Zincaluminite
La zincaluminite (simbolo IMA: Zna[5]) è un minerale del supergruppo dell'idrotalcite e del gruppo della glaucocerinite,[6] appartenente alla famiglia dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" con composizione chimica Zn6Al6(SO4)2(OH)16 • 5(H2O).[3]
Zincaluminite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 7.DD.35[1] |
Formula chimica | Zn6Al6(SO4)2(OH)26 • 5(H2O)[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | esagonale od ortorombico[2] |
Gruppo spaziale | sconosciuto[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità misurata | 2,26[1] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2,5 - 3[2] |
Colore | bianco, bianco-bluastro, azzurro pallido; incolore alla luce trasmessa[1] |
Opacità | traslucida[1] |
Striscio | bianco[4] |
Diffusione | rara |
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Il minerale è considerato questionable, cioè in fase di discussione, perché il suo gruppo spaziale è sconosciuto e anche il suo sistema cristallino non è ben definito; inoltre l'analisi a microscopio elettronico a scansione e spettroscopia EDS della polvere di zincaluminite proveniente da Letmathe (nel circondario della Marca in Germania) sembra indicare che il minerale in realtà sia brianyoungite.[1]
Etimologia e storia
modificaIl nome è una crasi tra i suoi componenti: zinco, alluminio e per via della sua somiglianza con l'aluminite.[2]
Il campione tipo è conservato presso il Museo nazionale di storia naturale di Francia a Parigi con il numero di catalogo 96.1432[2]
Classificazione
modificaLa nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'IMA fino al 2009,[7] elenca la zincaluminite nella classe "7. Solfati (selenati, tellurati, cromati, molibdati, tungstati)" e da lì nella sottoclasse "7.D Solfati (selenati, ecc.) con anioni aggiuntivi, con H2O"; questa è ulteriormente suddivisa in base alla dimensione dei cationi coinvolti e alla struttura cristallina, in modo tale che la zincaluminite risulti classificata nella sezione "7.DD Con soltanto cationi di media dimensione; strati di ottaedri che condividono uno spigolo", dove forma il sistema nº 7.DD.35 insieme a carrboydite, honessite, motukoreaite, nikischerite, shigaite, zincowoodwardite, glaucocerinite, woodwardite, idrohonessite, mountkeithite, natroglaucocerinite, wermlandite e idrowoodwardite.[4]
La zincaluminite mantiene la stessa classificazione anche nell'edizione successiva, continuata dal database "mindat.org" e chiamata anche Classificazione Strunz-mindat.[1]
Anche nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la zincaluminite si trova nella classe dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" e da lì nella sottoclasse dei "solfati idrati, con anioni estranei" dove è elencata nella sezione nº VI/D.08 "con cationi di medie dimensioni".[4]
Nell'elenco dei minerali secondo Dana la zincaluminite si trova nella classe dei "solfati idrati contenenti idrossile o alogeno" e nella sottoclasse dei "solfati idrati con idrossile o alogeno con (A+B2+)6(XO4)Zq • x(H2O)" dove è l'unico membro della sezione nº 31.2.3.[1]
Abito cristallino
modificaLa zincaluminite cristallizza nel sistema esagonale od ortorombico in un gruppo spaziale al momento[8] sconosciuto; anche i parametri reticolari non sono stati determinati.[2]
Origine e giacitura
modificaLa zincaluminite si forma come un raro minerale secondario nelle zone di ossidazione delle miniere di argento-zinco; la si trova associata a smithsonite, aurichalcite, hydrozincite, serpierite, cianotrichite, azurite, cuproadamite, agardite-(La), calcite, crisocolla e gibbsite.[2]
La zincaluminite è una formazione minerale rara e quindi è stata rinvenuta in poche località: nel circondario della Marca e ad Aquisgrana (in Renania Settentrionale-Vestfalia, Germania); a Lavreotiki, nell'Attica (Grecia); nel distretto minerario di Wilson, nella contea di Lyon, nel Nevada (Stati Uniti).[9][10]
Note
modifica- ^ a b c d e f g (EN) Zincaluminite, su mindat.org. URL consultato il 28 ottobre 2024.
- ^ a b c d e f g (EN) Zincaluminite (PDF), in Handbook of Mineralogy. URL consultato il 28 ottobre 2024.
- ^ a b (EN) Zincaluminite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 28 ottobre 2024.
- ^ a b c (DE) Zincaluminite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 28 ottobre 2024.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 28 ottobre 2024.
- ^ (EN) S.J. Mills, A.G. Christy, J.-M. R. Génin, T. Kameda e F. Colombo, Nomenclature of the hydrotalcite supergroup: natural layered double hydroxides (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 76, n. 5, 2012, pp. 1289-1336, DOI:10.1180/minmag.2012.076.5.10. URL consultato il 18 ottobre 2024.
- ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 28 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
- ^ Alla data del 2024
- ^ (EN) Localities for Zincaluminite, su mindat.org. URL consultato il 28 ottobre 2024.
- ^ (DE) Zincaluminite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 28 ottobre 2024.
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Zincaluminite Mineral Data, su webmineral.com.