Domenico Gallamini
Domenico Gallamini (Faenza, 1774 – Faenza, 5 gennaio 1846) è stato un pittore e decoratore italiano.
Biografia
modificaNasce a Faenza nel 1774. Si forma artisticamente nella sua città natale all’interno della Scuola di Disegno diretta da Giuseppe Zauli che poi continuò a frequentare. Inizialmente si avvicinò ai modi artistici di Gaetano Gandolfi e di Vincenzo Camuccini. Dopo un probabile viaggio a Roma, tra il 1811 e il 1812, si distinse a Faenza come decoratore tra il 1820 e il 1840.
In un primo tempo si ispirò alla tecnica di Felice Giani decorando palazzo Battaglini e palazzo Cavina. Alla morte di Giani proseguì autonomamente adottando uno stile più romantico (palazzo Zauli-Graziani e un secondo intervento nel palazzo Cavina). Ricercò uno stile elegante nel palazzo Foschini-Guiccioli e negli ultimi anni di attività questo divenne più ricercato e involuto (decorando il palazzo Comunale, sala di Coriolano), recuperando anche uno stile neocinquecentista. Non limitato all’attività di decoratore realizzò dipinti a olio su tela di tematica religiosa (Faenza, chiesa di Sant'Antonio, Santa Rita, olio; chiesa di Santa Margherita, Educazione di Maria sulle Sacre Scritture, olio). Operò il rifacimento dell’immagine della Madonna della Misericordia, ora conservata nel coro dei Canonici in Cattedrale. In ambito politico ricoprì la carica di Consigliere Comunale e dal 1836 fu membro della Deputazione d’Ornato.
Opere
modificaTra le opere pervenuteci si conservano nella Pinacoteca Comunale di Faenza:
- L'incredulità di San Tommaso, olio su tela;
- L'ultima cena, dipinto;
- Il battesimo nel Giordano, dipinto incompleto;
- Bruto che condanna a morte i figli, olio su tela.
Mostre
modificaNel 1955 a Faenza si tenne la Mostra degli artisti romagnoli dell’Ottocento.
Bibliografia
modifica- F. ARGNANI, La Pinacoteca Comunale di Faenza, Faenza, Conti, 1881, p. 90;
- A. MONTANARI, Guida storica di Faenza, Faenza, Marabini, 1882, p. 176;
- G.B. TASSELLI, Il restauro della cappella del Beato Nevolone, in «Il nuovo Piccolo», 31:1932;
- E. GOLFIERI, Catalogo della Mostra degli artisti romagnoli dell’Ottocento, Faenza, F.lli Lega , 1955;
- ID., L’arte a Faenza dal Neoclassicismo ai nostri giorni, I, [a cura del Comune di Faenza], Imola, Grafiche Galeati, 1975, pp. 12, 49, 52, 56, 87;
- ID., Tra arte e artigianato nella Faenza del primo Ottocento, Faenza, Comune di Faenza, 1980, pp. 18, 20, 24-26, 28-30, 63, 68-75;
- S. SUSINNO, in Garibaldi in Arte e Storia, catalogo della mostra a Roma, Firenze, Centro Di, 1982, pp. 39–41, poi in Pinacoteca Comunale;
- Mostra dei restauri 1978-1983, Faenza, Litografica Faenza, 1985, pp. 12–19;
- S. CASADEI, Pittura dell’Ottocento e Novecento dalle collezioni della Pinacoteca di Faenza, catalogo, Faenza, Edit. Faenza, 1993 , p. 15;
- V. MAGGI, Le chiese di S. Margherita e S. Sigismondo, Faenza, Tipografia faentina, 1997, p. 45;
- L. SAVELLI, Faenza. Il rione verde, Faenza, Lions Club Faenza Host, 1997, pp. 67, 77;
- A. TAMBINI, I dipinti della chiesa di S. Antonio da Padova, in L. SAVELLI, 1997, cit., pp. 202–203;
- A. OTTANI CAVINA, Felice Giani (1758-1823) e la cultura di fine secolo, Milano, Electa, 1999, pp. 196, 209-215, 345, 369, 382, 441, 675, 735.