Inti-Illimani
Gli Inti-Illimani sono un gruppo vocale e strumentale cileno nato nell'ambito del movimento della Nueva Canción Chilena e tuttora attivo, seppure diviso in due gruppi: Inti-Illimani e Inti-Illimani Histórico.
Inti-Illimani | |
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Gli Inti-Illimani in concerto nel 2007 | |
Paese d'origine | Cile |
Genere | Folk[1] Nueva Canción Chilena[1] Musica andina[1] |
Periodo di attività musicale | 1967 – in attività |
Etichetta | DICAP, I Dischi Dello Zodiaco, EMI, WEA, DME |
Album pubblicati | 81 |
Studio | 37 |
Live | 6 |
Colonne sonore | 1 |
Raccolte | 33 |
Opere audiovisive | 4 |
Sito ufficiale | |
Costretti all'esilio in conseguenza del golpe cileno del 1973, hanno soggiornato per quindici anni in Italia come rifugiati politici; sono rientrati in patria nel 1988 dove hanno proseguito l'attività musicale anche attraverso un rinnovamento nel repertorio e nella composizione del gruppo stesso.
Origine del nome
modificaIl nome è composto da due parole: Inti (dio del sole nella cultura inca) e Illimani (nome Aymara di una cima della catena delle Ande).
Storia
modificaIl gruppo si forma nel 1967, all'interno dell'Università Tecnica di Santiago del Cile; nei primi anni si alterna tra le sue file una quindicina di studenti d'ingegneria[2]. Il complesso si stabilizza in una formazione a cinque elementi, e il 6 agosto del 1967 debutta col nome Inti-Illimani alla Festa Nazionale della Bolivia[2].
Dopo alcune tournée di successo in Sud America, nell'estate del 1973 è il momento del primo tour Europeo. Il 5 settembre arrivano in Italia per suonare alla Festa dell'Unità di Milano[2]. L'11 settembre 1973, mentre i musicisti stanno visitando la basilica di San Pietro nella città del Vaticano[2], sono raggiunti dalla notizia che è in corso un colpo di stato militare in Cile condotto dal generale Augusto Pinochet. La violenta repressione del regime militare contro gli artisti, che sono vittime di rastrellamenti e vengono ammassati negli stadi trasformati in campi di concentramento, ed in particolare l'assassinio di Victor Jara di cui gli Inti-Illimani interpretavano alcune canzoni, rende estremamente pericoloso un loro eventuale rientro in patria[3]. Su consiglio del deputato Gian Carlo Pajetta[2], i membri del complesso chiedono - ed ottengono - asilo politico in Italia. La tournée viene completata con alcune date in Francia e in Olanda[2], poi in ottobre il complesso si stabilisce permanentemente in Italia. È l'inizio di ciò che gli Inti-Illimani denomineranno a posteriori il loro tour senza fine[3]: l'esilio forzato durerà dal 1973 al 1988; in questo lungo arco di tempo, i musicisti vivranno inizialmente a Genzano di Roma, poi si stabiliranno nella capitale.
Nel 1973, quando il gruppo si trova in tournée in Italia, e dunque al momento del colpo di Stato in Cile, la formazione è la seguente: Max Berrú Carrion, José Miguel Camus Vargas, Jorge Coulón Larrañaga, Horacio Duran Vidal, Horacio Salinas Alvarez, José Seves Sepúlveda. La loro lunga permanenza in Italia, da dove appoggiano le campagne per la restaurazione della democrazia nel paese d'origine, contribuendo a diffondere presso gli italiani la consapevolezza di quanto sta accadendo in Cile, amplia la loro celebrità nel nostro paese e ne decreta anche un notevole successo discografico.[4] Nel corso degli anni '70 i loro dischi sono spesso nelle posizioni di testa delle classifiche di vendita italiane[2]; al termine del 1976 due loro album appaiono contemporaneamente nelle prime 40 posizioni dei dischi più venduti nell'intero anno[5]. In questo periodo gli Inti-Illimani sono ospiti fissi alle Feste dell'Unità, ma sono presenti - spesso anche a titolo gratuito per spirito di solidarietà[6] - a numerosi eventi di contorno alle lotte operaie che contraddistinsero quella stagione politica italiana.
La formazione del 1973 rimane stabile fino al 1978, anno in cui, dopo l'uscita di José Miguel Camus, rientra definitivamente Marcelo Coulón, fratello minore di Jorge, che del gruppo aveva fatto parte per un breve periodo nel 1970.
Alla fine degli anni settanta il chitarrista napoletano Mauro Di Domenico inizia la lunga collaborazione con il gruppo cileno che lo porta in tour in America Latina e in Europa.
Il 1984 vedrà l'inserimento di Renato Freyggang (negli Inti Illimani fino al 1994), e la conseguente creazione di una line-up a sette elementi, a tutt'oggi la più longeva nella storia del gruppo. Da ricordare l'apporto del venezuelano Jorge Ball, che farà parte del gruppo per circa due anni, tra il 1982 e il 1984 e successivamente, a tappe alterne, in altri periodi temporali.
Nel 1988, a seguito del fallimento del plebiscito voluto da Pinochet, termina formalmente la dittatura in Cile e gli Inti-Illimani lasciano l'Italia per rientrare in patria[2].
Nel 1995 il gruppo ha reclutato Pedro Villagra, che rimarrà in formazione per i quattro anni successivi, e il cubano Efren Viera, che diverrà un altro elemento stabile, assieme a Daniel Cantillana (entrato negli Inti Illimani nel 1998). Nel 2005 entra César Jara. Ultimo componente entrato a tutt'oggi (dal 2014) è Camilo Lema.
Inti-Illimani Histórico
modificaTra il 1998 ed il 2004, in tempi e circostanze diverse, sono usciti dal gruppo tre componenti (José Seves, che rientrerà in formazione per un breve periodo successivo; Horacio Salinas, e da ultimo Horacio Duran). Vengono rimpiazzati da Manuel Meriño (già nel gruppo degli Entrama), Christián González e Juan Flores (già con gli Illapu).
Nel 2004 Horacio Duran, con Salinas e Seves, forma un nuovo gruppo, denominato Inti-Illimani Histórico. Data l'importanza dei componenti fuoriusciti, si pone la questione, anche in sede giudiziaria, in merito a chi abbia il diritto a mantenere il nome e il marchio Inti-Illimani, che nel frattempo si è costituito anche come società artistica. Il problema, tuttora in corso, non impedisce alle due formazioni di proseguire normalmente le rispettive attività; ad ogni modo, dal 2005 il famoso logo del gruppo è di fatto rappresentato come Inti-Illimani ®.[7]
La musica
modificaNel corso degli anni gli Inti-Illimani hanno catalizzato insieme esperienze di vita, musicali, politiche e culturali, per produrre un ampio repertorio. Si caratterizzano per stile musicale e strumentazione: hanno preparazione tecnica e vocale notevole, sebbene abbiano spesso dichiarato di possedere una formazione autodidatta. Il tremolo eseguito con disinvoltura in Mis llamitas è una tecnica che non viene sottovalutata neanche dai grandi maestri della chitarra classica.
Nella loro opera musicale i brani spaziano dalla caratterizzazione tipica della musica andina alla canzone rivoluzionaria, con un'ampia gamma di colorazioni intermedie, insolite e originali. Non si riesce tuttavia a circoscrivere la loro produzione a una determinata corrente artistica (come è avvenuto, ad esempio, nel rock o nella musica dei cantautori): musica e stile restano unici e irripetuti, dando al gruppo una fama e una longevità di gran lunga superiori a quella del resto del movimento. L'attività musicale parte dall'arrangiamento di temi popolari e folkloristici, per prodursi poi in piccole opere autonome che sono, in alcuni casi, anche ben elaborate. Si può dire che la loro sia una continua ricerca di nuovi sviluppi, con un repertorio pieno di combinazioni armoniche, ritmiche e stilistiche che pone ogni brano al centro di sé stesso; la varietà risulta perciò talmente ampia da non far notare il fatto che la struttura introduzione-strofe-ritornello sia pressoché onnipresente con pochissime eccezioni, ma nelle pochissime eccezioni compaiono strutture sinfoniche ben orchestrate (volutamente non è stato usato il termine arrangiate).
Il repertorio dunque non si stabilizza intorno a un modello tipo, non vi è la ricerca della combinazione che funziona o ottimale; al contrario mostra molte possibili combinazioni, spesso geniali, sviluppate dalla confluenza di ingredienti semplici ma saggiamente dosati. Anche nelle elaborazioni più ingenue o scontate la valorizzazione massima porta a piccoli grandi capolavori. Tutto ciò riguarda sia il discorso musicale di per sé sia le argomentazioni e la strumentazione. Infatti, nei primi anni, il parco strumenti del gruppo è pressoché statico e prossimi allo 'schema fisso' sono i ruoli vocali e strumentali. Nonostante questa staticità (comunque relativa) riescono a non ripetersi neanche nelle sonorità strumentali e vocali sfruttando al meglio le possibilità tecniche degli strumenti e della voce.
La loro padronanza della tecnica esecutiva e arrangiativa, che ispirò una serie di artisti come i Grup Yorum, si esprime anche nel fatto che le sofisticazioni armoniche non sono sempre necessarie, lo stesso dicasi per i virtuosismi vocali. Se América novia mía ha una struttura ritmica e armonica abbastanza semplice e le parti vocali non mostrano un'eccessiva elaborazione, non la si può di certo ritenere una canzone di facile esecuzione; anche alla luce del fatto che costituisce un pezzo di repertorio appartenente a una fase non giovanile del gruppo si può ritenere qualcosa di più che una semplice messa in musica di un testo poetico. Soprattutto considerando la coda finale, tutt'altro che semplice o canonica. Non mancano poi esibizioni di coralità orchestrale (Patria prisionera, Canto a los caídos, La exiliada del Sur), di colorazione efficace e curata (La segunda independencia, Simón Bolívar, Carnavalito de la quebrada de Humahuaca), di ricerca di tradizioni profonde nei brani (Señora chichera, Flor de Sancayo).
Numerosi i brani allegri nella musica ma struggenti nei testi (Lamento del indio, Taita Salasaca); altrettanto frequenti i brani strumentali, dedicati alle località (Alturas, Chiloé, Ramis). Uno di questi, Alturas, è uno dei brani più famosi in Italia in quanto contenuto nel primo loro disco italiano e perché sigla della trasmissione radiofonica L'altro suono; questo brano è però conosciuto anche perché il suono della zampoña della canzone è stato ripreso da Daniele Silvestri per la sua Il mio nemico.
Vengono prodotte anche strutture musicali complesse (Huajra, Canto a los caídos, Chiloé), brani che si evolvono in maniera sinfonica con strutture armoniche sapientemente dosate, con ritmi che non sono semplice accompagnamento di base, ma che vanno a costituire parte orchestrale.
Gli strumenti
modificaGli Inti Illimani utilizzano un parco strumenti vario comprendente quelli provenienti dalla tradizione popolare: chitarra, tiple, charango, cuatro, sikus, quena, rondador, bombo leguero, zampoña, maracas, güiro, quijada e pandereta, a cui si affiancano strumenti provenienti dalla musica colta come violoncello, contrabbasso e violino.
Il repertorio
modificaNel suo repertorio il gruppo comprende, inizialmente, a fianco di brani e musiche tradizionali, molti brani di altri autori, cileni come Violeta Parra e Víctor Jara o argentini come Atahualpa Yupanqui.
Con gli anni settanta ha preso piede anche una sempre più cospicua produzione originale, assieme all'utilizzo di testi di poeti come Pablo Neruda e Rafael Alberti, senza dimenticare naturalmente il famoso brano militante El pueblo unido jamás será vencido di Sergio Ortega, inciso e reso celebre in Italia proprio dagli Inti Illimani.
Collaborazioni
modificaGli Inti-Illimani hanno spesso collaborato con altri musicisti nella realizzazione dei loro dischi. Nel 2001 hanno co-arrangiato e partecipato all'esecuzione del brano Eldorado nel disco Marasma General dei Mau Mau, nello stesso anno hanno anche partecipato alla registrazione del brano (e del relativo videoclip) Il giorno del falco all'interno dell'album Versi per la libertà di Pippo Pollina (da segnalare che la coda del brano in questione è tratta da Canto de las estrellas, brano degli Inti-Illimani contenuto nell'album Arriesgaré la piel).
Formazione
modificaAnno » | 67 | 68 | 69 | 70 | 71 | 72 | 73 | 74 | 75 | 76 | 77 | 78 | 79 | 80 | 81 | 82 | 83 | 84 | 85 | 86 | 87 | 88 | 89 | 90 | 91 | 92 | 93 | 94 | 95 | 96 | 97 | 98 | 99 | 00 | 01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | 09 | 10 | 11 |
Guzmán | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Retamal | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
direttore artistico/voce/chitarra | Yáñez | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/bombo | Max Berrú | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/chitarra | Jorge Coulón | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/charango | Horacio Durán | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
direzione/voce/chitarra | Horacio Salinas | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/quena | Altamirano | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/quena | Ernesto Pérez de Arce | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/chitarra/quena/flauto dolce | Coulón | Marcelo Coulón | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/chitarra/percussioni | José Seves | Seves | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
quena | José Miguel Camus | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce | Ball | Ball | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/sassofono | Renato Freyggang | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/sassofono/flauto | P. Villagra | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/clarinetto/percussioni | Efrén Viera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/chitarra/violino | Daniel Cantillana | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
direzione/voce/chitarra | Manuel Meriño | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/chitarra/flauto | Christian González | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/charango/cajón/quena/zampoña | Juan Flores | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
voce/chitarra | César Jara |
Formazione attuale degli Inti-Illimani
- I nomi in corsivo sono membri della società proprietaria Inti-Illimani.
Discografia parziale
modificaAlbum in studio
modifica- 1969 - Si somos americanos
- 1969 - A la resistencia española/A la revolución mexicana split album con Rolando Alarcón
- 1969 - Inti-Illimani
- 1970 - Inti-Illimani
- 1970 - Canto al programa
- 1971 - Autores chilenos
- 1972 - Canto para una semilla
- 1973 - Canto de pueblos andinos vol. 1
- 1973 - Viva Chile!
- 1974 - Inti-Illimani 2 - La nueva canción chilena
- 1975 - Inti-Illimani 3 - Canto de pueblos andinos
- 1975 - Inti-Illimani 4 - Hacia la libertad
- 1976 - Inti-Illimani 5 - Canto de pueblos andinos vol. II
- 1977 - Inti-Illimani 6
- 1978 - Canto per un seme
- 1978 - Canto para una semilla
- 1979 - Inti-Illimani 8 - Canción para matar una culebra
- 1979 - Jag vill tacka livet - 13 sänger av Violeta Parra (con Arja Saijonmaa)
- 1981 - Palimpsesto
- 1982 - Flight of the Condor (split con i Guamary)
- 1982 - Con la razón y la fuerza (con Patricio Manns)
- 1984 - Imaginación
- 1985 - La muerte no va conmigo (con Patricio Manns)
- 1985 - Chant pour une semence
- 1986 - De canto y baile
- 1987 - Fragments of a Dream (con John Williams e Paco Peña)
- 1993 - Andadas
- 1996 - Arriesgaré la piel
- 1998 - Lejanía
- 1998 - Amar de nuevo
- 1999 - La rosa de los vientos
- 1999 - Sinfónico
- 2003 - Lugares comunes
- 2006 - Pequeño mundo
- 2010 - Meridiano
- 2013 - La máquina del tiempo
- 2014 - Teoría de cuerdas
- 2017 - El canto de todos
- 2019 - Saludos a todos (con Isabel Parra)
- 2023 - Agua (con Giulio Wilson)
Album dal vivo
modifica- 1980 - En directo
- 1984 - Sing to Me the Dream (con Holly Near)
- 1990 - Leyenda (con John Williams e Paco Peña)
- 1992 - Conciertos Italia '92
- 1997 - En vivo en el Monumental
- 2004 - Viva Italia
Raccolte
modifica- 1980 - Inti-Illimani i Sverige
- 1994 - The Best of Inti-Illimani
- 2000 - Inti-Illimani interpreta a Víctor Jara
- 2001 - Antologia en vivo
- 2006 - The Best of Inti-Illimani Live
EP
modifica- 1972 - Fiesta del domingo (split con Quilapayún)
- 1975 - Omaggio a Neruda (split con Pablo Neruda)
Singoli
modifica- Sevillana de la libertad
- El pueblo unido jamás será vencido/La segunda independencia (split con Quilapayún)
- 1971 - Charagua/El aparecido
- 1972 - Tatati/Lo que mas quiero
- 1972 - Nuestro México, febrero 23/Dolencias
- 1972 - Lamento Indio (Los Arados)/Dolencias
- 1973 - Solidarität mit Chile (split con Quinteto Tiempo, Oktoberklub e Agitprop)
- 1974 - El pueblo unido jamás será vencido/Gracias a la vida (split con Isabel Parra)
- 1975 - Ciudad Ho Chi Minh/Chiloé
- 1976 - El pueblo unido jamás será vencido/Alturas
- 1977 - Dem Frieden Die Freiheit (split con Puhdys e Oktoberklub Berlin)
- 1977 - Canción del poder popular/Fiesta de San Benito
- 1977 - Alturas/Rin del angelito
- 1977 - América novia mia/No nos someterán
- 1978 - Señora chichera/Ojos azules
- 1979 - Samba lando/Vuelvo
- 1981 - El mercado Testaccio
- 1982 - The Flight of the Condor (split con Guamary)
- 1996 - Alturas - Pavesi Sound Remix '96
Partecipazioni
modifica- 1968 - AA.VV. Por la CUT
- 1969 - AA.VV. Voz para el camino
- 1973 - AA.VV. No volveremos atrás
- 1973 - AA.VV. Primer festival internacional de la cancion popular
- 1973 - AA.VV. Folklore international
- 1973 - AA.VV. Politische Lieder
- 1974 - AA.VV. Konzert für Chile
- 1974 - AA.VV. Rote lieder - 4º Festival des politischen liedes
- 1974 - AA.VV. Internationales Konzert: Solidarität mit Chile
- 1977 - AA.VV. Rote lieder - 7º Festival des politischen liedes
- 1978 - AA.VV. Desde Chile: resistimos
- 1975 - AA.VV. A Concert for Chile
- 1983 - AA.VV. Rote lieder - 13º Festival des politischen liedes
- 1984 - AA.VV. Tercer Festival de la Nueva Canción Latinoamericana
- 1995 - AA.VV. Tributo ad Augusto
- 1996 - AA.VV. Todas las voces todas 1
- 1996 - AA.VV. Todas las voces todas 2
- 1999 - AA.VV. Konzert für Víctor Jara
- 2001 - AA.VV. Philadelphia Folk Festival - 40th Anniversary
- 2002 - AA.VV. Prima della pioggia
- 2013 - AA.VV. ¡Released! The Human Rights Concerts 1990: An Embrace of Hope
Videografia
modifica- 1994 - Inti-Illimani live
- 1996 - Arriesgaré la piel en vivo
- 2003 - Lugares comunes - Court central
- 2007 - Inti-Illimani - Dove cantano le nuvole, di Francesco Cordio e Paolo Pagnoncelli
Filmografia
modifica- Vientos del Pueblo-Gli Inti-Illimani nel Sannio e nel Matese di Ugo Gregoretti (1976) documentario Rai
Note
modifica- ^ a b c (EN) Inti-Illimani, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 1º ottobre 2018.
- ^ a b c d e f g h Maurizio Di Fazio, Inti-Illimani, una storia infinita: dopo cinquant'anni è sempre 'El pueblo unido', in La Repubblica, 21 settembre 2017.
- ^ a b L’inizio del “tour senza fine” per gli Inti Illimani., su dailygreen.it.
- ^ Gavagnin 2024, p. 44 ss.
- ^ Hit Parade Italia - ALBUM 1976, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 5 dicembre 2022.
- ^ Enrico Miletto (a cura di Marta Belotti): Radio Singer. Una fabbrica, una lotta, una radio. (PDF), su storieinmovimento.org.
- ^ (EN, ES) Inti-Illimani official web site, su inti-illimani.cl. URL consultato il 3 febbraio 2012.
Bibliografia
modifica- Stefano Gavagnin, Suonando il Cile e le Ande. L’esperienza di una generazione di italiani tra musica dell’altro e memoria di sé (1973-2023), Roma, NeoClassica, 2024.
- Aldo Brigaglia (a cura di), Inti-Illimani. Viva Italia. 30 años en vivo, Roma, Arcana Editrice, 2003.
- (ES) Luis Cifuentes, Fragmentos de un sueño. Inti-Illimani y la generación de los 60, Santiago, Ediciones Logos, 1989.
- Jorge Coulón, Inti-Illimani. Canti di lotta, d'amore e di lavoro, a cura di Ignazio Delogu, Roma, Newton Compton Editori, 1977.
- Julio Lubetkin (a cura di), La Nueva Cancion Chilena. Ieri, oggi, domani, Roma, O.N.A.E., 1976.
- Horacio Salinas, La canción en el sombrero. Storia della musica degli Inti-Illimani [La canción en el sombrero. Historia de la música de Inti-Illimani], traduzione di Alberto Frigo, Modena, Logos Edizioni, 2015 [2013].
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Inti-Illimani
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su inti-illimani.cl.
- INTI-ILLIMANI (canale), su YouTube.
- (EN) Inti-Illimani, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Inti-Illimani, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Inti-Illimani, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Inti Illimani, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Inti‐Illimani, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Inti-Illimani, su SecondHandSongs.
- (EN) Inti-Illimani, su Genius.com.
- (EN) Inti-Illimani, su Billboard.
- (EN) Inti-Illimani, su IMDb, IMDb.com.
- (ES) Inti-Illimani, su Musica Andina, Blogspot.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 256881402 · ISNI (EN) 0000 0001 2259 9008 · LCCN (EN) n81151087 · GND (DE) 1217679-5 · BNE (ES) XX122999 (data) · BNF (FR) cb14045988g (data) |
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