Capitolato 9.57405 FIAT
Capitolato 9.57405 FIAT
Capitolato 9.57405 FIAT
9.57405
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1/18
Data: 15/12/2005
11
Classe
Ente GESTORE :
Mod.
IMPORTANTE
Per ottemperare a quanto stabilito dalla Direttiva Comunitaria 2000/53/CE e successiva
modifica del 27/06/2002, i rivestimenti con passivazioni contenenti sali del cromo esavalente
di cui al presente Capitolato, NON DOVRANNO PIU ESSERE UTILIZZATI successivamente al 01/07/2006
Edizione
Ente SUPERVISORE :
CMD
---
normazione
Modifica
Data
03/07/00
13/10/00
17/07/02
30/01/03
31/10/03
17/12/03
07/09/04
15/12/05
IN CASO DI STAMPA LA COPIA E DA RITENERSI NON CONTROLLATA, PERTANTO, E NECESSARIO VERIFICARE LAGGIORNAMENTO NELLAPPOSITO SITO WEB
RISERVATO
(FD)
(DA)
9.57405
Pag.
Modif.
RISERVATO
|50180
|50461
|50755
|50756
| Misurazione dello spessore dei rivestimenti chimici ed elettrolitici -- Metodo coulombmetrico. TMD
|50757
| Misurazione dello spessore dei rivestimenti metallici col metodo magnetico. TMD
|50758
| Misurazione dello spessore dei rivestimenti metallici e degli strati di ossido protettivi (metodo micrografico). TMD
|50765
|7.G0114
|7.M5000|
|9.01102
|9.01102/01
|9.01103
|9.52605/01
|9.52605/03
|ISO 3497
|UNI 5541
| C : ELENCO ALLEGATI
|
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Modif.
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1
GENERALIT
1.1
Il presente Capitolato riguarda i tipi, le caratteristiche e le prove per i rivestimenti elettrolitici di Zinco
applicati su componenti in ghisa, acciai al Carbonio o legati con lo scopo principale di proteggerli
contro la corrosione.
Il Capitolato considera anche i rivestimenti in zinco e di lega eutettica di zinco e alluminio (Tipi Galfan
e Bezinal) applicati per immersione a caldo su fili per molle.
NOTA: in alternativa ai rivestimenti sopra indicati, previo accordo con i competenti Enti P.P.E. di Progettazione e Ingegneria dei Materiali, possono venire utilizzati anche i seguenti diversi tipi di
rivestimento, a condizione che vengano rispettati i requisiti relativi ad esame visivo, spessori
di deposito, resistenza alla corrosione, adesione del rivestimento e coefficiente dattrito:
a)
Zincatura meccanica;
b)
1.2
Campo di applicazione
1.2.1
Il presente Capitolato considera tutti i particolari con resistenza a trazione 1500 N/mm2, ad eccezione di:
a) lamiere e nastri in acciaio prerivestiti;
b) molle elicoidali (sollecitazione a trazione con spire a pacco);
c) raccordi per tubazioni.
Per i succitati particolari valgono le prescrizioni riportate nelle apposite Norme/Tabelle.
1.2.2
parti che raggiungono una temperatura continua di esercizio 250 C;
II) Parti che in esercizio sono a contatto tra loro e per le quali impuntamenti o rigature possono
essere importanti fattori di funzionamento o dove i prodotti di corrosione possono interferire
con il normale funzionamento;
IV) Elementi in acciaio con R 1200 N/mm2 e per i quali prescritto la classe funzionale 1 (ved. 2).
2
CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE
In conformit alla Norma 9.01102, i particolari zincati possono suddividersi nelle seguenti classi
funzionali:
Classe funzionale 1-- Particolari il cui mancato funzionamento od il precoce deterioramento
riguarda la sicurezza.
Classe funzionale 2-- Particolari di onerosa sostituibilit il cui mancato funzionamento od il
precoce deterioramento riguarda la funzionalit.
Classe funzionale 3-- Tutti gli altri particolari.
REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ --- NORMAZIONE
RISERVATO
III) Particolari esposti agli agenti atmosferici che vengano assemblati in contatto con acciai inossida-bili, leghe di magnesio, leghe di rame o altri materiali atti a formare con lo zinco una pila di corro-sione;
I)
Ad orientamento del progettista, la zincatura elettrolitica non deve essere impiegata nei seguenti casi:
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3
CLASSIFICAZIONE DEL RIVESTIMENTO, INDICAZIONE A DISEGNO, CRITERI DI SCELTA E
NUMERO DI CODICE MECCANOGRAFICO
3.1
NOTA PER CROMO ESAVALENTE
In ottemperanza alle disposizioni della Direttiva Comunitaria Europea sui veicoli fuori uso
(2000/53/CE), gi recepita dai Capitolato 9.01102 Allegato CK, necessario, per ragioni ecologico -ambientali, eliminare completamente dalle vetture, entro il 1 Luglio 2007, i composti del cromo
esavalente (Cr VI).
A tal fine, a partire da 01/07/2006, tutti i rivestimenti contenenti cromo esavalente verranno
soppressi dal presente Capitolato e non potranno pi essere forniti a Fiat Auto.
Durante il transitorio, la strategia dintervento adottata da Fiat Auto, per quanto riguarda il mercato
europeo, la seguente.
D Per i nuovi modelli, la cui data di prima omologazione successiva a 01/01/2004, completa eliminazione del cromo esavalente da tutti i disegni di nuova emissione (componenti Powertrain compresi).
Nota : Lobbligo di eliminazione del cromo esavalente a partire da 01/01/2004 non si applica quindi
a:
-- veicoli derivati (es. van, pick--up, SW, ecc.),
-- face--lifting,
-- restyling,
-- estensioni di omologazione per motorizzazioni non previste al primo lancio, di modelli la
cui prima omologazione sia anteriore a 01/01/2004.
RISERVATO
D Per i disegni di nuova emissione, relativi a modelli gi in produzione in data dicembre 2003, e per i
disegni di componenti gi in produzione o carry over (compresa la bulloneria ed i Normali), anche se
destinati a nuovi modelli di prima omologazione successiva a 01/01/2004, completa eliminazione del
cromo esavalente entro 01/07/2006.
D Per quanto riguarda in particolare i componenti carry over (compresa la bulloneria ed i Normali), qualora venga previsto, in sede di revisione del disegno o della Tabella, un rivestimento esente da cromo
esavalente, possibile continuare a fornire la soluzione contenente cromo esavalente fino ad esaurimento scorte e comunque non oltre 01/07/2006.
In tal caso per necessario che il Fornitore comunichi al Committente le tempistiche di allineamento
alle nuove prescrizioni.
Eventuali deroghe a tali disposizioni generali dovranno essere autorizzate da parte degli Enti P.&P.E.
competenti.
Pag.
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Modif.
TABELLA 1
25
-- --
12
Fe/Zn 12 I
Fe/Zn 7 I
----- --
Fe/Zn 5 I
Fe/Zn 25 II
II
25
Zincatura
elettrolitica
Passivazione chiara
brillante
(clear bright)
esente
da
cromo esavalente
Fe/Zn 12 II
ZNT/BR
Fe/Zn 7 II
Fe/Zn 5 II
Fe/Zn 12 IV
IV
Fe/Zn 7 IV
LUB
12
-- --
IV
LUB
12
Rivestimento elettrolitico di
Zinco o sue
leghe, con
contenuto
di legante
2%
Fe/Zn 7 IV
Passivazione iridescente, ad
alto
spes
spessore, esente
da
cromo
esavalente
-- --
-- --
Rivestimento elettrolitico di
Zinco o sue
leghe, con
contenuto
di legante
2%
Passivazione iridescente, ad
alto
spessore, esente
da
cromo
esavalente
con aggiunta
di
lubrificante
(vedere
Allegato 2)
0,16.
Valori diversi devono
essere indicati a disegno.
N
codice
mecc.
(sec
(sec.
Norma
50022
754
755
756
757
758
759
760
761
778
776
782
(Segue tabella . )
Fe/Zn 25 I
Vecchia
Spessore
minimo
locale m m
(H )
RISERVATO
Nuova
Rivestimento
base
Trattamento
supplementare e
colore del
rivestimento
Tipo
Tipo
Modif.
Designazione per
lindicazione a disegno
(D) (g ) (L)
Nuova
Fe/Zn
12 IV S
Pag.
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Vecchia
Rivestimento
base
Passivazione chiara
brillante
oppure iridescente,
esente
da
cromo esavalente, con
trattamento
di sigillatura
a finire.
Laspetto
metallico
opaco
con
iridescenza
assente
o
lieve.
Fe/Zn
12 II S
IV S
Fe/Zn 7 IV S
IV
SB
Fe/Zn
7 IV SB
VII S Fe/Zn
RISERVATO
7 VII S
Fe/Zn 7
II S
Rivestimento elettrolitico di
Zinco o sue
leghe, con
contenuto
di legante
Passiva2%
zione iridescente,
ad
alto
spessore, esente
da
cromo
esavalente
con aggiunta
di lubrificante
(Vedere
Allegato 2)
-- --
-- --
Trattamento supplementare
e colore del
rivestimento
Rivestimento elettrolitico di
lega Zinco-Ferro (Fe
2 %)
Passivazione nera
esente
da
cromo esavalente,
seguita da
sigillatura
Spessore
minimo
locale
mm
(H )
12
N
codice
mecc.
(sec
(sec.
Norma
50022
783
784
785
786
Qualora per motivi di identificazione si desideri una colorazione particolare, previo accordo con il Fornitore,
si potr ricorrere allapplicazione, dopo passivazione, di un colorante organico. In tal caso lindicazione
della colorazione richiesta deve essere riportata a disegno.
Qualora sul disegno sia riportata la vecchia designazione, priva della prescrizione spessore, questultimo
si intende essere 7 mm.
REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ --- NORMAZIONE
Pag.
Modif.
9.57405
Per garantire la conformit alla direttiva 2000/53/CE tutti i trattamenti di passivazione e sigillatura utilizzati
devono essere esenti da cromo esavalente, piombo, cadmio e mercurio.
Alla data di emissione del presente Capitolato, le finiture di colore nero di particolari trattati in massa sono
difficili da realizzare nel totale rispetto dei requisiti estetici e funzionali richiesti. Per questo motivo tali
finiture non devono essere prescritte per impieghi diversi da quelli indicati, se non in via eccezionale
(D )
(H )
(g )
Nel caso di impiego di zincatura meccanica, la simbologia per lindicazione a disegno si modifica per
laggiunta della lettera M dopo la sigla identificativa del tipo di passivazione (es.: Fe/Zn 7 II M).
(L)
Per particolari esigenze gli spessori del rivestimento possono essere diversi da quelli prescritti a
tabella. In tal caso lo spessore desiderato deve essere indicato, ad esempio: Fe/Zn 10 IV.
Nella valutazione della resistenza alla corrosione dei rivestimenti di spessore non unificato, il valore di
resistenza da considerare quello della classe immediatamente inferiore.
3.2
Rivestimenti con passivazioni al cromo esavalente e soppressi da NON PIU UTILIZZARE da 01/07/2006
TABELLA 2
Passivazione
bianca
da
esente
cromo esavalente
con
sigillatura
Fe/Zn 12 II S
II S
-- --
Fe/Zn 7 II S
Fe/Zn 25 III
III
Fe/Zn 12 III
Fe/Zn 7 III
ZNT
Zincatura
Zi
t
elettrolitica
Fe/Zn 12 III S
-- --
Fe/Zn 7 III S
Fe/Zn 25 V
V
Fe/Zn 12 V
Fe/Zn 7 V
Fe/Zn 5 V
7
25
Fe/Zn 5 III
III S
12
ZNT/
VOL
Passivazione
P
i
i
cromica
gialla (zincatura gialla)
12
7
5
Passivazione
cromica
gialla e sigillatura
Passivazione
cromica
verde
oliva
(zincatura
verde oliva)
12
7
25
12
7
5
Orientamento per
limpiego
Da prescriversi dove
sia richiesta una elevata resistenza alla
corrosione fino a
temperature di 100
C.
Laspetto
N codice
mecc.
(sec.
Norma
50022
995
996
762
763
764
765
851
852
766
767
768
769
(Segue tabella . )
REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ --- NORMAZIONE
Vecchia
Spessore
minimo
locale m m
(H )
RISERVATO
Nuova
Rivestimento base
Trattamento
supplementare e colore
del rivestimento
Tipo
Tipo
Modif.
Pag.
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Vecchia
Rivestimento base
Trattamento
supplementare e colore
del rivestimento
Spessore
minimo
locale m m
(H )
Fe/Zn 25 VI
VI
Fe/Zn 12 VI
Fe/Zn 7 VI
25
Passivazione
cromica nera
(zincatura
nera)
ZNT/
NERA
Fe/Zn 5 VI
VI S
-- --
Fe/Zn 7 VI S
7
5
Zincatura
elettrolitica
Fe/Zn 12 VI S
12
12
Passivazione
cromica nera
e sigillatura
Orientamento per
limpiego
N codice
mecc.
(sec.
Norma
50022
Da impiegarsi dove
sia richiesta una
colorazione nera ed
una media resi
resistenza alla corrosione
(impieghi
interno abitacolo)
Sono da prescriversi dove sia richiesta una colorazione
nera accompagnata
ad unelevata resistenza alla corrosione fino a temperature di 100 C
770
771
772
773
991
992
3.3
RISERVATO
TIPO III S
TIPO V
TIPO VI
TIPO VI S
SOSTITUITO
TIPO IV S
TIPO IV S B
(per bulloneria)
TIPO IV
TIPO IV S
TIPO IV S B
(per bulloneria)
TIPO IV
TIPO VII S
(Per identificazione)
3.4
Salvo diversamente concordato, a far data da 01/07/2006 non sar pi possibile consegnare a
Fiat Auto alcun componente trattato con rivestimenti contenenti cromo esavalente.
Dalla stessa data, perci, le codifiche relative ai rivestimenti contenenti cromo esavalente,
elencate in Tabella 2 e riportate sulla documentazione tecnica di riferimento (disegni, tabelle,
specifiche, ecc.), dovranno intendersi in tutto equivalenti alle corrispondenti codifiche dei
rivestimenti esenti da cromo esavalente di Tabella 1.
Il Fornitore pertanto, in presenza di documentazione che riporti ancora la prescrizione di
rivestimenti al cromo esavalente, soppressi dal presente Capitolato, dovr comunque realizzare e
fornire i relativi componenti con i corrispondenti rivestimenti esenti da cromo esavalente, in
accordo con quanto indicato in Tabella 3 o specificamente concordato con Fiat Auto.
REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ --- NORMAZIONE
Pag.
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Modif.
Bulloneria
4.1
Spessore
Ai fini della resistenza alla corrosione della bulloneria, uno dei parametri pi significativi dei rivestimenti elettrolitici, lo spessore. Tale parametro deve essere prescritto a disegno o concordato allordine. Salvo altrimenti specificato inteso che lo spessore deve risultare 7 mm. Lentit dello spessore
del rivestimento viene stabilita sulla base della tolleranza della filettatura metrica ISO, secondo
UNI 5541, con le classi di tolleranza.
--
--
Salvo altrimenti specificato, tali tolleranze nel caso di filettature esterne si intendono prima dellapplicazione del rivestimento, mentre nel caso di filettature interne, esse si intendono dopo rivestimento.
Dopo il rivestimento lo scostamento superiore non deve essere maggiore di zero (dimensione nominale) nel caso delle filettature esterne e minore di zero nel caso di filettature interne.
a) Viti -- Gli spessori dei rivestimenti per viti sono in funzione del passo di filettatura e del
campo di tolleranza della filettatura. La Tabella 4 riporta:
-- gli spessori teorici massimi prescrivibili, che sono desunti dai valori degli scostamenti fondamentali delle posizioni di tolleranza g, f ed e.
Possono essere prescritti anche spessori maggiori o minori di quelli indicati.
Gli spessori maggiori di quelli riportati devono essere concordati tra Committente e Fornitore in
quanto pu essere necessario utilizzare, oltre allo scostamento fondamentale, una parte della
tolleranza della filettatura e si potr eventualmente avere qualche micrometro di minorazione
sul diametro medio nella posizione h; in ogni caso per non dovr essere pregiudicato laccoppiamento vite -- dado.
TABELLA 4 -- SPESSORI TEORICI MASSIMI AMMISSIBILI PER VITI
Passo fine
Posizione di
tolleranza
g
Posizione di
tolleranza
f
Posizione di
tolleranza
e
0,50
M3
----
12
0,70
M4
----
14
0,80
M5
----
15
1,00
M6
M81
10
15
1,25
M8
M101,15
M121,25
10
15
1,50
M10
M141,5
M161,5
M181,5
M201,5
M221,5
11
16
1,75
M12
----
12
17
M14; M16
M242
M272
M302
M332
13
17
2,00
(Segue tabella)
REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ --- NORMAZIONE
Passo grosso
RISERVATO
Passo di
filettatura
(mm)
Filettatura
9.57405
10
Pag.
Modif.
2,50
----
10
14
20
3,00
M24; M27
M363
M393
12
16
21
3,50
M30; M33
----
13
17
22
4,00
M36; M39
----
15
19
23
Salvo altrimenti specificato a disegno o allordine, le viti devono avere, in ogni caso, uno spessore di rivestimento 7 m m.
Nella valutazione della resistenza alla corrosione dei rivestimenti di spessore non unificato, il valore di resistenza da considerare quello della classe immediatamente inferiore.
b) Dadi -- Gli spessori dei rivestimenti per dadi non sono praticamente in funzione della posizione della tolleranza della filettatura e del passo di filettatura in quanto, dati gli attuali
procedimenti tecnologici per il rivestimento galvanico, non si ha unapporto significativo di rivestimento protettivo sul filetto nei confronti delle altre superfici (facce
dellesagono e piani dappoggio).
Per passi fino a 0,8 mm si pu avere un apporto sui primi filetti che deve essere tollerato se non pregiudica laccoppiamento vite -- dado.
La Tabella 5 riporta gli spessori massimi per dadi.
TABELLA 5 -- SPESSORI TEORICI MASSIMI AMMISSIBILI PER DADI
RISERVATO
Passo di
filettatura
(mm)
Spessore teorico
ammissibile sulla filettatura
( m m)
Filettatura
Passo grosso
Passo fine
0,5
M3
----
0,7
M4
----
0,8
M5
----
1,00
M6; M7
M6 x 1
1,25
M8
M10 x 1,25
M12 x 1,25
1,50
M10
M14 x 1,5
M16 x 1,5
M18 x 1,5
M20 x 1,5
M22 x 1,5
1,75
M12
----
2,00
M14; M16
M24 x 2
M27 x 2
M30 x 2
M33 x 2
2,50
----
3,00
M24; M27
M36 x 3
M39 x 3
3,50
M30; M33
----
4,00
M36; M39
----
Posizione di
tolleranza
H
Posizione di
tolleranza
G
12
Salvo altrimenti specificato a disegno o allordine, i dadi devono avere, in ogni caso, uno spessore di rivestimento 7 m m.
Nella valutazione alla corrosione dei rivestimenti di spessore non unificato, il valore di resistenza da considerare, quello della classe immediatamente inferiore.
REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ --- NORMAZIONE
10
Pag.
11
Modif.
9.57405
4.2
Coefficiente dattrito
4.2.1
Salvo diversamente indicato a disegno i coefficienti dattrito della bulloneria devono rientrare nei limiti
di dispersione Cf = 0,12
0,30, prescritti dal Capitolato 9.52605/01 .
Nel caso siano richiesti valori del coefficiente dattrito compresi nella forcella di dispersione 0,10
0,16, necessaria lapplicazione dopo zincatura di specifici condizionatori dattrito, costituiti da adatti
prodotti lubrificanti (Tipo LUB), o da sistemi di sigillatura (Tipo S) (Vedere Allegato 2).
Valori diversi devono essere esplicitati a disegno.
Es.: Fe/Zn 7 IV S (Cf = 0,12
0,18).
4.2.2
La verifica della corretta applicazione dei condizionatori dattrito deve essere effettuata attraverso il
rilievo del coefficiente dattrito secondo la Norma di Sperimentazione 7.G0114 .
Altri metodi di controllo devono essere preventivamente concordati ed approvati dagli Enti Fiat Auto
competenti (E.&D./A.C.V.).
4.2.3
La corrispondenza tra le designazioni adottate da Fiat Auto e le denominazioni commerciali dei condizionatori dattrito qualificati sono riportati nellAllegato 2.
Limpiego di prodotti diversi da quelli indicati comunque ammessa, a condizione che vengano rispettati i requisiti imposti dal presente capitolato e da eventuali specifiche indicazioni riportate a disegno,
nonch le limitazioni circa limpiego di sostanze vietate e/o da monitorare, come definito dallAllegato
CK del capitolato 9.01102.
A richiesta di Fiat Auto deve essere resa disponibile la scheda tecnica del prodotto utilizzato, insieme
ai relativi parametri del ciclo applicativo.
4.3
b) Dadi -- La resistenza alla corrosione dei dadi rivestiti elettroliticamente deve essere rilevata
esclusivamente su accoppiamenti vite -- dado, al fine di proteggere, simulando le condizioni di esercizio, la filettatura interna sulla quale, per quanto detto al 4.1 b), non si
ha un apporto significativo di rivestimento.
Detta resistenza, in funzione dello spessore, dovr risultare come prescritto al 5.3.7.
11
RISERVATO
a) Viti -- La resistenza alla corrosione delle viti rivestite elettroliticamente, in funzione dello
spessore di rivestimento applicato, dovr risultare come prescritto al 5.3.7.
Tale resistenza dovr inoltre essere pressoch uniforme sullintera superficie (testa e
gambo).
9.57405
12
Pag.
Modif.
5.3
Caratteristiche
I requisiti sotto riportati sono essenziali per la superficie significativa.
Per superficie significativa si intende quella parte che essenziale allaspetto o allimpiego dellelemento trattato.
La predetta superficie pu essere indicata a disegno o preventivamente concordata allordine; in caso
contrario, come superficie significativa si definisce tutta quella parte di superficie del componente che
possa essere toccata da una sfera di 13 mm di diametro.
Per quanto riguarda la resistenza alla corrosione e lo spessore del rivestimento della bulloneria vedere
i 4.3 e 5.3.5.8.
Salvo diversamente specificato dal Committente, fori, cavit, filettature, bordi a spigolo vivo ed angoli
non sono da considerarsi superfici significative.
Le superfici non significative possono essere mascherate o opportunatamente protette (ad esempio
con nastro o con idonee verniciature) prima della prova di esposizione in nebbia salina.
5.3.1
Esame visivo
Sulla superficie significativa, i particolari dovranno essere esenti da difetti visibili quali bolle, vaiolature,
rugosit eccessive, cricche o zone non rivestite.
Lo strato passivo non dovr essere polverulento, dovr ricoprire completamente le superfici zincate
dei particolari e dovr risultare uniforme ed esente da altri difetti che possano alterarne laspetto o
ridurne il potere protettivo.
Laspetto dello strato passivo, in funzione della soluzione impiegata, dovr risultare conforme a quanto
prescritto al 3.
Salvo altrimenti specificato dal Committente, il rivestimento finale dovr risultare lucido.
Nel caso in cui sia necessario ottenere una buona riproduzione della colorazione dello strato passivo,
devono essere presi accordi diretti tra Committente e Fornitore. La colorazione va concordata
mediante un campione di riferimento depositato.
I particolari lubrificati devono risultare puliti ed asciutti al tatto.
5.3.2
RISERVATO
12
Pag.
13
Modif.
9.57405
5.3.3.2
Procedimento
Attaccare la superficie in esame con alcune gocce di soluzione di acido solforico (a) e lasciare reagire
per 1 min.
Portare la soluzione cos ottenuta su un vetrino e quindi aggiungere nellordine: 2--3 gocce di soluzione di solfato di rame (b) 2--3 gocce di soluzione di solfocianato di mercurio (c), mescolando accuratamente.
5.3.3.3
Valutazione
In presenza di zinco, si ha un precipitato o una colorazione violetta.
Non esistono elementi interferenti.
5.3.4
Spessore
5.3.5.1
Spessore minimo locale
Lo spessore minimo locale, misurato con uno dei metodi sotto riportati che permettono unaccuratezza
di almeno 10 %, dovr essere come prescritto al 3 per i vari tipi di rivestimento, su tutte le parti
della superficie significativa (vedere il 5.3).
5.3.5.2
Metodo magnetico
Secondo Norma 50757 utilizzare lapparecchiatura Magne--Gage, Mikrotest o altri equivalenti.
Da adottare nei controlli correnti.
Metodo microscopico
Secondo Norma 50758 .
Da adottare principalmente nei casi di contestazione o dove non sia possibile ricorrere ai metodi precedenti.
5.3.5.5
Metodo della fluorescenza a raggi X
Secondo Norma ISO 3497.
Di uso generale, da adottare preferenzialmente nel caso di particolari di piccole dimensioni.
5.3.5.6
Spessore del rivestimento per minuteria
Nel caso di particolari aventi larea della superficie significativa 1 cm2, utilizzare di preferenza il
metodo a fluorescenza a raggi X (vedere il 5.3.5.5), in alternativa lo spessore minimo locale sar il
minimo valore dello spessore medio determinato con il metodo gravimetrico nella Norma 50755 .
REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ --- NORMAZIONE
13
RISERVATO
5.3.5.4
Metodo coulombmetrico
Secondo Norma 50756; utilizzare lapparecchiatura Kocour od altra equivalente.
Da adottare per rivestimenti a basso spessore.
5.3.5.3
9.57405
14
Pag.
Modif.
5.3.5.7
Spessore del rivestimento per bulloneria
Lo spessore del rivestimento per bulloneria misurato secondo il 5.3.5.1 dovr essere come prescritto al 4.
Le prescrizioni relative alla superficie significativa per la misurazione dello spessore del rivestimento
per bulloneria, sono riportate al 5.3.5.8.
5.3.5.8
Zone per il rilievo dello spessore del rivestimento
Data la variabilit dello spessore del rivestimento elettrolitico su viti e dadi, questo viene misurato in
un punto significativo ai fini della valutazione della protezione contro la corrosione .
Nel caso di viti, tale punto si trova allincirca al centro della superficie della testa o al centro dellestremit (vedere Figure 1 e 2).
Per viti con testa cilindrica con esagono incassato e per viti con intaglio e impronta a croce, il punto di
misura si trova sulla superficie piana della testa tra il bordo e lesagono incassato, tra il bordo e limpronta a croce, oppure sulla faccia dellesagono (vedere Figure 3, 4 e 5). Sono escluse dai punti di
misura le superfici delle incassature e delle impronte.
Nel caso di dadi, la misura dello spessore viene eseguita su una faccia laterale dellesagono o su un
piano di appoggio (vedere Figura 6).
Punto di misura
Fig. 1
Fig. 2
Punto di misura
Fig. 3
Fig. 4
Fig. 5
Fig. 6
RISERVATO
5.3.5.9
Limiti massimi di spessore
A causa di numerosi fattori, quali ad es. la forma e le dimensioni dei componenti, la tipologia del processo di deposizione utilizzato per il trattamento, il metodo di determinazione degli spessori, non
possibile definire a norma i valori di spessore massimi da rispettare. A titolo indicativo, per il dimensionamento a disegno di componenti e per la definizione di tolleranze di lavorazione di attrezzature prima
del trattamento superficiale, si possono considerare i seguenti valori:
Spessore minimo ( mm )
Spessore massimo ( mm )
5+3
7+5
12
12+10
5.3.6
Adesione
5.3.6.1
Salvo altrimenti concordato tra Committente e Fornitore, e a seconda delle caratteristiche del particolare da sottoporre a prova, deve essere adottato uno dei metodi sotto riportati. (Per bulloneria adottare esclusivamente la prova di shock termico).
5.3.6.2
Al termine della prova, il rivestimento non dovr presentare segni di distacco dal metallo base.
REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ --- NORMAZIONE
14
Pag.
15
Modif.
9.57405
5.3.6.3
Metodo di intaglio o reticolo
Secondo Norma 50461 .
5.3.6.4
Metodo della piegatura (adottabile solo su particolari ricavati da lamiera o nastro di piccolo spessore)
5.3.6.4.1
Piegare manualmente o con lausilio di una pinza un provino piano, ricavato dal componente in
esame, ad angolo acuto, prima da un lato e poi dallaltro fino ad ottenere la rottura dello stesso.
5.3.6.4.2
Controllare che, nella zona di rottura, il deposito non si sfogli e, con lausilio di una lama, non venga
rimosso facilmente.
5.3.6.5
Metodo dello shock termico
Secondo Norma 50765 .
5.3.7
5.3.7.4
5.3.7.4.1
Esporre i particolari in esame in cella termostatica ventilata per 1 h 5 min alla temperatura di 1205
C e successivamente sottoporli alla prova di corrosione in nebbia salina secondo la Norma 50180
metodo A1 per la durata prescritta nella Tabella 6. La prova in nebbia salina deve iniziare dopo 1 h
5 min, ed entro 24 h, dal termine dellesposizione in cella termostatica .
15
RISERVATO
5.3.7.3
Il numero dei pezzi esposti deve essere tale che il totale delle loro superfici significative sia 1 dm2.
Salvo diversamente vari tipi di rivestimento dovranno soddisfare i requisiti prescritti nella Tabella 6.
5.3.7.2
Prima dellesposizione i particolari devono venire puliti e sgrassati, a temperatura ambiente, per
mezzo di solventi organici non clorurati (es.: acetone, xilene, etere di petrolio).
Non ammesso luso di detergenti alcalini o di sgrassature elettrolitiche.
16
Pag.
9.57405
Modif.
Tipo
--- ---
96
72
48
36
II
Fe/Zn 25 II
Fe/Zn 12 II
Fe/Zn 7 II
Fe/Zn 5 II
24
384
192
96
72
Fe/Zn 12 II S
Fe/Zn 7 II S
200
600
400
Fe/Zn 25 III
Fe/Zn 12 III
Fe/Zn 7 III
Fe/Zn 5 III
48
500
216
96
72
Fe/Zn 12 III S
Fe/Zn 7 III S
200
600
400
Fe/Zn 12 IV
Fe/Zn 7 IV
96
240
168
Fe/Zn 7 IV LUB
96
168
IV S
Fe/Zn 12 IV S
Fe/Zn 7 IV S
120
480
360
IV SB
Fe/Zn 7 IV SB
120
240
96
750
288
192
144
Fe/Zn 25 VI
Fe/Zn 12 VI
Fe/Zn 7 VI
Fe/Zn 5 VI
24
192
120
72
48
VI S
(= )
Fe/Zn 12 VI S
Fe/Zn 7 VI S
150
600
400
VII S
Fe/Zn 7 VII S
120
240
(= )
III S
(= )
IV
IV LUB
(= )
VI
Prodotti di corrosione
del metallo base
III
RISERVATO
Prodotti di corrosione
bianca dello Zinco
Fe/Zn 25 I
Fe/Zn 12 I
Fe/Zn 7 I
Fe/Zn 5 I
II S
(z)
Designazione del
rivestimento
(= )
Fe/Zn 25 V
Fe/Zn 12 V
Fe/Zn 7 V
Fe/Zn 5 V
Salvo altrimenti specificato, la valutazione della resistenza alla corrosione deve essere apprezzata ad occhio
nudo ed a normale distanza di lettura. La presenza di prodotti di corrosione entro fori, angoli o zone non costituenti
superficie significative, non causa di scarto.
Al termine dellesposizione, la presenza di prodotti di corrosione bianca dello zinco e/o di alterazioni estetiche
dello strato di passivazione (macchie nere), per unestensione <10% della superficie significativa totale esposta,
non costituisce causa di scarto. Nel caso di finiture nere (Fe/Zn 7 VII S), pure ammesso un leggero sbiancamento del rivestimento, dovuto principalmente ad adsorbimento di cloruro di sodio da parte dello strato di passivazione. In tal caso necessario verificare, dopo leggero sfregamento delle superfici sbiancate e/o lavaggio con
acqua calda, che lo strato di passivazione si sia mantenuto integro ed abbia conservato la colorazione di origine.
Al contrario, la presenza di fenomeni ossidativi, per unestensione superiore al 10% della superficie significativa
esposta, motivo di scarto.
I focolai di corrosione ferrosa devono risultare 1/dm2 . Valori maggiori rilevati sono causa di scarto.
(z)
Codifica soppressa.
16
Pag.
17
9.57405
Modif.
5.3.7.5
N codice
meccanografico
(Secondo Norma 50022)
192
803
120
804
72
805
48
806
240
807
120
808
Designazione per
lindicazione a disegno
TIPO
B
(B
B)
(B
B)
(:)
(Y)
5.3.8
Deidrogenazione
Resistenza a trazione
del materiale
(N/mm2)
Permanenza
minima a regime (h)
DEIDR A
800
< 1000
DEIDR B
1000
< 1350
DEIDR C
1350
< 1500
12
Trattamento di deidrogenazione
Temperatura
(C)
180
200
17
RISERVATO
5.3.8.2
In generale i tempi riportati nella Tabella 8 possono essere ridotti aumentando opportunamente le
temperature sulla base di determinazioni sperimentali.
Nel caso in cui le temperature di riscaldamento specificate nella Tabella 8 provochino nel metallo
base una diminuzione della durezza minima prescritta o qualunque altro difetto deleterio sulla funzionalit del particolare, la deidrogenazione dovr essere effettuata alla massima temperatura compatibile con il mantenimento delle propriet fisiche prescritte e comunque 135 C, prolungando opportunamente il tempo di trattamento.
5.3.8.1
I particolari dovranno essere sottoposti a trattamento di deidrogenazione, entro 4 h dallapplicazione
del rivestimento base di zincatura elettrolitica salvo altrimenti specificato a disegno.
La deidrogenazione deve avvenire mediante riscaldamento in forno a circolazione daria o bagno
dolio, seguito dal raffreddamento a temperatura ambiente. La durata e la temperatura del trattamento
di deidrogenazione dovranno rispettare i requisiti minimi riportati nella Tabella 8.
18
Pag.
9.57405
Modif.
6
PRESCRIZIONI PER IL CONTROLLO DELLE FORNITURE
(a cura delle Qualit di Stabilimento)
6.1
Il controllo delle forniture deve essere effettuato secondo le prescrizioni riportate nel Capitolato
9.01102/01 (Distribuzione riservata).
7
PRESCRIZIONI PER IL FORNITORE
7.1
Il Fornitore deve attenersi alle prescrizioni generali contenute nel capitolato 9.01102 QUALIT DELLE FORNITURE.
7.2
Forniture per la qualificazione del prodotto
Il Fornitore deve presentare il quantitativo di prodotto richiesto sullordine di acquisto allegando il previsto Certificato di Qualit e Conformit (vedi Cap. 9.01103; saranno verificate tutte le caratteristiche
prescritte sulla Scheda Tecnica del Prodotto allegata, relativa al tipo specifico. Non sono ammesse
non conformit.
7.3
Forniture per la produzione
Il prodotto fornito deve essere conforme alle prescrizioni del disegno e del presente Capitolato. Nello
stabilire il tipo di processo produttivo da adottare e la severit dei collaudi, il Fornitore deve tenere
conto delle classi di importanza che la FIAT ha attribuito a ciascuna delle caratteristiche cui si riferiscono le prescrizioni (vedere 8).
RISERVATO
NOTA : Sia durante la qualificazione prodotto che nel controllo delle forniture, possono essere effettuati controlli su componente che abbia subito prove di tipo non menomativo (indicate con NM
al 8); qualora il componente abbia subito prove menomative (M) non pu pi essere utilizzato per altre prove o controlli, se non diversamente e di volta in volta specificato.
8
PROSPETTO DELLA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
Tipo di prova
CLASSIFICAZIONE CARATTERISTICHE
Coefficiente dattrito della bulloneria
Importante
Esame visivo
Secondaria
NM
Secondaria
Secondaria
NM
Spessore
Importante
M (*)
Adesione
Secondaria
Importante
(*)
18
ALLEGATO 1
1/1
CMD
Pagina:
CONDIZIONI
DI PROVA
LIMITI
4.2
Capitolato 9.52605/01
o secondo disegno
----
5.3.1
5.3.3
5.3.3
5.3.4
Norma 7.M5000
5.3.4
Spessore
5.3.5
5.3.5
Adesione
5.3.6
5.3.6
5.3.7
CLASSIFICAZIONE
Edizione
RISERVATO
Esame visivo
11
Mod.
Classe
9.57405
normazione
ZINCATURA ELETTROLITICA
PER PARTICOLARI
IN MATERIALE FERROSO
(GHISE, ACCIAI AL CARBONIO O LEGATI)
ALLEGATO 2
DENOMINAZIONE
COMMERCIALE
TIPO
FORNITORE
Mac Dermid
Gleytmolybdn Schmiermittel
Gleitmo 605
LUB
Gardolube L 6255
Chemetall
Granolube 6352 IT
Henkel
Rods Oil
Merwin 65 Oil
Classe
Prodotti lubrificanti da utilizzare per il condizionamento del coefficiente dattrito globale di bulloneria a passo metrico, entro il campo di dispersione Cf = 0,100,16, qualificati secondo il Capitolato
9.57405 e la Norma di Prova 7.G0114 .
PRODOTTI LUBRIFICANTI
CMD
1/1
Mod.
Pagina:
11
Prescrizioni per la
lubrificazione della bulloneria
9.57405
Edizione
normazione
ZINCATURA ELETTROLITICA
PER PARTICOLARI
IN MATERIALE FERROSO
(GHISE, ACCIAI AL CARBONIO O LEGATI)
Diluizioni di riferimento:
Sistema Finigard
II S
Coventya
SistemaZink Protector
Glomax
Sistema Finigard
III S
IV SB
VI S
VII S
FORNITORE
Coventya
Glomax
Coventya
Glomax
Zinthium 302
Coventya
Coventya
Glomax
Codifica soppressa.
Tipo soppresso da non pi utilizzare da 01/07/2006
REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ --- NORMAZIONE
DENOMINAZIONE
COMMERCIALE
RISERVATO
TIPO
Sistemi di sigillatura lubrificati da utilizzare per il condizionamento del coefficiente dattrito globale di
bulloneria a passo metrico, entro il campo di dispersione Cf = 0,100,16, qualificati secondo il Capitolato 9.57405 e la Norma di Sperimentazione 7.G01114 .