Gremio dei Viandanti
Il Gremio dei Viandanti (in sassarese lu gremiu di li viaggianti o carrattuneri) è una delle corporazioni di arti e mestieri che operavano a Sassari e che partecipano alla Faradda di li candareri (discesa dei candelieri).
Gremio dei Viandanti Faradda di li candareri | |
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Bandiera | |
Colore | Incarnato con gallone argentato al bordo. |
Festività | |
Patrono | Madonna del BuonCammino |
Compatrono | SS.mo Sacramento |
Festa grande | Seconda domenica di agosto |
Festa piccola | Corpus Domini |
Candeliere | |
Chiesa della cappella | Cappella di N.S. del BuonCammino, Chiesa di Sant’Agostino |
Peso | Nuovo 241 kg Vecchio 208 kg |
Posizione | |
Discesa | 6º |
Entrata in chiesa | 8º |
Attività | |
Indirizzo | Via Martino Bologna 1, Sassari |
Statuto | 1633 |
Ammissione | 1941 |
Storia
modificaOrigini
modificaLa nascita di una vera e propria corporazione dei trasportatori in Sassari si perde nei fumi della storia. Già nei duecenteschi Statuti Sassaresi il mestiere dei Carratores veniva disciplinato da uno specifico capitolo, segno che le attività di trasporto e commercio di beni di consumo nel territorio del nord-ovest sardo, dal porto di Torres e Alghero alla città di Sassari, fossero gestite da maestranze locali. Tuttavia i trasportatori della città di Sassari non vollero, almeno inizialmente, costituirsi in corporazione, istituendo invece una confraternita devozionale, la Confrarìa di Nuestra Señora de Itria, attiva nella chiesa di Sant'Agostino almeno dal 1480, la cui Patrona era però venerata nel tempio agostiniano quantomeno dal decennio prima.
Le ragioni di tale scelta, con ogni probabilità risiedono nella particolarità del mestiere svolto dai consociati, che male si prestava alla rigidità degli statuti tipici dei Gremi. Era infatti usanza per le corporazioni dotarsi di regolamenti atti a disciplinare per intero la vita dei corporati, con norme che regolavano l'attività di lavoro, gli esami per l'ammissione, i prezzi dei prodotti e le attività di mutuo soccorso. Disposizioni di tale natura difficilmente erano conciliabili con un'attività itinerante come quella svolta dai trasportatori, che scelsero la più adatta forma della confraternita devozionale.
Dopo un breve periodo di attività nella vicina chiesa del Santo Spirito (oggi scomparsa e situata presso Porta Utzeri, lungo la direttrice che portava al vicino villaggio di Silki e ai centri del Coros), la confraternita tornerà nel tempio agostiniano, trovando però radicata una corporazione devota a Santa Monica. Per dirimere le controversie sorte dalla convivenza fra le due confraternite le stesse si fonderanno assieme nel 1632, costituendo la Confrarìa de Nuestra Señora di Buen Camino. Tale titolo che si rifà totalmente alla devozione mariana precedente, in quanto il titolo greco Hodeghitria (in italiano Itria), che significa appunto "Colei che protegge o che guida nel Cammino", è da molti ritenuto segno di continuità fra le due corporazioni, attive nel medesimo tempio e devote, di fatto, alla stessa Patrona. La confraternita mantenne i tratti distintivi di entrambi i sodalizi, ed in particolare i confratelli vestirono contemporaneamente la cappa nera dei devoti della Vergine d'Itria e la cinta di Santa Monica.
La Confraternidad de los Viandantes e il Gremio del '700
modificaCon atto del 30 giugno 1633, compilato dal notaio Gavino Tolo, e con lo statuto dell'agosto dello stesso anno, si costituisce la Confraternidad de los Viandantes (Confrarìa dels Viandants nei testi in catalano) nucleo originale della corporazione che assumerà il nome di Gremio dei Viandanti solo nel novembre 1775. Per la prima volta i Viandanti appaiono scissi ed autonomi dall'altra categoria di trasportatori, i Carradori (che stanzieranno nella chiesa del Carmelo e sceglieranno come patrona la Madonna di Bonaria, utilizzando un vessillo bianco), con i quali condivideranno la foggia della divisa, con la cappa di Nostra Signora d'Itria e la cintura di Santa Monica, ma che rimarranno gli unici obbligati allo scioglimento del voto del 14 agosto. La necessità di scindere i due mestieri probabilmente discende dal fatto che i Viandanti trasportassero merci proprie nei centri minori dell'isola, dove, per fueros iberici, era vietato aprire rivendite fisse, mentre i carradori si occupavano dei trasporti locali per conto terzi.
Con il regolamento del 1633, la confraternita fece una convenzione con i frati agostiniani, nella cui chiesa il gremio festeggiava e festeggia tuttora la B.V. del Buon Cammino, la cui festa ricorre la seconda domenica d'agosto, entrando in possesso della cappella ancora oggi in proprietà della stessa corporazione e acquisendo il diritto di sepoltura nella sottostante cripta, il quale verrà esercitato fino alla soppressione di seguito all'acquisizione delle leggi napoleoniche in Sardegna.
A confermare la data di fondazione del Gremio vi sono i documenti storici che risalgono appunto al 1633, ed in particolare al 30 giugno e al 7 agosto di quell'anno. La corporazione si doterà di nuovo statuto nel 1775, assumendo il nome di Gremio e conformandosi alle norme che regolavano le altre corporazioni turritane. Per buona parte dell'Ottocento, dopo l'abbandono da parte degli agostiniani, diverrà custode e gestore dell'intera chiesa di Sant'Agostino, fino ai primi anni del Novecento.
L'intera collezione di tali documenti è tuttora gelosamente custodita dal Gremio, il cui archivio storico, quasi interamente completo e comprensivo di quasi 400 anni di storia, è stato dichiarato di notevole interesse storico dal MiBAC. L'archivio, congiuntamente alla ricchissima collezione di gioielli ex voto, agli abiti ricamati della Patrona e alle divise storiche dei componenti, è al centro di un progetto museale che in futuro renderà possibile l'accesso a tale ricco patrimonio artistico e culturale al pubblico.
L'ammissione nella Faradda e la storia recente del Gremio
modificaIl Gremio dei Viandanti, essendo in principio parte integrante della medesima corporazione dei Carradori, non aveva, al momento della sua costituzione, un proprio candeliere con il quale prender parte alla discesa dei candelieri, ma fu in ogni modo ammesso allo scioglimento del voto partecipando alla processione del 14 agosto con la sola bandiera e continuò a farlo allo stesso modo sino al 1941.
Con un verbale del 14 agosto 1941 il gremio rappresentato dai suoi due membri, Edoardo Toschi Pilo e Pietro Pintus, fu obbligato dal Comitato Provinciale per le arti popolari, rappresentato dal presidente cav. Giovanni Lavagna, a prendere possesso dell'antico cero dei Carradori, poco tempo prima scomparsi per debiti insoluti, con l'obbligo di prender parte con questo ogni anno al corteo del 14 agosto.
Il gremio possiede un secondo candeliere (1978) che viene portato ad anni alterni con quello storico, il quale è stato dipinto dalla nota pittrice Liliana Cano . Pur non essendo membro fondatore, è ad oggi parte dell'Intergremio città di Sassari, di cui ha più volte avuto la Presidenza, collaborando al processo di integrazione fra le corporazioni sassaresi, avviato negli anni '70.
Divisa
modificail Gremio dei Viandanti è organizzato secondo un rigido sistema gerarchico, per il quale i gremianti vengono distinti in diverse categorie: Novizi, Secondo di Bandiera (Obriere di Candeliere), Obriere Maggiore e Anziani Eletti. Tale distinzione viene rimarcata anche dalle divise indossate dagli appartenenti al sodalizio (uniche fra tutte quelle dei gremi sassaresi ad essere rimaste totalmente inalterate dalla fondazione), le quali sono tutte di foggia seicentesca, ma che differiscono fra di loro in base al ruolo ricoperto all'interno della corporazione.
- Il Novizio indossa dei pantaloni neri stretti al ginocchio da una fibbia d'argento, calze nere, scarpe nere con fibbia d'argento, camicia con collo alla coreana, cappa nera, corpetto in damasco colorato, casacca "alla cavallerizza" nera, rossa o marrone e un cugliettu (antico grembiule in pelle, tipico abito nobiliare quotidiano del Seicento) con fazzoletti colorati cinto da una cintura rossa.
- l'Obriere di Candeliere indossa dei pantaloni neri stretti al ginocchio da una fibbia d'argento, calze nere, scarpe nere con fibbia d'argento, camicia con collo alla coreana, cappa nera, casacca "alla cavallerizza" nera, rossa o marrone e una buttunera (gilet in broccato colorato arricchito con 18 bottoni d'argento tipici dell'artigianato sardo) stretta da un panciotto in argento, lu briccu.
- l'Obriere Maggiore indossa dei pantaloni neri stretti al ginocchio da una fibbia d'argento, calze nere, scarpe nere con fibbia d'argento, camicia con collo alla coreana, cappa nera (solo nelle occasioni in cui non deve portare la Bandiera del Gremio) e una ripiglia (giacca di panno nero con maniche in broccato, anch'esse nere e bordate di alti pizzi bianchi inamidati) arricchita con una gorgiera bianca in cotone e stretta da un briccu (cintura con fibbia in argento). La divisa è arricchita da una spada in argento con bandoliera nera e da uno spadino, entrambi di foggia seicentesca.
- l'Anziano Eletto indossa come alta uniforme dei pantaloni neri stretti al ginocchio da una fibbia d'argento, calze nere, scarpe nere con fibbia d'argento, camicia con collo alla coreana, cappa nera, e una ripiglia ornata con due nastri di pizzo e lu fioccu (un fiocco di tessuto di diversi colori, solitamente adornato da decorazioni floreali). Nelle occasioni comuni indossa invece la medesima divisa dell'obriere di candeliere.
Candeliere
modificaIl candeliere del Gremio dei Viandanti è il sesto nell'ordine di sfilata l'ottavo nell'ingresso in chiesa.
Il Candeliere antico dei Viandanti, in origine di proprietà del Gremio dei Carradori, è del XVIII secolo ed uno dei più antichi ad oggi conservati, insieme ai candelieri degli Ortolani, dei Massai, dei Muratori . Il Gremio possiede un secondo Candeliere, donato dalla famiglia russo copia non identica dell'originale, realizzato nel 1978 dall'artigiano Alfonso Russo e dipinto dalla nota pittrice Liliana Cano, che viene portato ad anni alterni con quello storico.
Base
modificaLa base del Candeliere antico è color marrone e non presenta fregi.
Nel Candeliere novecentesco invece è di colore rosso con particolari in oro. Nella facciata principale è presente un'incisione color oro con scritto "Gremio dei Viandanti Alfonso Russo - 1978" in ricordo dello scultore e dell'anno di realizzazione.
Fusto
modificaIn entrambi i Candelieri il fusto o colonna presenta vari fregi su cui spicca un drappeggio verde acqua sorretto da tre putti. Al centro della colonna, in un medaglione sopra un drappeggio rosso-mattone è raffigurata la Patrona (nel candeliere antico è rappresentato il simulacro cinquecentesco custodito nel presbiterio della Chiesa di Sant'Agostino, mentre nel Candeliere nuovo è rappresentato il simulacro settecentesco che tuttora viene portato in processione la seconda domenica di agosto). Nei due ceri, sul retro, è rappresentato anche un altro medaglione, quello raffigurante il Santissimo Sacramento nell'ostensorio a ricordo della seconda festa patronale del sodalizio.
Capitello
modificaIl capitello dei due Candelieri è di simile forma ma è diverso nelle raffigurazioni.
Nel cero più antico i sei riquadri raffigurano degli arabeschi oro su sfondo roseo con motivi fitomorfi, mentre in quello nuovo sono rappresentanti la Patrona, il Santissimo Sacramento e dei motivi floreali.
Corona
modificaLa corona è adornata con le bandiere di tutti gli Obrieri di Candeliere che si sono succeduti negli anni, con una forte predominanza di rosso, in ricordo della Bandiera del Gremio. Sopra le bandiere vengono posizionate le tradizionali ghirlande di fiori di carta, i bora-bora. Come in tutti i Candelieri, ad eccezione di quello dei Sarti, al centro della corona spicca la croce in legno su cui è issata la bandiera dell'Obriere di Candeliere in carica e sul retro, usanza ormai consolidata a partire dal 2013, un vessillo rappresentante lo stemma della Brigata "Sassari", che coi Viandanti condivide la Patrona.
La croce viene spezzate sull'architrave del portone della Chiesa di Santa Maria all'ingresso del Candeliere, particolarità che rende unico l'ingresso in chiesa dei Viandanti il 14 agosto.
Particolarità dei due Candelieri
modificaI due Candelieri del sodalizio dei Viandanti sono i ceri più alti partecipanti alla Faradda. Il Candeliere settecentesco è alto 6,15m completo di allestimento e 3,55m senza, mentre il più recente 6,20m con gli addobbi e 3,65m senza. Il peso dei due Candelieri è molto differente, se il cero del Settecento raggiunge i 178kg senza stanghe, e 209kg con stanghe quello del 1978 pesa 241kg con stanghe e 214kg senza stanghe.
Devozione a Nostra Signora del BuonCammino
modificaVirgine tota pro nois, fruttu de fiore divinu,
Incamminadenos Bois, Mama de Bonu Caminu.
- Antichi Gosos in onore alla Madonna del Buon Cammino.
Le origini del culto e la solennità nella storia
modificaNonostante la data di fondazione del Gremio risulti il 30 giugno 1633, all'arrivo dei frati agostiniani nella chiesa di Sant'Agostino nel 1477 si trovava nel tempio già radicata una profonda devozione per la Vergine del BuonCammino, talvolta nominata Madonna d'Itria. Già dal 1480 aveva propria sede nella Chiesa anche una confraternita che aveva posto N.S. del BuonCammino come patrona, da cui, dopo la fusione con la confraternita di Santa Monica e la separazione dal Gremio dei Carradori, nascerà l'attuale Gremio dei Viandanti.
La B.V.M. del BuonCammino e la Santa Sede
modificaNegli anni recenti la festa ha ancora più accresciuto la sua fama, fino alla concessione, con decreto del 14 luglio 2014, da parte della Santa Sede, dell'indulgenza plenaria per tutti i fedeli comunicati e sinceramente pentiti che partecipano alla solennità della Vergine di BuonCammino.
Dopo essere stata eletta come Protrettrice Celeste della Brigata "Sassari", insignita di 4 medaglie e della fascia da ufficiale dell'Esercito Italiano, Nostra Signora del BuonCammino il 12 febbraio 2015 ha ricevuto in dono da Papa Francesco un rosario in perle da lui stesso benedetto, che va ad aggiungersi ai numerosissimi gioielli ed ex voto che adornano il suo abito, segno d'innumerevoli grazie da Lei concesse nei secoli e nell'agosto del 2021 anche la croce pettorale di Papa Benedetto XVI, in occasione del suo settantesimo di sacerdozio.
Il 4 giugno 2017, su espressa richiesta del Pontefice Massimo, in occasione della Solennità di Pentecoste, il Miracoloso Simulacro di Nostra Signora del BuonCammino è stato esposto sull'Altare Papale in Piazza San Pietro in Vaticano. È la prima volta, dal suo arrivo nel '700 da Napoli, che la veneratissima Statua della Vergine lascia Sassari e la Sardegna alla volta del cuore della Cristianità, come sempre accompagnata dal Suo Gremio. La sera dello stesso giorno, presso l'Altare della Cattedra nella Basilica Vaticana, sono stati intonati in Suo onore i Vespri Solenni alla presenza di numerosi Cardinali.
La B.V.M. del BuonCammino e la Brigata "Sassari"
modificaOgni sabato mattina il Gremio officia, nella propria cappella, una messa solenne in suffragio delle anime dei soci defunti. All'interno della celebrazione dall'anno 2011 è stata inserita una preghiera per porre sotto la protezione della Vergine i soldati della Brigata Sassari impegnati nelle missioni in patria e all'estero. In occasione della solennità il generale Luciano Portolano ha voluto presenziare offrendo un omaggio floreale durante la Santa Messa e facendo accompagnare la Santa da un picchetto d'onore. Nel 2013 il rapporto fra il gremio e la Brigata si è ancor più stretto grazie alla consegna da parte del generale Manlio Scopigno della medaglia d'onore per la missione "strade sicure" (per l'impegno in Sicilia e Calabria) alla Vergine del BuonCammino il 2 marzo e la presenza (con officiazione di una messa per i caduti) della Brigata alla solennità della santa. Nello stesso anno il candeliere, vestito coi colori della Brigata, è stato addobbato all'interno della caserma Lamarmora. Su di esso è stata posta (nel retro della croce) una bandiera recante lo stemma della Brigata.
Il 25 settembre 2014, al rientro dalla missione ISAF in Afghanistan, lo stesso Scopigno ha consegnato la croce commemorativa NATO al miracoloso simulacro e la propria sciarpa azzurra da generale, in ricordo di un voto personale per la buona riuscita della missione. Il 1º marzo 2015, a chiusura del triduo di festeggiamenti per il centenario di fondazione, è stato officiata una messa solenne in ricordo dei caduti di tutte le guerre. In loro ricordo è stata donata al miracoloso simulacro una lanterna recante i simboli della Grande Guerra.
La devozione per la Madonna si è sempre più intensificata fino al completo affidarsi alla Madonna del Buon Cammino anche per la missione in Libano del 2016. L'affidamento alla patrona dei Viandanti è stato suggellato con una messa solenne nell'aprile 2016, durante la quale il generale Arturo Nitti ha voluto mettere sotto la protezione della Madonna tutti i soldati impegnati con i caschi blu dell'ONU nelle terre libanesi.
Feste e ricorrenze legate al Gremio
modificaIl Gremio dei Viandanti festeggia la sua patrona, la Madonna del Buoncammino, nella sua "festa grande" la domenica precedente la Discesa dei candelieri (in genere la seconda del mese di agosto) nella chiesa di Sant'Agostino. In tale occasione, per tradizione l’Arcivescovo Metropolita di Sassari celebra al mattino il solenne Pontificale di Buon Cammino, caratterizzato al termine dal rito dell’‘intregu, il passaggio di consegne fra l’Obriere Maggiore dell’anno precedente e quello che assume la carica. Alla sera la processione, in cui il settecentesco simulacro della Vergine del Buon Cammino sfila per le vie cittadine accompagnato da tutti i Gremi della città, le confraternite e numerosi gruppi di pellegrini in abiti tradizionali provenienti da tutta l’isola.
Il Gremio festeggia inoltre la Solennità del Corpus Domini come seconda festa patronale. Tale celebrazione, definita “Festa del sorteggio degli Obrieri”, ricorda la fondazione del Gremio ed in occasione della stessa vengono pubblicamente sorteggiate (come da statuto del 1633) le cariche sociali per l'anno successivo e si ufficializza l'ingresso dei novizi. Viene inoltre rinnovato il giuramento dei consociati in favore della divulgazione della devozione alla Vergine del Buon Cammino.
Oltre a questi grandi eventi il Gremio celebra la propria Patrona in Sant'Agostino ogni seconda domenica del mese con una messa dedicata con annessa indulgenza plenaria e organizza in maggio il Mese Mariano dedicato alla propria Patrona. Altre importanti celebrazioni sono: la Novena in preparazione alla festa patronale; la cerimonia di intronizzazione della Vergine il venerdì della festa maggiore col canto dell'Ave Maris Stella; il canto dei Primi Vespri Solenni in latino nel sabato della festa; il ricordo dell'esposizione del Simulacro in Vaticano il 4 giugno; le messe in suffragio dei defunti del Gremio in occasione della Solennità di Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti.
Galleria d'immagini
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Patrona del gremio
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Patrona sul fusto nuovo
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Patrona sul fusto vecchio
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Retro candeliere nuovo
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Retro candeliere vecchio
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Pavimentazione della cappella
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Fusto candeliere nuovo
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Particolare candeliere nuovo
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Cappella del Gremio
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Candeliere dei viandanti vecchio (ex-candeliere dei Carradori)
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Capitello del candeliere vecchio
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Base del candeliere vecchio
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Candeliere alla Faradda
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Capitello addobbato per la Faradda 2009
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Il candeliere alla Faradda 2011
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Ballo del candeliere
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La danza del cero nell'edizione 2011
Note
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Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gremio dei viandanti
Collegamenti esterni
modifica- Danza del candeliere dei Viandanti, su youtube.com.
- Il candeliere nuovo alla Faradda 2009, su youtube.com.