HMS Derwent (L83)
La HMS Derwent fu un cacciatorpediniere classe Hunt Type III della Royal Navy britannica. Fu costruita dalla Vickers-Armstrongs a Barrow-in-Furness e prestò servizio durante la seconda guerra mondiale.
HMS Derwent HMS Border | |
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La nave tra il 1943 e il 1945 | |
Descrizione generale | |
Tipo | cacciatorpediniere di scorta |
Classe | Classe Hunt (Type III) |
In servizio con | Royal Navy |
Identificazione | L83 |
Ordine | 28 luglio 1940 |
Costruttori | Swan Hunter |
Cantiere | Newcastle upon Tyne, Regno Unito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | standard: 1.050 t a pieno carico: 1.490 t |
Lunghezza | 85,3 m |
Larghezza | 11,4 m |
Pescaggio | 2,4 m |
Propulsione | due turbine a vapore con due caldaie Admiralty; 19.000 shp |
Velocità | 26 nodi (48,15 km/h) |
Autonomia | 2.350 miglia nautiche a 20 nodi |
Equipaggio | 170 |
Armamento | |
Artiglieria | 4 cannoni da 102 mm (due torri binate) 4 cannoni Vickers-Armstrong QF 2 lb da 40 mm antiaerei (un impianto quadruplo) 3 mitragliere da 20 mm Oerlikon antiaeree (impianti singoli) |
Siluri | 2 tubi lanciasiluri da 533 mm |
Altro | un lanciatore per bombe di profondità |
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Costruzione e progetto
modificaIl Derwent fu uno dei sette cacciatorpediniere di classe Hunt Type III ordinati per la Royal Navy il 4 luglio 1940, nell'ambito del War Emergency Programme del 1940.[1] La classe Hunt doveva soddisfare il bisogno della Royal Navy di un gran numero di cacciatorpediniere in grado di scortare i convogli e di operare con la flotta principale. I cacciatorpediniere classe Hunt Type III differivano dai precedenti cacciatorpediniere Tipo II grazie alla sostituzione del cannone binato da 4 pollici con due tubi lanciasiluri.[1][2]
Il cacciatorpediniere classe Hunt Type III era lungo complessivamente 85,34m con una larghezza massima di 9,60m ed un pescaggio di 2,36m. Il dislocamento standard era di 1.070 tonnellate che potevano raggiungere le 1.510 tonnellate a pieno carico.
Le due caldaie a vapore generavano una potenza di 19.000cv (14.000kW) alle due elicheLa velocità massima generata era di 27 nodi (50km/h). Il cacciatorpediniere poteva trasportare 351 tonnellate di carburante ottenendo un'autonomia di circa 3.700 miglia nautiche (6.900 km) alla velocità di 15 nodi (28km/h).
L'armamento principale era composto da quattro cannoni QF Mk XVI da 4 pollici (102mm) installati in due torrette binate utilizzabili sia contro la navi che contro i velivoli, da quattro cannoni Vickers-Armstrong QF-2 lb "pom-pom" e tre cannoni Oerlikon da 20mm per il contrasto degli aerei nemici. Due tubi lanciasiluri da 533mm (21 pollici) erano installati in un'unica torretta binata, mentre due tramogge e quattro lanciatori per bombe di profondità comprensivi di 70 cariche componevano l'armamento anti-sommergibile. Erano installati inoltre i radar Type 291 e Type 285 ed il sonar Type 128.
Il Derwent fu impostata nei cantieri Vickers Armstron a Barrow-in-Furness il 12 dicembre 1940, fu varato il 22 agosto 1941 e completato il 24 aprile 1942.[1][3]
Servizio operativo
modificaIl 19 marzo 1943, mentre era ancorato nel porto di Tripoli, in Libia, il Derwent fu investito da una Motobomba FFF lanciata da un aereo italiano.[4] Un'altra fonte, più specifica, afferma che il cacciatorpediniere fu danneggiato dagli stormi di bombardieri KG 54 e KG 77, che affondarono anche l’Ocean Voyager (7.174t ), ed il piroscafo greco Vavara (1.654t).[5]
Il Derwent venne arenato per impedirne l'affondamento ed in seguito fu temporaneamente riparato e rimorchiato in Inghilterra. Furono eseguite alcune riparazioni, ma i lavori furono sospesi nel gennaio del 1945 così fu messo in riserva, ed infine demolito nel 1947.
Note
modificaBibliografia
modifica- Colledge, J. J.; Warlow, Ben (2006) [1969]. Ships of the Royal Navy: The Complete Record of all Fighting Ships of the Royal Navy (Rev. ed.). London: Chatham Publishing. ISBN 978-1-86176-281-8.
- John English, The Hunts: A history of the design, development and careers of the 86 destroyers of this class built for the Royal and Allied Navies during World War II, World Ship Society, 1987, ISBN 0-905617-44-4.
- Norman Friedman, British Destroyers and Frigates: The Second World War and After, Barnsley, UK, Seaforth Publishing, 2008, ISBN 978-1-84832-015-4.
- Gardiner (a cura di), Conway's All The World's Fighting Ships 1922–1946, London, Conway Maritime Press, 1980, ISBN 0-85177-146-7.
- H.T. Lenton, Navies of the Second World War: British Fleet & Escort Destroyers Volume Two, London, Macdonald & Co., 1970, ISBN 0-356-03122-5.
- Christopher Shores, Giovanni Massimello e Russell Guest, A History of the Mediterranean Air War 1940–1945: Volume Three: Tunisia and the End in Africa: November 1942 – May 1943, London, Grub Street, 2016, ISBN 978-1-910690-00-0.
- M. J. Whitley, Destroyers of World War Two: An International Encyclopedia, London, Cassell & Co, 2000, ISBN 1-85409-521-8.
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