Ubuntu - Partizionamento Manuale
Ubuntu - Partizionamento Manuale
Ubuntu - Partizionamento Manuale
Disporre di una partizione DATI è molto importante per non perdere i file
personali, nel caso dovessimo reinstallare il Sistema Operativo. Con l'editore
grafico di partizioni Gparted (software libero e gratuito), vedremo come
partizionare il disco rigido per ospitare Ubuntu, una partizione Dati ed una
partizione /home per preservare la configurazione...
Questo articolo contiene 11 Video Guide del Prof. Ing. Antonio Cantaro
ATTENZIONE: le operazioni con le partizioni sono molto delicate e potrebbero portare, in caso di errori od
inconvenienti, alla perdita di tutti i contenuti dell’hard disk o di qualche partizione. Pertanto, qualora il disco rigido non
fosse vuoto, prima di effettuare qualsiasi operazione sulle partizioni, si invita, caldamente, a fare una copia di backup
(copia di sicurezza), magari in CD o DVD, dei file importanti e/o di interesse (lavori, musica, filmati, documenti, ecc..).
Avere una copia di sicurezza è sempre buona cosa, anche se non state manipolando le partizioni. Pensate ad un virus
o ad una rottura del disco. Un sistema operativo si può sempre reinstallare, il filmato del matrimonio andrebbe, invece,
definitivamente perduto. Tanta gente ha pianto per non avere effettuato delle copie di sicurezza dei propri file (anni di
lavoro perduti)...
Prima di procedere è necessario che abbiate già assimilato i contenuti del paragrafo:
PROCURARSI Gparted: per avere il DVD con Gparted in Italiano basta scaricare l'immagine ISO di una delle
mie Ubuntu Plus Remix e masterizzarla. Il CD Ufficiale di Ubuntu contiene Gparted in inglese.
Negli esempi che seguono si farà riferimento ad un disco fisso di 100 Gb. Avendo un disco di maggiore (o minore)
capacità, basterà assegnare il maggiore (o minore) spazio disponibile alla partizione Dati.
1 di 11 06/10/2010 19:34
Ubuntu con partizionamento manuale http://www.istitutomajorana.it/index2.php?option=com_content&task=...
Ubuntu.
Partizione /home - Garantisce la conservazione delle nostre configurazioni del software installato (ad esempio i
componenti aggiuntivi di Firefox, i segnalibri, le impostazioni grafiche di Ubuntu, ecc...), anche nel caso in cui
dovessimo reinstallare il sistema operativo o installare una successiva versione di Ubuntu.
Preparativi e consigli
Dopo avere letto i precedenti capitoli, dovreste avere il CD-DVD di Ubuntu già masterizzato e
perfettamente funzionante. Per prima cosa lanciate Ubuntu, nel vostro computer, in Modalità
live per escludere problemi di driver. Onde evitare malfunzionamenti e complicazioni, conviene
sempre installare Ubuntu nell’Hard Disk Principale. Sconsiglio l’installazione su Hard Disk
Secondari e, specialmente, su Hard Disk Esterni che invece potranno ospitare, senza problemi,
i nostri file personali (film, foto, musica, documenti, archivi, ecc..). Se avete un Disco Rigido
nuovo o vuoto, allora potete iniziare senza problemi col partizionamento. Se, invece, avete un
Hard Disk che volete riutilizzare per intero ma che contenete dei dati di vostro interesse, allora,
prima di eliminare tutte le partizioni esistenti, dovete effettuate il preventivo Backup (copia di
sicurezza) del vostri file importanti (film, foto, musica, documenti, archivi, ecc..). Suggerisco di
utilizzate un Hard Disk Esterno o dei supporti ottici (CD–DVD). Utilizzate una pen-drive
(chiavetta), solo per una copia temporanea da riversare, successivamente nella partizione DATI.
Per prima cosa dovete lanciare Ubuntu in modalità live ed accedere a Gparted. Ripropongo, per comodità, un
piccolo stralcio del paragrafo: d – Partizioni - Come partizionare il disco rigido - Gparted
Avviare Gparted dal CD di Ubuntu - La videoguida che segue ci mostra come lanciare Gparted dal
CD-DVD di Ubuntu. Se usiamo il CD ufficiale di Ubuntu avremo Gparted in inglese, se invece, usiamo il DVD di una
delle mie versioni Ubuntu Plus Remix, avremo l'editore di partizioni completamente in italiano:
Eliminare le partizioni e ripulire il disco - Se avete un Disco contenente partizioni che non interessano
e volete ripulirlo completamente, la videoguida che segue vi mostrerà come fare. Se nel disco fossero presenti dei fili
di vostro interesse, fate prima una copia di sicurezza come indicato al precedente punto Preparativi e consigli.
Scelta del tipo di partizioni - Prima di procedere al partizionamento, bisogna decidere la grandezza ed il
tipo di partizioni da creare. Come già detto nel paragafo d – Partizioni - Come partizionare il disco rigido - Gparted è
conveniente utilizzare Partizioni Primarie solo per i sistemi operativi, ricorrendo alle partizioni logiche per i DATI,
Swap, /home, ecc... Per la scelta del Filesystem, consiglio:
>> Per Ubuntu 9.04, 9.10, 10.04 consiglio il Filesystem Ext4 (il più recente,
inutile scegliere Filesistem più dtatati), per Ubuntu 8.10 bisogna scegliere Ext3 o
inferiori.
2 di 11 06/10/2010 19:34
Ubuntu con partizionamento manuale http://www.istitutomajorana.it/index2.php?option=com_content&task=...
>> Per la partizione di Swap non possiamo che scegliere il Filesystem Linux-swap.
>> Per l'eventuale partizione /home vale quanto detto per Ubuntu, ossia Filesystem Ext4 (consigliabile) o inferiori.
Di seguito fornisco alcune indicazioni per scegliere la grandezza della partizione che ospiterà Ubuntu.
>> Dimensione minima consigliata 10 Gb - Da scegliere nel caso di Hard Disk di piccola dimensione e sempre che
non s'intenda installare numerosi e/o grossi programmi. Eccezionalmente possiamo anche scegliere 8 Gb, ma
saremmo molto limitati nell'installazione di nuovo software.
>> Dimensione massima consigliata 30 Gb - Normalmente non serve andare oltre la dimensione indicata, tranne
che si preveda l'installazione di programmi eccezionalmente pesanti e fuori dall'ordinario, quali videogiochi enormi,
ecc...
>> Dimensione standard consigliata 15 - 25 Gb - Si tratta di dimensioni normali. La scelta della grandezza da
adottare dipenderà dalla mole e dalla quantità di programmi che intendiamo installare e dalla grandezza del disco
rigido. Se vogliamo utilizzare Remastersys per creare il DVD del nostro Ubuntu personalizzato, allora è bene non
scendere sotto i 25 Gb. Per maggiori notizie su Remastersys si rimanda alla parte bassa della pagina: Riformattare
no grazie-Immagine sistema.
Ovviamente i criteri esposti, per il dimensionamento, sono validi in presenza della Partizione DATI che conterrà i
nostri file personali, che quindi non sovraccaricheranno la partizione dedicata al sistema operativo.
Premetto che la RAM è la memoria del computer. Ossia il luogo in cui vengono immagazzinati i dati durante il
funzionamento del computer. Se spegniamo il computer perdiamo il contenuto della RAM. La partizione di Swap serve
quale memoria virtuale di Ubuntu. In pratica se abbiamo una RAM piccola, il sistema operativo userà la partizione di
Swap come se fosse un'estensione della RAM. Ovviamente i tempi d'accesso alla partizione di Swap (lettura scrittura)
sono notevolmente superiori rispetto ai tempi d'accesso alla RAM, con conseguente rallentamento del sistema.
Pertanto la grandezza della partizione di Swap (Linux-Swap) dipenderà dalla RAM del nostro computer. Fornisco
alcune indicazioni per la grandezza di questa partizione.
>> Computer con RAM fino a 512 Mb - Creare una partizione di Swap che abbia una grandezza doppia rispetto
alla RAM. Ad esempio per 256 Mb di RAM creare una Swap di circa a 500 Mb. Per RAM di 512 Mb, creare una
Swap di circa 1 Gb.
>> Computer con RAM pari a 1 Gb - Risulta evidente che, per il funzionamento di Ubuntu, tanto più grande è la
RAM tanto meno serve la partizione di Swap. Quindi, per RAM di 1 Gb, basta una Swap di 1 Gb.
>> Computer con RAM di 2 Gb o maggiore - Possiamo lasciare 1 Gb di Swap, anche, per RAM di 2 o 4 Gb.
Addirittura per RAM di 4 Gb, potremmo fare a meno della partizione di Swap. Però, se intendiamo utilizzare la
funzione di Ibernazione (spegnere il computer ed alla riaccensione ritrovarlo con tutte le applicazioni ed i documenti
aperti, nelle stesse condizioni in cui si trovavano al momento dell'ibernazione), allora dobbiamo avere una partizione di
Swap almeno uguale (o poco più grande) della grandezza della RAM. Questo in quanto Ubuntu salverà nella partizione
di Swap quanto contenuto nella RAM al momento dell'ibernazione. Ad esempio, se abbiamo una RAM di 2 Gb,
possiamo creare una Swap di 1 Gb, ma se vogliamo utilizzare la funzione di ibernazione, allora dobbiamo creare una
Swap di 2 Gb o poco più. Se abbiamo una RAM di 4 Gb possiamo fare a meno della Swap o la crereemo non più
grande di 1 Gb, ma se vogliamo utilizzare la funzione di ibernazione, allora dobbiamo creare una Swap di 4 Gb o
poco più.
3 di 11 06/10/2010 19:34
Ubuntu con partizionamento manuale http://www.istitutomajorana.it/index2.php?option=com_content&task=...
La scelta della grandezza della partizione DATI, non presenta nessun problema, infatti ad essa daremo tutto lo spazio
libero disponibile dopo la creazione della altre partizioni (Ubuntu, Swap ed eventuale /home). In generale sarà la
partizione più grande (compatibilmente con la grandezza del nostro disco).
Come già detto, la partizione /home permette la conservazione delle configurazioni, da noi scelte, per il software
installato (ad esempio i componenti aggiuntivi di Firefox, i segnalibri, le impostazioni grafiche di Ubuntu, ecc...), anche
nel caso in cui dovessimo reinstallare il sistema operativo o installare una successiva versione di Ubuntu.
Personalmente preferisco fare a meno di questa partizione, potendo ottenere risultati simili, semplicemente copiando
alcune cartelle nascoste contenute nella cartella Home ed utilizzandole successivamente (qualche volta scriverò una
guida in proposito). Peraltro, nel caso volessimo realizzare l'immagine del sistema (Remastersys da Ubuntu o Macrium
Reflect da Windows), la partizione /home ci complicherebbe le cose. Ma se proprio vogliamo creare una partizione
/home, allora dovremmo dare ad essa una dimensione di circa 4 - 6 Gb. Tale grandezza è più che sufficiente in
presenza della partizione DATI. Infatti la /home, oltre alle configurazioni, potrebbe contenete, provvisoriamente,
qualche nostro file personale (download, documenti, ecc..) che, successivamente, andremmo a trasferire nella
partizione DATI. Se invece non volessimo creare la partizione DATI, allora potremmo dare alla /home tutto lo spazio
libero disponibile dopo la creazione della altre partizioni (Ubuntu e Swap). In questo secondo caso la partizione /home,
oltre a contenere le configurazioni, sarebbe destinata a contenere anche tutti i nostri file personali. In pratica
prenderebbe, anche, il posto della partizione DATI.
Reinstallazione di Ubuntu - Se abbiamo già Ubuntu installato e stiamo procedendo ad una reinstallazione
dello stesso (problemi, nuova versione, ecc..), allora non ci serve partizionare il disco in quanto le partizioni sono già
esistenti, quindi possiamo passare al successivo punto Installare Ubuntu.
Ecco un esempio di partizionamento che vale anche per il punto successivo (caso con Ubuntu già installato):
4 di 11 06/10/2010 19:34
Ubuntu con partizionamento manuale http://www.istitutomajorana.it/index2.php?option=com_content&task=...
Esempio:
Partizione Primaria per Ubuntu e Partizione DATI e Swap del tipo Logica
Esempio:
Partizione Primaria per Ubuntu e Partizione DATI, Swap e /home del tipo Logica
5 di 11 06/10/2010 19:34
Ubuntu con partizionamento manuale http://www.istitutomajorana.it/index2.php?option=com_content&task=...
NOTA: Anche se, durante l’installazione, vi sembra che tutto sia fermo (bloccato) non cliccate sul tasto “Annulla”, interrompereste
irrimediabilmente il processo. L'apparente blocco potrebbe essere dovuto al tempo necessario per scaricare ed installare i pacchetti della lingua.
Semmai, qualora non aveste il collegamento ad internet, e tutto sembra bloccato per molto tempo, controllate se vi appare, magari dietro alla
finestra principale (spostatela), una maschera di avvertimento sulla mancanza di connessione ad internet. In questo caso, confermate di volere
procedere egualmente ed il processo riprenderà. Anche non avendo un collegamento internet attivo durante l'installazione, successivamente ed
in qualunque momento, potrete aggiornare Ubuntu ed ottenere la lingua italiana senza problemi.
Passo 1 di 6 indicare la Lingua (normalmente italiano che viene già direttamente proposta);
Passo 2 di 6 indicare il fuso orario (normalmente Italia che viene già direttamente proposto);
Passo 3 di 6 indicare il tipo di tastiera (normalmente Italy che viene già direttamente proposto);
Per la tastiera abbiamo la possibilità di visualizzare i caratteri digitati e quindi la loro corretta corrispondenza.
Ovviamente possiamo modificare le scelte suggerite da Ubuntu. Ultimati questi primi tre semplicissimi passi, si accede
alla Preparazione spazio su disco (passo 4 di 6). La seguente videoguida mostra come procedere:
6 di 11 06/10/2010 19:34
Ubuntu con partizionamento manuale http://www.istitutomajorana.it/index2.php?option=com_content&task=...
Scegliere Specifica manualmente le partizioni (avanzato) facendo click nel cerchietto ed ancora click su
Avanti;
Fare click col destro sul quadratino della riga relativa alla partizione dedicata ad Ubuntu. Si apre un menù
contestuale da cui sceglieremo Modifica;
>> Nuova dimensione della partizione - Lasciare come si trova (non toccare);
>> Formattare la partizione - Inserire la spunta nel quadratino (click del mouse);
Ci verrà riproposta la finestra dell'nstallazione dove (dopo qualche secondo) troveremo (sempre nella riga della
partizione dedicata ad Ubuntu) il Punto di mount indicato con / e la spunta inserita nel quadratino della
Formattazione.
Solo e solamente se avevamo deciso di utilizzare anche la partizione /home (io non la utilizzo) non dobbiamo fare altro
che procedere allo stesso identico modo con cui abbiamo operato per la partizione /. Ovviamente faremo click col
destro (per la modifica) nella riga della partizione che è destinata alla /home. L'unica differenza è la scelta del:
Abbiamo finito il Passo 4 di 6. Basta fare click sul tasto Avanti, per passare al Passo 5 di 6 dell'installazione. La
seguente videoguida mostra come procedere:
Nel caso di Reinstallazione di Ubuntu - A differenza del caso di prima installazione di Ubuntu, nella
reinstallazione di Ubuntu, sarà già esistente la partizione Ext4 (o Ext3 o Ext2) contenete la precedente versione del
sistema operativo installato. Potrebbe essere presente, eventualmente, anche la partizione /home. Non dobbiamo
quindi creare le partizioni con Gparted (editore di partizione), in quanto esitono già, semmai, prima di iniziare la
reinstallazione di Ubuntu, dobbiamo avere un quadro chiaro delle partizioni presenti nel nostro disco e prendere
appunti sulla loro denominazione e grandezza. La seguente videoguida mostra come procedere:
7 di 11 06/10/2010 19:34
Ubuntu con partizionamento manuale http://www.istitutomajorana.it/index2.php?option=com_content&task=...
Scegliere Specifica manualmente le partizioni (avanzato) facendo click nel cerchietto ed ancora click su
Avanti;
Fare click col destro sul quadratino della riga relativa alla partizione contenente Ubuntu. Si apre un menù
contestuale da cui sceglieremo Modifica;
>> Nuova dimensione della partizione - Lasciare come si trova (non toccare);
>> Formattare la partizione - Inserire la spunta nel quadratino (click del mouse);
Ci verrà riproposta la finestra dell'nstallazione dove (dopo qualche secondo) troveremo (sempre nella riga della
partizione dedicata ad Ubuntu) il Punto di mount indicato con / e la spunta inserita nel quadratino della
Formattazione.
Solo e solamente se avevamo già esistente la partizione /home non dobbiamo fare altro che procedere allo stesso
identico modo con cui abbiamo operato per la partizione /. Ovviamente faremo click col destro (per la modifica) nella
riga della partizione che è destinata alla /home. Le uniche differenze sono relative ai punti:
>> Formattare la partizione - NON inserire la spunta nel quadratino (non bisogna formattare);
Quindi, nel caso di reinstallazione di Ubuntu con partizione /home, è indispensabile non formattare la stessa, altrimenti
tutte le nostre configurazioni e i nostri dati, andrebbero irrimediabilmente perduti. Abbiamo finito il Passo 4 di 6. Basta
fare click sul tasto Avanti, per passare al Passo 5 di 6 dell'installazione. La seguente videoguida mostra come
procedere:
E) - Installazione - Parte Finale - Concluso il precedente Passo 4 di 6, dobbiamo fornire solo pochi
dati:
>> Indicare il proprio nome - Possiamo digitare un nome qualsiasi, normalmente uguale al nome utente di
cui sotto;
>> Indicare il nome utente da usare per l'accesso - Questo è il nome che dobbiamo utilizzare per fare il
log-in all'avvio di Ubuntu e che poi apparirà in alto a destra vicino all'orologio di Ubuntu. Per evitare confusione
suggerisco di utilizzare lo stesso nome di cui la precedente punto e preferibilmente non troppo ungo;
>> Scegliere una password - Digitare una Password (da ripetere due volte, per sicurezza). Dovrebbe
essere di almeno 8 caratteri, ma Ubuntu accetta anche password più brevi pur avvisandoci che sarebbe bene
sceglierne una più lunga; importante conservare bene il nome utente e la password, infatti, se li perdiamo non sarà più
possibile accedere ad Ubuntu (log-in).
>> Indicare il nome del computer - Ci viene proposto il nome che possiamo anche semplificare
(accorciandolo); ad esempio lasciando solamente il nome utente. Questo ci torna comodo quando utilizzeremo il
Terminale, in quanto la riga di comando sarà più breve;
8 di 11 06/10/2010 19:34
Ubuntu con partizionamento manuale http://www.istitutomajorana.it/index2.php?option=com_content&task=...
>> Accedere automaticamente - Nella parte bassa della maschera, possiamo scegliere di Accedere
automaticamente o con password o addirittura di utilizzare la password anche per decifrare la cartella Home. Se
scegliamo la prima opzione (Accedere automaticamente), avviando Ubuntu non dovremo effettuare il log-in; ma anche
in questo caso, bisogna sempre conservare bene il nome utente e la password, in quanto ci verrà chiesta da Ubuntu
ogni volta che cercheremo di modificare le impostazioni del sistema operativo, compreso l'installazione di un
programma (pacchetti).
Migrare documenti e impostazioni - Se nel computer sono installati altri sistemi operativi (Linux -
Windows), possiamo importare, se lo vogliamo, i relativi dati (Firefox, Internet Explorer, Documenti, Immagini,
Musica, ecc..).
Passo 6 di 6 - Pronto per l'installazione - Con quest'ultima schermata ci vengono mostrate le scelte da
noi effettuate nei precedenti passi e possiamo tornare indietro per la loro modifica o confermarli.
Abbiamo finito. Non ci resta che fare click su Installa. Il processo d’installazione partirà e non dovremo fare altro che
aspettare la fine, mentre Ubuntu ci continuerà a mostrare le caratteristiche principali del sistema operativo (ma, se
vogliamo, possiamo andare a prendere un caffè). Il processo dura dai 10 minuti a mezz'ora (secondo le caratteristiche
del computer e del collegamento internet). La seguente videoguida mostra come procedere:
Finito il processo d'installazione ci viene chiesto di riavviare il computer (possiamo anche scegliere di continuare a
lavorare in modalità live). All'uscita da Ubuntu saremo invitati a rimuovere il CD-DVD dal lettore ed al riavvio del
computer possiamo goderci Ubuntu installato, al massimo delle sue prestazioni. Tutto fatto! Più semplice di
cosìDnon si può!
9 di 11 06/10/2010 19:34
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NOTA: per consultare alcune pagine del manuale è richiesta la registrazione al sito. Per chiarimenti sulla registrazione
gratuita: "Perchè registrarsi al Sito". Per accedere direttamente alla registrazione Registrarsi al sito
10 di 11 06/10/2010 19:34
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Chiudi finestra
11 di 11 06/10/2010 19:34