Quattroruote 2003 - Alfa 156, 166, GTV & Spider
Quattroruote 2003 - Alfa 156, 166, GTV & Spider
Quattroruote 2003 - Alfa 156, 166, GTV & Spider
Annata
Dopo ogni modello indicato tra parentesi il genere di articolo: I = impressioni di guida P = prova su strada PSP = prova speciale
INTERNET
2003
PROVE SU STRADA ALFA ROMEO 156 1.9 JTD 16V SPORTWAGON PROGRESSION
Gasolio
e nobilt
le pi care colleghe tedesche. Ecco i numeri del motore del rilancio, perfettamente intonato al carattere dinamico della Sportwagon.
117
I DISPIACE per quelli che hanno lottano nel sangue, ma sembra proprio che la caratura tecnologica di un costruttore dauto oggi si esprima attraverso la progettazione dei motori turbodiesel. Persino un marchio come Alfa Romeo, inscindibilmente legato a gloriosi trascorsi sportivi, si spinto entusiasticamente nel vibrante universo del gasolio. E con risultati tuttaltro che disprezzabili, visto che quello che celano i cofani delle recenti 147 e 156 rappresenta lultima frontiera tecnica del common rail: s, perch il noto 1.9 JTD si evoluto nella versione multijet, ovvero a iniezione multipla di gasolio e con distribuzione a sedici valvole. Ci addentreremo nei dettagli tecnici qualche pagina pi avanti: intanto, il debutto della nuova unit propulsiva Alfa Romeo ci fornisce lopportunit di misurare una delle pi desiderabili automobili italiane, la 156 1.9 JTD 16V Sportwagon, con gli inossidabili panzer (in senso commerciale, sintende) germanici, lAudi A4 1.9 TDI/130 CV Avant e la BMW 320d Touring Eletta. La gratificazione personale del proprietario il filo invisibile che lega queste tre giardinette: in effetti, nessuna nasce con lambizione di diventare il riferimento per la capacit di trasporto di persone e cose, quanto piuttosto per soddisfare esigenze meno tangibili e, se vogliamo, pi intime, ma non per questo meno importanti. Lannotazione ci spinge diritti nella disamina dellabitacolo e, pi nel dettaglio, del posto guida, della plancia, dei comandi. evidente che lAudi abbia ben sfruttato il vantaggio di arrivare per ultima: labitacolo esibisce unimbarazzante (per la concorrenza) compiutezza costruttiva e una maniacale cura per il dettaglio (persino le rotelline che regolano la portata dellaria delle bocchette sono illuminate). Difficile non sentirsi a proprio agio, sia per la sensazione di appagamento (sembrano comunque ben spesi gli oltre 31.000 euro versati nelle casse del concessionario) sia perch sullA4 si sta effettivamente comodi. Il volante ha regolazioni in altezza e in profondit piuttosto ampie e lo stesso si pu dire del sedile: il loro movimenti, inoltre, sono fluidi, e consentono aggiustamenti piuttosto fini. Pi che positivo pure il giudizio sulla strumentazione, che chiara, leggibile e, tutto sommato, ricca, nonostante lassenza di un vero e proprio computer di viaggio: in pratica, il display tra i due quadranti rotondi visualizza solo lautonomia residua (che poi , tra quelli comunemente visualizzati dai trip computer, lunico dato utile). La console centrale raggruppa lautoradio (di serie, bench lesemplare in prova montasse lapparecchio Concert con lettore di CD da 280 euro) e i comandi della climatizzazione: si 118
Gennaio 2003 PROVA SU STRADA
DISTINZIONI
Oltre alla versione Progression di queste pagine, per la Sportwagon prevista anche una pi lussuosa Distinctive, che ha di serie cerchi di lega e interno di pelle. In termini economici, la differenza tra i due allestimenti di duemila euro tondi tondi. Le barre sul tetto sono un optional, e il cliente pu sceglierle cromate o nere, secondo il colore della carrozzeria.
ALFA 156
AUDI A4
BMW 320d
119
tratta di un impianto moderno, sofisticato, a gestione totalmente automatica. Ma che ancora non prevede bocchette regolabili dedicate ai passeggeri posteriori e con una ventola che genera rumore gi alle velocit intermedie. La 156, vista da dentro, meno gratificante dellAudi (e, per dirla tutta, pure della BMW). A parziale giustificazione, bisogna ricordare che litaliana la vettura pi anziana del lotto, bench proprio la plancia sia stata recentemente oggetto di un aggiornamento (non troppo riuscito, a nostro parere). Ci riferiamo allaspetto, in stridente contrasto con lemozionante profilo della carrozzeria, ma pure alla funzionalit: lescursione del (bel) volante in altezza e profondit piuttosto ridotta e il sedile del guidatore resta sempre troppo alto, col risultato che alla fine la macchina che impone la postura al guidatore. Non si sta scomodi, se questo che interessa, ma c il rischio di non riuscire a sistemarsi secondo le proprie preferenze di guida. Tra laltro, bisogna tener conto della strumentazione, che pu essere parzialmente coperta dalla corona del volante e dalle stesse, pronunciate palpebre: gli indicatori sono s rivolti verso il guidatore (anche troppo, visto che al passeggero preclusa persino la possibilit di leggere lora), ma sono pure piuttosto incassati e bui in determinate condizioni di luce, con la sola eccezione del display del computer di bordo, sistemato su una torretta al centro della plancia. Dove la 156 segna un punto di vantaggio su entrambe le avversarie nella ricchezza di funzioni dellimpianto di climatizzazione: il sistema prevede di serie la regolazione separata della temperatura per guidatore e passeggero, una bocchetta regolabile per i posti dietro e il ricircolo a inserimento automatico. Labitacolo della BMW, al contrario di quello dellAlfa Romeo, invecchiato (si fa per dire) meglio. Casomai lallestimento a generare qualche perplessit, considerato che va pagata a parte pure la corona del volante rivestita di pelle: evidentemente, dalle parti di Monaco di Baviera non ritengono sufficiente il doloroso prelievo di quasi 33.000 euro dal proprio conto corrente. La cifra in ballo autorizzerebbe a essere pignoli e a manifestare disappunto per la mancanza di un climatizzatore bi-zona o dei faretti di lettura o degli specchietti di cortesia illuminati. Eppure, al di l delle evidenti economie di scala, la serie 3 resta unautomobile molto seducente, soprattutto se avete un debole per la sostanziosa concretezza teutonica. In ossequio al nome di chi la costruisce, Bayerische Motoren-Werke, il valore della 320d racchiuso sotto il cofano, principalmente in ci che non si vede. Perci, signori, giunto il momento di accendere i motori. 120
Gennaio 2003 PROVA SU STRADA
76 cm
84-110 cm
153 cm 92 cm
ALFA 156
GRADINO La soglia di carico non a filo e ci disturba quando si armeggia con bagagli di grosse dimensioni. 346 litri di capienza.
70 cm
100-105 cm
96 cm
163-189 cm
AUDI A4
SullAudi, lergonomia, la cura per i dettagli e la scelta dei materiali sono al top.
REGINETTA Il vano posteriore della A4, tra le sfidanti, si impone per capacit di carico. Anche se il record piuttosto magro: 357 litri.
71 cm
90-119 cm 165-173 cm
90 cm
BMW 320d
PICCOLO MA SINCERO Finitura a livelli deccellenza. A filo del tendalino, si possono caricare bagagli fino a un massimo di 344 litri.
121
LFA ROMEO 1.9 JTD 16V (common rail Bosch Multijet 1400 bar, 140 CV e 305 Nm), Audi 1.9 TDI 8V (un iniettore pompa Bosch per ogni cilindro con picchi istantanei di pressione fino a 2050 bar, 130 CV e 285 Nm) e BMW 2.0 TD 16V (common rail Bosch a 1600 bar, 150 CV e 330 Nm) sono i diesel diretti pi interessanti nella fascia di cilindrata due litri. Giudicare un motore quale componente a s stante riveste comunque unimportanza relativa per il cliente. Quel che conta il risultato finale, che scaturisce dallabbinamento di un propulsore a una determinata carrozzeria e trasmissione. Per esempio, un turbodiesel intrinsecamente silenzioso potrebbe invece risultare rumoroso qualora il costruttore della vettura decidesse di sfruttarne le doti di silenziosit per contenere peso e costo dei materiali fonoassorbenti e fonoisolanti. Analogo discorso, per le vibrazioni trasmesse dal propulsore allabitacolo: un motore assai equilibrato potrebbe indurre la Casa a investire meno tempo e denaro nella realizzazione dei supporti elastici che hanno il compito di filtrare rumorosit e vibrazioni affinch non vengano trasmesse alla scocca. Anche una carrozzeria poco riuscita sotto il profilo delle doti strutturali e di rigidit potrebbe esaltare alcuni disturbi di un motore pur intrinsecamente eccellente. E viceversa. Questa logica si deve applicare anche alle voci relative a consumi e prestazioni di vari modelli. Lo si capisce paragonando i dati relativi a vetture differenti fra loro quanto a peso, aerodinamica e rapporti di trasmissione, pur se equipaggiate con lo stesso tipo di propulsore. Aerodinamicamente, lAudi favorita (per viaggiare a 130 km/h richiede circa 40 cavalli rispetto ai 45 di Alfa e BMW). Non solo. Come ben sanno i ciclisti, gioca un ruolo importante anche la scelta dei rapporti di trasmissione: un conto
Tecnica
SEDICI VALVOLE
Il disegno a destra mette bene in evidenza la nuova architettura del motore JTD della 156: in questultima versione (Multijet) la distribuzione a doppio albero a camme in testa con quattro valvole per cilindro. Il turbocompressore del tipo a geometria variabile.
Il common rail di prima generazione (a sinistra) consentiva di immettere il gasolio con due iniezioni (pilota e principale). Il Multijet (a destra) pu farlo in cinque parti. La pressione nel cilindro (in rosso) ha minori picchi: cos si pu aumentare la potenza senza peggiorare emissioni e rumore.
122
123
3,563:1. Pneumatici: 205/55 R 16 V, cerchi 6,5J x 16 di lega leggera (vettura provata con Firestone Firehawk 700, 257,75 cadauna) - Ruota di scorta di dimensioni ridotte. Corpo vettura: station wagon, 5 porte, 5 posti - Cx 0,30 - Scocca portante di lamiera dacciaio - Avantreno a ruote indipendenti, bracci trasversali, molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Retrotreno a ruote indipendenti, bracci trasversali e biella longitudinale, molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Ammortizzatori idraulici - Freni a disco, ant. autoventilanti, Abs, Asr e Vdc - Sterzo a cremagliera, servocomando - Serbatoio carburante 63 litri. Dimensioni e massa: passo 2,595 m - Carreggiata ant. 1,519 m Carreggiata post. 1,506 m - Lunghezza 4,430 m - Larghezza 1,745 m - Altezza 1,415 m - Massa in ordine di marcia 1355 kg, a pieno carico 1720 kg, rimorchiabile 1300 kg - Bagagliaio da 360 a 1180 dm3.
leggera - In alternativa: 215/55 R 16 93 Y, cerchi 7J (vettura provata con Michelin Pilot Primacy, 323,75 cadauna) - Ruota di scorta di dimensioni normali. Corpo vettura: station wagon, 5 porte, 5 posti - Cx 0,32 - Scocca portante di lamiera dacciaio Avantreno a ruote indipendenti, bracci trasversali, molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Retrotreno a ruote indipendenti, braccio trasversale e braccio obliquo con guida verticale, molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Ammortizzatori idraulici - Freni a disco, ant. autoventilanti, Abs ed Esp - Sterzo a cremagliera, servocomando - Serbatoio carburante 70 litri. Dimensioni e massa: passo 2,650 m - Carreggiata ant. 1,528 m - Carreggiata post. 1,526 m - Lunghezza 4,544 m - Larghezza 1,766 m - Altezza 1,428 m - Massa in ordine di marcia 1450 kg, a pieno carico 2000 kg, rimorchiabile 1600 kg - Bagagliaio da 442 a 1184 dm3.
40 ZR 17 post., cerchi 7,5J (vettura provata con Pirelli PZero Nero, da 407 a 424,5 cadauna) - Ruota di scorta di dimensioni ridotte. Corpo vettura: station wagon, 5 porte, 5 posti - Cx 0,32 - Scocca portante di lamiera dacciaio con elementi di lega leggera - Avantreno a ruote indipendenti, braccio trasversale con montante telescopico (schema MacPherson), molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Retrotreno a ruote indipendenti, braccio longitudinale, braccio trasversale e biella trasversale, molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Ammortizzatori idraulici - Freni a disco autoventilanti, Abs e Asr - Sterzo a cremagliera, servocomando - Serbatoio carburante 63 litri. Dimensioni e massa: passo 2,725 m - Carreggiata ant. 1,481 m - Carreggiata post. 1,493 m - Lunghezza 4,478 m - Larghezza 1,739 m Altezza 1,409 m - Diametro di sterzata 10,5 m - Massa in ordine di marcia 1505 kg, a pieno carico 2005 kg, rimorchiabile 1600 kg - Bagagliaio da 435 a 1345 dm3.
di pressione nel cilindro) e di ridurre di un 30% le emissioni di NOx (grazie alla minore temperatura massima in camera) e di un 40% quelle di particolati (le combustioni successive bruciano il carbonio lasciato dalle combustioni precedenti). Dal punto di vista meccanico, la novit Alfa la distribuzione quattro valvole per cilindro azionate da due alberi a camme tramite punterie idrauliche. Adeguati alle 124
Gennaio 2003 PROVA SU STRADA
maggiori prestazioni bielle, albero motore, cuscinetti di banco e di biella, pistoni, collettori daspirazione e di scarico, Egr, pompe acqua e olio, radiatore olio. BMW molto interessante: anche il suo common rail ha iniezioni multiple e in pi raggiunge una pressione di 1600 bar, ha condotti daspirazione a geometria variabile, grazie a farfalle che fanno aumentare la turbolenza ai bassi regimi, ed lunico
a utilizzare due contralberi di equilibratura per ridurre le vibrazioni agli alti regimi. LA4 ha iniettori pompa (retaggio di quando Bosch non era ancora impegnata sul fronte common rail), una scelta che impone due valvole per cilindro, lascia meno libert di gestione della combustione, ma vanta punte di pressione elevate, anche se il suo valore medio simile a quello dei common rail.
elle macchine. E non un modo di dire: la considerazione non legata esclusivamente alle prestazioni, ma pi complessivamente al rapporto che sinstaura tra lautomobile e chi la guida. A questi livelli (di immagine, di prezzo, di tutto) legittimo attendersi qualcosa pi di un mezzo di trasporto. E infatti, al di l delle considerazioni tecniche o dallestimento, dove queste giardinette prendono davvero le distanze luna dallaltra proprio su strada, in movimento, sotto le dita del conducente: le potremmo riconoscere anche bendati, non fosse che per guidare occorre tenere gli occhi ben aperti. La qualit della guida elevatissima, sorprendente, gratificante. A prescindere dalle vibrazioni, che affliggono tutte tre le vetture in prova quando i rispettivi propulsori girano al minimo, non appena sinnesta la prima e si lascia la frizione, Alfa Romeo, Audi e BMW si esibiscono, ognuna a proprio modo, in
magistrali interpretazioni della strada. Del resto, il luccicante corredo di stelle che le tre station wagon collezionano alle voci tenuta di strada e stabilit manifesta senza incertezze lefficienza del reparto telaio-sospensioni, soprattutto in relazione alla sicurezza di marcia. Il capitolo guida e relativo piacere un fatto che riguarda principalmente Alfa Romeo 156 e BMW 320d. Non che lA4 TDI a trazione anteriore sia da meno, anzi: pressoch perfetta, forse troppo. INCOLLATA ALLA BMW La novit, vera e assoluta per lAlfa, sta sotto il cofano della 156. Il motore JTD Multijet, com stato ribattezzato per distinguerlo dal precedente Unijet, ridefinisce il profilo prestazionale della 156, che pu cos competere alla pari con le potenti turbodiesel tedesche. Le rilevazioni cronometriche la classificano davanti allA4 TDI e a ridosso della 320d, in ossequio ai ri-
spettivi valori di potenza massima, 130 (Audi), 140 (Alfa) e 150 (BMW) cavalli, appunto: con la sola eccezione della ripresa in sesta marcia, specialit che vede la 156 logicamente pi lenta, essendo lunica ad adottare un cambio a sei rapporti, con la sesta abbastanza lunga (53,2 km/h a 1000 giri). Nei fatti, tale marcia utilizzabile in autostrada (con benefci apprezzabili sui fronti del consumo e della rumorosit) e sulle strade extraurbane a scorrimento veloce: altrimenti la quinta a essere protagonista e con questa marcia lo spunto notevole e migliore di quello delle avversarie. La spinta comincia a quota 1500 giri, ma diventa vigorosa dai 2000 giri in su, fino ai 4500: leffetto turbo avvertibile e su unAlfa Romeo non dispiace affatto. Ora che pu contare su ununit propulsiva di notevole caratura, lAlfa 156 Sportwagon ci sembra persino pi bella da guidare: le conosciute e apprezzate doti dello sterzo (tranne limbarazzante raggio di volta), il perfetto equilibrio
PROVA SU STRADA Gennaio 2003
125
PARCHEGGIO
Alfa 156: 5,4 m Audi A4: 5,3 m BMW 320d: 5,3 m
Alfa 156
5 6 7 8 9 10
Audi A4
5 6 7 8
BMW 320d
Le dieci frenate non mettono in crisi limpianto dellAlfa, la cui efficienza rimasta inalterata.
Quattro dischi adeguati alla vettura: le variazioni degli spazi darresto non devono preoccupare.
Per parcheggiare tra due auto in fila, le tre station hanno bisogno di meno di un metro pi della loro lunghezza. La 156 sconta il diametro di sterzata, difetto al quale riesce in parte a rimediare con le dimensioni compatte. Il motore longitudinale, invece, favorisce Audi e BMW, come dimostra il diametro di volta.
Posto guida
ALFA 156 Al volante dellAlfa Romeo 156, i pi pignoli lamenteranno i movimenti non troppo ampi del piantone dello sterzo. Anche nella posizione pi bassa, la regolazione in altezza del sedile rimane un po alta.
A: 98 cm B: 27 cm C: 50 cm D: 129 E: 57/58 cm F: 75 cm
AUDI A4 Il posto di guida dellA4 si avvicina alla perfezione. Che siate alti o bassi non fa molta differenza, perch le regolazioni sono assai estese e permettono a tutti di sistemarsi in maniera millimetrica.
A: 101 cm B: 22 cm C: 48 cm D: 129 E: 51/57 cm F: 76 cm
BMW 320d Molto bene anche sulla 320d, alla quale si pu rimproverare solamente una piccolezza: guardando lauto in pianta, il lato destro del volante pi vicino al guidatore rispetto a quello sinistro.
A: 104 cm B: 20 cm C: 45 cm D: 132 E: 58/62 cm F: 86 cm
m/s2 1.00 0.80 0.60
accelerazione verticale
80 70
Ottimo
90 80 70 60 50 40
Discreto
60 50 40 30
Scarso Discreto
Ottimo
DISAGIO ACUSTICO
90 100 110 120
AUTO SILENZIOSA
90 100 110 120 130 140 150 160km/h
Il grafico qui sopra mostra lentit delle sollecitazioni cui sono sottoposti gli occupanti: lAudi s irrigidita sul limbarazzo di dover gestire una frizione granitica, 15,7 kg, e poco omogenea nellinnesto. Tra laltro, la BMW lunica a montare il cambio automatico. Neppure lAudi lo prevede, nonostante la sua A4 sia unautomobile dalla vocazione prettamente turistica, per lo meno nella configurazione di base (le quattro a trazione integrale e lassetto sportivo sono unaltra cosa). In effetti, delle tre,
tratto con le sconnessioni disposte a distanza ravvicinata. Fra loro equivalenti, invece, i responsi del fonometro. JTD 16V e del common rail BMW, oggi la classica unit propulsiva a iniettore-pompa non pi un riferimento assoluto in termini di brillantezza, al punto che nel confronto ravvicinato ci parso morbido, pastoso e, grazie allottimo lavoro dinsonorizzazione, persino discreto. Una ragione in pi per preferirlo se alla potenza assoluta non date, giustamente, la priorit.
PROVA SU STRADA Gennaio 2003
dinamico, la rapidit nei cambi di direzione, insomma, tutto ci che riguarda il comportamento stradale non trova riscontro tra le trazioni anteriori di questa categoria (e neppure in altre, se per questo). Se ne avete mai guidata una, sapete a cosa ci riferiamo: alla tangibile sensazione di controllo, innanzitutto, ma anche alla precisione con cui il retrotreno mantiene la traiettoria impartita pure 126
Gennaio 2003 PROVA SU STRADA
quando viene inopportunamente sollecitato da manovre brusche, alla risposta omogenea e fulminea dellavantreno. Sul piano del puro piacere di guida, solo la BMW mostra altrettanto carattere: la massa equamente distribuita sui due assali, un propulsore raffinato (ha pure i contralberi dequilibratura, oltre alliniezione multipla sequenziale) e potentissimo e, soprattutto, la trazione
posteriore regalano (si fa per dire) attimi di gioia a chi abbia un minimo di gusto per la bella guida. Le prestazioni sono sempre vivaci, i consumi molto bassi, nonostante le enormi ruote da 17 pollici che equipaggiavano lesemplare in prova (optional). Potendo scegliere, e soprattutto spendere, preferiremmo la 320d con il cambio automatico Steptronic, che leva il guidatore dal-
lA4 1.9 TDI/130 CV molto pi parca nellelargire emozioni. Intendiamoci: la macchina soddisfa altre esigenze, come quella di offrire un benessere totale agli occupanti. Perci, ci ha stupito lirregolare risposta delle sospensioni nei passaggi sul tracciato di confort, che ha evidenziato un anomalo irrigidimento sul tratto con gli ostacoli molto ravvicinati. Alla luce delle virt prestazionali del
127
Ottimo
Discreto
Scarso
SOSPENSIONE RIGIDA
100 90
A.I.
CONFORT ACUSTICO
100
dB(A)
AUTO RUMOROSA 156 JTD 16V A4 1.9 TDI/130 CV 320d
ALFA ROMEO 156 1.9 JTD 16V - AUDI A4 1.9 TDI/130CV - BMW 320D
Editoriale Domus Sistema di Qualit certicato
ABITABILIT
Le misure sono espresse in centimetri 320d
208,260 4150 in V 2600 in V km/litro 26,7 20,4 18,3 15,1 13,8 11,9
156
A4
320d
Pregi
Pregi
Pregi
VELOCIT E REGIMI
Massima (km/h) Regime a vel. max giri/min Regime a 130 km/h giri/min
156
200,187 3800 in VI 2450 in VI km/litro 25,1 22,2 20,6 17,3 15,7 12,7
A4
200,083 4100 in V 2650 in V km/litro 23,4 19,8 18,2 15,4 14,2 12,2
allaccia le cinture
156
n. 2656
PAGELLA
156
A4
POSTO GUIDA
Autostrada
14,5 (914)
13,9 (973)
13,2 (832)
Citt
12,2 (769)
11,7 (819)
11,9 (750)
ACCELERAZIONE
Velocit in km/h 0-60 0-80 0-100 0-120 0-130 0-150 1 km da fermo Velocit duscita in km/h 400 m da fermo Velocit duscita in km/h Tempi in secondi 4,3 4,5 6,8 7,4 9,8 10,4 13,7 15,1 15,9 17,8 22,2 24,3 31,1 31,9 170,3 164,0 17,1 17,4 134,4 128,7 Tempi in secondi 4,5 3,3 11,2 8,8 17,5 14,9 25,1 22,2 47,5 33,6 133,1 162,2 Spazio darresto in metri 13,8 14,2 38,2 39,4 64,6 66,5 86,0 88,6 Potenza assorbita in kW 9,2 7,2 18,6 15,6 33,6 29,6 35,5% 27,6% 3,1% 3,0% 12,5 m 2,0 2,7 kg 11,0 kg 1570 kg 61-39% 4,2% 4,4% 11,2 m 2,8 1,9 kg 9,9 kg 1590 kg 58-42% 4,0 6,3 9,3 13,0 15,4 21,1 30,7 170,1 16,7 134,4
A4
Estetica
Potremmo salomonicamente affermare che sono tutte belle e che, a fare la differenza, sono i gusti personali. Invece, ci esprimiamo a favore dellAudi, che, delle tre, la pi appagante.
ACCELERAZIONE
RIPRESA
CAMBIO
320d
RESISTENZA ALLAVANZAMENTO
Velocit in km/h 70 100 130 Rendimento a 100 km/h 8,9 18,5 34,3 32,8% 0,9% 0,5% 10,8 m 2,7 2,5 kg 15,7 kg 1647 kg 48-52%
STERZO
FRENI
Garanzia
Si distingue solo la BMW, che offre una garanzia di altri due anni (quattro in tutto) per le parti meccaniche lubrificate. Ma solo fino a 100.000 chilometri.
TENUTA DI STRADA
SCARTO TACHIMETRO
medio a 130 km/h
STABILIT
CONSUMO
PREZZO
Le stelle sono valutate mettendo a confronto il punteggio migliore che hanno meritato vetture della medesima fascia di mercato.
PROVA SU STRADA Gennaio 2003
128
129
BERLINA DAUTORE
Giorgetto Giugiaro ha firmato il restyling della 156, evidente soprattutto nella parte anteriore. Nellarea posteriore le modifiche alla carrozzeria mettono in maggiore risalto il logo Alfa.
LASSE 1997. Sembra ieri, eppure in campo automobilistico sei anni sono parecchi. La 156 lauto , del rilancio Alfa, il Cuore Sportivo la , pluripremiata, il benchmarkdella guida, insomma trovate voi il miglior complimento, ha bisogno di rinnovarsi perch dovr difendere la propria posizione ancora per alcuni anni. AllAlfa ci stavano pensando da oltre dodici mesi, combattuti tra un leggero face lifting , poco pi che un ritocco da anno-modello come si dice in gergo, e un inter, vento piradicale sullo stile e sulla meccanica. Aperta parentesi: una delle prime decisioni strategichesu un modello di grande tiratura che il nuovo staff Alfa, condotto dallingegner Daniele Bandiera, deve prendere dopo la costituzione di un magico regno incantato che si chiama Business Unit e che consente al marchio Alfa una politica tecnico-commerciale molto pi
autonoma rispetto al passato. Chiusa parentesi. Insomma, si deciso di cambiare. Non tutto, naturalmente, perch proil getto originario della 156 non certamente da mandare in archivio, ma il segnale doveva essere forte e visibile. Forte come la personalit di una showcar che, guarda caso, aveva sulla calandra proprio il Biscione meneghino. Breraera il suo nome, Giorgetto Giugiaro il suo pap La griffe si sa, . , magnetica, la griffe paga e Giugiaro noto anche come il Designer del Secolo volete mettere? E cos via libera , , alla magica matita sul frontale e sulla coda (qui pi leggera) e, per finire, una bella firma sulla fiancata. Bel lavoro, non c che dire, le linee superiori della fanaleria che convergono verso la calandra, ora molto pi grande le danno unaria pidecisa, picattiva i fari , sembrano occhi stretti a fessura che prendono di mira la prossima curva, e
1600-2500 cm3 a benzina 1900-2400 cm3 a gasolio da 85 a 141 kW (115-192 CV) da 22.251
188
189
ACCADEMIA DI BRERA
Il frontale della nuova 156 riprende le linee della concept car presentata da Giugiaro lo scorso anno. La calandra molto pi visibile e i fari pi ampi.
Multijet 20 V
INIEZIONI RICOSTITUENTI
chi ha guidato una 156 sul misto sa di che cosa stiamo parlando. Se lesterno appagante, linterno lascia un po interdetti, perch allapparenza sostanzialmente uguale alla versione precedente. Ci sono nuovi abbinamenti di colore e nuovi tessuti, piccoli interventi estetici e (a richiesta) una plancia tutta foderata di pelle, ma la funzionalit e la disposizione dei comandi rimangono quelle precedenti, quindi con bocchette per il clima al centro troppo piccole (e quindi poco efficienti) e limpossibilit di avere, fra gli optional telematici, un sistema di navigazione con display a colori come quello della sorella minore 147. ARRIVA IL SUPERDIESEL Ma il punto di forza delle Alfa non sono i gadget multimediali, bens lassetto, la precisione di guida e i motori. Proprio in questa famiglia, gi ben popolata, arriva una novit importante che, in un certo senso, fa crescere con s tutta la vettura. la versione a quattro valvole per cilindro del noto 2400 turbodiesel, che guadagna liniezione Multijet, ben 25 cavalli di potenza e, ancora pi importanti, 80 Nm di coppia. La nuova modalit dalimentazione ha diminuito percepibilmente il rumore alle andature intermedie, ha fatto guadagnare oltre un secondo nello zero-cento rispetto alla versione pre-
iniezione Multijet si gi fatta le ossa sul motore da 1.9 litri e 140 CV, dando risultati convincenti per potenza e silenziosit. Sullunit a cinque cilindri stata applicata assieme a una lunga serie di migliorie che vanno dallaumento della pressione diniezione a 1400 bar, ai nuovi collettori di aspirazione e scarico, alla revisione della distribuzione con recupero automatico del gioco valvole. Laumento di prestazioni non stato ottenuto a scapito della rumorosit proprio grazie al Multijet, che pu effettuare un maggior numero diniezioni (fino a cinque) nellunit di
Alfa Romeo 156 2.4 JTD 20V Motore: 5 cilindri - 2387 cm - Potenza max 129 kW (175 CV) a 4000 giri/min - Coppia max 385,0 Nm a 2000 giri/min - 1 albero controrotante - 4 valvole per cilindro - 2 assi a camme in testa (cinghia dentata) - Iniezione diretta Multijet common rail - Turbocompressore a passo variabile e intercooler - Euro 3. Tassa possesso: 332,82. Trasmissione: trazione anteriore - Cambio a 6 marce. Pneumatici: 205/55 16. Corpo vettura: 5 porte, 5 posti - Avantreno a ruote indipendenti, quadrilateri deformabili - Retrotreno a ruote indipendenti - Freni a disco, anteriori autoventilanti con Abs ed Esp. Dimensioni e massa: passo 2,595 m - Lungh. 4,441 m - Largh. 1,743 m - Alt. 1,430 m - Massa 1435 kg. Prestazioni: velocit max 225 km/h - Consumi (l/100 km): 8,9 urb.; 5,5 extraurb.; 6,7 misto.
tempo utile, regolandone in modo differenziato il volume e il momento esatto dimmissione. Questo ha permesso addirittura di ridurre da 3 a 6 dB la rumorosit ai vari regimi e di raggiungere un rapporto peso/potenza di 7,9 kg per cavallo di potenza. Il tempo dichiarato per scattare da 0 a 100 km/h notevole: 8,3 secondi.
cedente e, ottima notizia, non ha pesato sul consumo duso. Per sfruttare meglio le nuove possibilit, il cambio passa da cinque a sei rapporti e manovrarne la leva un vero piacere, anche perch la frizione non risulta troppo pesante. La messa in moto a freddo sempre un momento un po delicato per i diesel: ci aspettiamo una mitragliata violenta dal cinque cilindri e invece arriva un fremito basso, possente e autorevole, che si ritrasmette attraverso il pedale solleticando un po il piede sinistro. La coppia cos abbondante e la progressione talmente rapida da rendere la prima marcia quasi inutile; la si tiene solo per pochi metri, anzi, meglio cambiare un po sotto regime per godersi ancora di pi le tre marce successive che fanno letteralmente esplodere tutta la voglia di crescere in coppia e potenza del motore. Non ci sono vuoti derogazione e anche leffetto turbo risulta qui meno evidente che sulla 1900 JTD da 115 CV: con il motore a basso numero di giri, per esempio in uscita da una curva stretta, si pu affondare il pedale, certi di sentire subito qualcosa sotto e non essere poi costretti a ridurre lapertura per larrivo di un eccesso di potenza. Il regime ottimale per passare alla marcia superiore dalla II alla IV fra i 3400 e i 3600 giri/minuto.
CURVE AL MILLIMETRO C un aspetto della 156 che la pone, indipendentemente dal tipo di motore e di gommatura, al vertice delle qualit stradali fra i modelli a trazione anteriore: la precisione nelle risposte dellavantreno e la perfetta armonia del retrotreno, che conferiscono alla vettura, berlina o Sportwagon che sia, un handling da manuale. Il merito va in gran parte ascritto allo schema della sospensione anteriore, che, anzich rifarsi al quasi universale MacPherson, economico da costruire, ma impreciso nel guidare la ruota durante gli scuotimenti, ha il doppio braccio oscillante. Gli ingegneri Alfa ci hanno lavorato molto sino a eliminare totalmente quelle che definiscono sterzate parassite, ossia tutti i movimenti che la ruota compie attorno allasse verticale non imposti dal guidatore con lo sterzo, ma indotti da irregolarit stradali o dalla coppia motrice. Gli aggiornamernti stilistici, naturalmente, hanno riguardato tutta la gamma 156 (a eccezione della GTA, che vive di vita propria) e sono stati loccasione per introdurre anche modesti ritocchi ai prezzi di listino. Anche se per una 1600 T.S. 16V berlina si parte da 22.251 euro (1500 euro in pi per la sportwagon). La 2.4 JTD 20V costa come minimo 30.151 euro. C.B.
AL VOLANTE Luglio 2003
190
191
2387 cm3
cilindri turbodiesel
Euro 3
33.951
140
141
GUARDATELA di fronte, adesso spostatevi leggermente di lato, non si pu sbagliare, unAlfa Romeo. Questa forte caratterizzazione di famiglia, gi ben marcata sulla prima 156 e che ha senzaltro contribuito a decretare il successo di questo modello e a ridare smalto al marchio milanese, viene ancor pi sottolineata su questultima versione rivista da Giugiaro. Grazie al grande scudo Alfa anteriore e al nuovo taglio dei fari, la linea della 156 acquista cos ancora maggiore slancio e tanta grinta sottolineata anche dai nuovi cerchi di lega leggera da 17 pollici. Difficile non notarla, difficile non apprezzarla. Nellambito di questo maquillage, peraltro perfettamente riuscito, abbiamo soltanto un piccolo appunto da fare: laver voluto sottolineare lopera dello stilista torinese con unapposita targhetta sulla carrozzeria, Design Giugiaro, nonostante che le linee essenziali della vettura non siano cambiate, rispetto allottimo lavoro fatto a suo tempo dal Centro Stile Alfa, come ha correttamente affermato lo stesso designer durante la presentazione alla stampa internazionale.
Passiamo adesso ad analizzare linterno. Va detto subito che non vi sono variazioni importanti rispetto al modello precedente. La plancia, gi rivista in parte nel restyling del 2002 con laggiunta, al centro, di un display con funzione di check control e computer di bordo, incomincia a risentire del peso degli anni e, soprattutto, di una finitura non pi allaltezza del marchio milanese. Le nostre critiche vanno soprattutto ai materiali plastici impiegati, ma anche ad alcune imperfezioni di assemblaggio. In compenso, vi ora la possibilit di scegliere tra vari (riusciti) abbinamenti di colore, che vanno dal grigio (tono su tono come sulla vettura provata), al classico nero oppure a un elegante grigio e beige. Ci sono piaciuti anche i sedili, rivestiti di pelle sulla versione Distinctive provata, che sono ben conformati, sostengono bene il busto, tanto da risultare confortevoli anche dopo parecchie ore di viaggio. ll posto guida, dintonazione sportiva, impostato correttamente. Il volante e la pedaliera sono bene allineati, mentre la leva del cambio a perfetta portata di mano. La strumentazione caratterizzata dai due soliti grandi strumenti cir-
PIACE
Lintervento stilistico di Giugiaro rid classe ed energia alla linea della 156. Il portellone posteriore incorpora anche una parte del tetto. Utile per caricare con pi facilit. La plastica della plancia non ci convince cos come alcuni particolari. Laltezza da terra di appena 85 mm. Un po poco per viaggiare tranquilli, anche su strada.
IL BLASONE DI FAMIGLIA
Lintervento stilistico di Giugiaro si concentrato nella parte anteriore della vettura, dove stato dato maggiore risalto al classico scudetto Alfa Romeo, che ora domina incontrastato su tutto il frontale. Netta, la parentela con la concept car Brera, dello stesso designer torinese, e con le pi gloriose Alfa del passato.
CAMBIANO I COLORI
La plancia, gi rivista nel restyling del 2002, non ha subito variazioni di rilievo. Ora, per, la si pu avere in varie combinazioni di colori. Anche per la strumentazione si pu scegliere: fondo grigio e numeri neri (rossi quando illuminati, come sulla vettura della nostra prova) o fondo nero con numeri bianchi (consigliabile perch pi leggibile). A sinistra, i nuovi cerchi a raggi da 17 pollici, che danno molto slancio alla linea della 156.
NON PIACE
85 mm
ACCESSORI
Prezzo in euro
156 SW Prezzo di listino 33.951 38.446 Prezzo vettura provata Abs di serie Airbag guida e passeggero di serie Airbag laterali anteriori di serie Airbag a tendina di serie 380 Antifurto con allarme Autoradio con lettore Cd (1) di serie Barre portatutto 260 Cambio automatico Cerchi di lega da 16 pollici di serie 400 Cerchi di lega da 17 pollici Climatizzatore automatico di serie Computer di viaggio di serie Controllo elettronico della trazione di serie Controllo elettronico della stabilit di serie Fari allo xeno 695 Fendinebbia di serie Navigatore satellitare (2) 1530 Regolatore di velocit di serie Retrovisori regolabili elettricamente di serie 35 Ruotino di scorta 590 Sospensioni autolivellanti Sedili di pelle di serie Sedili sportivi 600 Sedili regolabili elettricamente Sensore di parcheggio 370 Tetto apribile elettricamente 885 Vernice iridescente 2000 640 Vernice metallizzata In rosso: presente su vettura provata. 1) Con comandi al volante; 2) con Connect: 2450.
PROVA SU STRADA Settembre 2003
46 cm
84-110 cm 92 cm
153 cm
Velocit max: 220,7 km/h 0-100 km/h: 8,5 s 70-120 km/h in VI: 14,5 s Consumo medio: 7,2 l/100 km 142
Settembre 2003 PROVA SU STRADA
143
CAVALLI SCATENATI
In questa nuova versione plurivalvole il 5 cilindri Alfa eroga la bellezza di 175 cavalli a 4000 giri/min con una curva di coppia molto favorevole che tocca il valore massimo di 385 Nm a 2000 giri/min.
A PROVA DI ERRORE
La 156 ha superato il test di stabilit in curva alla velocit di 108,5 km/h senza richiedere un impegno particolare al nostro collaudatore. Al limite, infatti, la vettura tende a sottosterzare (foto sopra), rendendo quasi del tutto superflua la presenza del sistema Vdc.
Pista asciutta
colari (tachimetro e contagiri), posti davanti al guidatore in posizione ben visibile, e dai tre indicatori secondari (termometro acqua, orologio e indicatore carburante), al centro sulla plancia. Per quanto riguarda lequipaggiamento, quello della versione Distinctive piuttosto completo: di serie vengono offerti lAbs, il controllo elettronico della stabilit (Vdc), sei airbag e il climatizzatore automatico. A proposito di questultimo va detto che, nonostante sulla carta abbia tutti i numeri in regola per ben figurare (controllo bi-zona, ricircolo automatico, bocchette posteriori ecc.), allatto pratico si rivelato assai meno efficace del previsto, essenzialmente a causa della scarsa portata daria, apparsa in pi occasioni insufficiente a garantire in tempi brevi il raggiungimento della temperatura impostata. Dal punto di vista tecnico la novit pi importante sicuramente ladozione, sul cinque cilindri, della testata plurivalvole, che, abbinata alliniezione elettronica
multijet e al turbocompressore a geometria variabile, consente dinnalzare la potenza del turbodiesel Alfa da 150 a 175 cavalli a 4000 giri/min, con un incremento ancor pi considerevole della coppia motrice che passa da 305 a 385 Nm. A esso abbinato un cambio meccanico a 6 marce che consente di sfruttare al meglio le potenzialit del motore. PRESTAZIONI ECCELLENTI Cos motorizzata, la 156 offre prestazioni di grande rilievo, nettamente superiori a quelle del precedente modello. Ecco qualche numero a confronto: la velocit massima passa da 212 a oltre 220 km/h mentre il tempo di accelerazione sullo 0-100 km/h scende da 9,7 a 8,5 s. Ma se ne avvantaggia anche lelasticit di marcia, visto che questa 156 in grado di passare da 70 a 120 km/h in 14,5 s contro i precedenti 14,8, nonostante una sesta marcia pi lunga della precedente quinta. Tutto questo, senza un aumento apPROVA SU STRADA Settembre 2003
144
145
prezzabile dei consumi che, anzi, in alcune situazioni (uso cittadino) sono risultati addirittura pi favorevoli. Linsieme di queste caratteristiche abbinato allampio campo di utilizzazione del motore, sempre pieno da 1500 a 4500 giri/min, e al ridotto turbo lag (ritardo di risposta del sistema di sovralimentazione), si traduce su strada in una guida particolarmente piacevole, tanto pi che il rombo del motore non mai eccessivo, neppure quando lo si sfrutta al massimo. UN TELAIO ESEMPLARE Una guida che diventa del tutto coinvolgente quando, alle prime curve, si manifestano le eccellenti qualit del telaio (esaltate dallassetto da 17 pollici), che rimangono il vero punto di forza di questa automobile. Stiamo parlando della prontezza, della precisione e della progressione dello sterzo. Della tenuta di strada e della stabilit del retrotreno, che segue sempre, con grande soddisfazione di chi al volante, le traiettorie impostate dallavantreno e che, come si dice in gergo, non molla mai, neppure quando si esagera per davvero. Se ci non bastasse, su questultima versione della 156 viene fornito di serie anche il controllo elettronico della stabilit Vdc (Vehicle dynamic control), il cui intervento, peraltro sempre puntuale e mai invadente, rimane limitato a situazioni di guida del tutto particolari, quali, per esempio, neve e ghiaccio.
Limpostazione turistica rende la A4 Avant perfetta per chi cerca una vettura equilibrata, capace di unire buone qualit dinamiche e un appeal semplicemente inappuntabile. In mezzo a tutte le novit della concorrenza, il sei cilindri di due litri e mezzo non brilla: spinge forte, ma un po ruvido e piuttosto rumoroso. Come sempre accade per le auto dei quattro anelli, disponibile la trazione integrale.
Come lAlfa, la 320d Touring ha uninsopprimibile vocazione sportiva, pur con una differenza fondamentale: la tedesca una trazione posteriore e questo non un dettaglio, soprattutto per chi ama la bella guida. La station di casa BMW realizzata con grande cura sia nella carrozzeria sia nella meccanica. Sempre comoda la possibilit di aprire il lunotto separatamente dal portellone.
Limpostazione della Mazda 6 ricalca quella della 156, ma alla Mazda non se ne preoccupano e di questa somiglianza vanno anzi orgogliosi. Rispetto allitaliana, la 6 Wagon ha per un bagagliaio ben pi ampio, che sfiora i 500 litri di capacit. Sul piano motoristico, non c gara: al di l delle differenze di cilindrata (e di potenza), il due litri common rail fatica a tenere il passo del cinque cilindri dellAlfa.
Alla sportivit Alfa, la Mercedes contrappone un equilibrio fatto di linee armoniose e pragmatismo teutonico. Tra le doti pi spiccate della C220 CDI c la comodit, alla quale concorre lassetto morbido, che per penalizza un po la precisione di guida. Il motore un turbodiesel di buona potenza, silenzioso, regolare e abbastanza parco. Il prezzo impegnativo, soprattutto se si mette mano alla lista degli accessori.
pi dellAlfa Finitura impeccabile Possibile trazione integrale meno dellAlfa Motore un po invecchiato Prezzo pi elevato
146
Settembre 2003 PROVA SU STRADA
pi dellAlfa Qualit costruttiva Amplissima scelta di accessori meno dellAlfa Equipaggiamento di serie essenziale Frizione pesante
pi dellAlfa Prezzo competitivo Cinque anni di garanzia meno dellAlfa Motore Valore dellusato
pi dellAlfa Valore dellusato elevato Confort di pregio meno dellAlfa Piacere di guida Manovrabilit del cambio
PROVA SU STRADA Settembre 2003
147
PRESTAZIONI
Rilevate sulla nostra pista di Vairano (PV)
Pregi Comportamento dinamico Prestazioni elevate Linea affascinante Difetti Climatizzazione Abitabilit posteriore Diametro di sterzata
allaccia le cinture
VELOCIT E REGIMI
Massima (km/h) Regime a vel. max giri/min Regime a 130 km/h giri/min
156 SW
220,732 4150 in VI 2450 in VI km/litro 19,9 18,8 17,8 15,3 13,8 12,3 9,3 34,0%
n 2699
CONSUMO - Percorrenze in VI
Velocit in km/h 70 90 100 120 130 140 160 Rendimento a 100 km/h
CLIMATIZZAZIONE
Dimpostazione sportiva con ampie possibilit di regolazione sia per il volante sia per il sedile, che ben profilato e sostiene adeguatamente il busto. Valido il supporto lombare regolabile elettricamente. La plancia denota un design un po datato e potrebbe essere rifinita con maggior cura. Comandi ben disposti. Davanti al guidatore vi sono i due classici, grandi strumenti circolari (contagiri e tachimetro) mentre gli indicatori secondari sono raggruppati al centro della plancia dove vi anche un display multifunzione (check control e computer di bordo). Di serie la Distinctive offre il climatizzatore automatico bi-zona con bocchette di ventilazione anche dietro. Linsufficiente portata daria richiede tempi molto lunghi per portare a regime la temperatura nellabitacolo. Impianto migliorabile. Il lunotto piccolo, la linea di cintura alta e rastremata verso lalto e gli appoggiatesta non reclinabili limitano non poco la visibilit dietro e di tre quarti. A richiesta si possono avere i fari allo xeno. Non previsti i sensori di parcheggio. Abbastanza curata allesterno, meno allinterno, dove risaltano alcune imperfezioni di assemblaggio. Senzaltro migliorabile la qualit delle materie plastiche utilizzate per la plancia e alcuni rivestimenti. Ben fatti, invece, i sedili di pelle. Completa la dotazione inerente la sicurezza di marcia (sei airbag, Abs e controllo elettronico della stabilit Vdc). Sempre di serie viene offerto il climatizzatore automatico. Manca la ruota di scorta, sostituita da un kit di riparazione. A richiesta il ruotino. Davanti lo spazio non manca. Dietro si sta un po pi stretti, soprattutto se si di altezza superiore alla media e se chi sta davanti ha arretrato parecchio il sedile. La particolare forma del divano non consente di ospitare confortevolmente un quinto passeggero. Certamente la Sportwagon non lauto giusta per i grandi trasporti. La capienza del vano, pari a 344 dm (misurati a filo della cappelliera) non eccezionale, in compenso le operazioni di carico sono facilitate dallampio portellone. Versatilit notevole. Lassetto tendenzialmente rigido non consente di filtrare adeguatamente le sconnessioni pi evidenti della strada. In compenso il rumore del motore non mai eccessivo. Confort sportivo, ma, nel complesso, apprezzabile. La trasformazione in 20 valvole e ladozione delliniezione multijet hanno rinvigorito notevolmente il cinque cilindri Alfa. Coppia e potenza in abbondanza che si manifestano con una bella progressione fin dai regimi pi bassi. Scatta con rabbia fin dai primi metri, tocca i 100 km/h da fermo in soli 8,5 s, contro i 9,7 della precedente versione, e chiude il chilometro in meno di 30 secondi, con una velocit di uscita che sfiora i 180 km/h. Eccellente. Grazie al turbo a geometria variabile, lelasticit di marcia molto buona nonostante la sesta marcia lunga (53,2 km/h a 1000 giri/min). Con questo rapporto si passa da 70 a 120 km/h in 14,5 s. Volendo si pu fare un uso limitato del cambio. La spaziatura dei rapporti corretta e consente di sfruttare al meglio le caratteristiche di funzionamento del motore. Anche la manovrabilit, caratterizzata da innesti brevi e precisi, buona. Frizione pesante (14,3 kg), almeno sullesemplare in prova. da sempre una delle caratteristiche salienti della 156. Con lassetto da 17 pollici guadagna ancora in prontezza e progressione, ma diventa un po pi sensibile alle disuguaglianze della strada. Diametro di sterzata elevato. Limpianto, rimasto invariato rispetto al modello precedente, garantisce spazi darresto molto ridotti e unottima resistenza alla fatica (vedere i risultati dei test nella pagina a fronte). Buona anche la modulabilit. Davvero molto elevata grazie anche allassetto da 17 pollici che migliora ulteriormente le qualit dinamiche della vettura. Ne trae vantaggio linserimento in curva, che pi rapido, e la motricit in uscita da quelle pi strette. Non c modo di mettere in difficolt la 156. Potete strapazzarla quanto volete e lei vi risponder sempre nel modo pi corretto tanto da rendere quasi superfluo lintervento del sistema Vdc. La cui azione, peraltro, sempre puntuale e mai invadente. A velocit costante consuma un po di pi della precedente versione (13,8 km/l a 130 km/h contro 13,9). Per contro, grazie alla maggior progressione del motore 20V, ottiene risultati migliori nei cicli che simulano limpiego urbano ed extraurbano. La 156 della nostra prova (allestimento Distinctive) costa, di listino, poco meno di 34.000 euro, cio quasi 3000 in pi del precedente modello. Una bella cifra, giustificata soltanto in parte dai rinnovati contenuti tecnici. LAlfa Romeo non si discosta da quanto previsto dalla legge. La 156, pertanto, viene garantita per due anni, con chilometraggio illimitato. Gli anni salgono a tre per la verniciatura e a otto per quanto riguarda la corrosione passante.
PROVA SU STRADA Settembre 2003
PLANCIA E COMANDI A parte i nuovi, riusciti, accostamenti di colore, non vi sono variazioni di rilievo rispetto allultimo aggiornamento del 2002. STRUMENTAZIONE
VISIBILIT
PI SPORT CHE WAGON Sulla 156 stata privilegiata labitabilit dei posti anteriori. Qualche problema, dietro, per i pi alti. Bagagliaio non molto ampio, ma versatile. FINITURA
Citt
12,4 (781)
EQUIPAGGIAMENTO
ACCELERAZIONE
Velocit in km/h 0-60 0-80 0-100 0-120 0-130 0-140 0-160 400 m da fermo Velocit duscita in km/h 1 km da fermo Velocit duscita in km/h Tempi in secondi 4,0 6,1 8,5 12,4 14,1 16,2 23,4 16,3 140,5 29,7 178,6 Tempi in secondi 4,1 9,6 14,5 17,2 29,9 169,6 Spazio darresto in metri 13,4 37,2 62,9 95,3 120,6 3,8% 5,0% 12,6 m 2,1 3,0 kg 14,3 kg 1550 kg 63-37%
ABITABILIT
SOSPENSIONE RIGIDA
accelerazione verticale
0.80 0.60 Discreto 0.40 0.20 0.00 INDICE DI CONFORT Alfa Romeo 156 JTD: 46
SOSPENSIONE CONFORTEVOLE
Scarso
1.00
Ottimo
RIPRESA in VI
Velocit in km/h 70-80 70-100 70-120 70-130 1 km da 70 km/h Velocit duscita in km/h
NON GRADISCE LO SCONNESSO Lo si vede chiaramente nel grafico a sinistra: le sospensioni della 156 si irrigidiscono parecchio sui fondi pi accidentati. In questo test lindice di confort risultato pari a 46 (su un valore massimo di 100).
BAGAGLIAIO
CONFORT
MOTORE
ACCELERAZIONE
RIPRESA
RESISTENZA FRENI
Dieci frenate da 100 km/h a pieno carico
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 37,8 37,7 37,2 37,8 37,7 37,6 37,6 37,4 37,9 37,8 50 m Ottimo Discreto Scarso
CAMBIO
60 50 40 30
DISAGIO ACUSTICO
90
SCARTO TACHIMETRO
medio a 130 km/h
Discreto
IL SOFFIO DEL 5 CILINDRI Come si pu vedere dai due grafici a sinistra [intensit in dB (A) e qualit del rumore (A.I.)] labitacolo della 156 ben isolato dal mondo esterno. Il rombo del motore si mantiene su livelli accettabili anche quando lo si sfrutta a fondo. Pochi e non fastidiosi i fruscii aerodinamici.
STERZO
FRENI
TENUTA DI STRADA
STABILIT
CONSUMO
PREZZO
AUTO SILENZIOSA
90 100 110 120 130 140 150 160km/h
GIUDIZIO POSITIVO La 156 supera a pieni voti il test di affaticamento dei freni con valori di eccellenza.
GARANZIA
148
149
FORME NUOVE
Rispetto alla versione precedente, la Atos Prime cambia sia nel frontale sia nella zona posteriore. Invariata, per, limpostazione generale votata alla spaziosit.
La tecnica in pillole
Motore: 4 cilindri - Cilindrata 1086 cm Potenza max 43 kW (59 CV) a 5450 giri/min Coppia max 89 Nm a 2850 giri/min 3 valvole per cilindro Trasmissione: trazione anteriore - Cambio manuale a cinque rapporti o automatico a quattro rapporti Pneumatici: 155/70 R 13 (Comfort e Active: 175/60 R 13) Corpo vettura: 5 porte, 4 posti - Avantreno a ruote indipendenti con montante telescopico (MacPherson), barra stabilizzatrice - Retrotreno a ruote interconnesse - Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a tamburo Massa e dimensioni: Passo 2,380 m - Lunghezza 3,565 m Larghezza 1,525 m - Altezza 1,570 m Massa a vuoto in ordine di marcia 884 kg
OPO IL RESTYLING della 156, firmato Giugiaro, arriva il momento del Centro Stile Alfa, per lormai indispensabile rinfrescata alla 166. Lammiraglia del Biscione, finalmente, segue il nuovo family feeling della Casa, con un frontale aggressivo, calandra decisamente pi pronunciata e fari ridisegnati. Ma non solo una questione di design. La 166, infatti, cerca un rilancio nelle vendite (obiettivo: 20.000 vetture nel 2004), con argomenti pi solidi. Il primo il nuovo turbodiesel 2.4 JTD Multijet; il secondo, molto atteso su una vettura come questa, il cambio automatico a cinque marce, in alternativa al nuovo manuale a sei rapporti. Infine, per chi cerca le prestazioni, il V6 a benzina sale a 3.2 litri di cilindrata, per una potenza di 240 cavalli. In un segmento E, dove il 65% delle vendite ormai diesel, era logico concentrarci sulla nuova 166 2.4 JTD Multijet, con quattro valvole per cilindro e 175 CV a 4000 giri/minuto, stesso pro-
pulsore dellammiraglia Lancia. Il nuovo common rail pi silenzioso e, al volante, si apprezza soprattutto laumento di coppia. Labbiamo provato anche con cambio automatico Aisin a cinque rapporti, con funzione D o Sportronic, che consente di spostare la cloche manualmente. Si passa cos dal massimo confort a una guida pi brillante. Sostenuta, tra laltro, da piccole modifiche sulle sospensioni per ridurre becchegA.S. gio e rollio.
La tecnica in pillole
Motore: 4 cilindri in linea - Cilindrata 2204 cm Potenza max 103 kW (140 CV) a 4000 giri/min Coppia max 340 Nm a 2000 giri/min Alimentazione a iniezione common rail Turbocompressore a geometria variabile Trasmissione: trazione anteriore - Cambio manuale a 5 marce Pneumatici: anteriori e posteriori 205/65 R 16 Corpo vettura: berlina a quattro porte e cinque posti Avantreno a quadrilateri deformabili Retrotreno a ruote indipendenti con doppio braccio oscillante a cinque elementi (multilink) Controllo elettronico di stabilit VSA Massa e dimensioni: passo 2,670 m - Lunghezza 4,665 m Larghezza 1,760 m - Altezza 1,445 m Massa a vuoto in ordine di marcia 1473 kg
uando si gira la chiave davviamento facile pensare di trovarsi sulla solita Honda a benzina. Invece, il silenzioso propulsore di questa Accord diesel, il primo progettato e sviluppato internamente dalla Casa giapponese. Il 2.2, con monoblocco dalluminio, oltre che per la silenziosit, colpisce per la fluidit - complice il riuscito accoppiamento al cambio manuale a 5 marce, morbido e preciso - nonch per la buona elasticit e la progressione quando si decide di schiacciare. Una valvola per il controllo variabile della turbolenza dellaria nei cilindri ottimizza la combustione e i consumi che, dice la Honda con orgoglio, sono in media di 5,4 litri/100 km.
APPUNTAMENTO A GENNAIO
Porte aperte il 10 e 11 gennaio. Disponibile con carrozzeria berlina o station e in cinque allestimenti, la Accord i-CDTi coster circa 2 mila euro pi delle equivalenti versioni a benzina.
LOOK DA SUV
Punta tutto sullo stile da piccola Suv. La trazione non integrale ma anteriore, per laltezza da terra maggiorata consente un buon margine dai marciapiedi della giungla cittadina.
a carrozzeria quella della 25, appena modificata e con la scocca sensibilmente pi alta da terra. Quanto basta per cammuffare la vettura in una piccola Suv, pur con la sola trazione anteriore. Abbiamo guidato il modello motorizzato con il 1400 a benzina da 103 cavalli e supergommato con pneumatici 205/ 50 su cerchi da 16 pollici. Le prestazioni sono vivaci e il motore dimostra pi della cilindrata reale, ma il comportamento stradale non dei migliori. Forse anche per via della gommatura specifica, la Streetwise ha la coda pesante, troppo sensibile al rilascio in curva, e non semplice recuperare le perdite di aderenza. Prezzi a partire da 13.560 euro.
La tecnica in pillole
Motore: 4 cilindri - Cilindrata 1396 cm Potenza max 76 kW (103 CV) a 6000 giri/min Coppia max 123 Nm a 4500 giri/min 4 valvole per cilindro Trasmissione: trazione anteriore - Cambio manuale a cinque rapporti Pneumatici: 195/60 VR 15; in alternativa 205/50 VR 16 Corpo vettura: 5 porte, 4 posti - Avantreno a ruote indipendenti con montante telescopico (MacPherson), barra stabilizzatrice - Retrotreno a ruote interconnesse - Freni anteriori a disco, posteriori a tamburo, Abs Massa e dimensioni: Passo 2,505 m - Lunghezza 3,980 m Larghezza 1,736 m - Altezza 1,495 m Massa a vuoto in ordine di marcia 1015 kg
224
225
PROVA SU STRADA ALFA ROMEO 166 2.4 JTD 20V SPORTRONIC DISTINCTIVE
Automatica anti-tedesca
Con una personalit ritrovata e finalmente una potente versione turbodiesel abbinata a un cambio automatico a cinque rapporti, punta a ritagliarsi uno spazio tra le ammiraglie. un po rumorosa, ma su strada non teme confronti.
2387 cm3
cilindri turbodiesel
Euro 3
45.651
188
189
SCUDO IN VISTA
Rispetto al frontale sottile e anonimo della vecchia 166, allAlfa hanno rivalutato lo stemma e la calandra.
TTIMO LAVORO, non c che dire. Quando ci si era ormai quasi dimenticati dellammiraglia del Biscione, sono bastati pochi ritocchi nel design e qualche innovazione tecnica per far ritornare la 166 una vettura piuttosto attraente. Le buone riuscite di 156 e 147, ma anche limminente arrivo della coup GT, hanno rilanciato lorgoglio del marchio di Arese e finalmente si abbandona quel poco apprezzato low profile, che male si addiceva agli appassionati di guida sportiva. Basso profilo in tutti i sensi, dovuto forse a poca ambizione di protagonismo e a un aspetto un po anonimo e sfuggente del frontale della precendente versione.
La nuova 166 ha dimensioni e linee praticamente identiche, ma con un grande scudo davanti, che parte dalle forti nervature del cofano e arriva in basso a tagliare paraurti e prese daria, mentre i fari (bixeno a richiesta, di serie sulle Distinctive) diventano pi aggressivi, coi proiettori a vista. E, finalmente, un turbodiesel multivalvole con potenza adeguata (175 cavalli), abbinato a un cambio automatico sequenziale a cinque marce che non fa rimpiangere le berline straniere. INTERNI IDENTICI Dopo aver apprezzato le novit della carrozzeria, il momento di salire a bordo. La nuova 166, pur mantenendo un abitacolo pressoch identico,
accoglie con un aspetto pi gradevole di quanto ci si ricordasse. Il merito va alla luminosit dellabitacolo, resa da tonalit di colori e materiali migliorati. In generale, comunque, non si spostata una virgola nella disposizione di strumenti e comandi. I quadranti analogici leggermente sovrapposti, per privilegiare il tachimetro sul contagiri, ed entrambi sui pi piccoli indicatori del serbatoio e della temperatura, sono sempre piacevoli, mentre appare un po invecchiata la console centrale: sulla destra del display a colori da 5 pollici, un po troppo basso per non distogliere lattenzione dalla guida, spicca la fessura verticale per la scheda del telefono, di quelle di dimensioni tipo carta di credito (ovviamente, dato che ormai
PIACE
Il nuovo taglio dei fari anteriori, con copertura trasparente che mette in evidenza i proiettori.
NON PIACE
La cura dei dettagli dei rivestimenti di pelle, sulla plancia e sui sedili. A richiesta, sulla versione Luxury, c anche la pelle Pieno fiore.
Mancano adeguati vani portaoggetti: per un normale atlante (foto) non basta il cassetto davanti al passeggero. I sei tastini per la radio o la scelta dei Cd sono piccoli e duri da premere.
190
191
Stabilit
COI RAGGI O COI FORI
La Distinctive monta di serie cerchi di lega da 17 pollici, caratterizzati dal design a raggi. Optional, sono disponibili anche i pi classici fori.
tutti i telefonini usano sim card piccole come ununghia, ci vuole ladattatore); sopra il display, invece, si fa notare lapertura del mangiacassette (al posto dellormai usuale drive per i compact disc, che vanno sistemati nel Cd-changer nel bagagliaio); infine, il posacenere si trova nello stretto spazio a sinistra della leva del freno a mano. Si tratta di particolari ovviamente discutibili, non negativi di per s, ma le pi recenti 156 e 147 hanno cambiato il modo di percepire gli interni di unAlfa Romeo. Una lacuna un po pi importante, invece, riguarda il climatizzatore, che non prevede una doppia regolazione per i passeggeri davanti: qualche anno fa, la mancanza del bi-zona non si sarebbe neanche menzionata, ma le ammiraglie
di oggi (e anche la sorellina 156) offrono di pi. In un certo senso, la 166 rimane unAlfa Romeo di una volta e punta gran parte del suo fascino, oltre che sullo stile, sulle sue innegabili qualit dinamiche. PIACERE DI GUIDA I freddi numeri dicono che il nuovo 2.4 JTD 20V permette di superare abbondantemente i 200 chilometri orari e, col cambio automatico a cinque rapporti, di accelerare nello 0-100 in meno di 10 secondi, come di riprendere da 70 a 120 km/h in otto secondi o poco pi. Ottimi dati, ai quali va aggiunto che questo cambio autoadattativo, nel senso che riconosce lo stile di guida del pilota e varia i passaggi di marcia di
conseguenza, ma anche un vero sequenziale-manuale quando glielo si richiede. A differenza di altri automatici, infatti, spostando la cloche a sinistra, in Sport, non passa al rapporto pi alto nemmeno al limite dei giri, aspettando correttamente che il guidatore sposti la leva in avanti. Peccato solo che non offra anche i tasti al volante. Rispetto alla gi buona vecchia 166, gli ingegneri dellAlfa hanno modificato la geometria delle sospensioni per ridurre beccheggio e rollio. Lo sterzo, correttamente per una grande berlina, diretto, ma non prontissimo come sulla 156. Il rollio in curva contenuto e la vettura pu contare su appoggi sempre buoni, mantenendo un gradevole confort di bordo. Si apprezza an-
che la logica del controllo di stabilit elettronico (di serie), che sinserisce discretamente e lascia manovrare il guidatore, fino al limite. Anche nelle frenate in curva, la stabilit garantita dal buon assetto della vettura, senza sbandamenti o chiusure di traiettoria. Il vero carattere Alfa emerge chiaramente dalle prove in pista, dove la competitivit rispetto alle colleghe tedesche non in discussione. Chi si mette al volante della 166, ne apprezzer le doti dinamiche, migliorate rispetto alla versione precedente. Un po meno sar soddisfatto della rumorosit allinterno dellabitacolo, dovuta soprattutto al motore. Chi si siede dietro, invece, dovr fare i conti col tetto basso: i pi alti toccano con la testa.
enza dubbio, le qualit dinamiche sono il punto forte anche di questa Alfa Romeo. La 166 stata leggermente modificata nella geometria delle sospensioni, per ridurre rollio e beccheggio, conservando un buon assetto. Nel test di stabilit in curva, si ha un buon inserimento (1), con progressivo
sottosterzo (2) allavvicinarsi della velocit limite e riallineamenti sicuri e omogenei (3). Lo sterzo appare ben bilanciato e si dosa con precisione. Il controllo elettronico della stabilit non disinseribile e interviene nelle curve a medio raggio, in seguito a bruschi rilasci dellacceleratore, mantenendo la traiettoria.
192
PRESTAZIONI
Rilevate sulla nostra pista di Vairano (PV)
Pregi Piacere di guida Design italiano Motore potente Difetti Abitabilit scarsa dietro Rumorosit interna Valore residuo dellusato
allaccia le cinture
VELOCIT E REGIMI
Massima (km/h) Regime a vel. max giri/min Regime a 130 km/h giri/min
166
216,924 4557 in D 2750 in D km/litro 23,3 19,9 18,2 15,2 13,9 12,7 32,8%
n. 2716
CONSUMO - Percorrenze in D
Velocit in km/h 70 90 100 120 130 140 Rendimento a 100 km/h
CLIMATIZZAZIONE
Molto buono, adattabile a corporature anche abbondanti o superiori alla media. Sedili avvolgenti e dal design sportivo, con regolazioni elettriche facilmente raggiungibili (lato portiera). Volante regolabile in altezza e profondit, dal piantone dello sterzo. specchietti esterni) e arrivano alla cloche dellautomatico-sequenziale, a destra. Tasti dellautoradio un po piccoli e duri. Classici strumenti circolari analogici, piacevolmente sovrapposti e raccolti nel cruscotto, che riprende la linea arcuata del volante. Il display del computer di bordo (a richiesta col navigatore satellitare) un po basso e distoglie lattenzione dalla guida. Buono ed efficiente, grazie al controllo elettronico, ma non offre regolazioni separate per guidatore e passeggero. Il voto penalizzato da questa mancanza, considerato che le concorrenti, non solo tedesche, sono un passo pi avanti. Lampio parabrezza e il cofano aerodinamico offrono unottima visuale anteriore, non disturbata dai montanti, abbastanza sottili. Dietro va meno bene, a causa del lunotto molto inclinato e della coda alta: in soccorso vengono i sensori di parcheggio. Molto belli e ben fatti i sedili e i rivestimenti di pelle, con cuciture a contrasto ben visibili anche sulla plancia. A parte questo costoso optional (Pieno fiore), comunque, si nota una certa attenzione ai dettagli e a tutti i materiali dellabitacolo. Oltre al clima automatico, tutte le versioni di 166 hanno lautoradio integrata, il computer di bordo con schermo a colori da 5 pollici, airbag anteriori, laterali e windowbag, alzacristalli elettrici sulle quattro porte, specchietti elettrici e telecomando. Il divanetto dietro comodo per due persone, anche se il lunotto molto inclinato non lideale per le persone alte 1,80 m o pi, che devono scivolare un po in avanti per non toccare con la testa. Si sta pi comodi davanti, dove lo spazio non manca. La capacit misurata del baule di 426 litri (490 dichiarati), con un piano di carico abbastanza largo e profondo. Sullo schienale del divano posteriore, si trova anche lo sportellino per far passare dentro gli sci o altri oggetti lunghi. Per una berlina, va bene. Lassorbimento delle sospensioni buono, ma non si pu dire altrettanto dellinsonorizzazione dellabitacolo: il motore turbodiesel, seppur di ultima generazione, si fa sentire anche dentro. Poco meno una volta raggiunta la temperatura di esercizio. Nonostante la rumorosit (vedi sopra), il cinque cilindri 20 valvole va elogiato per le sue caratteristiche e per le prestazioni che offre alla vettura. Buona progressione fin dai regimi pi bassi, grazie alla potenza e soprattutto alla notevole coppia motrice. Lautomatico cambia rapidamente e consente di raggiungere i 100 chilometri orari da fermo in meno di dieci secondi. Lo scatto buono, anche se la massa della vettura non le permette di ottenere il massimo dei voti per pochi decimi. Nella posizione D, ovviamente, si beneficia delle scalate automatiche, che sfruttano a fondo la coppia del motore. Per ritornare a 120 km/h dopo una decelerazione a settanta, bastano appena 8,2 secondi. Grande elasticit e piacevolezza di guida. Solo sulla 2.4 JTD 20V si pu richiedere questo automatico autoadattativo a cinque rapporti, che riconosce lo stile di guida del pilota. Si pu anche spostare la leva a sinistra e cambiare manualmente: cos il rapporto non varia neppure al limite dei giri. Non rapido come sulla 156, ma sempre un vero sterzo da Alfa Romeo: preciso e rassicurante sui percorsi ricchi di curve. Con lassetto da 17 pollici, guadagna in progressione. Diametro di sterzata un po elevato, ma inferiore a quello della sorellina. Spazi contenuti per arrestare la vettura lanciata a 100 km orari, ben sotto i fatidici 40 metri. Nella prova di affaticamento, non si verificano sensibili effetti di fading, ma la corsa del pedale si allunga. Abs e antislittamento sono di serie su tutte le versioni. Con lassetto da 17 pollici, le qualit dinamiche della 166 sono ragguardevoli. Ci sarebbe anche un pacchetto, denominato TI, con assetto ribassato e cerchi da 18 pollici, ma inserimenti in curva e motricit in uscita sono gi molto buoni. Si apprezza il controllo di stabilit elettronico (non disinseribile), non perch siano necessari suoi frequenti interventi, ma proprio perch, date le ottime caratteristiche della vettura, agisce sulle ruote molto discretamente, lasciando manovrare il pilota. Il 2.4 JTD 20V brucia un po di gasolio in pi rispetto alla versione con due valvole per cilindro, ma riesce comunque a mantenersi intorno ai 14 chilometri con un litro a velocit autostradale. Medie duso sostanzialmente identiche in citt. La 2.4 JTD 20V Sportronic Distinctive una delle 166 pi care, col suo listino da 45.651 euro. La gamma parte dalleconomica 2.0 Impression da 33.300 euro, ma bisogna considerare un valore residuo inferiore alle tedesche. La 166 non ha un trattamento diverso da quello delle altre Alfa Romeo: garanzia di due anni, con chilometraggio illimitato, come stabilito per legge; tre anni per la verniciatura e otto per la corrosione passante.
PROVA SU STRADA Dicembre 2003
PLANCIA E COMANDI Plancia avvolgente in stile Alfa Romeo, con i comandi che partono dalla sinistra del guidatore (alzacristalli elettrici, regolazione STRUMENTAZIONE
VISIBILIT
COMODA DAVANTI, BASSA DIETRO Come si vede dalle misure interne della 166, gli 85 centimetri dal sedile al tetto, per i posti dietro, sono pochi per degli adulti di statura medio-alta. FINITURA
Citt
9,3 (642)
EQUIPAGGIAMENTO
ACCELERAZIONE
Velocit in km/h 0-60 0-80 0-100 0-120 0-130 0-140 400 m da fermo Velocit duscita in km/h 1 km da fermo Velocit duscita in km/h Tempi in secondi 4,3 6,7 9,6 13,1 15,4 18,0 17,0 135,5 30,7 173,6 Tempi in secondi 1,8 4,5 8,2 10,5 26,6 175,5 Spazio darresto in metri 13,6 24,1 37,7 54,2 63,6 73,8 6,8% 7,2% 12,4 m 2,3 2,1 kg 1760 kg 60-40%
ABITABILIT
Ottimo
RIPRESA in D
Velocit in km/h 70-80 70-100 70-120 70-130 1 km da 70 km/h Velocit duscita in km/h
CONFORTEVOLE ANCHE SOTTO STRESS Le sospensioni della nuova 166 assorbono abbastanza bene i fondi accidentati e i rallentatori anche a distanza ravvicinata. Un buon compromesso, ottenuto senza rinunciare al carattere sportivo di questa berlina.
BAGAGLIAIO
accelerazione verticale
Scarso
CONFORT
MOTORE
ACCELERAZIONE
RIPRESA
RESISTENZA FRENI
Dieci frenate da 100 km/h a pieno carico
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 39,1 39,1 38,3 38,6 37,7 38,5 39,0 38,9 39,0 38,6 50 m Ottimo Discreto Scarso
CAMBIO
60 50 40 30
DISAGIO ACUSTICO
90
SCARTO TACHIMETRO
medio a 130 km/h
AUTO SILENZIOSA
90 100 110 120 130 140 150 160km/h
SEMAFORO GIALLO COME LA THESIS Nel test di rumorosit (sotto), si vede come la 166 risenta di una non sufficiente insonorizzazione: gi a velocit moderate si sente una certa rombosit del motore. Il risultato ricalca quello ottenuto con la Lancia Thesis 2.4 20V, con lo stesso turbodiesel e anchessa con cambio automatico. Le ammiraglie italiane, da questo punto di vista, devono migliorare.
STERZO
FRENI
TENUTA DI STRADA
STABILIT
CONSUMO
PREZZO
Discreto
LUCE VERDE A RIPETIZIONE Nel test di affaticamento, le frenate si mantengono sempre di ottimo livello.
GARANZIA
194
195
Sportive di ritorno
Gtv 2.0 JTS 1970 cm3 121 kW (165 CV) Euro 4 30.776,00 Gtv 3.2 V6 24V 3179 cm3 176 kW (240 CV) Euro 3 37.776,00 Spider 2.0 JTS 1970 cm3 121 kW (165 CV) Euro 4 31.776,00
140
Maggio 2003 AL VOLANTE
La coup e la spider col Biscione hanno una faccia nuova e anche nuovi assi da giocare in tema di motori (come il potente 3.2 da 240 CV), ma soprattutto confermano la maneggevolezza e la sportivit delle vere Alfa.
I RINNOVA LIMPEGNO della Casa milanese su due modelli a tiratura limitata, ma fondamentali per limmagine sportiva che la contraddistingue. Le novit di natura estetica, curate da Pininfarina, sono particolarmente evidenti allanteriore, ora ancor pi filante, con portatarga finalmente ben definito sul paraurti e prese daria maggiorate. Ma veniamo subito alle doti stradali saggiate in compagnia dellingegner Massai, responsabile dellingegneria
di prodotto Alfa Romeo, che ci guida nellapprofondimento degli interventi sul modello. Debutta anche qui il motore due litri benzina a iniezione diretta che garantisce prestazioni pi che accettabili, con un occhio anche ai consumi. Per favorire le doti di ripresa, il cambio ha rapporti piuttosto ravvicinati, capaci di spingere anche una gommatura generosa, che nel nostro caso era la misura 205/50-16 Pirelli P Zero. Vettura di base sia nella versione coup sia nella versione spider, la 2 litri
accontenta chi pretende qualcosa di pi nel campo del confort, poich usa lauto anche in citt. Lammorbidimento delle sospensioni ha permesso di adottare gomme sportive senza penalizzare eccessivamente il confort. Si ottenuta cos una buona capacit di assorbimento, mentre le temibili conseguenze sul piano della stabilit sono attenuate da una messa a punto particolarmente precisa dei vincoli caratteristici della sospensione multilink posteriore. Oltre tutto giova, a livello
AL VOLANTE Maggio 2003
141
sensazione, labbassamento della posizione di guida del pilota, che si sente ben calzato nel corpo vettura. A parte la configurazione dellabitacolo, a due o quattro posti, non ci sono differenze sostanziali nelle prerogative della spider o della coup. Lo sterzo, piuttosto leggero e con un servo tradizionalmente a comando idraulico (lassistenza elettrica ancora considerata immatura e non equivalente), rende la guida poco affaticante. Il sistema antipattinamento Asr di serie con la possibilit di esclusione manuale, come nella tradizione Alfa Romeo per questi ausilii elettronici, onde mantenere un certo grado di mobilit 142
Maggio 2003 AL VOLANTE
a bassa andatura sui fondi a scarsa aderenza. Negli altri casi meglio lasciarlo inserito, perch si tratta di un elemento base ai fini della tenuta in curva, come si apprezza ancor pi guidando la Gtv col motore 3200 V6 a 24 valvole da 240 CV: arriva quasi alla potenza della GTA, richiede gomme adeguate (225/ 45 su cerchio da 17) e di coppia in basso ne ha da vendere. Si pu viaggiare in terza in pianura con motore al minimo e riprendere efficacemente premendo a fondo lacceleratore. La taratura dellAsr, in questo caso, lascia una notevole possibilit di intervento sulla scelta delle traiettorie in curva regolando la coppia
motrice. In altri termini, il sottosterzo in accelerazione e il sovrasterzo in rilascio si possono controllare impostando un angolo al volante accentuato e poi, rispettivamente, accelerando o rilasciando in modo da spostare lavantreno. Con un Asr meno sofisticato, tali manovre vengono solitamente inibite dagli interventi automatici, che, per limitare il pattinamento della ruota interna, mortificano un po le prestazioni. Un lavoro difficile, se si considera che i parametri sotto controllo sono solo le differenze dei giri ruota, la velocit e la posizione dellacceleratore. Difficile, ma ottimaC. Sidoli mente riuscito.
AL VOLANTE Maggio 2003
143
Sportive di ritorno
Gtv 2.0 JTS 1970 cm3 121 kW (165 CV) Euro 4 30.776,00 Gtv 3.2 V6 24V 3179 cm3 176 kW (240 CV) Euro 3 37.776,00 Spider 2.0 JTS 1970 cm3 121 kW (165 CV) Euro 4 31.776,00
140
Maggio 2003 AL VOLANTE
La coup e la spider col Biscione hanno una faccia nuova e anche nuovi assi da giocare in tema di motori (come il potente 3.2 da 240 CV), ma soprattutto confermano la maneggevolezza e la sportivit delle vere Alfa.
I RINNOVA LIMPEGNO della Casa milanese su due modelli a tiratura limitata, ma fondamentali per limmagine sportiva che la contraddistingue. Le novit di natura estetica, curate da Pininfarina, sono particolarmente evidenti allanteriore, ora ancor pi filante, con portatarga finalmente ben definito sul paraurti e prese daria maggiorate. Ma veniamo subito alle doti stradali saggiate in compagnia dellingegner Massai, responsabile dellingegneria
di prodotto Alfa Romeo, che ci guida nellapprofondimento degli interventi sul modello. Debutta anche qui il motore due litri benzina a iniezione diretta che garantisce prestazioni pi che accettabili, con un occhio anche ai consumi. Per favorire le doti di ripresa, il cambio ha rapporti piuttosto ravvicinati, capaci di spingere anche una gommatura generosa, che nel nostro caso era la misura 205/50-16 Pirelli P Zero. Vettura di base sia nella versione coup sia nella versione spider, la 2 litri
accontenta chi pretende qualcosa di pi nel campo del confort, poich usa lauto anche in citt. Lammorbidimento delle sospensioni ha permesso di adottare gomme sportive senza penalizzare eccessivamente il confort. Si ottenuta cos una buona capacit di assorbimento, mentre le temibili conseguenze sul piano della stabilit sono attenuate da una messa a punto particolarmente precisa dei vincoli caratteristici della sospensione multilink posteriore. Oltre tutto giova, a livello
AL VOLANTE Maggio 2003
141
sensazione, labbassamento della posizione di guida del pilota, che si sente ben calzato nel corpo vettura. A parte la configurazione dellabitacolo, a due o quattro posti, non ci sono differenze sostanziali nelle prerogative della spider o della coup. Lo sterzo, piuttosto leggero e con un servo tradizionalmente a comando idraulico (lassistenza elettrica ancora considerata immatura e non equivalente), rende la guida poco affaticante. Il sistema antipattinamento Asr di serie con la possibilit di esclusione manuale, come nella tradizione Alfa Romeo per questi ausilii elettronici, onde mantenere un certo grado di mobilit 142
Maggio 2003 AL VOLANTE
a bassa andatura sui fondi a scarsa aderenza. Negli altri casi meglio lasciarlo inserito, perch si tratta di un elemento base ai fini della tenuta in curva, come si apprezza ancor pi guidando la Gtv col motore 3200 V6 a 24 valvole da 240 CV: arriva quasi alla potenza della GTA, richiede gomme adeguate (225/ 45 su cerchio da 17) e di coppia in basso ne ha da vendere. Si pu viaggiare in terza in pianura con motore al minimo e riprendere efficacemente premendo a fondo lacceleratore. La taratura dellAsr, in questo caso, lascia una notevole possibilit di intervento sulla scelta delle traiettorie in curva regolando la coppia
motrice. In altri termini, il sottosterzo in accelerazione e il sovrasterzo in rilascio si possono controllare impostando un angolo al volante accentuato e poi, rispettivamente, accelerando o rilasciando in modo da spostare lavantreno. Con un Asr meno sofisticato, tali manovre vengono solitamente inibite dagli interventi automatici, che, per limitare il pattinamento della ruota interna, mortificano un po le prestazioni. Un lavoro difficile, se si considera che i parametri sotto controllo sono solo le differenze dei giri ruota, la velocit e la posizione dellacceleratore. Difficile, ma ottimaC. Sidoli mente riuscito.
AL VOLANTE Maggio 2003
143
Sportive di ritorno
Gtv 2.0 JTS 1970 cm3 121 kW (165 CV) Euro 4 30.776,00 Gtv 3.2 V6 24V 3179 cm3 176 kW (240 CV) Euro 3 37.776,00 Spider 2.0 JTS 1970 cm3 121 kW (165 CV) Euro 4 31.776,00
140
Maggio 2003 AL VOLANTE
La coup e la spider col Biscione hanno una faccia nuova e anche nuovi assi da giocare in tema di motori (come il potente 3.2 da 240 CV), ma soprattutto confermano la maneggevolezza e la sportivit delle vere Alfa.
I RINNOVA LIMPEGNO della Casa milanese su due modelli a tiratura limitata, ma fondamentali per limmagine sportiva che la contraddistingue. Le novit di natura estetica, curate da Pininfarina, sono particolarmente evidenti allanteriore, ora ancor pi filante, con portatarga finalmente ben definito sul paraurti e prese daria maggiorate. Ma veniamo subito alle doti stradali saggiate in compagnia dellingegner Massai, responsabile dellingegneria
di prodotto Alfa Romeo, che ci guida nellapprofondimento degli interventi sul modello. Debutta anche qui il motore due litri benzina a iniezione diretta che garantisce prestazioni pi che accettabili, con un occhio anche ai consumi. Per favorire le doti di ripresa, il cambio ha rapporti piuttosto ravvicinati, capaci di spingere anche una gommatura generosa, che nel nostro caso era la misura 205/50-16 Pirelli P Zero. Vettura di base sia nella versione coup sia nella versione spider, la 2 litri
accontenta chi pretende qualcosa di pi nel campo del confort, poich usa lauto anche in citt. Lammorbidimento delle sospensioni ha permesso di adottare gomme sportive senza penalizzare eccessivamente il confort. Si ottenuta cos una buona capacit di assorbimento, mentre le temibili conseguenze sul piano della stabilit sono attenuate da una messa a punto particolarmente precisa dei vincoli caratteristici della sospensione multilink posteriore. Oltre tutto giova, a livello
AL VOLANTE Maggio 2003
141
sensazione, labbassamento della posizione di guida del pilota, che si sente ben calzato nel corpo vettura. A parte la configurazione dellabitacolo, a due o quattro posti, non ci sono differenze sostanziali nelle prerogative della spider o della coup. Lo sterzo, piuttosto leggero e con un servo tradizionalmente a comando idraulico (lassistenza elettrica ancora considerata immatura e non equivalente), rende la guida poco affaticante. Il sistema antipattinamento Asr di serie con la possibilit di esclusione manuale, come nella tradizione Alfa Romeo per questi ausilii elettronici, onde mantenere un certo grado di mobilit 142
Maggio 2003 AL VOLANTE
a bassa andatura sui fondi a scarsa aderenza. Negli altri casi meglio lasciarlo inserito, perch si tratta di un elemento base ai fini della tenuta in curva, come si apprezza ancor pi guidando la Gtv col motore 3200 V6 a 24 valvole da 240 CV: arriva quasi alla potenza della GTA, richiede gomme adeguate (225/ 45 su cerchio da 17) e di coppia in basso ne ha da vendere. Si pu viaggiare in terza in pianura con motore al minimo e riprendere efficacemente premendo a fondo lacceleratore. La taratura dellAsr, in questo caso, lascia una notevole possibilit di intervento sulla scelta delle traiettorie in curva regolando la coppia
motrice. In altri termini, il sottosterzo in accelerazione e il sovrasterzo in rilascio si possono controllare impostando un angolo al volante accentuato e poi, rispettivamente, accelerando o rilasciando in modo da spostare lavantreno. Con un Asr meno sofisticato, tali manovre vengono solitamente inibite dagli interventi automatici, che, per limitare il pattinamento della ruota interna, mortificano un po le prestazioni. Un lavoro difficile, se si considera che i parametri sotto controllo sono solo le differenze dei giri ruota, la velocit e la posizione dellacceleratore. Difficile, ma ottimaC. Sidoli mente riuscito.
AL VOLANTE Maggio 2003
143