Rino Gaetano

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Rino Gaetano

Rino Gaetano
Rino Gaetano

Nazionalit

Italia (crea redirect al codice) [1] Pop [1] Rock [1] Musica d'autore

Genere

Periodo di attivit 19731981 Etichetta It, RCA Italiana

Album pubblicati 7 (10 postumi) Studio Live Raccolte Sito web 6 1 0 (10 postume) Rinogaetano.it [2]

Rino Gaetano, pseudonimo di Salvatore Antonio Gaetano (Crotone, 29 ottobre 1950 Roma, 2 giugno 1981), stato un cantautore italiano sui generis, il "figlio unico" della canzone italiana, ricordato per la sua voce ruvida e spontanea, per la graffiante ironia delle sue canzoni nonch per la denuncia sociale, celata dietro i suoi testi apparentemente leggeri e disimpegnati.[3] Il cantautore calabrese, rimasto profondamente legato alla sua terra di origine, ha rifiutato sempre ogni tipo di etichetta e, a differenza dei suoi contemporanei, ha evitato di schierarsi politicamente. Nonostante questo, i suoi brani non mancano certo di riferimenti e critiche alla classe politica italiana: Rino arriver a fare nomi e cognomi nelle sue canzoni e, anche per questo, i suoi testi e le sue esibizioni dal vivo verranno pi volte censurati. Il crocevia della sua carriera sar l'esperienza sanremese con il successo di Gianna; per molto tempo infatti gran parte del pubblico italiano lo ricorder solo per questo episodio. I suoi lavori precedenti verranno quasi eclissati dal nuovo successo e ci che passer delle sue canzoni (in primis Gianna) sar soprattutto il nonsense e non tutto ci che si cela dietro di esso. Tragica e prematura la sua scomparsa: un incidente stradale lo porter via a soli trent'anni. Il lavoro di Rino inizier ad essere apprezzato solo diversi anni dopo la sua morte e le sue canzoni cominceranno ad essere riscoperte soprattutto dopo il 2000, riscuotendo consensi sempre maggiori in particolar modo tra le nuove generazioni e facendogli guadagnare lo status di artista di culto.[4]

Rino Gaetano

Biografia
I primi anni e il trasferimento a Roma
Salvatore Antonio Gaetano nasce a Crotone, in Calabria da una famiglia originaria di Cutro. In famiglia tutti lo chiamano Salvatorino, ma sua sorella maggiore Anna preferisce chiamarlo Rino. Ben presto Rino sarebbe divenuto il suo nome a tutti gli effetti. Nel marzo del 1960, quando l'artista calabrese aveva appena dieci anni, la famiglia si trasferisce a Roma per motivi legati al lavoro dei suoi genitori.[5] L'anno dopo Rino viene mandato a studiare nel seminario della Piccola Opera del Sacro Cuore di Narni, in provincia di Terni, non certo per avviarlo ad una carriera ecclesiastica, quanto per assicurargli una buona cultura e per non lasciarlo troppo solo, visto che entrambi i genitori lavoravano.[6] Qui il ragazzo, nelle sue lunghe giornate passate lontano dalla famiglia compone il poemetto E l'uomo vol e lega soprattutto con un insegnante, padre Renato Simeoni, che ricorda:

Rino Gaetano da bambino

Non che disprezzasse perch anche lui sentiva l'importanza dello studio, per aveva anche dei momenti di grande assenza, che non era vuoto. Era molto difficile trovare Rino in situazioni di "vuoto", era sempre mentalmente occupato. C'erano dei gusti, questo mi sempre sembrato di lui, dei gusti all'interno di questa persona, delle ricerche sue personali che [7] lo tenevano occupato. Lui stato abbastanza un ragazzo sognante, molto sognante.

Nel 1967 torna finalmente nella citt capitolina dove vivr per tutto il resto della sua vita, prima in via Cimone nei dintorni di piazza Sempione, nel quartiere di Monte Sacro e successivamente in via Nomentana Nuova. L'anno successivo, insieme a un gruppo di amici crea il quartetto dei Krounks, un gruppo che esegue soprattutto cover. Rino suona il basso all'interno della band e nel frattempo si diletta a scrivere canzoni. I suoi artisti di riferimento in quegli anni sono cantanti italiani come Jannacci, De Andr, Celentano, i Gufi, Gian Pieretti e Ricky Gianco ma anche star internazionali, quali Bob Dylan e i Beatles. lo stesso Rino ad indicare i propri maestri musicali nel frontespizio di un quaderno che contiene accordi e canzoni scritte di suo pugno.[6][8]

Il Folkstudio e le esperienze teatrali


Nel 1969 Rino si avvicina al teatro e inizia a frequentare il Folkstudio, noto locale romano dove si esibiscono molti giovani artisti. Qui conosce Antonello Venditti, Ernesto Bassignano e Francesco De Gregori. Rino per si rivela molto diverso rispetto agli altri cantanti: la forte ironia dei suoi brani, il suo modo di cantare e di criticare non vanno gi a tutti. Tanto che negli anni successivi egli stesso ammetter:
Gi quando cantavo al Folkstudio ero al centro di certe discussioni... insomma molti non volevano che io facessi i miei [9][10] pezzi perch, dicevano, sembrava che volessi prendere in giro tutti.

Anche Bassignano ricorda:


Adottava uno stile atipico, buffonesco, ma non faceva cabaret. Dissacrava continuamente il pop e, per tutti questi motivi, [10] risultava improponibile per il pubblico del Folkstudio.

Inoltre Rino si dimostra poco interessato agli ideali di sinistra e, anche per questo, fatica a inserirsi nell'ambiente del Folkstudio: la militanza infatti era quasi un dogma per i cantautori in quegli anni.[11] In quello stesso periodo Rino si esibisce spesso insieme a Venditti in alcuni spettacoli di cabaret organizzati da Marcello Casco. Tra il 1970 e il 1971

Rino Gaetano inoltre prende parte a diverse rappresentazioni teatrali: recita i poemi di Majakowskij e interpreta Estragone in Aspettando Godot di Samuel Beckett e la volpe in Pinocchio di Carmelo Bene.[12]

Il primo 45 giri
Rino nel frattempo si diplomato in ragioneria. Per via dei problemi economici della famiglia, il padre cerca di indirizzarlo verso una carriera sicura e ben retribuita e gli trova un posto di lavoro in banca. Ma i progetti di Rino sono decisamente diversi e cos riesce a trovare un compromesso con la famiglia: gli viene concesso un ultimo anno per provare a sfondare nel mondo della musica, in caso di esito negativo dovr rassegnarsi a lavorare in banca. Nel 1972 si iscrive alla SIAE e conosce Vincenzo Micocci, proprietario della casa discografica It. Quello stesso anno incide un primo 45 giri con l'etichetta discografica milanese Produttori Associati, contenente i brani Jacqueline e La ballata di Renzo, ma il disco non verr mai stampato.[12][13] Nel 1973 finalmente Rino riesce ad incidere il primo 45 giri con la It, I love you Maryanna/Jaqueline, prodotto da RosVeMon (acronimo delle iniziali dei cognomi di Aurelio Rossitto, Antonello Venditti e Piero Montanari[14]). Il cantautore tuttavia decide di firmare il singolo con lo pseudonimo di Kammamuri's, un omaggio ad un personaggio dei Pirati della Malesia di Emilio Salgari. Secondo Micocci la scelta di utilizzare uno pseudonimo era un segno della timidezza e dell'insicurezza di Gaetano. Rino era dubbioso soprattutto riguardo alle sue abilit canore e quindi all'opportunit di cantare i propri brani. Era sicuramente stonato (basti pensare che ai tempi delle medie, a Narni, fu escluso dal coro del Seminario) ma stato proprio il suo modo di cantare naturale e "sporco" a conferire una tale intensit ai suoi brani.[15][16] Lo stesso Micocci ricorda:
Si considerava un autore, non un cantante. Era convinto di non avere una bella voce, tanto che dopo l'uscita di I Love You Maryanna, quando fu l'ora di incidere il primo album, venne a dirmi che sarebbe stato meglio far cantare le sue canzoni a un [15] amico. Io, naturalmente, mi misi a ridere e lo mandai in studio.

Il 45 giri presenta testi comici e goliardici, caratterizzati dalla demenzialit e dal nonsense, Rino vuole in questo modo dissacrare il mondo cantautoriale impegnato.[16] Sulla figura di Maryanna, destinataria dell'amore di Rino, si sono fatte molte ipotesi. La pi accreditata, sostenuta anche dalla sorella del cantautore, Anna Gaetano, che la canzone fosse dedicata alla nonna Marianna. Secondo altri invece il brano allude provocatoriamente alla marijuana o ad un altro personaggio salgariano, Lady Marianna.[15]

Rino Gaetano

I primi successi
Il 1974 un anno molto importante per Rino: scrive i testi del suo primo album, Ingresso libero, poi pubblicato nel novembre dello stesso anno, ed incontra Bruno Franceschelli, con il quale nascer una grande amicizia. Ecco come Bruno ricorda l'incontro:

Rino Gaetano nel 1974, anno di uscita del primo album Ingresso libero

Erano gli inizi degli anni Settanta, quando in un bar a Montesacro, il nostro quartiere, io e Rino ci incontrammo per la prima volta. In quel bar io giocavo a dama mentre Rino beveva birra chiara in lattina, quel bar si chiamava il Barone. [17] Potrei definire quell'incontro come il ritrovarsi di due che si cercano da tempo.

Rino descrive efficacemente l'atmosfera di quel bar nel brano Tu, forse non essenzialmente tu (chiari i riferimenti di Bruno al testo della canzone). Al momento dell'incisione del disco, per, il cantautore perplesso: non se la sente e prova a proporre un altro cantante. Micocci per non vorr saperne e costringer Rino a cantare i propri pezzi. La copertina dell'album ritrae Rino sfocatamente mentre cammina davanti a un muro di mattoncini della sua prima casa a Roma e su una porta appeso un cartello Ingresso libero. Il titolo ironizza sull'entrata del cantante calabrese nel mondo della musica.[18] Il disco non riscuote un grande successo, mentre il 45 giri tratto dall'album Tu, forse non essenzialmente tu/I tuoi occhi sono pieni di sale avr maggior fortuna, catturando soprattutto l'attenzione di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, che inseriscono pi volte i due brani nella scaletta del loro programma radiofonico Alto gradimento.[5] Rispetto al primo 45 giri, le canzoni mostrano un maggiore impegno sociale ed abbracciano temi quali l'emarginazione e l'alienazione industriale.[19] Rino, nello stesso anno, tramite la RCA, scrive tre canzoni per Nicola Di Bari: Prova a chiamarmi amore, Questo amore cos grande e Ad esempio a me piace... il Sud, incluse nell'album Ti fa bella l'amore. Nessuna delle tre canzoni avr gran fortuna.[20] La canzone Ad esempio a me piace... il Sud partecipa quell'anno a Canzonissima ma viene subito eliminata, invece la versione spagnola Por ejemplo ottiene un grande successo in America Latina.[21] Il successo arriva l'anno successivo con il 45 giri Ma il cielo sempre pi blu. Si tratta in realt di un 45 giri atipico perch contiene una sola canzone divisa in due parti. Rino in questa originalissima canzone propone diversi spaccati di vita quotidiana, fra ironia, luoghi comuni e contraddizioni. Nel settembre del 1975 il cantautore spiegher in un articolo di Ciao 2001:
Ci sono immagini tristi o inutili, ma mai liete, in quanto ho voluto sottolineare che al giorno d'oggi di cose allegre ce ne sono poche ed per questo che io prendo in considerazione chi muore al lavoro, chi vuole l'aumento. Anche il verso chi gioca a Sanremo triste e negativo, perch chi gioca a Sanremo non pensa a chi vive in baracca.

Rino Gaetano Questo brano segna il primo grande successo di Rino ma la popolarit del cantante ancora molto limitata. Nello stesso articolo di Ciao 2001, infatti, si pu leggere:
Questa una canzone che molta gente canticchia o fischietta pur non conoscendone l'autore.
[22]

Rino si esibisce sempre pi nei concerti dal vivo, facendo soprattutto da apripista a Venditti e altri cantanti gi affermati. Quello stesso anno inoltre scrive insieme a Bruno Franceschelli Ad esempio a me piace..., una commedia in due tempi, una sorta di mix tra musica e teatro. A tal proposito Rino dichiarer in un'intervista dell'epoca:
Nei prossimi mesi usciranno un 45 giri intitolato Berta filava e un LP dal titolo Mio fratello figlio unico. Ma prima ho un altro impegno importante: far coppia in teatro con il mio amico Bruno Franceschelli, riproponendo, sulle scene, il solito [23] problema dell'incomunicabilit, dell'isolamento e dell'esclusione.

Questa rappresentazione tuttavia, a causa di vari problemi, non andr mai in scena.[20][24]

Mio fratello figlio unico e Aida


Gli scritti di Rino
Il libro Ma il cielo sempre pi blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite riporta testi inediti e racconti scritti da Rino Gaetano. Nel libro sono stati raccolti i testi di canzoni autografe e inedite scritte dopo il 1967. Alcune di queste canzoni sono dedicate a personaggi storici o del mondo della musica: Louis Armstrong, John Fitzgerald Kennedy, Martin Luther King e Mao Tse-tung. Altre invece rappresentano le prime versioni di alcuni dei suoi grandi successi. Vengono riportati anche tre racconti (la famiglia Cazzarella, Traffico e Via Cimone, Amore e glorie di una via a senso unico) realizzati dopo il 1967 e un poemetto lirico "E l'uomo vol", composto nel 1964. Infine I discorsi della paranoia normale sono una raccolta di testi pubblicati a corredo degli LP o estrapolati da bizzarre interviste dell'epoca.

Nel 1976 Rino incide il suo secondo album, Mio fratello figlio unico. Con questo disco, il cantautore calabrese cerca di catturare l'attenzione dell'ascoltatore e propone argomenti drammatici, soprattutto la solitudine e l'emarginazione, i temi portanti dell'album. Grazie al nuovo linguaggio e alle nuove soluzioni musicali (come l'utilizzo del sitar, del banjo e del mandolino), Rino riesce ad ottenere un album pi complesso e maturo del precedente.[25] In una recensione pubblicata da Ciao 2001 poco dopo l'uscita dell'album si legge:
Da qualche giorno in circolazione il suo secondo [album] Mio fratello figlio unico, gi largamente programmato dalle stazioni radio e decisamente pi maturo e personale del precedente. Rino una figura atipica: la difficolt di trovare modelli cui avvicinarlo, correnti in cui inserirlo, il miglior complimento che gli si possa fare. Le musiche, fatte di pochi accordi, sono costruite intelligentemente e tutto sommato gradevoli. La voce aggressiva, grintosa, volutamente grezza: le parole [26] divertenti, con poche allegorie, immagini veloci, fotografiche. (Enzo Caffarelli)

Qualche mese dopo l'uscita dell'album, la It organizza una tourne con i Perigeo, Rino nell'occasione canta e suona la chitarra. Questa scelta della casa discografica per non convincer n il pubblico n la critica.[27] In quello stesso anno Rino cede una canzone inedita, Sandro trasportando a Carmelita Gadaleta, un'altra cantante della It.[28] L'anno successivo Rino elabora e incide il suo terzo album, Aida. La scelta del nome si rif sicuramente all'opera di Giuseppe Verdi, ma per il cantante, Aida rappresenta l'incarnazione di tutte le donne e dell'Italia stessa. Tramite la figura di Aida, Rino effettua una ricerca storica e ripercorre alcuni momenti della storia italiana con un sguardo del tutto originale, quasi fotografico.[29][30] Ad agosto, la rivista Ciao 2001 descrive l'album come il frutto di un piacevole incontro fra testi estemporanei, felici anche se un po' amari, e musichetta piacevole, poco invadente, fatta apposta per sottolineare dei momenti particolari.[31] Nello stesso anno, il cantante viene affiancato in tourne dai Crash, una band emergente. Per questa band Rino produce l'album Exstasis e scrive il brano Marziani noi. Con l'aumento della popolarit, arrivano anche le prime

Rino Gaetano apparizioni televisive per il cantante crotonese: sempre nel '77, infatti, presenter il suo brano Spendi spandi effendi a Domenica in, a quel tempo condotta da Corrado. In quest'occasione sar costretto a tagliare la parola coglione dal testo della canzone.[28] Il 19 agosto viene invitato in trasmissione da Gino Paoli che lo introduce cos:

Rino con la chitarra

Vorrei presentarvi un amico che venuto a trovarmi e che mi diverte. Mi diverte perch l'erede di un certo tipo di nonsense, di marinetterie, del surrealismo pi antico. Si chiama Rino Gaetano.

In quell'occasione Rino entra in scena in tenuta coloniale con il cappello da safari, il vestito color kaki, la pistola e il tubo di una pompa di benzina.[32] Quello di vestirsi in maniera pittoresca nelle apparizioni televisive diventer uno dei suoi marchi di fabbrica:
Ricordo tutto. I sanremi, il cilindro e la maglietta a righe, il cappello da esploratore. Io amo i cappelli e forse colpa [33] sua. (Jovanotti)

La partecipazione al Festival
L'idea di portare Rino al Festival parte da Vittorio Salvetti, inventore del Festivalbar e da Ennio Melis, direttore artistico della RCA. Rino all'inizio scettico, tuttavia le pressioni da parte della RCA e la convinzione che si tratti di un'occasione da non perdere, lo portano pian piano a cambiare idea. Quando la voce inizia a diffondersi, fan e amici non la prendono certo bene: in quegli anni, per un cantautore, la partecipazione a Sanremo equivaleva a una sorta di tradimento. In molti lo chiamano e gli chiedono di ripensarci, c' chi minaccia di non volerlo pi frequentare. Rino comunque alla fine si convince e decide di partecipare. La sua proposta quella di portare Nuntereggae pi, canzone tratta dal nuovo album. La RCA per considera la canzone poco adatta al Festival per via del lungo elenco di nomi di personaggi noti e quasi lo obbliga a presentare Gianna, una canzone pi disimpegnata ed orecchiabile. Rino non apprezza molto questa canzone, la giudica troppo commerciale e troppo simile a Berta filava, ma alla fine la casa discografica riesce ad avere la meglio. Il 26 gennaio 1978 va in onda il 28 Festival della Canzone Italiana e Rino fa il suo ingresso sul palco con una tuba nera (regalatagli da Renato Zero pochi giorni prima), un elegante frac attillato, papillon bianco, maglietta a righe bianche e rosse e scarpe da ginnastica Mecap. Sul bavero del frac appunta una serie di medagliette, che lancer poi al

Rino Gaetano pubblico nel corso dell'esibizione. A completare il quadro, un buffo ukulele. Con l'esecuzione di Gianna, per la prima volta a Sanremo viene pronunciata la parola "sesso", presente nel testo della canzone. Verso la fine della performance i Pandemonium, fanno il loro inaspettato ingresso sul palco per cantare il coro a mo' di sketch umoristico.[34][35] Rino descriver cos la sua esibizione sul palco dell'Ariston:
Ma il festival resta una passerella e come tutte le passerelle ti offre tre minuti per fare un discorso che normalmente fai in uno spettacolo di due ore. Cos devi trovare un sistema. Da parte mia, ho scelto la strada del paradosso un po' alla Carmelo [36] Bene.

Bruno Franceschelli ricorda cos l'evento:


L'esibizione a Sanremo, dal mio punto di vista, stata una dimostrazione del suo talento d'artista, ha portato un'aria nuova, allegra e dissacrante, ha dimostrato ancora una volta il suo spirito libero, libero di ridere e scherzare anche sul sacro suolo [37] di Sanremo.

La prima esibizione di Rino, cos come quelle seguenti, raccoglie un gran consenso da parte della critica e del pubblico. Alla fine il brano si classifica terzo, dietro E dirsi ciao dei Matia Bazar e Un'emozione da poco di Anna Oxa. Dopo il Festival si diffonde la voce di un presunto flirt tra il cantautore e Stefania Casini, presentatrice di quell'edizione di Sanremo. Intanto Gianna grazie soprattutto al trampolino di Sanremo, ottiene un grande successo, diventa una hit nelle discoteche della Riviera e rimane per 14 settimane nella Top Ten, vendendo oltre 600000 copie. La versione inglese Gina non sar mai pubblicata, mentre la versione tedesca viene cantata da Wolfgang Petry.[38] Dopo la partecipazione al Festival, la carriera antecedente di Rino viene quasi oscurata dal successo di Gianna: per gran parte del pubblico infatti Rino diventa quello di Gianna, molti dei suoi fan "storici" invece vedono la canzone e la partecipazione a Sanremo come una caduta di stile. Un'opinione controcorrente, invece, arriva da Ciao 2001:
[...] () la constatazione della coerenza di Rino che, dai primi anni della sua attivit ad oggi, ha cercato di cambiare soltanto la sua posizione nelle graduatorie delle preferenze del pubblico: il suo atteggiamento nei confronti della canzone e [39] verso i temi che essa tratta identico.

Rino, in ogni caso, rimane spiazzato dalle conseguenze della sua partecipazione al Festival, tanto da pentirsi di questa sua scelta:
Sanremo non significa niente e non a caso ho partecipato con Gianna che non significa niente.
[40]

Rino Gaetano

Nuntereggae pi e le polemiche
Nello stesso anno Rino conduce su Radio uno un programma radiofonico, intitolato Canzone d'Autore. Nel corso della trasmissione, musicisti emergenti vengono invitati a commentare un proprio brano musicale. La sigla del programma "E cantava le canzoni", tratta dal quarto album del cantante.[41] Dallo stesso album viene tratta Nuntereggae pi, una delle canzoni pi famose e discusse, per via dei numerosi riferimenti politici e del lungo elenco di nomi presente nel testo. Rino per di tutt'altra opinione e a tal proposito dichiara: Le canzoni non sono testi politici e io non faccio comizi. Questo uno sfott. Insomma, per me "Nuntereggae pi" la canzone pi leggera che ho mai fatto.[42] Alcune strofe della canzone si presentano come vere e proprie liste di nomi dei personaggi che a quel tempo "invadevano" le radio, le Rino Gaetano durante una delle sue esibizioni televisioni e i giornali e per questo motivo Nuntereggae pi fa molto discutere. In fase di registrazione, inoltre, i toni della canzone vengono ammorbiditi e alcuni dei nomi inseriti nella prima versione vengono eliminati o sostituiti. Ad esempio, nella versione iniziale, scritta prima del rapimento, appariva anche il nome di Aldo Moro. Inutile dire che, a causa degli eventi successivi, il nome venne poi eliminato dal testo della canzone, in modo da evitare facili polemiche. Ma non si tratta certo dell'unico caso, vengono cancellati anche i nomi di Montanelli, Banfi, Sinatra, Sindona (crac del Banco Ambrosiano) e Crociani (scandalo Lockheed e loggia P2).[42] Inoltre, la frase PCI nuntereggae pi e l'associazione di questo partito ad altri partiti della maggioranza, provoca non poche polemiche.[43] Vincenzo Mollica ricorda:
C' la canzone Nuntereggae pi che una canzone di grande divertimento anche, per aveva il coraggio delle sue azioni, [7] non si tirava mai indietro: nomi e cognomi per tutti e nei tempi in cui fare nome e cognome per tutti era molto difficile.

In quell'anno Rino partecipa a una tourne e ad alcune manifestazioni serali, la pi famosa di queste sicuramente Discomare '78 e precisamente la serata finale svoltasi nella Valle dei Templi di Agrigento il 23 agosto 1978. Il cantante avrebbe dovuto cantare Nuntereggae pi, ma la Rai prova a impedirglielo e Rino per protesta lascia la manifestazione.[43][44] In un'altra occasione viene invitato ad Acquario, un programma televisivo dell'epoca. Maurizio Costanzo, il conduttore, e Susanna Agnelli, l'ospite della puntata, sono due dei personaggi citati nella canzone Nuntereggae pi, eseguita poi dal cantautore nel corso del programma. Anche in quest'occasione Rino si presenta con un cilindro in testa e Costanzo lo presenta come un "autore di canzoncine ironiche, scherzose e scanzonate, che, vista la sua passione di fare elenchi, si dedicher presto a mettere in musica forse le Pagine Gialle". L'Agnelli dice invece di apprezzare Nuntereggae pi e confida che i suoi figli a casa la prendono spesso in giro per via di questa canzone.[45] A ottobre Rino va a Madrid per incidere la versione spagnola del 45 giri Nuntereggae pi. Il titolo scelto Corta el rollo ya (Dagli un taglio) e il cantante riadatta il testo inserendo personaggi spagnoli della politica e dello spettacolo come Carrillo, Pirri e Susanna Estrada. Il disco uscir in primavera ed otterr un discreto successo.[46]

Rino Gaetano

Il declino
La partecipazione a Sanremo ha segnato decisamente un punto di svolta nella carriera e nella vita del cantautore, nulla sarebbe pi stato come prima:
Gaetano era una supernova. Ha brillato tre anni, dal '76 di Mio fratello figlio unico al '78 di Nuntereggae pi. Il successo [47] sanremese di Gianna lo spiazz, non ebbe il tempo di venirne a capo. (Andrea Scanzi)

Il quinto album, Resta vile maschio, dove vai?, il primo con la RCA, mostra un'evidente crisi compositiva ed artistica del cantante. In Rino qualcosa evidentemente cambiato, come si evince gi dalla copertina dell'album: pi professionale e commerciale, ma sicuramente meno spontanea. Inoltre il 33 giri contiene la prima ed unica canzone di tutta la sua discografia non scritta da lui. La title track dell'album viene scritta infatti da Mogol, dopo un incontro al Cenacolo con il cantautore. Il 23 febbraio 1979 Rino si imbarca su un volo intercontinentale, destinazione Citt del Messico, qui incider il suo nuovo album. Nonostante la promozione da parte della RCA, il 33 giri non ottiene il successo sperato e non supera le 200mila copie vendute. Rino sembra sprofondare sempre pi nell'insicurezza e attribuisce lo scarso successo dell'album alla scelta di sperimentare sonorit latinoamericane. Quel che appare evidente invece soprattutto una mancanza d'ispirazione da parte del cantautore.[48] Le sue esibizioni sono notevolmente cambiate rispetto ai primi tempi, ha un seguito decisamente maggiore e la scenografia adesso studiata nei minimi dettagli. Rino prende parte prima al Festivalbar e poi, in ottobre, partecipa al Discoestate a Rieti. In quest'occasione si rende protagonista di una protesta, non accetta il fatto di dover cantare in playback e quando arriva il suo turno, invece di far finta di cantare, decide di fare l'indifferente e fumarsi una sigaretta.[49] In questo periodo inoltre Rino compra una casa a Mentana, vicino Roma, probabilmente in vista del matrimonio con la sua ragazza Amelia.[43] Sempre nel 1979, durante un concerto sulla spiaggia di Capocotta (non a caso citata anche nel testo della canzone), prima di cantare Nuntereggae pi, Rino si sfoga dicendo:
C' qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno che cosa voglio dire questa sera! Capiranno e apriranno gli occhi, anzich averli pieni di sale! E si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia di [50] Capocotta.

Nel 1980 Rino incide il suo sesto ed ultimo album, E io ci sto. Questo 33 giri propone nuove sonorit, ci che colpisce maggiormente del disco il tono pi serio delle canzoni, l'impegno civile dimostrato dal cantautore e l'utilizzo del rock.[51] Nonostante le vendite inferiori rispetto al solito, Rino si dichiara soddisfatto per via del messaggio duro e preciso trasmesso dall'album e per via del diverso tipo di attenzione richiesto al pubblico.[52] Nel febbraio del 1981 Ciao 2001 scriver:
In questo disco Rino Gaetano torna ad occuparsi del volto pi palese dell'Italia senza mai piangerci sopra (e questo senz'altro l'aspetto pi positivo) e sparando in un'infinit di cartucce la maggior parte delle quali non vanno per a segno. La scelta musicale non presenta alcuna novit o sorpresa: melodie di facile presa, orecchiabilit che sfiora la banalit, una voce [53] che per quanto caratteristica riesce ad essere espressiva solo a tratti.

Rino Gaetano

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Quello stesso anno partecipa su invito di Giovanni Tommaso, insieme ad Anna Oxa, Lucio Dalla e Ivan Cattaneo ad Alice, disco atipico dei Perigeo. Rino in questa occasione esegue il brano Al bar dello sport (ovvero sogghigni e sesso) insieme a Maria Monti e Confusione gran confusione, insieme a tutti gli altri artisti.[52] A dicembre parte per l'Ecuador, dove ha in programma alcune serate.[54] Nel 1981 la RCA organizza una nuova tourne, presentata da Shel Shapiro: Rino si esibisce al fianco di Riccardo Cocciante e i New Perigeo. La scelta di affiancare artisti cos lontani tra loro non convince pienamente n Rino, n tanto meno la critica. La serata d'apertura al Teatro Tenda di Roma e Rino appare cupo e serio nel corso dell'esibizione, il padre infatti ricoverato in terapia intensiva da qualche giorno. Dalla tourne nascer un album live, Q Concert. Il disco contiene quattro brani tra cui Insieme, scritto per l'occasione da Rino e A mano a mano, una canzone di Cocciante interpretata splendidamente dal cantante crotonese.[52][55]
Rino Gaetano

Una strana morte


Il 31 maggio Rino fa la sua ultima apparizione in TV cantando E io ci sto. In quei giorni incide alcune canzoni insieme ad Anna Oxa come Il leone e la gallina di Mogol e Lucio Battisti. La carriera e la vita di Rino Gaetano si interrompono tragicamente il 2 giugno 1981 all'et di trent'anni in seguito ad un incidente stradale. Gi l'8 gennaio un fuoristrada contromano aveva spinto la Volvo di Rino contro il guardrail: il cantante rimase incredibilmente illeso mentre la sua auto venne completamente distrutta. Rino aveva deciso poi di acquistare una nuova Volvo 343 grigio metallizzato. Quel 2 giugno, verso le tre di notte, dopo una serata passata nei locali, Rino sta tornando a casa, da solo, a bordo della sua auto. Alle 3.55, mentre percorre via Nomentana, a livello dell'incrocio di viale XXI Aprile, cade con la testa sul volante e la macchina invade la corsia opposta. Il camionista che sopraggiunge nell'altro senso prova a suonare il clacson, ma l'urto inevitabile. La parte anteriore e il lato destro della Volvo vengono distrutti, Rino batte violentemente la testa contro il vetro e il petto sul volante e perde conoscenza. L'autopsia riveler un possibile collasso prima dell'incidente mentre il camionista racconter di aver visto Rino accasciarsi di lato e iniziare a sbandare per poi riaprire gli occhi qualche attimo prima dell'impatto. Arrivano i soccorsi, Rino in coma e quando arriva al Policlinico riporta una frattura alla base cranica, varie ferite a livello della fronte, una frattura molare destra e una sospetta frattura allo sterno. Tuttavia il Policlinico non ha un reparto per i craniolesi e il medico di turno, il dottor Novelli tenta invano di contattare un altro ospedale dotato di reparto di traumatologia cranica. Vengono contattati telefonicamente il San Giovanni, il San Camillo, il CTO della Garbatella, il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri, ma non si riesce a trovare un posto disponibile. Cos, Rino alle sei del mattino muore. Vi saranno molte polemiche per via del mancato ricovero e verr aperta anche un'inchiesta. Il 4 giugno si tengono i funerali nella chiesa del Sacro Cuore di Ges, quella in cui Rino si sarebbe dovuto sposare da l a poco. Alle esequie partecipano parenti, amici, personaggi della musica, dirigenti della RCA e fan. Inizialmente viene sepolto nel piccolo cimitero di Mentana, poi il 17 ottobre viene trasferito al cimitero del Verano, dove la sua salma si trova tuttora.[52][56][57] Drammaticamente profetiche risultano le parole di La ballata di Renzo, una canzone scritta da Rino pi di dieci anni prima della morte. Questo brano e ancor di pi la sua versione iniziale, Quando Renzo mor io ero al bar (presente in uno dei quaderni in cui Rino raccoglieva le sue canzoni da adolescente), narrano la storia di un ragazzo di nome

Rino Gaetano Renzo che muore in circostanze molto simili a quelle del cantautore:
La strada era buia, s'and al S. Camillo e l non l'accettarono forse per l'orario, si preg tutti i santi ma s'and al S. Giovanni e l non lo vollero per lo sciopero. (da Quando Renzo mor io ero al bar - Rino Gaetano)

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Renzo viene investito da un'auto e muore dopo essere stato rifiutato da molti ospedali di Roma per mancanza di posti, mentre i suoi amici sono al bar. Nella canzone vengono addirittura citati tre degli ospedali che rifiuteranno Rino il 2 giugno 1981 per mancanza di letti: il Policlinico, il San Giovanni e il San Camillo.[58] Il 27 novembre 2007 Carlo Lucarelli parla della morte di Rino in DeeGiallo, un breve programma radiofonico in onda su radio DeeJay, nel quale lo scrittore ricostruisce in forma narrativo-documentaristica delitti irrisolti legati al mondo della musica.[59]

Tributi ed eventi postumi


A pi di trent'anni dalla morte, il nome di Gaetano, nonostante la sua breve parabola, viene ancora annoverato tra i grandi della musica italiana. Diversi, a questo proposito, sono stati i tributi dedicati attraverso varie forme all'artista di Crotone. Nel 1993, per l'etichetta EMI, viene pubblicata una raccolta di cover delle canzoni di Rino intitolata E cantava le canzoni - La nuova musica italiana ricorda Rino Gaetano, in occasione dell'Arezzo Wave di quell'anno. Tra gli artisti che hanno partecipato alla realizzazione della compilation, vi sono gli Afterhours con la loro reinterpretazione del brano Mio fratello figlio unico.[60]

Rino con uno dei suoi tipici cappelli

Nel 1994 i Ritmo Tribale inseriscono una cover rock de Ma il cielo sempre pi blu nel loro album Mantra.[61] Nel 1995 esce il film Il cielo sempre pi blu, di Antonello Grimaldi, con un nutrito cast di attori italiani, il cui titolo chiaramente riferito alla famosa canzone di Rino, utilizzata anche come colonna sonora.[22][62] Nel 1996 gli Articolo 31 inseriscono nell'album Cos com' la canzone Cos e cos, in cui viene campionata Gianna e nel 2001 viene pubblicata la prima biografia ufficiale del cantautore a cura di Emanuele Di Marco.[42] Nel 2002 Marco Morandi incide l'album Io nuoto a farfalla che prende il nome da un brano inedito di Rino[63] e al concerto del Primo Maggio di quell'anno, condotto da Claudio Amendola, viene riservato un tributo all'artista calabrese.[64] Nel dicembre dello stesso anno la famiglia Gaetano mette all'asta l'ukulele del cantautore, lo strumento originale con cui Rino Gaetano si esib al Festival di Sanremo nel 1978. Il ricavato servito poi a finanziare un Centro medico per Bambini di Emergency in Sierra Leone.[28] Il 15 luglio 2003 esce con successo, il remix dance del DJ Molella di Ma il cielo sempre pi blu, presente anche nella raccolta Sotto i cieli di Rino. Il deejay reintegrer nella versione remix il verso chi tira la bomba, | chi nasconde la mano, tagliato nella versione originale dalla critica.[22] Nell'ottobre del 2004 Giorgio Panariello conduce su Rai 1 il variet, Ma il cielo sempre pi blu. Il titolo della trasmissione un chiaro omaggio a Rino e la sorella del cantautore, Anna, sar una degli ospiti della prima serata.[65] Nel 2006 viene prodotto il film di Daniele Luchetti Mio fratello figlio unico che trae il nome dall'omonima canzone di Rino. Lo stesso anno, viene lanciata anche un'iniziativa: l'obiettivo quello di portare la musica e i testi di Rino Gaetano nelle scuole calabresi della provincia di Crotone, come materia di studio.[66][67] Sempre nel 2006, i pugliesi

Rino Gaetano del gruppo Folkabbestia incidono una cover della canzone Ahi Maria e la includono nel loro album 25-60-38. Breve saggio sulla canzone italiana.[68] Al Festival di Sanremo 2007 Paolo Rossi ha presentato il brano In Italia si sta male (si sta bene anzich no), scritto da Gaetano ma rimasto incompiuto. Il brano inedito gli stato proposto da Mauro Pagani, ex membro della PFM e l'attore ha accettato subito per amore di Rino. Paolo Rossi ha dichiarato prima del Festival:
[...] sono abbastanza emozionato. Ma non per la gara, perch sento la responsabilit di portare un brano di Rino Gaetano al grande pubblico.

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A proposito del brano, prodotto da Claudia Mori, ha invece detto:


[...] una ballata molto semplice di quel gran cantautore che era Rino, una canzone evocativa, di grande impatto, di forte [69] attualit, che potrebbe essere stata scritta anche oggi.

Nel novembre dello stesso anno viene trasmessa su Rai Uno una miniserie televisiva sulla vita del cantante intitolata Rino Gaetano - Ma il cielo sempre pi blu. Nel 2008 il suo amico e collega Toni Malco inserisce una cover di Mio fratello figlio unico nel suo ultimo album Sensazione scomoda.[70] Nel 2009 la cantante Giusy Ferreri realizza in suo onore una cover di Ma il cielo sempre pi blu, inserita nell'album Fotografie.[71] Nel luglio 2010 esce una nuova raccolta del cantautore crotonese, E cantavo le canzoni. La raccolta corredata dalle parole di alcuni famosi estimatori di Rino come Jovanotti, Fiorello e Simone Cristicchi.[33] Il 27 luglio, al Giffoni Film Festival, viene proiettato il corto scritto e diretto da Paolo Scarlato Non voleva essere un giullare, sugli ultimi momenti della vita del cantautore.[72] Il 2 giugno 2011 a Roma, precisamente in piazza Sempione, a trent'anni esatti dalla scomparsa di Rino, si tenuto un concerto di tributo durante il quale molti artisti hanno interpretato alcune tra le canzoni pi famose del cantautore. All'iniziativa partecipano tra gli altri Ernesto Bassignano, Claudio Santamaria, Andrea Rivera e Sergio Cammariere.[73] Quest'ultimo, oltre ad essere un grande ammiratore di Rino e delle sue canzoni (soprattutto quelle legate alla Calabria come Anche questo sud, I tuoi occhi sono pieni di sale e Ad esempio a me piace il sud), anche suo cugino:
Sua mamma Maria era una figlia illegittima di mio nonno. A Crotone, dove siamo nati entrambi, sembravano saperlo tutti, [74] ma io l'ho scoperto soltanto nel 1997. Sua sorella Anna dice che ci assomigliamo anche fisicamente.

Il 28 giugno 2011 Sony Music pubblica una raccolta di cover per commemorare e celebrare il trentesimo anniversario dalla sua scomparsa, intitolata Dalla parte di Rino e distribuita in due edizioni: standard e special. Numerosi artisti come Gianluca Grignani, Roberto Vecchioni, Giusy Ferreri, Tricarico, Simone Cristicchi e Patty Pravo hanno contribuito all'album. Roy Paci & Aretuska hanno rivisitato invece la celebre Nuntereggae pi sostituendo i nomi del testo con quelli dei personaggi attuali.[75] Nel 2012 J-Ax inserisce nel suo album Meglio live! un remake in chiave rock della canzone Rare tracce. Il cantante dichiarer:
Rino mi d tuttora energia e rabbia. Aveva attitudine rock e voce roca, era un outsider anche a livello compositivo. Rare tracce del 1979 ma praticamente era un rap. L'ho rifatta in salsa Red Hot Chili Peppers, perch ha un po' la stessa struttura [76] delle loro canzoni: strofa funky e ritornello melodico.

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La fiction Rai
Nel novembre 2007 viene trasmessa su Rai Uno una miniserie televisiva in due puntate sulla vita del cantante intitolata Rino Gaetano - Ma il cielo sempre pi blu, diretta da Marco Turco e interpretata da Claudio Santamaria, Laura Chiatti e Ninetto Davoli. La serie viene prodotta dalla Ciao Ragazzi di Claudia Mori, che dichiarer:

Claudio Santamaria interpreta il cantautore nella fiction Rai

Avevo in mente il soggetto da tempo. Conoscevo bene Rino Gaetano, perch da ragazza ero amica di sua sorella Anna, ci frequentavamo a Roma. Mi piaceva la sua musica e mi piaceva lui, un ragazzo intelligente in modo profondo. La sua la storia di un eroe di oggi, attuale come lo sono le sue canzoni. Raramente si raccontano storie di ragazzi in tv: questa vuole [77] esserlo.

Claudio Santamaria, che nella fiction interpreta il cantautore, descrive il suo personaggio cos:
[...] un poeta prima di ogni altra cosa, e un giullare, un dissacratore che sapeva sdrammatizzare ma senza essere superficiale. Conoscevo le sue canzoni ma non la sua vita, non sapevo che da piccolo fosse stato in collegio. Cantare per me non stato un problema perch ho avuto un gruppo. Poi, lui cantava pi col cuore che con la tecnica, le sue erano performance, ho visto che una volta si present a uno show di Corrado con indosso una muta da sub...

La fiction stata bersaglio di molte critiche, soprattutto da parte della sorella del cantautore, Anna Gaetano. Secondo Anna infatti la fiction sarebbe troppo romanzata e rispecchierebbe poco la vita e la carriera del cantautore, insistendo su alcuni punti come il conflitto col padre e il rapporto con l'alcol in maniera non veritiera.[78] Anche Antonello Venditti ha esternato in due interviste le sue perplessit circa la fiction Rai, in particolare ha evidenziato la mancanza di un riferimento all'abuso di cocaina, una delle concause della tragica morte del cantante:
Nella fiction non si parlato di cocaina; era molto presente in quegli anni e in quel giro dove Rino fin e fu anche responsabile della sua tragica fine. La storia ha ignorato proprio questo.

Anna Gaetano non gradisce affatto le dichiarazioni di Venditti, tanto da querelarlo per diffamazione. Secondo l'esposto presentato alla procura della Repubblica dai legali della Gaetano, gli avvocati Gian Antonio ed Aldo Minghelli, infatti, le affermazioni di Venditti:

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sono da ritenersi profondamente lesive non solo dell'artista che, pur nel suo breve percorso di vita, ha segnato la storia della musica italiana, e dell'uomo Rino Gaetano, ma soprattutto della sua memoria, che si cercato di infangare attraverso il riferimento a fatti non corrispondenti al vero ed evocati a distanza di ben 26 anni dalla sua tragica scomparsa, avvenuta, a causa degli esiti nefasti di un incidente strale di cui rimasto vittima.

Repentina arrivata la precisazione da parte del cantante romano:


Lungi da me ogni volont di diffamare la memoria di Rino, non ho mai detto che sia morto per causa della droga. Io, rammaricandomi di come era stato dipinto nella fiction, ho detto che la droga circolava nell'ambiente che Rino frequentava, non che lui la usasse. Non potrei mai diffamare Rino, che stato, e sar sempre un amico. Sarebbe come diffamare me stesso. Non conosco la sorella di Rino, e ovviamente mi piacerebbe conoscerla in una situazione diversa da questa.

Anna Gaetano ha evidenziato inoltre altre incongruenze nelle interviste rilasciate da Venditti, circa la fiction e la vita del cantautore, e si ripromessa di difendere la memoria del fratello con le unghia e con i denti finch vivr.[79][80] Essendo emersa l'assenza di ogni volont denigratoria da parte di Venditti, la querela di Anna Gaetano stata respinta nel luglio 2008.[81]

Riconoscimenti
Nel 1982, ad un anno dalla morte del cantautore, da un'idea di Pino Scarpettini, nasce il premio Rino Gaetano, uno spettacolo per ricordare il cantautore calabrese e lanciare giovani voci nel panorama musicale. Nel corso degli anni l'iniziativa ha ottenuto un successo e un'importanza sempre maggiori.[82] Dal 4 all'8 settembre 2002 a Crotone si tiene la prima edizione di un festival in memoria di Rino e in questa occasione viene sancita anche la nascita di "Una casa per Rino", un centro polifunzionale di musica per la Calabria e il meridione, aperto ai nuovi artisti.[83] Nel novembre Piazza Rino Gaetano a Crotone. del 2004 la Giunta comunale di Roma, citt d'adozione del cantante, gli ha intitolato una via a Vigne Nuove. Il 19 luglio 2008 la citt di Crotone ha inaugurato, nella piazza gi intitolata al cantante, una targa e una statua in bronzo. Tale statua raffigura Rino in cilindro, frac e ukulele, proprio come il cantautore si present al Festival di Sanremo.[84] Il 3 maggio 2010 a Cutro, paese d'origine della famiglia del cantautore, stata intitolata alla memoria di Rino Gaetano una piazza. Per l'occasione, inoltre, stata dipinta a mano una gigantografia di Rino che possibile ammirare all'interno della sala consiliare dello stesso comune.[85] Il 7 giugno 2011 viene inaugurata una targa in onore del cantautore in via Nomentana a Roma, proprio all'entrata dell'edificio in cui Rino ha vissuto fino al 1981. La targa recita: Qui vissuto dal 1970 al 1981 Rino Gaetano, grande autore e interprete della canzone italiana. Ma il cielo e sempre pi blu.[86]

Modelli e fonti d'ispirazione


Numerosi sono stati gli artisti, italiani e internazionali, che hanno influenzato la formazione musicale e il percorso artistico di Rino Gaetano. Uno dei suoi artisti di riferimento sicuramente stato Enzo Jannacci, Rino nel 1976 dichiara infatti a Ciao 2001:
Jannacci stato un maestro, per me un vero poeta, mi sento molto vicino al suo feeling. Come autore e personaggio di autore e personaggio di spettacolo davvero grande. uno che sa divertirsi, prendere le cose per il verso giusto e dire delle [87] cose interessantissime. Prendi Giovanni il telegrafista, dove risulta patetico con estrema eleganza.

Molti critici tra l'altro hanno ravvisato delle somiglianze tra il singolo di Rino Ma il cielo sempre pi blu e quello di Jannacci Quelli che.... Nicola Sisto, ad esempio, scrive nell'aprile 1976 in un articolo su Nuovo Sound:

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[Rino Gaetano] con Il cielo sempre pi blu si spinge molto in avanti, il disimpegno della musica tende a essenzializzare un testo che, nella sua crudezza, questa volta scarnifica gli stereotopi della nostra societ con una riuscitissima operazione di sintesi tra tragico e ridicolo alla maniera dell'ultimo Jannacci.

Tuttavia se Jannacci nel suo brano esprime lo sdegno con forte cinismo, la rabbia di Rino sembra venire pi dal profondo.[88] Un altro degli artisti preferiti di Rino stato sicuramente Fred Buscaglione, Venditti affermer infatti:
Rino non aveva punti di riferimento, ce ne aveva forse uno, che ha avuto una tragica sorte come la sua ed era Fred [7] Buscaglione.

Rino ha apprezzato Buscaglione perch non si limitato a cantare ma ha creato intorno a s un personaggio ironico rappresentando i luoghi comuni sull'uomo vero. Cos, quando nel maggio del 1980 la Rai gli propone di partecipare a una serata per il ventennale della morte di Buscaglione, Rino accetta subito. Il cantautore nell'occasione interpreter in uno scenario anni trenta il dritto di Chicago inscenando la parodia di un gangster. La canzone, interpretata da Rino, presente nella raccolta Live & Rarities.[89] Secondo Bassignano, Rino rimasto il pi originale e il pi "italiano" tra i cantanti di quel periodo:
C'erano Baglioni e Cocciante da una parte che erano i melensi, c'era Battisti che nessuno di noi valutava granch, c'era chi come me si rifaceva alla Francia e a Tenco, chi si rifaceva a Dylan e chi come Antonello si rifaceva a Elton John e alla [7] musica inglese. Rino stato veramente il pi italiano perch non si rifaceva a niente e a nessuno.

Tuttavia se si analizza l'iter artistico-musicale del cantautore non si pu certo prescindere dal considerare taluni artisti internazionali (come Bob Dylan), che Rino ha sempre dimostrato di apprezzare. Molto importanti sono stati sicuramente i Beatles. Infatti grazie a loro se, nel 1962, Rino scopre la passione per la musica e la prima chitarra gli viene regalata proprio per strimpellare le canzoni del quartetto di Liverpool. Il cantautore crotonese ha sempre apprezzato i Fab Four per via delle innovazioni che hanno portato in ambito musicale.[90] Rino apprezza molto anche Bob Marley e il reggae, rimane notevolmente impressionato soprattutto da No Woman, No Cry, una canzone che ha influenzato le sue prospettive musicali e il suo gusto per il ritmo. Durante la realizzazione di Aida, per esempio, il cantautore aveva cercato di ottenere una melodia cullante e reggae simile a quella della canzone di Bob.[91] In un suo pezzo inedito, Ciao Charlie, Rino si rivolge ad un suo mito musicale cantando Ciao Charlie / ti ringrazio di mille illusioni con le tue canzoni, l'identit del personaggio a cui Rino si riferisce tuttavia incerta. Il brano inoltre termina con una sequela di saluti ai suoi padri artistici: Ciao Jimi, Ciao Bob, Ciao Paul, Ciao John, Ciao Otis.[33] In ogni caso, Rino non ha tratto ispirazione solo da artisti musicali, la sua era una cultura molto pi vasta e completa. Pi volte ha dichiarato di apprezzare autori teatrali come Majakowskij e soprattutto Ionesco, con la sua opera paradossale. Durante una puntata del programma televisivo Discoring, Rino prova a citare questi nomi ma viene immediatamente fermato da Boncompagni, che lo prega di non scomodare nomi illustri per giustificare canzoni prive di senso.[92]

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Un "cantautore disimpegnato"
Rino fa il suo ingresso nel mondo discografico in un momento particolarmente caotico. Numerosi dibattiti sono nati in merito al rapporto tra i cantautori e le case discografiche, soprattutto per quel che riguarda i guadagni e i costi. In merito a questi problemi, si vengono a creare numerose linee di pensiero: c' chi mira pi ai guadagni, c' chi rimane idealista e militante e c' chi mira a raggiungere il maggior pubblico possibile.[93] Molti cantautori sono bersaglio di contestazioni durante i loro concerti, come quella a cui viene sottoposto De Gregori al Palalido di Milano. Rino, in questo contesto, si mantiene alquanto defilato. Non condivide molte pretese del pubblico: i prezzi popolari ai concerti, le radio libere e le copie omaggio dei dischi. Secondo Rino le proteste del pubblico non sono dettate tanto da necessit politiche e ideali di uguaglianza, quanto dalla volont di ottenere gratis alcuni privilegi.[94] Allo stesso tempo, Rino non condivide l'idea della canzone come uno strumento di lotta, come protesta, e tanto meno accetta l'idea del Un giovane Rino Gaetano "cantautore militante". Tutto questo per Rino rappresenta un limite enorme.[95] A differenza dei suoi contemporanei, il cantautore crotonese rifiuta di schierarsi politicamente. La sua infatti una critica a 360 gradi e riguarda tutta la classe politica italiana. Questo aspetto, gi evidente nella canzone Nuntereggae pi, lo diventa ancor di pi nel brano Ti ti ti ti[96]:
A te che odi i politici imbrillantinati che minimizzano i loro reati, disposti a mandare tutto a puttana pur di salvare la dignit mondana, a te che non ami i servi di partito che ti chiedono il voto, un voto pulito. Partono tutti incendiari e fieri ma quando arrivano sono tutti pompieri. (da Ti ti ti ti - Rino Gaetano)

Anche per questo, Rino non pu essere collocato in nessuna ideologia politica. Del resto il cantautore calabrese odiava qualsiasi tipo di collocazione e di etichetta, come si evince anche dalle parole del suo grande amico Bruno Franceschelli:
Molti si chiedono quali fossero le idee politiche di Rino, altri cercano di dargli una collocazione: posso assicurare che Rino ha sempre rifiutato qualsiasi tipo di etichetta, il suo sempre stato un pensiero libero, libero da pressioni esterne e scevro da [37] compromessi. Era per certi benpensanti, una voce scomoda, tanto da subire censure ad alcuni suoi testi.

La censura, infatti, ha pi volte ritoccato e tagliato i testi di Rino. L'esempio pi eclatante sicuramente quello di Nuntereggae pi, ma non sicuramente l'unico. Persino in una canzone apparentemente leggera come Sfiorivano le viole la censura aveva estromesso una strofa sulla guerra del Vietnam: Dopo tre giorni di prigionia viene rilasciato, nella foto con la moglie e i figli ... E il governo di Hanoi proclama lo stato d'emergenza nelle zone colpite dalle bombe americane.[97]

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Tematiche ricorrenti
Nei suoi brani Rino ha affrontato i temi pi disparati: varie problematiche sociali, la questione meridionale, l'emigrazione, l'emarginazione, la corruzione della classe politica, l'alienazione industriale e tanti altri. Spesso e volentieri Rino fa riferimento nei suoi testi alla classe nobile e al "sangue blu", servendosi anche in questo caso dell'arma dell'ironia e del paradosso. Nelle sue canzoni il crotonese non tralascia certo uno dei temi pi classici e ricorrenti, quello dell'amore. Anche in questo caso per Rino si dimostra molto originale e fuori dagli schemi. Innanzi tutto evita temi autobiografici, come tiene a precisare lui stesso:
Non ho mai raccontato una storia d'amore mia, perch raccontare i fatti miei pu anche dare fastidio alla donna che sta con me, perch potrei correre il rischio di perderla: a questo punto preferisco perdere la canzone.

Inoltre evita di cadere nei soliti clich:


Bisogna partire dal presupposto che io, come altri cantautori della mia generazione, faccio musica leggera. Ma questo non impedisce che si possano dire cose che leggere non sono. Io parlo anche d'amore, ma evito di raccontare situazioni del tipo: lei mi lascia, va dall'altro, poi si pente e torna da me. Cos, anche dal linguaggio, cerco di essere realista. Cio, parlando d'amore, evito di usare le solite parole lacrimevoli e inutili.

L'amore secondo il cantautore simile all'oppio, regala uno stato euforico e poi una condizione di serenit in cui impossibile distinguere il reale dall'immaginario.[98] Talvolta, inoltre, l'amore solo il pretesto per trattare altri temi, in Sfiorivano le viole, ad esempio, una storia d'amore si lega alla storia d'Italia di quegli anni.[97]

L'emigrazione e il sud
La famiglia di Rino, come tante altre nel sud Italia, era stata costretta ad emigrare. Il cantautore, cos, attingendo anche alla sua esperienza personale, tratta pi volte il tema dell'emigrazione nei suoi pezzi. Egli stesso ammette:
Ho fatto vari pezzi che parlano dell'emigrazione, ma ho sempre inserito questa piaga nel pi vasto e alienante concetto dell'emarginazione e soprattutto non ho dipinto l'emigrante nella solita e trita iconografia (occhi lucidi, valigia di cartone e [99] mamma in nero) cercando di cogliere maggiormente il travaglio dei suoi stati d'animo e dei suoi affetti.

In Agapito Malteni il ferroviere, ad esempio, il tema dell'emigrazione si lega a quello della cronaca: un macchinista meridionale, stanco di vedere la sua gente emigrare "lasciando la sua falce in cambio di un martello", decide di fermare un treno diretto a nord.[100] Nonostante sia emigrato in giovane et insieme alla sua famiglia, Rino rimasto sempre molto legato al Meridione e in molti suoi brani ha descritto gli scenari poetici della sua terra, senza tralasciare le antiche tradizioni ancora in voga e le problematiche che ancora l'affliggono. Molto particolare in tal senso la canzone Cogli la mia rosa d'amore dedicata a un fotografo di cartoline incaricato di ritrarre il Meridione. Nel testo il Sud stesso a parlare, chiedendo di essere ritratto fedelmente e proponendo molte immagini suggestive.[101] Non manca anche in questa occasione un riferimento all'emigrazione:
Cogli il suo figlio in Germania, la miniera, il carbone, a Natale verr. (da Cogli la sua rosa d'amore - Rino Gaetano)

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L'emarginazione
Uno dei temi pi affrontati da Rino, soprattutto nell'album Mio fratello figlio unico quello dell'emarginato. Rino infatti ammette in un'intervista del 1976:

Rino Gaetano nella copertina della raccolta E cantavo le canzoni

Il tema unitario delle canzoni quello degli emarginati, ma non tanto quelli tradizionalmente riconosciuti, come i sottoproletari, gli alcolisti, i drogati, quanto noi stessi. Pochi si occupano delle cosiddette persone normali. Pensa solo a un incidente per strada, con la gente che scappa per paura che la polizia faccia perdere tempo. Questo Mio fratello figlio unico, una persona tutto sommato normalissima. Mi piace esasperare le cose, amo i paradossi. In fondo, Ionesco, uno degli autori teatrali che preferisco, tutto un paradosso. Dire che mio fratello figlio unico perch convinto che esistono ancora [102] gli sfruttati, i malpagati e i frustrati non demagogia.

L'emarginato di cui Rino parla (il fratello figlio unico) non quello tradizionalmente riconosciuto come potrebbe essere l'alcolista, il barbone o il drogato, ma una persona qualunque.[98] Rino arriva alla conclusione che, paradossalmente, in fondo siamo tutti degli emarginati, dei figli unici:
Analizzo la situazione dell'escluso, dell'emarginato della societ e ne concludo che in fondo siamo tutti figli unici: i [102] rapporti di convivenza sono dettati solamente dal dovere e non dal piacere di incontrarsi e di collaborare umanamente.

Per rendere il concetto di questa solitudine interiore in maniera ancora pi efficace, Rino sceglie non a caso l'immagine del cane, presente sulla copertina dell'album. Il cantautore giustifica cos la sua scelta:
Il cane c'entra moltissimo! Il nuovo LP si chiama Mio fratello figlio unico, e penso che niente esprima meglio di un cane il concetto di emarginato, di escluso. Cio, il cane la solitudine per eccellenza. Il discorso in fondo sui poveri cani che siamo tutti quanti noi, abbastanza avulsi dall'incontro umano e abbastanza soli... Cio, praticamente siamo abbastanza messi [102][103] da parte, l'uno con l'altro.

Il tema diventa ancor pi profondo e straziante nel brano Escluso il cane, un lamento di abbandono e smarrimento e, allo stesso tempo, un grido di rabbia contro la falsit del mondo.[104]

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Lo stile
Uno dei leitmotiv, soprattutto nelle sue prime composizioni, stato sicuramente quello del nonsense. Rino cerca di ottenere questo effetto in diversi modi: avvalendosi dell'utilizzo maccheronico dell'inglese, del francese, del tedesco (I love you Maryanna), utilizzando libere associazioni dal significato incomprensibile (Jacqueline), sfoggiando un linguaggio ironicamente aulico (E la vecchia salta con l'asta), raccontando un futuro onirico e surreale (A.D. 4000 d.C.) o adoperando banali giochi di parole (Sto colma[105]). Talvolta sconfina nella vera e propria demenzialit (Glu Glu). Rino arriva a descrivere problematiche reali in modo quasi goliardico e conia delle figure quasi fumettistiche per esprimere in maniera ancor pi diretta alcune sue riflessioni. Un classico esempio quello dell'effendi, una figura che Rino descrive in questo modo:
L'effendi quel signore che consuma abitualmente una tazza di petrolio alle cinque del pomeriggio.
[32]

Nelle sue canzoni, inoltre, Rino utilizza spesso delle voci off apparentemente prive di senso, ma che, nel contesto della canzone, acquisiscono un particolare significato. In Nuntereggae pi, per esempio, presente un intervento politico di Berlinguer pronunciato con un'inflessione sarda ("mi sia consentito dire, il nostro un partito serio, certo...").[106] In La zappa... il tridente, il rastrello, la forca, l'aratro, il falcetto, il crivello, la vanga..., verso la fine del brano, si possono ascoltare dei banali messaggi pubblicitari riferiti alla mondanit (oroscopo, ricette, consigli di bellezza) che si contrappongono agli arnesi rurali del titolo e del ritornello, cantati a mo' di scioglilingua.[101] A tal proposito, Rino dir:
Volevo esprimere il contrasto fra gli strumenti di lavoro del contadino, resi come in uno slogan, e le chiacchiere e i giochi [107] inutili del salotto della contessa Maffei.

Rino, prendendo spunto dal teatro dell'assurdo, si avvale delle armi dell'ironia, del sarcasmo e del paradosso per svelare la vera natura dell'uomo moderno, la falsit dei rapporti umani, l'incomunicabilit e i vari problemi che affliggono la societ moderna.[108] Mollica lo ricorda cos:
Ma lui aveva una grande forza che era l'ironia e l'ironia non sempre veniva capita in quegli anni, in cui tutti erano molto settari. [...] Lui badava a fare le sue canzoni e le sue canzoni dovevano rispecchiare fedelmente il suo pensiero ma anche la bizzarria, quella bizzarria positiva che accompagnava il suo pensiero, la capacit che aveva di deformare la realt per raccontarla meglio, usando l'arma del paradosso. [...] Il cantautore pi paradossale ed stato quello che costruendo i paradossi pi incredibili raccontava poi con perfetto realismo quelli che erano i suoi tempi, quella che era la sua vita, che [7] erano i suoi amori.

L'artista calabrese non vede la necessit di usare forme complesse nell'espressione artistica, molto meglio la semplicit. In un'intervista del luglio 1978 con Enzo Siciliano, Rino racconta di come l'ispirazione per i testi e le musiche delle sue canzoni possa arrivare improvvisamente, anche durante un semplice viaggio in auto o una gita in campagna.[41][109] Per quanto riguarda invece il ritmo, le canzoni di Rino dimostrano una grande variet: si passa dal ritmo stile valzer di Rosita alla tarantella barocca di La zappa, il tridente..., dal ritmo funky di Rare tracce a quello armonioso e romantico (creato dalla chitarra e dagli archi) del brano Sei ottavi.

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L'eredit di Rino Gaetano


In un suo articolo in occasione della fiction televisiva Rai, Aldo Grasso ricorda cos il cantautore:

Un ritratto di Rino Gaetano

Breve la vita del cantautore solitario e tormentato (morto in un incidente d'auto), ma intensa per la creativit delle sue composizioni tra paradosso e sarcasmo: artista esuberante e satirico, dotato di una vena musicale trascinante, Rino Gaetano [110] ha interpretato un ruolo, arguto e irriverente, poco frequente nel panorama della canzone italiana.

A pi di trent'anni dalla sua scomparsa, grazie probabilmente alla sua irriverenza verso la moda e le tendenze, alla sua formazione culturale ed artistica da autodidatta, e alla sua visione del mondo cos personale, Rino ha dimostrato di essere un "caso unico" nel panorama musicale italiano. Egli infatti non ha avuto maestri e non appartenuto ad alcuna corrente o scuola[111] ed stato sicuramente un innovatore, come conferma Fiorello:
Non sono canzoni da ricordo, quelle di Rino, sono canzoni del presente e del futuro. La prima parola che associo a lui : [33] avanti. E il Rino di trent'anni fa, quel Rino, ancora oggi, starebbe un passo avanti a tutti noi.

Diversi anni dopo la sua scomparsa Rino sempre pi apprezzato e la sua musica viene riscoperta, rivalutata e, forse, veramente capita, soprattutto dalle nuove generazioni e questo indiscutibilmente un segno della sua originalit e del suo ruolo di innovatore.[42] Importante in tal senso stato il primo raduno dei suoi fan al cimitero del Verano di Roma (il luogo dove sepolto l'artista) il 2 giugno 2001, a vent'anni dall'incidente stradale in cui il cantautore perse la vita. Dopo questo tributo, le iniziative in suo onore sono aumentate sempre di pi nel corso degli anni.[74] Un'altra svolta significativa stata la raccolta Sotto i cieli di Rino del 2003, che ha registrato incredibili cifre di vendita e ha segnato cos la vera affermazione del cantautore calabrese dopo anni di oblio.[112] Molte delle canzoni di Rino sembrano non passare mai di moda e, anche diversi anni dopo la sua scomparsa, vengono trasmesse un po' dappertutto: nelle colonne sonore dei film e delle serie, nei concerti, nei programmi televisivi, nelle discoteche, negli spot[113] e persino negli stadi. Da qualche anno infatti Ma il cielo sempre pi blu l'inno dei tifosi della Sampdoria.[114] Inoltre musicisti molto diversi tra loro come Daniele Silvestri, Alex Britti, Simone Cristicchi, le luci della centrale elettrica e gli Articolo 31 hanno dichiarato pi volte di essere stati influenzati da Rino nella loro formazione artistica.[111]

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Discografia
33 giri
1974 - Ingresso libero (It, ZSLT 70024) 1976 - Mio fratello figlio unico (It, ZSLT 70029) 1977 - Aida (It, ZPLT 34016) 1978 - Nuntereggae pi (It, ZPLT 34037) 1979 - Resta vile maschio, dove vai? (RCA Italiana, PL 31449) 1980 - E io ci sto (RCA Italiana, PL 31539)

Q disc
1981 - Q Concert (RCA Italiana, PG 33417)

45 giri
1973 - I love you Maryanna/Jaqueline (It, ZT 7047) 1974 - Tu, forse non essenzialmente tu/E la vecchia salta con l'asta (It, ZT 7054) 1974 - Tu, forse non essenzialmente tu/I tuoi occhi sono pieni di sale (It, ZT 7057) 1975 - Ma il cielo sempre pi blu/Ma il cielo sempre pi blu (2 parte) (It, ZT 7060) 1976 - Mio fratello figlio unico/Sfiorivano le viole (It, ZT 7062) 1976 - Berta filava/Mio fratello figlio unico (It, ZT 7064) 1977 - Aida/Escluso il cane (It, ZBT 7078) 1977 - Aida/Spendi spandi effendi (It, ZBT 7081) 1978 - Gianna/Visto che mi vuoi lasciare (It, ZBT 7086) 1978 - Nuntereggae pi/E cantava le canzoni (It, ZBT 7091) 1979 - Resta vile maschio, dove vai?/Ahi Maria (RCA Italiana, PB 6343) 1980 - E io ci sto/Met Africa met Europa (RCA Italiana, PB 6487)

Antologie
1990 - Gianna e le altre... (BMG Ariola) 1993 - Aida '93 (BMG Ariola) 1996 - Superbest (BMG Ricordi) 1998 - La storia (BMG Ricordi) 2003 - Sotto i cieli di Rino (RCA Italiana) 2005 - Sotto i cieli di Rino (special edition) (RCA Italiana) 2007 - Figlio unico (BMG Ariola) 2008 - The Essential Rino Gaetano (RCA Italiana) 2009 - Live & Rarities (RCA Italiana) 2010 - E cantavo le canzoni (RCA Italiana)

Rino Gaetano

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DVD/CD
2007 - Figlio unico (BMG Ariola)

Note
[1] (EN) Mariano Prunes. Rino Gaetano (http:/ / www. allmusic. com/ artist/ rino-gaetano-mn0000636409). Allmusic.com. URL consultato in data 21 agosto 2012. [2] http:/ / www. rinogaetano. it [3] Emanuele Tirelli. Rino Gaetano. Fiabe amare di un cantastorie (http:/ / www. ondarock. it/ italia/ rinogaetano. htm). Ondarock.it.URL consultato in data 21 agosto 2012. [4] La riscoperta di Rino Gaetano (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2004/ 02/ 14/ la-riscoperta-di-rino-gaetano. html). la Repubblica, 14 febbraio 2004.URL consultato in data 22 agosto 2012. [5] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 17. [6] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 55. [7] Rino vive! Ma il cielo sempre pi blu, op. cit.. [8] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 183. [9] A. Scoppetta, op. cit., p. 1. [10] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 90. [11] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 79. [12] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 184. [13] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 15. [14] I love you Maryanna/Jaqueline (http:/ / discografia. dds. it/ scheda_titolo. php?idt=6098). Discografia.dds.it.URL consultato in data 23 settembre 2012. [15] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 13. [16] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 11-14. [17] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 179. [18] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 19. [19] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 22-23. [20] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 185. [21] Nicola Di Bari disse a proposito della canzone spagnola: Per dieci anni questa canzone stata il simbolo dei popoli dell'America del Sud, ma di questa cosa, in Italia non se n' mai accorto nessuno. (R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 19) [22] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 21. [23] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 171. [24] Nel 2003 lo stesso Bruno Franceschelli e la sorella del cantautore Anna Gaetano proposero a Sergio Cammariere di portare in scena la commedia. Lo stesso cantautore, infatti, ammise: [Rino] assieme a Bruno Franceschelli aveva scritto una pice teatrale basata su quella musica. Lui e Anna, la sorella di Rino, mi hanno chiesto di portarlo in scena. Sono impegnato con il tour estivo e poi mi dedicher al nuovo disco, ma mi piacerebbe farlo. (Andrea Laffranchi. Rino Gaetano, un fenomeno da hit parade (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2003/ agosto/ 05/ Rino_Gaetano_fenomeno_hit_parade_co_0_030805106. shtml). Corriere della Sera, 5 agosto 2003.URL consultato in data 27 agosto 2012.) [25] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 55. [26] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 50. [27] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 52. [28] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 186. [29] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 78. [30] Lo stesso Rino ammette: Aida non una donna, ma sono tutte le donne che raccontano, ognuna per cinque minuti, la propria storia. Ne viene fuori la storia degli ultimi settant'anni d'Italia. (cfr. R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 33). [31] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 73. [32] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 74. [33] Stefania Ulivi. Ciao Charlie, l'inedito di Rino Gaetano (http:/ / www. corriere. it/ spettacoli/ 10_luglio_22/ inedito-rino-gaetano-ulivi_b90b68f8-9572-11df-91c3-00144f02aabe. shtml). Corriere della Sera, 10 luglio 2010.URL consultato in data 15 agosto 2012. [34] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 89-92. [35] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 45. [36] Rino vive: Ma il cielo sempre pi blu (http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ puntata. aspx?id=412). Lastoriasiamonoi. Rai.it, 19 ottobre 2007.URL consultato in data 11 agosto 2012. [37] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 180. [38] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 46. [39] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 94

Rino Gaetano
[40] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 45 [41] Maria Cristina Zoppa. Rino Gaetano: il cilindro parlante alla radio (http:/ / www. radio. rai. it/ RADIOSCRIGNO/ trasmettiamo/ trasmettiamo_lancio. cfm?Q_IDSCHEDA=214). Radio.Rai.it.URL consultato in data 11 agosto 2012.. [42] Carlo Vulpio. Rino Gaetano, inedito a 20 anni dalla morte. In La ballata di Renzo il cantautore scomparso nel giugno '81 prevedeva un incidente fatale (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2001/ giugno/ 25/ Rino_Gaetano_inedito_anni_dalla_co_0_01062511971. shtml). Corriere della Sera, 25 giugno 2001.URL consultato in data 11 agosto 2012. [43] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 187. [44] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., pp. 39-41. [45] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 98-99. [46] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 104-105. [47] Ancora Rino, fratello unico e immortale (http:/ / www. lastampa. it/ _web/ cmstp/ tmplrubriche/ musica/ grubrica. asp?ID_blog=37& ID_articolo=1334). Lastampa.it, 25 marzo 2009.URL consultato in data 11 agosto 2012. [48] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 123-124. [49] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 120. [50] Musica: Rino Gaetano, l'artista crotonese avrebbe compiuto oggi 60 anni (http:/ / www. ilquotidianoweb. it/ news/ ultimora/ 206240/ Musica--Rino-Gaetano--l-artista-crotonese---avrebbe-compiuto-oggi-60-anni. html). il Quotidiano della Calabria, 29 ottobre 2010.URL consultato in data 7 agosto 2012. [51] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 139. [52] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 188. [53] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 150. [54] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 134. [55] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 152-153. [56] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 154-155. [57] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 47. [58] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 81. [59] Dee Giallo (http:/ / www. carlolucarelli. net/ deegiallo. htm). Carlolucarelli.it.URL consultato in data 13 agosto 2012. [60] Arezzo Wave 1993 - Compilation (http:/ / www. italiawave. com/ compilation-1993). Italiawave.com, 23 novembre 2009.URL consultato in data 13 agosto 2012. [61] Mantra - Ritmo Tribale (http:/ / www. losthighways. it/ 2008/ 02/ 17/ mantra--ritmo-tribale/ ). Losthighways.it, 17 febbraio 2008.URL consultato in data 13 agosto 2012.. [62] Ritirato da Venezia "Il cielo pi blu". Non pronta la colonna sonora (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1995/ agosto/ 12/ Ritirato_Venezia_cielo_piu_blu_co_0_9508128088. shtml). Corriere della Sera, 12 agosto 1995.URL consultato in data 13 agosto 2012. [63] Rino Gaetano, ti vorremmo qui (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2006/ maggio/ 31/ Rino_Gaetano_vorremmo_qui__co_10_060531036. shtml). Corriere della Sera, 31 maggio 2006.URL consultato in data 13 agosto 2012. [64] Sandra Cesarale. Claudio Amendola star del Primo Maggio (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2002/ aprile/ 23/ Claudio_Amendola_star_del_Primo_co_0_0204231093. shtml). Corriere della Sera, 23 aprile 2002.URL consultato in data 27 agosto 2012. [65] Leandro Palestini. Panariello: il cielo sempre pi blu E la mia tv diventata leggera (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2004/ 10/ 14/ panariello-il-cielo-sempre-piu-blu-la. html). la Repubblica, 14 ottobre 2004.URL consultato in data 22 agosto 2012. [66] Rino Gaetano nelle scuole (http:/ / www. rockit. it/ news/ 8748/ rino-gaetano-studiato-nello-scuole). Rockit.it, 14 luglio 2006.URL consultato in data 14 agosto 2012. [67] Giuseppe Baldessarro. E adesso nelle scuole medie si studiano le canzoni di Rino Gaetano (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2006/ 07/ 14/ adesso-nelle-scuole-medie-si-studiano. html). la Repubblica, 14 luglio 2006.URL consultato in data 14 agosto 2012. [68] Gianluca Veltri. Folkabbestia! 25-60-38 (http:/ / www. ilmucchio. it/ fdm_content. php?sez=scelte& id_riv=25& id=282). il Mucchio, settembre 2006.URL consultato in data 8 settembre 2012. [69] Maria Volpe. Paolo Rossi: promosso con una filastrocca di Rino Gaetano (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2007/ gennaio/ 09/ Paolo_Rossi_promosso_con_una_co_8_070109002. shtml). Corriere della Sera, 9 gennaio 2007.URL consultato in data 14 agosto 2012. [70] Sensazione scomoda di Toni Malco (http:/ / www. 103. it/ index. php/ component/ muscol/ M/ 12-toni-malco/ 25-sensazione-scomoda). 103.it.URL consultato in data 14 agosto 2012. [71] Alessandro Vaccaro. Lo show Giusy Ferreri Canzoni e 'Fotografie' (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2010/ 06/ 06/ lo-show-giusy-ferreri-canzoni-fotografie. html). la Repubblica, 6 giugno 2010.URL consultato in data 14 agosto 2012. [72] Ilaria Urbani. La Ragonese con Riondino e Carmen Consoli in concerto (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2010/ 07/ 27/ la-ragonese-con-riondino-carmen-consoli-in. html). la Repubblica, 27 luglio 2010.URL consultato in data 14 agosto 2012. [73] Da Di Giacomo ad Andrea Rivera, ricordo in musica di Rino Gaetano (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2011/ giugno/ 02/ Giacomo_Andrea_Rivera_ricordo_musica_co_10_110602046. shtml). Corriere della Sera, 2 giugno 2011.URL consultato in data 14 agosto 2012. [74] Andrea Laffranchi. Rino Gaetano, un fenomeno da hit parade (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2003/ agosto/ 05/ Rino_Gaetano_fenomeno_hit_parade_co_0_030805106. shtml). Corriere della Sera, 5 agosto 2003.URL consultato in data 27 agosto 2012.

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Rino Gaetano
[75] Stefania Ulivi. Anche Domenico Scilipoti nella nuova Nuntereggaepi (http:/ / www. corriere. it/ spettacoli/ 11_giugno_04/ gaetano-paci-nuntareggaepiu-cover-ulivi_7a974d70-8eba-11e0-a8a9-c25beeea819c. shtml). Corriere.it, 4 giugno 2011.URL consultato in data 14 agosto 2012. [76] Luigi Bolognini. Rap n' Roll J-Ax: Ora voglio capire se sono davvero un ribelle (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2012/ 06/ 12/ rap-roll-ax-ora-voglio-capire. html). la Repubblica, 12 giugno 2012.URL consultato in data 14 agosto 2012. [77] Emilia Costantini. Rino Gaetano, fiction su un cantautore-eroe (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2007/ gennaio/ 20/ Rino_Gaetano_fiction_cantautore_eroe_co_9_070120023. shtml). Corriere della Sera, 20 gennaio 2007.URL consultato in data 14 agosto 2012. [78] Alessandra Vitali. Rino Gaetano, fiction con polemica. La sorella: "Il suo spirito non c'" (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 07/ sezioni/ spettacoli_e_cultura/ fiction-festival/ fiction-rino-gaetano/ fiction-rino-gaetano. html). Repubblica.it, 2 luglio 2007.URL consultato in data 14 agosto 2012. [79] Ernesto Assante. Gaetano: la sorella querela Venditti (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2007/ 12/ 28/ gaetano-la-sorella-querela-venditti. html). la Repubblica, 28 dicembre 2007.URL consultato in data 14 agosto 2012. [80] Querela a Venditti: infanga la memoria di Rino Gaetano (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2007/ dicembre/ 28/ Querela_Venditti_infanga_memoria_Rino_co_9_071228056. shtml). Corriere della Sera, 28 dicembre 2007.URL consultato in data 14 agosto 2012. [81] La sentenza: Venditti non diffam Rino Gaetano (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2008/ luglio/ 19/ sentenza_Venditti_non_diffamo_Rino_co_9_080719014. shtml). Corriere della Sera, 19 luglio 2008.URL consultato in data 14 agosto 2012. [82] Matteo Speroni. Nuove voci da ascoltare (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1993/ maggio/ 16/ nuove_voci_ascoltare_co_0_9305166629. shtml). Corriere della Sera, 16 maggio 1993.URL consultato in data 16 agosto 2012. [83] Rita Celi. Crotone ricorda Rino Gaetano con una casa per la musica (http:/ / www. repubblica. it/ online/ spettacoli_e_cultura/ gaetano/ gaetano/ gaetano. html). Repubblica.it, 4 settembre 2002.URL consultato in data 14 agosto 2012. [84] Una statua e una targa a Crotone in ricordo di Rino Gaetano (http:/ / www. calabrianotizie. it/ 2008/ 07/ 17/ una-statua-e-una-targa-a-crotone-in-ricordo-di-rino-gaetano/ ). Calabrianotizie.it, 17 luglio 2008.URL consultato in data 14 agosto 2012. [85] Inaugurata a Cutro Piazza Rino Gaetano (http:/ / www. arealocale. com/ default. asp?action=article& ID=4723). Arealocale.com, 3 maggio 2010.URL consultato in data 14 agosto 2012. [86] Una targa sulla casa di Rino Gaetano (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2011/ giugno/ 08/ Una_targa_sulla_casa_Rino_co_10_110608023. shtml). Corriere della Sera, 8 giugno 2011.URL consultato in data 14 settembre 2012. [87] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 19. [88] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 45. [89] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 135. [90] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 136. [91] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 68. [92] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 97-98. [93] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 69. [94] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 72. [95] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 22. [96] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 142. [97] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 31. [98] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 57. [99] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 61. [100] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 30. [101] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 60. [102] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 25. [103] A. Scoppetta, op. cit., p. 7. [104] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 85. [105] In questo caso Rino riprende una battuta di Ettore Petrolini, uno dei suoi scrittori teatrali preferiti, scoperto per mezzo dell'amico Bruno Franceschelli. La battuta "Quale la citt pi piena?" "Sto colma". (S. D'Ortenzi, op. cit., p. 108) [106] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 103. [107] R. Gaetano, Ma il cielo sempre pi blu, op. cit., p. 29. [108] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 36. [109] Intervista di Enzo Siciliano (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=C9RbEUVxbvA). YouTube, 15 luglio 1978.URL consultato in data 16 agosto 2012. [110] Aldo Grasso. Quando di una fiction piacciono le canzoni (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2007/ novembre/ 13/ Quando_una_Fiction_Piacciono_Canzoni_co_9_071113048. shtml). Corriere della Sera, 13 novembre 2007.URL consultato in data 16 agosto 2012. [111] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 156-157. [112] E. Deregibus, op. cit., p. 210.

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Rino Gaetano
[113] Ma il cielo di Mps (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2009/ novembre/ 06/ cielo_Mps_mo_0_091106071. shtml). Corriere della Sera, 6 novembre 2009.URL consultato in data 22 agosto 2012. [114] Wanda Valli. Un inno alla gioia da Marassi a De Ferrari (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2010/ 05/ 17/ un-inno-alla-gioia-da-marassi-de. html). la Repubblica, 17 maggio 2010.URL consultato in data 22 agosto 2012.

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Bibliografia
Libri
Emanuele Di Marco, Rino Gaetano live, Viterbo, Nuovi Equilibri, 2001. ISBN 88-72-26625-4 Yari Selvitella, Rino Gaetano, Foggia, Bastogi Editrice Italiana, 2001. ISBN 88-81-85349-3 Alfredo Del Curatolo, Se mai qualcuno capir Rino Gaetano, Milano, Selene, 2003. ISBN 88-86-26765-7 Rino Gaetano, M. Cotto (a cura di), Ma il cielo sempre pi blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Milano, Mondadori, 2004. ISBN 88-04-52794-3 Silvia D'Ortenzi, Rare tracce: ironie e canzoni di Rino Gaetano, Roma, Arcana, 2007. ISBN 88-79-66444-1 Andrea Scoppetta, Sereno su gran parte del paese: una favola per Rino Gaetano, Padova, BeccoGiallo, 2009. ISBN 88-85-83260-1 Enrico Deregibus, Dizionario completo della Canzone Italiana, Firenze, Giunti Editore, 2010. ISBN 88-09-75625-8

Pubblicazioni varie
Antonio Carella. Rino vive! Ma il cielo sempre pi blu (http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/pop/ schedaVideo.aspx?id=1288). La storia siamo noi, 19 novembre 2007.URL consultato in data 9 giugno 2012.

Filmografia su Rino Gaetano


2007 - Rino Gaetano - Ma il cielo sempre pi blu, regia di Marco Turco - Rai Uno - Miniserie TV 2010 - Non voleva essere un giullare, regia di Paolo Scarlato - Giffoni Film Festival - Cortometraggio

Speciali
2006 - Rai 3, Ritratti, Rino Gaetano un folletto sempre pi blu 2007 - Rai 2, La storia siamo noi, Rino vive - Ma il cielo sempre pi blu 2010 - Rete 4, Vite straordinarie

Altri progetti
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Collegamenti esterni
Rinogaetano.it - Il sito ufficiale (http://www.rinogaetano.it) Biografia critica su Ondarock.it (http://www.ondarock.it/Gaetano.html) Eterni ritorni, di Anna Petrazzuolo (http://www.distanzelab.it/news_una.php?idNews=125) Scheda critica su Zonarock.it (http://www.zonarock.it/rino-gaetano/) Addio a Rino Gaetano "Ma il cielo sempre pi blu", sul portale RAI Storia (http://www.raistoria.rai.it/ articoli/addio-a-rino-gaetano-ma-il-cielo--sempre-pi-blu/13239/default.aspx)

Fonti e autori delle voci

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Fonti e autori delle voci


Rino Gaetano Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=55813077 Autori:: .anaconda, .jhc., .mau., AKappa, Abyssadventurer, Agnellino, Aimoneale, Alan p, Alcianpas, Aleagle, Alec, Andre86, AndreA, Andreat90, Annunziato, Antonio la trippa, Archenzo, Arres, ArtAttack, Ary29, Asdalol, AssassinsCreed, AttoRenato, Bart ryker, Beechs, Blueplatinum, Bronzino, Buggia, Buitre82, CABAR, Caramella90, Caulfield, CavalloRazzo, Ciuffettina, Civv, Codas, Danyele, Dark, Davide.co, Delfort, Demart81, Diabolo the Great, Dome, Donquijote82, Echia, Ediedi, Elbloggers, Elio56, Emigra' Rino Gaetano Cover Band Torino, Emiliocolombo, Epoc, Expresso Love, Fafabifiofo, Fale, Federicog, Fire90, Formica rufa, Fpaolucci, Franz Liszt, Freddyballo, Frigotoni, Furtig, Gac, Gacio, Gaetanolamparelli1957, Giacomo Augusto, Ginello82, Ginoplusio, Giordy, Giovannigobbin, Giulyfree, Gliu, Greyvision, Guidomac, Guidoz, Gvf, HAL9000, Hanyell29, Harlock81, Hellis, Horcrux92, Ignlig, IlPasseggero, Ilpizzopazzo, ItalianainAlgeri, Janus, Kaspo, Kastrox, Koji, Kurdt, L736E, Legend73, Leoman3000, LigaDue, Lodewijk Vadacchino, Looreenzoo, Luckyz, Luke18389, M7, MM, Mahmud, Malemar, Malfredo, MapiVanPelt, Marco Ciaramella, Marco.parrilla, Marcuscalabresus, Markos90, Massimiliano Panu, Matafione, Mats 90, Mau db, Mauro Tozzi, Mauromereu, Mc1986, Mcmicio, Megagia, Mess, Moroboshi, Mynnesang, Myworld, No2, Nubifer, Orsogrigio1974, Oznerolorenzo, Paginazero, Paolo parioli, Pg88, PierNath, Piero Montesacro, Pieromontanari, Pino alpino, PiterC`e`, Pjoef, Poggetto, Popop, Pracchia-78, Qbert88, Quandary, Rael, Rafangy2000, Rames, Razzairpina, Red fashion87, RegSimo, Rei Momo, Restu20, Revares, Riccardo.fabris, Rifrodo, Ripepette, Robertodelmastro, Robertoroma3, Roby Fabulous, Rojelio, Rossa1, Salezzari, Salli, Salvo da Palermo, Sanremofilo, Sbisolo, Sesquipedale, Shaka, Shivanarayana, Simo1987, Simo82, Simoncena, Snowdog, Spinoziano, Ssspera, Superchilum, Superfranz83, Tat73, Taueres, Tempiese, Tenebroso, The Polish, Ticket 2010081310004741, Torsolo, Triquetra, Trixt, Valentini17, Valepert, Vermillo, Vincenzocampisi, Vincenzopi, Virginiapallina, Vitalfranz, Vito.Vita, Vituzzu, Wallberg, WebMastro77, Whatnwas, Wikif, Wikipedio, Wolland, 437 Modifiche anonime

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