Jacques Nicolas Billaud-Varenne

scrittore, politico e avvocato francese

Jacques Nicolas Billaud, poi Billaud-Varenne (La Rochelle, 23 aprile 1756Port-au-Prince, 3 giugno 1819), è stato uno scrittore, politico e avvocato francese.

Jacques Nicolas Billaud-Varenne
Jacques Nicolas Billaud-Varenne. Ritratto da Jean-Baptiste Greuze (1790 ca)

Presidente della Convenzione nazionale della Prima Repubblica francese
Durata mandato5 settembre 1793 –
19 settembre 1793
PredecessoreMaximilien de Robespierre
SuccessorePierre-Joseph Cambon
CoalizioneMontagnardi

Membro della Convenzione nazionale della Prima Repubblica francese
Durata mandato7 settembre 1792 –
26 ottobre 1795
CoalizioneMontagnardi
CollegioSenna

Membro del Comitato di salute pubblica della Prima Repubblica francese
Durata mandato6 settembre 1793 –
1º settembre 1794
CoalizioneMontagnardi

Dati generali
Partito politicoClub dei Cordiglieri
Club dei Giacobini
UniversitàUniversità di Poitiers
ProfessioneAvvocato
FirmaFirma di Jacques Nicolas Billaud-Varenne

Biografia

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Jacques Nicolas Billaud, poi Billaud-Varenne nacque il 23 aprile 1756 a La Rochelle da Nicolas-Simon-Marie, influente avvocato della città natale, e da Henriette-Suzanne Marchand, primogenito di tre figli. Dopo la formazione classica presso il parigino Collège d'Harcourt, intraprese a Poitiers studi di diritto, diventando avvocato nel 1778.[1]

Il padre sperava che Billaud seguisse le sue orme, ma il figlio sembrava maggiormente attratto dalla letteratura che dalla carriera forense. Appassionato di teatro, si cimentò nella composizione di una commedia, La femme comme il n'y en a plus (1781), attaccando i costumi libertini del tempo. L'opera fu accolta dai fischi del teatro di La Rochelle e il suo autore, profondamente amareggiato, decise di abbandonare la città per recarsi a Parigi.[2]

Non riuscendo a guadagnarsi mezzi di sussistenza adeguati con le competenze giuridiche, nel marzo 1783 entrò come professore nel collegio degli Oratoriani di Juilly. Per l'insistenza del padre, tuttavia, tornò a Parigi alla fine del 1784 per svolgere la professione di avvocato, installandosi in rue de Savoie. L'anno successo fu iscritto all'albo e decise di farsi chiamare Billaud de Varenne, adottando la particella nobiliare e il nome di un paesino poco distante da La Rochelle, dove il padre possedeva una fattoria.[3]

Billaud veniva soprannominato « le Tigre » in ragione di una parrucca rossastra che amava portare durante le sue prime apparizioni alla Convenzione, o « Le Rectiligne » (il retto - rigoroso) a causa del suo rigore morale. Era uno scrittore di attualità, un uomo politico francese, nonché avvocato. Fu membro del secondo Comitato di salute pubblica, quello allargato a dodici membri, deputato di Parigi alla Convenzione nazionale e per un breve periodo Presidente della stessa. Fu uno dei principali responsabili del Terrore e contribuì a organizzare il governo rivoluzionario. Fu lui a chiedere il processo contro Maria Antonietta alla Convenzione, definendo l'ex regina «la vergogna dell'umanità e del suo sesso».

Partecipò al colpo di Stato del 9 termidoro ma fu condannato dalla Convenzione alla deportazione assieme a Bertrand Barère e Collot d'Herbois, e trascorse molti anni in Guyana, preso dai rimorsi per aver contribuito a mandare Danton e Robespierre al patibolo.[4]

Liberato, non gli fu possibile tornare in Francia; morì il 3 giugno 1819 a Port-au-Prince (Saint-Domingue, oggi Haiti).

Pubblicazioni

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I suoi libri, tutti di circostanza, sono dimenticati nel XIX secolo. Sono apocrifi sotto il nome di Mémoires.

  • Mémoires écrits au Port-au-Prince en 1818, contenant la relation de ses voyages et aventures dans le Mexique, depuis 1815 jusqu'en 1817. – Paris, 1821 [inauthentique]
  • Billaud Varenne membre du comité de salut public: Mémoires inédits et Correspondance. Accompagnés de notices biographiques sur Billaud Varenne et Collot d'Herbois. – Paris: Librairie de la Nouvelle Revue, 1893 (ed. par Alfred Begis)
  1. ^ A. Bégis, Notice biographique, in ID., Billaud Varenne, Mémoires et Correspondance, Paris, 1893, p. 1
  2. ^ A. Bégis, cit., pp. 2-3
  3. ^ Poteva così essere distinto dall'illustre genitore; A. Bégis, cit., pp. 4-5
  4. ^ G. Walter, Table Analytique - Personnages, in J. Michelet, Histoire de la Révolution française II, Paris, Gallimard, 1952, vol. II, p. 1243

Bibliografia

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  • (FR) Albert Soboul, Dictionnaire historique de la Révolution française, Paris, PUF, 2005
  • (FR) Alfred Bégis, Mémoires inédits et correspondance : curiosités révolutionnaires / Billaud-Varenne,... et Collot d'Herbois. accompagnés de Notices biographiques sur Billaud-Varenne et Collot-d'Herbois / par... - librairie de la Nouvelle revue, Paris, 1893
  • (FR) Auguste Kuscinski, Dictionnaire des conventionnels, Paris, Société de l'Histoire de la Révolution française: F. Rieder, 1916. Réédition: Brueil-en-Vexin, Editions du Vexin français, 1973.
  • Bernard Gainot, Dictionnaire des membres du Comité de salut public: dictionnaire analytique biographique et comparé des 62 membres du Comité de salut public, Paris, Tallandier, 1990.
  • (EN) Robert R. Palmer, Twelve Who Ruled : The Year of the Terror in the French Revolution, Princeton University Press, 1941. Traduction française: Le Gouvernement de la Terreur. L'année du Comité de Salut public (préf. de François Furet; trad. de l'américain par MarieHélène Dumas et revu par Guy Desgranges), Paris, Armand Colin, coll. « Librairie du Bicentenaire de la Révolution Française », 1989.
  • Jacques Guilaine, Billaud-Varenne : l'ascète de la Révolution (1756–1819), Paris, Fayard, 1969.
  • Arthur Conte, Billaud Varenne : Géant de la Révolution, Paris, éditions Orban, 1989.
  • (EN) John M. Burney, « The Fear of the Executive and the Threat of Conspiracy : Billaud-Varenne's Terrorist Rhetoric in the French Revolution, 1788–1794 » in French History, Volume 5, Number 2, 1991 (p. 143-163).
  • Jean-Daniel Piquet et Monique Cubells (dir.), La Révolution française: La guerre et la frontière (119e congrès national des sociétés historiques et scientifiques, Amiens, 25-29 octobre 1994), Paris, Éditions du CTHS, 2000, « La déclaration constitutionnelle de paix à l'Europe, grand sujet de débat dans la Révolution entre 1791 et 1794 », p. 387-397.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN24598099 · ISNI (EN0000 0000 8102 7969 · SBN IEIV037299 · CERL cnp00920847 · LCCN (ENnr90002445 · GND (DE119031418 · BNF (FRcb118920450 (data) · J9U (ENHE987007447950405171