Uni TS 11300-2 2014
Uni TS 11300-2 2014
Uni TS 11300-2 2014
TECNICA
UNI/TS 11300-2
OTTOBRE 2014
TESTO ITALIANO
La presente norma sostituisce la UNI/TS 11300-2:2008.
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
ICS
17.200.10; 91.140.01
UNI
Riproduzione vietata. Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento pu essere riprodotta o diffusa
con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dellUNI.
UNI/TS 11300-2:2014
Pagina I
PREMESSA
La specifica tecnica viene riesaminata ogni tre anni.
Eventuali osservazioni sulla UNI/TS 11300-2 devono pervenire
allUNI entro ottobre 2016.
La presente specifica tecnica stata elaborata sotto la competenza
dellente federato allUNI
CTI - Comitato Termotecnico Italiano
La Commissione Centrale Tecnica dellUNI ha dato la sua
approvazione l8 aprile 2014.
La presente specifica tecnica stata ratificata dal Presidente
dellUNI ed entrata a far parte del corpo normativo nazionale il
2 ottobre 2014.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dellarte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terr in considerazione per leventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare lesistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
UNI
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Pagina II
INDICE
PREMESSA
prospetto
prospetto
prospetto
INTRODUZIONE
RIFERIMENTI NORMATIVI
DEFINIZIONI
prospetto
prospetto
prospetto
prospetto
prospetto
prospetto
prospetto
10
prospetto
11
prospetto
12
prospetto
13
prospetto
14
PROCEDURA DI CALCOLO
10
Periodo di attivazione degli impianti e intervalli di calcolo ............................................... 10
Destinazione e suddivisione del sistema fabbricato-impianto ....................................... 10
Modalit di suddivisione degli impianti ...................................................................................... 11
Esempio di suddivisione di un impianto per la climatizzazione invernale e la produzione
di acqua calda sanitaria ........................................................................................................................... 11
figura
figura
figura
figura
5.4
5.5
5.6
........................................
12
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
5
5.1
5.2
5.3
7
Simboli fondamentali ................................................................................................................................... 7
Pedici identificativi di sistema ................................................................................................................... 7
Pedici identificativi di sottosistema ......................................................................................................... 7
Pedici identificativi dei rendimenti ........................................................................................................... 8
Pedici identificativi delle quantit di energia ....................................................................................... 8
Fabbisogni di energia termica utile per riscaldamento..................................................................... 8
Pedici relativi ai componenti ..................................................................................................................... 8
Pedici per le perdite percentuali .............................................................................................................. 9
Pedici per le potenze termiche ................................................................................................................. 9
Altri pedici ........................................................................................................................................................ 9
Fattori adimensionali ................................................................................................................................... 9
15
prospetto
16
6
6.1
6.2
prospetto
17
prospetto
18
prospetto
19
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Pagina III
6.3
20
6.4
figura
figura
figura
figura
prospetto
21
prospetto
22
prospetto
23
prospetto
24
prospetto
25
prospetto
26
prospetto
27
prospetto
28
prospetto
29
Generatori di aria calda a gas o gasolio con bruciatore ad aria soffiata o premiscelato,
funzionamento on-off - Generatori di aria calda a gas a camera stagna con ventilatore
nel circuito di combustione di tipo B o C, funzionamento on-off ............................................... 35
6.5
6.6
prospetto
30
prospetto
31
prospetto
32
prospetto
33
7.1
7.2
7.3
Sottosistema di erogazione..............................................................................................................
Sottosistemi di distribuzione ............................................................................................................
9
prospetto
34
prospetto
35
figura
7.4
8
8.1
prospetto
36
prospetto
37
8.2
APPENDICE
(normativa)
A.1
A.2
prospetto A.1
prospetto A.2
figura
A.1
prospetto A.3
35
35
37
37
38
38
38
38
40
41
43
44
49
Generalit .................................................................................................................................................. 49
Perdite di distribuzione di circuiti con fluido termovettore acqua ................................ 49
Temperature ambiente ............................................................................................................................ 50
Fattori di recuperabilit delle perdite di distribuzione .................................................................... 51
Tubazione isolata corrente in aria........................................................................................................ 52
Valori indicativi della conduttivit di alcuni materiali ...................................................................... 52
UNI
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Pagina IV
figura
A.2
figura
A.3
figura
A.4
prospetto A.4
A.3
A.5
prospetto A.5
.....................................................................................
55
57
Rete di utenza collegata a circuito di distribuzione mediante valvola miscelatrice ............. 60
Valori di default dell'esponente caratteristico n
..............................................................................
figura
A.6
figura
A.7
Circuito di generazione con portata nel generatore uguale a quella del circuito di
generazione (il buffer regolato e non gli consentito svuotarsi completamente) ............ 62
figura
A.8
Rete di utenza indipendente dal circuito di generazione con compensatore idraulico ...... 62
figura
A.9
figura
A.10
A.4
prospetto A.6
prospetto A.7
prospetto A.8
prospetto A.9
figura
A.11
prospetto A.10
prospetto A.11
prospetto A.12
prospetto A.13
APPENDICE
(normativa)
B.1
B.2
prospetto B.1
prospetto B.2
prospetto B.3
prospetto B.4
prospetto B.5
prospetto B.6
prospetto B.7
B.3
figura
B.1
prospetto B.8
prospetto B.9
prospetto B.10
prospetto B.11
prospetto B.12
prospetto B.13
prospetto B.14
prospetto B.15
prospetto B.16
71
prospetto B.17
Valori di default delle potenze degli ausiliari alla potenza minima del focolare per
generatori multistadio o modulanti ....................................................................................................... 88
prospetto B.18
prospetto B.19
..........................................................................................
91
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UNI
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Pagina V
prospetto B.20
APPENDICE
(normativa)
C.1
C.2
prospetto C.1
prospetto C.2
prospetto C.3
prospetto C.4
C.3
C.4
APPENDICE
(informativa)
D.1
D.2
D.3
D.4
prospetto D.1
prospetto D.2
D.5
APPENDICE
(informativa)
E.1
E.2
E.3
102
107
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UNI
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Pagina VI
PREMESSA
La determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici richiede metodi di calcolo per:
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1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
UNI/TS 11300-2
UNI/TS 11300-3
UNI/TS 11300-4
ventilazione;
illuminazione.
UNI
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Pagina 1
prospetto
Servizio
Climatizzazione invernale
Classificazione dei servizi energetici, parametri di prestazione energetica e riferimenti per il calcolo
Parametri correlati alla prestazione energetica
Simbolo
Unit di misura
QH,nd
[kWh]
UNI/TS 11300-1
QH,hum,nd
[kWh]
UNI/TS 11300-1
[-]
UNI/TS 11300-2
UNI/TS 11300-4
Energia primaria
EP,H
[kWh]
UNI/TS 11300-2
UNI/TS 11300-4
QW,nd
[kWh]
UNI/TS 11300-2
[-]
UNI/TS 11300-2
Energia primaria
EP,W
[kWh]
UNI/TS 11300-2
UNI/TS 11300-4
qveFCve
[m3/s]
UNI/TS 11300-1
sup
[C]
UNI/TS 11300-1
[-]
EP,V
[kWh]
UNI/TS 11300-2
QC,nd
[kWh]
UNI/TS 11300-1
QC,dhum,nd
[kWh]
UNI/TS 11300-1
[-]
UNI/TS 11300-3
Energia primaria
EP,C
[kWh]
UNI/TS 11300-3
Energia primaria
EP,L
[kWh]
UNI/TS 11300-2
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Illuminazione
UNI/TS 11300-1
UNI
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Pagina 2
INTRODUZIONE
La serie UNI/TS 11300 pu essere utilizzata per le seguenti applicazioni:
1)
2)
3)
4)
5)
Dati di ingresso
Uso
Edificio
Clima
A1
Sul progetto
(Design Rating)
Standard
Standard
Progetto
A2
Standard
(Asset Rating)
Standard
Standard
Reale
A3
Adattata allutenza
(Tailored rating)
Reale
Standard
Reale
Condizioni climatiche e
comportamento dellutenza
Progetto
Reale
Misto
- Richiesta di titolo abilitativo
(ristrutturazione)
- Certificazione energetica del progetto
(ristrutturazione)
prestazione termica del fabbricato, riferita allenergia termica utile per riscaldamento
(QH,nd) e per il raffrescamento (QC,nd);
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UNI
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Pagina 3
RIFERIMENTI NORMATIVI
UNI/TS 11300-1
UNI/TS 11300-3
UNI/TS 11300-4
UNI EN 215
UNI EN 297
UNI EN 303-1
UNI EN 442-2
UNI EN 483
UNI EN 1264-3
UNI EN 1264-4
UNI EN 12464-2
UNI EN 12831
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Pagina 4
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UNI EN 13836
UNI EN 14037-1
UNI EN 15193:2008
UNI EN 15316-2-1
UNI EN 15316-2-3
UNI EN 15316-4-8
UNI EN 15603
DEFINIZIONI
Ai fini della presente specifica tecnica, si utilizzano i termini e le definizioni delle altre parti
della UNI/TS 11300 unitamente ai termini e alle definizioni seguenti:
3.1
3.2
fabbisogno annuo per la produzione di acqua calda sanitaria: Quantit annua di energia
primaria effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per
soddisfare la richiesta annua di acqua calda per usi igienico - sanitari determinata sulla
base dei fabbisogni di acqua calda calcolati in base alla presente specifica.
3.3
rendimento globale medio stagionale: Rapporto tra fabbisogno di energia termica utile e
il corrispondente fabbisogno di energia primaria durante la stagione di riscaldamento.
Ciascuno dei sottosistemi che compongono il sistema ha un proprio rendimento secondo
quanto di seguito specificato.
3.4
3.5
perdite di energia termica non recuperabili: Parte delle perdite che aumentano il
fabbisogno di energia termica.
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3.6
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perdite di energia termica recuperabili: Parte delle perdite che possono essere utilizzate
per diminuire il fabbisogno di energia termica.
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Pagina 5
3.7
3.8
corpo scaldante: Unit terminale del sottosistema di emissione che provvede allo
scambio tra fluido termovettore e ambiente (radiatori, termoconvettori, ventilconvettori,
pannelli radianti e bocchette di emissione).
3.9
perdite di emissione: Perdite di energia termica che aumentano il fabbisogno delle unit
terminali dovute a non omogenea distribuzione della temperatura dell'aria negli ambienti
od a flussi di calore diretti verso l'esterno.
3.10
perdite di regolazione: Perdite di energia termica dovute alla regolazione imperfetta della
temperatura degli ambienti riscaldati.
3.11
3.12
3.13
perdite totali del sistema: Perdite di calore complessive del sistema di riscaldamento e/o
del sistema di acqua calda sanitaria.
3.14
perdite di erogazione: Perdite di energia termica nei sistemi di acqua calda sanitaria
dovute all'erogazione iniziale di acqua fredda ad ogni prelievo ovvero alla permanenza di
acqua calda nelle tubazioni terminali alla fine dell'erogazione.
3.15
perdite di accumulo: Perdite di energia termica dovute alle dispersioni in ambiente dei
serbatoi di accumulo di acqua calda sanitaria. Possono essere recuperabili o non
recuperabili.
3.16
3.17
fabbisogno netto di energia termica utile: Fabbisogno diminuito della quantit di perdite
recuperate.
3.18
sistemi centralizzati di produzione di acqua calda per usi igienico - sanitari: Sistemi
destinati a servire pi unit immobiliari in un edificio, dedicati se destinati alla sola
produzione di acqua calda sanitaria combinati se destinati ai due servizi.
3.19
sistemi autonomi di produzione di acqua calda per usi igienico - sanitari: Sistemi
destinati a servire un'unica unit immobiliare, dedicati o combinati.
3.20
3.21
unit terminale di erogazione: Apparecchio mediante il quale l'energia termica utile del
fluido termovettore viene trasferita all'ambiente.
3.22
valori nominali delle potenze e dei rendimenti: Valori massimi di potenza per servizio
continuo e di rendimento di un apparecchio determinati e certificati secondo le norme
pertinenti.
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UNI
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Simboli fondamentali
Grandezza
Simbolo
Unit di misura
Wh
Calore specifico
E
Q
E
P
t
Co
kWh
CQ
m3
Superficie
S
D
h
s
G
m2
Energia
Energia termica
Potenza termica
Potenza elettrica
Rendimento
Energia primaria riferita alla superficie utile delledificio
Perdita termica percentuale
Periodo di tempo
Temperatura
Volume di acqua
Massa volumica
Lunghezza o diametro
Conduttivit
Ore
Secondi
Giorno
prospetto
W
kWh/m2 anno
%
s
C K
l/h - l/G
kg/m3
Wh/kg K
m
W/mK
h
s
d
Pedice
Riscaldamento
Ventilazione
Illuminazione
Pedice
Emissione (riscaldamento)
er
rg
Distribuzione
du
Distribuzione di ricircolo
dr
Distribuzione primaria
dp
Accumulo
Generazione/generatore
gn
Generico
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prospetto
Wh
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UNI
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prospetto
Termico utile
tu
Di combustione
nd
hr
Energia primaria
Energia utile
lnr
lrbl
lrh
1)
Energia elettrica
prospetto
10
c
el
aux
out
in
1)
Pedice
Energia da combustibile
prospetto
Pedice
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
prospetto
Simbolo
Qh
Qhr
Pedice
Pompa
PO
Ventilatore
vn
Bruciatore
br
UNI
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prospetto
prospetto
11
12
Pedice
ch,on
ch,off
env
prospetto
13
Pedice
Pn
Pint
Po
test
cor
Altri pedici
Temperature
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
prospetto
14
Pedice
Ambiente
Totale
Massimo
max
Minimo
min
Di riferimento
ref
Medio
avg
Mandata
Ritorno
Fumi
fl
Primario
pr
Secondario
sc
Edificio
ed
Quartiere
Fattori adimensionali
Potenza termica
Simbolo
FC
FCU
F1
UNI
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PROCEDURA DI CALCOLO
5.1
5.2
Ai fini della determinazione dei fabbisogni di energia e degli altri parametri elencati al
prospetto 1, le unit immobiliari sono considerate zone nelle quali suddiviso ledificio. Le
unit immobiliari possono a loro volta essere suddivise in zone termiche, qualora ne
sussistano i requisiti. Il calcolo del fabbisogno di energia termica utile di zona deve essere
effettuato per ciascuna delle zone (da 1 a n) nelle quali stato suddiviso il fabbricato o la
porzione di fabbricato. Ciascuna zona pu comprendere sottosistemi di emissione e di
regolazione di diverso tipo e quindi, come indicato nella successiva figura 1, il fabbisogno
di energia che deve essere fornito a ciascuna zona deve essere calcolato tenendo conto
delle specifiche tipologie di unit terminali e di regolazione della zona.
Limpianto di generazione pu alimentare:
(a)
(b)
(c)
Nel caso (c) limpianto di generazione alimenta i vari fabbricati mediante un circuito di
distribuzione (circuito primario).
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UNI
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5.3
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Pagina 11
5.3.1
Sottosistemi di utilizzazione
Ai fini della presente specifica tecnica, per la climatizzazione invernale degli ambienti, si
considerano i seguenti sottosistemi di utilizzazione:
-
emissione;
regolazione;
erogazione;
5.3.2
emissione;
distribuzione;
Sottosistemi di generazione
Ai fini della presente specifica tecnica, per riscaldamento, ventilazione e produzione di
acqua calda sanitaria, si considerano:
-
generatori di energia termica con combustibili fossili non rinnovabili liquidi o gassosi
tramite combustione a fiamma (caldaie a gas o gasolio con bruciatore a fiamma);
generatori di energia termica con energia elettrica tramite effetto Joule (caldaie elettriche
o dispositivi di riscaldamento alimentati da energia elettrica installati in ambiente);
pompe di calore;
sistemi cogenerativi;
teleriscaldamento.
5.4
5.4.1
Riscaldamento
La struttura come risulta dalla figura 2 :
a)
b)
c)
emissione e regolazione;
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Pagina 12
d)
circuito di distribuzione;
e)
f)
collettore generazione/distribuzione;
g)
generazione.
I circuiti di zona alimentano le rispettive zone, ciascuna delle quali pu comprendere uno
o pi spazi delledificio. I rendimenti e le perdite di ciascun circuito di zona (emissione,
regolazione, distribuzione, accumulo) si calcolano in base a quanto specificato per i
singoli sottosistemi. Per le modalit di calcolo analitico dei circuiti di distribuzione in base
alle specifiche caratteristiche si veda lappendice A.
figura
5.4.2
b)
c)
spazi delledificio;
b)
zone di utilizzo;
c)
distribuzione finale;
d)
ricircolo (eventuale);
e)
accumulo (eventuale);
f)
nodo;
g)
generazione.
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figura
5.4.3
Ventilazione
Gli spazi elementari delledificio sono raggruppati in zone, in ciascuna delle quali si ha una
regolazione di zona dei parametri di emissione e della portata, come indicato nella figura 4.
Le due (o pi) zone di ventilazione sono alimentate da proprio circuito collegato a collettore
(plenum) di distribuzione. Ciascuna delle zone pu essere dotata di batteria di
post-trattamento con circuito locale collegato a generazione centrale o a generazione locale.
La struttura di calcolo risultante :
a)
b)
zona di ventilazione;
c)
d)
distribuzione;
e)
f)
recupero di calore.
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Pagina 14
figura
5.5
5.5.1
Generalit
Secondo la metodologia di calcolo della presente specifica tecnica per ciascun
sottosistema, conoscendo il fabbisogno di energia termica in uscita, si deve determinare
il fabbisogno di energia termica in ingresso. Nel computo dei fabbisogni energetici di
ciascun sottosistema si considerano i consumi degli ausiliari elettrici e lenergia termica
recuperata da questi ultimi (ossia lenergia elettrica dissipata sotto forma di calore).
Lenergia termica recuperata dagli ausiliari elettrici di un sottosistema si considera nel
bilancio termico del sottosistema stesso, essendo valutata in deduzione al fabbisogno di
energia termica che deve essere soddisfatto dal sottosistema a monte di quello
considerato.
In termini generali, ai fini di una completa identificazione e di una ripartizione tra i
fabbisogni energetici, ciascun sottosistema pu essere caratterizzato, oltre che da una
sigla che lo identifica, da una sigla che definisce il servizio al quale dedicato (per
esempio sottosistema di distribuzione dedicato al servizio riscaldamento o alla
produzione di acqua calda sanitaria).
Tale notazione con due sigle, per esempio X ed Y, risulta utile nei casi in cui si consideri il
recupero di perdite termiche da un sottosistema Y dedicato al servizio X in altro
sottosistema dedicato al servizio Z (per esempio recupero da sottosistema per servizio
acqua calda sanitaria in sottosistema per servizio riscaldamento).
Per ciascun sottosistema Y dedicato al servizio X, si devono determinare:
-
le perdite QX,Y,l;
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(1)
UNI
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La formula 1 riferita al caso pi generale in cui tutte le perdite sono calcolate in modo
analitico ed espressa in termini di perdite totali e perdite recuperate.
Nel caso di utilizzo di valori precalcolati si considerano solo le perdite non recuperate e la
(1) diviene quindi:
QX,Y,in = QX,Y,out + QX,Y,l,nrh - QX,Y,aux,rh
[kWh]
(2)
dove:
Nota
QX,Y,in
QX,Y,out
QX,Y,l
QX,Y,l,rh,X
QX,Y,l,nrh,X
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
5.5.2
Perdite termiche
Le perdite termiche totali di ciascun sottosistema si suddividono in:
-
non recuperabili: energia termica non recuperabile (ad es. tubazioni correnti
allesterno delledificio);
recuperabili: energia termica che pu essere recuperata (ad es. tubazioni correnti
allinterno dello spazio riscaldato);
recuperate: frazione delle perdite di energia termica recuperabile che effettivamente viene
recuperata e che quindi pu essere detratta dal fabbisogno di energia termica utile.
Nella presente specifica tecnica si tiene conto delle perdite recuperate dai sottosistemi di
riscaldamento riducendo le perdite di ciascun sottosistema; tutte le perdite recuperate in
un sottosistema devono essere considerate e portate in detrazione nel bilancio termico
del sottosistema stesso.
In generale, qualora vengano calcolate delle perdite totali QX,Y,ls , le corrispondenti perdite
del sottosistema Y dedicato al servizio X e recuperabili per il servizio Z QX,Y,ls,rbl,Z , sono
date da:
Q X,Y,l,rbl,Z = Q X,Y,l k X,Y,l,rbl,Z
[kWh]
(3)
dove:
kX,Y,l,rbl,Z
Nella presente specifica tecnica si adotta il metodo semplificato per cui le perdite del
sottosistema Y dedicato al servizio X recuperate per il servizio Z, QX,Y,l,rh,Z , sono date da:
Q X,Y,l,rh,Z = Q X,Y,l,rbl,Z k X,Y,l,rh,Z
[kWh]
(4)
dove:
kX,Y,l,rh,Z
1)
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Nel caso di metodi analitici, come quello riportato in appendice A, i fattori di recuperabilit
e di recupero sono riferiti ai singoli elementi di perdita e non al totale. Le perdite
recuperabili totali sono la somma delle perdite recuperabili dei singoli elementi del
sottosistema.
5.5.3
Ausiliari elettrici
Lenergia ausiliaria, generalmente sotto forma di energia elettrica, utilizzata per
lazionamento di pompe, valvole, ventilatori e sistemi di regolazione e controllo. I metodi di
calcolo dei fabbisogni di energia elettrica degli ausiliari per i vari sottosistemi sono indicati
nei pertinenti punti della presente specifica tecnica.
Una quota dellenergia ausiliaria pu essere recuperata come energia termica utile,
apportando una corrispondente riduzione al fabbisogno di energia termica. Per esempio,
lenergia meccanica fornita allasse di un circolatore si trasforma in energia termica nel
fluido termovettore, riducendo il fabbisogno della distribuzione.
5.5.4
[-] (5)
dove:
QY,out,i
EY,in,j
EY,aux,j
fP,j
fP,el
(6)
(7)
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Le stesse formule possono essere applicate allenergia termica utile ed alle rispettive
quote di energia primaria delle singole zone.
5.6
UNI
UNI/TS 11300-2:2014
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prospetto
15
Metodi e dati di ingresso da adottare per i diversi tipi di valutazioni di calcolo (climatizzazione invernale)
Sottosistema
Valutazioni di calcolo
A1 e A2
Emissione
Utilizzazione
Regolazione
UNI/TS 11300-2
Distribuzione
A3
H4m
H>4m
H4m
Valori da
prospetto 17
H>4m
Valori da
prospetto 18
oppure calcolo e
misure in campo
A2
A3
Accumulo
Mediante
combustione a
fiamma di
combustibili fossili
Generazione
Mediante altri metodi In tutti i tipi di valutazioni calcolo secondo UNI/TS 11300-4
UNI/TS 11300-2
di generazione
UNI/TS 11300-4
Combustione di
Calcolo secondo UNI/TS 11300-4 con possibilit di utilizzare valori precalcolati
biomasse
in tutti i tipi di valutazioni quando siano rispettate le condizioni al contorno
Solare termico
prospetto
16
Metodi e dati di ingresso da adottare per i diversi tipi di valutazioni di calcolo (produzione di acqua
calda sanitaria)
Sottosistema
Valutazioni di calcolo
A1 e A2
A3
Erogazione
Utilizzazione
UNI/TS 11300-2
A1
Distribuzione
Accumulo
A2
A3
Secondo appendice A
Mediante altri metodi di In tutti i tipi di valutazioni calcolo secondo UNI/TS 11300-4
generazione
Combustione di
biomasse
Solare termico
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
UNI
UNI/TS 11300-2:2014
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Pagina 18
6.1
6.1.1
fabbisogno ideale;
fabbisogno effettivo.
Fabbisogno ideale
Il fabbisogno ideale di energia termica utile2) QH,nd il dato fondamentale di ingresso per
il calcolo dei fabbisogni di energia primaria per il riscaldamento. Tale fabbisogno riferito
alla condizione di temperatura dellaria uniforme in tutto lo spazio riscaldato e si calcola
secondo la UNI/TS 11300-1 in esercizio continuo o intermittente a seconda della
destinazione duso.
6.1.2
[kWh]
(8)
dove:
QH,nd
QW,lrh
sono le perdite recuperate dal sistema di acqua calda sanitaria, calcolate con la
seguente formula:
[kWh]
(9)
dove:
QW,lrh,d sono le perdite recuperate dal sottosistema di distribuzione dellacqua calda
sanitaria calcolate come somma delle perdite recuperate dalla distribuzione finale
alle utenze, dalla rete di ricircolo e dal circuito primario;
QW,lrh,s sono le perdite recuperate dal serbatoio di accumulo esterno nellimpianto di
produzione di acqua calda sanitaria.
Ai fini del calcolo del fabbisogno ideale netto, le perdite recuperate da sistema di
produzione di acqua calda sanitaria sono solamente quelle riferite alla durata del periodo
di attivazione del riscaldamento. Qualora secondo il calcolo con UNI/TS 11300-1:2014 si
abbiano mesi con un numero di giorni di attivazione inferiore rispetto alla durata del mese,
le perdite recuperate si attribuiscono proporzionalmente al numero di giorni di attivazione.
6.1.3
Fabbisogno effettivo
Il fabbisogno ideale netto non tiene conto delle perdite determinate dalle caratteristiche
dei sottosistemi di emissione e di regolazione, previsti o installati nella zona considerata.
Per calcolare infatti il fabbisogno effettivo dell'edificio Qhr , ossia la quantit di energia
termica utile che deve essere effettivamente immessa negli ambienti riscaldati dalla rete
di distribuzione, si deve tenere conto di fattori negativi, quali:
-
2)
3)
Il fabbisogno di energia termica utile per riscaldamento comprensivo dellenergia termica utile per ventilazione.
Si veda il punto 5.5 in relazione al bilancio termico dei sottosistemi
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
UNI
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Lespressione generale per il calcolo dellenergia termica utile effettiva Qhr,i che deve
essere fornita alli-esima zona termica :
Qhr,i = Q H,i + Ql,e,i + Ql,rg,i [kWh]
(10)
dove:
Ql,e,i sono le perdite del sottosistema di emissione calcolate secondo il punto 6.2;
Ql,rg,i sono le perdite del sottosistema di regolazione calcolate secondo il punto 6.3.
Nota
Limitatamente nel caso di valutazioni di tipo A3 (diagnosi energetica) qualora sia installato un sistema di
contabilizzazione dellenergia termica utile fornita alle singole unit immobiliari di un edificio si pu tenere
conto di un fattore di riduzione di Qhr pari a 0,9, con il quale si considera la riduzione di consumo determinata
dallintervento degli utenti.
6.2
Sottosistemi di emissione
6.2.1
(11)
dove:
4)
Nella presente specifica tecnica non si considerano le maggiori perdite per lo sbilanciamento dellimpianto dovuto al non
congruo dimensionamento dei terminali di emissione e/o alla distribuzione del fluido termovettore.
UNI
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
I prospetti seguenti forniscono valori di rendimento di emissione nei due casi: locali di
altezza non maggiore di 4 m e grandi ambienti di altezza compresa tra 4 m e 14 m.
17
Tipologia di terminale
<= 4
*)
4-10
>10
0,98
0,97
0,95
0,96
0,95
0,92
Ventilconvettori**)
(valori riferiti a tmedia acqua = 45 C)
0,96
0,95
0,94
Termoconvettori
0,94
0,93
0,92
0,94
0,92
0,90
0,99
0,98
0,97
0,97
0,95
0,93
Pannelli a parete
0,97
0,95
0,93
Riscaldatori ad infrarossi
0,99
0,98
0,97
a)
*)
**)
***)
Il carico termico medio annuo espresso in W/m3 ottenuto dividendo il fabbisogno annuo di energia termica utile espresso in Wh, calcolato
secondo la UNI/TS 11300-1, per il tempo convenzionale di esercizio dei terminali di emissione, espresso in ore, e per il volume lordo riscaldato del
locale o della zona espresso in metri cubi.
Il rendimento indicato riferito ad una temperatura di mandata dellacqua minore o uguale a 55 C. Per temperatura di mandata dellacqua di 85 C il
rendimento decrementa di 0,02 e per temperature di mandata comprese tra 55 e 85 C si interpola linearmente.
Per parete riflettente, si incrementa il rendimento di 0,01.
In presenza di parete esterna non isolata (U > 0,8 W/m2 K) si riduce il rendimento di 0,04.
I consumi elettrici non sono considerati e devono essere calcolati separatamente. Il valore di rendimento riportato in tabella tiene gi conto del
recupero dellenergia elettrica, che quindi deve essere calcolata solo ai fini della determinazione del fabbisogno di energia ausiliaria e non
delleventuale recupero.
Per quanto riguarda i sistemi di riscaldamento ad aria calda i valori si riferiscono a impianti con:
- bocchette o diffusori correttamente dimensionati in relazione alla portata e alle caratteristiche del locale;
- corrette condizioni di funzionamento (generatore di taglia adeguata, corretto dimensionamento della portata di aspirazione);
- buona tenuta allaria dellinvolucro e della copertura.
La distribuzione con bocchette di mandata in locali di altezza maggiore di 4m non raccomandata. In presenza di tale situazione e qualora le griglie di
ripresa dellaria siano posizionate ad unaltezza non maggiore di 2 metri rispetto al livello del pavimento opportuno un controllo della stratificazione.
prospetto
18
Descrizione
<4
4 - 10
>10
10
14
10
14
10
14
0,96
0,94
0,92
0,95
0,93
0,91
0,93
0,91
0,89
0,94
0,92
0,90
0,93
0,91
0,89
0,90
0,88
0,86
Ventilconvettori
(valori riferiti a temperatura media acqua = 45 C)
0,94
0,92
0,90
0,93
0,91
0,89
0,92
0,90
0,88
0,97
0,96
0,95
0,95
0,94
0,93
0,93
0,92
0,91
0,97
0,96
0,95
0,95
0,94
0,93
0,93
0,92
0,91
Aerotermi ad acqua
0,96
0,95
0,94
0,94
0,93
0,92
0,92
0,91
0,90
0,98
0,97
0,96
0,96
0,95
0,94
0,94
0,93
0,92
**)
0,99
0,98
0,97
0,97
0,97
0,96
0,96
0,96
0,95
Riscaldatori ad infrarossi
0,98
0,97
0,96
0,96
0,96
0,95
0,95
0,95
0,94
***)
0,98
0,97
0,96
0,96
0,96
0,95
0,95
0,95
0,95
0,99
0,98
0,97
0,97
0,97
0,96
0,96
0,96
0,95
*)
**)
***)
Il rendimento indicato riferito ad una temperatura di mandata dellacqua minore o uguale a 55 C. Per temperatura di mandata dellacqua di 85 C
il rendimento decrementa di 0,02 e per temperature di mandata comprese tra 55 e 85 C si interpola linearmente.
Per parete riflettente, si incrementa il rendimento di 0,01.
In presenza di parete esterna non isolata (U > 0,8 W/m2 K) si riduce il rendimento di 0,04.
I consumi elettrici non sono considerati e devono essere calcolati separatamente. Il valore di rendimento riportato in tabella tiene gi conto del
recupero dellenergia elettrica, che quindi deve essere calcolata solo ai fini della determinazione del fabbisogno di energia ausiliaria e non
delleventuale recupero.
I dati forniti non tengono conto delle perdite di calore non recuperate dal pavimento verso il terreno; queste perdite devono essere calcolate
separatamente ed utilizzate per adeguare il valore del rendimento.
UNI
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
prospetto
19
Condizioni di corretta installazione per terminali di emissione in locali con altezza maggiore di 4 m
Tipologia di sistema
6.2.2
Strisce radianti
Pannelli radianti
in tutti i casi in cui non sono soddisfatte le condizioni del prospetto 19,
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
6.2.3
utilizzare la procedura riportata nella UNI EN ISO 13790 per il calcolo dellenergia
dispersa da ogni singola striscia alla temperatura reale rilevata e sommare i
contributi delle singole strisce per ottenere la perdita totale Qha dello spazio
riscaldato nelle condizioni reali.
(12)
dove:
Uint la trasmittanza termica della parte di struttura dal lato interno rispetto allasse dei
tubi;
Uest la trasmittanza termica della parte di struttura dal lato esterno rispetto allasse dei
tubi.
UNI
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Pagina 22
[-]
(13)
dove:
6.3
Sottosistemi di regolazione
Le perdite del sottosistema di regolazione, per ciascuna zona termica considerata, sono
calcolate con la seguente espressione:
Ql,rg = (Q H + Ql,e) (1 rg) / rg [kWh]
(14)
dove:
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Per valutazioni di tipo A3, tuttavia, possibile considerare che, mediante frequenti interventi
nellesercizio dellimpianto possibile migliorare tale rendimento, mediando tra locali pi
favoriti e locali pi sfavoriti, con conseguente innalzamento del rendimento di regolazione.
UNI
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Pagina 23
prospetto
20
Rendimenti di regolazione
Tipo di
regolazione
Caratteristiche della
regolazione
Sistemi a bassa
inerzia termica
Radiatori, convettori,
strisce radianti ed aria
calda
K=1
K = 0,98
K = 0,94
0n-off
0,93
0,91
0,87
P banda prop. 2 C
0,94
0,92
0,88
P banda prop. 1 C
0,97
0,95
0,91
0,98
0,96
0,92
PI o PID
0,99
0,97
0,93
Solo di zona
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
0n off
0,94
0,92
0,88
P banda prop. 2 C
0,95
0,93
0,89
0,98
0,97
0,95
0,99
0,98
0,96
PI o PID
0,995
0,99
0,97
0n off
0,96
0,94
0,92
P banda prop. 2 C
0,96
0,95
0,93
0,97
0,96
0,94
0,98
0,97
0,95
PI o PID
0,995
0,98
0,96
0n off
0,97
0,95
0,93
P banda prop. 2 C
0,97
0,96
0,94
Per singolo
ambiente +
climatica
a)
P banda prop. 1 C
0,98
0,97
0,95
0,99
0,98
0,96
PI o PID
0,995
0,99
0,97
rapporto tra apporti e dispersioni definito nella UNI/TS 11300-1; u fattore di utilizzo degli apporti definito nella
UNI/TS 11300-1.
Nota 1 Nel caso di assenza di regolazione della temperatura ambiente (solo termostato di caldaia), ai soli fini di valutazione
dei miglioramenti dell'efficienza energetica, si possono utilizzare i valori della regolazione "solo climatica" con una
penalizzazione di 0,05 sul rendimento.
Nota 2 Per quanto riguarda le funzioni di regolazione contenute nella UNI EN 15232:2012 prospetto 2 punto 1.1, il tipo di
regolazione solo climatica (compensazione con sonda esterna), nel caso di assenza di regolazione della
temperatura ambiente (solo termostato di caldaia) corrisponde alla funzione 0 No automatic control, mentre nel
caso di presenza della compensazione con sonda esterna corrisponde alla funzione 1 central automatic control.
Le funzioni 2,3,4 contenute nello stesso punto Individual room control, Individual room control with communication e
Individual room control with communication and presence control fanno riferimento alle tipologie di regolazione di zona e
singolo ambiente, cos come previsto dalla stessa UNI EN 15232:2012 prospetto 2 punto 1.5.
Nota 3 La norma UNI EN 215 sulle valvole termostatiche fornisce indicazioni sulle definizioni di banda proporzionale
indicate nel prospetto.
6.4
Sottosistemi di distribuzione
6.4.1
Generalit
Ai fini della determinazione delle perdite di distribuzione secondo la presente specifica
tecnica, necessario effettuare unanalisi preliminare della rete in base a quanto di
seguito descritto.
UNI
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Sul piano generale, una rete di distribuzione pu articolarsi in tutti i seguenti livelli o in uno
o due di essi:
1)
2)
3)
4)
I livelli elencati si riferiscono a reti di distribuzione per solo servizio riscaldamento come
illustrati negli schemi delle figure seguenti o a distribuzione per servizio misto
riscaldamento e acqua calda sanitaria.
La figura 5a) relativa a impianto di riscaldamento con distribuzione unica generazione unit terminali. Nel caso 5b) il circuito generazione reso indipendente dalla rete utenza
mediante interposizione di un compensatore idraulico e si hanno quindi portate e
temperature differenti nella rete utenza e nel circuito generazione.
figura
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
UNI
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figura
a)
b)
Le figura 7 relativa a un circuito primario che alimenta satelliti di utenza con scambiatori
di calore locali. In questo caso le perdite termiche del circuito di distribuzione ai satelliti
(circuito di distribuzione primario) si calcolano in modo analitico secondo lappendice A e
si considera attivazione continua nella circolazione primaria ai satelliti per tutti i tipi di
valutazione. Nel periodo di attivazione del riscaldamento le perdite si attribuiscono
mensilmente in proporzione ai fabbisogni per riscaldamento e per acqua calda sanitaria,
tenendo conto delle perdite recuperate e di quelle non recuperabili. Nel periodo di non
attivazione del riscaldamento le perdite si attribuiscono al servizio acqua calda sanitaria.
Analogamente per i fabbisogni elettrici.
figura
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Legenda
G
Generatore
R
Riscaldamento
ACS Acqua calda sanitaria
1
Rete utenza riscaldamento
2
Rete utenza acqua calda sanitaria
3
Acqua fredda
UNI
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6.4.2
6.4.2.1
(15)
dove:
Qhr,i il fabbisogno effettivo richiesto da ciascuna zona calcolato secondo il punto 6.1.3.
Il fabbisogno di energia termica richiesto in ingresso a ciascuna rete di distribuzione
interna QH,du,in,i dato da:
QH,du,in,i = QH,du,out,i + QH,du,ls,nrh,i QH,du,aux,rh,i [kWh]
(16)
dove:
6.4.2.2
QH,du,ls,nrh,i
QH,du,aux,rh,i
(17)
(18)
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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(19)
dove:
6.4.2.3
QH,dc,ls,nrh,j
QH,dc,aux,rh,j
(20)
dove la somma estesa a tutte le distribuzioni comuni j e/o distribuzioni di utenza i servite
dalla distribuzione primaria k. Nel caso di circuito che alimenta riscaldamento e acqua
calda sanitaria si deve tenere conto nella formula anche del fabbisogno all'ingresso della
rete di distribuzione dell'acqua calda sanitaria alimentata.
Il fabbisogno di energia termica richiesto in ingresso a ciascuna rete di distribuzione
primaria k QH,dp,in,k data da:
QH,dp,in,j = QH,dp,out,j + QH,dp,ls,nrh,j - QH,dp,aux,rh,j [kWh]
(21)
dove:
6.4.2.4
QH,dp,ls,nrh,j
QH,dp,aux,rh,j
Circuito di generazione
Nel caso di alimentazione per riscaldamento /acqua calda sanitaria si deve considerare
nella formula (20) la somma dei fabbisogni per acqua calda sanitaria.
6.4.2.5
6.4.3
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
I valori in essi contenuti si riferiscono solo alle tipologie di reti di distribuzione indicate
in ciascun prospetto e possono essere utilizzati solo per reti delle tipologie indicate,
tenuto conto delle condizioni di applicabilit specificate;
Le tipologie previste nei prospetti sono riferite a edifici o porzione di edifici con
prevalente destinazione residenziale;
I valori indicati nei prospetti considerano gi i recuperi termici da dispersioni delle reti
e di energia termica da energia elettrica ausiliaria;
B)
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C)
Isolamento medio, con materiali vari (mussola di cotone, coppelle) non fissati
stabilmente da uno strato protettivo;
D)
E)
(22)
H,dx
dove:
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
prospetto
21
H,dx
QH,dx,out
dx
il pedice dx indica una qualsiasi tipologia di rete di distribuzione (du, dc, dp).
0,99
0,99
0,96
0,95
0,94
0,93
Nota
0,964
0,95
0,92
0,873
0,975
0,965
0,955
0,935
0,97
0,96
0,94
0,92
UNI
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prospetto
22
0,99
0,99
1.2. impianto a zone al piano terreno su locali non riscaldati e terreno con
distribuzione monotubo
0,96
0,95
1.3. impianto a zone al piano terreno su locali non riscaldati e terreno con
distribuzione a collettori
0,94
0,93
prospetto
23
Altezza edificio
1 piano
0,964
0,950
0,920
0,873
2 piani
0,933
0,924
0,901
0,866
3 piani
0,929
0,923
0,906
0,879
4 piani e pi
0,928
0,923
0,910
0,890
UNI
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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prospetto
23
1 piano
0,966
0,952
0,922
0,875
2 piani
0,938
0,929
0,906
0,871
3 piani
0,937
0,931
0,914
0,887
4 piani e pi
0,938
0,933
0,920
0,900
Altezza edificio
1 piano
0,970
0,958
0,932
0,889
2 piani
0,985
0,979
0,966
0,944
3 piani
0,990
0,986
0,977
0,963
4 piani e pi
0,990
0,990
0,983
0,972
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
UNI
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I valori riportati nei prospetti si riferiscono alla distribuzione con temperatura variabile, con
temperature di mandata e ritorno di progetto di (80/60) C. Per temperature di progetto
differenti il rendimento di distribuzione si calcola come:
H,dx = 1 - (1 - d) C
[kWh]
(23)
dove:
prospetto
24
t di progetto
corrispondente
C
Temperatura media
stagionale
C
Fattore di correzione C
del rendimento tabulato
80-60
50
37,3
1,00
45
36,0
0,94
42,5
35,3
0,92
40
34,7
0,89
35
33,0
0,82
30
31,4
0,77
25
29,8
0,69
20
27,9
0,62
15
26,1
0,55
12,5
25,1
0,51
10
24,2
0,47
70-55
55-45
35-30
Tipologia di impianto
corrispondente (indicativa)
Impianti a radiatori
Impianti a ventilconvettori
Per valori di temperature non indicate nei prospetti si procede con interpolazione lineare.
I coefficienti di correzione del prospetto 24 si basano sull'ipotesi che i tubi corrano in
ambiente con temperatura media stagionale di 12,5 C (e che quindi il t fra tubo e
ambiente sia ottenuto sottraendo 12,5 C al valore della temperatura media stagionale).
Nel caso in cui le condizioni siano molto distanti da quelle ipotizzate, necessario
adeguare opportunamente il coefficiente di correzione.
6.5
Sottosistema di accumulo
In presenza di un serbatoio di accumulo esterno al generatore, il calcolo delle perdite di
energia termica del sottosistema effettuato come specificato nel punto 7.3.5. Nel caso
invece di generatore di calore con accumulo incorporato (accumulo interno), le perdite di
energia termica relative al serbatoio sono considerate nel computo delle perdite del
sottosistema di generazione.
6.6
Sottosistema di generazione
6.6.1
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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UNI
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2)
Metodo di calcolo basato sui rendimenti dichiarati ai sensi della Direttiva 92/42/CEE,
con opportune correzioni in relazione alle condizioni di funzionamento;
In caso di valutazioni sul progetto (A1) si deve effettuare il calcolo secondo appendice B.
Per valutazioni di tipo A2 si possono utilizzare i valori dei prospetti solo quando la tipologia
del generatore e le condizioni al contorno corrispondano a quelle dei prospetti. In caso
diverso si deve ricorrere al calcolo secondo appendice B.
Per valutazioni in condizioni effettive di utilizzo (A3) si deve effettuare in ogni caso il
calcolo.
In ogni caso nella relazione tecnica si deve specificare con quale metodo stato effettuato
il calcolo.
I valori di cui al punto 6.6.2 sono calcolati con il metodo analitico, assumendo valori medi
dei parametri dingresso, per quanto attiene, sia la potenza termica nominale e le
caratteristiche dei generatori, sia le condizioni dinstallazione. Tali valori possono risultare
cautelativi.
Nella relazione di calcolo deve essere indicato il metodo utilizzato.
Qualora vengano utilizzati i valori determinati secondo il punto 6.6.2, le perdite di
generazione si calcolano con la formula seguente:
1 gn
Ql,gn = (Qhr + Ql,d) -----------------
gn
[kWh]
(24)
dove:
6.6.2
F2
installazione allesterno;
F3
F4
F5
generatore monostadio;
UNI
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
prospetto
25
F6
F7
F1
90
-2
F2
F3
F4
-9
-2
-2
4
-6
Nota:
per generatori antecedenti al 1996 valore di base 84.
per generatori classificati * (1 stella) valore di base 88.
valore di base riferito a: caldaia a due stelle, sovradimensionamento 1 riferito al minimo di modulazione, installazione
allinterno, camino alto meno di 10 m, temperatura di mandata in condizioni di progetto < 65 C.
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
prospetto
26
Generatori di calore a camera stagna tipo C per impianti autonomi classificati *** (3 stelle)
Valore di
base
F1
93
-2
-5
F2
F4
-4
-1
Nota:
valore di base riferito a: caldaia a tre stelle, sovradimensionamento 1 riferito al minimo di modulazione, installazione
allinterno, camino alto meno di 10 m, temperatura di mandata in condizioni di progetto <65 C.
prospetto
27
Generatori di calore a gas o gasolio, bruciatore ad aria soffiata o premiscelati, modulanti, classificati
** (2 stelle)
Valore
di base
90
F1
1
1,25
1,5
-1
-2
F2
F4
F5
F6
-1
-1
-1
-2
Nota:
per generatori antecedenti al 1996 valore di base 86.
per generatori classificati * (1 stella) valore di base 88.
valore di base riferito a: caldaia a due stelle, sovradimensionamento 1 riferito alla potenza nominale, installazione in centrale
termica, chiusura aria comburente allarresto (o bruciatore a premiscelazione totale), temperatura di mandata in condizioni di
progetto < 65 C.
prospetto
28
F1
F2
1,25
1,5
F5
F7
40
50
60
>60
<12 C
104
-1
-3
-4
-6
-7
Da 12 a 24 C
101
-1
-3
-2
-3
-4
> 24 C
99
-1
-2
-1
-2
-3
Nota:
valori di base riferito a: caldaia a quattro stelle, regolazione modulante su aria e gas, sovradimensionamento 1 riferito alla
potenza nominale, installazione in centrale termica, chiusura aria comburente allarresto (o bruciatore a premiscelazione
totale), T finale acqua ritorno/fumi per classi <12 da 12 a 24 C oltre 24 C a potenza nominale.
Nel caso di installazione di caldaie a condensazione con accumulo in esterno, il fattore di correzione F2 pari a 3.
6.6.3
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Pagina 34
prospetto
29
Generatori di aria calda a gas o gasolio con bruciatore ad aria soffiata o premiscelato,
funzionamento on-off - Generatori di aria calda a gas a camera stagna con ventilatore nel circuito di
combustione di tipo B o C, funzionamento on-off
Tipo di generatore
Valore di base
%
F2
90
-3
93
-2
100
-1
Nota:
Il valore base di rendimento non cambia in funzione del valore F1 perch con generatore fermo il bruciatore spento e lo
scambiatore del generatore a temperatura ambiente.
6.6.4
Perdite di generazione per generatori di acqua calda alimentati da energia elettrica (caldaie
elettriche)
Per generatori di acqua calda tramite effetto Joule, le perdite del sottosistema di generazione
si calcolano tenendo conto del fattore di perdita dichiarato dal fabbricante del generatore.
g_el,av g_el,int
Q H,g_el,ls = g_el,n P ' g_el,env -------------------------------------- t ci ( 1 k g_el,rh ) [kWh]
gl_el,test
(25)
dove:
g_el,n
P g_el,env il fattore di perdita dichiarato dal fabbricante, riferito alla potenza nominale
delle resistenze elettriche in condizioni di prova (in assenza di dati dichiarati il
fattore di perdita di calcola con la formula 26) [%];
g_el,av
la temperatura media effettiva del generatore elettrico [C];
g_el,test la differenza fra la temperatura nel generatore e l'ambiente di installazione in
condizioni di prova (in assenza di dati dichiarati si assume una differenza tra
temperatura media dellacqua nel generatore e temperatura del locale di
installazione pari a 50 K) [K];
g_el,int
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
tci
kg_el,rh
Qualora il fattore di perdita non sia disponibile, esso si calcola con la formula seguente:
P g_el,env = 1,5 0,44 lg (g_el,ngn) [%]
(26)
7.1
7.1.1
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(27)
dove:
cw
Vw,i il volume di acqua giornaliero per li-esima attivit o servizio richiesto espresso in
metri cubi al giorno;
er,i la temperatura di erogazione dellacqua per li-esima attivit o servizio richiesto [C];
0
come specificato nei punti 7.1.2 o 7.1.3 della presente specifica tecnica a seconda
della destinazione duso delledificio, prestando attenzione alla conversione da
litri/giorno a m3/giorno;
er
pari a 40 C;
pari alla media annuale delle temperature medie mensili dellaria esterna della
localit considerata, ricavate dalla UNI 10349.
Per valutazioni di tipo A3 o di esercizio possibile utilizzare per il calcolo valori diversi da quelli
di riferimento riportati, quando disponibili, purch opportunamente giustificati da rilevazioni di
centraline o da misure. Lorigine di dati deve essere precisata nella relazione di calcolo.
La determinazione dei fabbisogni di energia termica per acqua calda sanitaria in base alle
portate e temperature specificate non tiene conto dei fabbisogni richiesti per rispettare i
seguenti requisiti del servizio acqua calda sanitaria:
1)
2)
Per quanto riguarda il primo punto, si rinvia al CEN/TR 16355 e ai provvedimenti legislativi
nazionali. Si prevedono i seguenti trattamenti termici:
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Nella relazione tecnica deve essere indicato, se previsto, il tipo di trattamento adottato ed
una indicazione del fabbisogno termico annuo per disinfezione termica.
5)
Alla data di pubblicazione della presente specifica tecnica sono disponibili i seguenti provvedimenti nazionali:
Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionella predisposte dal Ministero della Sanit ed adottate dalla
conferenza Stato Regioni il 4/04/2000 pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2000;
Linee guida recanti indicazioni per i gestori di strutture turistico ricettive e termali. Provvedimento del 13 gennaio 2005
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 3 gennaio 2005;
Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attivit di diagnosi e controllo ambientale della legionellosi.
Provvedimento del 13 gennaio 2005 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 3 marzo 2005.
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7.1.2
[l/giorno]
(28)
dove:
prospetto
30
Su
7.1.3
Su <= 35
35 < Su <= 50
Su > 200
Parametro a
[litri/(m2 giorno)]
2,667
1,067
Parametro b
[litri/giorno]
50
-43,33
36,67
250
(29)
dove:
prospetto
31
Nu
un parametro variabile in funzione del tipo di edificio ricavabile dal prospetto 31.
Nu
40
Numero di letti
E.1 (3)
60
Numero di letti
E.1 (3)
80
Numero di letti
E.1 (3)
80
Numero di letti
E.3
15
Numero di letti
E.3
Scuole e istruzione
0,2
Numero di allievi
E.7
Tipo di Attivit
Numero di bambini
E.7
Attivit sportive/palestre
50
E.6 (2)
Spogliatoi di stabilimenti
10
E.6 (3)
Uffici
0,2
Sup.netta climatizzata
E.2
E.5
0,2
Sup.netta climatizzata
E.5
Ristoranti Caffetterie
65
Numero di coperti1)
E.4 (3)
25
1)
Numero di coperti
E.4 (3)
50
Numero di letti
n.d.
Centri benessere
200
Numero di ospiti
n.d.
n.d.
Altro
1)
Per le valutazioni di calcolo sia di progetto (A1) sia Standard (A2) il numero di coperti viene determinato come 1,5
volte loccupazione convenzionale. Per le valutazioni nelle condizioni di effettivo utilizzo (A3) il numero di coperti
corrisponde agli effettivi coperti per cui stata dimensionata la cucina.
UNI
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
V w = a Nu
7.1.4
32
40 C
48 C
Rete di ricircolo
48 C
48 C
Nota
Le temperature indicate nel presente prospetto devono intendersi come temperature medie dellacqua per il calcolo
dei fabbisogni termici, non tenendo conto dei fabbisogni per disinfezione citati al punto 7.1.1.
Per valutazioni di tipo A3 possibile utilizzare valori diversi da quelli di riferimento riportati
purch opportunamente giustificati.
Per quanto riguarda i serbatoi di accumulo e i circuiti di collegamento tra generatore e
serbatoio (circuito primario), in mancanza di dati di progetto nel caso di generatori a
fiamma alimentati con combustibili fossili, si assumono i seguenti valori di default.
prospetto
33
60 C
70 C
7.2
Sottosistema di erogazione
Ai fini della presente specifica tecnica si considerano:
-
Le prime si considerano non recuperabili, mentre le seconde sono tutte o in parte recuperabili.
Ai fini della presente specifica tecnica non si considerano perdite di massa e le perdite
termiche dellerogazione, che si considerano comprese nel calcolo della perdite della
distribuzione alle utenze.
Si considera, quindi, un rendimento di erogazione pari a 1 per valutazioni di tipo A1 e A2,
mentre per valutazioni di tipo A3 possibile assumere un rendimento di erogazione
diverso per tener conto di dispositivi di regolazione del flusso.
Le perdite si calcolano con la seguente formula:
1 W,er
Ql,W,er = QW ----------------------
W,er
[kWh]
(30)
dove:
Qw il fabbisogno di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria
calcolato secondo il punto 7.1;
7.3
Sottosistemi di distribuzione
7.3.1
un anello di ricircolo;
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Nel caso di altri sistemi di generazione o di vettori energetici diversi dai combustibili fossili
per tutte le tipologie di valutazione si devono assumere i valori di progetto.
Negli impianti autonomi con scaldacqua dedicato o con generatore di calore combinato di
potenza termica minore di 35 kW si ha generalmente solo la distribuzione alle utenze.
Nel caso di impianti centralizzati si pu avere solo distribuzione alle utenze e anello di
ricircolo se il generatore contiene serbatoio di accumulo e la relativa tubazione di
collegamento tra generatore e serbatoio.
Nel caso pi generale, le perdite complessive del sottosistema di distribuzione dellacqua
calda sanitaria sono date dalla somma delle perdite relative alle tre parti in cui
suddivisibile la distribuzione e comprendono quindi:
1)
2)
3)
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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figura
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Legenda
a)
Scambiatore interno al serbatoio
b)
Scambiatore esterno al serbatoio
C1,C2,C3Montanti di distribuzione
Reti utenze
Ui
G
Generatore di calore
S
Serbatoio
Sc
Scambiatore di calore
P1
Pompa generatore/scambiatore
P2
Pompa secondaria scambiatore/serbatoio
PR
Pompa di ricircolo
V
Valvola a tre vie
1
Ricircolo
2
Generazione
3
Circuito primario
4
Accumulo
5
Distribuzione
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7.3.2
(31)
dove:
Ql,W,du,i
[kWh]
(32)
dove:
Li
dint,i
a,i
(33)
dove:
fl,W,d il fattore di perdita della rete di distribuzione imputato secondo il prospetto 34.
La perdite termiche recuperate sono date da:
Qrhl,W,du = Ql,W,er frh,W,d
[kWh] (34)
dove:
frh,W,d il fattore di recupero delle perdite dalla rete di distribuzione imputato secondo il
prospetto 34.
prospetto
34
Fattore di recupero
0,12
0,5
Sistemi installati dopo lentrata in vigore della legge 373/76 con rete di
distribuzione corrente solo parzialmente in ambiente climatizzato
0,08
0,5
Sistemi installati dopo lentrata in vigore della legge 373/76 con rete di
distribuzione corrente totalmente in ambiente climatizzato
0,08
0,9
7.3.3
fl,W,d
frh,W,d
6)
Questa valutazione, conforme alla UNI EN 15316-3-2, ipotizza che la tubazione di distribuzione finale venga riempita di
acqua calda sanitaria tre volte al giorno (NW,df = 3 gg-1) e che tutto il calore accumulato nella tubazione venga disperso
nellambiente circostante.
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Nel caso di valutazione A1 sul progetto si fa riferimento alla rete di ricircolo come definita
nel progetto. Nel caso di valutazioni di tipo A2 in mancanza di dati di progetto si pu
effettuare una stima delle lunghezze e dei diametri del circuito in base al numero di unit
immobiliari, di montanti, di piani delledificio e alla lunghezza della distribuzione
orizzontale.
Le perdite eventualmente recuperate dal circuito di ricircolo, ai fini del calcolo del
fabbisogno netto di energia termica utile delledificio, si calcolano secondo il punto A.2.2.
7.3.4
7.3.5
Le perdite di energia termica del serbatoio di accumulo Ql,W,s si calcolano in base alla
entit e alle caratteristiche della superficie disperdente dellaccumulatore e alla differenza
tra la temperatura media dellacqua nel serbatoio e la temperatura media dellambiente
nel quale laccumulatore installato. Tali perdite si calcolano con la seguente formula:
Ss
s
Ql,W,s = ------ (avg,w,s - a) t ------------ds
1000
[kWh]
(35)
dove:
Ss
ds
avg,w,s
Qualora sia disponibile il valore della dispersione termica dell'apparecchio Kboll [W/K]
dichiarato dal fabbricante7), le perdite sono calcolate con la formula seguente:
Ql,W,s = Kboll (avg,w,s a) t / 1000 [kWh]
7)
(36)
Nel caso di apparecchi elettrici, il valore delle perdite nominali (statiche) dichiarato dal fabbricante secondo la CEI EN 60379.
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(37)
dove:
test,w,s [C] la temperatura media dellacqua nel serbatoio di accumulo nelle condizioni
di prova dichiarata dal fabbricante;
7.4
Sottosistemi di generazione
Il fabbisogno di energia richiesto alla generazione dato da:
Qgn,W,out = QW + Ql,W,er + Ql,W,d + Ql,W,s QW,ghp,in
[kWh]
(38)
La valutazione del fabbisogno di acqua calda sanitaria si effettua su base mensile per
lintero anno. Per ogni mese deve essere calcolato il fabbisogno che il sottosistema di
generazione a combustione o boiler elettrico deve fornire al netto del fabbisogno
soddisfatto da sottosistemi di generazione utilizzanti fonti energetiche rinnovabili e
dellenergia termica proveniente da eventuali recuperi.
La produzione di acqua calda sanitaria pu essere realizzata con:
Nota
1)
2)
3)
4)
5)
Nel caso di impianto acqua calda sanitaria centralizzato con caldaia separata e serbatoio di accumulo, si
considera questultimo con temperatura di set-point costante e attivazione del generatore in funzione
dellattivazione del boiler (FC=1).
Nel caso (1) si considerano i rendimenti di generazione certificati del prodotto, ove
disponibili e, in mancanza di questi, i dati del prospetto 35 validi per scalda-acqua con
combustione a fiamma di gas o elettrici.
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Pagina 43
prospetto
35
Versione
Rendimentoa)
istantaneo
(%)
Rendimentob)
Stagionale
(%)
75
45
85
77
88
80
75
40
85
72
88
75
95
75 **
A camera aperta
84
70
A condensazione
98
90
a)
b)
NOTA
I dati di rendimento riportati possono essere utilizzati in mancanza di dati forniti dal fabbricante dellapparecchio.
Ai fini del calcolo dellenergia primaria, il fabbisogno di energia deve essere considerato tra i fabbisogni
I rendimenti forniti dal prospetto tengono gi conto, per gli apparecchi ad accumulo, della perdita di accumulo,
valutata pari a circa il 10%.
Per gli scaldacqua diversi da quelli contemplati nel prospetto 35, come per esempio nel
caso di scaldacqua a pompa di calore si utilizzano i metodi descritti nella parte 4 della
presente specifica tecnica.
Nel caso (2), il calcolo del rendimento medio di generazione si effettua secondo il punto
B.3 per generatori a fiamma di combustibili liquidi e gassosi e secondo i metodi specificati
nella UNI/TS 11300-4 per gli altri casi.
Nel caso (3) si considera generatore con priorit sulla produzione di acqua calda sanitaria
e si calcolano le ore nel mese in cui il generatore deve funzionare per produrre il
fabbisogno mensile per acqua calda sanitaria. Nei mesi di attivazione del riscaldamento si
suddivide il mese tra:
1)
numero di ore mensili per sola produzione di acqua calda sulla base della potenza
termica dichiarata in priorit acqua calda sanitaria per le quali si effettua il calcolo
secondo il punto B.3.
2)
numero residuo di ore mensili nelle quali il generatore funziona per solo
riscaldamento e si effettua quindi il calcolo secondo il punto B.3.
Nel caso (4), se il generatore funziona con priorit su acqua calda sanitaria, si procede
come nel caso (3). Se invece previsto il funzionamento contemporaneo del generatore
per i due servizi si effettua il calcolo mensile attribuendo nei mesi di attivazione del
riscaldamento la somma dei due fabbisogni secondo lappendice B. Nei mesi di non
attivazione del riscaldamento si effettua il calcolo sulla base dei soli fabbisogni per acqua
calda con lappendice B.
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Nel periodo di non attivazione del riscaldamento si effettua il calcolo secondo il punto B3
come per il periodo 1.
8.1
8.1.1
Generalit
Il fabbisogno di energia elettrica di un impianto di riscaldamento dato dalla seguente
espressione:
EH,aux = Eaux,e + Eaux,d + Eaux,gn [kWh]
(39)
dove:
EH,aux il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari dei sottosistemi di riscaldamento;
Eaux,e il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di emissione;
Eaux,d il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di distribuzione;
Eaux,gn il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di generazione.
Il fabbisogno calcolato con lequazione precedente espresso in energia elettrica. Al fine
di determinare i fabbisogni di energia primaria per il riscaldamento delledificio occorre
moltiplicare tale valore per il fattore di conversione dellenergia elettrica in energia
primaria stabilito dalle vigenti disposizioni.
Il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari dei sottosistemi pu essere determinato:
(i)
(ii)
8.1.2
[kWh]
(40)
dove:
Waux,e la potenza elettrica complessiva dei terminali di emissione espressa in kW;
t
FCe
Tutti i consumi elettrici si considerano recuperati come energia termica utile, ovvero
lenergia elettrica dissipata sotto forma di calore dagli ausiliari elettrici di emissione e
recuperata nel bilancio termico del sottosistema data da:
Qaux,rh,e = Eaux,e
[kWh]
(41)
In assenza di dati di progetto o forniti dal fabbricante, si utilizzino le potenze elettriche dei
terminali di emissione riportate nel prospetto 36.
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prospetto
36
Tipologie
Nulli
40
3
Da 200 a 400 m /h 50
Da 400 a 600 m3/h 60
a)
b)
8.1.3
1 500
90
2 500
170
3 000
250
4 000
350
6 000
700
8 000
900
8.1.4
8.1.4.1
[kWh]
(42)
dove:
Waux,d,i la potenza elettrica delli-esimo ausiliario di distribuzione espressa in kW;
Fv,i
Lenergia elettrica dissipata sotto forma di calore dagli ausiliari elettrici di distribuzione
delle reti con fluido termovettore acqua e recuperata nel bilancio termico del sottosistema
data da:
Qaux,rh,d = 0,85 Eaux,d
[kWh]
(43)
I recuperi degli ausiliari elettrici si considerano solamente se il calcolo delle perdite di energia
termica dei sottosistemi di distribuzione effettuato con i metodi dellappendice A. Nel caso si
utilizzino valori di rendimento precalcolati, le perdite recuperate sono pari a zero.
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Le potenze elettriche degli ausiliari di distribuzione devono essere ricavate da dati di targa
o dichiarati dal fabbricante. In assenza di tali informazioni possibile ricorrere a stime
basate su portate, prevalenze e rendimenti degli ausiliari.
Nel caso di impianti con fluido termovettore acqua la potenza elettrica di una pompa Wpo,d
data da:
Wpo,d = idr / po [W]
(44)
dove:
(45)
dove:
37
idr <50 W
1)
8.1.4.2
ve
aer
W ve,d = ---------- [W]
(46)
dove:
aer = --------------
[kW]
(47)
dove:
V
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Pagina 47
Qualora non siano disponibili i dati di rendimento del ventilatore, si pu ricorrere a misure
elettriche in campo. In tal caso la potenza elettrica assorbita data da:
Wve,d = k TV l cos [W]
(48)
dove:
TV
la tensione [V];
pari a:
1 nel caso di motori elettrici monofase;
1,73 nel caso di motori elettrici trifase.
8.1.5
8.2
Pompe di ricircolo;
2)
Pompe di circolazione del sottosistema di accumulo. Con riferimento alla figura 6 si ha:
-
[-]
(50)
QW,d,out
QW,d,out / t
sc
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Pagina 48
APPENDICE
(normativa)
A.1
Generalit
La presente appendice descrive i metodi di calcolo delle perdite di distribuzione nei
seguenti impianti:
-
Nella presente parte della specifica tecnica si definisce come suddividere le reti di
distribuzione e si specifica quando possibile fare ricorso a valori di rendimento
precalcolati e quando necessario ricorrere al calcolo analitico secondo la presente
appendice.
Per i casi nei quali si debba fare ricorso alla presente appendice giova premettere che pu
essere richiesto di applicare i metodi qui descritti a reti di distribuzione complesse
comprendenti pi circuiti funzionanti a differenti temperature di esercizio e con regolazioni
diverse.
La figura A.5 fornisce, a titolo di esempio, uno schema di impianto comprendente
a)
b)
c)
Circuito primario;
d)
Le reti di utenza possono essere da 1 a n e possono essere per unit immobiliare oppure
per una unit immobiliare con due o pi reti di utenza. Analogamente pi reti di utenza
possono essere alimentate da un circuito di distribuzione e i singoli circuiti di distribuzione
alimentati da un circuito di generazione.
A.2
A.2.1
Metodo di calcolo
Il metodo di calcolo di seguito descritto si applica a circuiti con fluido termovettore acqua
calda in impianti di climatizzazione invernale e/o di ventilazione ed acqua calda sanitaria.
Il calcolo deve essere effettuato per ciascun circuito partendo dal fabbisogno di energia
che deve essere fornito dalla distribuzione di ciascuna zona termica per arrivare sino al
circuito primario che comprende il o i generatori di calore.
Il fabbisogno di energia Qd,out,i che deve essere fornito dal circuito primario al circuito
secondario della zona i-esima calcolato tenendo conto del tipo di unit terminali e di
regolazione della singola zona. Tale fabbisogno comprende le perdite di emissione e di
regolazione della zona.
Nello stesso intervallo di calcolo (mese), per le reti degli impianti di climatizzazione
invernale si deve effettuare il calcolo della temperatura dellacqua in base alla tipologia
delle unit terminali e della regolazione della zona.
Il calcolo delle perdite di energia termica del circuito di distribuzione dellacqua si effettua
secondo la seguente procedura:
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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1)
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2)
[kWh]
(A.1)
dove:
Li
prospetto
A.1
a,i
Temperature ambiente
Posizione della tubazione
Temperatura [C]
Corrente allesterno
In centrale termica (nel caso in cui non sia adiacente ad ambienti non Temperatura media mensile esterna + 5 C
climatizzati)
3)
Q l,d,i
[kWh]
(A.2)
A.2.2
Nel caso del servizio riscaldamento, la quantit di energia termica richiesta alla
generazione QH,gn,out = QH,d,in quindi data da:
QH,d,in = QH,d,out + QH,l,d (QH,lrh,d + QH,rh,aux,d)
[kWh] (A.3)
Le perdite di ciascun tratto calcolate con la formula A.1 possono essere recuperate in
misura diversa a seconda della locazione della tubazione e, nel caso di tratti incassati
nelle strutture, a seconda della posizione della tubazione in relazione allisolamento della
struttura.
UNI
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Pagina 50
[kWh]
(A.4)
dove:
krh,i il fattore di recuperabilit delle perdite di distribuzione del tratto i-esimo
determinato secondo il prospetto A.2.
Nel caso di tubazioni per distribuzione o ricircolo acqua calda sanitaria le perdite termiche
recuperate si sottraggono al fabbisogno di energia termica ideale utile per riscaldamento QH,nd .
A.2
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
prospetto
krh
In ambiente climatizzato
0,95
Incassata in struttura isolata delimitante linvolucro, allinterno dello strato di isolamento principale
0,95
Incassata in struttura isolata delimitante linvolucro, allesterno dello strato di isolamento principale
0,05
Ui / (Ue + Ui )
Le perdite di distribuzione recuperate (che sono una frazione delle perdite recuperabili)
dipendono dal tipo di regolazione. Si considera un coefficiente di recupero pari a:
-
Q lrh,d,i
[kWh]
(A.5)
La quantit di energia termica che pu essere recuperata dagli ausiliari elettrici della
distribuzione calcolata secondo quanto specificato al punto 8.1.4.
A.2.3
A.2.3.1
i = 16,5 di
[W/(m K)]
(A.6)
dove:
di
(A.7)
dove:
di
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A.2.3.2
A.1
i = / [ 1 / (2 i ) ln (Di / di ) + 1 / (air Di )
[W/(m K)]
(A.8)
dove:
di
Di
A.3
figura
A.2
Conduttivit
[W/(m K)]
0,04
0,045
0,042
Lana di roccia
0,060
0,042
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- [W/(m K)]
i = -----------------------------------------------------------------------n
j=1
(A.9)
dj
1
1
-------------- ln ---------- + -------------------2 j
d j 1 air d n
dj
d0
dn
A.2.3.3
A.3
- [W/(m K)]
i = -------------------------------------------------------------------------------------------n
j=1
(A.10)
dj
1
1
4z
-------------- ln ----------- + ---------------- ln -----------2 j
dj 1 2 G
dn
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Pagina 53
A.2.3.4
A.4
i = ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------n
j=1
dj
1
1
1
4z
4z
-------------- ln ----------- + ---------------- ln ------------ + ---------------- ln 1 + -------------2
2 G
2 j
dj 1 2 G
dn
E
A.2.3.5
Tubazioni interrate
Si applicano le formule relative alle tubazioni incassate nella muratura.
A.2.3.6
i = 0,143 + 0,0018 d
[W/(m K)]
(A.12)
i = 0,19 + 0,0034 d
[W/(m K)]
(A.13)
Qualora lisolamento sia pari allo spessore indicato nellallegato B al DPR 412 moltiplicato
per 0,3, la trasmittanza lineica i calcolata con:
i = 0,225 + 0,00532 d
[W/(m K)]
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(A.14)
UNI
Pagina 54
A.2.3.7
prospetto
A.4
Lunghezze equivalenti
Componente non isolato
Pompa di circolazione
0,3 m
Valvola miscelatrice
0,6 m
Flangia, bocchettone
0,1 m
Nota
Le tubazioni non isolate devono essere valutate a parte, conformemente al punto A.2.3.1. La lunghezza equivalente riportata
nel presente prospetto si riferisce esclusivamente alla singolarit, assumendo che la tubazione sia per il resto isolata.
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
A.3
A.3.1
Generalit
Il calcolo delle temperature dellacqua pu riguardare:
-
2)
3)
V dis =
V cr,i
[kg/h]
(A.15)
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Pagina 55
dis =
cr,i [kW]
(A.16)
[C]
(A.17)
Qualora il circuito di distribuzione alimenti reti di utenza per servizi differenti, perdite della
rete di utenza si devono attribuire al relativo servizio e ad esse si deve sommare la quota
di perdite del circuito di distribuzione in proporzione al fabbisogno di energia nel periodo
di calcolo considerato.
Un circuito di generazione pu essere indipendente dal circuito di distribuzione servito per
la presenza di compensatore idraulico, come nella figura A.5, o di scambiatore di calore.
I due casi sono trattati, rispettivamente, ai punti A.3.3.2 e A.3.3.3.
figura
A.5
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
dis
dis,ret = dis,flw -----------------------
A.3.2
Calcolo delle temperature delle unit terminali, nelle reti di utenza e nei circuiti comuni
A.3.2.1
[K]
(A.18)
dove:
des la differenza tra la temperatura media di progetto e la temperatura ambiente di
progetto;
f,des
r,des
(A.19)
dove:
em,ref
ref
[W]
(A.20)
Nel caso in cui non sia noto il valore dellesponente n (unit terminali per le quali non sia
prescritta la marcatura CE o unit terminali di costruzione antecedente alla emanazione
delle specifiche norme tecniche) possibile utilizzare i valori di default del prospetto A.5.
prospetto
A.5
8)
Radiatori
1,30
Termoconvettori
1,40
Pannelli radianti
1,10
1,00
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UNI
Pagina 57
Nel caso di batterie riscaldanti ad acqua, sia di post-riscaldamento in condotto sia inserite
in unit di trattamento aria (UTA) per servizio ventilazione, il fabbisogno si calcola
secondo UNI/TS 11300, e le temperature dellacqua nelle condizioni effettive di esercizio
si determinano, assumendo esponente 1 della curva caratteristica, in base ai dati forniti
dal fabbricante per la potenza termica utile nominale.
Si procede in accordo col tipo di regolazione adottato (con valvola di by-pass a tre vie o
con valvola a due vie).
A.3.2.2
A.3.2.2.1
A.3.2.2.2
Q hr,i
em = ----------------- = -----------------------------t em
[kW]
t em
(A.21)
dove:
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
QH,dis,out,i (ovvero Qhr,i) l'energia totale fornita dal sottosistema di distribuzione alla zona
di edificio servita dal gruppo di unit terminali considerato. [kWh];
tem
em,av
em
= int + -------------- em,ref
1
--n
ref
[C]
(A.22)
dove:
A.3.2.2.3
int
em,ref
ref
e,av int
em = -----------------------n
[W]
(A.23)
dove:
em,av
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Pagina 58
Nota
int
[W];
Un controllo termostatico con elevata frequenza di intervento agisce come una regolazione di portata. Ci
accade quando l'intervallo fra successive commutazioni cos breve che l'inerzia termica del radiatore ne
livella la temperatura media.
Se sono note la temperatura di mandata e la portata, la temperatura di ritorno si calcola
trovando la temperatura di ritorno em,av che risolve la seguente equazione:
(A.24)
dove:
cp,w il calore specifico dellacqua, pari a 1,16 Wh/kgC.
A.3.2.2.4
cr,flw = em,flw
[C]
(A.25)
cr,ret = em,ret
[C]
(A.26)
V cr = V em
[C]
(A.27)
regolazione on-off;
em,flw em,ret
[C]
(A.28)
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figura
A.6
A.3.2.2.5
em
em = ------------------------
V em c p,w
[K]
(A.29)
dove:
Vem la portata di acqua attraverso l'unit terminale, di progetto oppure regolata [kg/h];
[C]
(A.30)
[C]
(A.31)
A.3.2.2.6
[kg/h]
(A.32)
(A.33)
em
[kg/h] (A.34)
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A.3.2.2.7
[kg/h]
(A.35)
dove
em,flw (sovratemperatura di mandata), in assenza di dati di progetto, vale 10 C;
em,av
em
A.3.2.2.8
[kg/h]
(A.36)
em
em,ret = em,flw ------------------------
[C]
V em c p,w
Nota
(A.37)
Nel caso di regolazione con sistemi di by-pass (per esempio valvole monotubo), la temperatura em,ret non
coincide con la temperatura alluscita dellunit terminale.
A.3.3
Circuiti di generazione
A.3.3.1
Generalit
Ai fini del calcolo delle temperature nei circuiti di generazione si considerano i seguenti tipi
di collegamento:
1)
Collegamento diretto;
2)
Collegamento indipendente;
3)
[C]
(A.38)
gen,ret = dis,ret
[C]
(A.39)
V gen = V dis
[C]
(A.40)
In presenza di pi generatori di calore, la portata deve essere suddivisa in base alla quota
di carico.
A.3.3.2
Collegamento diretto
Se la portata nel generatore V 'boil la stessa che nel circuito di generazione V'gen , si ha:
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boil,flw = gen,flw
[C]
(A.41)
cr,ret = em,ret
[C]
(A.42)
V cr = V em
[C]
(A.43)
UNI
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Ci verificato:
-
quando ci sia una connessione diretta del generatore alla rete di distribuzione;
A.7
Circuito di generazione con portata nel generatore uguale a quella del circuito di generazione (il
buffer regolato e non gli consentito svuotarsi completamente)
Legenda
1
Generatore di calore
2
Buffer
A.3.3.3
A.8
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Se risulta Vboil > Vgen (la portata nel generatore maggiore di quella nel circuito di
generazione) allora:
boil,flw = gen,flw
[C]
boil,out
boil,ret = gen,flw --------------------
V b c p,w
Nota 1
[C]
(A.44)
(A.45)
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Se risulta Vboil < Vgen (la portata nel generatore minore di quella nel circuito di
generazione) allora:
boil,ret = gen,ret
[C]
boil,out
boil,flw = boil,ret + --------------------
(A.46)
[C]
V b c p,w
Nota 2
Nota 3
(A.47)
boil,out
boil,ret = max gen,ret ; gen,flw ----------------------
V b c p,w
boil,out
boil,flw = max gen,flw ; boil,ret + ----------------------
V b c p,w
A.3.3.4
[C]
[C]
(A.48)
(A.49)
boil
(A.50)
SC
dove:
gen = gen,flw- gen,ret [C];
boil = boil,flw- boil,ret [C];
KSC
A.9
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
A.3.4
Per ogni generatore si deve determinare la potenza media b,i e la portata media V b,i .
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b,i 0,86
b,f,i = b,r + -------------------------
[C]
Vi
(A.51)
dove:
figura
A.10
b,f,i
[C];
b,r
[C];
b,i
[W];
Vb,i
[kg/h].
A.4
A.4.1
Generalit
Negli impianti con fluido termovettore aria le perdite di energia termica della rete aeraulica
di distribuzione Ql,da, j, sono dovute principalmente alle perdite termiche per trasmissione
attraverso le pareti delle condotte, cio:
Ql,da,j = Ql,da,tr,j
[kWh]
(A.52)
Ai fini della presente specifica tecnica, non sono prese in considerazione le perdite
energetiche di massa legate alle esfiltrazioni di aria dalla canalizzazione, in quanto
calcolate come incremento di portata che deve essere fornita dal ventilatore per
compensare le esfiltrazioni stesse, risultando quindi energeticamente a carico dellunit
ventilante.
Il calcolo delle perdite si effettua solo nei tratti correnti in locali non riscaldati o allesterno,
con il metodo analitico o con il metodo semplificato descritti nella presente specifica
tecnica.
UNI
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Ql,da,tr,j sono le perdite di energia termica per trasmissione delle condotte che servono la
zona j-esima.
A.4.2
Metodo analitico
A.4.2.1
Generalit
La determinazione delle perdite di energia termica per trasmissione Ql,da,tr,j effettuata
con la seguente formula:
Q l,da,tr,j =
[kWh](A.53)
A.4.2.2
Calcolo di duct
A.4.2.3
(A.54)
La temperatura dellaria, per effetto delle interazioni termiche con lambiente circostante
subisce tra ingresso e uscita una variazione, indicata come:
duct = in - out
[C](A.55)
dove:
duct
in ,xin
out,i = in,i e
U ' i L rete,i
----------------------------0,34 q v,i
+ surduct,i 1 e
out,i surduct,i 1 e
U ' i L rete,i
----------------------------0,34 q v,i
[C]
(A.56)
U ' i L rete,i
----------------------------0,34 q v,i
UNI
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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(A.57)
rete,i
----------------------------0,34 q v,i
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dove:
A.4.2.4
in,i
surduct,i
Lrete,i
U i
qv,i
Calcolo di U
La trasmittanza termica lineare U i per le condotte si determina come:
(A.58)
dove:
U i la trasmittanza termica lineare del tratto i-esimo della condotta considerata;
d,i la conduttivit del materiale isolante del tratto i-esimo della condotta considerata;
Rse,i la resistenza superficiale esterna del tratto i-esimo della condotta considerata,
determinata secondo la UNI EN ISO 6946;
De,i il diametro equivalente esterno del tratto i-esimo della condotta considerata;
Dint,i il diametro equivalente interno del tratto i-esimo della condotta considerata.
Nel caso di condotte rettangolari si determina il diametro di una condotta circolare
equivalente, avente lo stesso perimetro esterno del canale rettangolare e quindi la stessa
superficie disperdente. Esso dato dalla seguente formula:
0,625
(a b)
D e,i = 1,30 --------------------------- [m]
0,250
(a + b)
(A.59)
4 q v,i
----------------------------------- [m]
3 600 v i
(A.60)
dove:
qv,i
la portata daria del tratto i-esimo della rete aeraulica considerata [m3/h];
vi
la velocit media nel tratto i-esimo della condotta considerata, in mancanza di dati
di progetto fare riferimento ai valori suggeriti allinterno dei prospetti A.7, A.8 e A.9.
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
UNI
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Calcolo di Lrete
A.4.2.5
Ai fini del calcolo della presente specifica tecnica, la lunghezza della rete aeraulica da
considerare per la determinazione delle perdite termiche riferita solo ai tratti posti
allesterno o in ambienti non riscaldati.
Tale lunghezza pu essere valutata come il percorso pi probabile della rete aeraulica in
funzione della distribuzione dellaria allinterno degli ambienti.
A.4.3
Metodo semplificato
Il seguente metodo introduce semplificazioni nel metodo di calcolo analitico
precedentemente descritto. Le semplificazioni possono essere adottate in caso di
valutazioni di tipo A2, qualora non siano disponibili altri dati.
prospetto
A.6
1)
2)
3)
4)
5)
D
[m]
U
[W/(mK)]
0,376
0,14
0,461
0,21
0,532
0,27
0,651
0,40
0,752
0,53
0,841
0,66
0,921
0,79
0,995
0,92
1,064
1,04
1,128
1,17
1,189
1,30
1,303
1,56
1,407
1,81
Nota
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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UNI
Pagina 67
A.4.4
qv = A v 3600
dove:
qv
La procedura per determinare la dimensione di una rete aeraulica, partendo dai dati di
portata e velocit dellaria, la seguente:
prospetto
A.7
1)
2)
3)
ricavare il valore di velocit dai prospetti in funzione del componente che si sta
analizzando;
4)
5)
prospetto
A.8
Velocit
Velocit
dell'aria nelle dell'aria canali
condotte
nelle condotte
principali (m/s) secondarie
(m/s)
Teatri e auditorium
3,5
2,5
Appartamenti, alberghi e
ospedali
4,0
3,0
5,0
4,0
6,0
5,0
Bar e magazzini
6,0
5,0
Industrie
6,5
5,0
Velocit (m/s)
3,0 4,0
2,0 3,0
1,0 1,5
1,0 1,5
Nota
9)
4,0
I prospetti A.7, A.8, A.9, A.10, A.11, A.12 e A.13 sono tratti da Miniguida Aicarr.
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
UNI
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prospetto
A.9
Velocit frontale per griglie di presa aria e per griglie di espulsione aria
Griglia
Velocit (m/s)
Ripresa o estrazione
Per v 3300 L/s
2,0
Espulsione
Per v 2400 L/s
2,5
Nota
figura
A.11
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Legenda
X
Portata daria per griglia [m3/s]
Y
area frontale della griglia [m2]
1
Presa
2
Espulsione
10)
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prospetto A.10
Filtri a pannelli
con mezzi filtranti impregnati
1,0 4,0
fino a 3,8
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
1,3
Filtri rotanti
con materassino impregnato
fino a 2,5
1,0
Filtri elettronici
a ionizzazione
prospetto A.11
prospetto A.12
2,5 5,0
Batteria di raffreddamento e
deumidificazione
2,0 3,0
prospetto A.13
0,8 1,8
1,5 3,0
Umidificatori a pacco
2,5 3,0
Velocit (m/s)
1,5 2,0
Abitazioni e camere
2,5 3,0
2,5 3,5
5,0 6,0
6,0 7,0
Fabbricati industriali
7,0 10
UNI
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APPENDICE
(normativa)
Premessa
I procedimenti di calcolo delle perdite di generazione richiedono la determinazione delle
temperature di mandata, di ritorno e media del generatore in corrispondenza del fattore di
carico medio del periodo di calcolo considerato. Il calcolo si pu eseguire come descritto
nelle UNI EN 15316-2-1 e UNI EN 15316-2-3.
Nell'appendice A si riportano le equazioni fondamentali.
B.1
metodo basato sui dati dei generatori di calore dichiarati secondo la Direttiva 92/42/CEE;
2)
B.2
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
UNI
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B.2.1
Procedimento di calcolo
Il metodo finalizzato alla determinazione delle perdite di energia termica ed basato sul
seguente procedimento di calcolo:
B.2.2
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
Dati di ingresso
Ai fini del calcolo, il generatore di calore caratterizzato dai seguenti parametri:
gn,Pn
gn,Pn
gn,test,Pn
fcor,Pn
int
gn,Pint
gn,test,Pint
fcor,Pint
gn,l,Po
potenza persa in stand-by (potenza persa a carico nullo) con gn,test [W];
gn,test
Wgn,aux,Pn
gn,min
gn,w,avg
gn,w,r
a,gn
bgn
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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B.2.3
[kW] (B.1)
dove
tgn
[-] (B.2)
dove:
FCu il fattore di carico riferito alla potenza utile.
B.2.4
B.2.5
Sottosistemi multipli
Se sono presenti pi generatori o pi sottosistemi di generazione, il carico pu essere
distribuito in modi diversi a seconda del tipo di regolazione. La scelta della priorit di
intervento dei generatori effettuata sulla base di valutazioni sui singoli sottosistemi di
generazione e sulle logiche di funzionamento dei sistemi. Per lattivazione in priorit dei
sottosistemi di generazione deve essere presente un sistema automatico di controllo11).
Si considerano:
-
(B.3)
dove:
gn,out
gn,Pn,i la somma delle potenze termiche utili di tutti i generatori del sottosistema.
Nel secondo caso i generatori a pi alta priorit funzionano per primi. Un dato generatore
nellelenco di priorit funziona solo se i generatori di priorit immediatamente pi alta
funzionano a pieno carico.
Se tutti i generatori sono di uguale potenza gn,Pn il numero di generatori in funzione Ngn,on :
Ngn,on = int (gn,out / gn,Pn) +1
(B.4)
Altrimenti il numero di generatori in funzione deve essere determinato in modo che sia:
0 < FCu < 1
(B.5)
(B.6)
dove:
11)
Si veda la UNI EN 15232:2012 prospetto 2 punto 1.8, funzioni 1 Priorities only based on loads, 2 Priorities based on
loads and demand e 3 Priorities based on generator efficiency.
UNI
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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B.2.6
Sottosistemi misti
Nel caso di sottosistemi misti per riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria si
considerano:
-
2)
Il fabbisogno di energia termica utile per acqua calda sanitaria Qh,W nel periodo di calcolo
considerato si calcola secondo la presente specifica tecnica.
Durante il periodo (1) il fabbisogno totale risulta dalla somma di due fabbisogni Qh e Qh,W
e si ha quindi un incremento del fattore di carico FCu, mentre nel caso (2) il fattore di carico
determinato dal solo fabbisogno QW.
Nel caso di sottosistemi o di generatori combinati con modalit di funzionamento che
prevede un controllo di priorit sulla produzione di acqua calda sanitaria si possono
considerare due tempi di funzionamento tgn,H e tgn,W con potenza media rispettivamente
gn,avg,H e gn,avg,W.
B.2.7
B.2.7.1
(B.7)
dove:
gn,Pn
fcor,Pn
gn,w
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,`
UNI
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prospetto
B.1
Fattore di correzione
[%/C]
70 C
0,04
gn,test, Pn
Generatore standard
fcor,Pn
70 C
0,04
70 C
0,20
70 C
0,10
[W] (B.8)
dove:
B.2.7.2
[%] (B.9)
dove:
gn,Pint
fcor,Pint
gn,w
B.2
gn,test, Pint
fcor,Pint
50 C
0,05
40 C
0,05
Generatore a condensazione
30 C
0,20
Generatore a condensazione
a gasolio
70 C
0,10
Generatore standard
Generatore a bassa temperatura
*)
*)
Per i generatori a condensazione la prova non effettuata con la media ma con la temperatura di ritorno pari a 30 C. Il
rendimento corrispondente a questo valore pu essere applicato ad una temperatura media di 35 C.
[W] (B.10)
dove:
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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B.2.7.3
gn,avg a,gn
gn,l,Po,cor = gn,l,Po ----------------------------------- test,avg a,test
1,25
[W] (B.11)
dove:
gn,l,Po
a,gn
gn,avg
test,avg
a,test
prospetto
B.3
Fattore di riduzione della temperatura bgn e valori convenzionali della temperatura interna del locale
dove installato il generatore a,gn
Ubicazione generatore
Allaperto
In centrale termica
Entro lo spazio riscaldato
Fattore bgn
a,gn
0,3
20
B.2.7.4
Px
gn,l,Px = ----------- (gn,l,Pint,cor - gn,l,Po,cor ) + gn,l,Po,cor
Pint
[W]
(B.12)
Se la potenza utile effettiva Px compresa fra Pint e Pn le perdite del generatore gn,l,Px
si calcolano come segue:
Px Pint
gn,l,Px = -------------------------- (gn,l,Pn,cor - gn,l,Pint,cor ) + gn,l,Pint,cor
Pn Pint
[W] (B.13)
Le perdite totali di energia Qgn,l,t nellintervallo di attivazione del generatore sono date da:
gn,l,Px t gn
Qgn,l,t = ----------------------------1 000
[kWh]
(B.14)
dove:
tgn
12)
+ Px Px -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------+ gn,l,Po,cor
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
UNI
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B.2.8
[kWh]
(B.15)
dove:
Waux,Px potenza degli ausiliari del generatore alla potenza media effettiva
tgn
[W];
(B.16)
(B.17)
I valori di Waux a carico nominale, a carico intermedio e a carico nullo sono forniti dal
fabbricante.
In assenza di tali valori, ai fini del calcolo del rendimento di generazione, essi possono
essere determinati come segue:
Waux,Pi = G + H Pnn
[W] (B.18)
dove:
prospetto
B.4
Waux,Pi
Pn
G,H,n
sono i parametri riportati nel prospetto B.4 per potenza Pn , Pint , Po.
Potenza
Pn
Pint
Po
40
40
15
0,148
0,148
0
1
1
0
Pn
Pint
Po
0
0
15
45
15
0
0,48
0,48
0
Pn
Pint
Po
40
40
15
0,148
0,148
0
1
1
0
Pn
Pint
Po
0
0
15
45
15
0
0,48
0,48
0
Pn
Pint
Po
0
0
15
45
15
0
0,48
0,48
0
Generatori standard
Generatori atmosferici a gas
Generatori con bruciatore ad aria
soffiata a combustibili liquidi e gassosi
Generatori a bassa temperatura
Generatori atmosferici a gas
Generatori con bruciatore ad aria
soffiata a combustibili liquidi e gassosi
Generatori a condensazione a combustibili
liquidi e gassosi
13)
La potenza elettrica dei generatori di calore comprende normalmente la potenza elettrica totale di tutti gli ausiliari montati
a bordo del generatore. Sono ovviamente escluse eventuali pompe installate sul circuito primario di generazione esterne
al generatore.
Le potenze elettriche degli ausiliari, determinate per default secondo quanto specificato nella presente specifica tecnica,
si riferiscono a tutti gli ausiliari normalmente a bordo del generatore. In alcuni casi le potenze cos determinate possono
risultare maggiori di quelle effettive.
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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B.2.9
B.2.9.1
Generalit
L'energia termica recuperabile :
B.2.9.2
1)
2)
[kWh]
(B.19)
dove:
bgn il fattore di riduzione della temperatura in base allubicazione del generatore.
B.2.9.3
gn,l,Po,cor ( 1 b gn ) p gn,env t gn
Q gn,env,rl = ---------------------------------------------------------------------------------------1 000
[kWh]
(B.20)
dove:
pgn,env la frazione delle perdite a carico nullo - attribuita a perdite allinvolucro del generatore
In assenza di dati dichiarati dal fabbricante, valori di default sono riportati nel
prospetto B.5;
tgn
prospetto
B.5
Frazione delle perdite a carico nullo attribuite al mantello - in funzione del tipo di bruciatore
Tipo di bruciatore
B.2.9.4
pgn,env
Bruciatore atmosferico
0,50
0,75
(B.21)
B.2.10
UNI
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
B.2.11
Pn
E
gn,l,Po = Pn ---------- -------------100
[kW]
1 000
(B.23)
dove:
Pn la potenza utile nominale espressa in W, col limite massimo di 400 kW. Per potenze
utili nominali maggiori di 400 kW, si assume comunque tale valore limite;
B.6
test,avg
Generatore standard
Atmosferico
Aria soffiata
8,5
8,5
-0,4
-0,4
70
70
6,5
5,0
-0,35
-0,35
70
70
Generatore a condensazione
4,8
-0,35
70
Tipo di generatore
B.2.12
Pn
la potenza utile nominale espressa in kW, col limite massimo di 400 kW. Se
la potenza utile nominale maggiore di 400 kW, I rendimenti si determinano
utilizzando 400 kW nelle formule precedenti;
B.7
B.3
84
80
87,5
1,5
87,5
1,5
91
97
B.3.1
Il tempo totale di funzionamento tgn del generatore (tempo di attivazione) suddiviso in due
parti:
-
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2)
Durante i tempi di attesa con fiamma del bruciatore spenta (stand-by) si tiene conto
delle seguenti perdite:
3)
[Wh]
(B.26)
B.1
P ch,on, P ch,off e P gn,env rappresentano i fattori di perdita percentuale rispetto alla potenza
termica di prova.
UNI
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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cn
ref
potenza elettrica degli ausiliari del generatore posti prima del focolare, con
riferimento al flusso di energia (per esempio: ventilatore aria comburente,
riscaldamento del combustibile, ecc.);
kbr
Waf
potenza elettrica degli ausiliari del generatore posti dopo il focolare, con
riferimento al flusso di energia (per esempio: pompa primaria);
kaf
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
cn,min
Wbr,min
O2,fl,dry
Nota
gn,w,r
a,gn
kgn,env
FC
I fattori di carico e le potenze sono riferite alla potenza al focolare del generatore.
I risultati del calcolo sono:
14)
15)
Nel caso di generatori nuovi o, comunque certificati, la potenza cn la potenza del focolare corrispondente alla potenza
termica utile nominale. Per valutazioni su generatori esistenti precedenti allentrata in vigore della Direttiva 92/42/CEE si
pu utilizzare il presente metodo ricorrendo a misure in campo per determinare la potenza del focolare nelle effettive
condizioni di funzionamento.
Solitamente ref = cn . La separazione viene fatta solo per consentire lutilizzo nelle formule di eventuali dati
sperimentali misurati in condizioni diverse da quelle di potenza nominale.
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Pagina 81
B.3.2
(B.27)
dove:
tgn
ton
toff
Il fattore di carico pu essere calcolato oppure misurato in opera (per esempio con
contaore) nel caso di impianti esistenti.
B.3.3
B.3.3.1
Si effettua la correzione di queste perdite per tenere conto degli effetti determinati da:
-
fattore di carico;
Le perdite corrette al camino a bruciatore acceso Pch,on sono date calcolate come16):
Pch,on = (P ch,on + (gn,w,avg - gn,test) 0,045) FCn
[%]
(B.28)
dove:
Pch,on sono le perdite al camino a bruciatore acceso (complemento a 100 del rendimento
di combustione) in percentuale della potenza al focolare cn e in condizioni di prova,
determinate alla temperatura di prova gn,w,test17) [%].
Nel rapporto di calcolo deve essere indicata lorigine dei dati utilizzati;
16)
17)
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Se non sono disponibili altri dati, valori di default sono riportati nel prospetto B.8;
gn,test
FCn tiene conto della riduzione di perdite in caso di elevate intermittenze, legate alle
minori temperature dei prodotti della combustione allo scarico della caldaia. Un elevato
valore di n correlato ad una elevata massa specifica per kW della superficie di scambio
fra fumi ed acqua Mgn.
Se la temperatura gn,test dichiarata dal fabbricante dellapparecchio essa deve
corrispondere a quella del valore cn dichiarato.
In impianti esistenti, gn,test deve essere rilevata contestualmente alla misura del
rendimento di combustione. Nel caso di generatori a condensazione, al posto della
temperatura media si utilizza la temperatura di ritorno in condizioni di riferimento gn,test,r .
Devono essere utilizzati valori di Pch,on privi di contributi di recupero di calore latente per
condensazione, che calcolato separatamente.
prospetto
B.8
P ch,on [%]
70
12
70
10
70
10
70
10
Mgn
0-1 kg/kW
0,05
Generatore di acciaio
1-2 kg/kW
0,1
Generatore in ghisa
>2 kg/kW
0,15
Descrizione
prospetto
B.9
B.3.3.2
(B.29)
dove:
P gn,env sono le perdite al mantello in condizioni di prova.
Esse devono essere espresse come percentuale di una potenza di riferimento ref
(solitamente la potenza nominale al focolare del generatore).
18)
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Valori di default dellesponente n sono dati nel prospetto B.9, in funzione della massa
specifica del generatore, Mgn.
(B.30)
dove:
c2 e c3 sono i valori di default indicati nel prospetto B.10;
kgn,env il fattore di riduzione delle perdite in accordo con lubicazione del generatore. Il
valore di kgn,env riportato nel prospetto B.11. kgn,env tiene conto delle perdite
recuperate come riduzione delle perdite totali;
prospetto B.10
a,test
a,gn
lesponente del fattore FC. Valori di default dellesponente m sono dati nel
prospetto B.12 in funzione del parametro caratteristico Mgn definito come rapporto
fra la massa complessiva del generatore (metallo + refrattari + isolanti) e la sua
potenza nominale al focolare.
c3
1,72
0,44
3,45
0,88
6,90
1,76
prospetto B.11
8,36
2,2
10,35
2,64
Valori di default del parametro kgn,env e delle temperature ambiente di prova ed effettive
Tipo ed ubicazione del generatore
kgn,env
'a,test
a,gn
0,1
20
20
0,2
20
20
0,7
20
15
20
Te media esterna
Generatore allesterno
prospetto B.12
Descrizione
kg/kW
B.3.3.3
<1
13
>3
0,0
0,0
0,15
0,1
0,05
0,15
0,1
0,05
(B.31)
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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Pagina 84
dove:
prospetto B.13
B.3.3.4
P ch,off
lesponente del fattore FC19). Valori di default dellesponente p sono dati nel
prospetto B.13.
P ch,off [%]
Generatori con bruciatori ad aria soffiata a combustibile liquido e gassoso con chiusura
dellaria comburente allarresto
Generatori con bruciatori soffiati a combustibile liquido e gassoso a premiscelazione totale
0,2
0,2
1,0
1,2
1,2
1,6
(B.32)
(B.33)
(B.34)
B.3.4
(B.35)
Energia ausiliaria
Per ogni dispositivo che utilizzi energia ausiliaria occorre determinare la potenza elettrica el,i .
Il valore pu essere:
-
misurato in campo;
calcolato.
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
La potenza totale degli ausiliari elettrici pu essere calcolata con la seguente formula:
Waux,gn = Wbr + Waf [W]
(B.36)
cn
W x = c 4 + c 5 -----------1000
19)
[W]
(B.37)
Il fattore FC p tiene conto della riduzione delle perdite al camino a bruciatore spento se la temperature media della massa
del generatore si riduce durante il funzionamento in stand-by. Ci avviene solo se la regolazione della temperatura
ambiente interrompe la circolazione dellacqua in caldaia. In tutti gli altri casi si assume p = 0.
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dove:
c4,c5,n
cn
Tipo di apparecchio
c4
c5
Wbr
40
0,148
Wbr
45
0,48
100
1)
Waf
1)
Qualora il generatore non sia dotato di pompa di circolazione primaria si considerino Waf = 0.
Lenergia ausiliaria complessiva Eaux,gn assorbita dal sottosistema di generazione data da:
Eaux,gn = i Waux,gn ton,i [Wh]
(B.38)
Lenergia elettrica ausiliaria si suddivide tra quella assorbita da dispositivi ausiliari posti a
monte del focolare (per esempio ventilatore aria comburente, pompe combustibile ecc.) e
quella assorbita da dispositivi posti a valle del focolare (per esempio pompe del
generatore). Una quota di ciascuna delle due energie elettriche assorbita pu essere
recuperata come energia termica.
Lenergia ausiliaria immessa prima del focolare Ebr e recuperata data da:
Ebr = i Wbr,i ton kbr,i = Wbr kbr ton
[Wh]
(B.39)
dove:
ton = FC tgn;
kbr,i il fattore di recupero dellenergia elettrica immessa prima del focolare pari a 0,8.
Lenergia ausiliaria immessa dopo il focolare Qaf e recuperata data da:
Eaf = i Waf,i ton kaf,i = Waf kaf ton [Wh]
(B.40)
dove:
kaf,i il fattore di recupero dellenergia elettrica immessa dopo il focolare assunto pari a 0,8.
Procedura di calcolo
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
B.3.5
B.3.5.1
generatori modulari.
Generatori monostadio
1)
2)
Determinare il tempo di attivazione del generatore tgn (tempo complessivo ton + toff);
3)
4)
Determinare il valore dei fattori di perdita corretti Pch,on, Pch,off e Pgn,env in conformit
al punto B.3.3 ed utilizzando il valore corrente di FC;
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5)
Determinare i valori di Eaux,gn Ebr; Eaf in conformit alle formule (B.38), (B.39) e
(B.40), utilizzando il valore corrente di FC;
6)
ref
(B.41)
ref
7)
8)
9)
(B.42)
(B.43)
Non vi sono perdite recuperabili del generatore in quanto le perdite sono state gi
considerate nel calcolo.
B.3.5.2
bruciatore spento;
2)
3)
il generatore funziona con continuit ad una potenza compresa fra il minimo ed il massimo.
cn,min
P ch,on,min
br,min
In mancanza di dati dichiarati dal fabbricante o di misure in campo, valori di default sono
riportati nel prospetto B.16 e nel prospetto B.17.
Si considera che i valori nominali siano quelli alla potenza massima, perci:
br,min al posto di br .
Se FC converge ad un valore minore od uguale ad 1, si procede fino al termine della
procedura prevista per i generatori monostadio.
Se FC converge ad un valore maggiore di 1, si calcola la potenza media al focolare avg
con la seguente procedura:
1)
2)
20)
Generalmente sufficiente una sola iterazione. Possono essere necessarie pi iterazioni quando FC prossimo a zero.
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3)
4)
5)
Porre cn,avg = cn ;
6)
cn,avg cn,min
- [%]
P ch,on,avg = P ch,on,min + ( P ch,on P ch,on,min ) --------------------------------------- cn,max cn,min
Calcolare br,avg con:
cn,avg cn,min
br,avg = br,min + ( br,max br,min ) ---------------------------------------- [W]
cn,max cn,min
8)
cn,av
9)
(B.45)
Q gn,out Q af P gn,env
------------------------------ + ---------------- ref k br W br,avg
100
t gn
= --------------------------------------------------------------------------------------------------------- [W]
P ch,on,avg
1 --------------------100
(B.46)
(B.47)
(B.48)
(B.49)
Valori di default della potenza minima al focolare per generatori multistadio o modulanti
Descrizione
prospetto B.16
Valore
0,3 cn
0,5 cn
Descrizione
Pch,on,min [%]
70
15
70
12
70
50 temperatura di ritorno
70
10
[Wh] (B.50)
Valori di default delle potenze degli ausiliari alla potenza minima del focolare per generatori
multistadio o modulanti
Descrizione
Valore
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7)
(B.44)
B.3.5.3
Generatori a condensazione
Nel caso dei generatori a condensazione si tiene conto del recupero di calore latente di
condensazione del vapore acqueo con una riduzione delle perdite al camino a bruciatore
acceso Pch,on.
Il recupero R di calore latente si calcola in base al vapore acqueo condensato, ottenuto
come differenza tra il contenuto di vapore acqueo nei fumi umidi effettivi e il contenuto di
vapore acqueo nei fumi alluscita del generatore di calore. Il prodotto del quantitativo di
condensato per il calore latente di condensazione fornisce il calore recuperato.
I dati dingresso del generatore per il calcolo di R sono leccesso daria e la differenza tra
la temperatura dei fumi e la temperatura di ritorno dellacqua w,fl , che un dato che
caratterizza il generatore di calore.
Si utilizzano, quindi, le procedure definite nel punto B.3.3 sostituendo rispettivamente
Pch,on o Pch,on,avg e Pch,on,min con:
P *ch,on = Pch,on R, [%]
(B.51)
(B.52)
(B.53)
B.3.5.3.1
Calcolo del fattore di recupero R per condensazione in base al T fumi/acqua del generatore
Temperatura di scarico dei fumi per generatori monostadio
In generale, la temperatura di scarico dei fumi fl data da:
(B.54)
dove:
(B.55)
Alla potenza media del focolare cn,avg , la differenza fra la temperatura di ritorno
dellacqua nel generatore e la corrispondente temperatura di scarico dei fumi alla potenza
effettiva di funzionamento del generatore w,fl,avg data da:
cn,avg cn,min
- [C]
w,fl,avg = w,fl,min + ( w,fl w,fl,min ) --------------------------------------- cn,max cn,min
(B.56)
dove:
w,fl
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(B.57)
dove:
cn,avg cn,min
- [%]
O 2,fl,avg = O 2,fl,dry,min + ( O 2,fl,dry O 2,fl,dry,min ) --------------------------------------- cn,max cn,min
(B.58)
dove:
O2,fl,dry
O2,fl,dry,min
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Si utilizzano i dati O2,fl,dry e O2,fl,dry,min forniti dal fabbricante o i dati di default del prospetto
B.18.
prospetto B.18
Simbolo
Unit
Caso
Valore
HUMair
In tutti i casi
50
HUMfl
In tutti i casi
100
w,fl
gn,Pmin >102
20
gn,Pn <102
60
w,fl,min
gn,Pmin >106
gn,Pn <106
20
O2,fl,dry
O2,fl,dry,min
In tutti i casi
15
[Nm3/Nm3]
[Nm3/kg]
(B.59)
dove:
O2fl,dry il tenore di ossigeno nei fumi secchi alla potenza nominale [%];
Vfl,st,dry il volume dei fumi stechiometrici (teorici) secchi prodotti per unit di combustibile
[Nm3/Nm3] o [Nm3/kg].
Il volume reale di aria comburente Vair,dry dato da:
Vair,dry = Vair,st,dry + (Vfl,dry Vfl,st,dry) [Nm3/Nm3] o [Nm3/kg]
(B.60)
dove:
Vair,st,dry
20,94
Vfl,dry Vfl,st,dry l'eccesso d'aria, mentre -------------------------------------- lindice daria
20,94 O 2,fl,dry
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Pagina 90
prospetto B.19
Simbolo
Unit
Combustibile
1)
Gas G20
Propano
Butano
Gasolio
Hs
kWh/Nm
kWh/kg
11,07
kWh/Nm3
28,279
kWh/Nm3
36,662
kWh/Nm3
12,46
kWh/kg
Hi
kWh/Nm3
kWh/kg
9,94
kWh/Nm3
25,988
kWh/Nm3
33,779
kWh/Nm3
11,87
kWh/kg
Vair,,st
Nm3/ Nm3
9,52
Nm3/ Nm3
23,8
Nm3/ Nm3
30,94
Nm3/ Nm3
11,23
Nm3/ Nm3
Volume stechiometrico di
fumi secchi (teorico)
Vfl,st,dry
Nm3/ Nm3
8,52
Nm3/ Nm3
21,8
Nm3/ Nm3
28,44
Nm3/ Nm3
10,49
Nm3/ Nm3
Produzione stechiometrica
di vapore acqueo
MH2O,st
kg/ Nm3
1,65
kg/ Nm3
3,3
kg/ Nm3
4,03
kg/ Nm3
1,18
kg/ Nm3
1)
Tenuto conto della molteplicit delle fonti di approvvigionamento di gas naturale distribuito in Italia, si assumono
come riferimento i dati del metano (gas di prova G20).
Si calcolano i contenuti di vapore acqueo alla saturazione per l'aria MH2O,air,sat e per i fumi
MH2O,fl,sat in base alle rispettive temperature air (temperatura aria comburente) e fl
(temperatura fumi) esprimendoli in kilogrammi di vapore acqueo per Nm3 di aria secca o
di fumi secchi. I dati necessari sono riportati nel prospetto B.24. Per altre temperature si
possono eseguire interpolazioni lineari o polinomiali.
prospetto B.20
kg/Nm3
10
20
30
40
50
60
70
0,1975
0,3596
MH2O,air,sat oppure
MH2O,fl,sat
Il contenuto di vapore acqueo alla saturazione espresso come kg di vapore acqueo per Nm3 di gas secco.
[kg/Nm3] o [kg/kg]
(B.61)
[kg/Nm3] o [kg/kg]
(B.62)
In assenza di dati misurati o specificati dal fabbricante si pone HUMfl = 100%, ossia fumi
saturi alluscita del generatore
La quantit di condensa prodotta MH2O,cond data da:
MH2O,cond = (MH2O,st + MH2O,air) - MH2O,fl
[kg/Nm3] o [kg/kg]
(B.63)
ossia dalla differenza tra contenuto di vapore nei fumi umidi effettivi (pari alla somma del
contenuto di vapore nei fumi teorici e il contenuto di vapore dellaria comburente) e il
contenuto di vapore nei fumi alluscita del generatore.
dove:
MH2O,st il contenuto di vapore nei fumi umidi teorici per unit di massa di combustibile
Il contenuto di vapore nei fumi teorici dipende dal contenuto percentuale di idrogeno nel combustibile.
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NOTA
[kWh/kg]
(B.64)
[kWh/Nm3] o [kWh/kg]
(B.65)
[%]
(B.66)
B.3.5.4
Generatori modulari
Un generatore modulare consiste di Nt moduli o generatori, ciascuno avente potenza al
focolare minima e massima cn,i,max e cn,i,min, assemblati a cura o secondo le istruzioni
del fabbricante in una unica unit fisica o funzionale.
La potenza al focolare complessiva del generatore modulare complessivo data da:
cn = cn,i,max Nt
[W]
(B.67)
2)
Sistemi modulari con intercettazione idraulica dei moduli e inserimento del numero
minimo possibile di moduli in relazione al fattore di carico;
3)
Sistemi modulari con intercettazione idraulica dei moduli e inserimento del numero
massimo possibile di moduli in relazione al fattore di carico.
B.3.5.4.1
B.3.5.4.2
cn,max = cn,i,max Nt ;
cn,min = cn,i,min Nt .
Sistemi modulari con intercettazione idraulica dei moduli ed inserimento del minimo numero
possibile di moduli
Se il generatore modulare dotato di un dispositivo che spegne ed interrompe la circolazione di
acqua nei moduli inutilizzati e la modalit di regolazione prevede il funzionamento del minimo
numero possibile di moduli, il numero N di moduli in funzione si calcola come segue:
N = int(Nt FC + 1)
[-]
(B.68)
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
22)
I fattori di perdita del generatore modulare complessivo, essendo espressi in percentuale della rispettiva potenza al
focolare, sono uguali a quelli del singolo modulo.
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Le perdite effettive del generatore modulare si calcolano con la procedura definita al punto
B.3.5.2 (generatori modulanti) ipotizzando:
B.3.5.4.3
cn,max = cn,i,max N;
cn,min = cn,i,min.
Sistemi modulari con intercettazione idraulica dei moduli ed inserimento del massimo numero
possibile di moduli
Se il generatore modulare dotato di un dispositivo che spegne ed interrompe la
circolazione di acqua nei moduli inutilizzati e la modalit di regolazione prevede il
funzionamento del massimo numero possibile di moduli, il numero N di moduli in funzione
si calcola come segue:
N = int(Nt FC + 1)
[-]
(B.69)
cn,max = cn,i,max N ;
cn,min = cn,i,min .
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--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Le perdite effettive del generatore modulare si calcolano con la procedura definita nel
punto B.3.5.2 (generatori modulanti) ipotizzando:
APPENDICE
(normativa)
C.1
C.2
C.2.1
[kWh]
(C.1)
dove:
EP,V
Eve,el,j il fabbisogno di energia elettrica dei ventilatori della j-esima zona in un impianto
di ventilazione meccanica [kWh];
fP,el
C.2.2
(C.2)
dove:
Wve,el,adj,k la potenza elettrica corretta del k-esimo ventilatore di immissione al servizio
della zona j-esima, cio quella corrispondente alla portata daria elaborata per
il flusso k-esimo per la zona j-esima corretta aggiungendo alla portata le perdite
di massa delle condotte cos come specificato al punto C.2.4 [W];
FCve,adj,j
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(C.3)
dove:
FCve,k il fattore di efficienza della regolazione dellimpianto di ventilazione meccanica
(UNI/TS 11300-1 prospetto 11) [-];
C.2.3
C.2.4
[m3/h]
(C.4)
dove :
qve,k
qve,k
la superficie interna del condotto che, per valutazioni di tipo A2 e A3 e qualora non
sia nota, pu essere valutata come specificato al punto A.4.4 dellappendice A [m2];
qex,pm il valore della portata di massa di esfiltrazione del condotta [m3/h m2].
I prospetti seguenti contengono fattori di portata normativi, in funzione della classe di
tenuta dei canali, da utilizzare in mancanza di dati di progetto per effettuare il calcolo. Il
fattore di perdita riferito alla superficie interna del condotto.
La portata di massa di esfiltrazione calcolata in funzione della pressione totale P nella
condotta e della classe di tenuta attribuita ai vari tratti. Come pressione totale si assume
quella disponibile in uscita del ventilatore.
prospetto
C.1
[m3/h m2]
Classe A
Classe B
Classe C
Classe D
(0,009 x P
0,65
(0,003 x P
0,65
(0,001 x P
0,65
Tipo di valutazione
A1 e A2 in mancanza di altri riferimenti
) x 10
-3
) x 10
-3
) x 10
-3
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
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UNI
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prospetto
C.2
[m3/h m2]
Classe A
Classe B
Classe C
Classe D
(0,009 x P
0,65
(0,003 x P
0,65
(0,001 x P
0,65
Tipo di valutazione
A1 e A2 in mancanza di altri riferimenti
-3
-3
-3
) x 10
) x 10
) x 10
C.3
[m3/h m2]
Classe A
Classe B
Classe C
Tipo di valutazione
C.3.1
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
C.3
C.4
Note
Bassa pressione
300
Media pressione
1200
C.3.1.1
Generalit
Il calcolo dei fabbisogni di energia termica utile effettivo per riscaldamento si effettua
come specificato nella UNI/TS 11300-1.
Il calcolo dei fabbisogni di energia termica utile effettivo per riscaldamento prevede una
valutazione basata sul bilancio termico del fabbricato. In tale bilancio, lo scambio di
energia termica per ventilazione calcolato tenendo conto della differenza tra la
temperatura interna di set-point Hint,set e la temperatura dellaria di immissione dellaria in
ambiente sup.
Nota
Il valore di sup,des dipende dalla tipologia di impianto e dalla configurazione della rete aeraulica. Tale valore,
nelle generalit dei casi, potrebbe:
-
coincidere con la temperatura dellaria esterna nel caso di immissione dellaria senza trattamenti o
recuperi;
essere compreso tra la temperatura dellaria esterna e la temperatura interna di set-point nel caso di
recuperatore di calore o preriscaldamento;
essere pari alla temperatura di set-point nel caso di impianto misto o impianto tuttaria.
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Ai fini della determinazione delle perdite dei circuiti aeraulici e idronici di un impianto di
climatizzazione invernale, si distinguono due casi:
1)
impianti tutta-aria;
2)
Nel primo caso, essendo limpianto costituito solo dal circuito aeraulico, entrambi i
fabbisogni sopra citati sono a carico di questultimo.
Nel secondo caso, il fabbisogno di energia termica utile effettivo calcolato con la
UNI/TS 11300-1 a carico del circuito idronico, mentre il carico residuo, corrispondente
allenergia termica necessaria per portare laria dalla temperatura di prelievo alla
temperatura di immissione in ambiente sup , a carico del circuito aeraulico.
C.3.1.2
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
Nel caso di circuito aeraulico sono considerate solamente le perdite dei sottosistemi di
distribuzione e generazione. Le prime sono calcolate secondo quanto indicato
nellappendice A. Le seconde cos come specificato nelle diverse parti della presente
specifica tecnica. Le perdite del circuito di collegamento tra le batterie e il generatore di
calore non si considerano nel caso di lunghezza totale del circuito sia minore di 5 m e le
tubazioni siano isolata. In caso diverso di calcolano secondo lappendice A. Non si
considerano perdite termiche dallinvolucro dellunit di trattamento aria.
C.3.1.3
(C.5)
(C.6)
dove:
q ve,k
la portata nominale del flusso daria k-esimo corretta tenendo conto delle
perdite per esfiltrazione delle condotte [m3/h];
out
in
UNI
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C.3.1.4
nel caso di batterie elettriche si moltiplica il fabbisogno di energia termica per il fattore di
conversione in energia primaria dellenergia elettrica non considerando altre perdite.
(C.7)
dove:
fan
Wfan
Rf,r
il fattore di recupero del ventilatore che varia in funzione della posizione del motore [-]:
- allinterno del flusso daria: 0,9;
- allesterno del flusso daria: 0,6.
C.3.2
C.3.2.1
Generalit
Il fabbisogno di energia latente per la climatizzazione invernale QH,hum,nd si calcola, per
ogni mese, come specificato al punto 5.3 della UNI/TS 11300-1:2014, tenendo conto
dellentalpia della quantit netta di vapore dacqua introdotta nella zona dagli scambi
daria con laria con lesterno e dellentalpia del vapore dacqua prodotto allinterno della
zona da persone, processi e sorgenti varie.
Il riscaldamento dellaria con umidificazione pu essere effettuato mediante due o pi
trattamenti consecutivi. Le possibilit sono:
1)
2)
3)
C.3.2.2
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Il rendimento complessivo pu facilmente superare il 90%, tale valore si abbassa tra l80
e 85% nel caso di impianti con produzione di vapore centralizzata. Una realizzazione
imperfetta o lutilizzo di apparecchiature scadenti possono portare a perdite che
ammontano talvolta a pi del 40% del totale.
Il fabbisogno orario di vapore Gwv in kg/h si ottiene dal fabbisogno orario medio del mese
Gwv espresso in kg/h fornito dalla UNI/TS 11300-1. Il fabbisogno di energia elettrica
QH,hum,el :
QH,hum,el = [(0,7 G wv) / wv,el ] t
[kWh]
(C.8)
dove:
0,7
wv,el il valore di efficienza dellumidificatore considerato pari a 0,93 per sistemi con
regolazione della portata di vapore;
t
C.3.2.3
[Wh]
(C.9)
dove:
FCve,adj il fattore di carico della ventilazione meccanica;
Wwv,aux la potenza della pompa degli ugelli, espressa in W;
t
Wdir
Wind
UNI
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(C.10)
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Pagina 99
C.4
C.4.1
Nota
--``,```,``,,,,``,,``````,,,,``,-`-`,,`,,`,`,,`---
C.4.2
impianti di sola ventilazione meccanica, ovvero impianti che sono stati progettati per
fornire il ricambio daria negli ambienti ai fini di garantirne condizioni di salubrit.
Nella generalit dei casi in tali impianti non vi sono trattamenti dellaria (ad
esclusione di un eventuale recupero di calore dellaria espulsa);
In presenza di sistemi di pre-riscaldamento dellaria o tramite batterie o tramite recuperatore di calore, qualora
il preriscaldamento dellaria non avvenisse in maniera naturale o attraverso recuperatori di calore,
necessario il calcolo del fabbisogno di energia termica delle batterie, attribuito al servizio di climatizzazione
invernale. Nel caso in cui siano installati recuperatori termodinamici, i quali, oltre a sfruttare il calore dellaria
espulsa, forniscono un contributo di energia termica aggiuntiva per la presenza di generatori ausiliari, si
procede come segue:
1)
si definisce la potenza recuperabile dal recuperatore sulla base della temperatura esterna;
2)
3)
4)
5)
si procede con il calcolo del fabbisogno energetico effettivo per la climatizzazione invernale tenendo in
considerazione lenergia recuperata totale mensile;
6)
si calcola il consumo elettrico considerandolo come energia elettrica ausiliaria per riscaldamento.
Gli impianti aeraulici, a seconda delle configurazione della rete, sono classificabili in:
-
impianti a doppio flusso, ovvero impianti in cui vi sia immissione sia estrazione
forzata dellaria.
Indicazioni utili ai fini del calcolo delle perdite di una rete aeraulica
Ai fini del calcolo dei fabbisogni energetici in presenza di impianti aeraulici necessario
procedere ad una schematizzazione della rete in modo da tenere in considerazione
perdite e fabbisogni elettrici o termici dei vari tratti in cui suddivisibile la rete.
Lunit fondamentale in cui quindi suddivisibile la rete aeraulica il tratto di condotta,
caratterizzato da:
-
una portata effettiva; la portata daria alla fine del tratto di condotta;
una portata effettiva corretta tenendo conto delle perdite di massa lungo la condotta:
la portata daria allinizio della condotta;
temperatura alla fine del tratto di condotta (tenendo conto degli eventuali recuperi di
energia termica dai ventilatori presenti);
temperatura allinizio del tratto di condotta (tenendo conto delle perdite termiche
lungo la condotta ed eventualmente dei recuperi di energia termica dai ventilatori
presenti in quel tratto di condotta).
un nodo ovvero una ramificazione della rete. In questo caso cambia la portata
nominale e potrebbe cambiare la temperatura nel caso di due condotte con aria a
temperatura differente si uniscano in un'unica condotta (per esempio nel caso di
ricircolo aria ambiente);
UNI
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Pagina 100
una batteria. In questo caso cambia la temperatura per effetto della batteria;
Al fine del calcolo si procede logicamente nel calcolo delle perdite e dei fabbisogni di
ausiliari e delle batterie dei circuiti aeraulici:
per la rete di immissione, a partire dalla temperatura di immissione dellaria negli
ambienti sup,des e dalla portata effettiva di immissione qve,k k FCve,k , e
procedendo ai fini di determinare la temperatura in uscita dalla batteria o dal
recuperatore di calore, e le portate di aria effettivamente trattate dai ventilatori;
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UNI
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Pagina 101
APPENDICE
(informativa)
D.1
Generalit
La metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici specifica al servizio
illuminazione stabilita dalla norma UNI EN 15193. altres possibile operare all'interno
dei requisiti normativi attraverso l'utilizzo del presente allegato come linea guida per
adottare nel calcolo dei valori convenzionali allineati con quanto gi introdotto per altri
servizi.
La determinazione del fabbisogno di energia elettrica per illuminazione si effettua solo per
edifici a destinazione duso non residenziale.
Nel calcolo si considerano gli ambienti interni (zone climatizzate e zone non climatizzate)
e, per la sola valutazione di tipo A3, le aree esterne di pertinenza esclusiva delledificio
nelle quali gli apparecchi luminosi sono alimentati e collegati alledificio stesso.
Per la valutazione del fabbisogno di energia elettrica per lilluminazione degli ambienti
interni EL,int si raccomanda di utilizzare il metodo completo della UNI EN 15193. Lutilizzo
delle tabelle riportate nella presente appendice altres raccomandato in sostituzione
delle corrispondenti tabelle informative della UNI EN 15193.
Leventuale valutazione del fabbisogno di energia elettrica per lilluminazione di aree esterne di
pertinenza delledificio EL,est si effettua secondo quanto specificato al punto D.5.
Il fabbisogno complessivo di energia elettrica per illuminazione delledificio EL dato da:
EL = EL,int + EL,est
[kWh] (D.1)
dove:
D.2
EL,int
EL,est
D.3
[kWh] (D.2)
dove:
Su
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D.4
Calcolo del fabbisogno di energia elettrica per lilluminazione artificiale di una zona
o di un ambiente
D.4.1
D.1
tD
tN
[h]
[h]
3000
2000
2250
250
3000
2000
1250
1250
1250
250
1250
1250
3000
2000
2000
2000
1800
200
2500
1500
D.4.2
D.4.3
Per i sistemi con sensori di presenza fare riferimento alla UNI EN 15232:2012, prospetto 2 punto 5.1, funzione
2 Automatic detection.
Fattore di assenza FA
I fattori di assenza per la determinazione del fattore di occupazione della zona sono dati
dal prospetto D.2.
23)
I valori del prospetto D.1 sono stati mutuati dalla tabella F.1 della UNI EN 15193:2008 e riportati in riferimento alla
classificazione degli edifici del DPR 412/93 secondo la destinazione duso.
UNI
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Per ogni ambiente o zona il fabbisogno di energia elettrica per illuminazione artificiale si
calcola in conformit alla UNI EN 15193:2008.
prospetto
D.2
Fattore FA
Categoria delledificio e destinazione
duso
Tipologia di ambiente
Fattore di assenza
FA
0,0
Corridoi e assimilabili
0,4
0,5
Stanze
0,6
0,9
Ingressi, receptions
0,0
Uffici open-space
0,0
Uffici singoli
0,1
Corridoi e assimilabili
0,4
0,5
0,9
0,0
Laboratori
0,2
Magazzini e assimilabili
0,9
0,0
0,2
0,9
0,0
Magazzini e assimilabili
0,2
Servizi igienici
0,9
0,2
0,9
0,0
Corridoi e assimilabili
0,4
0,5
Servizi igienici
0,9
0,0
Magazzini e assimilabili
E.8 Edifici adibiti ad attivit
industriali ed artigianali e assimilabili Rest-room e assimilabili
0,2
0,5
Servizi igienici
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D.4.4
0,0
0,9
UNI
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D.5
Calcolo del fabbisogno di energia elettrica per lilluminazione delle zone esterne
Il fabbisogno di energia elettrica per illuminazione delle zone esterne calcolato solo per
valutazioni di tipo A3.
Per il calcolo del fabbisogno di energia elettrica delle zone esterne alledificio
funzionalmente a esso riconducibili in ottemperanza ai requisiti della UNI EN 12464-2 o le
eventuali altre norme pertinenti occorre conoscere le potenza degli apparecchi luminosi
installati. Per zone esterne funzionalmente riconducibili alledificio non sono da intendersi
le illuminazioni delle vie pubbliche di accesso che sono sotto la responsabilit di soggetti
diversi dal responsabile delledificio considerato.
Il fabbisogno di energia elettrica per illuminazione delle zone esterne si calcola come:
Eill,est = i Will,est,i tN,on,est
[kWh] (D.3)
dove:
Will,est,i la potenza elettrica delli-esimo apparecchio installato allesterno delledificio
determinata in conformit alla UNI EN 15193 per il calcolo della potenza24) [kW];
tN,on,est tempo di accensione dellilluminazione esterna durante la notte [h].
In assenza di informazioni si assume un tempo di accensione dellilluminazione esterna
durante la notte pari a 4200 h/anno e una riduzione del 50% di tale valore in caso di
presenza di sistemi automatici di riduzione del flusso luminoso. Ai fini del calcolo del
fabbisogno energetico per illuminazione di un'unit immobiliare, nel caso in cui le zone
esterne illuminate siano condivise da pi unit immobiliari, il fabbisogno di energia
elettrica delle zone esterne ripartito proporzionalmente alla superficie utile delle unit
immobiliari.
24)
Al momento della pubblicazione della presente specifica tecnica, il calcolo della potenza caratteristica riportato
nellappendice B della UNI EN 15193:2008.
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APPENDICE
(informativa)
E.1
E.2
Scopo
Per gli edifici privi di impianti termici si definiscono le modalit di calcolo del fabbisogno di
energia primaria nei casi previsti dal DM del 26 giugno 2009:
E.3
1)
2)
3)
Edifici di ogni categoria non dotati di impianto centralizzato di acqua calda sanitaria.
Modalit di calcolo
Nel caso (1) le condizioni di benessere ambientale si considerano i rendimenti di
emissione indicati per i termoconvettori secondo il prospetto 17 o il prospetto 18 e i
rendimenti di regolazione secondo il prospetto 20.
Nel caso (2) si assumono i valori di rendimento di emissione per riscaldatori ad infrarossi
secondo il prospetto 17 o il prospetto 18 della e i rendimenti di regolazione secondo il
prospetto 20.
Nel caso (3) si assumono i valori di rendimento di erogazione e distribuzione
rispettivamente secondo il punto 7.2 e il prospetto 34. Si assuma inoltre un rendimento di
generazione pari a quello di bollitore elettrico con ad accumulo secondo il prospetto 35.
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BIBLIOGRAFIA
UNI 10389-1
UNI EN 1507
UNI EN 12237
UNI EN 13403
UNI EN 13779
UNI EN 15232
UNI EN 15241
UNI EN 15243
UNI EN 15265
CEI EN 60379
UNI/TS 11300-2:2014
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Riproduzione vietata
Legge 22 aprile 1941 N 633
e successivi aggiornamenti.