Saldatore PDF
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1. CENNI STORICI.
La saldatura a fuoco e la saldatura tenera con stagno, sono stati i due processi di
giunzione pi antichi.
Le loro origini sono incerte, ma alcune scoperte archeologiche in Egitto, in Grecia
ed in Asia, hanno portato delle testimonianze dutilizzazione di questi processi.
In effetti alcuni reperti come vasi metallici saldati a stagno, sono stati ritrovati fra
le rovine troiane e sono stati datati come effettuati nel 12 secolo A.C., mentre si
potuto riscontrare che la saldatura con forgia, o saldatura con metallo allo stato
plastico, era gi utilizzata in Grecia circa 3.000 anni fa ed utilizzata per la
fabbricazione di armi, utensili ed articoli per cucinare.
Si narra che il professore stava caricando dei condensatori con una bobina
dinduzione a due avvolgimenti, alimentata da una batteria.
La batteria era collegata alle estremit dell'avvolgimento primario mediante un
"ruttore", mentre i condensatori erano collegati ai capi dell'avvolgimento
secondario che era formato da un nucleo di spire maggiore del primario con filo di
diametro pi sottile.
In concreto i condensatori erano alimentati da una scarica ad alta tensione.
Nel corso dell'esperimento, il prof. Thomson, ritenne interessante procedere
all'esperimento inverso.
A tale scopo, colleg i condensatori, gi caricati, alle estremit della bobina
secondaria formata da filo sottile, mentre l'avvolgimento primario, formato da filo
di sezione maggiore, aveva le proprie estremit in contatto fra loro.
La scarica di corrente nel circuito secondario diede luogo ad una corrente indotta
sul primario.
La corrente elettrica creatasi nel circuito primario chiuso provoc la fusione delle
estremit in contatto, saldandole fra loro.
Si era quindi scoperto un nuovo metodo di assemblaggio: La resistenza ohmica
formata da un contatto di due parti metalliche attraversate da una corrente
elettrica, pu dar luogo, in certe condizioni, alla creazione, (per effetto Joule), di
calorie sufficienti a portare i due metalli ad una temperatura di fusione,
Fu solo, per, nel 1885, che il professore riprese i suoi esperimenti sulla saldatura
a resistenza allo scopo di verificarne gli effetti pratici, ed in periodo perfezion il
metodo e prese il brevetto.
Tuttavia questa invenzione, che doveva, 40 anni pi tardi, modificare
completamente il mondo dell'Industria della lavorazione dei metalli, pass
praticamente inosservata.
Era arrivata troppo presto a disposizione di un'industria non ancora pronta a
comprenderla.
In effetti, la Saldatura elettrica per Resistenza, esige l'impiego di potenze
elettriche importanti in Corrente Alternata ed a quell'epoca, la maggior parte delle
installazioni esistenti erano basate sulla Corrente Continua.
Non si pu, tuttavia, non dimenticare la prima utilizzazione (fine 1889) di questo
processo che avvenne in una fabbrica dutensili da cucina e precisamente per la
saldatura dei becchi, manici e maniglie sui corpi dei recipienti.
Verso il 1915, la costruzione delle carrozzerie di automobili in lamiera di acciaio,
offr un nuovo campo di applicazione molto importante, il che spinse i primi
costruttori a ricerche pi approfondite per migliorare tecnicamente la costruzione
delle puntatrici.
Nel contempo la creazione di nuove centrali elettriche, unitamente ai nuovi
metodi di distribuzione
dell'energia elettrica in corrente alternata, resero possibile l'estensione delle
applicazioni di questa tecnologia, per cui, verso il 1925 - 1930 la Saldatura
elettrica per Resistenza prese quello sviluppo irresistibile che in meno di 25 anni
ne fece uno dei migliori processi di assemblaggio di metalli.
Durante la 2 Guerra Mondiale l'industria americana pressata dal bisogno di
produzioni di massa, fece un larghissimo uso del metodo, scoprendo, nel
contempo, nuove e sempre pi interessanti applicazioni.
Le innovazioni tecnologiche di questi ultimi anni, soprattutto nel campo
dell'elettronica di comando hanno reso ancor pi utilizzabile questo processo fino
a renderlo praticamente il solo utilizzato in certe fabbricazioni e questo dovuto
anche al fatto che le predette innovazioni lo hanno reso sempre pi affidabile e
necessario per il raggiungimento della Qualit Totale.
2. ELEMENTI DI ELETTROTECNICA.
Per chi non particolarmente introdotto nel campo elettrico, sia pur brevemente,
si vuole richiamare e chiarire la terminologia di base maggiormente utilizzata
studiando la saldatura a resistenza e, nel frattempo, paragonare alcuni fenomeni
elettrici ad altrettanti fenomeni idraulici, ritenuti maggiormente comprensibili dato
che essi sono chiaramente visibili.
POTENZA REALE (W) : E il prodotto della potenza relativa per il rendimento del
circuito e se x 1000 = KW
cos : E lo sfasamento cio il ritardo fra le sinusoidi dei Volt e degli Ampere
Q = 1 R I2t
J
(1)
Dove.
Q = Numero di calorie
J = Equivalente meccanico della caloria
R = Resistenza (Ohm)
I = Intensit (Ampere)
T = Tempo (Periodi o millisecondi)
R = RESISTENZA
Per R si intende la sommatoria delle resistenze elettriche che presenta il giunto.
Come si pu, infatti, osservare in maniera molto schematica in Fig. 1 la R della
nostra formula si compone di Re - Rt. - Rc - R't - R'e: che sono dei valori di
resistenza elementari.
Fig. 1
Dalla Fig. 1 si pu notare che il punto dove si misura una maggior resistenza si
trova nella zona di contatto fra i 2 materiali e di conseguenza, sar il punto che
apporter un maggior valore per la creazione delle calorie.
Fig. 2
I = INTENSITA (CORRENTE)
Lintensit (I) verr fornita da un trasformatore di saldatura e questo parametro
interverr nel calcolo al quadrato, motivo per cui pi ampere il nostro
trasformatore ci potr dare e far passare nei punti con la resistenza pi alta (Fig.
3) e pi rapidamente formeremo le calorie delle quali abbiamo bisogno.
Fig. 3
t = TEMPO
Il tempo ( t ) in pratica, la durata del passaggio della intensit di corrente e,
questo tempo, normalmente espresso in Cicli o periodi (Cy), che equivalgono
nella corrente alternata a 50 Hz. ad 1/50 di secondo pari a 20 millisecondi (mS).
Esaminati brevemente i parametri di saldatura che intervengono nella formula
(1), possiamo, considerare il nostro complessivo da saldare, formato dalle due
lamiere, fra:
Simuleremo cos una saldatrice elettrica a resistenza a punti meglio nota come
una puntatrice (Fig. 4).
Fig. 4 Puntatrice
1. Corrente
2. Pressione
3. Tempo
4. Elemento umano
5. Tipologia della macchina utilizzata
6. Condizioni della macchina utilizzata
7. Condizioni delle attrezzature ed elettrodi
8. Condizioni del materiale da saldare
9. Lunghezza del circuito secondario
10. Ampiezza del circuito secondario.
1 CORRENTE
Riprendendo in considerazione la formula di base:
Q = 0,24 x RI2 t
Fig. 8
2 RESISTENZA = PRESSIONE
Ricordiamo che la resistenza in pratica la difficolt che la corrente trova nel
passare attraverso un corpo.
La resistenza varia quindi con il variare delle caratteristiche di conducibilit del
materiale trattato, ad esempio sappiamo che il rame ha minor resistenza del
ferro; riferendosi alle leggi sulla resistenza dobbiamo precisare che:
Quindi:
In un conduttore, maggiore sar la sezione, minore sar la resistenza
In un conduttore, maggiore sar la lunghezza, maggiore sar la resistenza
Fig. 9.
Fig. 10.
Legenda:
1 = Resistenza di contatto fra lamiere ed elettrodi
2 = Resistenza di contatto fra le lamiere
I valori sono espressi in microhms
3 TEMPO
Nella legge di Joule il tempo (t) sta ad indicare il periodo di passaggio della
corrente di saldatura.
Naturalmente, secondo la conformazione dei materiali da saldare, si utilizzano dei
tempi di saldatura particolari che sono comunemente chiamati sequenze; per il
momento possiamo affermare che i tempi base da considerare (Fig. 12) sono:
Fig. 12
4 ELEMENTO UMANO
Lelemento umano una variabile consistente nellottenimento di risultati probanti
e ripetitivi, in quanto ogni modus operandi delladdetto macchina, pu intervenire
a variare il risultato finale.
Sicuramente, le caratteristiche operative di un operatore che possono essere:
Attitudine
Velocit
Accuratezza
Capacit tecnica
Competenza
Manualit
Stessa cura e calcolo devono essere usati per stabilire il circuito di allacciamento
della macchina.
Fig. 13
7a ELETTRODI E PORTAELETTRODI
Gli elettrodi sono supportati da porta-elettrodi o candele. I porta elettrodi sono
generalmente in rame elettrolitico per ottenere una buona conducibilit od, in
alternativa in ottone o bronzo, ed in generale, devono essere conformati
per semplificare, al massimo, il raggiungimento del punto di saldatura.
Nella costruzione od acquisto degli elettrodi occorre esaminare attentamente il
problema, tenendo sempre presente le funzioni che gli elettrodi devono espletare,
funzioni che sovente sono in contrasto fra di loro (Fig. 14).
Possiamo quindi affermare e tenere sempre presente che il successo nelle facili o
complicate, operazioni di saldatura, dipende molto dal funzionamento corretto
degli elettrodi ( Fig. 15).
E' ragionevole ritenere che il materiale che pi si adatta alla costruzione degli
elettrodi, sia stato e sia, ancora, il rame, anche se la relativa durezza di questo
metallo crea problemi nel mantenimento del giusto diametro della punta di
contatto, quando la stessa sottoposta a forti pressioni.
Lo sviluppo della tecnologia e della ricerca ha, tuttavia, permesso la preparazione
di leghe di rame che consentissero di ottenere quei risultati che abbiamo citato in
precedenza, e principalmente, una resistenza allo stress meccanico e termico.
Si sono cos ottenute particolari leghe di rame nelle quali si sono introdotti
elementi che ne aumentassero la resistenza meccanica anche un po' a scapito
della conducibilit.
RWMA Classe 1
- Rame Zirconio
- Rame - Cadmio
- Rame Cromo
Sono adatte per la saldatura di leghe di alluminio, magnesio, materiali ricoperti,
ottoni e bronzi. Possono essere usate sia per la saldatura a punti che a rulli.
RWMA Classe 2
- Rame Cromo - Zirconio
- Rame - Cromo
Sono adatte per la saldatura di acciaio laminato a caldo od a freddo, acciaio
inossidabile, ottone e bronzo a bassa conducibilit.
Possono essere usate anche per la costruzione delle morse utilizzate per la
saldatura a scintillio.
Hanno una durezza leggermente superiore alla Classe 1, ed una conducibilit
elettrica leggermente inferiore.
RWMA Classe 3
- Rame Cobalto - Berillio
- Rame Nickel - Berillio
- Rame Berillio puro
La loro durezza le rende adatte per la saldatura di materiali ad alta resistenza
come gli acciai inossidabili, gli acciai al nichelcromo, agli acciai tipo Monel.
Possono essere usate anche per costruzione dei contatti di sfregamento per
saldatrici a rulli e stampi ed utensili da montare sulle saldatrici a proiezione.
RWMA Classe 4
- Rame Berillio
Leghe per applicazioni speciali quali piastre per saldatura a proiezione. morse per
saldatura a scintillio.
Sono utilizzate dove sia necessario limpiego di alte pressioni e intensi logorii
meccanici, ma non ad alte temperature.
RWMA Classe 10
- Rame 45% - Tungsteno 55%
Possono essere usate per elettrodi di saldatura a scintillio, ma danno discreti
risultati anche se applicati alla puntatura di acciai a bassa conducibilit come gli
inossidabili.
RWMA Classe 11
- Rame 25% - Tungsteno 75%
Come la Classe 10 un materiale sinterizzato con le stesse caratteristiche
elettriche e termiche, ma di durezza superiore. Utilizzato come inserti nelle
piastre per saldatura a proiezione. E' leggermente fragile, da utilizzarsi quando
sono in gioco basse pressioni o come inserto.
RWMA Classe 12
- Rame 20% - Tungsteno 80%
Come la Classe 10 e 11 un materiale sinterizzato con le stesse caratteristiche
elettriche e termiche, ma di durezza ancora superiore. Utilizzato come superfici
degli elettrodi per la saldatura di dadi e viti, o per la saldatura di grigliati
RWMA Classe 13
- Tungsteno puro
E un materiale estremamente duro con una bassissima duttilit. Non pu essere
lavorato a macchina (solo con rettifica), non si lega a metalli non ferrosi.
Utilizzato per la saldatura di fili di rame nudi o rivestiti con vernici isolanti, e per
saldobrasature
RWMA Classe 14
- Molibdeno
Ha una durezza inferiore alla Classe 13, ma un materiale che pu essere
lavorato a macchina e di conseguenza viene usato per elettrodi di forma speciale.
Possiede gli stessi usi della Classe 13
MATERIALI SPECIALI
RWMA Classe 20
- Rame con trattamento ad alta dispersione (DSC)
E una composizione metallurgica di rame ed ossido di alluminio con resistenza ad
alte temperature e propriet fisiche completamente differenti alle normali leghe di
rame.
Particolarmente adatta per le saldature su lamiere zincate, aluzinc, e lamiere
piombate o stagnate; ossia per tutti i materiali rivestiti.
Ovviamente le attrezzature devono rispondere agli stessi tre requisiti richiesti agli
elettrodi e precisamente:
Meccanici. Devono possedere i requisiti di precisione, affidabilit,
durata e quindi costruiti con materiali resistenti allusura.
Elettrici. Devono possedere il requisito di bassa resistenza elettrica e
quindi di alta conducibilit.
Termici. Devono permettere la dispersione del calore addotto dalla
saldatura, aiutate, in molti casi da un buon circuito di raffreddamento.
Sovente, a questa variabile non viene data limportanza che la stessa si merita.
Le superfici dei materiali da congiungere accumulano, spesso: ossidi, ruggine,
scorie, sbavature ecc. che quasi mai vengono rimosse prima della saldatura.
Trattando, in particolare modo, materiali ricoperti come acciai zincati, piombati e
simili, non si tiene conto, nelle impostazioni della macchina, della loro
caratteristica, e per questo si otterranno saldature bruciate, elettrodi
precocemente rovinati od elettrodi incollati al particolare che presentano depositi
di rame sul punto effettuato.
Nella maggior parte di questi casi lerrore sta nella scelta della lega utilizzata per
la costruzione delle punte.
Fig. 16
Nella Fig. 18 le curve sono state rilevate su due macchine aventi un rendimento
diverso e quindi non sono fra loro paragonabili.
Esse stanno soltanto evidenziando la forte caduta di corrente che si verifica
quando larea del circuito secondario viene ingrandita.
Sul grafico, larea viene espressa in dm2 e, ovviamente, si ottiene moltiplicando la
lunghezza utile delle braccia per lo scartamento medio degli stessi.