Partito Socialista Democratico Indipendente Sammarinese

Partito Socialista creato nel 1957 da Alvaro Casali

Il Partito Socialista Democratico Indipendente Sammarinese (PSDIS) è stato un partito politico di San Marino, fondato nel marzo 1957 da Alvaro Casali, consigliere e ex segretario del Partito Socialista Sammarinese, insieme a 4 colleghi consiglieri, che erano stati espulsi[1] dal PSS per certe dichiarazioni e prese di posizione pubbliche a favore della rivolta d'Ungheria.

Partito Socialista Democratico Indipendente Sammarinese
LeaderAlvaro Casali
StatoSan Marino (bandiera) San Marino
SedeCittà di San Marino
Fondazionemarzo 1957
Derivato daPartito Socialista Sammarinese
Dissoluzione1990
Confluito inPartito Socialista Sammarinese
IdeologiaSocialdemocrazia
CollocazioneCentro-sinistra

Questi fondarono il partito e, alleandosi subito dopo con l'opposizione, portarono a una situazione di stallo istituzionale, con 30 consiglieri della maggioranza e 30 dell'opposizione. Lo stallo sfociò il 30 settembre 1957 nei cosiddetti fatti di Rovereta, in cui una coalizione guidata dal PSIS e comprendente il Partito Democratico Cristiano Sammarinese e Partito Socialdemocratico Sammarinese insediò a Rovereta, presso il confine con l'Italia, un governo provvisorio. Tale governo, riconosciuto dall'Italia e dagli Stati Uniti, tornò al Palazzo Pubblico dove nominò i Capitani Reggenti.

Negli anni successivi il partito giunse a superare il 10% dei voti (16,13% nel 1974 e 11,1% nel 1978), superando il PSS. In 1975 cambiava nome in Partito Socialista Unitario (PSU), risultando in una scissione, la Democrazia Socialista. Dopo un lungo periodo di coalizioni con i democristiani sammarinesi, in 1990 il partito riconfluì nel PSS.

Risultati elettorali

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  1. ^ nico, Capitani Reggenti. Il caso del 1957, su libertas, 29 marzo 2011. URL consultato il 7 febbraio 2024.

Voci correlate

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