Portale:Animazione
«I personaggi a fumetti, una volta animati, perdono molte caratteristiche per acquisirne altre, trasformandosi quasi in tutt'altro.» «Io credo di aver fatto sempre film per adulti, perché tratto e discorro di problematiche serie, anche se uso il mezzo cartone. Se poi piace anche ai bambini, tanto meglio.» Benvenute e benvenuti; il portale dell'animazione vi aiuterà nella navigazione attraverso le voci su questo affascinante mezzo espressivo; scoprirete come si fanno i cartoni animati, quali aziende si cimentano in queste produzioni e le persone che vi sono dietro. Per partecipare come collaboratore visita il Progetto:Animazione. |
L'animazione è il processo, basato sull'effetto fisico denominato "fenomeno phi", che consiste nel rapido accostamento di immagini statiche per dare l'illusione del movimento. Essa viene prodotta mediante disegni animati o animazioni a passo uno. Gli animatori sono le figure professionali che si dedicano alla creazione di animazioni. Le animazioni possono essere registrate su supporti analogici come flip-book, pellicole cinematografiche, videocassette, o in media digitali, come GIF animate, animazione flash o video digitali. Per visualizzarla sono utilizzati fotocamere digitali, computer, televisori e proiettori. I metodi principali impiegati nel campo dell'animazione sono tre:
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Il rotoscoping, rotoscope, o rotoscopio è una tecnica di animazione utilizzata per creare un cartone animato in cui le figure umane risultino realistiche. Il disegnatore ricalca le scene a partire da una pellicola filmata in precedenza. In origine, le immagini filmate in precedenza venivano proiettate su un pannello di vetro traslucido, dove fungevano da supporto per l'attività di disegno. Recentemente questo congegno è stato sostituito dal computer. La tecnica fu ideata da Max Fleischer, che la impiegò per la prima volta nella serie Out of the Inkwell. Fleischer impiegò inoltre il rotoscope in numerose sue produzioni, tra cui tre cartoni di Betty Boop dei primi anni trenta e I viaggi di Gulliver. Walt Disney e i suoi artisti impiegarono questa tecnica in maniera efficace in Biancaneve e i sette nani nel 1937. |
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«Ho cercato di semplificare perché amavo molto fare del bel movimento rispetto al disegno fine a sé stesso. Per cui ho cominciato a provare un qualcosa che mi permettesse di esprimermi con velocità.» Osvaldo Cavandoli è stato un animatore, regista e fumettista italiano nato a Toscolano-Maderno il 1º gennaio 1920. Dopo aver frequentato un Istituto tecnico professionale, nel 1937, a soli 17 anni, trova un lavoro come disegnatore industriale, prima all'Alfa Romeo, poi alla ditta d'armi Cemsa di Saronno, che impiega fino al 1942, quando comincia a pubblicare vignette di satira di costume. Alla fine della Seconda guerra mondiale a 25 anni, legge un annuncio dei fratelli Nino e Toni Pagot che cercano disegnatori per un nuovo cartone animato: decide di presentarsi, realizza qualche schizzo e viene assunto. Inizia così a lavorare come intercalatore e partecipa alla realizzazione del cortometraggio Lalla ed il funghetto ed a quella de I fratelli Dinamite, il primo lungometraggio animato della storia del cinema italiano. |
Blender è un programma libero per la modellazione e il rendering di immagini ed animazioni tridimensionali; è disponibile ufficialmente per numerosi sistemi operativi, incluso GNU/Linux, FreeBSD, IRIX, Microsoft Windows, Mac OS X e Solaris; esistono inoltre porting non ufficiali per altri sistemi operativi. Con esso, e con altri programmi liberi, si sono effettuate le riprese del cortometraggio in animazione 3d: Elephants Dream. Originariamente Blender fu sviluppato come applicazione interna dallo studio di animazione olandese NeoGeo; l'autore principale fu Ton Roosendaal. Il programma nacque come software proprietario a costo zero (freeware), ma al fallimento della Number Technologies, avvenuto nel 2002, si optò per una sua distribuzione sotto i termini della licenza GNU General Public License, dopo avere corrisposto ai creditori la somma unica di 100 000 euro. Nel mese di ottobre del 2002 il codice sorgente di Blender è stato messo a disposizione dei volenterosi sviluppatori, sotto la guida della Blender Foundation. |
Schermata dal cartone di Felix the Cat: The Goose That Laid the Golden Egg, datato 1936 |
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