DT Virginis
DT Virginis, denominata anche Ross 458, è un sistema stellare visibile nella costellazione della Vergine. Dista circa 38 anni luce dal sistema solare.[1]
DT Virginis | |
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Classificazione | Nane rosse |
Classe spettrale | M0 V C[1] |
Tipo di variabile | UV Ceti e BY Draconis[2] |
Distanza dal Sole | 11,7 ± 0,2 parsec (38,16 ± 0,65 al)[3] |
Costellazione | Vergine |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0[1]) | |
Ascensione retta | 13h 00m 46.560s |
Declinazione | +12° 22′ 32.716″ |
Lat. galattica | +75,086° |
Long. galattica | 311,825° |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 9,75[1] |
Magnitudine ass. | 9,4[4] |
Parallasse | 86,8570±0,1515 mas[1] |
Moto proprio | AR: -632,151 ± 0,502 mas/anno Dec: -36,019 ± 0,187 mas/anno[1] |
Velocità radiale | −11,23±0,11 km/s[1] |
Nomenclature alternative | |
Il sistema si compone di una coppia di nane rosse, almeno una delle quali è una variabile BY Draconis, con brillamenti che la classificano anche come variabile UV Ceti.[2] Il sistema inoltre è anche una sorgente di raggi X.
Una nana bruna sarebbe la terza componente del sistema, in orbita attorno alla coppia AB.[3]
Osservazione
modificaSi tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto nelle aree più interne del continente antartico. Nell'emisfero nord invece appare circumpolare solo molto oltre il circolo polare artico, più a nord della latitudine 78°N. Tuttavia, con una magnitudine pari a 9,75,[1] non è visibile ad occhio nudo. Appare meno di due gradi a Nord della stella ε Virginis ed a meno di 10' a Sud-Est della galassia NGC 4880.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade durante i mesi della primavera boreale, che corrispondono alla stagione autunnale nell'emisfero australe. Il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella in prossimità all'equatore celeste.
La stella possiede un elevato moto proprio, traslando sulla sfera celeste alla velocità di circa 0,6 arcsec per anno.[1]
Caratteristiche
modificaRoss 458 A
modificaLa primaria Ross 458 A è una nana rossa di classe M0.5, con una massa pari al 60% della massa solare.[5] È una stella molto attiva,[6] che ruota molto rapidamente su sé stessa, con un periodo compreso tra 1,54 e 2,89 giorni.[7] Manifesta un'intensa attività magnetica ed è probabilmente la sorgente dell'emissione di raggi X rilevata nel sistema.[8]
La notevole attività della primaria e l'intensa emissione Hα presente nel suo spettro, permettono di limitare, rispettivamente superiormente e inferiormente, l'età del sistema, che risulta compresa tra 150 e 800 milioni di anni.[9]
Per la metallicità del sistema sono stati forniti valori compresi tra [Fe/H]= +0,31±0,05 e [Fe/H]= +0,20±0,05, superiore dunque a quella solare.[10]
Ross 458 B
modificaLa compagna Ross 458 B è anch'essa una nana rossa, di classe M7, con una massa compresa tra il 6 ed il 9% della massa solare, ovvero compresa tra il 10 e il 15% della primaria.[5] La componente B completerebbe una rotazione attorno alla primaria in 14,5 anni.[6] La condizione di rotazione sincrona, tuttavia, non si sarebbe ancora stabilita.[10]
Ross 458 C
modificaUna terza componente nel sistema è stata scoperta visualmente nel 2010.[11] Ross 458 C è una nana bruna, che orbita intorno al sistema costituito dalla coppia AB ad una distanza di 1190 UA - un'orbita dunque molto larga. La nana bruna ha una massa di 9±3 MJ,[12] o di 11,3±4,5 MJ, con dimensioni confrontabili con quelle di Giove.[3] La sua luminosità è pari a −5,62±0,03 L⊙.[12]
Diversi studi concordano sul fatto che siano presenti delle nuvole nell'atmosfera della nana bruna, che potrebbero spiegare anche alcuni aspetti della sua colorazione.[13] Le analisi dei dati acquisiti con lo spettrografo FIRE, montato sul telescopio Baade presso l'osservatorio di Las Campanas in Cile, hanno permesso di rilevare la presenza di acqua, metano, idrogeno molecolare e potassio nell'atmosfera della nana bruna.[14][3] Infine, osservazioni condotte con il telescopio spaziale Hubble suggeriscono un periodo di rotazione per Ross 458 C di poco inferiore alle 7 ore.[15] Gli stessi dati suggeriscono inoltre che le nuvole possano essere composte da solfuro di sodio.[16]
Associazione stellare
modificaPer le caratteristiche del suo moto entro la Galassia, il sistema è stato identificato nel novembre del 2011 come appartenente alla corrente delle Iadi,[17] sebbene studi precedenti avessero categoricamente smentito tale associazione.[18] Uno studio del 2018 suggerisce, invece, che il sistema appartenga al gruppo cinematico Carina-Near.[19]
La stella più vicina al sistema è Gliese 505, anch'essa una stella binaria formata da una nana arancione e da una nana rossa, ad una distanza di 3,9 anni luce. Tra le stelle più luminose presenti entro i 15 anni luce dal sistema ci sarebbero nell'ordine Mufrid, Porrima, Denebola, β Comae Berenices, Arturo e β Virginis.[20]
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i SIMBAD.
- ^ a b DT Vir, in N. N. Samus et al. General Catalogue of Variable Stars: Version GCVS 5.1, 2017. URL consultato il 17 aprile 2020.
- ^ a b c d Enciclopedia dei pianeti extrasolari.
- ^ ExoKyoto.
- ^ a b B. Goldman et al., p. 1146, 2010.
- ^ a b B. Goldman et al., p. 1144, 2010.
- ^ A. J. Burgasser et al., p. 1406, 2010.
- ^ A. J. Burgasser et al., p. 1408, 2010.
- ^ A. J. Burgasser et al., p. 1407, 2010.
- ^ a b E. Manjavacas et al., p. 3, 2019.
- ^ B. Goldman et al., 2010.
- ^ a b B. P. Bowler, p. 6, 2016.
- ^ E. Manjavacas et al., pp. 6-7, 2019.
- ^ A. J. Burgasser et al., 2010.
- ^ E. Manjavacas et al., p. 8, 2019.
- ^ E. Manjavacas et al., 2019.
- ^ (EN) D. Montes et al., Late-type members of young stellar kinematic groups - I. Single stars, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 328, n. 1, novembre 2001, pp. 45-63, DOI:10.1046/j.1365-8711.2001.04781.x.
- ^ «Non c'è alcuna prova di un'associazione fisica passata o presente tra Ross 458 e l'ammasso aperto delle Iadi» Cfr. A. J. Burgasser et al., p. 1406, 2010.
- ^ (EN) Jonathan Gagné et al., 2MASS J13243553+6358281 Is an Early T-type Planetary-mass Object in the AB Doradus Moving Group, in The Astrophysical Journal Letters, vol. 854, 2, L27, 20 febbraio 2018, pp. 1-7, DOI:10.3847/2041-8213/aaacfd.
- ^ (EN) Stars within 15 light-years of DT Virginis, su The Internet Stellar Database. URL consultato il 18 aprile 2020.
Bibliografia
modifica- (EN) B. Goldman et al., A new benchmark T8-9 brown dwarf and a couple of new mid-T dwarfs from the UKIDSS DR5+ LAS, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 405, n. 2, giugno 2010, pp. 1140-1152, DOI:10.1111/j.1365-2966.2010.16524.x.
- (EN) Adam J. Burgasser et al., Clouds in the Coldest Brown Dwarfs: Fire Spectroscopy of Ross 458C, in The Astrophysical Journal, vol. 725, n. 2, dicembre 2010, pp. 1405-1420, DOI:10.1088/0004-637X/725/2/1405.
- (EN) Ben Burningham et al., The properties of the T8.5p dwarf Ross 458C, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 414, n. 4, luglio 2011, pp. 3590–3598, DOI:10.1111/j.1365-2966.2011.18664.x.
- (EN) Brendan P. Bowler, Imaging Extrasolar Giant Planets, in Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 128, n. 968, 1º ottobre 2016, pp. 1-38, DOI:10.1088/1538-3873/128/968/102001.
- (EN) N. N. Samus, E. V. Kazarovets, O. V. Durlevich, N .N. Kireeva e E. N. Pastukhova, General Catalogue of Variable Stars: Version GCVS 5.1, in Astronomy Reports, vol. 61, n. 1, 2017, pp. 80-88, DOI:10.1134/S1063772917010085. I dati del catalogo possono essere consultati attraverso questo sito
- (EN) Elena Manjavacas et al., Cloud Atlas: Rotational Spectral Modulations and Potential Sulfide Clouds in the Planetary-mass, Late T-type Companion Ross 458C, in The Astrophysical Journal Letters, vol. 875, 2, L15, 20 aprile 2019, pp. 1-9, DOI:10.3847/2041-8213/ab13b9.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) BD+13 2618 -- Variable of BY Dra type, in SIMBAD.
- (EN) Planet Ross 458 (AB) c, in Enciclopedia dei pianeti extrasolari, Exoplanet.eu.
- (EN) Ross 458 (AB) c, su ExoKyoto, Università di Kyoto. URL consultato il 18 aprile 2020.