I resti dell'anfiteatro Fausto del 32 a.C., ubicato all'interno del parco cittadino "La Passeggiata". Di questa struttura si possono notare parti di opus reticulatum in blocchetti bicolori. Fu eretto nel 32 d.C. per ordine di Fausto Liberale, durante il regno di Tiberio, e poteva ospitare fino a 10.000 persone. Attualmente è scoperto per 2/3 del perimetro, essendo una parte occupata dalla chiesa del Carmine; tuttavia, si può vedere l'ellisse originaria. Periodicamente è adibito a sito per eventi culturali e concertistici.
I resti dell'antica cinta muraria romana.
I resti archeologici di palazzo Carrara.
I resti della città romana di Carsulae, dove ancora è visibile un tratto della antichissima Via Flaminia, che da Roma portava all'Adriatico.
Il Museo archeologico di Terni (area ex-SIRI), dove sono raccolti i resti pre-romani e romani recuperati dai numerosi scavi cittadini.
La torre romanica dei Barbarasa, situata in via Roma, è la meglio conservata tra le case-torri medievali. Una lapide in alto ricorda che da qui venne esposta la reliquia del Preziosissimo Sangue, conservata nel Duomo, per allontanare dalla città un'epidemia di peste.
Chiesa di San Francesco (XIII secolo), in stile gotico. La chiesa è stata manomessa più volte nel corso dei secoli. La parte centrale della facciata presenta un portale gotico sovrastato da un oculo, mentre le parti laterali sono del XV secolo. L'abside e il campanile, decorato con bifore, sono opera di Angelo da Orvieto. All'interno è di notevole interesse la Cappella Paradisi, decorata da affreschi con scene dantesche di Bartolomeo di Tommaso (XV secolo).
Chiesa di San Salvatore (XI secolo): è una struttura molto particolare, formata da due edifici contigui, uno a pianta circolare del V secolo ed un altro, l'avancorpo, a pianta rettangolare del XII secolo, con semplice facciata decorata da una monofora e da archetti.
Chiesa di Sant'Alò (XI secolo), appartenuta all'Ordine dei Cavalieri di Malta; restaurata negli anni cinquanta, la chiesa presenta tre navate divise da colonne e pilastri e una bella abside.
Chiesa di San Pietro, appartenuta agli Agostiniani fin dal 1267, la chiesa presenta nella facciata un portale gotico con decoro quattrocentesco nel timpano; sul lato sinistro si può notare parte della struttura primitiva e il campanile quadrato con bifore nella parte inferiore.
Il Duomo di Terni, dedicato a Santa Maria Assunta, di origine romanica, fu ristrutturato nel XVII secolo. La chiesa conserva interessanti opere d'arte, tra le quali va segnalata la tavola di Livio Agresti "Presentazione al tempio e Circoncisione", del 1560; nella cappella maggiore si può ammirare un altare, opera del Minelli, che rappresenta senza dubbio la testimonianza artistica cittadina più importante tra quelle del XVIII secolo.
Chiesa di San Lorenzo, costruita nel XIII secolo, su un edificio molto più antico, e quindi ampliata nel XVII secolo; restaurata dopo i bombardamenti, attualmente presenta una facciata con trifore e portale cieco, e una bella abside; l'interno è a due navate, con la particolarità che la parte destra è ad un livello più basso.
Chiesa di San Cristoforo, risalente al XIII secolo. La chiesa è stata ristrutturata nel dopoguerra e divisa in una parte nuova e in una vecchia: nella parte vecchia vi sono affreschi e resti dei secoli XIV e XV; la parte nuova è stata ricavata dalla canonica, luogo in cui, secondo un'antica tradizione, san Francesco operò un miracolo. Nella chiesa viene anche conservato il cippo dal quale il Santo parlava ai fedeli.
La Basilica di San Valentino, antichissima struttura costruita in un'area cimiteriale cristiana per ricordare il vescovo ternano martirizzato a Roma nel 273 e portato su tale collina della periferia ternana dai suoi seguaci; la forma attuale risale al 1618 ed il convento e le spoglie del Santo sono state conservate dai Carmelitani fino al XX secolo, quando il comune di Terni ne prese l'eredità.
Palazzo Spada (sede del Comune) del XV secolo, progettato da Antonio da Sangallo il Giovane (fu terminato nel 1576, forse sua ultima opera), imponente edificio antica sede della famiglia Spada, è a due piani e un mezzanino.
Palazzo Fabrizi (sec. XVII).
Palazzo Mazzancolli (XV secolo), in via Cavour, sede attuale dell'Archivio di Stato.
Palazzo Rosci (ora Bianchini-Riccardi) (XVI secolo), in Piazza Duomo, forse edificato su progetto di B. Peruzzi.
Palazzo Gazzoli (fine XVIII secolo). Lo schema tipologico del palazzo deriva da quello del palazzo tardo-rinascimentale romano, con una corte interna su cui si affaccia un loggiato a doppio ordine, con volte affrescate a grottesche. Oggi è sede della pinacoteca comunale, di svariate attività culturali, nonché della rappresentanza della Regione Umbria.
Palazzo Manassei (XV secolo).
Palazzo Mariani (XVI secolo), sede dell'Istituto Musicale Briccialdi.
Palazzo Filerna-Perotti-Montani (XVII secolo), con significativi affreschi di Girolamo Troppa.
Palazzo Pierfelici (XV secolo), con un notevole portale cinquecentesco.
Palazzo Possenti (XVIII secolo).
Palazzo Corradi-Maroni, già Carrara (XV-XIX secolo), con un significativo portale cinquecentesco in travertino.
Palazzo Faustini (XIX secolo), con numerose iscrizioni romane nell'androne.
Palazzo Cittadini-Cesi (XVIII-XIX secolo).
Palazzo Carrara (sec.XVI-XVIII), ivi è presente una serie di elementi lapidei romani e rinascimentali (stemmi, sarcofagi, iscrizioni).
Piazza della Repubblica, con l'antico palazzo comunale ora sede della biblioteca comunale (bct). Con la ristrutturazione, l'antica torre civica distrutta dai bombardamenti è stata sostituita da una moderna torre di vetro che richiama la cascata delle Marmore.
Piazza Solferino, Piazza Europa, Piazza Clai e Piazza Tacito (quest'ultima ideata dall'architetto Ridolfi), dove troviamo il Palazzo del Governo ideato dall'architetto Bazzani e al centro la fontana, simbolo della forza delle acque che producono energia elettrica, decorata con i mosaici rappresentanti i dodici segni zodiacali, di Corrado Cagli.
Obelisco "Lancia di Luce" di Arnaldo Pomodoro, che si trova alla fine di Corso del Popolo. L'opera rappresenta contemporaneamente i traguardi tecnologici e i moniti verso gli stessi; la miriade di fratture, gli inserti e gli effetti chiaroscurali rappresentano il dramma della loro scoperta e dei loro relativi poteri. Assemblata con tecniche industriali, si slancia nella sezione terminale e un suo fascino lo trova nel mutamento che assume il suo aspetto in base all'angolo visuale dell'osservatore e della differente luce dei momenti della giornata.
ll CAOS – Centro per le Arti Opificio Siri è uno spazio dedicato alla cultura nato dalla riconversione dell’ex fabbrica chimica SIRI a Terni. Il CAOS raccoglie esposizioni temporanee nazionali ed internazionali, laboratori didattici e creativi, il Museo d’arte Moderna e Contemporanea Aurelio De Felice, il Museo Archeologico Claudia Giontella, il Teatro Sergio Secci, spazi per residenze e produzioni artistiche, una biblioteca e una sala video, aule didattiche, il Fat Art Club.