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maggio 2016
INDICE
(mindmeister.com)
1.
Testi religiosi
2.
Testi celebrativi/privati
1. Testi religiosi
A Roma i funerali dei personaggi illustri erano sfarzosi ed elaborate erano le cerimonie
pubbliche con le quali il morto veniva accompagnato da un corteo composto da persone
che si travestivano da antenati del defunto; nel Foro, poi, il figlio maggiore del morto
teneva un discorso commemorativo delle sue imprese.
Per i discorsi celebrativi dei defunti si scrivevano le LAUDATIONES FUNEBRES
Durante i banchetti, inoltre, venivano recitati i CARMINA CONVIVALIA (non se ne
sono conservati) e per celebrare il trionfo venivano cantati dai soldati i CARMINA
TRIUNPHALIA (testi caratterizzati da battute scherzose sul comandante)cola
Caratteristiche:
Fescennini
Scambi di battute grossolane che
avvenivano tra contadini mascherati (di
probabile derivazione etrusca)
Fabula
Atellana
Ludi scaenici
Nel 364 a.C. ci fu una pestilenza e fu deciso di offrire uno spettacolo agli dei per placarli
(mindmeister.com)
quindi, da un lato si ispira alla tradizione preletteraria latina (per noi difficilmente
ricostruibile), dallaltro sembra conoscere lepica ellenistica pi recente e risentire dei
suoi influssi.
Con Nevio la storia politica e
militare di Roma e i miti ad essa connessi
divengono oggetto epico. La narrazione
monografica, nel senso che presenta un
soggetto
storico
principale
(nel
caso
Dellintera produzione epica arcaica rimangono pochi frammenti: una delle cause
principali della perdita di queste opere fu il successo dellEneide di Virgilio, che
soppiant completamente i poemi dei suoi predecessori arcaici nellinteresse pubblico e
ne decret, indirettamente, la progressiva scomparsa.
(storiaromanaebizantina.altervista.org)
LA SCENA
Fra il 240 a.C. e let dei Gracchi, la cultura romana conosce una fioritura di opere
sceniche e di rappresentazioni teatrali. Fioriscono corporazioni professionali, degli
autori e degli attori; si sviluppano polemiche letterarie e dichiarazioni di poetica.
I principali generi teatrali romano sono, in origine, prodotti dimportazione.
Di origine greca sono:
il principale genere comico, la palliata, cos definita dal pallio, il tipico
abbigliamento dei Greci;
il principale genere tragico, la cothurnata: i cothurni sono gli altissimi calzari
degli attori tragici greci.
Gli autori di palliate e coturnate presentano le loro opere non solo come ambientate in
Grecia, ma anche come derivate da modelli greci.
Non in contraddizione con questa tendenza lo sviluppo di una palliata ed una coturnata
romane, che si chiamarono rispettivamente togata o trabeata e praetexta
(dallabbigliamento dei magistrati romani). Si tratta di rigenerazioni romane dei
corrispondenti generi greci, rette dagli stessi canoni drammaturgici e rispondenti alle
stesse tendenze stilistiche.
Anche i termini tecnici della drammaturgia sono tutti di origine greca o etrusca.
Tito Livio precisa, invece, che lorigine degli spettacoli romani etrusca. La spiegazione
potrebbe essere che lEtruria abbia mediato verso Roma la diffusione degli spettacoli.
Listituzione di pubblici spettacoli organizzati dallo Stato romano fu un passo di grande
importanza. Loccasione era contrassegnata da pubbliche cerimonie religiose: la sede
regolare del teatro latino, infatti, era rappresentata dal ricorrere di feste e solennit
religiose. Le feste erano un momento di aggregazione, ma non sembra che il teatro latino
abbia al suo interno una forte presenza di tematiche connesse alla sensibilit religiosa.
La pi antica ricorrenza teatrale quella legata alla celebrazione dei ludi Romani, in
onore di Giove Ottimo Massimo: ai ludi Romani del 240 a.C., Livio Andronico mise in
scena il primo testo drammatico regolare, una tragedia su modello greco. Questa data
era sentita dai Romani come quella dellinizio del loro teatro nazionale.
Se prendiamo come riferimento let di Plauto e Terenzio, abbiamo quattro ricorrenze
annuali deputati alla rappresentazione di ludi scaenici:
i ludi Romani;
i ludi Apollinares;
Ad organizzare i ludi erano gli edili o i pretori urbani. Il contesto dei ludi prevedeva
anche giochi di gladiatori.
Il carattere statale ed ufficiale dellorganizzazione ha due conseguenze. La prima che i
committenti delle opere teatrali si identificavano con le autorit: la natura della
committenza spiega la scelta di determinati argomenti. La praetexta, dunque, aveva non
solo una tematica nazionale e nazionalista, ma anche un riferimento a singole figure
politicamente influenti. Limportanza dei committenti, tuttavia, non poteva cancellare
limportanza del pubblico, rappresentanza composita e generale di tutta la societ
romana.
La seconda conseguenza tocca la commedia. La commedia latina non esercita critica
sociale e di costume: il mondo della commedia pu essere realistico, ma non ha punti di
contatto con la sfera dellattualit politica.
Nel 207 a.C. fu fondato il collegium scribarum histroniumque: dimportanza storica
LE FORME
Lautore di palliate che conosciamo
meglio, Tito Maccio Plauto, scrive
commedie non divise in atti e composte
di parti cantate e recitate. Il teatro
plautino comprendeva tre modi
desecuzione e formalizzazione metrica:
le parti recitate senza
accompagnamento musicale,
scritte in senari giambici;
le parti recitative, in cui era
presente un accompagnamento
musicale, in settenari trocaici;
le parti cantate, composte in
una straordinaria variet di metri.
Questi tipi di verso trovano dei corrispondenti nel sistema della metrica greca classica,
ma ognuno di essi manifesta di aver subito profondi adattamenti. La struttura metrica
della palliata offre una notevole impressione di ricchezza e musicalit. Erano grandi le
differenze rispetto alla struttura formale dei modelli, che erano i testi della Nea, la
Commedia Nuova fiorita ad Atene nel IV secolo a.C.
Queste opere erano divise in atti e composte solo di parti recitate o recitative,
quindi scritte in trimetri giambici o tetrametri trocaici catalettici. Da questa
restrizione metrica, la Na traeva un suo effetto di realismo borghese, che trovava
rispondenza nella scelta di uno stile misurato e realistico e nella conduzione dei
personaggi e dellintreccio. Luso di parti musicali era confinato ad un artificio formale
ed estrinseco, gli intermezzi, le pause che marcavano la divisione tra un atto e laltro e
che consistevano in esecuzioni musicali.
La palliata di Nevio e di Plauto lascia cadere la divisione in cinque atti, ma ritrova, nelle
parti cantate, un elemento sostanziale della presentazione scenica. La riscrittura degli
originali ateniesi, dunque, diventava unoperazione di passaggio a nuovi codici
Meno chiare ed organiche sono le cognizioni sulla tragedia romana arcaica. La struttura
della tragedia attica prevedeva un alternarsi di parti dialogate, recitate o recitative e
di parti liriche; di queste ultime, laspetto pi qualificante era la presenza di grandi
costruzioni strofiche, i cori: erano musicali e danzati, interpretati da gruppi di attori,
che nella struttura drammaturgica avevano una funzione limitata o passiva. La funzione
delle parti corali nellintreccio era di commento allazione: lo stile era separato da quello
delle parti individuali.
I tragediografi latini non disponevano strutture necessarie a riproporre nel teatro romano
le inserzioni corali del teatro attico. Erano necessari, dunque, dei cambiamenti nella
riscrittura degli intrecci attici.
I tragici latini ovviarono a questo vuoto alzando tutto il livello stilistico dei loro
drammi. I poeti tragici latini sfruttarono calchi della lingua poetica greca, neologismi,
prestiti dal linguaggio ufficiale della politica, della religione e del diritto. Riuscirono, in
i committenti delle opere, delle autorit rette da nobiles, le tragedie di argomento storico
erano molto influenzate da esaltazioni di imprese eroiche di antenati illustri delle relative
casate, mentre le commedie non avevano nessun contatto con la politica.
Un'altra data importante del teatro latino il 207, quella della fondazione del collegium
scribarum histrionumque (la confraternita degli autori e degli attori), che testimonia
l'inizio del riconoscimento sociale di autori e attori.
Il primo teatro di pietra fu edificato a Roma solo nel 55 a.C. ed quello di Pompeo.
Prima di questa data si crede che esistessero solo strutture provvisorie, in legno, che
venivano allestite su strade che portavano da un lato al centro della citt e dall'altro verso
l'esterno. Il palco consisteva semplicemen'te in una piattaforma dove si muovevano gli
attori, rialzata per permettere al pubblico di vedere meglio la rappresentazione.
Mancavano anche i posti a sedere, perci gli spettatori erano costretti o a stare in piedi