James Bogardus (Catskill, 14 marzo 1800New York, 13 aprile 1874) è stato un architetto e inventore statunitense.

James Bogardus

Biografia

modifica
 
Il 254 Canal Street di James Bogardus, edificio di New York, fu aggiunto al Registro Nazionale dei Luoghi Storici nel 1985

Architetto e inventore statunitense, James Bogardus nacque a Catskill il 14 marzo del 1800.[1]

Personalità dotata di grande ingegno, e difatti realizzò numerose invenzioni, fu il promotore di una rivoluzione tecnico-costruttiva nel campo dell'edilizia dei magazzini e dei palazzi commerciali, possibile in un paese con una fiorente industria siderurgica.[2]

Dopo aver viaggiato in Europa (1836-1840), sviluppò in America uno stile architettonico innovativo che coniugava alla ricchezza formale una tecnica edilizia d'avanguardia, incentrata sull'utilizzo del ferro con funzioni strutturali e decorative,[3]risultando un pioniere della struttura portante a scheletro metallico,[1] e contribuendo a diffondere le costruzioni in ghisa, che divenne comunemente usata negli edifici industriali e commerciali americani dal 1850 a 1880.[4]

Il suo metodo prevedeva la spedizione di sezioni prefabbricate dalla sua fabbrica di New York ai cantieri,[4] e consisteva nel sostenere il peso della costruzione per colonne, piuttosto che per le pareti,[4] facendo compiere un passo fondamentale in avanti verso lo sviluppo successivo di scheletri e grattacieli.[4]

Lavorò principalmente a New York, realizzando vari edifici industriali a più piani. Tra le opere principali si ricordano: nel 1848, una casa di cinque piani con colonne portanti in ferro, cioè con le pareti esterne sostituite da colonne in ferro;[2] i Laing Stores edificati a New York nel (1849); il progetto per la prima Fiera Mondiale Americana a New York (1853); nel 1854 la sede della casa editrice Harper and Brothers Palace in ferro e vetro;[1]la demolita Shot Tower (1855).[3][2]

Pubblicò Cast Iron Building (1858),[1]nel quale si autodefinì "architetto in ferro".

Come inventore si mise in evidenza per un mezzo per incidere i francobolli governativi, per l'anello usato per molti anni nella filatura del cotone, per il taglio della gomma, per la spremitura del vetro e per le macchine per sondare e perforare in mare profondo.[4]

  • Casa di cinque piani con colonne portanti in ferro, New York (1848);
  • Laing Stores, New York (1849);
  • Fiera Mondiale Americana, New York (1853);
  • Sede della casa editrice Harper and Brothers Palace in ferro e vetro (1854);
  • Shot Tower (1855).
  1. ^ a b c d James Bogardus, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 giugno 2019.
  2. ^ a b c James Bogardus, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 324.
  3. ^ a b Bogardus, James, su sapere.it. URL consultato il 22 giugno 2019.
  4. ^ a b c d e (EN) James Bogardus, su britannica.com. URL consultato il 22 giugno 2019.

Bibliografia

modifica
  • (DE) Eva Bambach-Horst, Friederike Kitschen, Norbert Wolf, Christoph Zuschlag: Der Brockhaus Kunst: Künstler, Epochen, Sachbegriffe, Lipsia, Brockhaus, 2005.
  • (EN) Charles W. Carey, American Inventors, Entrepreneurs, and Business Visionaries: A Biographical Dictionary (American Biographies), Facts On File Inc., 2002.
  • (EN) Margot Gayle e Carol Gayle, Cast-Iron Architecture in America: The Significance of James Bogardus, New York, Norton, 1998.
  • (DE) Sigfried Giedion, Raum, Zeit, Architektur: Die Entstehung einer neuen Tradition, Birkhäuser Verlag, 2000.
  • (EN) Cynthia Hammett Shirey, James Bogardus and cast iron building in New York City, University of Wisconsin-Madison, 1966.
  • (EN) Andrew Rosenberg e Martin Dunford, The Rough Guide to New York, Penguin, 2011.
  • (EN) John Wesley Hanson, Progress of the Nineteenth Century: A Panoramic Review of the Inventions and Discoveries of the Past Hundred Years, J. L. Nichols, 1900.
  • (EN) Alfred Winters e Eleanor Winters, Exploring New York's SoHo, Arcadia Publishing, 2012.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN69712148 · ISNI (EN0000 0000 6678 5614 · CERL cnp00540231 · ULAN (EN500010775 · LCCN (ENn88255923 · GND (DE117617458 · J9U (ENHE987007441641405171