Giorgio Albertini
Giorgio Albertini (Milano, 20 giugno 1930 – 1º maggio 2020) è stato un pittore e fotografo italiano.
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Biografia
modificaInizia ad esporre all'inizio nel 1961 con una pittura di tipo post-informale, con accenti naturalistici, evidente ad esempio in Il bosco[1].
Nei primi anni '70, in contrapposizione alla Pop Art Romana (Schifano, Angeli e Festa), insieme a Baratella, De Filippi e Spadari, si orienta verso una figurazione basata sulla ricerca fotografica; le immagini ritrovare, ispirate a foto recuperate de vecchi album di famiglia, è una ricerca fondamentale che lo consacra tra i fondatori della Pop Art Milanese.[senza fonte]
Segue una ricerca di stile più analitico, quasi iperrealista e vicino alla tecnica del trompe l'oeil, con l'uso della fotografia come mezzo produttivo, come evidente nei cicli London Inclusive tour e The old west con i seducenti soldatini ed gli splendidi cavalli che escono dai pieghevoli dell'agenzia turistica.[senza fonte]
Negli anni 80 lavora sul tema della natura morta altalenante tra l'immagine tratta dalla composizione pubblicitaria della carta patinata e la memoria di brani pittorici seicenteschi, con particolare riferimento ai lavori di Evaristo Baschenis nella mostra “Musica e dintorni”.
Nel 1982, con il ciclo delle “Acquamorfosi”, A. riproduce fedelmente le gondole, le case e i palazzi di Venezia e Burano sulla superficie delle acque dei canali. Proprio questi «effetti fotodinamici» saranno alla base della riscoperta dell'informale. [2]
In occasione della personale presso la Galleria Credito Valtellinese di Sondrio (1994) presenta una serie di vedute alpine in bilico tra mec-art e iperrealismo, dove però viene esplicitata la sua fiducia senza riserve nel diretto e primario linguaggio della pittura.[senza fonte]
Ha insegnato alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti di Milano) ed esposto in importanti gallerie pubbliche e private in Italia e all’estero, partecipando a Fiere d’arte internazionali, quali: Bologna, Miart, Padova, Lugano, Bari, Washington, New York, Chicago, Bruxelles e Londra.[senza fonte]
Giorgio Albertini nei musei
modificaMostre
modifica- Milano, Galleria Vinciana, 1972
- Milano, Galleria Bergamini, 1976
- Bruxelles, New Smith, 1976
- Alessandria, Sala Comunale d'Arte Contemporanea, 1979
- Milano, Galleria Gastaldelli, 1979
- Milano, Studio Palazzoli, 1980
- Milano, Scuole Gianni Rodari, 1984
- Milano, Galleria Steffanoni, 1991
- Sondrio, Galleria del Credito Valtellinese, 1994
- Bergamo, Galleria Casati, 1996
- Cremona, Galleria Il Triangolo, 1997
- Lodi, Chiesa di San Cristoforo, 1999
- Gallarate, Civica Galleria di Gallarate, 2000
- Seregno, Galleria Mandelli, 2001
- Giussano, Villa Sartirana, 2006
- Milano, Riflessioni. Giorgio Albertini, Manifesto Blanco, 2017
Nella collezione di Casa Museo Francesco Cristina figurano altre 5 Opere acrilico su tela di Giorgio Albertini.
Note
modificaBibliografia
modifica- AA.VV. Giorgio Albertini 1970-1984. S.e. 1984
- Marco Rosci, Giorgio Albertini. L'arte della finzione, Grafiche Aurora, Verona, 1994
- Rossana Bossaglia, Giorgio Albertini. Musica e dintorni, Grafiche Aurora, Verona, 1996
- Giorgio Di Genova, Storia dell'arte italiana del '900, Generazione Anni Trenta, Bora, 2000, ISBN 88-85345-81-6.
- Alberto Veca, Albertini, Mostra Antologica, Comune di Gallarate, 2000
- Luciano Caramel, Giorgio Albertini - Avventure di forme e colore, Skira, 2006
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giorgio Albertini
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