Nastaʿlīq (in persiano نستعلیق‎, nastaʿlīq) è uno dei più importanti e diffusi stili calligrafici usati per scrivere il persiano.[1] Fu sviluppato in Iran nell'VIII e IX secolo. Viene occasionalmente usato anche per tracciare la lingua araba nella sua variante originaria, nota come taʿliq, per i titoli e le testatine di un libro o di una pubblicazione a stampa, ma il suo uso è predominante nel persiano, nel turco ottomano, nell'urdu e in altri ambiti linguistici d'influenza perso-indiana. Il nastaʿlīq è assai diffuso in Iran, Pakistan e Afghanistan per la poesia scritta e come forma d'espressione artistica (arabesco).

Un brano in versi del poeta persiano musulmano Hafez in nastaʿlīq.
  1. ^ P. M. Holt, et al., The Cambridge History of Islam, Cambridge University Press, 1977, ISBN 0-521-29138-0, p. 723.

Bibliografia

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  • (FA) Ḥabīb-ollāh Feżaʾelī, Taʿlīm-e Khaṭṭ (L'insegnamento della calligrafia), Tehran, Sorush, 1977
  • Sheila Blair, Islamic Calligraphy, Edimburgo, Edinburgh University Press, 2005.

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