Guido Paglia

militare italiano (1897-1936)

Guido Paglia (Bologna, 30 novembre 1897Uork Amba, 27 febbraio 1936) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria durante il corso della guerra d'Etiopia.

Guido Paglia
NascitaBologna, 30 novembre 1897
MorteUork Amba, 27 febbraio 1936
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armata Regio Esercito
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
ArmaFanteria
CorpoBersaglieri
Anni di servizio19171936
GradoSeniore
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
CampagneFronte italiano (1915-1918)
BattagliePrima battaglia del Tembien
Seconda battaglia del Tembien
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena
dati tratti da Le Medaglie d'oro al Valor Militare volume primo (1929-1941) [1]
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Biografia

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Nacque a Bologna il 30 novembre 1897, figlio di Callisto e Giulia Pezzoli.[2] Frequentava il Liceo Ginnasio "Galvani" quando, il 24 maggio 1915 avvenne l'entrata in guerra del Regno d'Italia.[2] Nel 1916 si arruolò volontario nel Regio Esercito, assegnato al 6º Reggimento bersaglieri, lasciando poi il fronte ammesso a frequentare il corso per allievo ufficiale di complemento presso la Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena.[2] Ritornato in zona di operazioni rimase gravemente ferito sul Monte Kuk il 16 maggio 1917, venendo decorato con una Medaglia d'argento al valor militare.[1]

Promosso sottotenente fu dichiarato inabile al servizio attivo, ed assegnato ad un battaglione costiero, dove ottenne un Encomio Solenne per le sue opera.[1] Divenuto tenente nel dicembre 1918, fu trasferito in servizio presso l'8º Reggimento bersaglieri venendo poi congedato nel corso del 1920.[2] Durante il 1923 entrò a far parte della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale con il grado di seniore, cui rinunciava nel 1935 per essere assegnato ai reparti mobilitati per la guerra d'Etiopia con il grado di centurione.[2] Partì per l'Eritrea in forza alla 114ª Legione CC.NN. "Garibaldina" della 2ª Divisione CC.NN. "28 ottobre", sbarcando nel porto di Massaua il 10 settembre 1935.[2] Rimase ucciso il 27 febbraio 1936, durante il corso della seconda battaglia del Tembien. Per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria[1]. Pochi anni dopo il figlio Giorgio riceverà lo stesso riconoscimento.

Onorificenze

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«Volontario in A.O., animatore instancabile, guidava audacemente i suoi mitraglieri all’attacco di aspra posizione montana. In una fase critica del combattimento personalmente appostava un’arma, riuscendo a volgere in fuga il nemico. Colpito, continuava a combattere, deridendo con frase arguta la ferita, finché, raggiunto una seconda volta dal fuoco nemico, cadeva eroicamente sul campo. Esempio di superbe virtù militari. Uork Amba, 27 febbraio 1936 .[3]»
— Regio Decreto 15 dicembre 1936[4]
«Chiamato ad entrare in combattimento, sebbene in accompagnamento di complementi, assolveva con slancio ed entusiasmo il proprio compito dando mirabile esempio di fermezza e coraggio. Ferito, rimaneva al suo posto di combattimento fino a quando, colpito una seconda volta e più gravemente, dovette essere condotto al posto di medicazione. Monte Kuk, 16 maggio 1917

Annotazioni

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Bibliografia

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  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa Orientale, volume II. La conquista dell'Impero, Milano, Oscar Mondadori, 1992, ISBN 88-04-46947-1.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le Medaglie d'Oro al Valor Militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965.

Collegamenti esterni

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