Appunti Economia Aziendale by Giacomo Gargiulo
Appunti Economia Aziendale by Giacomo Gargiulo
Appunti Economia Aziendale by Giacomo Gargiulo
L' Economia Aziendale la scienza che studia l' ordine economico degli istituti umani, ovvero
delle organizzazioni che svolgono attivit economica. Per definire tale ordine economico si
utilizza comunemente il termine "azienda", sostantivo che da appunto il nome a questa
disciplina. L' economia aziendale rileva, analizza e descrive tutte le operazioni pertinenti alle
conduzioni di produzione e, in generale, allo svolgimento dell' attivit economica. Obbiettivo:
fornire metodi e logiche per la comprensione della complessit aziendale e formula le leggi che
permettono di amministrarla. Gli ambienti disciplinari dell' economia aziendale sono; sociali,
economici, giuridici, tecnici e aziendali.
L' attivit economica l' insieme di tutte le operazioni che l' uomo compie per procurarsi ed
utilizzare risorse, beni e servizi, per soddisfare i propri bisogni e si divide in quattro fasi
principali: la produzione, il consumo, il risparmio e lo investiemento.
La Trasformazione
La trasformazione l' attivit che consente il mutamento di stato degli input in output, oppure il
loro trasferimento nello spazio e nel tempo.
L' Azienda
L' azienda efficace quando ha raggiunto con successo gli obbiettivi prefissati. Le Misure di
Efficacia sono:
Efficacia interna o gestionale ( Output / Obbiettivi ): Misura ed Indica la capacit di
raggiungere determinati obbiettivi prefissati.
Efficacia esterna o sociale ( Obbiettivi / Risultati ): Misura ed Indica la capacit dell' azienda di
soddisfare i bisogni. Si pu essere efficaci senza essere efficienti e viceversa. L' efficacia
assume significato nell' ambito della gestione programmata. La efficacia riflette due condizioni
fondamentali: - Capacit di selezionare obbiettivi sfidanti, - Capacit di centrare tali obbiettivi,
che per devono essere espressi in termini quantitativi. Quanto detto implica che secondo la
logica economico aziendale, l' attivit aziendale deve essere rivolta alla ricerca del
raggiungimento degli obbiettivi prefissati con l' utilizzo razionale delle risorse, disponibili con
Economicit.
Economicit
Il concetto di Economicit sintetizza la capacit dell' azienda (nel lungo periodo) di utilizzare in
modo efficiente le proprie risorse raggiungendo in modo efficace i propri obbiettivi e, quindi, di
vivere in condiazioni di equilibrio economico.
Equilibrio Economico
L' impresa si trova in una situazione di equilibrio economico quando il ( flusso dei ricavi )
derivante dalla vendita dei prodotti e dei servizi ottenuti capace di fronteggiare in maniera
durevole il ( flusso dei costi ) originato dall' aquisizione dei fattori di produzione. Gli indicatori
di ecomicit sono rappresentati: Economicit del fattore uguale: Costo del fattore / Ore
macchina; Costi unitari uguale: Costo del fattore / Quantit prodotta; Rendimento del fattore
produttivo ugale: (Ricavi Costi del fattore ) fratto Costi del fattore.
I Soggetti Aziendali
Il Soggetto Giuridico: titolare di diritti e doveri che sorgono dall' attivit aziendale, pu essere
una persona fisica, cio un singolo individuo; una persona giuridica, ossia un complesso
organizzato di persone e di beni destinati destinati a uno scopo, cui lo ordinamento giuridico
attribuisce la qualitdi soggetto di diritto.
Il Soggetto Economico; costituito da colui ( o da coloro ) che accentra il potere volitivo e
domina i massimi organi di governo aziendale, effettuando le scelte e preparando le decisioni
rilevanti secondo i propri interessi. In base alla differente identificazione di Soggetto Giuridico e
Soggetto Economico conosciamo: Aziende individuali, Societ di persone e, Societ di Capitali.
Shareholders VS Stakeholders
I rapporti con l' ambiente e i mercati dell' azienda concretizzano con una serie di relazioni con i
vari: Shareholders: proprietari interessati alla protezione del capitale e all' ottenimento di un
adeguata remunerazione connessa al successo dell' impresa, facendosi d' altro canto del rischio
d' impresa, sono dotati del diritto di controllo, per i Shareholders l' azienda: Ha la sola
responsabilit sociale di usare le risorse disponibili in attivit dirette ad accrescere i profitti
attraverso la libera competizione, dovrebbe impegnarsi nel sociale solo a condizioni che ci
contribuisca alla finalit di creare valore per gli azionisti.
Stakeholders: Soggetti interessati, allo sviluppo nel tempo dell' azienda, dotati di diritti e
obblighi riconducibili alla definizione delle condizioni contrattuali relative allo scambio dei beni
e/o servizi di cui sono fornitori o clienti. Per gliStakeholders: Il successo si consegue con l'
equilibrio economico e il consenso sociale. L' azienda non deve rendere conto delle proprie
attivit all' esterno, ma solo agli azionisti, ma deve bilanciare una molteplicit di interessi propri
degli Stakeholders che la influenzano e sono a loro volta influenzati da essa.
Il Management
I Managers
Stakeholders: I manager sono delegati dagli azionisti alla gestione della azienda, questi devono
bilanciare diversi interessi, in modo da rafforzare il rapporto fiduciario che li lega ai vari
Stakeholders. Shareholders: I manager sono delegati dalla propriet e devono seguire il
principio della massimizzazione dei profitti nel breve periodo per la creazione di valore per gli
azionisti.
Il potere effettivo attribuito ai manager, in contrapposizione a quello formale attribuito per legge
ai proprietari, ha comportato la rottura del sistema di responsabilit tipico del primo capitalismo.
La separazione della propriet dal controllo ha evidenziato il prevalere del capitalismo umano
rispetto al capitale finanziario, favorendo l' attuazione di comportamenti opportunistici da parte
dei manager interessati alla valorizzazione del proprio capitale intellettuale piuttosto che ai
risultati aziendali.
Modello Anglosassone
Modello Romano
Le funzioni aziendali
Le funzioni aziendali sono un insieme di attivit poste in essere dall' azienda raggruppate in base
a criteri di omogeneit. Offrono una visione dell' azienda basata sulla ( specializzazione delle
competenze ) e favoriscono il ( coordinamento ).
Il coordinamento
Il coordinamento favorito dall' omogeneit delle competenze delle persone che operano nella
funzione e dalla presenza di un responsabile della funzione. Attraverso il coordinamento
vengono allineati gli sforzi dei soggetti coinvolti nella attivit aziendale.
La specializzazione
L' organigramma aziendale una rappresentazione formale del sistema organizzativo aziendale,
definisce l' articolazione degli organi e descrive le ralazioni gerarchiche tra di essi. La lettura
dell' organigramma avviene tramite due dimensioni: Dimensione Orizzontale, che eprime il
livello di divisione del lavoro e di specializzazione si fonda su criteri tecnici, di prodotto o
mercato. Dimensione Verticale: esprime il livello di gerarchia presente all' interno ed esprime il
livello di controllo attuato.
Le funzioni aziendali si dividono in tre grandi aree, abbiamo l' Aree funzionali caratteristiche:
cio funzioni legate direttamente all' attivit produttiva dell' azienda, abbiamo poi l' Aree
funzionali integrative: cio funzioni non legate direttamente all' attivit produttiva, ma
comunque fondamentali per l' attivit dell' azienda, infine abbiamo l' Areedi controllo e
informazione: svolge un ruolo di "assistenza e supporto" alle altre aree.
La gestione e l' attivit di amministrazione economica di tutti gli accadimenti concorrenti al fine
dell' azienda. L' attivit posta in essere dalle aziende si realizza attraverso una sequenza ordinata
di operazioni di gestione svolte da diversi soggetti per raggiungere, con l' attivit produttiva, le
finalit aziendali. L' incessante interazioni delle differenti attivit di produzione disegna un
sistema di operazioni aziendali. Tali operazioni prendono le mosse dagli elementi che
compongono la struttura dell' azienda, la cui combinazione genera le varie dinamiche aziendali.
L' attivit dell' azienda si compone di un insieme dinamico di operazioni, coordinati in un
sistema, al fine di ottenere un' attivit economica capace di soddisfare le finalit per le quali l'
azienda nasce.
Aspetto Oggettivo della gestione: Operazioni di approvigionamento delle risorse utili alla
produzione; Operazioni di combinazione trasformazione delle risorse procacciate; Operazioni
di collocamento dei beni / servizi realizzatimediante l' attivit economica posta in essere.
Aspetto Soggettivo della gestione: Componete umana grazie alla quale avviene l' attivazione
dei processi rientranti nell' aspetto oggettivo.
L' ordine di composizione, si concretizza come la condizione dinamica della gestione aziendale,
dal cui raggiungimento e mantenimento dipende la capacit dell' azienda di produrre e generare
nuova ricchezza rispetto a quella investita per l' avvio dei nuovi processi produttivi. Questo
influenzatodai processi combinatori interni e dal rapporto tra le condizioni economiche presenti
in aziendacon le condizioni economiche generali.
L' impresa, nella sua vita, pone in essere operazioni di differenti complessit e portate. L'
operazione: in senso tecnico giuridico, l' unit elemntare della complessa attivit operativa o
gestione operativa al di fuori del sistema operativo perde la ropria significativa economicit.
Combinazione produttiva
Complesso di operazioni con natura, intensit e complessit diverse, attraverso cui si utilizzano i
fattori produttivi acquisiti per realizzare i beni e i servizi oggetto dell' attivit produttiva: atti di
gesione che si esauriscono nel processo di trasformazione.
Collocamento dei prodotti finiti sui mercati di sbocco consente la remunerazione delle risorse
monetarie investite. ( Ri = Qi*Pi ): Ricavi di vendita: Quantit di denaro ottenuta vendendo una
determinata quantit del prodotto generato dalla combinazione produttiva. Il ricavo misurato,
cio determinato nel suo ammontare, dalla quantit di denaro che affluisce nell' impresa. Due
aspetti per la stesa operazione, la "Vendita": "Entrate monetarie ( Aspetto Monetario) ; Ricavi:
( Aspetto Economico ).
Gli elementi fondanti che rendono possibile alle azienze la realizzazione della produzione dei
beni o servizi, caratterizzano la struttura patrimoniale e tecnica dell' azienda: dalle modalit
della lora interazione e organizzazione, dipendono in larga parte i risultati dell' attivit aziendale.
Al costo del fattore e al relativo processo di scambio, corrisponde un sacrificio di mezzi
monetari che l' azienda disposta a sostenere e che consente di misurare l' utilit economica del
fattore. Per generare utilit economica occorre che l' azienda vincoli a se i vari fattori, in modo
tale che possa remunerare gli oneri sostenuti d' acquisto dei vari fattori mediante il successivo
collocamento dei prodotti ottenuti sui mercati. I fattori produttivi si possono Classificare in:
Fattori Produttivi a Fecondit Semplice, sono quei fattori produttivi che esuriscono la loro utilit
economica in un unico ciclo produttivo, il ricavo della ricchezza investita in esso avviene
attraverso i ricavi della vendita dei prodotti ottenuti con la loro utilizzazione.
Fattori a Fecondit Ripetuta, sono quei fattori produttivi che cedono la loro utilit a pi cicli
produttivi, ai quali partecipa mantenendo inalterate le sue caratteristiche tecniche.
Ogni fattore a fecondit ripetuta legato a tutti i prodotti che si possono utilizzare per mezzo
della sua utilizzazione. Il recupero della ricchezza investita "richesto" all' insieme dei ricavi
pervenuti dalla vendita di tutti i beni prodotti nell' arco di tempo nel quale il fattore cede la sua
utilit. Quindi i fattori produttivi vengono impiegati per ottenere prodotti che siano vendibili a
prezzi remuneratori tali da consentire il recupero: Dei mezzi monetari investiti nei fattori a
fecondit semplice completamente utilizzati; Di parte dei mezzi monetari investiti in fattori a
fecondit ripetuta parzialmente utilizzati.
L' Obsolescenza
L' Obsolescenza il meccanismo naturale che limita la capacit del fattore di partecipazione in
modo economicamente valido allo svolgimento del processo produttivo e pu colpire: la
struttura organizzativa, la struttura operativa, i beni e i servizi prodotti. L' obsolescenza pu
essere interna ( obsolescenza tecnica ) o esterna ( obsolescanza tecnologica ).
In ogni impresa si ha un certo fabbisogno di mezzi finanziari per il collegamento tra le uscite
che si sostengono per l' acquisto dei fattori produttivi e le succesive entrate. Il periodo di tempo
affinch i mezzi finanziari investiti nell' impresa, esaurito il loro ciclo, si convertano
nuovamente in denaro, prende il nome di: "ciclo di ritorno del capitale". Le fonti di
finanziamento possono ricondursi a due:
Fonti di capitale proprio: I finanziamenti di questa categoria affluiscono all' impresa con i
conferimenti di mezzi effettuati dal proprietario o, in caso di societ, dai soci; questi
finanziamenti sono costituiti dal "capitale di apposto iniziale" e dai successivi "aumenti di
capitale". Rientrano inoltre in questa categoria di finanziamenti quelli interni che derivano da
utili non prelevati dal proprietario o non distribuiti ai soci per attuare una politica di
"autofinanziamento". Le caratteristiche tipiche dei fondi raccolti a titolo di capitale proprio
sono: Sono esposti al rischio d' impresa, Non comportano un rigido obbligo di remunerazione,
Non sono soggetti a scadenza.
Fonti di capitale di debito: Un' impresa, anche se prosperosa, pu avere necessit di mezzi
finanziari che vanno oltre i mezzi forniti dal capitale proprio. Vi possono essere infatti esigenze
connesse a operazioni di carattere straordinario, sia esigenze di gestione. Le loro caratteristiche
tipiche sono: Sono esposti al rischio d' impresa solo in modo limitato e indiretto, nel senso che l'
azienda deve procedere a estinguere i prestiti ottenuti prima di procedere al rimborso del
capitale, Comportano l' obbligo della remunerazione che consiste in un interesse, Comportano l'
obbligo del rimborso alla scadenza. I finanziamenti ottenuti dall' impresa a titolo di capitale di
debito si distinguono a loro volta in:
Debiti di regolamento, cio quei debiti originati da sostituzioni temporanee della moneta nello
scambio; sono costituiti dai debiti mercantili o di fornitura.
Debiti di finanziamento, cio sono i prestiti contratti con i terzi che provocano entrate di denaro
nell' azienda un esempio sono le operazioni concluse con le banche.
Variazioni Finanziarie e Variazioni Economiche
Ogni operazione di gestione comporta delle variazioni nel patrimonio aziendale. Le variazioni in
oggetto sono divise in Finaziarie ed Economiche. Le variazioni finanziarie ( primigenie )
derivano da fatti che comportano movimenti di denaro, di crediti e di debiti; tali variazioni sono
denominate Attive quando comportano un aumento del patrimonio aziendale, Passive quando
invece comportano un decremento del patrimonio aziendale. Le variazioni economiche
( derivate ) derivano da fatti da cui scaturiscono costi e ricavi dalla cui contrapposizione si
determina il reddito prodotto dall' azienda nell' esercizio.
SCHEMA
VARIAZIONI FINANZIARIE
DARE AVERE
DENARO IN CASSA
CREDITI
DEBITI
VARIAZIONI ECONOMICHE
Legenda:
Il capitale d' impresa composto in "Impieghi": nel complesso di beni materiali ed immateriali
disponibili, potenzialit, e altre componenti positive, e in "Fonti" che altro non sono che il
complesso delle obbligazioni assunte verso terzi. Il risultato economico o reddito di periodo la
variazione di ricchezza che si manifesta nell' arco temporale, che scaturisce dalla gestione, ossia
da quel sistema di operazioni che, senza soluzione di continuit, va dall' acquisto dei fattori
produttivi sui mercati di approviggionamento fino al collocamento dei prodotti e dei servizi,
ottenuti impiegando i fattori acquisiti sui mercati di sbocco.
Reddito totale
Considerando come arco di temporale l' intera vita dell' azienda il risultato economico prende il
nome di "reddito totale". Esso p essere determinato come: Differenza tra il valore del capitale
restituito ai soggetti inizialmente conferito il capitale di rischio e il valore dei conferimenti
iniziali, aumentata dai prelevamenti e diminuita dei conferimenti ( metodo patrimoniale ).
Diffenrenza tra la sommatoria delle entrate e la sommatoria delle uscite con esclusione di quelle
relative al capitale di rischio ( metodo finanziario ). Differenza tra tutti i ricavi e tutti i costi
( metodo reddituale ). Questi tre metodi conducono allo stesso risultato se: Tutti i fattori
produttivi sono utilizzati per l' attivit produttiva o venduti per stralcio; Tutti i processi
produttivi sono stati ultimati e i prodotti venduti; Tutti i crediti sono stati incassati e tutti i debiti
pagati; Non sussiste alcun rischio che possa determinare costi o perdite.
Reddito di periodo
Alla determinazione del reddito totale concorrono tutti i costi e i ricavi manifestatisi durante il
periodo di esistenza dell' azienda. Per determinare il reddito di un singolo esercizio necessario
isolare opportunamente i costi e i ricavi che sono di pernenza di quel periodo. Le maggiori
difficolt derivano dal fatto che la continuit dei processi economici aziendali fa emergere
numerosi valori che sono comuni a due o pi esercizi e che devono essere artificiosamente
spezzati quando si costruisce la tavola dei valori dalla quale scaturisce il risultato economico
annuale.
Periodi amministrativi ed esercizi
Costi di competenza
I costi devono essere correlati con i ricavi dell' esercizio, tale correlazione si realizza: Per
associazione di causa ed effetto tra costi e ricavi, Per ripartizione dell' utilit o funzionalit
pluriennale su base razionale o sistemica, Per imputazione diretta di costi al conto economico
dello esercizio o perch associati al tempo o perch sia venuta meno l' utilit o la funzionalit
del costo.
Reddito e Capitale
Alconi elementi del capitale iniziale partecipano direttamente al reddito d ' esercizio come suoi
componenti Altri , invece,sono tra i dati di riferimento sui quali si basa la determinazionendi
alcuni componenti di reddito (amministrativo) ecc.
Alcuni valori ( cassa, crediti e debiti )sono i dati di partenza per giungere alla determinazione
dei corrispondenti valori da rappresentare nella situazione del capitale finale di funzionamento.
Al termine del periodo amministrativo, i valori del capitale iniziale e i valori rilevati durante il
periodo amministrativo si compongono nella rappresentazione dei componenti del reddito di
esercizio ( conto economico ) e nella sintesi del capitale di funzionamento ( stato patrimoniale).
Finalit del Bilancio
In relazione all' evoluzione dei contesti interni aziendali e all' evoluzione dell' ambiente
economico sociale, di particolare rilievo l' influenza di variabili sul bilancio quali: ( Gli aspetti
proprietari delle imprese ); Nelle aziende in cui prevale la struttura proprietaria chiusa, il
capitale di rischio un bene di famiglia. Nelle aziende in cui la propriet aperta le azioni
tendono a essere equiparate a un bene merce il cui possesso influenzato dall' andamento dei
mercati dei dividenti. ( Gli aspetti finanziari delle imprese e gli assetti dei mercati finanziari ):
Nei sistemi dominati da imprese a propriet chiusa il fabbisogno finanziario tende a esoddisfarsi
prevalentemente dal ricorso al capitale di prestito: Il flusso di informazioni delle imprese al
mercato tende a rarefarsi; Si hanno legami stringenti con le banche; Il centro del controllo
societario si colloca all' interno dell' impresa stessa. Nei sistemi in cui prevalgono imprese a
propriet aperta relativamente pi consistente il ricorso al capitale di rischio mediante azioni e
titoli: I mercati dei capitali sono efficienti; Gli standards contabili tesi previleggiano l'
informativa rivolta agli azionisti cercando di ridurre le asimmetrie informative tra l' impreasa e
gli investitori; Il centro del controllo societario situato nel mercato dei capitoli. (Il grado di
intervento dello stato nel disciplinare l' informativa di bilancio e, pi in generale, nel dettare
norme e principi volti a disciplinare i rapporti tra l' impresa e i suoi Stakeholders).
Nei sistemi con imprese a propriet chiusa si protegge l' interesse dei creditori; Nei sistemi con
imprese a propriet aperta si protegge l' interesse degli Shareholders;
Nei sistemi a ( Code Law ) il legislatore detta principi di composizione del bilancio rinviando
alla tecnica per l' interpretazione in chiave operativa delle prescrizioni legislative.
Il bilancio d' esercizio, in quanto preparato per una pluralit di destinatari, non deve favorire gli
interessi o le esigenze di gruppi particolari. Le politiche di livellamento dei redditi sono
incompatibili con corrette determinazioni di bilancio che devono consistere la misurazione del
reddito prodotto, svincolandolo dal succedersi di fasi favorevoli e svaforevoli. Le finalit
assegnate al bilancio d' esercizio sono incompatibili con valutazioni di cessione e ancor pi con
le valutazioni che riflettono le conclusioni dell' acquirente.
Gli interessi conoscitivi: Investitori
Gli interessi conoscitivi degli Investitori: Gli Investitori istituzionali hanno aspettative meno
sensibili agli accadimenti che hanno influenza sul valore dello investimento nel breve priodo.
Gli Investitori non istituzionali destinano quote non rilevanti dal risparmio e al capitale d'
azienda e hanno attese di dividenti e di ( Capital Gains ) di breve e brevissimo periodo. Al
delinearsi di turbolenze sui mercati dei capitali tende a prevalere un comportamento di tipo
difensivo con l' abbandono dello investimento azionario, contrariamente a quanto si verifica nei
periodi di euforia. Pi che i dati e le informazioni ritraibili dai bilanci e le valutazioni degli
analisti finanziari e delle agenzie di rating devono orientare le scelte dei piccoli investitori in
titoli azionari e obbligazionari.
Per i lavoratori che non partecipano alla distribuzione del risultato della gestione, le attese di
remunerazione trovano copertura nelle condizioni disciplinate dalla contattazione colletiva. In
situazioni di crisi dei sistemi economici diviene rilevante per i lavoratori, apprezzare i rischi che
possono compromettere la conservazione del posto di lavoro. Gli svolgimenti secondo
soddisfacimenti condizioni di economicit non constituiscono una sicura garanzia di
conservazione del posto di lavoro, ma ne pongono le premesse. Il bilancio sociale e il bilancio di
sostenibilit possono offrire segnali circa il valore che le imprese attribuiscono alle risorse
personali attraverso l' impegno profuso e che intendono profondere nel difendere i livelli
occupazionali, nel cercare ambienti di lavoro pi sicuri, stimolanti e gratificanti.
I Creditori valutano le iniziative sulla base degli indici di bilancio. Le garanzie coprono il
( Gap ) tra conoscenza richiesta e disponibile. La credibilit dell' azienda nei mercati finanziari
si basa sulla solidariet patrimoniale, sull' affinamento dei suoi modelli di analisi e sulla
condivisione dei prorpi programmi da parte dei programmi da parte dei mercati finanziari. La
conoscenza delle dinamiche finanziarie offerte dai prospetti di flussi finanziari riveste una
notevole importanza. L' informativa di bilancio deve essere orientata all' impresa nel suo
complesso. Emerge l' esigenza di produrre un' informativa economico finanziaria in relazione
al differente livello di rischio che caratterizza i singoli business.
I documenti emanati dallo IASB sono elaborati tecniciche acquisiscono validit normativa nei
contesti giurisdizionali in ragione della forza a essi attribuita dai legislatori e/o dagli organismi
di sorveglianza locali. L' Unione Europea ha infatti delegato allo ISAB la stesura dei principi
contabili per le societ quotate nei mercati degli Stati membri. Il legislatore ha imposto che:
Devono adottare gli IAS/IFRS le societ aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico, le
banche e le societ finanziarie per la redazione dei bilanci d' esercizo e consolidato.
Non adottano i principi contabili internazionali le societ di capitali non quotate che non
rientrano nell' ambito di consolidamento di un gruppo, le societ di capitali di minori dimensioni
e le societ di persone.
I Movimenti finanziari si realizzano con una Variazione dei: debiti, crediti o della liquidit. La
Competenza economica: la realizzazione dei ricavi avviene quando il processo produttivo stato
completato e lo scambio gi avvenuto.
Correlazione costi ricavi un associazione di causa ad effetto, ripartizione dell' utile
pluriennale, esaurimento utilit, associazione di costi al tempo. La competenza economica
diviene il criterio rilevante, indipendentemente dal momento della manifestazione finanziaria
delle operazioni. Dobbiamo cos domandarci: Abbiamo registrato dei costi che non sono di
competenza? Se si occorre che non partecipino alla determinazione del reddito. Abbiamo
registrato dei ricavi che non sono di competenza? Se si occorre che non partecipino alla
determinazione del reddito, altrimenti richieremmo di annacquare il bilancio e lo stesso non
rispnderebbe pi ai principi di redazione di bilancio ( art 2423 e 2423 bis C.C. ) . Non abbiamo
registrato dei costi che sono di competenza? Dobbiamo considerarli per la determinazione del
reddito. Non abbiamo registrato dei ricavi che sono di competenza? Occorre considerarli per la
determinazione del reddito.
N discende che: - Non tutti i costi e i ricavi sostenuti o conseguiti in un periodo, che hanno
movimentazione finanziaria, sono di competenza, ai fini della determinazione del reddito. - I
fattori produttivi, a fecondit semplice o ripetuta, ancora utilizzabili per ottenere prodotti
vendibili, cos come i prodotti, ma non ancora venduti rappresentano alla fine del periodo il
complesso dei beni e delle utilit economiche di cui l' impresa dispone per svolgere i processi
produttivi di periodi futuri.
Le sole rilevazioni continuative non bastano per arrivare alla redazione del bilancio. Al termine
dell' esercizio al fine di trasformare i valori di conto in valori di bilancio idonei a rappresentare
il reddito d' esercizio e il patrimonio di funzionamento si compongono le scritture di
Assestamento che si distribuiscono in: Scritture di Rettifica che consentono di rinviare al futuro
costi e ricavi che si sono gi manifestati sotto il profilo finanziario e che quindi sono gia stati
rilevati, ma non sono di competenza dell' esercizio. Queste possono essere classificate come:
Ammortamento Diretto e Indiretto, rimanenze di merci, risconti attivi e passivi. Scritture di
Integrazione che consentono di integrare nel sistema dei valori di bilancio alcuni componenti di
reddito le cui futuri manifestazioni monearie avr luogo nel futuro o nei futuri esercizi, ma che
sono di competenza periodo che si chiude. Queste possono essere classificate come: Importi
accantonata a fondo svalutazione crediti, i retei passivi e attivi.
A seconda delle relazioni esistenti tra il livello dei costi e volumi di produzione, i costi si
distinguono in: Costi Variabili: variano al variare delle quantit prodotte; la variazione pu
essere proporzionale, pi che proporzionale, meno che proporzionale. Ad esempio i costi per
materie prime, in quanto sono proporzionali alle quantit dei prodotti fabbricati. Costi Fissi: il
loro ammontare commisurato alla struttura tecnica organizzativa aziendale e alla
conseguente capacit produttiva, essi quindi non variano al variare delle quantit prodotte. Sono
costi fissi gli emolumenti pagati ad amministratori e sindaci.
Costi delle quantit prodotte
Rappresentano graficamente l andamento dei costi fissi e dei costi variabili, supposti
proporzionali, rispetto alle quantit prodotte. Essi vengono indicati con delle rette;
analogamente si rappresentano con una retta ( parallela ai costi variabili, ma la cui origine
corrisponde all altezza dei costi fissi ) i costi totali, dati dalla somma dei costi fissi pi i costi
variabili.
Legenda:
R = ricavi di vendita ( Total Revenue );
C.f. = Costi fissi ( Fixed Costs );
C.Y. = Costi Variabili ( Cv * U )
C.v = Costi variabili unitari ( Variable Costs );
U = Unit prodotte ( Units sold );
C.t. = Costi totali ( Total Costs );
p = prezzo di vendita.
= B.E.P.
Le relazioni tra costi variabili, costi fissi e volume di produzione sono messe in evidenza dal
diagramma di redditivit consente di determinare a quale grado di sfruttamento della capacit
produttiva, o in corrispondenza a quale volume di vendite, o a quale ammontare di fatturato dell
azienda si realizza l equilibrio economico. Il B.E.P. corrisponde al punto d incontro della retta
che rappresenta i ricavi. A sinistra del B.E.P. i costi totali superano i ricavi e l azienda supporta
perdite. A destra del B.E.P. i ricavi superano i costi e l azienda consegue utili. Nel B.E.P. costi e
ricavi si equivalgono e il risultato economico uguale a zero. Il B.E.P. si ottiene quando si
verifica l eguaglianza R = G e si calcola risolvendo l equazione ( px U = [ C.f. + C.v. * U ] ) da
cui si ottiene : { U =[ C.f. / ( p C.v. ) ]}: dove ( p C.v. ) costituisce il margine unitario di
contribuzione con il quale ogni prodotto partecipa alla copertura dei costi fissi. Lo sfruttamento
della capacit produttiva dell azienda si calcola [( B.E.P. * 100 ) capacit produttiva ]. Per
calcolare il risultato economico che si pu determinare da una vendita di N possiamo scrivere R
= G + E [ E = risultato Economico ].
I Ratei sono quote di uscite o di entrate future relative a costi o a ricavi proporzionali al tempo,
che sono maturate ma ancora da liquidare. Esempio:
Nel corso dell' anno l' azienda X ha compiuto, fra le altre, le seguenti operazioni: in data 1\2
ha concess in locazione un capannone pattuendo un canone annuo di euro 12,600 + iva esigibile
in rate semestrali posticipate all 1\2 e 1\8 di ogni anno.
in data 1\9 ha ottenuto dalla banca Y un mutuo di euro 60,000 al tasso del 6,50% con interessi
posticipati al' 1\3 e l 1\9 di ogni anno. I fatti di cui sopra hanno dato luogo alle seguenti
rilevazioni in P. D.
______________________________________________________________________
Clienti Diversi 7,560
Fitti Attivi 6,300
Iva Ns. Debito 1,260
Banca Y 60,000
Mutui Passivi 60,000
Vediamo ora di considerare la competenza economica dei costi e dei ricavi connessi alle
suddette operazioni, individuando gli eventuali ratei da calcolare al 31\12
Canoni della locazione attiva
Consideriamo la locazione del capannone, osserviamo che al 31/12 risulta maturata la quota relatva al periodo
che va dall'1/8 al 31/12 (cio quella che riguarda i 5 mesi di agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre ).
Tale "ricavo" di competenza dell' esercizio, anche se la sua riscossione avverr nell' esercizio successivo. Nell'
aspetto finanziario esso misurato da un "rateo attivo", che corrisponde al credito potenziale del canone di affitto
gi maturato. Il calcolo il seguente:( 6,300 : 6 = x : 5 ) da cui risulta x = 5,250 "rateo attivo"
Interessi sul mutuo passivo
Poich sul mutuo ottenuto in data 1\9 gli interessi sono corrisposti in via posticipata, al 31\12 risultano gi
maturati gli interessi per il periodo 1\9 31\12, che saranno liquidati nell' esercizio successivo. Tali interessi
rappresentano un "costo" di competenza dell' esercizio in chiusura e sono misurati nell' aspetto finanziario da un
"rateo passivo". Il calcolo degli interessi per i 4 mesi maturati si presenta come segue: I = (60,000 x 4 x
6,50 )/1,200 uguale 1,300 "rateo passivo".
I risconti sono quote di costi o di ricavi proporzionali al tempo liquidati e rilevati in via anticipata, che non sono
ancora maturate e che pertanto sono da rinviare al futuro.
Con i risconti si "rinviano" singoli costi o singoli ricavi e quindi la rettifica si opera direttamente nei conti alle
"variazioni d' esercizio" nei quali tali costi o ricavi sono stati rilevati. In particolare:
Un Risconto Attivo, ossia l' elemento patrimoniale attivo che scaturisce dal rinvio di un "costo", si rileva in
Dare dell' ononimo conto RISCONTI ATTIVI, mentre in Avere si avr il conto acceso al "costo d' esercizio" che
va rettificato.
Un Risconto Passivo, ossila l' elemento patrimoniale passivo che deriva dal rinvio di un "ricavo"si rileva in
Avere dell' ononimo conto RISCONTI PASSIVI, mentre in Dare si avr il conto acceso al "ricavo d' esercizio"
che va rettificato.
In base al Codice Civile art. 2423 e 2423 bis il bilancio d esercizio deve essere redatto con
chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale
e finanziaria della societ e il risultato economico dell esercizio.
Il bilancio d esercizio, che predisposto dagli amministratori e sottoposto all approvazione dell assemblea
ordinaria dei soci, si compone di tre parti inscindibili:
1) Lo Stato patrimoniale;
2) Il Conto economico;
3) La Nota integrativa.
Le prime due parti sono costituite da schemi obbligatori, (lo Stato patrimoniale a sezioni divise, il Conto
economico in forma scalare) mentre la Nota integrativa ha un contenuto discorsivo pur comprendendo tabelle e
prospetti.
Tuttavia gli studiosi e gli esperti dubitano sulla piena idoneit a esprimere compiutamente le situazioni
finanziarie ed economiche dellimpresa che ha richiesto l affidamento bancario. Queste situazioni, infatti, non
fanno riferimento a un istante, ma a un proprio a un proprio periodo e possono essere accertate solo integrando i
dati di bilancio con delle previsioni riguardanti le entrate e le uscite future (situazione finanziaria) oppure i costi
e ricavi futuri (situazione economica).
Di regola l analisi viene compiuta dall Ufficio fidi, ma nelle pratiche di fido pi impegnative, pu affidarla a
societ specializzate che svolgono attivit di revisione dei bilanci. L analisi di bilancio presuppone l
interpretazione del bilancio stesso, che si in tre fasi successive.
La prima fase rappresentata dall interpretazione letterale che consiste nella individuazione del significato
delle voci di bilancio, in modo da comprendere il contenuto.
La seconda fase consiste nell interpretazione revisionale, ossia nella verifica dell attendibilit e della
veridicit del bilancio.
Nell effettuare l interpretazione revisionale del bilancio l Ufficio fidi deve compiere un indagine critica sulle
singole poste, accertando la effettiva consistenza dei beni ecc.
La terza fase costituita dall interpretazione prospettica che prende avvio dai dati di bilancio e perviene ad
apprezzare le situazioni finanziaria, economica e patrimoniale dell impresa.
A questo risultato la banca giunge completando le voci degli schemi contabili (Stato patrimoniale e Conto
economico) con le indicazioni contenute nella Nota integrativa.
L interpretazione prospettica consente alla banca di valutare il grado di affidabilit dell impresa che ha richiesto
il fido.
Pertanto, l Ufficio fidi procedendo a riclassificare le poste dello Stato patrimoniale in funzione della
successiva analisi sulla situazione finanziaria dell impresa, avvalendosi delle informazioni contenute
nella Nota integrativa che fa parte del bilancio d esercizio ed esercitando il loro esame critico su tutte
le voce e sui valori.
Per quanto riguarda le rimanenze di magazzino, l esame critico compiuto dai funzionari deve
evidenziare quelle di difficile vendita o di problematico utilizzo, che devono essere trasferite fra le
immobilizzazioni, come anche le quote di risconti aventi competenza pluriennale e i disaggi di
emissione di prestiti obbligazionari.
La rielaborazione dello Stato patrimoniale approda al sintetico schema:
Il Conto economico redatto in base all art. 2425 del Codice Civile, si presenta in forma scalare
secondo la configurazione a valore e costi della produzione, con i costi classificati per natura.
La rielaborazione del Conto economico compiuta dall Ufficio fidi in funzione della successiva analisi
sulla situazione economica dell impresa.
Trattandosi di analisti esterni, che non hanno le informazioni che consentono di riclassificare i costi per
destinazione produttiva e quindi di ottenere la configurazione a ricavi e costo del venduto, la
rielaborazione rivolta di solito a ottenere la configurazione a valore aggiunto.
L espressione valore aggiunto indica l incremento di valore che un impresa aggrega al valore dei
beni e dei servizi che acquista dalle altre aziende.
Dopo aver evidenziato il valore aggiunto ottenuto dall impresa attraverso la gestione della produzione
si evidenziano alcuni interessanti risultati intermedi: il margine operativo lordo che risulta dalla
differenza tra il valore aggiunto e i costi del personale, e il reddito operativo, che risulta sottraendo dal
margine operativo lordo gli ammortamenti, le svalutazioni e gli accantonamenti per rischi e oneri.
Valore aggiunto ( Va )
- Costi del personale
Reddito operativo ( Ro )
+/- Proventi e oneri finanziari
+/- Proventi e oneri accessori
La struttura finanziaria dell impresa resa evidente da indici di indebitamento che esprimono il
differente concorso delle fonti interne e delle fonti esterne nel finanziamento degli impieghi. Questo
dosaggio tra mezzi propri e mezzi di terzi chiamato leverage o leva finanziaria. calcolato
rapportando:
Un risultato pari all unit corrisponde a un finanziamento totale dell impresa con capitale proprio,
invece un risultato pari a 2 indica un equilibrio tra mezzi propri e debiti aziendali e pu essere
giudicato sufficiente. Valori maggiori esprimono un crescente indebitamento dell impresa e l
opportunit di una ricapitalizzazione.
L equilibrio tra impieghi e finanziamenti risulta dagli indici di liquidit che rivelano la sua solvibilit o
della capacit dell impresa di far fronte agli impieghi finanziari di prossima scadenza. Questo indice
anche detto current test si considera soddisfacente se risulti pari o superiore a 2; deve comunque
essere superiore a 1 e in caso contrario segnala che il patrimonio circolante netto negativo.
calcolato rapportando:
Abbiamo inoltre l indice di liquidit primaria che esprime la capacit dell impresa a fronteggiare, in
tempi brevissimi, i debiti di prossima scadenza e i normali pagamenti.
calcolato rapportando:
I valori di questi indici di liquidit risultano sovente alterati nelle imprese che chiedono affidamenti
bancari.
L origine dei mezzi che hanno finanziato gli investimenti a lungo ciclo di utilizzo calcolata mediante
due indici di copertura delle immobilizzazioni che si suddividono in:
Un risultato del primo rapporto nettamente superiore a quello del secondo corrisponde a una
situazione soddisfacente. In particolare, se il primo esprime un risultato vicino a 1 significa che le
immobilizzazioni sono finanziate con capitale proprio; tuttavia, poich molto spesso l impresa
costretta a integrare i mezzi propri con finanziamenti a medio/lungo termine, anche il secondo pu in
certe situazioni avvicinarsi all unit.
I termini mediamente accordati ai clienti per il regolamento delle fatture di vendita, sono messi in
evidenza dal quoziente tra i crediti commerciali a fine anno e il fatturato dell esercizio. I giorni di
dilazione media sulle vendite si ottengono moltiplicando il risultato per 365:
La rielaborazione degli schemi contabili di bilancio pu fornire preziose informazioni anche sotto il
profilo economiche, evidenziando la redditivit dell impresa e il contributo che a essa deriva dai vari
settori che possono essere riconosciuti nella sua gestione.
Quest ultima viene scomposta in:
- Gestione operativa, formata da tutte le tipiche operazioni di esercizio che concorrono a formare
il margine operativo lordo, quest ultimo risulta dalla differenza tra il valore aggiunto e i costi del
personale;
- Gestione non caratteristica, costituita sia dalle operazioni di carattere finanziario e tributario sia
da quelle straordinarie, di natura non ricorrente, che riguardano le sostituzioni o i rinnovi
dimmobilizzazioni materiali o finanziarie di rilevante entit.
L attitudine dell azienda a effettuare la copertura dei costi e a conseguire un congruo utile e effettuata
attraverso l analisi economica del bilancio. La redditivit complessiva dellimpresa espressa dal
tasso di redditivit del capitale proprio ( ROE ), che esprime la redditivit complessiva dell
impresa. Il ROE esprime la capacit della gestione a remunerare il capitale che stato investito nell
impresa e viene calcolato rapportando:
La redditivit della gestione operativa espressa dal tasso di redditivit del capitale investito
( ROI ), esprime la percentuale e il grado dindebitamento aziendale.
Il calcolo del ROI utile nelle situazioni in cui si deve valutare l opportunit di compiere investimenti
aggiuntivi che richiedono l accensione di nuovi debiti di finanziamento. Infatti, se il tasso effettivo dei
nuovi prestiti inferiore alla misura che si ritiene, assumer il ROI in seguito ai nuovi investimenti
effettuati, l operazioni dar probabilmente risultati positivi.
Il tasso dincidenza della gestione non caratteristica si ottiene dal rapporto tra il risultato
economico globale e quello della sola gestione operativa dell impresa:
Il grado di utilizzo delle risorse investite nell impresa espresso dall indice di rotazione degli
impieghi:
Questo tasso esprime la percentuale di redditivit delle vendite indicando la quota di ricavi che rimane
dopo la copertura di tutti i costi della gestione operativa. Se confrontato nel tempo in analisi
sequenziale, pu fornire utili indicazioni sull efficienza delle politiche di vendita via via attuate dall
impresa.
Dalla rielaborazione degli schemi contabili del bilancio anche possibile ricavare indicazioni sulla
struttura del patrimonio al fine di accertare le condizioni di equilibrio nella composizione degli impieghi
e delle fonti di finanziamento e, tra gli altri indici opportuno ricordare:
Tra le singole classi di valori dello Stato patrimoniale e il totale di una delle due sezioni ne riporto due
esempi:
risulta dal rapporto tra attivo circolante e immobilizzazioni. Questo indice esprime l elasticit della
struttura aziendale e offre risultati molto diversi da settore a settore; in generale basso nelle imprese
industriali e di servizi e alto, in quelle commerciali.
a) Le condizioni finanziarie dell azienda che risultano dagli indici: dindebitamento, di liquidit e
di dilazione media delle vendite e dai rapporti strutturali di composizione degli impieghi e delle
fonti di finanziamento.
b) L andamento dell attivit caratteristica, che appare soprattutto dagli indici di: dilazione
media delle vendite, dal ROI, dal ROS, dall indice di rotazione degli impieghi e, dai rapporti
strutturali di composizione del Conto economico;
c) La redditivit della gestione, che si ricava principalmente dagli indici: ROI, ROE,
dindebitamento e, dal tasso d' incidenza della gestione non caratteristica.
Il coordinamento degli indici mostra le relazioni che legano tra loro gli indici che fanno parte del
sistema. In particolare, gli indici che definiscono il sottosistema di redditivit della gestione sono
collegati da una relazione matematica:
( Re / Cp )% = ( Ro / Ti )% ( Ti / Cp )% ( Re / Ro )%
Questa relazione matematica, evidenzia i favorevoli effetti esercitati sulla redditivit da parte del
ricorso al credito in periodi nei quali il rendimento operativo del capitale investito risulta superiore al
tasso dei finanziamenti.