ATTENZIONE: le operazioni con le partizioni sono molto delicate e potrebbero portare, in caso di errori od
inconvenienti, alla perdita di tutti i contenuti dell’hard disk o di qualche partizione. Pertanto, qualora il disco rigido non
fosse vuoto, prima di effettuare qualsiasi operazione sulle partizioni, si invita, caldamente, a fare una copia di backup
(copia di sicurezza), magari in CD o DVD, dei file importanti e/o di interesse (lavori, musica, filmati, documenti, ecc..).
Avere una copia di sicurezza è sempre buona cosa, anche se non state manipolando le partizioni. Pensate ad un virus
o ad una rottura del disco. Un sistema operativo si può sempre reinstallare, il filmato del matrimonio andrebbe, invece,
definitivamente perduto. Tanta gente ha pianto per non avere effettuato delle copie di sicurezza dei propri file (anni di
lavoro perduti)...

Prima di procedere è necessario che abbiate già assimilato i contenuti del paragrafo:

d – Partizioni - Come partizionare il disco rigido - Gparted

PROCURARSI Gparted: per avere il DVD con Gparted in Italiano basta scaricare l'immagine ISO di una delle
mie Ubuntu Plus Remix e masterizzarla. Il CD Ufficiale di Ubuntu contiene Gparted in inglese.

Negli esempi che seguono si farà riferimento ad un disco fisso di 100 Gb. Avendo un disco di maggiore (o minore)
capacità, basterà assegnare il maggiore (o minore) spazio disponibile alla partizione Dati.

Ubuntu installato da solo col partizionamento manuale

Installare Ubuntu in una partizione dedicata significa avere la massima


velocità e la presenza tutte le funzionalità del sistema operativo. Avevamo già
visto come installare Ubuntu con partizionamento automatico, ma se
scegliamo di installare Ubuntu con partizionamento manuale, possiamo
creare altre partizioni, indipendenti, che ci consentiranno di avere enormi
vantaggi:

Partizione DATI - Garantisce la conservazione dei nostri file personali


(documenti, musica, filmati, lavori, ecc..), anche nel caso in cui dovessimo
reinstallare il sistema operativo o installare una successiva versione di

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Ubuntu.

Partizione /home - Garantisce la conservazione delle nostre configurazioni del software installato (ad esempio i
componenti aggiuntivi di Firefox, i segnalibri, le impostazioni grafiche di Ubuntu, ecc...), anche nel caso in cui
dovessimo reinstallare il sistema operativo o installare una successiva versione di Ubuntu.

Preparativi e consigli
Dopo avere letto i precedenti capitoli, dovreste avere il CD-DVD di Ubuntu già masterizzato e
perfettamente funzionante. Per prima cosa lanciate Ubuntu, nel vostro computer, in Modalità
live per escludere problemi di driver. Onde evitare malfunzionamenti e complicazioni, conviene
sempre installare Ubuntu nell’Hard Disk Principale. Sconsiglio l’installazione su Hard Disk
Secondari e, specialmente, su Hard Disk Esterni che invece potranno ospitare, senza problemi,
i nostri file personali (film, foto, musica, documenti, archivi, ecc..). Se avete un Disco Rigido
nuovo o vuoto, allora potete iniziare senza problemi col partizionamento. Se, invece, avete un
Hard Disk che volete riutilizzare per intero ma che contenete dei dati di vostro interesse, allora,
prima di eliminare tutte le partizioni esistenti, dovete effettuate il preventivo Backup (copia di
sicurezza) del vostri file importanti (film, foto, musica, documenti, archivi, ecc..). Suggerisco di
utilizzate un Hard Disk Esterno o dei supporti ottici (CD–DVD). Utilizzate una pen-drive
(chiavetta), solo per una copia temporanea da riversare, successivamente nella partizione DATI.

Per prima cosa dovete lanciare Ubuntu in modalità live ed accedere a Gparted. Ripropongo, per comodità, un
piccolo stralcio del paragrafo: d – Partizioni - Come partizionare il disco rigido - Gparted

Avviare Gparted dal CD di Ubuntu - La videoguida che segue ci mostra come lanciare Gparted dal
CD-DVD di Ubuntu. Se usiamo il CD ufficiale di Ubuntu avremo Gparted in inglese, se invece, usiamo il DVD di una
delle mie versioni Ubuntu Plus Remix, avremo l'editore di partizioni completamente in italiano:

Avviare l'Editor di partizioni - Gparted Video guida

Eliminare le partizioni e ripulire il disco - Se avete un Disco contenente partizioni che non interessano
e volete ripulirlo completamente, la videoguida che segue vi mostrerà come fare. Se nel disco fossero presenti dei fili
di vostro interesse, fate prima una copia di sicurezza come indicato al precedente punto Preparativi e consigli.

Eliminare le Partizioni dal disco rigido Video guida

Decidere il tipo e la grandezza delle partizioni

Scelta del tipo di partizioni - Prima di procedere al partizionamento, bisogna decidere la grandezza ed il
tipo di partizioni da creare. Come già detto nel paragafo d – Partizioni - Come partizionare il disco rigido - Gparted è
conveniente utilizzare Partizioni Primarie solo per i sistemi operativi, ricorrendo alle partizioni logiche per i DATI,
Swap, /home, ecc... Per la scelta del Filesystem, consiglio:

>> Per Ubuntu 9.04, 9.10, 10.04 consiglio il Filesystem Ext4 (il più recente,
inutile scegliere Filesistem più dtatati), per Ubuntu 8.10 bisogna scegliere Ext3 o
inferiori.

>> Per la partizione DATI consiglio il Filesystem ntfs in quanto utilizzabile


anche nel caso di eventuale futura installazione di sistemi Windows (escluso

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Windows 98 e precedenti). Ovviamente se scegliano un Filesystem del tipo Ext


(2, 3, 4) lo stesso andrebbe bene per Ubuntu ma non verrebbe riconosciuto da
eventuali futuri sistemi Windows che volessimo installare.

>> Per la partizione di Swap non possiamo che scegliere il Filesystem Linux-swap.

>> Per l'eventuale partizione /home vale quanto detto per Ubuntu, ossia Filesystem Ext4 (consigliabile) o inferiori.

Scelta della grandezza della partizione da destinare ad Ubuntu

Di seguito fornisco alcune indicazioni per scegliere la grandezza della partizione che ospiterà Ubuntu.

>> Dimensione minima consigliata 10 Gb - Da scegliere nel caso di Hard Disk di piccola dimensione e sempre che
non s'intenda installare numerosi e/o grossi programmi. Eccezionalmente possiamo anche scegliere 8 Gb, ma
saremmo molto limitati nell'installazione di nuovo software.

>> Dimensione massima consigliata 30 Gb - Normalmente non serve andare oltre la dimensione indicata, tranne
che si preveda l'installazione di programmi eccezionalmente pesanti e fuori dall'ordinario, quali videogiochi enormi,
ecc...

>> Dimensione standard consigliata 15 - 25 Gb - Si tratta di dimensioni normali. La scelta della grandezza da
adottare dipenderà dalla mole e dalla quantità di programmi che intendiamo installare e dalla grandezza del disco
rigido. Se vogliamo utilizzare Remastersys per creare il DVD del nostro Ubuntu personalizzato, allora è bene non
scendere sotto i 25 Gb. Per maggiori notizie su Remastersys si rimanda alla parte bassa della pagina: Riformattare
no grazie-Immagine sistema.

Ovviamente i criteri esposti, per il dimensionamento, sono validi in presenza della Partizione DATI che conterrà i
nostri file personali, che quindi non sovraccaricheranno la partizione dedicata al sistema operativo.

Scelta della grandezza della partizione di Swap

Premetto che la RAM è la memoria del computer. Ossia il luogo in cui vengono immagazzinati i dati durante il
funzionamento del computer. Se spegniamo il computer perdiamo il contenuto della RAM. La partizione di Swap serve
quale memoria virtuale di Ubuntu. In pratica se abbiamo una RAM piccola, il sistema operativo userà la partizione di
Swap come se fosse un'estensione della RAM. Ovviamente i tempi d'accesso alla partizione di Swap (lettura scrittura)
sono notevolmente superiori rispetto ai tempi d'accesso alla RAM, con conseguente rallentamento del sistema.
Pertanto la grandezza della partizione di Swap (Linux-Swap) dipenderà dalla RAM del nostro computer. Fornisco
alcune indicazioni per la grandezza di questa partizione.

>> Computer con RAM fino a 512 Mb - Creare una partizione di Swap che abbia una grandezza doppia rispetto
alla RAM. Ad esempio per 256 Mb di RAM creare una Swap di circa a 500 Mb. Per RAM di 512 Mb, creare una
Swap di circa 1 Gb.

>> Computer con RAM pari a 1 Gb - Risulta evidente che, per il funzionamento di Ubuntu, tanto più grande è la
RAM tanto meno serve la partizione di Swap. Quindi, per RAM di 1 Gb, basta una Swap di 1 Gb.

>> Computer con RAM di 2 Gb o maggiore - Possiamo lasciare 1 Gb di Swap, anche, per RAM di 2 o 4 Gb.
Addirittura per RAM di 4 Gb, potremmo fare a meno della partizione di Swap. Però, se intendiamo utilizzare la
funzione di Ibernazione (spegnere il computer ed alla riaccensione ritrovarlo con tutte le applicazioni ed i documenti
aperti, nelle stesse condizioni in cui si trovavano al momento dell'ibernazione), allora dobbiamo avere una partizione di
Swap almeno uguale (o poco più grande) della grandezza della RAM. Questo in quanto Ubuntu salverà nella partizione
di Swap quanto contenuto nella RAM al momento dell'ibernazione. Ad esempio, se abbiamo una RAM di 2 Gb,
possiamo creare una Swap di 1 Gb, ma se vogliamo utilizzare la funzione di ibernazione, allora dobbiamo creare una
Swap di 2 Gb o poco più. Se abbiamo una RAM di 4 Gb possiamo fare a meno della Swap o la crereemo non più
grande di 1 Gb, ma se vogliamo utilizzare la funzione di ibernazione, allora dobbiamo creare una Swap di 4 Gb o
poco più.

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Grandezza della partizione DATI

La scelta della grandezza della partizione DATI, non presenta nessun problema, infatti ad essa daremo tutto lo spazio
libero disponibile dopo la creazione della altre partizioni (Ubuntu, Swap ed eventuale /home). In generale sarà la
partizione più grande (compatibilmente con la grandezza del nostro disco).

Scelta della grandezza della eventuale partizione /home

Come già detto, la partizione /home permette la conservazione delle configurazioni, da noi scelte, per il software
installato (ad esempio i componenti aggiuntivi di Firefox, i segnalibri, le impostazioni grafiche di Ubuntu, ecc...), anche
nel caso in cui dovessimo reinstallare il sistema operativo o installare una successiva versione di Ubuntu.
Personalmente preferisco fare a meno di questa partizione, potendo ottenere risultati simili, semplicemente copiando
alcune cartelle nascoste contenute nella cartella Home ed utilizzandole successivamente (qualche volta scriverò una
guida in proposito). Peraltro, nel caso volessimo realizzare l'immagine del sistema (Remastersys da Ubuntu o Macrium
Reflect da Windows), la partizione /home ci complicherebbe le cose. Ma se proprio vogliamo creare una partizione
/home, allora dovremmo dare ad essa una dimensione di circa 4 - 6 Gb. Tale grandezza è più che sufficiente in
presenza della partizione DATI. Infatti la /home, oltre alle configurazioni, potrebbe contenete, provvisoriamente,
qualche nostro file personale (download, documenti, ecc..) che, successivamente, andremmo a trasferire nella
partizione DATI. Se invece non volessimo creare la partizione DATI, allora potremmo dare alla /home tutto lo spazio
libero disponibile dopo la creazione della altre partizioni (Ubuntu e Swap). In questo secondo caso la partizione /home,
oltre a contenere le configurazioni, sarebbe destinata a contenere anche tutti i nostri file personali. In pratica
prenderebbe, anche, il posto della partizione DATI.

Partizionare il Disco Rigido

Reinstallazione di Ubuntu - Se abbiamo già Ubuntu installato e stiamo procedendo ad una reinstallazione
dello stesso (problemi, nuova versione, ecc..), allora non ci serve partizionare il disco in quanto le partizioni sono già
esistenti, quindi possiamo passare al successivo punto Installare Ubuntu.

Partizionare il disco vuoto (Ubuntu-DATI-SWAP) - Se


partiamo da un disco nuovo o svuotato di ogni contenuto, basterà creare una
Partizione Primaria per ospitare Ubuntu. Nel lo spazio residuo, consiglio
di creare una partizione Estesa all'interno della quale creare due Partizioni
Logiche, una denominata DATI (filesystem ntfs) e l'altra di Swap. Per la
partizione DATI si consiglia il filesystem ntfs in quanto utilizzabile sia da
Ubuntu, quanto dai sistemi operativi Windows. Infatti, pur se stiamo
installando Ubuntu da solo, nel caso di eventuale futura installazione di un
sistema operativo Windows, la partizione DATI sarebbe perfettamente
utilizzabile da entrambi i sistemi operativi. In ultimo dico che potremmo creare
le partizioni DATI e di Swap anche come partizioni primarie, ma, per una
maggiore flessibilità futura, è meglio, per esse, la soluzione delle partizioni
logiche.

Partizionare il disco vuoto DATI-Swap Video guida

Ecco un esempio di partizionamento che vale anche per il punto successivo (caso con Ubuntu già installato):

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Esempio:
Partizione Primaria per Ubuntu e Partizione DATI e Swap del tipo Logica

Partizionare il disco con Ubuntu già installato (Ubuntu-DATI-SWAP) - Se avessimo già


installato Ubuntu con partizionamento automatico, e volessimo creare una Partizione DATI, basterà ridimensionare
le partizioni esistenti per far posto alla nuova partizione DATI da inserire. Sia per la scelta del filesystem (Ext4, ntfs)
che della grandezza delle partizionì, vale quanto detto al punto precedente. La seguente videoguida mostra come
procedere:

Ubuntu già installato - Partizione DATI Video guida

Partizionare il disco anche con la partizione /home (Ubuntu-DATI-/home-SWAP) -


Ubuntu utilizza una cartella Home (la corrispondente di Documents and Settings di Windows) dove sono contenute
le personalizzazioni, le configurazioni dei vari programmi installati (segnalibri e componenti aggiuntivi di Firefox, posta,
impostazioni dei programmi, ecc..). Ovviamente reinstallando il sistema operativo, questi dati, configurazioni e
personalizzazioni vengono perduti, in quanto la cartella Home si trova nella stessa partizione del sistema operativo
(Ubuntu). Però in fase di installazione di Ubuntu, abbiamo la possibilità di creare una partizione “/home”, indipendente.
In questo caso, il sistema operativo verrà installato nella partizione che ha punto di mount “/” (senza virgolette),
mentre le configurazioni saranno contenute nella partizione con punto di mount “/home” (senza virgolette). Di
conseguenza, nel caso di reinstallazione di Ubuntu, non formattando la partizione “/home” conserveremo le
personalizzazioni e le configurazioni del sistema operativo, anche grafiche, tipo aspetto della scrivania ed altro.
Personalmente sconsiglio questa soluzione (vedremo come ottenere gli stessi risultati copiando alcune cartelle
nascoste della cartella Home). Ma se proprio siamo sicurissimi che in futuro non intendiamo installare nessun sistema
operativo Windows, allora invece della partizione DATI possiamo creare la Partizione /home assegnandole la
grandezza massima disponibile. Per maggiori dettagli rimando all'articolo: Partizione /home, reinstalla
conservando. In ogni non ha importanza l'ordine con cui creiamo le varie partizioni logiche (prima l'una o l'altra). La
seguente videoguida mostra come procedere:

Ubuntu con Partizioni DATI e /home Video guida

Ecco un esempio di partizionamento che prevede anche la partizione /home:

Esempio:
Partizione Primaria per Ubuntu e Partizione DATI, Swap e /home del tipo Logica

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Ultimato il partizionamento, possiamo installare Ubuntu nella partizione ad esso dedicata.

Installare o Reinstallare Ubuntu

A) - Connessione ad internt. Se si utilizza il CD ufficiale di Ubuntu, sarebbe auspicabile avere una


connessione ad internet. Infatti, Ubuntu ufficiale è fondamentalmente in inglese e durante il processo d’istallazione,
con una connessione attiva, verrebbero scaricati ed installati i pacchetti della lingua italiana (da noi inizialmente scelta).
Le versioni Plus di Ubuntu, da me realizzate, sono già in italiano e quindi si consiglia di disconnettere il computer da
internet durante l’installazione per aumentare la velocità del processo medesimo. La procedura d'installazione
richiederà, da 10 minuti ad oltre mezz’ora. Dipende dalle caratteristiche della nostra macchina e dalla velocità della
connessione ad internet.

NOTA: Anche se, durante l’installazione, vi sembra che tutto sia fermo (bloccato) non cliccate sul tasto “Annulla”, interrompereste
irrimediabilmente il processo. L'apparente blocco potrebbe essere dovuto al tempo necessario per scaricare ed installare i pacchetti della lingua.
Semmai, qualora non aveste il collegamento ad internet, e tutto sembra bloccato per molto tempo, controllate se vi appare, magari dietro alla
finestra principale (spostatela), una maschera di avvertimento sulla mancanza di connessione ad internet. In questo caso, confermate di volere
procedere egualmente ed il processo riprenderà. Anche non avendo un collegamento internet attivo durante l'installazione, successivamente ed
in qualunque momento, potrete aggiornare Ubuntu ed ottenere la lingua italiana senza problemi.

B) - Avviare il programma di installazione. Possiamo arrivare al programma d’installazione di


Ubuntu in due modi differenti: diretto e indiretto. Il modo diretto, consiste nello scegliere l’opzione di installazione dal
primo menù che ci appare appena lanciamo il CD-DVD di Ubuntu. Il modo indiretto consiste nello scegliere di lanciare
Ubuntu in modalità live e poi, constatato che tutto va bene, fare click sull’icona dell’installazione che si trova nella
scrivania. In questa maniera possiamo provare Ubuntu e la sua compatibilità (driver) col nostro computer. Consiglio di
scegliere il metodo diretto solo se, già altre volte, in precedenza,
abbiamo accertato di non avere problemi in modalità live. In caso
contrario conviene sempre utilizzare il metodo indiretto. Il CD
Ufficiale di Ubuntu, il DVD Plus Remix ed il Plus 2 Remix, hanno
una schermata d’avvio, graficamente diversa dal DVD di Ubuntu
Plus Remix Versione 3 o 4, ma come vedrete nella seguente
videoguida, il procedimento è identico.

Avviare l'installazione di Ubuntu Video guida

C) - Installazione - Parte Iniziale - Avviato il programma d’installazione dobbiamo confermare (o


modificare) le tre scelte che ci vengono già proposte:

Passo 1 di 6 indicare la Lingua (normalmente italiano che viene già direttamente proposta);

Passo 2 di 6 indicare il fuso orario (normalmente Italia che viene già direttamente proposto);

Passo 3 di 6 indicare il tipo di tastiera (normalmente Italy che viene già direttamente proposto);

Per la tastiera abbiamo la possibilità di visualizzare i caratteri digitati e quindi la loro corretta corrispondenza.
Ovviamente possiamo modificare le scelte suggerite da Ubuntu. Ultimati questi primi tre semplicissimi passi, si accede
alla Preparazione spazio su disco (passo 4 di 6). La seguente videoguida mostra come procedere:

Fase iniziale dell'installazione Video guida

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D) - Installazione - Parte Centrale (Preparazione spazio su disco) -


Siamo giunti alla fase centrale, la più delicata, ossia al passo 4 di 6 che consiste nella
Preparazione spazio su disco (partizioni). Dobbiamo distinguere due casi, ossia, se
stiamo installando per la prima volta Ubuntu o se si tratta di una reinstallazione in
una partizione che già contiene Ubuntu (stessa versione o versioni precedenti). Il
procedimento è simile a meno di qualche piccolo dettaglio.

Nel caso di Prima installazione di Ubuntu - Arrivati al Passo 4 di 6


dobbiamo:

Scegliere Specifica manualmente le partizioni (avanzato) facendo click nel cerchietto ed ancora click su
Avanti;

Fare click col destro sul quadratino della riga relativa alla partizione dedicata ad Ubuntu. Si apre un menù
contestuale da cui sceglieremo Modifica;

Si apre la finestra Modifica partizione, nella quale troviamo:

>> Nuova dimensione della partizione - Lasciare come si trova (non toccare);

>> Usare come - Scegliere Filesystem ext4 con journaling;

>> Formattare la partizione - Inserire la spunta nel quadratino (click del mouse);

>> Punto di mount - Scegliere / (slash, la barretta inclinata).

>> Tasto OK - Fare click su OK per concludere la Modifica della partizione.

Ci verrà riproposta la finestra dell'nstallazione dove (dopo qualche secondo) troveremo (sempre nella riga della
partizione dedicata ad Ubuntu) il Punto di mount indicato con / e la spunta inserita nel quadratino della
Formattazione.

Solo e solamente se avevamo deciso di utilizzare anche la partizione /home (io non la utilizzo) non dobbiamo fare altro
che procedere allo stesso identico modo con cui abbiamo operato per la partizione /. Ovviamente faremo click col
destro (per la modifica) nella riga della partizione che è destinata alla /home. L'unica differenza è la scelta del:

>> Punto di mount - Scegliere /home

Abbiamo finito il Passo 4 di 6. Basta fare click sul tasto Avanti, per passare al Passo 5 di 6 dell'installazione. La
seguente videoguida mostra come procedere:

Passo 4 di 6 - Prima installazione Video guida

Nel caso di Reinstallazione di Ubuntu - A differenza del caso di prima installazione di Ubuntu, nella
reinstallazione di Ubuntu, sarà già esistente la partizione Ext4 (o Ext3 o Ext2) contenete la precedente versione del
sistema operativo installato. Potrebbe essere presente, eventualmente, anche la partizione /home. Non dobbiamo
quindi creare le partizioni con Gparted (editore di partizione), in quanto esitono già, semmai, prima di iniziare la
reinstallazione di Ubuntu, dobbiamo avere un quadro chiaro delle partizioni presenti nel nostro disco e prendere
appunti sulla loro denominazione e grandezza. La seguente videoguida mostra come procedere:

Controllo delle partizioni esistenti Video guida

Dopo questa precisazione, arrivati al Passo 4 di 6 dobbiamo:

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Scegliere Specifica manualmente le partizioni (avanzato) facendo click nel cerchietto ed ancora click su
Avanti;

Fare click col destro sul quadratino della riga relativa alla partizione contenente Ubuntu. Si apre un menù
contestuale da cui sceglieremo Modifica;

Si apre la finestra Modifica partizione, nella quale troviamo:

>> Nuova dimensione della partizione - Lasciare come si trova (non toccare);

>> Usare come - Scegliere Filesystem ext4 con journaling;

>> Formattare la partizione - Inserire la spunta nel quadratino (click del mouse);

>> Punto di mount - Scegliere / (slash, la barretta inclinata).

>> Tasto OK - Fare click su OK per concludere la Modifica della partizione.

Ci verrà riproposta la finestra dell'nstallazione dove (dopo qualche secondo) troveremo (sempre nella riga della
partizione dedicata ad Ubuntu) il Punto di mount indicato con / e la spunta inserita nel quadratino della
Formattazione.

Solo e solamente se avevamo già esistente la partizione /home non dobbiamo fare altro che procedere allo stesso
identico modo con cui abbiamo operato per la partizione /. Ovviamente faremo click col destro (per la modifica) nella
riga della partizione che è destinata alla /home. Le uniche differenze sono relative ai punti:

>> Formattare la partizione - NON inserire la spunta nel quadratino (non bisogna formattare);

>> Punto di mount - Scegliere /home

Quindi, nel caso di reinstallazione di Ubuntu con partizione /home, è indispensabile non formattare la stessa, altrimenti
tutte le nostre configurazioni e i nostri dati, andrebbero irrimediabilmente perduti. Abbiamo finito il Passo 4 di 6. Basta
fare click sul tasto Avanti, per passare al Passo 5 di 6 dell'installazione. La seguente videoguida mostra come
procedere:

Passo 4 di 6 - Reinstallazione Video guida

E) - Installazione - Parte Finale - Concluso il precedente Passo 4 di 6, dobbiamo fornire solo pochi
dati:

Passo 5 di 6 fornire le Informazioni Personali:

>> Indicare il proprio nome - Possiamo digitare un nome qualsiasi, normalmente uguale al nome utente di
cui sotto;

>> Indicare il nome utente da usare per l'accesso - Questo è il nome che dobbiamo utilizzare per fare il
log-in all'avvio di Ubuntu e che poi apparirà in alto a destra vicino all'orologio di Ubuntu. Per evitare confusione
suggerisco di utilizzare lo stesso nome di cui la precedente punto e preferibilmente non troppo ungo;

>> Scegliere una password - Digitare una Password (da ripetere due volte, per sicurezza). Dovrebbe
essere di almeno 8 caratteri, ma Ubuntu accetta anche password più brevi pur avvisandoci che sarebbe bene
sceglierne una più lunga; importante conservare bene il nome utente e la password, infatti, se li perdiamo non sarà più
possibile accedere ad Ubuntu (log-in).

>> Indicare il nome del computer - Ci viene proposto il nome che possiamo anche semplificare
(accorciandolo); ad esempio lasciando solamente il nome utente. Questo ci torna comodo quando utilizzeremo il
Terminale, in quanto la riga di comando sarà più breve;

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>> Accedere automaticamente - Nella parte bassa della maschera, possiamo scegliere di Accedere
automaticamente o con password o addirittura di utilizzare la password anche per decifrare la cartella Home. Se
scegliamo la prima opzione (Accedere automaticamente), avviando Ubuntu non dovremo effettuare il log-in; ma anche
in questo caso, bisogna sempre conservare bene il nome utente e la password, in quanto ci verrà chiesta da Ubuntu
ogni volta che cercheremo di modificare le impostazioni del sistema operativo, compreso l'installazione di un
programma (pacchetti).

Migrare documenti e impostazioni - Se nel computer sono installati altri sistemi operativi (Linux -
Windows), possiamo importare, se lo vogliamo, i relativi dati (Firefox, Internet Explorer, Documenti, Immagini,
Musica, ecc..).

Passo 6 di 6 - Pronto per l'installazione - Con quest'ultima schermata ci vengono mostrate le scelte da
noi effettuate nei precedenti passi e possiamo tornare indietro per la loro modifica o confermarli.

Abbiamo finito. Non ci resta che fare click su Installa. Il processo d’installazione partirà e non dovremo fare altro che
aspettare la fine, mentre Ubuntu ci continuerà a mostrare le caratteristiche principali del sistema operativo (ma, se
vogliamo, possiamo andare a prendere un caffè). Il processo dura dai 10 minuti a mezz'ora (secondo le caratteristiche
del computer e del collegamento internet). La seguente videoguida mostra come procedere:

Fase finale dell'installazione Video guida

Finito il processo d'installazione ci viene chiesto di riavviare il computer (possiamo anche scegliere di continuare a
lavorare in modalità live). All'uscita da Ubuntu saremo invitati a rimuovere il CD-DVD dal lettore ed al riavvio del
computer possiamo goderci Ubuntu installato, al massimo delle sue prestazioni. Tutto fatto! Più semplice di
cosìDnon si può!

Manuale on-line con videoguide


INDICE
_____________________________________________

Premessa – Linux per tutti - Ubuntu facile - Video Manuale


Capitolo 1 – Perché passare a Linux: 27 validi motivi per innamorarsene

Capitolo 2 – Procurarsi Ubuntu


a – Richiedere il CD ufficiale di Ubuntu
b – Scaricare Ubuntu - varie versioni
c – Masterizzare il CD o DVD di Ubuntu

Capitolo 3 – Provare Ubuntu direttamente da CD (modalità Live)


a – Come utilizzare il CD di Ubuntu in maniera Live-CD
b – Il CD di Ubuntu non viene caricato - Bios
c – Il CD di Ubuntu si blocca - Schermo nero
d – Un giretto panoramico e veloce in Ubuntu

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Capitolo 4 – Installare e disinstallare Ubuntu


a – Vari modi per provare o installare Ubuntu
b – Installare Rimuovere Ubuntu da Windows
c – Ubuntu con partizionamento automatico
d – Partizioni - Come partizionare il disco rigido - Gparted
e – Ubuntu con partizionamento manuale (SEI QUI)
f – Ubuntu e Windows insieme (dual-boot: partire con l’uno o con l’altro)
g – Ubuntu Virtuale da Windows (macchina virtuale)
h - Come Avviare Ubuntu e come Uscire

Capitolo 5 – Settaggi di base di Ubuntu


a – La connessione Internet
b – La lingua italiana e le altre
c – Configurare Synaptic
d – La Stampante
e - Trovare ed installare i driver

Capitolo 6 – Applicazioni: iniziamo ad utilizzare Ubuntu


a – Accessori
b – Il terminale
c – Audio e Video
d – Giochi
e – Grafica
f – Internet
g – Ufficio

Capitolo 7 – Operazioni Fondamentali


a – Installare e disinstallare programmi (pacchetti) - aggiungi/rimuovi, synaptic, apt
b – Le risorse, il computer, gestione dei file e delle cartelle, la rete

Capitolo 8 – Sistema - Preferenze


a – Preferenze - Parte 1
b – Preferenze - Parte 2

Capitolo 9 – Sistema - Amministrazione


a – Amministrazione - Parte 1
b – Amministrazione - Parte 2

____________________________________________

Ubuntu alla Massima Potenza - Manuale


In questo secondo manuale si tratterà di: personalizzazioni di base; abilitare i repository necessari; migliorare la
nitidezza dei font; audio e video senza limiti; internet tutto il necessario; ufficio le migliori applicazioni; grafica
applicazioni e plug-ins; programmazione strumenti; personalizzazione di sistema; personalizzazione grafica avanzata;
altre applicazioni utili in Ubuntu; le distribuzioni Linux più diffuse; altro.

NOTA: per consultare alcune pagine del manuale è richiesta la registrazione al sito. Per chiarimenti sulla registrazione
gratuita: "Perchè registrarsi al Sito". Per accedere direttamente alla registrazione Registrarsi al sito

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Ultimo aggiornamento ( giovedì 01 aprile 2010 )

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