Dora Markus

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Facolt di Lettere e Filosofia di Zagabria

Il Pensiero sullEsistenza e la Poesia di Eugenio Montale

Eugenio Montale:
Dora Markus
La relazione scritta

Professore: dr.sc. Nino Raspudi

Studentessa: Martina Antonini

Zagabria, 22 gennaio 2014

Contenuto

La biografia.....................................................................................................................3
Le occasioni....................................................................................................................4
Dora Markus...................................................................................................................5
Conclusione.....................................................................................................................7
Bibliografia................................................................................................................ 8

1. La biografia
Eugenio Montale nasce a Genova nel 1896 e muore nel 1981. Nel 1917 chiamato
sotto le armi e partecipa alla prima guerra mondiale. Nel 1925 a Torino viene stampata la sua
raccolta Ossi di seppia.
Lascia Genova nel 1927 e si trasferisce a Firenze, dapprima con compiti di segreteria
presso leditore Bemporad, poi, dal 1929, come direttore del Gabinetto scientifico-letterario
Vieusseux1. A Firenze viene pubblicata la sua seconda raccolta Le occasioni, uscita nel 1939.
Dopo questa raccolta vengono pubblicate le altre, anche con molto successo: Finisterre
(1943), La bufera e altro (1956), Farfalla di Dinard (1956), Xenia (1966) e Satura (1971).
Montale il vincitore dei molti premi come per esempio il premio Feltrinelli nel 1962
e il Premio Nobel per la letteratura nel 1975.

Da Viesseux allontanato nel 1938 perch non iscritto al partito fascista. (Nascimbeni,
1969; pg. 8)

2. Le occasioni
Le occasioni il titolo della seconda raccolta di Montale, pubblicata nel 1939. Il libro
costituito di 4 sezioni con 57 poesie in totale.
Il tema centrale diventa una presenza umana, di solito una figura femminile, che viene
incontro al poeta. La donna si chiama Irma Brandeis e a lei dedica la raccolta. La sua presenza
come Clizia diventa una figura emblematica della poesia del Montale. Per lui allo stesso
tempo una donna salvatrice ma anche una donna reale. Sente la sua presenza nella vita
quotidiana e questo illumina la sua vita e lo distoglie da una condizione di solitudine. Perci
Le occasioni si possono interpretare come un piccolo canzoniere damore.
Questa raccolta improntata dal pessimismo montaliano che si sviluppa ulteriormente
accettando la disarmonia del mondo intuita nella raccolta Ossi di seppia. una poesia
complicata, difficile, ermetica perch cerca di provocare un mistero che non si pu rivelare
completamente2.
Sul piano stilistico, Montale usa termini non comuni, una sintassi complessa con
figure retoriche o metafore. Levocazione dellamata si collega agli oggetti 3 che sono
fondamentali per Le occasioni.

(http://www.oilproject.org/lezione/eugenio-montale-le-occasioni-3304.html; 16.01., 14:30)


Il correlativo oggettivo unastrazione poetica elaborata nel 1919 da Thomas Stearns
Eliot, il quale lo defin "una serie di oggetti, una situazione, una catena di eventi pronta a
trasformarsi nella formula di un'emozione particolare", ossia esso rappresenta lo stato
sentimentale del poeta. (http://antonio-ragone.blogspot.com/2010/06/antonio-ragone-ilcorrelativo-oggettivo.html; 16.01., 14:42)
3

2.1 Dora Markus


Dora Markus una delle poesie pi celebri di Eugenio Montale. divisa in due parti:
la prima scritta nel 1926, e la seconda nel 1939. Lispiratrice della prima parte e una
bellissima ragazza slava, Dora Markus. Le occasioni fanno riapparire Bobi Balzen nel ruolo
di commitente di poesia.4 Lui ha chiesto a Montale di scrivere una poesia dedicata alla sua
amica Dora. Come esempio gli ha mostrato una fotografia con le sue gambe.
La scena della prima parte si svolge a Ravenna dove Montale immagina loro due
camminando lungo il porto Corsini. Dora gli mostra la sua patria vera, che sarebbe Carnizia.
Compara la pesce, che fuori dal suo ambiente naturale, con Dora perch lei stessa non si
trova nella sua patria.
E qui dove unantica vita
si screzia in una dolce
ansiet dOriente,
le tue parole irridavano come le scaglie
della triglia moribonda.5
Il destino di Dora paragonato agli uccelli di passo che sono abituati a migrare e
perci sono privi di una patria e questa comparazione ci spiega che Dora persa nella vita in
certo senso. Queste immagini degli uccelli, dei pesci e dellOriente ci danno un tratto
psicologico di Dora Markus.
La tua irrequietudine mi fa pensare
agli uccelli di passo che urtano ai fari
nelle sere tempestose 6
I versi della prima parte della poesia sono liberi, in cui prevalgono endecasillabi e
settenari.
Dalla prima parte della poesia fino alla seconda passano tredici anni, Dora Markus
adesso soltanto un ricordo. La seconda parte della poesia occupa unaltra donna. Dice
Montale: Sempre nellambiente di Bobi avevo conosciuto Gerti: era asburgica come Dora e
si trovava in Toscana perch il marito era ufficiale di stanza a Lucca. Gerti la vera

5
6

Nascimbeni, Giulio, Eugenio Montale, Longanesi, Milano, 1969.; pg. 112-113


Montale, Eugenio, Le occasioni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1972.; pg.33
Ibid: 33

protagonista della seconda parte della poesia. La vidi una decina di volte. Poi seppi che aveva
lasciato il marito. Di lei e di Dora feci un unico fantasma.7
Si vede che i tempi sono cambiati, la Seconda Guerra Mondiale sta per cominciare e c
una forte indicazione del pericolo che si pu vedere nella strofa sottoposta.
La sera che si protende
sullumida conca non porta
col palpito dei motori
che gemiti doche e un interno
di nivee maioliche dice
allo specchio annerito che ti vide
diversa una storia di errori
imperturbati e la incide
dove la spugna non giunge.8
(La sera che si protende" sembra indicare proprio l'imminenza della guerra e "il
palpito dei motori" quello degli aerei, dei carri armati pronti a fare fuoco.)
Nella seconda parte si pu notare anche la nostalgia per i tempi passati. Per Montale,
Ravenna un ricordo felice ma lontano. Finisce la poesia nel tono pessimistico perch lui non
crede in un futuro migliore, un futuro senza speranza.
Ma tardi, sempre pi tardi.9

7
8
9

Nascimbeni, Giulio, Eugenio Montale, Longanesi, Milano, 1969.; pg. 113


Ibid.: 34
Ibid.: 34

3. Conclusione

Bibliografia
1. Nascimbeni, Giulio, Eugenio Montale, Longanesi, Milano, 1969.
2. Montale, Eugenio, Le occasioni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1972

Oilproject.org:
http://www.oilproject.org/lezione/eugenio-montale-le-occasioni-3304.html (16.01., 14:30)
http://www.oilproject.org/lezione/le-occasioni-riassunto-poetica-montale-eliot-mottetti8516.html (16.01.,15:06)
Antonio-ragone.blogspot.com:
http://antonio-ragone.blogspot.com/2010/06/antonio-ragone-il-correlativooggettivo.html; (16.01., 14:42)

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