Alpino
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Alpino
le prevedeva la "Costruzione di motori a scoppio per l'applicazione a biciclette comuni, nonch motori a scoppio in genere e pompe per travasi vini"; da ci appare chiaramente la
passione per i motori senza trascurare
i prodotti tipici della zona e cio il vino. Ma la Motobici diventa operativa
solo dal dicembre del 1945 quando le
cariche sociali passano nelle mani del
cav. Franco Rossi (amministratore unico) e dell'ing. Riccardo Codec (procuratore generale) entrambi stradelli-
Sopra, il motore dellAlpino 175, datato 1955, aveva dimensioni di alesaggio e corsa di 64 x 54 mm
per una cilindrata di 173,7
cm3 con distribuzione ad
aste e bilancieri. Il rapporto di compressione originale (di 6,5:1) fu incrementato a 8,5:1.
A lato, il carburatore un
DellOrto del diametro di 25
mm che ha preso il posto
delloriginale da 20 mm.
vaggio a corrente trasversale e pistone con deflettore, volano esterno in
acciaio, accensione a magnete,
cambio a due marce senza frizione,
trasmissione finale a catena dotata di
un robusto e originale parastrappi.
L'applicazione era sul lato destro della
ruota posteriore della bicicletta, mentre su quello sinistro era montato il serbatoio della miscela.
All'inizio questo propulsore, nato di nascosto, non aveva n un nome n un
numero di progetto.
SCHEDA TECNICA
ALPINO 175
CROSS
MOTORE: monocilindrico a 4 tempi
DISTRIBUZIONE: due valvole in testa
comandate da aste e bilancieri
CILINDRO: in ghisa e testa in lega leggera
ALESAGGIO E CORSA: 64 x 54 mm
CILINDRATA: 173,7 cc
RAPPORTO DI COMPRESSIONE: 8,5 : 1
POTENZA: non dichiarata
LUBRIFICAZIONE : a carter umido con
pompa ad ingranaggi
ACCENSIONE: a spinterogeno
CARBURATORE: Dell'Orto con diametro
diffusore di 25 mm
TRASMISSIONE PRIMARIA: a ingranaggi
elicoidali
FRIZIONE: a dischi multipli in bagno
d'olio
CAMBIO: in blocco a 4 rapporti
TELAIO: monoculla in tubi d'acciaio
SOSPENSIONI: anteriore forcella teleidraulica Marzocchi; posteriore forcellone oscillante con ammortizzatori idraulici
RUOTE: a raggi con cerchi d'acciaio
rinforzati
PNEUMATICI: ant. 3.00x19 posteriore
3,50 x 19
FRENI: a tamburo, cilindrici diametro
140 mm in lega leggera
PARAFANGHI: in lamiera d'acciaio
sforzi alla velocit su strada (sia circuito che fondo) e ai records di velocit.
E tanto meno si era cimentata nel
motocross.
Fortunatamente ci ha pensato il torinese Gogliardo Moretti concessionario per il Piemonte della Casa di Stradella fin dal 1946.
Siamo nel 1955. Il motocross agonistico in Italia ancora a livello pionieristico. Dal 1950 si disputa il campionato italiano ma solo per la classe 500.
Si iniziato a correre con motociclette stradali, residuati bellici di provenienza britannica o nazionale, rabberciate alla meno peggio, rigide posteriormente, pesantissime, poco maneggevoli e dotate di potenza molto
limitata. Poi nel '51 erano apparse la
prima Matchless G80 di Milani, la BSA