Scarperia

frazione del comune italiano di Scarperia e San Piero

Scarperia (Scarperìa, IPA: /skarpeˈria/[3], in passato anche Scarpignana, fondata con il nome di Castel San Barnaba) è una frazione del comune sparso di Scarperia e San Piero. È stato un comune italiano, che nel 2010 contava 7 794 abitanti[4], della città metropolitana di Firenze in Toscana.
Dal 1º gennaio 2014 è fuso con San Piero a Sieve formando il nuovo comune di Scarperia e San Piero.

Scarperia
Frazione, ex comune
Scarperia – Stemma
Scarperia – Bandiera
Scarperia – Veduta
Scarperia – Veduta
Veduta della facciata di Palazzo dei Vicari.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Toscana
Città metropolitana Firenze
ComuneScarperia e San Piero
Amministrazione
Data di soppressione1º gennaio 2014
Territorio
Coordinate43°59′34″N 11°21′17″E
Altitudine292 m s.l.m.
Superficie79,24 km²
Abitanti7 835 (2014)
Densità98,88 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale50038
Prefisso055
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT048042
Cod. catastaleI514
TargaFI
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[1]
Cl. climaticazona E, 2 212 GG[2]
Nome abitantiscarperiesi
Patronosanti Jacopo e Filippo
Giorno festivo3 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Scarperia
Scarperia
Scarperia – Mappa
Scarperia – Mappa
Posizione dell'ex comune di Scarperia all'interno della città metropolitana di Firenze.

Geografia fisica

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Territorio

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Il territorio è caratterizzato da colline dall'aspetto dolce e curvilineo. Ma possiede anche alcune delle più alte montagne del territorio mugellano. È presente, poco fuori dal centro abitato, il Passo del Giogo, da cui si accede al comune di Firenzuola, per proseguire fino ad Imola e successivamente a Bologna

  Lo stesso argomento in dettaglio: Clima della Toscana e Stazione meteorologica di Rifredo Mugello.

Origini del nome

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Nato come Castel San Barnaba, il paese cambiò nome in Scarperia (anche Scarpignana in passato): infatti l'insediamento principale, che oggigiorno rappresenta il centro storico, è situato alle falde (scarpa, nel senso di scarpata) degli Appennini. Ria potrebbe riferirsi all'aggettivo in italiano antico, il quale significherebbe "ostile".

Il nome era stato accostato anche ad un nome proprio etrusco (Scarpius in latino, Scarpe in lingua etrusca), ma questa supposizione non è più presa in considerazione.

Infine si è pensato anche ad un'ipotesi commerciale, che vedrebbe il nome associato ai calzolai.[5]

Sconfitti gli Ubaldini, feudatari del Mugello, il 20 aprile 1306 il Consiglio dei Cento della Repubblica Fiorentina stabilì l'edificazione di una Terra nova, cioè una cittadella fortificata che potesse proteggere Firenze dagli attacchi provenienti da nord e si stabilisse in un punto strategico sulla via Bolognese ai piedi dell'Appennino tosco-emiliano. Questa venne fondata il 7 settembre dello stesso anno e prese il nome di Castel San Barnaba, dal santo dell'11 giugno, in onore della vittoria guelfa a Campaldino l'11 giugno 1289.

Il Palazzo del Capitano della Terra Nova fu eretto non lontano dal Castello di Montaccianico, distrutto nell'estate del 1306, e quindi ampliato successivamente fino a divenire un Palazzo Signorile nel Quattrocento. Infatti, con un decreto della Repubblica di Firenze datato 11 aprile 1415, Castel San Barnaba si trasformò da avamposto militare inespugnabile a Sede del Vicariato. Il Vicario, designato dalla Repubblica e rinominabile, riceveva l'investitura e governava per sei mesi. Aveva funzioni amministrative e giudiziarie. La "terra murata", popolata grazie ad un'esenzione decennale da tasse e balzelli, conobbe così una crescita demografica ed un periodo di prosperità. Le botteghe, gli alberghi e le osterie erano numerosi, data la posizione strategica lungo la strada che conduceva al Passo del Giogo ed il rinomato artigianato del paese si specializzò nei ferri taglienti.

Nel Settecento tuttavia, con l'ascesa dei Lorena, Scarperia conobbe un rapido declino: fu decisa l'apertura della Carrozzabile della Futa nel 1752, la quale tagliava fuori l'abitato dal traffico commerciale che era stato la sua fortuna. Per adeguarsi alle nuove condizioni, si puntò ad abbellire l'aspetto del centro storico, con l'abbattimento di porte e mura verso la metà dell'Ottocento.

L'impoverimento di Scarperia conobbe il suo massimo quando nel 1908 fu emanata la legge giolittiana che impediva il commercio e il porto di coltelli a serramanico di lunghezza superiore al palmo della mano. L'artigianato d'eccellenza dei ferri taglienti è sopravvissuto fino ai giorni nostri ed è il fiore all'occhiello del paese grazie al pregio di materiali e lavorazioni ed all'impulso del collezionismo.

Durante la seconda guerra mondiale, Scarperia fu uno dei comuni della Toscana designati a luogo di internamento libero per ebrei stranieri e dissidenti politici.[6] Vi soggiornarono a domicilio coatto per periodi vari almeno 4 persone: due componenti di un nucleo familiare slavo i cui congiunti erano accusati di attività anti-italiane, un dissidente politico "fervente comunista" (Umano Pozzoni) e un ebreo apolide, Leone Smulevich, che dopo l'8 settembre 1943 troverà rifugio dalle deportazioni a Firenzuola.[7]

Oggi Scarperia è uno dei Borghi più belli d'Italia, e riesce a coniugare la produttività in campo metalmeccanico (Zona Industriale di Pianvallico) alla ricercatezza e alla qualità enogastronomica.

Simboli

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Lo stemma comunale si blasonava d'argento, al giglio di Firenze di rosso. Il gonfalone era un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Architetture civili

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Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 681 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

  1. Romania, 275 3,52%
  2. Albania, 182 2,33%

Cultura

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Palio del Diotto

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Dalla seconda metà del ventesimo secolo si disputa annualmente il Diotto, un palio per festeggiare la fondazione del paese. Il Diotto (dal volgare die octo, ovvero giorno otto) si svolge l'8 settembre di ogni anno in onore della Natività della Madonna.[10] Antica festività locale, il Diotto fu reinventato negli anni cinquanta e si è gradualmente trasformato in un contenitore di attività ricreative e culturali, che comprendono tornei di carte, concerti, presentazioni di libri e altre iniziative.[11][12] È una rievocazione storica dell'investitura del vicario. Il Palio fa parte dei festeggiamenti e consiste in una gara tra quattro rioni suddivisa in cinque discipline: lancio dei coltelli, corsa sui mattoni, tiro alla fune, corsa nelle bigonce e palo della cuccagna.[13]

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 maggio 1989 19 giugno 1991 Alessandro Marchi Partito Comunista Italiano Sindaco [14]
23 luglio 1991 10 giugno 1996 Alessandro Marchi Partito Democratico della Sinistra Sindaco [14]
10 giugno 1996 17 aprile 2000 Alessandro Marchi L'Ulivo Sindaco [14]
17 aprile 2000 5 aprile 2005 Sandra Galazzo L'Ulivo Sindaco [14]
4 aprile 2005 30 marzo 2010 Sandra Galazzo centro-sinistra Sindaco [14]
30 marzo 2010 1º gennaio 2014 Federico Ignesti centro-sinistra Sindaco [14]

Gemellaggi

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Scarperia è gemellata con:

Nel comune di Scarperia sono presenti l'Autodromo Internazionale del Mugello e il Golf Club Poggio dei Medici.

Il 19 maggio 2007 sul circuito automobilistico è stato allestito l'arrivo della 7ª tappa del 90° Giro d'Italia di ciclismo che ha visto la vittoria, allo sprint, del velocista italiano Alessandro Petacchi. Alla fine di maggio o all'inizio di giugno di ogni anno, nell'Autodromo Internazionale del Mugello si svolgono le gare motociclistiche della Moto GP. Nel paese sono presenti una palestra comunale e un campo sportivo utilizzati da varie società sportive.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  3. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Scarperia", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  4. ^ Dato Istat al 1/1/2010 Archiviato il 2 maggio 2017 in Internet Archive..
  5. ^ La storia della Toscana attraverso i suoi toponimi, su toscanaoggi.it. URL consultato il 24 marzo 2021.
  6. ^ Ebrei stranieri internati in Toscana.
  7. ^ Umberto Pozzoni fu rilasciato nel settembre 1943. Leone Smulevich si riunì al resto delle sua famiglia a Firenzuola dove sopravvissero grazie all'aiuto delle famiglie Angeli e Righini. I civili slavi, rimasti a Scarperia, furono rimpatriati nell'agosto 1945. L’internamento libero a Scarperia.
  8. ^ www.MuseiSantAgata.it - sito dell'associazione culturale onlus Musei Sant'Agata
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  10. ^ Festeggiamenti del Diotto, su prolocoscarperia.it, 2011. URL consultato il 10 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2018).
  11. ^ Fabio Dei, Le feste storiche nella Toscana del dopoguerra (PDF), in Storica: rivista quadrimestrale, vol. 48, 2010, pp. 199-209.
  12. ^ Paolo De Simonis, Ibidem: esponendo altri tempi attorno a Scarperia, in Fabio Dei e Caterina Di Pasquale (a cura di), Rievocare il passato: memoria culturale e identità territoriali, Pisa university press, 2017.
  13. ^ Scarperia - Diotto - 8 settembre, su feditgiochistorici.it. URL consultato il 20 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2012).
  14. ^ a b c d e f http://amministratori.interno.it/

Voci correlate

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Altri progetti

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