Referendum del 1991 sullo status politico della Crimea

Il referendum sullo status politico della Crimea fu una consultazione elettorale tenutasi il 20 gennaio 1991 nell'oblast' allora parte della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, precedendo di circa due mesi il referendum sul mantenimento dell'Unione Sovietica e quello istituzionale sulla sovranità e di poco più di 10 mesi quello sull'indipendenza dell'Ucraina.

Referendum sullo status politico della Crimea
StatoRSS Ucraina (bandiera) RSS Ucraina
Data20 gennaio 1991
Esito
  
94,3%
No
  
5,70%
Affluenza81,5%

Agli elettori fu chiesto se volessero ristabilire la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Crimea che era stata abolita nel 1945. La proposta venne approvata dal 94% degli elettori.

Antefatti

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La Repubblica autonoma di Crimea fu originariamente creata nel 1921 come parte della RSFS Russa dell’Unione Sovietica.[1] Successivamente, durante la seconda guerra mondiale, la Crimea fu invasa dalla Germania nazista. Quando la regione fu riconquistata dall'URSS nel 1944, Stalin fece deportare in massa tatari, armeni, bulgari e greci di Crimea in Asia centrale col pretesto di una loro presunta collaborazione con gli occupanti tedeschi.[2][3] Nel secondo dopoguerra la Repubblica autonoma fu quindi sciolta e la Crimea divenne un'oblast' aggregata alla RSS Ucraina il 19 febbraio 1954.[4]

Nel settembre 1990, il Soviet dei deputati del popolo dell'Oblast' di Crimea chiese il ripristino della Repubblica Socialista Sovietica Autonoma insieme al precedente livello di autonomia di cui la penisola aveva goduto sotto l'RSSA.[5]

Il referendum non si limitò a chiedere la restaurazione della RSSA, ma chiese anche che la Crimea partecipasse al Nuovo Trattato di Unione (un ultimo futile tentativo di Michail Gorbačëv di ricostituire l'URSS). Ciò avrebbe significato, per la Crimea, diventare un soggetto sovrano della rinnovata URSS[5] e quindi separata dalla RSS Ucraina.[6]

Conseguenze

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Dopo il referendum il Soviet Supremo della RSS Ucraina approvò la legge: "sulla restaurazione della Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Crimea"[7] il 12 febbraio 1991 ma all’interno dei confini dell’Ucraina.[5]

Inoltre, il 4 settembre 1991, il parlamento della Crimea dichiarò il proprio territorio parte costituente dell'Ucraina sovrana.[8] Tuttavia, si disse che il Parlamento della Crimea non avesse l'autorità per prendere questa decisione, perché secondo la legge sovietica "Sulla procedura per la risoluzione delle questioni relative al ritiro di una repubblica dell'Unione dall'URSS" del 3 aprile 1990, la questione avrebbe potuto essere risolta soltanto attraverso un referendum,[9] ma l’Ucraina si era dichiarata indipendente il 24 agosto 1991 e il 1º dicembre 1991 tenne il referendum confermativo sulla propria autodeterminazione al quale partecipò anche la Crimea come parte del suo territorio, coi suoi abitanti che votarono a favore dell’indipendenza ucraina col 54,19% dei consensi e il 57,07% di quello degli abitanti della città di Sebastopoli.[10]

Ad ogni modo, nonostante la dissoluzione dell'Unione Sovietica avvenuta il 25 dicembre 1991, nel gennaio 1992 il Soviet Supremo della RSFS Russa rimise in discussione la costituzionalità del trasferimento del 1954, bollandolo come illegittimo e accusando Nikita Chruščëv di tradimento contro il popolo russo.[11]

  1. ^ (EN) Sergei Lavrov defends Russia's position on Ukraine, in Euronews, 3 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2014).
  2. ^ (EN) Online Encyclopedia of Mass Violence, Sürgün: The Crimean Tatars’ deportation and exile - Online Encyclopedia of Mass Violence, su massviolence.org (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2008).
  3. ^ (EN) To understand Crimea, take a look back at its complicated history, in The Washington Post, 27 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2015).
  4. ^ Maria Drohobycky, Crimea: Dynamics, Challenges and Prospects, Rowman & Littlefield, 1995, a p. 40.
  5. ^ a b c (EN) Natalya Belitser, The Constitutional Process in the Autonomous Republic of Crimea in the Con text of Interethnic Relations and Conflict Settlement, in International Committee for Crimea, 20 febbraio 2000. URL consultato il 25 agosto 2022.
  6. ^ (EN) Pål Kolstø, Russians in the Former Soviet Republics, Indiana University Press, 1995, ISBN 0253329175.
  7. ^ (UK) Legge sulla restaurazione della Repubblica socialista sovietica autonoma di Crimea.
  8. ^ (EN) Chronology for Crimean Russians in Ukraine, su Refworld. URL consultato l'8 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2021).
  9. ^ On the procedure for resolving issues related to the withdrawal of a union republic from the USSR, su Refworld (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2021).
  10. ^ (EN) Cfr. a p. 191 in Pål Kolstø, Russians in the Former Soviet Republics, Indiana University Press, 1995, ISBN 978-0-253-32917-2.
    Cfr. a p. 184 in Serhii Plokhy, Ukraine and Russia. Representations of the Past, University of Toronto Press, 2008, ISBN 978-0-8020-9327-1.
  11. ^ (EN) USSR's Nikita Khrushchev gave Russia's Crimea away to Ukraine in only 15 minutes, su Pravda.ru del 19 febbraio 2009.

Bibliografia

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Voci correlate

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