Osteopatia Odontoiatrica Flyer
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PRESENTAZIONE
Il corso in Medicina Manuale Osteopa2ca in Odontostomatologia volto a fornire al medico osteopata/ osteopata le conoscenze teoriche e pra2che per collaborare al meglio con lodontoiatra e allodontoiatra con losteopata.
Lidea di una formazione di medicina manuale osteopa2ca-posturale per odontoiatri conseguente alla mia esperienza lavora2va degli ul2mi 20 anni durante i quali, da medico-chirurgo odontostomatologo, mi sono trovato a
lavorare, procuamente, con i medici-osteopa2 e con gli osteopa2. La dicolt iniziale stata quella di trovare un linguaggio comune tra le due specialit, cosa che mi ha spinto a frequentare dapprima una formazione cranio-
sacrale, successivamente una formazione in medicina manuale osteopa2ca e al contempo una formazione in posturologia clinica.
Questa formazione composita mi ha insegnato limportanza sia della micro mobilit dei tessu2, sia del cercare la salute nella patologia (disturbi cranio -temporo- mandibolo-cervicali) e a maggior ragione, a cercare la salute
nella parasiologia (leggi mal occlusione ortognatodon2ca ) e mi ha costreLo, in senso posi2vo, a cambiare il modo di lavorare sia nelle nalit che nei mezzi terapeu2ci. Devo riconoscere che ho avuto la fortuna di
collaborare con osteopa2 curiosi ed inclini a cercare di capire il punto di vista della disciplina odontoiatrica.
Altra considerazione che ci ha spinto a proporre questa formazione il crescente interesse che la collaborazione osteopa2 odontoiatri andata progressivamente raccogliendo nel tempo. Ad oggi sia nei congressi di
ortognatodonzia sia in quelli di gnatologia si possono ascoltare relazioni nelle quali losteopa2a non declinata in termini esoterici. Questo non va inteso come una totale acceLazione da parte della classe odontoiatrica, ma
crediamo che questo possa essere in parte ancora legato a quella carenza di linguaggio comune che non sembra, per i pi, del tuLo superata. Anche in alcune pubblicazioni odontoiatriche (ar2coli e/o libri) vengono introdoQ
conceQ e terminologie osteopa2che, talora purtroppo in modo tanto semplicis2co da essere fuorviante. essere fuorviante. Per questo riteniamo che un linguaggio comune possa contribuire ad evitare fraintendimen2 tra
osteopa2 ed odontoiatri.
In Italia la formazione dellodontoiatra e dellosteopata prevede due percorsi completamente separa2. Pur se entrambe le gure professionali interagiscono con le stesse struLure corporee, ovviamente, con strumen2
dieren2. Questa considerazione, insieme al crescente interesse di collaborazione tra osteopa2-odontoiatri, ci ha spinto a ideare una formazione post graduate per lodontoiatria e l'osteopata.
La struLura didaQca nuova nel suo genere. Le due formazioni pur se parzialmente separate, per dare alle due gure professionali ci che gli manca nel loro curriculum, sono progeLate come una formazione unica per
portare ad una comprensione e linguaggio comune entrambe le gure.
Le due formazioni viaggiano su binari paralleli ma con frequen2 incroci. Sono previste sia lezioni separate (in unaula gli osteopa2 nellaltra gli odontoiatri) il sabato e la domenica maQna; sia lezioni comuni (un'unica aula) la
domenica pomeriggio per arontare dei casi clinici dal punto di vista odontoiatrico ed osteopa2co.
Il percorso forma2vo prevede che lodontoiatra sviluppi la capacit di ascolto (che semeio2ca manuale!) della macro e della micro mobilit dei tessu2, nonch la capacit di valutare il sistema tonico posturale in chiave
diagnos2co-terapeu2ca. Il programma per lodontoiatra prevede la conoscenza del sistema cranio sacrale, sistema della deglu2zione- fonazione e delle catene miofasciali annesse e di come valutare e traLare le disfunzioni
osteopa2che. Tali speciche consen2ranno al discente di interagire in modo streLo ad ogni passo della terapia in una visione di approccio condivisa ove ciascun professionista streLamente legato nel suo modo di procedere
allaltro professionista. Queste nuove acquisizioni verranno integrate al bagaglio culturale delle diverse branche della sua specialit, in par2colare lortognatodonzia e la gnatologia, riuscendo cos a capire ed integrare il
punto di vista dellosteopata.
Il percorso forma2vo dellosteopata, invece, prevede la conoscenza delle diverse branche odontoiatriche, enfa2zzando di queste conoscenze le tecniche e lapproccio diagnos2co-terapeu2co di sua competenza. Per esempio
mostrando quali valutazioni possono essere faLe sugli esami radiograci che possano avere una implicazione nellapproccio manuale ed una seconda parte terapeu2ca dove si valuteranno le caraLeris2che speciche di mol2
apparecchi ortognatodon2ci e/o placche occlusali (bite) evidenziandone limplicazione osteopa2caca.
Tali conoscenze saranno fondamentali per lo sviluppo del linguaggio e progeQ comuni odonto- osteo- posturali. Losteopa2a in tale modo acquisir la conoscenza dei comuni strumen2 u2lizza2 dallodontoiatra e sopraLuLo
come ques2 strumen2 interferiscono, in termini ostopa2ci, con la struLura traLata.
Le singole tecniche non sono specicate nel programma esposto ma ogni argomento traLato prevede sempre una parte teorica ed una parte pra2ca.
StruLurando in tale modo il corso, crediamo possa essere possibile unintegrazione tra lodontoiatria e losteopa2a in modo da arrivare a diagnosi e ad approcci terapeu2ci condivisi senza ostracismi o preclusioni da una parte
o dallaltra, il tuLo a completo vantaggio del paziente.
LOrganizzazione si man2ene la possibilit di cancellare il corso, nel caso non si raggiungesse un numero minimo di 10 iscriQ per gruppo, rimborsando la quota di iscrizione. In caso
di disdeLa da parte del partecipante entro il 15 aprile 2 01 7 previsto il rimborso del 75% della quota discrizione, oltre tale data non previsto nessun rimborso.
PROGRAMMA
III seminario (24-25 giugno 2017) III seminario (24-25 giugno 2017)
Il Sacro: anatomia, relazioni, posizione e movimento siologico cranio-sacrale (cenni di Lortognatodonzia funzionale : un conceLo o uno specico apparecchio? le basi
biomeccanica dellosso sacro): Pelvis rock test, Pelvis trac2on test, TraLamento dellortognatodonzia funzionale. Da quale et e no a quale et pu essere u2le?
bilaterale del bacino, traLamento unilaterale del bacino, Decompressione lombo- CaraLeris2che dellapparecchiatura funzionale.
sacrale, Trazione durale parte teorica e parte pra2ca Alcune delle apparecchiature di pi frequente uso in ortodonzia funzionale: forma,
Lesioni non siologiche del cranio: strain ver2cali, strain laterali e compressione. Test e indicazioni implicazioni cranio posturali. Gli scudi orali.Gudin, Frankel,Bionator,Andresen
correzione (parte teorica e parte pra2ca). Bondi,Cervera,Planas (piste direLe, indireLe ed equiplan),Bimler, Twin Block, Lip ed Upper
Bumper, laQvatore elas2co (Soulet e Besombes). Il morso di costruzione per
Correlazioni fra lesioni non siologiche craniali, forma delle arcate e funzioni del SSG
(parte teorica). lapparecchiatura funzionale: importanza della MMO e della Posturologia Clinica .Valutazione
dellaQvazione delle apparecchiature funzionali con lausilio della MMO (parte
Suture craniche :Anatomia,siologia e biselli .ConceQ di diagnosi e traLamento.
pra2a)Lortognatodonzia funzionale come terapia di s2molazione (parte pra2ca).
La Fascia: conceQ base ed aspeQ pra2ci.
Lortodonzia Biomeccanica (ortodonzia ssa) :i criteri applica2vi della meccanica ortodon2ca.
I diaframmi.
I movimen2 dentali :Tip, torque, in-out, toe-in. Le rotazioni. Intrusione ed estrusione.
Casi Clinici. Biologia del movimento dentale.
Saturazione e sensi2zzazione.La MMO e lapproccio alla gonfosi dentale (considerazioni
manuali e neurosiologiche). I materiali: aLacchi ( neutri o preregola2), bande e li (rotondi,
quadra2 e reLangolari; in acciaio, NI Ti e TMA )
I sistemi di frizione e quelli a bassa frizione (self-liga2ng.Le pieghe sul lo ed i sistemi di
scorrimento (arco driLo). Luso del lo a pieno spessore
Gli elemen2 accessori in ortodonzia ssa: il Quad elix e le sue varian2, la barra trans
palatale, il boLone di Nance, larco saldato inferiore (parte pra2ca).
Quali implicazioni manuali con ques2 apparecchiI mezzi ausiliari di distalizzazione: la
trazione extraorale (alta, bassa, combi) ed i disposi2vi intraorali (distal jet e similari) (Parte
pra2ca) Quali implicazioni manuali con ques2 apparecchi
Gli elas2ci intraarcata ed interarcata. Le molle. Come e cosa valutare in Osteopa2a
durante lapplicazione della terapia ssa. Quale 2po di approccio ortodon2co sso
maggiormente consigliabile secondo la nostra esperienza
Le placche di Schwartz Gli allineatori invisibili (Tipo Invisalign)
Lortopedia dento-facciale: quando e perch. Gli apparecchi ortopedici di uso pi comune :
LERP, la trazione postero anteriore (Delaire) e la trazione Antero Posteriore con forze
ortopediche (apparecchio di Stevenson e di Thoureau). E possibile un approccio
ortopedico in oQca Osteopa2ca? Quali approcci Osteopa2ci durante lapplicazione del
mezzo ortopedico (parte pra2ca).
Casi Clinici