Lorenzo il Vecchio

banchiere italiano

Lorenzo di Giovanni de' Medici, detto il Vecchio (Firenze, 12 ottobre 1394[2]Careggi, 23 settembre 1440[3]), figlio secondogenito di Giovanni di Bicci, e dunque fratello minore di Cosimo il Vecchio, fu il capostipite del ramo cadetto dei Medici Popolano (o Trebbio). Il ramo Popolano salirà agli onori con Cosimo I dopo l'estinzione del ramo principale, quello di Cafaggiolo, con la morte di Alessandro de' Medici nel 1537.

Lorenzo il Vecchio
Alessandro Allori, Ritratto di Lorenzo il Vecchio, olio su tavola, 1585, Galleria degli Uffizi, Firenze
Banchiere
Stemma
Stemma
Nome completoLorenzo di Giovanni detto il Vecchio
NascitaFirenze, 12 ottobre 1394
MorteVilla medicea di Careggi, 23 settembre 1440 (45 anni)
Luogo di sepolturaBasilica di San Lorenzo, Firenze
DinastiaMedici
PadreGiovanni di Bicci
MadrePiccarda Bueri
ConsorteGinevra dei Cavalcanti[1]
FigliPierfrancesco
Francesco
ReligioneCattolicesimo

Biografia

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Lorenzo nel 1416 sposò Ginevra di Giovanni di Amerigo dei Cavalcanti (morta dopo il 1476[4]), dalla quale ebbe due figli: Francesco, che non generò una discendenza, e Pierfrancesco, dal quale continuò a svilupparsi il ramo cadetto della famiglia.

Fu sempre molto legato al suo fratello Cosimo, seguendolo negli spostamenti a Ferrara, Verona e Venezia ai tempi della pestilenza a Firenze (1430). Nel 1433 si trovava alla villa del Trebbio quando Cosimo venne arrestato con l'accusa di tirannia, e tentò di radunare un esercito per rientrare con la forza a Firenze, ma venne dissuaso. Decise dunque di riunire i suoi figli e quelli di Cosimo e lo raggiunse a Venezia. In seguito rientrò trionfalmente con Cosimo a Firenze segnando la riabilitazione del pater patriæ.

Lorenzo si dedicò nella vita soprattutto agli affari, nel banco di famiglia che il padre Giovanni aveva reso tanto forte e redditizio. Politicamente all'ombra del fratello, ricoprì comunque alcune cariche: membro dei Dieci di Balia nel 1431, ambasciatore a Venezia (1429), a Roma presso papa Eugenio IV (1431), e a Ferrara presso lo stesso pontefice (1438) per ottenere lo spostamento del concilio dalla città estense a Firenze.

Nel 1435 si trasferì a Roma per seguire da vicino gli affari del Banco Medici presso il pontefice, in qualità di depositario delle entrate della Camera Apostolica.

Secondo le fonti dell'epoca, fu un uomo di buona salute (a differenza del ramo del fratello Cosimo che soffriva di malattie ereditarie), attivo e amante della campagna, della caccia e dei cani, per questo soggiornava spesso nelle ville medicee.

Morì nel 1440 alla villa di Careggi e fu sepolto nella chiesa di famiglia, la basilica di San Lorenzo. I suoi figli dopo la sua morte passarono sotto la tutela dello zio Cosimo.

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Salvestro "Chiarissimo"[6] Averardo[5]  
 
Mandina Arrigucci  
Averardo  
Lisa Donati[7]  
 
 
Giovanni di Bicci  
Francesco Spini  
 
 
Giacoma degli Spini[8][9]  
 
 
 
Lorenzo de' Medici  
 
 
 
Edoardo Bueri  
 
 
 
Piccarda Bueri  
 
 
 
 
 
 
 
 

Linea di successione

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Tavole genealogiche della famiglia Medici.
  
Linea antica
 
 
 Lorenzo
*13941440
 
  
 Francesco
*? †?
Pierfrancesco
*14301476
 
  
 Lorenzo
*14631503
 Giovanni
*14671498
  
    
 Pierfrancesco
*14871525
Averardo
*? †?
Vincenzo
*? †?
Ludovico [Giovanni]
*14981526
  
   
Lorenzino
*15141548
Giuliano
*15201588
 Linea Granducale
 

Nei media

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Lorenzo di Giovanni de' Medici, interpretato da Stuart Martin, è uno dei protagonisti della prima stagione della serie televisiva I Medici, alla fine della quale muore assassinato dopo aver scoperto del complotto organizzato dal banchiere Andrea de' Pazzi.

  1. ^ Figlia di Giovanni Amerigo dei Cavalcanti.
  2. ^ Archivio di Stato Firenze, Libro dell'età 79, c. 142r.
  3. ^ Georg Voigt, Il risorgimento dell' antichità classica ovvero, Il primo secolo dell' umanismo · Volume 1, Sansoni, 1888, p.297.
  4. ^ Alison Brown, Pierfrancesco de' Medici, 1430-1476: A Radical Alternative to Elder Medicean Supremacy?, in Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, Vol. 42, 1979 (pp.81-103).
  5. ^ Young, p. 24.
  6. ^ Young, p. 25.
  7. ^ Daniell.
  8. ^ Giovanni de' Medici.
  9. ^ Daniell, 2.

Collegamenti esterni

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