Trident Records

casa discografica italiana

La Trident Records, nota come Trident, è stata una casa discografica italiana, attiva dal 1973 al 1975 e, successivamente, un marchio utilizzato dal 2002 al 2003.

Trident Records
StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione1973
Fondata daAngelo Carrara, Antonio Colombi e Maurizio Salvadori
Chiusura2003
Sede principaleMilano
SettoreMusicale
ProdottiVari

Il suo logo consisteva - alternativamente - nella stilizzazione del capo della figura mitologia di Poseidone con il suo tridente, all'interno di un cerchio, oppure nel bozzetto di un tridente impugnato da una mano, all'interno di un cerchio.

Dal 1973 al 1975

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Fondata all'inizio degli anni settanta a Milano dal produttore Angelo Carrara e gestita assieme a Antonio Colombi e Maurizio Salvadori,[1] nacque come spin off della Trident Agency, agenzia già esistente e dedita alla promozione organizzazione e produzione di spettacoli.

La Trident Records, con sede in via San Maurilio 13[2], già nel 1973 - anno in cui i primi dischi giunsero alla pubblicazione - costituiva una realtà imprenditoriale a sé stante, dedicata alla produzione e pubblicazione di dischi. Al pari di altre piccole case discografiche che, poco più che etichette, pur possedendo una sede non disponevano di edizioni discografiche, studi di registrazione ed impianti di stampaggio e canali di distribuzione, anche la Trident esternalizzò queste attività. Così, se i pezzi degli artisti sotto contratto erano depositati presso le Edizioni Usignolo, con sede in Via Meda 15,[3] per la produzione, la stampa e la distribuzione dei vinili la Trident si avvalse della Fonit Cetra,[4] mentre la registrazione e il mixaggio dei master avveniva in diversi studi milanesi.

Nella creazione del proprio catalogo, la Trident investì soprattutto sui complessi dell'allora nuovo - per l'Italia - rock progressivo; furono pubblicate le opere dei Biglietto per l'Inferno, i Semiramis (dei quali facevano parte Michele Zarrillo e Giampiero Artegiani), i Dedalus e furono messi sotto contratto i Trip[4], provenienti dalla RCA Italiana. Vi fu qualche excursus nell'ambito della produzione di cantautorato di qualità e la musica pop, come nel caso di Claudio Fucci.[5] Direttore artistico - nonché autore - della Trident, in quegli anni, fu Eugenio Finardi.[6]

La Trident Records fu attiva solamente fino al 1975, cessando ogni attività in tale anno.

Il marchio e il catalogo ex Trident Records

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Con la sospensione improvvisa delle attività, i lavori della Trident andarono incontro a diversi destini. Da una parte, alcune opere, contrattualizzate sotto la Trident Records e giunte anche a fasi avanzate del processo produttivo ma mai pubblicate, verranno successivamente stampate - anche dopo anni - a cura di altre case discografiche[7][8]; è il caso de il tempo della semina dei Biglietto per l'Inferno, che sarà pubblicato solo nel 1992 dalla Mellow Records.

Altre composizioni - già edite dalla Trident (fra le quali, per esempio, Dedicato a Frazz, Introspezione[9] e Biglietto per l'Inferno[7]) - ancora richieste, ma la cui stampa e distribuzione non sarebbero state più possibili a causa della chiusura dell'etichetta, furono poi tramite accordi cedute dagli autori delle stesse, con licenze successive, a etichette differenti, anche straniere, per essere edite su LP o CD. La presenza, per alcuni di questi singoli dischi, di diverse successive ristampe sotto differenti etichette, rende assai complessa una catalogazione completa ed esaustiva.

Dal canto suo, con il revival del genere prog, il marchio Trident Records stesso è stato nuovamente registrato e utilizzato, all'inizio degli anni 2000, e fino al 2003, dal produttore Angelo Carrara attraverso l'agenzia Target Music, per una ristampa ragionata su CD della parte restante del catalogo disponibile, con numerazione e codici originali, attraverso l'etichetta BTF.[4] Quest'ultima etichetta ha poi ristampato alcune opere della Trident, anche su vinile.

Nello stesso inizio di decennio, l'etichetta giapponese Arcàngelo (del gruppo DIW, e già impegnata nella ristampa di altre opere progressive italiane fra cui quelle dei Picchio dal Pozzo, New Trolls, ed altri)[10] ha effettuato, su licenza, una analoga ristampa filologica su LP e su CD, di parte scelta del catalogo storico. Con nuova ed inedita numerazione, preceduta dal codice ARC[11], i dischi così stampati sono stati distribuiti anche in Giappone, dove era consistente la domanda di genere.

In anni recenti, il brand Trident Records ha cessato di essere utilizzato per produzioni discografiche, anche se il nome Trident è stato ripreso - unito a diverse parole - da parte del management originale della casa discografica e dell'Agenzia da cui la stessa era nata, per nuova attività imprenditoriali nel settore produzione spettacoli[12].

Parte del catalogo della Trident Records è stato infine digitalizzato e distribuito nel 2010 grazie a un accordo con una società terza.[13]

La datazione qui riportata si basa sull'etichetta del disco o sulla copertina; qualora nessuno di questi elementi abbia una datazione, è basata sulla numerazione del catalogo; talora è, infine, basata sul codice della matrice di stampa. Se esistenti, sono riportati, oltre all'anno, il mese e il giorno (quest'ultimo dato si trova, a volte, stampato sul vinile).

Laddove stampate, le musicassette avevano identico numero di catalogo, precedute dal codice TRD e le cassette stereo 8 il codice TRE.

33 giri

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45 giri

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Ristampe del catalogo Trident Records

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Sono qui considerate le sole due ristampe sistematiche effettuate del catalogo Trident, seppure non complete. La prima, ad opera della stessa Trident Records, avvenuta negli anni 2000 in collaborazione e con distribuzione BTF; la seconda, su CD ed LP, su licenza, a cura dell'etichetta nipponica Arcàngelo. Le ristampe ad opera di etichette terze di alcuni dei dischi già prodotti dalla Trident, non avendo carattere organico e sistematico, non sono qui riportate.

CD su etichetta BTF/ Trident Records

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CD ed LP (su marchio Trident ed etichetta Arcàngelo)

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  1. ^ Enrico Ruggeri, Sono stato più cattivo, Edizioni Mondadori.
  2. ^ Label: Trident Records - Rate Your Music, su rateyourmusic.com. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  3. ^ Billboard, 2 nov 1968.
  4. ^ a b c Trident, su italianprog.com. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  5. ^ Claudio Fucci, su italianprog.com. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  6. ^ Eugenio Finardi e Antonio D'Errico, Spostare l'orizzonte, Rizzoli, 2010.
  7. ^ a b Biglietto per l'Inferno - Wikiwand, su wikiwand.com. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  8. ^ Biglietto Per L'Inferno - Il Tempo Della Semina, su Discogs. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  9. ^ Redazione, PROG – “Rosa Rosae”, il fulgido ritorno di Donella Del Monaco e Opus Avantra | MP News, su mpnews.it. URL consultato il 23 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2019).
  10. ^ Label: Arcàngelo - Rate Your Music, su rateyourmusic.com. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  11. ^ Trident (2), su Discogs. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  12. ^ Trident Music - La cultura dello spettacolo, su Trident Music. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  13. ^ Rockol com s.r.l, √ Prog 2.0, Pirames distribuisce in digitale il vecchio catalogo Trident, su Rockol. URL consultato il 23 ottobre 2019.

Bibliografia

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  • Vari numeri di riviste musicali italiane del biennio 1973-1974, quali Ciao 2001, Qui giovani, Musica e dischi
  • Mario De Luigi, L'industria discografica in Italia, Roma, Lato Side, 1982. ISBN A000221066
  • Mario De Luigi, Storia dell'industria fonografica in Italia, Milano, Musica e Dischi, 2008, ISBN 88-903380-0-8.
  • Vito Vita, Musica Solida. Storia dell'industria del vinile in Italia, Miraggi Edizioni, 2019, ISBN 9788833860459

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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