Le Guerre Di Carlo V
Le Guerre Di Carlo V
Le Guerre Di Carlo V
A cura di:
Alessio Contu
III F
Liceo Scientifico “G. Brotzu”
12 Aprile 2011
Le guerre di Carlo V
di Alessio Contu
12 Aprile 2011
Indice:
I. Cronologia
1 L'impero di Carlo V
1.1 L'eredità di Carlo d'Asburgo
1.2 Carlo re di Spagna
1.3 Carlo imperatore
1.4 La guerra contro la Francia
2 Il conflitto tra Spagna e Francia
2.1 La lega antiasburgica e le conseguenze del sacco di Roma
2.2 Carlo V in lotta su tre fronti
2.3 La ripresa della guerra in Italia e nel Mediterraneo
2.4 La guerra di religione in Germania e la divisione dell'impero
2.5 Le paci di Augusta e di Cateau-Cambrésis
3 Bibliografia
4 Filmografia
5 Sitografia
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Le guerre di Carlo V
di Alessio Contu
12 Aprile 2011
Cronologia
Ritratto di Carlo V
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di Alessio Contu
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1 L'impero di Carlo V
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causa dei vasti possedimenti terrieri, temevano potesse imporre un regime assolutistico alla
Germania.
L'impero di Carlo V
Spettava ora a Carlo e Francesco persuadere i principi elettori, talvolta corrompendoli in cambio
di ingenti somme di denaro; perciò avevano bisogno dell'appoggio dei banchieri. Il consorzio
internazionale2, soprattutto i Fugger di Augusta e i Welser, in quanto strettamente legato agli
affari di Anversa, favorì Carlo che fu eletto imperatore all'unanimità il 28 Giugno 1519.
Carlo V trovò ben presto difficoltà nel governare un impero così vasto. Nella primavera del
1520 egli dovette partire per ricevere la corona imperiale e lasciò come reggente il cardinale
fiammingo Adriano di Utrecht. Questo fatto confermò i sospetti e di conseguenza la maggior
parte delle città castigliane si ribellarono. Tali ribellioni cessarono quando Carlo tornò in Spagna
e promise di non sacrificare i regni iberici alla politica europea.
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entrambi nemici di Carlo V, il quale trovò la strategica alleanza con la Persia, la quale attaccò
l'impero turco che, non essendo in grado di sostenere due guerre, dovette rinunciare
all'espansione nelle terre asburgiche. Carlo V decise di intraprendere contemporaneamente tre
differenti politiche: in primo luogo volle combattere i turchi, inoltre volle difendere gli interessi
spagnoli in Italia ed infine cercò di restaurare il potere imperiale in tutto il continente. Tuttavia
si rese presto conto che queste tre politiche erano incompatibili fra loro.
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lega si alleò col nuovo sovrano francese Enrico II e stavolta la guerra si svolse proprio in
Germania. A questo punto Carlo comprese di non essere più in grado di combattere contro due
nemici e nel 1555 rinunciò al dominio dei Paesi Bassi e della Spagna, che passarono al figlio
Filippo. L'anno seguente, firmata la tregua con la Francia, rinunciò all'impero lasciando al
fratello Ferdinando i possessi austriaci.
Così gli immensi possedimenti di Carlo V vennero spartiti fra Ferdinando e Filippo. Il primo,
già re d'Ungheria e di Boemia, e ormai destinato a diventare imperatore, ereditò le terre
asburgiche di Austria, Stiria, Carinzia, Tirolo, Carniola. Filippo, oltre alla Spagna e ai domini
americani, ereditò i paesi Bassi e i possedimenti italiani. Così la dinastia degli Asburgo si divise
in due rami: gli Asburgo di Spagna, che possedevano i Paesi Bassi e l'Italia, ereditarono pure la
Francia, il maggiore nemico di Carlo, e costituirono una sorta di impero marittimo tra Atlantico
e Mediterraneo; gli Asburgo d'Austria invece ottennero un impero più continentale, ed anch'essi
ereditarono un nemico di Carlo, ossia i principi protestanti tedeschi. Rimase invece un problema
per le due nascenti dinastie il terzo restante nemico di Carlo, ovvero i turchi, infatti la Spagna
doveva fronteggiarli nel Mediterraneo, mentre l'Austria doveva contenere la loro espansione
lungo il Danubio.
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3 Bibliografia
3.1 Pierpaolo Merlin, “La forza e la fede. Vita di Carlo V”, Editori Laterza, Roma-
Bari, 2004
Merlin ha scritto sul principale protagonista della storia europea
della prima metà del XVI secolo una biografia che affronta i vari
momenti di una delle figure più complesse della storia moderna.
In questa biografia sono evidenti una grande varietà di temi che
danno spessore alla vita del personaggio; sono infatti numerosi
gli avvenimenti che si intrecciano nella vita di Carlo V:
l'Umanesimo, il Rinascimento, la Riforma e la Controriforma, lo
stato cetuale e lo stato moderno, la corte e la guerra, il Concilio e
la politica religiosa dell'imperatore. È evidentemente la storia
politica a caratterizzare il racconto nel quale si intrecciano i temi
del governo, della religione, della guerra, e dell'economia. Tale
struttura pone enfasi su una sorta di parallelismo tra la figura
dell'imperatore e la sua epoca. Infatti Merlin descrive Carlo come
un uomo dai molteplici volti, il quale sembra rispecchiare il
clima di un'epoca segnata da profondi travagli spirituali e politici
in cui anche grandiosi progetti potevano apparire poco più che fantasmi. Ciò che
maggiormente emerge dal libro è la sensazione di trovarsi a fare i conti con una storia ormai
compiutamente europea, in cui un continente gracilmente unito nella sua diversità, e nei suoi
conflitti, affiora come lo scenario comune nel difficile passaggio che accompagna la nascita
dello stato moderno.
3.2 G. Galasso, Alla periferia dell'Impero. Il Regno di Napoli nel periodo spagnolo
(secoli XVI-XVII), Einaudi, Torino, 1994
Per circa due secoli il Regno di Napoli è appartenuto e dipeso
dai sovrani spagnoli, i quali regnavano allora sul primo impero
che la storia ricordi. Napoli, nonostante fosse una periferia di
quell'impero, dimostrò una personalità storica inconfondibile e
fortemente significativa per le influenze che subì e per le
reazioni con cui vi rispose, manifestando e sviluppando una
propria autonomia. Anche per la periferia dell'impero si
modifica così quella "leggenda nera" per cui la Spagna baluardo
della "reazione cattolica", di un "assolutismo" oppressivo e
totalitario responsabile di dominazioni distruttive di popoli e
paesi, assunse la fisionomia di un autentico impero del male, di
cui l'"Inquisizione" fu il simbolo più eloquente. Dopo due secoli
di polemiche protestanti e illuministiche, liberali e
democratiche, massoniche e umanitarie, la Spagna ritorna in
queste pagine nella sua complessità di "grande monarchia" che contribuì fortemente, nei
suoi modi, alla nascita del mondo moderno. E tutti i grandi temi della storia moderna
d'Europa ricorrono, infatti, in quei due secoli di storia del Mezzogiorno d'Italia.
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