Peter Early

politico statunitense

Peter Early (Madison, 20 giugno 1773Contea di Greene, 15 agosto 1817) è stato un politico statunitense.

Peter Early

28º Governatore della Georgia
Durata mandato5 novembre 1813 –
20 novembre 1815
PredecessoreDavid B. Mitchell
SuccessoreDavid B. Mitchell

Membro della Camera dei rappresentanti - Georgia, distretto at-large
Durata mandato10 gennaio 1803 –
3 marzo 1807
PredecessoreJohn Milledge
SuccessoreHowell Cobb

Dati generali
Partito politicoDemocratico-Repubblicano
Titolo di studioLaurea in Legge
UniversitàUniversità di Princeton
ProfessioneAvvocato
Giudice
FirmaFirma di Peter Early

Biografia

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Origini

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Nacque in Virginia nel 1773, primo figlio del militare Joel Early e della moglie Lucy Smith.[1][2][3] Mentre il giovane Peter studiava legge a Princeton, il resto della famiglia acquistò la piantagione di Fontenoy, in Georgia, presso il fiume Oconee, e vi si trasferì, presto raggiunta dal primogenito, che aprì uno studio legale per le contee di Greene e Wilkes.[1][2][3]

Nel 1797 si sposò con Ann Adams Smith, di appena quattordici anni[2][3] e dalla quale ebbe sei figli, e per il 1800 era divenuto tanto benestante da permettersi la costruzione di una casa propria.[1]

Carriera politica

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Rappresentante

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Entrato in politica col Partito Democratico-Repubblicano, nel 1802 si candidò per sostituire il rappresentante dimissionario John Milledge, e nonostante le voci che lo volevano simpatizzante del Partito Federalista (ancora odiato in Georgia per via dello scandalo dello Yazoo) riuscì a vincere il seggio, prendendone possesso l'anno successivo.[1][2][3]

Durante il suo mandato, durato fino al 1807,[2] Early dimostrò simpatie verso le potenze europee, in particolare il Regno Unito, cercando di impedire l'applicazione dell'embargo americano nei confronti della Gran Bretagna, e la Francia, votando invece a favore del blocco dei commerci con Haiti, che di recente si era liberata dal giogo coloniale francese.[1] Fu inoltre un fervente sostenitore del diritto all'espansione della Georgia a danno dei nativi americani; inoltre, in quanto a sua volta proprietario di schiavi, si oppose all'abolizione della tratta, che avvenne infine nel 1808.[1]

Dopo due mandati da rappresentante scelse di non ricandidarsi, e divenne giudice della Corte Suprema georgiana.[1][2][3]

Governatore della Georgia

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Nel 1813 venne eletto governatore della Georgia,[3] e fu fin da subito fortemente espansionista, finanziando spedizioni contro i Creek e la massiccia colonizzazione della frontiera occidentale.[3] La guerra contro i Creek si andò ad inserire nel quadro più complesso della guerra del 1812, e mentre i nativi americani furono sconfitti dal generale Andrew Jackson, la Georgia si dimostrò sguarnita a tal punto da permettere alla Royal Navy di stabilirvi una testa di ponte. Early ordinò di non contrattaccare, e nel febbraio 1815 gli ultimi inglesi si ritirarono.[1][2]

L'eccessivo uso del veto da parte di Early finì con alienargli la maggior parte dei georgiani,[3] e alle elezioni del 1815 venne sconfitto dal predecessore David B. Mitchell, che ridivenne così governatore.[1]

Ultimi anni e morte

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Nonostante la sconfitta venne eletto al senato georgiano,[3] occupandosi della riforma del codice penale e della costruzione del penitenziario di Milledgeville, la capitale statale.[1] Era stato per molti anni uno dei dirigenti dell'Università della Georgia, rimanendolo fino all'improvvisa morte nel 1817 a causa di una malattia.[1][2][3]

Venne sepolto nella sua piantagione,[3] e un secolo più tardi i suoi resti vennero riesumati per essere sepolti nel cimitero di Greensboro.[1][2] Gli vennero intitolati la contea di Early[1][3] e il presidio di Fort Early.[4]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) Keith Hulett, Peter Early, su georgiaencyclopedia.org.
  2. ^ a b c d e f g h i (EN) Peter Early, su it.findagrave.com.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) William J. Northen, Peter Early, in Men of Mark in Georgia, pp. 353-356.
  4. ^ (EN) Edwin L. Jackson, Fort Early historical marker, su dlg.usg.edu.

Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN14350232 · ISNI (EN0000 0000 4287 0400 · LCCN (ENno94042815 · GND (DE1193457238 · J9U (ENHE987007381561905171