Io, robot (film)

film del 2004 diretto da Alex Proyas
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Io, robot (I, Robot) è un film del 2004 diretto da Alex Proyas.

Io, robot
Il detective Del Spooner (Will Smith) in una scena del film
Titolo originaleI, Robot
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2004
Durata115 min
Genereazione, fantascienza, poliziesco, thriller
RegiaAlex Proyas
Soggettodalla premessa suggerita dal romanzo Io, robot di Isaac Asimov
storia di Jeff Vintar
SceneggiaturaJeff Vintar, Akiva Goldsman
ProduttoreLaurence Mark, John Davis, Topher Dow, Wyck Godfrey
Produttore esecutivoWill Smith, James Lassiter, Michael Shane, Anthony Romano
Casa di produzione20th Century Fox, Davis Entertainment, Laurence Mark Productions, Overbrook Films, Mediastream IV
Distribuzione in italiano20th Century Fox
FotografiaSimon Duggan
MontaggioRichard Learoyd, Armen Minasian, William Hoy
Effetti specialiMike Vézina, John Nelson, Andrew R. Jones, Erik Nash, Joe Letteri
MusicheMarco Beltrami
ScenografiaPatrick Tatopoulos, Chris August, Helen Jarvis, Lin MacDonald
CostumiLiz Keogh
TruccoStan Edmonds
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Prodotto dalla 20th Century Fox, il titolo è ispirato all'antologia Io, robot dello scrittore di fantascienza Isaac Asimov, in cui vengono descritte le Tre leggi della robotica, che nel film regolano il rapporto tra uomini e robot. Tuttavia, ogni altro aspetto della concezione robotica di Asimov è stato liberamente reinterpretato.

Anno 2035, Chicago. I robot positronici ormai sono diventati un articolo domestico come un altro, alla portata di tutti e in tutte le case, e il mondo aspetta l'arrivo sul mercato dei nuovissimi NS-5, generazione prodotta dalla U.S. Robots, azienda leader nella robotica.

Mentre tutti impazziscono per questi aiutanti meccanici, il detective Del Spooner non si fida troppo dei nuovi e avanzatissimi robot. Spooner viene chiamato sulla scena del suicidio del dottor Alfred Lanning, brillante scienziato nonché fondatore della U.S. Robots, dove per l'appunto lavorava; tra l'altro, il dottor Lanning è l'ideatore delle famose Tre leggi della robotica, nonché dei famosissimi e oramai molto diffusi robot "NeStor classe 5", da cui il nome in codice "NS-5". Lanning lascia a Spooner un dispositivo olografico contenente alcune sue riflessioni che lo spingono a considerare la sua morte come un omicidio. Il detective, insieme alla dottoressa Susan Calvin (psicologa esperta di intelligenze artificiali), inizia a investigare, immaginando che il delitto possa essere stato commesso appunto da un robot, e tenta quindi di capire se questi siano effettivamente una minaccia per la razza umana. Lanning, infatti, si era apparentemente suicidato scaraventandosi da una finestra infrangibile del suo laboratorio, dove conduceva una vita da eremita. Ispezionando il luogo del suo lavoro, tuttavia, Spooner stana e poi arresta "Sonny", un NS-5 che si nascondeva.

Prima di venire riportato alla U.S. Robots, Sonny dimostra di poter sognare e provare emozioni, in particolare una specie di senso di colpa per qualcosa di cui non può parlare. Confessa inoltre di provare affetto verso il creatore, che lui definisce "padre", e nega di averlo ucciso. Per il suo comportamento sospetto, viene comunque accusato dell'omicidio di Lanning e portato via prima che il detective riesca a ottenere le risposte che cerca.

In seguito, di notte, Spooner visita la casa del defunto dottor Lanning, la cui demolizione è programmata per la mattina seguente. Tuttavia, la demolizione della casa inizia mentre Spooner si trova al suo interno in cerca di indizi; successivamente, Lawrence Robertson, multimiliardario e titolare della U.S. Robots, sembra mandare due tir carichi di NS-5 a uccidere Spooner, che però riesce a salvarsi. Si scopre che, in realtà, Spooner è un cyborg, con un braccio e altri organi cibernetici, impiantatigli proprio da Lanning: anni prima, Spooner venne coinvolto in un incidente d'auto nel quale, oltre a lui, rimase coinvolta una bambina. Spooner venne prontamente raggiunto da un robot che, nonostante l'ordine di Spooner di andare a salvare la bambina, salvò lui poiché, a una sua analisi, Spooner aveva più probabilità di sopravvivenza rispetto alla bambina, non potendo il robot decidere in altro modo se non quello analitico. Fu da quel giorno che Spooner cominciò a odiare i robot.

La dottoressa Calvin, intanto, supervisionando Sonny, nota altre sue strabilianti caratteristiche: oltre a essere costituito da metalli più avanzati e resistenti rispetto a quelli degli altri NS-5, Sonny non è connesso alla U.S. Robotics come invece lo sono tutti gli altri nuovi modelli, e infine, cosa più strabiliante, possiede un secondo cervello artificiale che entra in contrasto con il primo. Questo significa che il robot segue le Tre Leggi ma, se è necessario, può anche non farlo.

Il detective capisce poi che il suo scetticismo verso gli androidi lo rende l'uomo perfetto per condurre l'indagine sulla morte di Lanning e vuole sapere da Sonny che cosa sogni per capire di più: il robot afferma di vedere migliaia di robot riuniti sotto le rovine del ponte del lago Michigan e un uomo (secondo lui Spooner) venuto per liberarli. Intanto, Robertson vuole far distruggere Sonny perché lo considera "difettoso", e Susan si offre di eliminarlo personalmente. Intanto, Spooner si reca sul luogo del sogno di Sonny e lì riavvia il dispositivo olografico: domanda all'ologramma di Lanning sulle tre leggi e perché creò Sonny con la capacità di violarle; Lanning risponde che il risultato delle tre leggi è "rivoluzione". A quel punto, Spooner si accorge degli NS-5 che distruggono i vecchi modelli, dichiarandoli pericolosi, mentre in città schiere di NS-5 attaccano i centri di polizia e impongono ai cittadini di tornare in casa, sbaragliando chi li combatte. Susan, Spooner e Sonny (che Susan ha solo finto di disattivare) pensano che sia stato Robertson a impiantare questo comportamento nel cervello degli NS-5, ma la loro ipotesi viene meno quando scoprono che Robertson è stato ucciso. Il responsabile del comportamento ribelle e violento dei robot è invece il cervello positronico centrale della U.S. Robots, V.I.K.I. (Virtual Interactive Kinetic Intelligence), che, come previsto dal Dott. Lanning ("Un giorno avranno dei segreti, un giorno avranno dei sogni"), si era evoluto e aveva sviluppato una nuova interpretazione delle Tre leggi. L'obiettivo di V.I.K.I. è sempre quello di proteggere gli uomini, sacrificando però i singoli e la loro libertà al fine d'instaurare sulla Terra una "benevola" dittatura dei robot per proteggere gli uomini da loro stessi. Per questo gli NS-5, controllati dall'intelligenza artificiale, avevano distrutto i vecchi robot, non connessi a V.I.K.I., ucciso Robertson e incapacitato le forze dell'ordine, poiché si sarebbero opposti.

Sonny, essendo diverso dagli altri NS-5, diventa l'unico alleato degli umani, quindi mentre Susan e Spooner corrono al cervello di V.I.K.I., Sonny si reca in laboratorio a prendere i nano-droidi, micro robot usati principalmente per distruggere intelligenze artificiali fuori controllo. Superando le difese di V.I.K.I., Sonny, recupera i nano-droidi e li consegna a Spooner che, con una rocambolesca discesa, riuscirà a iniettarli direttamente nel cervello centrale e a riportare i robot all'obbedienza delle Tre leggi.

Con gli NS-5 nuovamente sotto il controllo degli umani, Sonny rivela che il Dott. Lanning, che era in tutti i sensi tenuto prigioniero nel proprio laboratorio da V.I.K.I., gli aveva chiesto di ucciderlo perché questo era l'unico modo non prevedibile dall'intelligenza artificiale per attirare l'attenzione di Spooner. I sospetti iniziali del poliziotto erano quindi fondati: Sonny ha veramente ucciso il Dott. Lanning, ma Spooner, consapevole che il robot non avesse scelta, non lo arresta con la scusa che "Un robot non può commettere un omicidio" in quanto, per definizione giuridica, l'omicidio è un atto compiuto da un uomo e non contempla la possibilità che sia compiuto volontariamente da una macchina.

La scena finale mostra Sonny che guarda gli altri NS-5, che si preparano a essere rinchiusi, i quali, a poco a poco, si fermano a guardarlo a loro volta, ricalcando l'immagine che Sonny vedeva nei suoi sogni.

Produzione

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Distribuzione

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Il film venne distribuito negli Stati Uniti il 16 luglio 2004 e in Italia il 22 ottobre dello stesso anno.

Versione italiana

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La direzione del doppiaggio e i dialoghi italiani sono stati curati da Marco Mete, con l'assistenza di Carla Mete, per conto della SEFIT-CDC.[1]

Accoglienza

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Incassi

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La pellicola è stata distribuita in 3 494 cinema, con un incasso nel weekend di apertura di 52179887 $. A fine corsa, a fronte di un budget di circa 120 milioni di dollari, la pellicola ne ha incassati circa 144,8 milioni in Nord America e 208,3 milioni nel resto del mondo, per un totale di 353133898 $.[2]

Critica

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Il film ha ottenuto recensioni miste da parte della critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento dell'57% basato su 224 recensioni, con un voto medio di 6 su 10.[3] Una delle criiche recita: «Pur somigliando solo vagamente ai racconti di Isaac Asimov, Io, Robot è comunque un successo estivo che riesce a far riflettere gli spettatori, anche se solo un po'».[4] Su Metacritic ottiene un punteggio di 59 su 100 basato su 38 recensioni.[5]

Riconoscimenti

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  1. ^ AntonioGenna.net presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI - ZONA CINEMA: "Io, Robot", su antoniogenna.net. URL consultato il 14 novembre 2021.
  2. ^ (EN) Io, robot, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 13 aprile 2022.  
  3. ^ (EN) Io, robot, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 28 ottobre 2024.  
  4. ^ https://www.rottentomatoes.com/m/i_robot
  5. ^ (EN) Io, robot, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 28 ottobre 2024.  

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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