Diagnosi Differenziale

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ELEMENTI DI DIAGNOSI

DIFFERENZIALE:
PATOLOGIE ORGANICHE CON
SINTOMI PSICHICI

Carlo Alfredo Clerici


Laura Veneroni
Sezione di Psicologia, Dip. di Scienze e
Tecnologie Biomediche, Facoltà di Medicina,
Università degli Studi di Milano
[email protected]
PATOLOGIE ORGANICHE CON SINTOMI
PSICHICI
Molte patologie organiche sono accompagnate da
sintomi ansiosi e depressivi sostenuti da
meccanismi biochimici.

E' possibile che questi sintomi inducano il


paziente o i suoi familiari a rivolgersi
direttamente ad una consultazione con uno
specialista della salute mentale.
Per questo motivo l'intervento psicologico
deve accompagnarsi ad una corretta ed
esauriente valutazione medica del paziente,
per escludere eventuali malattie organiche
responsabili di sintomi psichici o trattare
disturbi organici i cui sintomi sono in grado
d'influenzare lo stato emotivo del paziente.
Principali malattie organiche che
costituiscono diagnosi differenziale con
malattie psichiche suddivise per
categorie
Disturbi cardiovascolari
- Aritmie cardiache: si sviluppano frequentemente sintomi
ansiosi favoriti dai bassi livelli di ossigeno nel sangue e
dalla percezione angosciosa che il cuore "perda colpi".
- Prolasso della mitrale: può essere accompagnato, nei
casi più gravi da dolori al petto, palpitazioni, tachicardia,
dispnea, vertigini e lipotimia. Possono instaurarsi sintomi
ansiosi fobici e attacchi di panico.
- Insufficienza cardiaca congestizia: possono insorgere
sintomi ansiosi legati alle difficoltà respiratorie.
Nell’insufficienza grave possono svilupparsi disturbi
cognitivi, confusione e sonnolenza.
Disturbi endocrini

- Diabete mellito: l’ipoglicemia si accompagna a


sintomi ansiosi accompagnati da tachicardia ansia,
vertigini, sudorazione e sensazione di stordimento.
- Ipotiroidismo: può essere accompagnato da
umore depresso, irritabilità, astenia e diminuzione
della libido.
- Ipertiroidismo: un’eccessiva produzione di
ormone tiroideo provoca irritabilità, insonnia,
astenia e sintomi depressivi
- Iperparatiroidismo: un'elevata calcemia
può accompagnarsi a irritabilità, apatia e
depressione.

- Ipoparatiroidismo: una ridotta calcemia


può accompagnarsi a molteplici sintomi
quali labilità emotiva e depressione.
- Morbo di Cushing: alti livelli di cortisolo ematico si
accompagnano ad una sintomatologia caratterizzata da
ansia, irritabilità, deflessione del tono dell’umore, astenia,
disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e ideazione
suicidaria.

- Sindrome di Klinefelter: le alterazioni della produzione di


testosterone e ormone tiroideo possono accompagnarsi a
sintomi depressivi.

- Sindrome premestruale: possono presentarsi in fase


premestruale astenia, ansia, irritabilità e depressione.
- Menopausa: le modificazioni ormonali possono
causare disturbi del sonno, ansia e depressione.

- Insufficienza surrenalica: il deficit di cortisolo


può causare ansia, astenia, apatia, sintomi
depressivi e ideazione suicidaria.

- Ipersecrezione di ormone antidiuretico: può


causare disturbi cognitivi e irritabilità.
Stati carenziali

- Malnutrizione e deficit vitaminici per


malassorbimento: possono produrre sintomi
ansiosi o dell’umore con astenia, insonnia e
irritabilità.
I pazienti possono essere scambiati per depressi
perché sono letargici e apatici.
Disturbi metabolici

- Insufficienza renale o disturbi


elettrolitici: possono accompagnarsi a
sintomi simili a quelli di un episodio
depressivo maggiore con anoressia, insonnia
e letargia.

- Insufficienza epatica: una deflessione del


tono dell'umore e l’astenia possono far
diagnosticare un disturbo dell'umore.
- Disturbi dell'equilibrio acido – base:
confusione, letargia, modificazioni della
personalità

- Porfiria: si sviluppano precocemente


sintomi d'ansia e di depressione
Disturbi neurologici e malattie infiammatorie del
sistema nervoso centrale

- Corea di Huntington: è una malattia genetica


degenerativa ereditaria che colpisce il sistema nervoso
centrale caratterizzata da movimenti involontari,
alterazioni della personalità e una progressiva demenza.
Spesso i sintomi psichici precedono quelli motori. La
malattia può iniziare con sintomi depressivi, difficoltà a
concentrarsi, astenia.
- Emicrania: durante una crisi possono
presentarsi disforia, e più raramente
illusioni visive.

- Epilessia: i disturbi depressivi sono


frequenti.
- Ictus cerebrale: possono svilupparsi sintomi
depressivi post-stroke con difficoltà di
concentrazione e perdita di interessi,
alterazione dell'appetito, del sonno. in caso di
danni al lobo frontale può manifestarsi apatia,
euforia, disinibizione e impulsività.

- Idrocefalo normoteso: possono manifestarsi


disturbi cognitivi e del tono dell’umore.
- Malattia di Creutzfeld Jacob: sono sintomi
precoci ansia, astenia, scarsa concentrazione e
rallentamento del pensiero.

- Malattia di Huntington: lo stato depressivo che


può anche precedere i sintomi fisici, si stabilizza
nel corso della malattia. Si possono sviluppare
episodi di depressione maggiore con melanconia
e deliri.
- Miastenia gravis: possono manifestarsi sintomi ansiosi.

- Morbo di Parkinson: si manifesta frequentemente


associato a sintomi ansiosi o depressivi.

- Morbo di Wilson: accumulo di rame nel cervello. Provoca


sintomi neurologici spesso preceduti da sintomi depressivi.
- Neurofibromatosi: molti pazienti soffrono di sintomi
ansiosi e depressivi.

- Sclerosi multipla: si possono presentare alterazioni


del tono dell’umore, labilità emotiva e deficit cognitivi.

- Sifilide: localizzazioni al sistema nervoso centrale


possono accompagnarsi a manifestazioni depressive.
Malattie reumatiche e dell’apparato muscolo
scheletrico

- Lupus eritematoso sistemico: si accompagna a


sintomi depressivi (che possono essere anche iatrogeni,
indotti cioè dalle terapie cortisoniche).

- Fibromialgia: è frequentemente associata a disturbo


depressivo maggiore e distimia o a sintomi ansiosi.
Neoplasie

- Tumori cerebrali: possono esordire con


alterazioni comportamentali e sintomi
depressivi.

- Carcinoma del pancreas: si presenta


spesso con sintomi depressivi.
I sintomi psichici legati ad una malattia organica
(tranne le demenze) sono codificati dal DSM IV
come disturbo dell’umore dovuto ad una condizione
medica generale oppure come disturbo d’ansia
dovuto ad una condizione medica generale, oppure
come disturbi mentali dovuti a una condizione
medica generale non classificati altrove.

In generale le condizioni mediche sono codificate


nell’asse III del DSM.
DIAGNOSI

Non esistono criteri per stabilire con certezza un


nesso di causa-effetto tra l’alterazione dell’umore
e la patologia organica, ma l’ipotesi può essere
sostenuta da vari elementi quali:

- un’associazione temporale tra l’esordio, o la


remissione della malattia e l’alterazione
dell’umore;
- la presenza di manifestazioni non tipiche per i
Disturbi dell’Umore primari, come età di esordio
o decorso atipici;
- l’assenza di storia familiare.
FARMACI
Anche l’impiego (o l’abuso) di farmaci può produrre
sintomi psichici.

Fra i più comuni:


- cortisonici
- chemioterapici antineoplastici (in particolare
vincristina, vinblastina)
- gli anti-ipertensivi resurpina e metildopa,
- l’antiulcera cimetidina,
- l’antiinfiammatorio indometacina,
- l’antibiotico cicloserina, e
- gli antiparkinsoniani levodopa e bromocriptina
Anche sostanze d’abuso sono in grado di
provocare sintomi psichici prevalentemente di tipo
ansioso, depressivo, allucinatorio e delirante.

In particolare deve essere ricordato il delirium.


Questa condizione è caratterizzata da una crisi
acuta che si manifesta con confusione, agitazione
psicomotoria, movimenti convulsi, tremori e
allucinazioni.
Si riscontra per lo più negli alcolisti cronici in
seguito ad una brusca sospensione dell’ingestione
di alcool.
MODIFICAZIONI DELLA PERSONALITA’

In conseguenza di una condizione medica generale


possono verificarsi modificazioni della personalità.

Consistono in accentuazioni dei precedenti tratti di


personalità, labilità emozionale e riduzione del
controllo degli impusi che si manifestano come
conseguenze fisiologiche dirette della condizione
medica generale.
Il DSM-IV-TR a seconda dei sintomi
predominanti distingue i sottotipi labile,
disinibito, aggressivo, apatico e paranoide.

Le modificazioni della personalità possono


essere sintomi prodromici di demenza.
Per approfondimenti si veda
il volume di
Chiara Ripamonti e Carlo Alfredo Clerici

Psicologia e salute.
Introduzione alla psicologia clinica in
ambiente sanitario

Il Mulino, Bologna 2008

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