K2-18 c
K2-18 c è un esopianeta che orbita attorno alla stella nana rossa K2-18, situata a circa 111 anni luce dalla Terra.[1]
K2-18 c | |
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Stella madre | K2-18 |
Scoperta | 2017 |
Distanza dal Sole | 111 a.l. |
Parametri orbitali | |
Semiasse maggiore | 0,067 au |
Periodo orbitale | 8,962 giorni |
Eccentricità | < 0,2 |
Dati fisici | |
Massa | 5,62±0,84 M⊕
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Il pianeta è stato scoperto nel 2017 per mezzo del metodo delle velocità radiali,[2] ed è il secondo pianeta noto del sistema, dopo la scoperta nel 2015 di K2-18 b, avvenuta con il metodo del transito nell'estensione della missione Kepler.
Caratteristiche
modificaIl pianeta ha una massa inferiore a quella del pianeta più esterno, di circa 5,6 M⊕, tuttavia a differenza K2-18 b il pianeta si trova troppo vicino alla stella per essere potenzialmente abitabile e la sua temperatura sarebbe decisamente superiore a quella del punto di ebollizione dell'acqua.[3] La distanza dalla stella è mediamente di circa 0,06 UA, ossia circa 9 milioni di chilometri, e orbita attorno a essa in 9 giorni. Essendo stato scoperto con il metodo della velocità radiale non ne è noto il raggio: se fosse di tipo terrestre sarebbe di 1,77 r⊕, ma è anche possibile che si tratti di un mininettuno, avvolto da una spessa coltre gassosa di idrogeno ed elio, con un raggio di 2,7 volte quello terrestre.[4]
Note
modifica- ^ (EN) Chelsea Gohd, Water Vapor Detected in Atmosphere of an Alien World Nearly Twice the Size of Earth, su space.com. URL consultato il 3 marzo 2020.
- ^ Ryan Cloutier, Confirmation of the radial velocity super-Earth K2-18c with HARPS and CARMENES (PDF), ottobre 2018.
- ^ Hec calculator (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2019). Planetary Habitability Laboratory]
- ^ Gabriel O. Gomes et al., Tidal evolution of exoplanetary systems hosting Potentially Habitable Exoplanets. The cases of LHS-1140 b-c and K2-18 b-c (PDF), 2020.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) K2-18 c sull'Enciclopedia dei pianeti extrasolari, su exoplanet.eu.
- (EN) Esplorazione dell'esopianeta della NASA, su exoplanets.nasa.gov.