M17 (protocollo radio)
M17 è uno schema di modulazione digitale sviluppato da Wojciech Kaczmarski SP5WWP et al.[1][2][3][4][5][6][7] ed è stato progettato principalmente per comunicazioni vocali nelle bande radioamatoriali VHF e superiori.
Descrizione
modificaM17 utilizza uno schema di modulazione 4FSK a 4800 simboli per secondo con un filtro Root-raised-cosine applicato al bitstream. Ciascun canale radio ha un'ampiezza di 9kHz ed la spaziatura tra i canali è di 12.5kHz. La velocità di trasmissione è di 9600 bit per secondo con un data-rate effettivo di 3200 bit per secondo. Il protocollo consente la trasmissione di dati a bassa velocità, per esempio dati di posizionamento GPS, in parallelo al canale vocale. Questo modo digitale è stato trasmesso con successo attraverso i satelliti geostazionari EchoStar XXI[8] e QO-100[9]. Il progetto M17 ha ricevuto nel 2021 l'ARRL Technical Innovation Award [10] ed un finanziamento per lo sviluppo da parte dell'Amateur Radio Digital Communications.[11] La specifica del protocollo è rilasciata sotto la licenza GNU General Public License.
Codifica vocale
modificaPer la trasmissione della voce M17 utilizza Codec 2, un codec audio a basso datarate sviluppato da David Rowe VK5DGR et al. Codec 2 è stato progettato per essere utilizzato in applicazioni di tipo radioamatoriale ed in tutti i casi in cui è necessario un alto livello di compressione del flusso vocale. Il protocollo M17 consente l'utilizzo del codec nelle modalità a 3200 (full-rate) e 1600 bit per secondo (half-rate).
Controllo degli errori
modificaPer il controllo e la correzione degli errori vengono impiegati tre metodi: un codice di Golay binario, un codice convoluzionale con puncturing e bit interleaving. Prima della trasmissione, ai bit contenenti i dati da trasmettere è anche applicato un OR esclusivo con una sequenza pseudocasuale di decorrelazione in modo da assicurare che il segnale in banda base risultante abbia il maggior numero possibile di transizioni tra i simboli.
Supporto hardware
modificaLe radio ricetrasmittenti palmari TYT MD-380, MD-390 and MD-UV380 possono essere riprogrammate con un firmware libero ed open-source che implementa il protocollo M17.[12]
Interconnessione con altri modi digitali
modificaE' possibilie interconnettere m17 con i sistemi DMR e System Fusion.[13]
M17 su protocollo IP
modificaI punti di accesso e i ripetitori[14] possono essere interconnessi mediante l'utilizzo di reflectors. Più di 170 reflector M17 sono attivi in tutto il mondo (Dicembre 2023).[15]
Note
modifica- ^ Dan Romanchik's (KB6NU) blog entry on M17 Project (Nov 2019)
- ^ "Świat Radio" magazine, issue 11/2020, p. 50: "Transceiver TR-9", an article covering M17 (Polish)
- ^ Ham Radio 2.0 podcast, "M17 Project - New Ham Radio Digital Mode" episode (Sep 2021)
- ^ Linux in the Ham Shack podcast, episode 396: "M17 Deep Dive" (Mar 2021)
- ^ David Rowe's (VK5DGR) "M17 Open Source Radio" blog entry (Aug 2020)
- ^ "M17 Open Source Digital Radio System", Ham Radio Workbench podcast (Dec 2019)
- ^ Open Research Institute website, projects listing subpage
- ^ Testing M17 on Echostar XXI at 10° East
- ^ AMSAT-DL Twitter entry on QO-100 wideband transponder M17 experiment (Apr 2021)
- ^ ARRL Board of Directors Bestows Awards
- ^ ARDC grants 250,000 USD to M17 Project (Apr 2021)
- ^ OpenRTX - free and open source firmware for ham radios
- ^ Douglas McLain's (AD8DP) GitHub page
- ^ RepeaterBook list of M17 repeaters
- ^ M17 reflectors list
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su M17