Escape from the Planet of the Robot Monsters
Escape from the Planet of the Robot Monsters è un videogioco arcade sparatutto sviluppato dalla Atari Games nel 1989. Il videogioco è vagamente ispirato ai film di fantascienza di serie B degli anni cinquanta e ha un aspetto parodistico, stile fumetto. È stato in seguito convertito per numerosi computer dell'epoca.
Escape from the Planet of the Robot Monsters videogioco | |
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Schermata versione arcade | |
Piattaforma | Arcade, Atari ST, Amiga, Commodore 64, ZX Spectrum, Amstrad CPC, MS-DOS, SAM Coupé |
Data di pubblicazione | Arcade: luglio 1989 Computer: 1990 |
Genere | Sparatutto |
Tema | Fantascienza |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Atari Games, Tengen (computer) |
Pubblicazione | Atari Games, Domark (computer) |
Modalità di gioco | 1 o 2 giocatori in modalità cooperativa |
Periferiche di input | Joystick, tastiera |
Supporto | Cassetta, floppy disk |
Requisiti di sistema | PC: video CGA, EGA, Hercules, Tandy |
Specifiche arcade | |
CPU | 2 x MC68000P8 a 7,159090 MHz |
Processore audio | 6502 a 1,7895 MHz Chip YM2151 a 3,579 MHz |
Schermo | Raster orizzontale |
Risoluzione | 336x240 a 59,92 Hz |
Periferica di input | Joystick 16 direzioni, 3 pulsanti |
Trama
modificaSecondo l'introduzione del videogioco, Planet X è un piccolo pianeta artificiale, la cui caratteristica principale è quella di essere la sede dei laboratori in cui lavora lo staff di scienziati della prosperosa e geniale dottoressa Sarah Bellum. Malvagi alieni chiamati Reptilons hanno però invaso il pianeta e catturato gli umani, costringendoli a lavorare come schiavi per costruire degli eserciti robotici, con i quali intendono attaccare la Terra. I due eroi Jake e Duke si introducono sul pianeta X armati di pistole laser e combattono orde di robot per liberare gli ostaggi e infine la dottoressa.
Modalità di gioco
modificaEscape From The Planet Of The Robot Monsters è un videogioco per uno o a due giocatori in cooperazione, che si svolge nelle strutture scientifiche e industriali del pianeta X. L'ambiente è mostrato attraverso una prospettiva isometrica con scorrimento multidirezionale ed è formato da percorsi intricati su piattaforme piastrellate, a diverse altitudini.
Lungo la strada, il giocatore deve farsi strada sparando ai robot in una serie di livelli simili a dei labirinti, e liberando (toccandoli) gli ostaggi umani che incontrerà durante il percorso. I protagonisti possono muoversi e sparare raggi laser in tutte le direzioni, usare una scorta limitata di bombe e accovacciarsi, mossa necessaria anche per poter sparare rasoterra e colpire alcuni dei robot più piccoli. È possibile attivare ascensori e scale mobili tramite delle leve, per poter avere accesso a nuove aree di gioco. Inoltre è possibile raccogliere delle gemme per incrementare la potenza della propria arma, e del cibo per ricaricare la propria energia. Anche liberando un certo numero di ostaggi si ottiene dell'energia. Sparando ai vari macchinari da laboratorio e distruggendoli si ottengono bonus. Alcuni dei livelli sono scontri con uno dei Reptilon, che fanno la parte dei boss. Altri livelli sono sequenze bonus a scorrimento diagonale, in cui il giocatore controlla una piccola astronave e deve navigare in un labirinto di corridoi.
Hardware
modificaLa versione arcade fa uso di un sintetizzatore vocale Texas Instruments TMS5220 a 650,727 kHz. Il joystick usato da ciascun giocatore è ad effetto Hall, una forma di joystick analogico. Questo consente al giocatore di muoversi in 16 direzioni (ognuna di 22,5°) invece dei 45° consentiti dal tradizionale joystick a 8 direzioni. Ci sono anche 3 pulsanti usati per sparare, abbassarsi e saltare.
Bibliografia
modifica- Escape from the Planet of the Robot Monsters (JPG), in K, n. 17, Milano, Glénat, maggio 1990, p. 57, ISSN 1122-1313 .
- Escape from the Planet of the Robot Monsters (JPG), in The Games Machine, n. 21, Milano, Edizioni Hobby, giugno 1990, pp. 34-35, OCLC 955708482.
- Escape from the Planet of the Robot Monsters (JPG), in Zzap!, anno 5, n. 47, Milano, Edizioni Hobby, luglio 1990, pp. 40-41, OCLC 955306919.
- Escape from the Planet of the Robot Monsters (JPG), in MCmicrocomputer, n. 98, Roma, Technimedia, luglio 1990, pp. 159-160, ISSN 1123-2714 .
- Escape from the Planet of the Robot Monsters (JPG), in Amiga Byte, n. 24, Milano, Arcadia/Elettronica 2000, agosto/settembre 1990, p. 21, OCLC 955729050.
- Escape from the Planet of the Robot Monsters (JPG), in Super Commodore 64/128, anno 7, n. 36, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, ottobre 1990, pp. 39-40, OCLC 955393932.
- Escape from the Planet of the Robot Monsters (JPG), in Commodore Gazette, anno 5, n. 4, Milano, IHT, agosto/settembre 1990, p. 11, OCLC 955306596.
Collegamenti esterni
modifica- Escape from the Planet of the Robot Monsters, su adb.arcadeitalia.net.
- (EN) Escape from the Planet of the Robot Monsters, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.
- (EN) Escape from the Planet of the Robot Monsters, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Escape from the Planet of the Robot Monsters, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- (FR) Escape from the Planet of the Robot Monsters, su CPC-power.com.
- (EN) Kim Lemon, Escape from the Planet of the Robot Monsters, su Lemon64.com.
- Roberto Nicoletti, Escape from the Planet of the Robot Monsters, su Ready64.org.
- (EN) Escape from the Planet of the Robot Monsters, su SpectrumComputing.co.uk.
- (EN) Escape from the Planet of the Robot Monsters, su Atarimania.com - ST TT Falcon.