Giacomo Savini (pittore)
Giacomo Savini, talvolta citato come Giacomo Savini Loiani o dottor Salvini (1767 or 1768 – 1842), è stato un pittore e decoratore italiano.
Biografia
modificaGiacomo Savini nacque nel 1767 o 1768. Molto religioso, vestì il saio cappuccino o fu forse terziario.[1]
Allievo di Vincenzo Martinelli, del quale frequentò la bottega,[1] divenne noto come pittore paesista[2]. La sua produzione fu molto feconda: ritrasse paesaggi, architetture e scene. Il suo impegno come decoratore è documentato dal 1816. Autore di tempere e acquerelli, conservò sempre un linguaggio pittorico settecentesco «pacato e gentile»[1][3].
Tra i suoi lavori più cospicui vi sono decorazioni in San Paolo in Monte dell'Osservanza, nel Palazzo Monti Salina in via Barberia e in molti altre dimore nobili di Bologna. Nel 1834 dipinse una stanza paese nel palazzo Davia Garagnani, paragonabile a quella del Fantuzzi in palazzo Hercolani. La sua opera venne spesso citata nelle pubblicazioni e nei giornali della sua epoca e apprezzata dai visitatori stranieri.[1]
Fu attivo anche nella Certosa di Bologna su diversi monumenti, dove in particolare collaborò nel 1815-16 con Flaminio Minozzi per le pitture murali del monumento composito Ottani, già Baldi Comi nella Sala della Pietà, con gruppo scultoreo di Giovanni Putti e su progetto dell'architetto Angelo Venturoli.[1]
Negli ultimi anni gli venne conferito il titolo di socio d'onore dall'Accademia di belle arti di Bologna.[4]
Morì nel 1842 e venne sepolto in Certosa, nel pozzetto 167 del lato di levante del Chiostro Maggiore.[4]
Alcuni suoi dipinti, raccolti da Giuseppe Davia, furono custoditi nella Galleria Davia Bargellini, oggi nelle collezioni del museo omonimo, mentre molti suoi disegni sono conservati nelle Collezioni di arte e di storia dalla Fondazione Carisbo.[1]
Note
modifica- ^ a b c d e f 27 luglio 1842. La scomparsa di Giacomo Savini Loiani, Bologna Online.
- ^ 1818. La scuola di paesaggio e le "stanze paese", su Bologna Online, Biblioteca Sala Borsa], 3 maggio 2020. URL consultato il 24 agosto 2022.
- ^ Cfr. Luigi Servolini 2005 cit. in 27 luglio 1842. La scomparsa di Giacomo Savini Loiani, Bologna Online
- ^ a b Savini Giacomo, Storia e Memoria di Bologna.
Bibliografia
modifica- Roberto Longhi, Studi e ricerche sul Sei e Settecento, 1929-1970, vol. 12 delle Edizione delle opere complete, Firenze, Sansoni, 1991, p. 141
- Luigi Servolini, Livorno del primo Ottocento nei disegni di Giacomo Savini, in Mario Noferi (a cura di), Giacomo Savini Loiani (1768-1842). Pisa e Livorno nel primo Ottocento attraverso gli occhi di un petit maître bolognese, San Giuliano Terme, Felici, 2005, pp. 235-240.
- Paolo Zauli, Giacomo Savini paesaggista bolognese del XVIII secolo. Reminescenze classiche e cultura romantica, in Strenna Storica Bolognese, 1980, pp. 385-395.
- Disegni attribuiti a Giacomo Savini nella raccolta della Cassa di risparmio, in Strenna storica bolognese, 1964, pp. 189-204.
- Renzo Grandi (a cura di), Dall'Accademia al vero. La pittura a Bologna prima e dopo l'Unità d'Italia, Casalecchio di Reno, Grafis, 1983, pp. 72-74. (catalogo della mostra dal 29 gennaio al 4 aprile 1983 alla Galleria d'arte moderna di Bologna)
- Vincenzo Nascetti e Isabella Stancari (a cura di), Paesaggisti bolognesi fra Sette e Ottocento | Giacomo Savini e gli allievi di Vincenzo Martinelli , Bologna, 2024, Galleria de' Fusari, https://dipintiantichi.info/2024/10/19/paesaggisti-bolognesi-fra-sette-e-ottocento/
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giacomo Savini
Collegamenti esterni
modifica- Giacomo Savini, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- Parte del testo è tratta da 27 luglio 1842. La scomparsa di Giacomo Savini Loiani, su Bologna Online, Biblioteca Sala Borsa, 13 luglio 2022. URL consultato il 24 agosto 2022., pubblicato con licenza CC-BY-SA 4.0
- Carolina Calegari, Savini Giacomo, su Storia e Memoria di Bologna. URL consultato il 24 agosto 2022.
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