Lucien Aimar
Lucien Aimar (Hyères, 28 aprile 1941) è un ex ciclista su strada, pistard e dirigente sportivo francese.
Lucien Aimar | |||||||||||||||||||
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Nazionalità | Francia | ||||||||||||||||||
Altezza | 170 cm | ||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 1973 | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||
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Professionista dal 1965 al 1973,[1] vinse il Tour de France 1966 e i Campionati francesi del 1967.
Dalla scomparsa di Federico Bahamontes avvenuta l'8 agosto 2023, risulta essere il più antico vincitore del Tour de France ancora in vita.[2].
Carriera
modificaGli esordi e la vittoria al Tour 1966
modificaScalatore,[1] ottenne risultati sin da dilettante, categoria in cui fu terzo nel campionato nazionale 1960 e 1963; nel 1964 vinse il prestigioso Tour de l'Avenir, ma il successo gli fu revocato (a favore di Felice Gimondi) perché reo di aver preso a pugni il ciclista belga Joseph Spruyt.[1] Se non gli fosse stata inflitta la penalità, Aimar avrebbe vinto le due principali corse a tappe dilettantistiche francesi nella stessa stagione; oltre all'Avenir anche la Route de France. Sempre nel 1964 fu quarto ai campionati del mondo e partecipò anche ai Giochi olimpici di Tokyo nella prova in linea, dove terminò ottantesimo.
L'episodio al Tour de l'Avenir non impedì a Raphaël Géminiani, allora direttore sportivo della Ford France-Gitane, di ingaggiare Aimar come gregario di Jacques Anquetil. Nel 1965 lo stesso Géminiani lanciò Aimar come capitano della propria formazione al Tour de France, complice anche l'assenza di Anquetil: tuttavia, nella tappa dell'Aubisque, il giovane neoprò andò in crisi di fame e fu costretto al ritiro. In quella stagione concluse comunque terzo nella Parigi-Camembert e quarto nel Critérium du Dauphiné Libéré.
Nel 1966 vinse la Genova-Nizza e fu secondo sia alla Freccia Vallone che alla Euskal Bizikleta, mentre chiuse quarto il Critérium International e quinto il Critérium du Dauphiné Libéré. Al Tour de France Géminiani lo schierò come gregario di Anquetil. Aimar riuscì a conquistare la maglia gialla nella tappa con arrivo a Torino e – anche grazie all'aiuto di Anquetil, che poi si ritirò[1] – a portarla fino al traguardo finale di Parigi, battendo Jan Janssen e Raymond Poulidor, vincendo così la Grande Boucle anche se senza nessun successo di tappa.
Gli ultimi anni
modificaNella stagione successiva passò alla Bic, sempre con Anquetil. Vinse la Quattro giorni di Dunkerque e al Giro d'Italia si mise al servizio del capitano, chiudendo al settimo posto. Al Tour, invece, vestì la maglia della Nazionale Francese "A", permettendo la vittoria di Roger Pingeon e chiudendo al sesto posto. Nel 1968, complice il ritiro di Anquetil, si ritrovò capitano unico della Bic. Partecipò sia al Tour che alla Vuelta a España concludendo in entrambi casi nei primi dieci. In quell'anno vinse il campionato francese e partecipò anche ai mondiali, che chiuse decimo.
Il 1969 non lo vide competitivo e fu anche sospeso per un mese per aver fatto uso di sostanze dopanti; fu comunque quarto nel campionato nazionale e quinto nella Setmana Catalana. Nel 1970 passò alla Sonolor-Lejeune. Al Tour de France terminò oltre la decima posizione, tuttavia il suo lavoro da gregario permise al giovane compagno Lucien Van Impe di chiudere la corsa al sesto posto. Fra i piazzamenti di quella stagione, il secondo posto nel Critérium International, il quinto nella Paris-Nice e anche il secondo posto nella classica francese Bordeaux-Parigi, dietro a Herman Van Springel; vinse anche una corsa del panorama francese, la Polymultipliée.[1]
Tornò al Tour de France 1971 dove, complice una maxi-fuga, chiuse la corsa al nono posto finale. Nel 1972 passò alla squadra tedesca Rokado per fare da gregario a Gerben Karstens e Rolf Wolfshohl e non ottenne piazzamenti significativi. Il 1973 fu l'ultimo anno da professionista, corso come capitano della piccola squadra francese De Kova, dove direttore sportivo era il suo vecchio mentore Géminiani. Ottenne ancora qualche risultato, come la vittoria di una tappa nella Quattro giorni di Dunkerque e l'ottavo nella Bordeaux-Parigi.
Palmarès
modifica- 1962 (dilettanti)
- Parigi-Briare
- 1963 (dilettanti)
- 7ª tappa, 2ª semitappa La Route de France
- Classifica generale La Route de France
- 8ª tappa Tour de l'Avenir
- Classifica generale Tour de France
- Genova-Nizza
- Circuit Grand-Combien
- Classifica generale Quattro giorni di Dunkerque
- Le Mont Faron (Cronoscalata)
- 8ª tappa Tour de France
- Campionati francesi, Prova in linea
- Grand Prix de l'Artense - Champs-sur-Tarentaine
- Polymultipliée
- 5ª tappa Grand Prix du Midi Libre
- 5ª tappa, 1ª semitappa Quattro giorni di Dunkerque
Altri successi
modifica- CLassifica a punti Giro del Delfinato
- Classifica a punti Bicicletta Basca
- Criterium di Marsiglia
- Criterium di Poiré-sur-Vie
- Criterium di Ussel
- Criterium di Auch
- Promotion Pernod
- Criterium di Quillan
- Criterium di Commentry
- Criterium di Poiré-sur-Vie
- Criterium di Le Creusot
- Promotion Pernod
- Criterium di Pléaux
- Criterium di La Bastide d'Armagnac
- Criterium di Saint-Just
- Criterium di Cannes
- Criterium di Hyères
- Challenge Sedis
- Criterium di Biot
- Criterium di Oradour sur Glane
- Criterium di Villefranche-sur-Saone
- Criterium di Excideuil
- Criterium di Garanciéres en Beauce
- Criterium di Plessala
Piazzamenti
modificaGrandi Giri
modificaClassiche monumento
modificaCompetizioni mondiali
modificaNote
modifica- ^ a b c d e Storia - Aimar Lucien, su tuttobiciweb.it, www.tuttobiciweb.it. URL consultato l'8 luglio 2011.
- ^ il più anziano vincitore del Tour de France vivente è invece Jan Janssen, nato nel 1940 e vincitore dell'edizione 1968
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lucien Aimar
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Lucien Aimar, su procyclingstats.com.
- Lucien Aimar, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Lucien Aimar, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Lucien Aimar, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN) Lucien Aimar, su Olympedia.
- (EN) Lucien Aimar, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (EN, ES, IT, FR, NL) Lucien Aimar, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.